Azitromicina Teva Italia

    Ultimo aggiornamento: 29/02/2024

    Cos'è Azitromicina Teva Italia?

    Azitromicina Teva Italia è un farmaco a base del principio attivo Azitromicina Diidrato, appartenente alla categoria degli Antibatterici macrolidi e nello specifico Macrolidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Azitromicina Teva Italia può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Azitromicina Teva Italia 200 mg/5 ml polvere per sospensione orale 1 flacone 37,5 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Azitromicina Diidrato
    Gruppo terapeutico: Antibatterici macrolidi
    ATC: J01FA10 - Azitromicina
    Forma farmaceutica: Polvere


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Azitromicina Teva Italia? A cosa serve?
    Azitromicina Teva Italia è indicata per le seguenti infezioni batteriche indotte da microrganismi sensibili all'azitromicina (vedere i paragrafi 4.4 e 5.1):
    • Infezioni a carico delle vie respiratorie inferiori: bronchite acuta e polmonite acquisita in comunità, da lieve a moderata
    • Infezioni a carico delle vie respiratorie superiori: sinusite e faringite/tonsillite
    • Otite media acuta
    • Infezioni della cute e dei tessuti molli di gravità da lieve a moderata, per esempio follicolite, cellulite, erisipela
    • Uretrite e cervicite da Chlamydia trachomatis non complicate.
    Si devono tenere in considerazione le indicazioni ufficiali relative all'uso appropriato degli agenti antibatterici.
    L'azitromicina non è il medicinale di prima scelta per il trattamento empirico delle infezioni in aree in cui la prevalenza di isolati resistenti è pari o superiore al 10% (vedere paragrafo 5.1).

    Posologia

    Come usare Azitromicina Teva Italia: Posologia
    Posologia
    La durata del trattamento per ciascuna patologia infettiva è indicata di seguito.
    Popolazione pediatrica di peso corporeo superiore a 45 kg, adulti
    La dose totale di azitromicina è 1500 mg distribuiti nell'arco di 3 giorni (500 mg una volta al giorno). In alternativa, la dose può essere distribuita nell'arco di 5 giorni (500 mg in dose singola il primo giorno e successivamente 250 mg una volta al giorno).
    Per uretrite e cervicite da Chlamydia trachomatis non complicate, la dose è 1000 mg in dose singola orale.
    Per la sinusite, il trattamento è riservato ad adulti e adolescenti al di sopra di 16 anni di età.
    Sono disponibili altre forme farmaceutiche per pazienti con peso corporeo superiore a 45 kg.
    Popolazione pediatrica di peso corporeo inferiore a 45 kg
    La sospensione di azitromicina va utilizzata per i bambini con peso corporeo inferiore a 45 kg. Le raccomandazioni che seguono si riferiscono alla sospensione ricostituita con 40 mg/ml (200 mg/5 ml).
    Con l'unica eccezione del trattamento della faringite da Streptococco, la dose totale nei bambini di età pari o superiore a 1 anno è 30 mg/kg, da somministrarsi come singola dose giornaliera di 10 mg/kg per 3 giorni. In alternativa, l'azitromicina può essere somministrata anche nell'arco di un periodo di 5 giorni, con una singola dose di 10 mg/kg il primo giorno, seguita da una singola dose giornaliera di 5 mg/kg dal secondo al quinto giorno.
    La sospensione di azitromicina va misurata il più attentamente possibile utilizzando la siringa dosatrice inclusa nella confezione, che è graduata con tacche da 0,1 ml e 0,25 ml. 0,25 ml di sospensione di azitromicina fornisce 10 mg di azitromicina.
    La sospensione di azitromicina va somministrata secondo lo schema posologico seguente:
    Peso (kg)
    Trattamento di 3 giorni*
    Trattamento di 5 giorni*
    Contenuto del flacone
    10-15
    10 mg/kg una volta al giorno dal 1° al 3° giorno
    10 mg/kg una volta al giorno il 1° giorno, seguiti da 5 mg/kg una volta al giorno dal 2° al 5° giorno
    15 ml
    16-25
    200 mg (5 ml) una volta al giorno dal 1° al 3° giorno
    200 mg (5 ml) una volta al giorno il 1° giorno, seguiti da 100 mg (2,5 ml) una volta al giorno dal 2° al 5° giorno
    15 ml
    26-35
    300 mg (7,5 ml) una volta al giorno dal 1° al 3° giorno
    300 mg (7,5 ml) una volta al giorno il 1° giorno, seguiti da 150 mg (3,75 ml) una volta al giorno dal 2° al 5° giorno
    22,5 ml
    36-45
    400 mg (10 ml) una volta al giorno dal 1° al 3° giorno
    400 mg (10 ml) una volta al giorno il 1° giorno, seguiti da 200 mg (5 ml) una volta al giorno dal 2° al 5° giorno
    30 ml
    >45
    Dosaggio come per gli adulti
     
    37,5 ml
    * Alla faringite da streptococco si applicano raccomandazioni posologiche differenti che sono descritte qui di seguito.
    Per il trattamento della faringite da Streptococco nei bambini di età pari o superiore a 2 anni: azitromicina in dose singola di 10 mg/kg o di 20 mg/kg per tre giorni, nel corso dei quali non deve essere superata la dose giornaliera massima di 500 mg. Comunque, la penicillina resta il medicinale di prima scelta per il trattamento della faringite da Streptococcus pyogenes e per la profilassi del reumatismo acuto (vedere paragrafo 4.1).
    La dose massima nei bambini è correlata alla dose comune per gli adulti, pari a 1500 mg di azitromicina.
    Sinusite
    Sono disponibili dati limitati relativamente alla cura della sinusite in bambini sotto i 16 anni di età.
    Anziani
    Negli anziani viene usato lo stesso dosaggio raccomandato per i pazienti adulti. Poiché gli anziani possono essere pazienti con condizioni proaritmiche in corso, si raccomanda particolare cautela a causa del rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4).
    Compromissione renale
    Non sono necessarie correzioni della dose per i pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (GFR 10-80 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
    Compromissione epatica
    Non sono necessarie correzioni della dose per i pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (classe di Child-Pugh A o B) (vedere paragrafo 4.4).
    Modo di somministrazione
    Azitromicina Teva Italia deve essere somministrata come dose singola giornaliera. La sospensione può essere assunta con o senza cibo.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Azitromicina Teva Italia
    Ipersensibilità al principio attivo, all'eritromicina, a qualsiasi antibiotico macrolide o chetolide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Azitromicina Teva Italia
    Reazioni allergiche
    Come con l'eritromicina e altri macrolidi, sono state riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale), reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) e reazioni dermatologiche severe tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (TEN). Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno causato sintomi ricorrenti e richiesto un periodo più lungo di osservazione e trattamento.
    Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli che può verificarsi la ricomparsa dei sintomi allergici quando si interrompe la terapia sintomatica.
    Compromissione renale
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (GFR 10-80 ml/min).
    In pazienti che presentano compromissione renale grave (GFR < 10 ml/min) è stato osservato un aumento del 33% nell'esposizione sistemica dell'azitromicina (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    Poiché il fegato è la principale via di eliminazione dell'azitromicina, occorre cautela nell'uso di azitromicina in pazienti con disturbi epatici significativi. Con azitromicina, sono stati segnalati casi di epatite fulminante potenzialmente in grado di portare a un'insufficienza epatica pericolosa per la vita (vedere il paragrafo 4.8). Alcuni pazienti potevano aver avuto epatite preesistente o aver preso altri medicinali epatotossici.
    Sono stati segnalati funzionalità epatica anormale, epatite, ittero colestatico, necrosi epatica e insufficienza epatica, alcuni dei quali hanno provocato la morte. Interrompere immediatamente l'azitromicina se compaiono segni e sintomi di epatite.
    In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, come il rapido sviluppo di astenia associata a ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, occorre effettuare immediatamente esami/test della funzionalità epatica. Se è emersa una disfunzione epatica la somministrazione di azitromicina deve essere interrotta.
    Alcaloidi della segale cornuta e azitromicina
    In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina, la co-somministrazione di alcuni antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Non vi sono dati sulla possibilità di un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilità teorica di ergotismo, azitromicina e derivati dell'ergotamina non devono essere somministrati contemporaneamente.
    Prolungamento dell'intervallo QT
    Durante il trattamento con altri macrolidi, inclusa azitromicina (vedere paragrafo 4.8) è stato osservato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT che crea il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e tachicardia ventricolare a torsione di punta. Pertanto, poiché le seguenti situazioni possono portare ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (incluse torsioni di punta) che possono portare ad arresto cardiaco, l'azitromicina deve essere usata con cautela in pazienti con condizioni proaritmiche in corso (soprattutto donne e pazienti anziani) come i pazienti:
    • Con prolungamento dell'intervallo QT congenito o accertato
    • Attualmente in trattamento con altri principi attivi che notoriamente prolungano l'intervallo QT quali gli antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e di classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), idrossiclorochina, cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici come pimozide; antidepressivi come citalopram; e fluorochinoloni quali moxifloxacina e levofloxacina
    • Con disturbo degli elettroliti, in particolare nei casi di ipokaliemia e ipomagnesiemia
    • Con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca grave.
    Prima di prescrivere l'azitromicina, va tenuto in considerazione quanto segue:
    Azitromicina Teva Italia non è idonea per il trattamento delle infezioni gravi in cui sia necessario ottenere rapidamente una concentrazione elevata dell'antibiotico nel sangue.
    Nelle aree con una elevata incidenza di resistenza all'eritromicina A, è particolarmente importante tenere in considerazione l'evoluzione del tipo di suscettibilità all'azitromicina e ad altri antibiotici.
    Polmonite
    Come per gli altri macrolidi, in alcuni Paesi europei sono stati osservati per azitromicina alti tassi (>30%) di resistenza di Streptococcus pneumoniae (vedere il paragrafo 5.1). Questo deve essere tenuto in considerazione durante il trattamento di infezioni causate da Streptococcus pneumoniae.
    Infezioni dei tessuti molli
    Lo Staphylococcus aureus, agente che prevalentemente causa infezioni ai tessuti molli, è frequentemente resistente all'azitromicina. Pertanto un test di sensibilità è considerato un prerequisito per il trattamento delle infezioni dei tessuti molli con azitromicina.
    Faringite/tonsillite
    L'azitromicina non è la sostanza di prima scelta per il trattamento di faringite e tonsillite causate da Streptococcus pyogenes. Per questo disturbo e per la profilassi della febbre reumatica acuta, il trattamento di prima scelta è la penicillina.
    Sinusite
    Spesso l'azitromicina non è il medicinale di prima scelta per il trattamento della sinusite.
    Otite media acuta
    Spesso l'azitromicina non è il medicinale di prima scelta per il trattamento dell'otite media acuta.
    Ferite da ustioni infette
    L'azitromicina non è indicata per il trattamento delle ferite infette provocate da ustioni.
    Malattie sessualmente trasmissibili
    In caso di malattie a trasmissione sessuale, va esclusa un'infezione concomitante da T. pallidum.
    Superinfezioni
    Come per ogni preparazione antibiotica, è raccomandata l'osservazione di segni di superinfezione con organismi non sensibili, compresi i funghi.
    Disturbi neurologici o psichiatrici
    L'azitromicina va somministrata con cautela ai pazienti affetti da disturbi neurologici o psichiatrici.
    Miastenia gravis
    Nei pazienti trattati con azitromicina (vedere paragrafo 4.8), sono state segnalate esacerbazioni dei sintomi di miastenia gravis e casi di nuova insorgenza di sindrome miastenica.
    Diarrea da Clostridioides difficile
    Con l'uso di quasi tutti gli antibatterici, inclusa l'azitromicina, è stata segnalata diarrea da Clostridioides difficile (CDAD) con diversi gradi di gravità, dalla diarrea lieve alla colite fatale. Il trattamento con gli antibatterici altera la normale flora del colon determinando un'eccessiva proliferazione di C. difficile.
    Il C. difficile produce le tossine A e B, che contribuiscono allo sviluppo di CDAD. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità, poiché queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antimicrobica e possono richiedere una colectomia. Occorre prendere in considerazione la CDAD in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito dell'uso di antibiotici. È inoltre necessaria un'attenta anamnesi, dal momento che casi di CDAD sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibatterici.
    Colite pseudomembranosa
    Con l'uso di antibiotici macrolidi è stata segnalata colite pseudomembranosa. Questa diagnosi deve quindi essere presa in considerazione nei pazienti che sviluppano diarrea dopo l'inizio del trattamento con azitromicina.
    Uso a lungo termine
    Non vi sono esperienze relative alla sicurezza e all'efficacia dell'impiego a lungo termine di azitromicina per le indicazioni menzionate. In caso di infezioni rapide ricorrenti, deve essere preso in considerazione il trattamento con un altro antibiotico.
    Infezioni nei bambini da Mycobacterium Avium Complex (MAC)
    Nei bambini di età inferiore a 6 mesi, i dati sulla sicurezza dell'azitromicina sono limitati.
    La sicurezza e l'efficacia dell'azitromicina per la prevenzione o il trattamento delle infezioni da Mycobacterium avium complex (MAC) non è stata stabilita nei bambini.
    Eccipienti:
    Alcol Benzilico
    Alcol benzilico può causare reazioni allergiche.
    Alcool benzilico è stato associato al rischio di gravi effetti indesiderati inclusi problemi respiratori (sindrome da respiro agonico) nei bambini piccoli.
    Non deve essere usata per più di una settimana nei bambini piccoli (meno di 3 anni di età) per rischio aumentato a causa di accumulo.
    Sodio
    Questo medicinale contiene 35,2 mg di sodio per 5 ml di sospensione ricostituita, equivalente all'1,8% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
    Saccarosio
    Questo medicinale contiene saccarosio (3,75 g/5 ml di sospensione ricostituita).
    Questo deve essere preso in considerazione in pazienti con diabete mellito.
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
    Solfiti e zolfo diossido
    Raramente possono causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Azitromicina Teva Italia
    Antiacidi
    Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilità dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. I pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. Azitromicina deve essere somministrata almeno 1 ora prima o 2 ore dopo l'antiacido.
    La cosomministrazione di azitromicina granuli a rilascio prolungato per sospensione orale con una dose singola di 20 ml di co-magaldrox (alluminio idrossido e magnesio idrossido) non ha influenzato la velocità e l'entità dell'assorbimento di azitromicina.
    Cetirizina
    In volontari sani, la cosomministrazione per un periodo di 5 giorni di azitromicina con 20 mg di cetirizina allo stady-state non ha comportato interazioni farmacocinetiche e nessun cambiamento significativo dell'intervallo QT.
    Didanosina (dideossinosina)
    La co-somministrazione giornalieria di azitromicina 1200 mg con didanosina 400 mg in 6 volontari HIV-positivi non sembra aver mostrato alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady-state della didanosina rispetto al placebo.
    Digossina e colchicina (substrati della gp-P)
    È stato osservato che la somministrazione concomitante di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con substrati della glicoproteina-P come la digossina e la colchicina, aumentano i livelli sierici del substrato della glicoproteina-P. Pertanto in caso di somministrazione concomitante di azitromicina e substrati della gp-P come la digossina, deve essere considerata la possibilità di aumentate concentrazioni sieriche del substrato.
    Zidovudina
    La dose singola da 1000 mg e dosi ripetute da 1200 mg o 600 mg di azitromicina hanno avuto solo un lieve effetto sulla farmacocinetica della zidovudina o del suo metabolita glucuronide nel plasma o sull'escrezione attraverso l'urina. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha aumentato la concentrazione di zidovudina fosforilata, il metabolita clinicamente attivo, nelle cellule ematiche mononucleate della circolazione periferica. La significatività clinica di questo riscontro non è chiara, ma i pazienti potrebbero trarne beneficio.
    Citocromo P450
    L'azitromicina non interagisce in maniera significativa con il sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia soggetta alle interazioni farmacocinetiche osservate con eritromicina e altri macrolidi. L'induzione o l'inattivazione del citocromo epatico P450 attraverso il complesso citocromo-metabolita non si verifica con azitromicina.
    Ergot
    A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina è sconsigliato (vedere paragrafo 4.4).
    Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra azitromicina e le sostanze seguenti che notoriamente sono soggette a un significativo metabolismo mediato dal citocromo P450.
    Atorvastatina
    La co-somministrazione di atorvastatina (10 mg al giorno) e di azitromicina (500 mg al giorno) non ha alterato la concentrazione plasmatica di atorvastatina (sulla base del test di inibizione della HMG-CoA riduttasi). Tuttavia, sono stati riportati casi post-marketing di rabdomiolisi nei pazienti trattati con azitromicina con statine.
    Carbamazepina
    In uno studio d'interazione farmacocinetica condotto su volontari sani, non sono stati osservati effetti significativi sui livelli plasmatici di carbamazepina o del suo metabolita attivo nei pazienti trattati contemporaneamente con azitromicina.
    Cimetidina
    In uno studio di farmacocinetica sugli effetti di una dose singola di cimetidina, somministrata 2 ore prima di azitromicina, sulla farmacocinetica di azitromicina, non sono state osservate alterazioni della farmacocinetica di azitromicina.
    Anticoagulanti orali simil-cumarinici
    In uno studio sulle interazioni farmacocinetiche, azitromicina non ha alterato l'effetto anticoagulante della dose singola di 15 mg di warfarin somministrata a volontari sani. Nel periodo successivo all'immissione in commercio, vi sono state segnalazioni di anticoagulazione potenziata dopo la co-somministrazione di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Sebbene non sia stato stabilito alcun nesso causale, occorre prendere in considerazione la frequenza di monitoraggio del tempo di protrombina quando si usa azitromicina in pazienti che ricevono anticoagulanti orali di tipo cumarinico.
    Ciclosporina
    In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani che hanno ricevuto azitromicina orale 500 mg/die per 3 giorni e poi una dose orale singola di 10 mg/kg di ciclosporina, la Cmax e AUC0-5 di ciclosporina derivanti sono risultate significativamente elevate. Di conseguenza, occorre usare cautela prima di considerare la somministrazione concomitante di questi medicinali. Se il trattamento combinato è necessario, è opportuno monitorare attentamente i livelli di ciclosporina e adattare la dose di conseguenza.
    Efavirenz
    La co-somministrazione giornaliera di una dose singola di 600 mg di azitromicina e di 400 mg di efavirenz per 7 giorni non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa.
    Fluconazolo
    La co-somministrazione di una dose singola di 1200 mg di azitromicina non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di 800 mg di fluconazolo. L'esposizione totale e l'emivita di azitromicina sono rimaste inalterate dalla co-somministrazione di fluconazolo, tuttavia è stata osservata una diminuzione clinicamente non significativa della Cmax (18%) di azitromicina.
    Indinavir
    La cosomministrazione di una dose singola di 1.200 mg di azitromicina non ha avuto alcun effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica di indinavir somministrato a una dose di 800 mg tre volte al giorno per 5 giorni.
    Metilprednisolone
    In uno studio sulle interazioni farmacocinetiche condotto su volontari sani, azitromicina non ha avuto alcun effetto significativo sulla farmacocinetica di metilprednisolone.
    Midazolam
    In volontari sani, la co-somministrazione di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha provocato alterazioni clinicamente significative della farmacocinetica e della farmacodinamica di una dose singola di 15 mg di midazolam.
    Nelfinavir
    La co-somministrazione di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady-state (750 mg tre volte al giorno) ha comportato concentrazioni di azitromicina aumentate. Non sono stati osservati effetti avversi clinicamente significativi e non sono necessari adeguamenti della dose.
    Rifabutina
    La co-somministrazione di azitromicina e rifabutina non ha influito sulle concentrazioni sieriche di nessuna delle due sostanze.
    Nei soggetti che hanno ricevuto il trattamento concomitante di azitromicina e rifabutina è stata osservata neutropenia. Sebbene all'uso di rifabutina sia stata associata neutropenia, non è stato stabilito alcun nesso causale con l'associazione di azitromicina (vedere paragrafo 4.8).
    Sildenafil
    In volontari maschi sani normali, non è stata riscontrata alcuna evidenza di un effetto di azitromicina (500 mg al giorno per tre giorni) su AUC e Cmax di sildenafil o sul suo principale metabolita in circolo.
    Terfenadina
    Negli studi di farmacocinetica condotti, non vi sono state segnalazioni di interazioni tra azitromicina e terfenadina. Sono stati segnalati rari casi in cui non è stato possibile escludere del tutto tale interazione, tuttavia non sussistevano prove specifiche che tale interazione si fosse verificata.
    Come gli altri macrolidi, l'azitromicina deve essere somministrata con cautela in associazione con la terfenadina.
    Teofillina
    Non sussiste alcuna evidenza di interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando azitromicina e teofillina vengono somministrate in concomitanza a volontari sani.
    Triazolam
    In 14 volontari sani, la co-somministrazione di 500 mg di azitromicina il giorno 1 e 250 mg il giorno 2 con 0,125 mg di triazolam il giorno 2 non ha avuto alcun effetto significativo su nessuna delle variabili farmacocinetiche per triazolam a confronto con l'associazione di triazolam al placebo.
    Trimetoprim/sulfametossazolo
    La co-somministrazione di trimetoprim/sulfametossazolo DS (160 mg/800 mg) per 7 giorni con azitromicina 1.200 mg il giorno 7 non ha avuto alcun effetto significativo su concentrazioni di picco, esposizione totale o escrezione urinaria di trimetoprim o sulfametossazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono state simili a quelle osservate in altri studi.
    Cisapride
    La cisapride è metabolizzata nel fegato dall'enzima CYP3A4. Poiché i macrolidi inibiscono questo enzima, la somministrazione concomitante di cisapride può causare incremento del prolungamento dell'intervallo QT, aritmie ventricolari e torsioni di punta.
    Astemizolo, alfentanil
    Non sono disponibili dati relativi alle interazioni con astemizolo e alfentanil. È opportuno usare cautela nella somministrazione concomitante di questi farmaci e azitromicina in considerazione del potenziamento descritto del suo effetto durante l'uso concomitante dell'antibiotico macrolide eritromicina.
    Sostanze che prolungano l'intervallo QT
    L'azitromicina deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono medicinali noti per prolungare l'intervallo QT con la possibilità di indurre aritmia cardiaca, ad es. idrossiclorochina (vedere il paragrafo 4.4).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Azitromicina Teva Italia" insieme ad altri farmaci come “Corlentor”, “Eptadone”, “Idrossiclorochina Doc”, “Ivabradina Accord”, “Ivabradina Aurobindo”, “Ivabradina Doc Generici”, “Ivabradina EG”, “Ivabradina Krka”, “Ivabradina Mylan Pharma”, “Ivabradina Teva Italia”, “Ivabradina Zentiva”, “Metadone Cloridrato Molteni”, “Omtisa”, “Plaquenil”, “Procoralan”, “Ritmodan”, “Ritmodan Retard”, “Ryeqo”, “Vaxchora”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non esistono dati adeguati sull'uso di azitromicina nelle donne in gravidanza. In studi di tossicità sulla riproduzione negli animali l'azitromicina ha mostrato di attraversare la placenta, ma non sono stati osservati effetti teratogeni. La sicurezza di azitromicina non è stata confermata relativamente all'uso del principio attivo durante la gravidanza. Pertanto l'azitromicina deve essere usata durante la gravidanza solo se i benefici superano i rischi.
    Allattamento
    È stato segnalato che l'azitromicina viene escreta nel latte materno, ma non vi sono studi adeguati e ben controllati in donne che allattano che abbiano caratterizzato la farmacocinetica dell'escrezione di azitromicina nel latte materno.
    Non sono state osservate reazioni avverse gravi all'azitromicina sui neonati allattati al seno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con azitromicina tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la madre.
    Fertilità
    In studi sulla fertilità condotti nei ratti, in seguito alla somministrazione di azitromicina è stata osservata una riduzione nell'incidenza di gravidanze. La rilevanza di queste osservazioni nell'uomo non è nota.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Azitromicina Teva Italia non ha o ha influenza trascurabile sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    Tuttavia, la possibilità di insorgenza di effetti indesiderati quali capogiri e convulsioni deve essere tenuta in considerazione durante lo svolgimento di queste attività.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Azitromicina Teva Italia
    La tabella sottostante elenca le reazioni avverse identificate nel corso dell'esperienza negli studi clinici e nella sorveglianza post-marketing per sistemi e organi e frequenza. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
    In circa il 13% dei pazienti che hanno partecipato a studi clinici sono stati segnalati effetti indesiderati, più comunemente disturbi gastrointestinali.
    Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate all'azitromicina in base all'esperienza degli studi clinici e alla sorveglianza post-marketing:
    Classificazione di sistemi e organi
    Molto comune
    (≥1/10)
    Comune
    (da ≥1/100 a <1/10)
    Non comune
    (da ≥1/1.000 a <1/100)
    Raro
    (da ≥1/10.000 a <1/1.000)
    Molto raro
    (<1/10.000)
    Non nota
    (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili)
    Infezioni ed infestazioni
     
     
    Candidiasi
    Infezione della vagina
    Infezione polmonare
    Infezione micotica
    Infezione batterica
    Faringite
    Gastroenterite
    Patologia respiratoria
    Rinite
    Candidiasi orale
     
     
    Colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Leucopenia
    Neutropenia
    Eosinofilia
     
     
    Trombocitopenia
    Anemia emolitica
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Angioedema
    Ipersensibilità
     
     
    Reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
    Anoressia
     
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
     
    Nervosismo
    Insonnia
     
    Agitazione
    Depersonalizzazione
     
    Aggressione
    Ansia
    Vaneggiamento
    Allucinazione
    Patologie del sistema nervoso
     
    Cefalea
     
    Capogiro
    Sonnolenza
    Disgeusia
    Parestesia
     
     
     
    Sincope
    Convulsione
    Ipoestesia
    Iperattività psicomotoria
    Anosmia
    Ageusia
    Parosmia
    Miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie dell'occhio
     
     
    Compromissione della visione
     
     
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
     
    Disturbo dell'orecchio
    Vertigine
     
     
    Compromissione dell'udito inclusi sordità e/o tinnito
    Patologie cardiache
     
     
    Palpitazioni
     
     
    Torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4)
    Aritmia (vedere paragrafo 4.4) compresa tachicardia ventricolare Intervallo QT dell'elettrocardiogramma prolungato (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie vascolari
     
     
    Vampata di calore
     
     
    Ipotensione
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
    Dispnea
    Epistassi
     
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
     
    Vomito
    Dolore addominale
    Nausea
     
    Gastrite
    Stipsi
    Flatulenza
    Dispepsia
    Disfagia
    Distensione dell'addome
    Bocca secca
    Eruttazione
    Ulcerazione della bocca
    Ipersecrezione salivare
    Feci liquide
    Alterazione del colore dei denti
     
    Pancreatite
    Alterazione del colore della lingua
     
    Patologie epatobiliari
     
     
    Epatite
    Funzione epatica anormale
    Ittero colestatico
     
    Insufficienza epatica che raramente ha portato a decesso (vedere paragrafo 4.4)
    Epatite fulminante
    Necrosi epatica
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
    Eruzione cutanea
    Prurito
    Orticaria
    Dermatite
    Cute secca
    Iperidrosi
    Reazione di fotosensibilità,
    Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)
    Reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
    Sindrome di Stevens-Johnson
    Necrolisi tossica epidermica
    Eritema multiforme
    Eruzione maculo-papulosa
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
    Osteoartrite 
    Mialgia
    Dolore dorsale
    Dolore al collo
     
     
    Artralgia
    Patologie renali e urinarie
     
     
    Disuria
    Dolore renale
     
     
    Insufficienza renale acuta
    Nefrite interstiziale
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
    Metrorragia
    Patologia del testicolo
    Vaginite
     
     
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
     
    Edema
    Astenia
    Malessere
    Stanchezza
    Edema della faccia
    Dolore toracico
    Piressia
    Dolore
    Edema periferico
     
     
     
    Esami diagnostici
     
    Conta linfocitaria diminuita
    Conta eosinofila aumentata
    Bicarbonato ematico diminuito
    Basofili aumentati
    Monociti aumentati
    Neutrofili
    aumentati
    Aspartato amino transferasi aumentata
    Alanina aminotransferasi aumentata
    Bilirubina ematica aumentata
    Urea ematica aumentata
    Creatinina ematica aumentata
    Potassio ematico anormale
    Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Cloruro aumentato
    Glucosio aumentato
    Piastrine aumentate
    Ematocrito diminuito
    Bicarbonato aumentato
    Sodio anormale
     
     
     
    Traumatismo, avvelenamento complicazioni da procedura
     
     
    Complicazione post-procedurale
     
     
     
    Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate alla profilassi e al trattamento di Mycobacterium avium complex sulla base di studi clinici e dell'esperienza e della sorveglianza post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate per le formulazioni a rilascio immediato e a rilascio prolungato, sia nel tipo che nella frequenza:
     
    Molto comune
    (≥1/10)
    Comune
    (da ≥1/100 a <1/10)
    Non comune
    (da ≥1/1.000 a <1/100)
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Anoressia
     
    Patologie del sistema nervoso
     
    Capogiro
    Cefalea
    Parestesia
    Disgeusia
    Ipoestesia
     
    Patologie dell'occhio
     
    Compromissione della visione
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
    Sordità
    Udito compromesso
    Tinnito
    Patologie cardiache
     
     
    Palpitazioni
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Dolore addominale
    Nausea
    Flatulenza
    Fastidio addominale
    Feci liquide
     
     
    Patologie epatobiliari
     
     
    Epatite
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Eruzione cutanea
    Prurito
    Sindrome di Stevens-Johnson
    Reazione di fotosensibilità
    Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
     
    Artralgia
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Stanchezza
    Astenia
    Malessere
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Azitromicina Teva Italia
    Gli eventi avversi verificatisi con dosi superiori rispetto a quelle consigliate sono stati simili a quelli osservati con dosi normali.
    Sintomi
    I sintomi tipici di un sovradosaggio con antibiotici macrolidi includono perdita reversibile dell'udito, grave sensazione di nausea, vomito e diarrea.
    Trattamento
    In caso di sovradosaggio, ove necessario sono indicate somministrazione di carbone medicinale e le misure generali sintomatiche e di supporto.

    Scadenza

    Flacone integro: 2 anni
    Dopo la ricostituzione (per azitromicina 15 ml e 22,5 ml): 5 giorni
    Dopo la ricostituzione (per azitromicina 30 ml e 37,5 ml): 10 giorni
    Dopo la ricostituzione: Conservare a temperatura inferiore a 25°C.

    Conservazione

    Flacone integro: Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere il paragrafo 6.3.

    Farmaci Equivalenti


    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it