Cos'è Dorzonorm?
Dorzonorm è un farmaco a base del principio attivo
Dorzolamide Cloridrato, appartenente alla categoria degli
Antiglaucoma e nello specifico
Inibitori dell'anidrasi carbonica. E' commercializzato in Italia dall'azienda
DOC Generici S.r.l..
Dorzonorm può essere prescritto con
Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.
Confezioni
Dorzonorm 20 mg/ml collirio soluzione flacone 5 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Dorzonorm? A cosa serve?
DORZONORM è indicato:
- come terapia di associazione ai beta-bloccanti
- in monoterapia nei pazienti che non rispondono ai beta-bloccanti o nei quali i beta-bloccanti sono controindicati nel trattamento dell'ipertensione intra-oculare elevata nei pazienti con:
- ipertensione oculare
- glaucoma ad angolo aperto
- glaucoma pseudoesfoliativo
Posologia
Come usare Dorzonorm: Posologia
Posologia
Quando è usato in monoterapia, la dose è una goccia di dorzolamide nel sacco congiuntivale dell'occhio o degli occhi affetti tre volte al giorno.
Quando è usato come terapia aggiuntiva in associazione ad un beta-bloccante per uso oftalmico, la dose è una goccia di dorzolamide nel sacco congiuntivale dell'occhio o degli occhi affetti due volte al giorno.
Quando la dorzolamide sostituisce un altro medicinale oftalmico anti-glaucoma, sospendere l'altro medicinale dopo una dose appropriata un giorno ed iniziare la dorzolamide il giorno successivo.
Se viene usato più di un medicinale per uso topico oftalmico, questi medicinali devono essere somministrati a distanza di almeno dieci minuti l'uno dall'altro.
I pazienti devono essere informati del fatto che devono lavare le mani prima dell'uso ed evitare che la punta del contagocce venga a contatto con l'occhio o con le zone circostanti.
Bisogna inoltre informare il paziente che le soluzioni oftalmiche, se manipolate impropriamente, possono essere contaminate da batteri comuni noti per causare infezioni oculari. L'uso di soluzioni contaminate può causare gravi danni all'occhio e conseguente perdita della visione.
I pazienti devono essere informati sul corretto uso dei flaconi dosatori.
Popolazione pediatrica
Nei pazienti pediatrici sono disponibili dati clinici limitati per la somministrazione di dorzolamide tre volte al giorno (per informazioni sul dosaggio pediatrico vedere paragrafo 5.1)
Modo di somministrazione
- Prima di usare il medicinale per la prima volta verificare che il sigillo di sicurezza situato sulla parte anteriore del flacone sia intatto. Uno spazio tra il flacone e il tappo è normale per un flacone che non è ancora stato aperto.
- Togliere il tappo dal flacone.
- Inclinare la testa all'indietro e tirare leggermente verso il basso la palpebra inferiore, in modo da formare una tasca fra la palpebra e l'occhio.
- Capovolgere il flacone e premere fino a quando non venga introdotta una singola goccia nell'occhio. NON METTERE A CONTATTO LA PUNTA DEL CONTAGOCCE CON L'OCCHIO O CON LA PALPEBRA. Utilizzando l'occlusione nasolacrimale o la chiusura delle palpebre per 2 minuti, l'assorbimento sistemico viene ridotto. Ciò può comportare una diminuzione degli effetti collaterali sistemici e un aumento dell'attività a livello locale
- Ripetere i punti 3 e 4 per l'altro occhio, se necessario.
- Rimettere il tappo e chiudere bene il flacone dopo che è stato usato.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Dorzonorm
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
La dorzolamide non è stata studiata nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 mL/min) o con acidosi ipercloremica. Poiché la dorzolamide ed i suoi metaboliti vengono eliminati prevalentemente per via renale, l'uso della dorzolamide in tali pazienti è controindicato.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Dorzonorm
La dorzolamide non è stata studiata nei pazienti con compromissione epatica e quindi in tali pazienti il medicinale deve essere usato con cautela.
Il trattamento di pazienti affetti da glaucoma acuto ad angolo chiuso richiede interventi terapeutici in aggiunta ad agenti ipotensivi del tono oculare. La dorzolamide non è stata studiata nei pazienti con glaucoma acuto ad angolo chiuso.
La dorzolamide contiene un gruppo sulfonamide, che si trova anche nei sulfonamidi e, sebbene sia applicata topicamente, viene assorbita per via sistemica. Di conseguenza, con l'uso topico è possibile che si verifichino gli stessi tipi di reazioni avverse attribuibili alle sulfonamidi, comprese reazioni gravi quali la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. Qualora insorgessero segni di gravi reazioni o ipersensibilità, è necessario interrompere l'uso di questa preparazione.
La terapia con inibitori dell'anidrasi carbonica per via orale è stata associata con urolitiasi come risultato di disordini dell'equilibrio acido-base, soprattutto in pazienti con una precedente storia di calcoli renali. Sebbene con la dorzolamide non siano stati osservati disturbi dell'equilibrio acido-base, raramente è stata segnalata urolitiasi. Poiché la dorzolamide è un inibitore topico dell'anidrasi carbonica che è assorbito sistemicamente, i pazienti con una anamnesi di calcoli renali possono essere maggiormente a rischio di urolitiasi mentre usano la dorzolamide.
Se si osservano reazioni allergiche (per esempio: congiuntivite e reazioni palpebrali), si deve considerare la possibilità di interrompere il trattamento con la dorzolamide.
Vi è un potenziale effetto additivo della dorzolamide sugli effetti sistemici noti dell'inibizione dell'anidrasi carbonica nei pazienti in trattamento con un inibitore dell'anidrasi carbonica per uso orale e dorzolamide. Non è raccomandata la somministrazione concomitante di dorzolamide ed inibitori dell'anidrasi carbonica per via orale.
Sono stati segnalati edema corneale e scompenso corneale irreversibile durante il trattamento con la dorzolamide, nei pazienti con difetti corneali cronici preesistenti e/o anamnesi positiva per interventi chirurgici intraoculari. In questi pazienti la dorzolamide per via topica deve essere utilizzata con cautela.
Sono stati segnalati distacco della coroide concomitante ad ipotonia oculare dopo procedimenti di filtrazione con somministrazione di terapie con soppressori dell'umore acqueo.
DORZONORM contiene il conservante benzalconio cloruro, che è noto per alterare la colorazione delle lenti a contatto morbide. Le lenti a contatto devono essere rimosse prima dell'applicazione e occorre aspettare almeno 15 minuti prima di rimetterle. È stato riportato che il benzalconio cloruro causa irritazione agli occhi, sintomi di secchezza oculare e può influire sul film lacrimale e sulla superficie corneale. Deve essere usato con cautela in pazienti con occhio secco e in pazienti in cui la cornea potrebbe essere compromessa.
In caso di uso prolungato, i pazienti devono essere monitorati
Popolazione pediatrica
La dorzolamide non è stata studiata nei pazienti di età gestazionale inferiore a 36 settimane o di età inferiore ad 1 settimana. I pazienti con immaturità significativa dei tubuli renali devono essere trattati con la dorzolamide solo dopo attenta considerazione del rapporto rischio-beneficio a causa del possibile rischio di acidosi metabolica.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Dorzonorm
Non sono stati effettuati studi specifici sulle interazioni farmacologiche.
Negli studi clinici, la dorzolamide è stata impiegata in concomitanza con i seguenti medicinali senza evidenziare interazioni negative: timololo soluzione oftalmica, betaxololo soluzione oftalmica e medicinali per uso sistemico, inclusi ACE-inibitori, calcio-antagonisti, diuretici, antiinfiammatori non steroidei, compresi acido acetilsalicilico ed ormoni (per es. estrogeni, insulina, tiroxina).
Le associazioni della dorzolamide con farmaci miotici e con agonisti adrenergici non sono state valutate adeguatamente durante il trattamento del glaucoma.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
La dorzolamide non deve essere usata in gravidanza a meno che non sia strettamente necessario. Non sono disponibili dati clinici adeguati sull'esposizione in gravidanza. Nei conigli, la dorzolamide ha prodotto effetti teratogeni a dosi maternotossiche (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Non è noto se la dorzolamide sia escreta nel latte umano. Nei ratti in allattamento, è stata osservata diminuzione di peso della prole. Non è raccomandato l'allattamento nel caso in cui si renda necessario un trattamento con dorzolamide.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Possibili effetti indesiderati come capogiri e disturbi visivi possono interferire con la capacità di guidare e di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Dorzonorm
La dorzolamide è stata valutata su più di 1.400 persone in studi clinici controllati e non controllati. Negli studi clinici a lungo termine su 1108 pazienti trattati con la dorzolamide come monoterapia o come terapia aggiuntiva con un beta-bloccante oftalmico, la causa più frequente di interruzione del trattamento con la dorzolamide (circa il 3%) è stata la comparsa di reazioni avverse a livello oculare legate al medicinale, principalmente congiuntiviti e reazioni palpebrali.
Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate sia nel corso di studi clinici che durante l'esperienza post-marketing: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Sistema Organo Classe
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Molto comune
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Comune
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Non comune
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Raro
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Non nota
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Patologie del sistema nervoso
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Cefalea
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Capogiri Parestesia
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Patologie dell'occhio
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Bruciore e dolore puntorio
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Cheratite puntata
superficiale
Lacrimazione
Congiuntivite
Infiammazione della palpebra
Prurito oculare
Irritazione della palpebra
Visione offuscata
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Iridociclite
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Irritazione incluso arrossamento
Dolore
Incrostazione della palpebra
Miopia transitoria (che si è risolta con l'interruzione del trattamento)
Edema corneale
Ipotonia oculare
Distacco della coroide dopo chirurgia filtrante
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Sensazione di corpo estraneo nell'occhio
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Patologie cardiache
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Palpitazioni Tachicardia
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Patologie vascolari
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Ipertensione
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Epistassi
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Dispnea
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Patologie gastrointestinali
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Nausea
Gusto amaro
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Irritazione della gola
Secchezza delle fauci
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Dermatite da contatto, sindrome di Stevens- Johnson, necrolisi
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Patologie renali ed urinarie
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Urolitiasi
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Astenia/fatica
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Ipersensibilità: segni e sintomi di reazioni locali (reazioni palpebrali) e reazioni allergiche sistemiche incluso angioedema, orticaria e prurito, rash, respiro corto, raramente broncospasmo
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Esami diagnostici: l'uso della dorzolamide non è stato associato a squilibri elettrolitici di rilevanza clinica.
Popolazione pediatrica
Vedere paragrafo 5.1.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo:
http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Dorzonorm
Sono disponibili solo informazioni limitate per quanto riguarda il sovradosaggio nell'uomo in seguito a ingestione accidentale o intenzionale della Dorzolamide Cloridrato.
Sintomi
Quanto segue è stato segnalato con l'ingestione orale: sonnolenza; applicazione topica: nausea, capogiro, cefalea, fatica, anomalie dell'attività onirica e disfagia.
Trattamento
Il trattamento deve essere sintomatico e di sostegno. È possibile che si verifichino squilibrio elettrolitico, sviluppo di uno stato di acidosi e possibili effetti sul sistema nervoso centrale. Devono essere monitorati i valori degli elettroliti sierici (in particolare del potassio) e del pH del sangue.
Scadenza
2 anni
Dopo la prima apertura: 28 giorni
Conservazione
Conservare il flacone nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
Farmaci Equivalenti
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali