Doxazosina EG

    Ultimo aggiornamento: 25/07/2022

    Cos'è Doxazosina EG?

    Doxazosina EG è un farmaco a base del principio attivo Doxazosin Mesilato, appartenente alla categoria degli Alfabloccanti e nello specifico Antagonisti dei recettori alfa-adrenergici. E' commercializzato in Italia dall'azienda EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG.

    Doxazosina EG può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Doxazosina EG 2 mg 30 compresse
    Doxazosina EG 4 mg 20 compresse
    Doxazosina EG 4 mg 30 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Doxazosin Mesilato
    Gruppo terapeutico: Alfabloccanti
    ATC: C02CA04 - Doxazosin
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Doxazosina EG? A cosa serve?
    Doxazosina EG 2 mg 4 mg è indicata per il trattamento dell'ipertensione essenziale.

    Posologia

    Come usare Doxazosina EG: Posologia
    Posologia
    Salvo diversa prescrizione, si raccomanda il seguente schema posologico:
    iniziare la terapia con 1 mg di doxazosina una volta al giorno. Dopo 1-2 settimane, il dosaggio, a seconda della risposta della pressione sanguigna del singolo paziente, può essere aumentato, se necessario, a 2 mg di doxazosina una volta al giorno, poi a 4 mg di doxazosina una volta al giorno e infine a 8 mg di doxazosina una volta al giorno.
    Dose media giornaliera per la terapia di mantenimento: 2-4 mg di doxazosina una volta al giorno. Dose massima giornaliera: 16 mg di doxazosina.
    Popolazioni speciali
    Persone anziane e pazienti con compromissione renale:
    Poiché le caratteristiche farmacocinetiche della doxazosina restano immutate nei pazienti anziani e in quelli con compromissione renale, a questi pazienti si può somministrare la dose usuale.
    Comunque, il dosaggio deve essere tenuto ai livelli più bassi possibili e gli aumenti devono essere fatti sotto stretto controllo medico.
    Poiché la doxazosina è fortemente legata alle proteine, non viene rimossa dalla dialisi.
    Compromissione epatica:
    Il dosaggio della doxazosina deve essere aggiustato gradualmente con particolare attenzione nei pazienti la cui funzionalità epatica è compromessa. Non sono disponibili esperienze cliniche pratiche su pazienti con gravi disfunzioni epatiche (vedere paragrafo 4.4).
    Le compresse di doxazosina possono essere utilizzate come monoterapia o in combinazione con un diuretico tiazidico e agenti beta-bloccanti, quando il trattamento con questi soli non ha dato gli effetti desiderati o adeguati.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia della doxazosina mesilato non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti.
    Modo di somministrazione
    Le compresse vanno assunte con una quantità sufficiente d'acqua, alla mattina. La durata della terapia deve essere decisa dal medico.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Doxazosina EG
    Doxazosina EG 2 mg 4 mg è controindicata
    • nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo, ad altri tipi di chinazoline (per es. prazosina, terazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1;
    • durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6);
    • in pazienti con storia di ipotensione ortostatica;
    • in pazienti con iperplasia prostatica benigna e concomitante congestione del tratto urinario superiore, infezione cronica del tratto urinario inferiore o calcoli alla vescica;
    • come monoterapia in pazienti con vescica incontinente o anuria con o senza insufficienza renale progressiva.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Doxazosina EG
    Inizio della terapia:
    In relazione alle proprietà alfa-bloccanti della doxazosina, nella fase iniziale della terapia, i pazienti possono accusare disturbi circolatori con tendenza a brusco decremento della pressione sanguigna in seguito a cambiamenti posturali (ipotensione ortostatica) evidenziata da vertigini e debolezza, o raramente perdita di coscienza (sincope). Per minimizzare il rischio di brusco decremento della pressione sanguigna in seguito a cambiamenti posturali, i pazienti devono essere tenuti sotto controllo all'inizio della terapia. Poiché la probabilità di tali reazioni è maggiore se la dose iniziale è superiore a quella raccomandata, si consiglia di attenersi scrupolosamente allo schema terapeutico raccomandato. Il paziente deve essere avvertito di evitare situazioni in cui capogiri o debolezza che ricorrono durante l'inizio della terapia con doxazosina possano provocare una lesione.
    Pazienti in dieta ipo-sodica o trattati con diuretici sembrano più sensibili ai potenziali effetti sulla postura. Pazienti con patologie cardiache acute:
    A causa della sua azione vasodilatatoria, la doxazosina deve essere usata con cautela nei pazienti con una delle seguenti condizioni cardiache acute:
    • edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitralica;
    • insufficienza cardiaca ad alta gittata;
    • insufficienza ventricolare destra conseguente a embolia polmonare o a effusione pericardica;
    • insufficienza ventricolare sinistra con ridotta pressione di riempimento.
    Pazienti con compromissione epatica:
    Doxazosina deve essere somministrata con particolare cautela nei pazienti con funzione epatica ridotta. Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica severa, l'uso di doxazosina in questi pazienti non è raccomandato.
    Si raccomanda cautela anche quando la doxazosina è somministrata contemporaneamente a farmaci che possono influenzare il metabolismo epatico (per es. cimetidina).
    Uso con inibitori della PDE-5:
    L'uso concomitante di inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (come sildenafil, tadalafil e vardenafil) e doxazosina può causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti a causa degli effetti vasodilatatori di entrambi i medicinali. Per ridurre il rischio di ipotensione ortostatica, si raccomanda di iniziare il trattamento con inibitori della fosfodiesterasi-5 solo se il paziente è emodinamicamente stabilizzato con alfa-bloccanti.
    Inoltre, si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose più bassa possibile di inibitore della PDE-5, rispettando 6 ore di intervallo di tempo dall'assunzione di doxazosina.
    Pazienti sottoposti a intervento chirurgico di cataratta
    In alcuni pazienti, in corso di trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina, è stata osservata ‘Intraoperative Floppy Iris Syndrom' (IFIS, una variante della sindrome della pupilla piccola).
    Sono stati riportati casi isolati con altri alfa-1 bloccanti e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. Dato che l'IFIS può portare ad aumentare complicazioni procedurali durante l'operazione di cataratta, l'oftalmologo ed il team chirurgico devono essere informati, prima dell'operazione chirurgica, sull'uso presente o passato di alfa-1 bloccanti.
    Priapismo
    Nell'esperienza post-marketing, sono stati riportati erezioni prolungate e priapismo con alfa-1 bloccanti, compresa la doxazosina. Se il priapismo non viene trattato immediatamente, potrebbe determinare un danno ai tessuti del pene e la perdita permanente della potenza, pertanto il paziente deve rivolgersi immediatamente a un medico.
    Popolazione pediatrica
    Non essendo disponibili adeguate esperienze cliniche sui bambini, l'impiego di doxazosina nei bambini non è raccomandato.
    Eccipienti:
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Doxazosina EG
    La somministrazione concomitante di doxazosina con un inibitore PDE-5 (ad es. sildenafil, tadalafil, vardenafil) in alcuni pazienti può causare ipotensione sintomatica (vedere paragrafo 4.4).
    La maggior parte (98%) della doxazosina plasmatica è legata alle proteine. Dati in vitro su plasma umano indicano che doxazosina non ha alcun effetto sul legame proteico di digossina, warfarin, fenitoina o indometacina.
    L'esperienza clinica ha dimostrato che la somministrazione di doxazosina nelle formulazioni standard non comporta interazioni con diuretici tiazidici, furosemide, betabloccanti, FANS, antibiotici, ipoglicemizzanti orali, agenti uricosurici e anticoagulanti. Tuttavia, non sono disponibili dati provenienti da studi di interazione farmacologica.
    Doxazosina potenzia l'effetto di abbassamento della pressione del sangue prodotto da altri alfa-bloccanti e farmaci antipertensivi.
    L'effetto antipertensivo può essere aumentato, quando la doxazosina è somministrata contemporaneamente a vasodilatatori e nitrati.
    Come per gli altri farmaci antipertensivi, gli antireumatici non-steroidei o gli estrogeni, possono ridurre l'effetto antipertensivo della doxazosina.
    I farmaci simpaticomimetici possono diminuire l'effetto antipertensivo della doxazosina; la doxazosina può ridurre la pressione sanguigna e le reazioni vascolari alla dopamina, efedrina, epinefrina, metaraminolo, metoxamina e fenilefrina.
    In uno studio in aperto, randomizzato, controllato verso placebo in 22 volontari maschi sani, la somministrazione di una singola dose di 1 mg di doxazosina al giorno 1 di uno schema posologico di 4 giorni di cimetidina orale (400 mg due volte al giorno) ha fatto registrare un aumento del 10% nell'AUC media di doxazosina, e nessun cambiamento statisticamente rilevante nella media del Cmax e dell'emivita di doxazosina. L'aumento del 10% dell'AUC media della doxazosina con cimetidina è registrata con una variabilità intrasoggetto (27%) dell'AUC media per doxazosina con placebo.
    La doxazosina può aumentare l'attività della renina plasmatica e l'escrezione urinaria dell'acido vanilmandelico. Ciò deve essere considerato nell'interpretazione degli esami di laboratorio.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non essendo disponibili studi adeguati e ben controllati su donne in gravidanza e allattamento, non è stata accertata la sicurezza dell'impiego di doxazosina durante la gravidanza e l'allattamento.
    Pertanto l'uso di doxazosina in gravidanza è ammesso solo dopo che il medico abbia attentamente valutato i vantaggi previsti rispetto ai rischi potenziali. Sebbene non siano stati osservati effetti teratogeni in esperimenti su animali, una ridotta sopravvivenza fetale è stata osservata negli animali a dosi estremamente elevate.
    Non è noto se la doxazosina viene escreta nel latte materno umano. Studi su ratti trattati con una singola dose orale di doxazosina radioattiva hanno evidenziato un accumulo nel latte materno con una concentrazione massima di circa 20 volte superiore alla concentrazione nel plasma materno. Pertanto, la doxazosina è controindicata durante l'allattamento.
    In alternativa, le madri devono interrompere l'allattamento quando il trattamento con doxazosina è necessario.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Durante il trattamento dell'ipertensione con doxazosina è necessario un regolare controllo medico. Nell'ambito delle differenti reazioni individuali, la prontezza mentale può risultare ridotta al punto da compromettere la capacità di prendere parte attiva alla circolazione stradale, all'uso di macchinari o al lavoro senza un valido supporto, in particolare nella prima fase della terapia, in caso di aumento della dose, di passaggio ad altri medicamenti o di consumo concomitante di alcol.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Doxazosina EG
    Gli effetti indesiderati insorgono principalmente per le proprietà farmacologiche della preparazione. La maggior parte degli effetti collaterali sono transitori o sono stati tollerati con la continuazione del trattamento. In questa sezione le frequenze degli effetti indesiderati sono definite come segue: molto comune (≥1/10): comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Infezioni e infestazioni
    Comune: infezioni del tratto respiratorio, infezioni del tratto urinario
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto raro: diminuzione di eritrociti, leucociti e trombociti
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune: reazione allergica al farmaco
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Comune: anoressia
    Non comune: sete, ipokaliemia, gotta, aumento dell'appetito.
    Raro: ipoglicemia
    Disturbi psichiatrici
    Comune: nervosismo
    Non comune: ansia, insonnia, incubi, agitazione, depressione, perdita di memoria, labilità emotiva
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune: capogiri, mal di testa
    Comune: parestesia, stanchezza, sonnolenza, apatia, capogiri posturali
    Non comune: tremore, rigidità muscolare, accidente cerebrovascolare, ipoestesia, sincope
    Raro: disturbi cerebrovascolari
    Non nota: disgeusia
    Patologie dell'occhio
    Comune: disturbi dell'accomodamento
    Non comune: anormale flusso lacrimale, fotofobia
    Raro: visione offuscata
    Non nota: IFIS (sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera, una variante della sindrome della pupilla piccola, vedere paragrafo 4.4)
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Comune: vertigini
    Non comune: tinnito
    Patologie cardiache
    Comune: palpitazioni, tachicardia
    Non comune: aritmia, angina pectoris, infarto miocardico
    Molto raro: bradicardia
    Patologie vascolari
    Comune: vertigini, ipotensione, ipotensione posturale
    Non comune: vampate, ischemia periferica
    Possono verificarsi inizialmente ipotensione posturale e sincope all'inizio del trattamento, soprattutto ad alte dosi, che possono anche ripresentarsi se la terapia viene ripresa dopo un breve intervallo.
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Comune: bronchite, congestione nasale, rinite, tosse, dispnea
    Non comune: epistassi, broncospasmo, faringiti
    Patologie gastrointestinali
    Comune: diarrea, dolore addominale, nausea, costipazione, dispepsia, secchezza delle fauci
    Non comune: vomito, gastroenterite, flatulenza
    Patologie epatobiliari
    Non comune: test della funzionalità epatica anormali
    Raro: ittero, aumento degli enzimi epatici
    Molto raro: colestasi, epatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune: prurito
    Non comune: alopecia, eruzione cutanea, porpora
    Molto raro: orticaria
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Comune: crampi muscolari, mialgia, mal di schiena
    Non comune: artralgia, debolezza muscolare, rigonfiamento delle articolazioni
    Patologie renali e urinarie
    Comune: incontinenza, cistite, aumento della minzione/poliuria, bisogno frequente di urinare
    Non comune: disturbi urinari, disuria, ematuria
    Molto raro: aumento plasmatico di BUN e creatinina, nicturia
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Comune: disturbi nell'eiaculazione (es. eiaculazione retrograda)
    Non comune: impotenza
    Molto raro: ginecomastia, priapismo
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune: astenia, dolore al torace, sintomi influenzali (es. febbre/brividi), edema (es. edema periferico, del volto, della laringe)
    Non comune: dolore generale, rossore facciale, pallore
    Raro: diminuzione della temperatura corporea negli anziani
    Molto raro: stanchezza, malessere
    Esami diagnostici
    Non comune: aumento di peso
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Doxazosina EG
    Il sovradosaggio da doxazosina produce di solito ipotensione, che può dare origine a una sincope.
    Se il sovradosaggio da doxazosina produce ipotensione, il supporto vascolare sarà la cosa più importante. Mettere il paziente in posizione orizzontale, supina, a testa in giù per normalizzare la pressione del sangue e la frequenza del battito cardiaco. In caso di ipotensione grave o shock, somministrare inizialmente espansori della massa plasmatica e in seguito se necessario vasopressori. Tenere sotto controllo anche la funzionalità renale e sostenerla se necessario. Nei singoli casi possono essere adottate altre misure di supporto, se ritenute appropriate. Poiché la doxazosina ha un forte legame con le proteine, non è indicata la dialisi.

    Scadenza

    5 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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