Cos'è Azitromicina Teva Italia?
Azitromicina Teva Italia è un farmaco a base del principio attivo Azitromicina Diidrato , appartenente alla categoria degli Antibatterici macrolidi e nello specifico Macrolidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale .
Azitromicina Teva Italia può essere prescritto con RicettaRR - medicinali soggetti a prescrizione medica .
Azitromicina Teva Italia può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Azitromicina Teva Italia 200 mg/5 ml polvere per sospensione orale 1 flacone 37,5 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
Ricetta:RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
Classe:A
Principio attivo:Azitromicina Diidrato
Gruppo terapeutico:Antibatterici macrolidi
ATC:J01FA10 - Azitromicina
Forma farmaceutica: Polvere
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Polvere
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Indicazioni
Perché si usa Azitromicina Teva Italia? A cosa serve?
Azitromicina Teva Italia è indicata per le seguenti infezioni batteriche indotte da microrganismi sensibili all'azitromicina (vedere i paragrafi 4.4 e 5.1):
- Infezioni a carico delle vie respiratorie inferiori: bronchite acuta e polmonite acquisita in comunità, da lieve a moderata
- Infezioni a carico delle vie respiratorie superiori: sinusite e faringite/tonsillite
- Otite media acuta
- Infezioni della cute e dei tessuti molli di gravità da lieve a moderata, per esempio follicolite, cellulite, erisipela
- Uretrite e cervicite da Chlamydia trachomatis non complicate.
Si devono tenere in considerazione le indicazioni ufficiali relative all'uso appropriato degli agenti antibatterici.
L'azitromicina non è il medicinale di prima scelta per il trattamento empirico delle infezioni in aree in cui la prevalenza di isolati resistenti è pari o superiore al 10% (vedere paragrafo 5.1).
Posologia
Come usare Azitromicina Teva Italia: Posologia
Posologia
La durata del trattamento per ciascuna patologia infettiva è indicata di seguito.
Popolazione pediatrica di peso corporeo superiore a 45 kg, adulti
La dose totale di azitromicina è 1500 mg distribuiti nell'arco di 3 giorni (500 mg una volta al giorno). In alternativa, la dose può essere distribuita nell'arco di 5 giorni (500 mg in dose singola il primo giorno e successivamente 250 mg una volta al giorno).
Per uretrite e cervicite da Chlamydia trachomatis non complicate, la dose è 1000 mg in dose singola orale.
Per la sinusite, il trattamento è riservato ad adulti e adolescenti al di sopra di 16 anni di età.
Sono disponibili altre forme farmaceutiche per pazienti con peso corporeo superiore a 45 kg.
Popolazione pediatrica di peso corporeo inferiore a 45 kg
La sospensione di azitromicina va utilizzata per i bambini con peso corporeo inferiore a 45 kg. Le raccomandazioni che seguono si riferiscono alla sospensione ricostituita con 40 mg/ml (200 mg/5 ml).
Con l'unica eccezione del trattamento della faringite da Streptococco, la dose totale nei bambini di età pari o superiore a 1 anno è 30 mg/kg, da somministrarsi come singola dose giornaliera di 10 mg/kg per 3 giorni. In alternativa, l'azitromicina può essere somministrata anche nell'arco di un periodo di 5 giorni, con una singola dose di 10 mg/kg il primo giorno, seguita da una singola dose giornaliera di 5 mg/kg dal secondo al quinto giorno.
La sospensione di azitromicina va misurata il più attentamente possibile utilizzando la siringa dosatrice inclusa nella confezione, che è graduata con tacche da 0,1 ml e 0,25 ml. 0,25 ml di sospensione di azitromicina fornisce 10 mg di azitromicina.
La sospensione di azitromicina va somministrata secondo lo schema posologico seguente:
La sospensione di azitromicina va somministrata secondo lo schema posologico seguente:
Peso (kg)
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Trattamento di 3 giorni*
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Trattamento di 5 giorni*
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Contenuto del flacone
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10-15
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10 mg/kg una volta al giorno dal 1° al 3° giorno
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10 mg/kg una volta al giorno il 1° giorno, seguiti da 5 mg/kg una volta al giorno dal 2° al 5° giorno
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15 ml
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16-25
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200 mg (5 ml) una volta al giorno dal 1° al 3° giorno
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200 mg (5 ml) una volta al giorno il 1° giorno, seguiti da 100 mg (2,5 ml) una volta al giorno dal 2° al 5° giorno
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15 ml
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26-35
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300 mg (7,5 ml) una volta al giorno dal 1° al 3° giorno
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300 mg (7,5 ml) una volta al giorno il 1° giorno, seguiti da 150 mg (3,75 ml) una volta al giorno dal 2° al 5° giorno
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22,5 ml
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36-45
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400 mg (10 ml) una volta al giorno dal 1° al 3° giorno
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400 mg (10 ml) una volta al giorno il 1° giorno, seguiti da 200 mg (5 ml) una volta al giorno dal 2° al 5° giorno
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30 ml
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>45
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Dosaggio come per gli adulti
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37,5 ml
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* Alla faringite da streptococco si applicano raccomandazioni posologiche differenti che sono descritte qui di seguito.
Per il trattamento della faringite da Streptococco nei bambini di età pari o superiore a 2 anni: azitromicina in dose singola di 10 mg/kg o di 20 mg/kg per tre giorni, nel corso dei quali non deve essere superata la dose giornaliera massima di 500 mg. Comunque, la penicillina resta il medicinale di prima scelta per il trattamento della faringite da Streptococcus pyogenes e per la profilassi del reumatismo acuto (vedere paragrafo 4.1).
La dose massima nei bambini è correlata alla dose comune per gli adulti, pari a 1500 mg di azitromicina.
Sinusite
Sono disponibili dati limitati relativamente alla cura della sinusite in bambini sotto i 16 anni di età.
Anziani
Negli anziani viene usato lo stesso dosaggio raccomandato per i pazienti adulti. Poiché gli anziani possono essere pazienti con condizioni proaritmiche in corso, si raccomanda particolare cautela a causa del rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale
Non sono necessarie correzioni della dose per i pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (GFR 10-80 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione epatica
Non sono necessarie correzioni della dose per i pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (classe di Child-Pugh A o B) (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione
Azitromicina Teva Italia deve essere somministrata come dose singola giornaliera. La sospensione può essere assunta con o senza cibo.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Azitromicina Teva Italia
Ipersensibilità al principio attivo, all'eritromicina, a qualsiasi antibiotico macrolide o chetolide o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Azitromicina Teva Italia
Reazioni allergiche
Come con l'eritromicina e altri macrolidi, sono state riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale), reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) e reazioni dermatologiche severe tra cui pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica (TEN). Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno causato sintomi ricorrenti e richiesto un periodo più lungo di osservazione e trattamento.
Se si verifica una reazione allergica, la somministrazione del farmaco deve essere interrotta e deve essere iniziata una terapia adeguata. I medici devono essere consapevoli che può verificarsi la ricomparsa dei sintomi allergici quando si interrompe la terapia sintomatica.
Compromissione renale
Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (GFR 10-80 ml/min).
In pazienti che presentano compromissione renale grave (GFR < 10 ml/min) è stato osservato un aumento del 33% nell'esposizione sistemica dell'azitromicina (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica
Poiché il fegato è la principale via di eliminazione dell'azitromicina, occorre cautela nell'uso di azitromicina in pazienti con disturbi epatici significativi. Con azitromicina, sono stati segnalati casi di epatite fulminante potenzialmente in grado di portare a un'insufficienza epatica pericolosa per la vita (vedere il paragrafo 4.8). Alcuni pazienti potevano aver avuto epatite preesistente o aver preso altri medicinali epatotossici.
Sono stati segnalati funzionalità epatica anormale, epatite, ittero colestatico, necrosi epatica e insufficienza epatica, alcuni dei quali hanno provocato la morte. Interrompere immediatamente l'azitromicina se compaiono segni e sintomi di epatite.
In caso di segni e sintomi di disfunzione epatica, come il rapido sviluppo di astenia associata a ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, occorre effettuare immediatamente esami/test della funzionalità epatica. Se è emersa una disfunzione epatica la somministrazione di azitromicina deve essere interrotta.
Alcaloidi della segale cornuta e azitromicina
In pazienti in trattamento con derivati dell'ergotamina, la co-somministrazione di alcuni antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Non vi sono dati sulla possibilità di un'interazione tra ergotamina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilità teorica di ergotismo, azitromicina e derivati dell'ergotamina non devono essere somministrati contemporaneamente.
Prolungamento dell'intervallo QT
Durante il trattamento con altri macrolidi, inclusa azitromicina (vedere paragrafo 4.8) è stato osservato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell'intervallo QT che crea il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e tachicardia ventricolare a torsione di punta. Pertanto, poiché le seguenti situazioni possono portare ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (incluse torsioni di punta) che possono portare ad arresto cardiaco, l'azitromicina deve essere usata con cautela in pazienti con condizioni proaritmiche in corso (soprattutto donne e pazienti anziani) come i pazienti:
- Con prolungamento dell'intervallo QT congenito o accertato
- Attualmente in trattamento con altri principi attivi che notoriamente prolungano l'intervallo QT quali gli antiaritmici di classe IA (chinidina e procainamide) e di classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), idrossiclorochina, cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici come pimozide; antidepressivi come citalopram; e fluorochinoloni quali moxifloxacina e levofloxacina
- Con disturbo degli elettroliti, in particolare nei casi di ipokaliemia e ipomagnesiemia
- Con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca grave.
Prima di prescrivere l'azitromicina, va tenuto in considerazione quanto segue:
Azitromicina Teva Italia non è idonea per il trattamento delle infezioni gravi in cui sia necessario ottenere rapidamente una concentrazione elevata dell'antibiotico nel sangue.
Nelle aree con una elevata incidenza di resistenza all'eritromicina A, è particolarmente importante tenere in considerazione l'evoluzione del tipo di suscettibilità all'azitromicina e ad altri antibiotici.
Polmonite
Come per gli altri macrolidi, in alcuni Paesi europei sono stati osservati per azitromicina alti tassi (>30%) di resistenza di Streptococcus pneumoniae (vedere il paragrafo 5.1). Questo deve essere tenuto in considerazione durante il trattamento di infezioni causate da Streptococcus pneumoniae.
Infezioni dei tessuti molli
Lo Staphylococcus aureus, agente che prevalentemente causa infezioni ai tessuti molli, è frequentemente resistente all'azitromicina. Pertanto un test di sensibilità è considerato un prerequisito per il trattamento delle infezioni dei tessuti molli con azitromicina.
Faringite/tonsillite
L'azitromicina non è la sostanza di prima scelta per il trattamento di faringite e tonsillite causate da Streptococcus pyogenes. Per questo disturbo e per la profilassi della febbre reumatica acuta, il trattamento di prima scelta è la penicillina.
Sinusite
Spesso l'azitromicina non è il medicinale di prima scelta per il trattamento della sinusite.
Otite media acuta
Spesso l'azitromicina non è il medicinale di prima scelta per il trattamento dell'otite media acuta.
Ferite da ustioni infette
L'azitromicina non è indicata per il trattamento delle ferite infette provocate da ustioni.
Malattie sessualmente trasmissibili
In caso di malattie a trasmissione sessuale, va esclusa un'infezione concomitante da T. pallidum.
Superinfezioni
Come per ogni preparazione antibiotica, è raccomandata l'osservazione di segni di superinfezione con organismi non sensibili, compresi i funghi.
Disturbi neurologici o psichiatrici
L'azitromicina va somministrata con cautela ai pazienti affetti da disturbi neurologici o psichiatrici.
Miastenia gravis
Nei pazienti trattati con azitromicina (vedere paragrafo 4.8), sono state segnalate esacerbazioni dei sintomi di miastenia gravis e casi di nuova insorgenza di sindrome miastenica.
Diarrea da Clostridioides difficile
Con l'uso di quasi tutti gli antibatterici, inclusa l'azitromicina, è stata segnalata diarrea da Clostridioides difficile (CDAD) con diversi gradi di gravità, dalla diarrea lieve alla colite fatale. Il trattamento con gli antibatterici altera la normale flora del colon determinando un'eccessiva proliferazione di C. difficile.
Il C. difficile produce le tossine A e B, che contribuiscono allo sviluppo di CDAD. I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità, poiché queste infezioni possono essere refrattarie alla terapia antimicrobica e possono richiedere una colectomia. Occorre prendere in considerazione la CDAD in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito dell'uso di antibiotici. È inoltre necessaria un'attenta anamnesi, dal momento che casi di CDAD sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibatterici.
Colite pseudomembranosa
Con l'uso di antibiotici macrolidi è stata segnalata colite pseudomembranosa. Questa diagnosi deve quindi essere presa in considerazione nei pazienti che sviluppano diarrea dopo l'inizio del trattamento con azitromicina.
Uso a lungo termine
Non vi sono esperienze relative alla sicurezza e all'efficacia dell'impiego a lungo termine di azitromicina per le indicazioni menzionate. In caso di infezioni rapide ricorrenti, deve essere preso in considerazione il trattamento con un altro antibiotico.
Infezioni nei bambini da Mycobacterium Avium Complex (MAC)
Nei bambini di età inferiore a 6 mesi, i dati sulla sicurezza dell'azitromicina sono limitati.
La sicurezza e l'efficacia dell'azitromicina per la prevenzione o il trattamento delle infezioni da Mycobacterium avium complex (MAC) non è stata stabilita nei bambini.
Eccipienti:
Alcol Benzilico
Alcol benzilico può causare reazioni allergiche.
Alcool benzilico è stato associato al rischio di gravi effetti indesiderati inclusi problemi respiratori (sindrome da respiro agonico) nei bambini piccoli.
Non deve essere usata per più di una settimana nei bambini piccoli (meno di 3 anni di età) per rischio aumentato a causa di accumulo.
Sodio
Questo medicinale contiene 35,2 mg di sodio per 5 ml di sospensione ricostituita, equivalente all'1,8% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Saccarosio
Questo medicinale contiene saccarosio (3,75 g/5 ml di sospensione ricostituita).
Questo deve essere preso in considerazione in pazienti con diabete mellito.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Solfiti e zolfo diossido
Raramente possono causare gravi reazioni di ipersensibilità e broncospasmo.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Azitromicina Teva Italia
Antiacidi
Nel corso di uno studio di farmacocinetica sugli effetti derivanti dalla somministrazione contemporanea di antiacidi e azitromicina, non è stato rilevato nessun effetto sulla biodisponibilità dell'azitromicina, sebbene sia stata osservata una riduzione di circa il 25% delle massime concentrazioni sieriche. I pazienti in terapia con azitromicina e antiacidi non devono assumere i due farmaci contemporaneamente. Azitromicina deve essere somministrata almeno 1 ora prima o 2 ore dopo l'antiacido.
La cosomministrazione di azitromicina granuli a rilascio prolungato per sospensione orale con una dose singola di 20 ml di co-magaldrox (alluminio idrossido e magnesio idrossido) non ha influenzato la velocità e l'entità dell'assorbimento di azitromicina.
Cetirizina
In volontari sani, la cosomministrazione per un periodo di 5 giorni di azitromicina con 20 mg di cetirizina allo stady-state non ha comportato interazioni farmacocinetiche e nessun cambiamento significativo dell'intervallo QT.
Didanosina (dideossinosina)
La co-somministrazione giornalieria di azitromicina 1200 mg con didanosina 400 mg in 6 volontari HIV-positivi non sembra aver mostrato alcun effetto sulla farmacocinetica allo steady-state della didanosina rispetto al placebo.
Digossina e colchicina (substrati della gp-P)
È stato osservato che la somministrazione concomitante di antibiotici macrolidi, inclusa azitromicina, con substrati della glicoproteina-P come la digossina e la colchicina, aumentano i livelli sierici del substrato della glicoproteina-P. Pertanto in caso di somministrazione concomitante di azitromicina e substrati della gp-P come la digossina, deve essere considerata la possibilità di aumentate concentrazioni sieriche del substrato.
Zidovudina
La dose singola da 1000 mg e dosi ripetute da 1200 mg o 600 mg di azitromicina hanno avuto solo un lieve effetto sulla farmacocinetica della zidovudina o del suo metabolita glucuronide nel plasma o sull'escrezione attraverso l'urina. Tuttavia, la somministrazione di azitromicina ha aumentato la concentrazione di zidovudina fosforilata, il metabolita clinicamente attivo, nelle cellule ematiche mononucleate della circolazione periferica. La significatività clinica di questo riscontro non è chiara, ma i pazienti potrebbero trarne beneficio.
Citocromo P450
L'azitromicina non interagisce in maniera significativa con il sistema epatico del citocromo P450. Non si ritiene che sia soggetta alle interazioni farmacocinetiche osservate con eritromicina e altri macrolidi. L'induzione o l'inattivazione del citocromo epatico P450 attraverso il complesso citocromo-metabolita non si verifica con azitromicina.
Ergot
A causa della possibile insorgenza di crisi di ergotismo, l'uso concomitante di azitromicina e derivati dell'ergotamina è sconsigliato (vedere paragrafo 4.4).
Sono stati condotti studi di farmacocinetica tra azitromicina e le sostanze seguenti che notoriamente sono soggette a un significativo metabolismo mediato dal citocromo P450.
Atorvastatina
La co-somministrazione di atorvastatina (10 mg al giorno) e di azitromicina (500 mg al giorno) non ha alterato la concentrazione plasmatica di atorvastatina (sulla base del test di inibizione della HMG-CoA riduttasi). Tuttavia, sono stati riportati casi post-marketing di rabdomiolisi nei pazienti trattati con azitromicina con statine.
Carbamazepina
In uno studio d'interazione farmacocinetica condotto su volontari sani, non sono stati osservati effetti significativi sui livelli plasmatici di carbamazepina o del suo metabolita attivo nei pazienti trattati contemporaneamente con azitromicina.
Cimetidina
In uno studio di farmacocinetica sugli effetti di una dose singola di cimetidina, somministrata 2 ore prima di azitromicina, sulla farmacocinetica di azitromicina, non sono state osservate alterazioni della farmacocinetica di azitromicina.
Anticoagulanti orali simil-cumarinici
In uno studio sulle interazioni farmacocinetiche, azitromicina non ha alterato l'effetto anticoagulante della dose singola di 15 mg di warfarin somministrata a volontari sani. Nel periodo successivo all'immissione in commercio, vi sono state segnalazioni di anticoagulazione potenziata dopo la co-somministrazione di azitromicina e anticoagulanti orali di tipo cumarinico. Sebbene non sia stato stabilito alcun nesso causale, occorre prendere in considerazione la frequenza di monitoraggio del tempo di protrombina quando si usa azitromicina in pazienti che ricevono anticoagulanti orali di tipo cumarinico.
Ciclosporina
In uno studio di farmacocinetica condotto su volontari sani che hanno ricevuto azitromicina orale 500 mg/die per 3 giorni e poi una dose orale singola di 10 mg/kg di ciclosporina, la Cmax e AUC0-5 di ciclosporina derivanti sono risultate significativamente elevate. Di conseguenza, occorre usare cautela prima di considerare la somministrazione concomitante di questi medicinali. Se il trattamento combinato è necessario, è opportuno monitorare attentamente i livelli di ciclosporina e adattare la dose di conseguenza.
Efavirenz
La co-somministrazione giornaliera di una dose singola di 600 mg di azitromicina e di 400 mg di efavirenz per 7 giorni non ha comportato alcuna interazione farmacocinetica clinicamente significativa.
Fluconazolo
La co-somministrazione di una dose singola di 1200 mg di azitromicina non ha alterato la farmacocinetica di una dose singola di 800 mg di fluconazolo. L'esposizione totale e l'emivita di azitromicina sono rimaste inalterate dalla co-somministrazione di fluconazolo, tuttavia è stata osservata una diminuzione clinicamente non significativa della Cmax (18%) di azitromicina.
Indinavir
La cosomministrazione di una dose singola di 1.200 mg di azitromicina non ha avuto alcun effetto statisticamente significativo sulla farmacocinetica di indinavir somministrato a una dose di 800 mg tre volte al giorno per 5 giorni.
Metilprednisolone
In uno studio sulle interazioni farmacocinetiche condotto su volontari sani, azitromicina non ha avuto alcun effetto significativo sulla farmacocinetica di metilprednisolone.
Midazolam
In volontari sani, la co-somministrazione di azitromicina 500 mg/die per 3 giorni non ha provocato alterazioni clinicamente significative della farmacocinetica e della farmacodinamica di una dose singola di 15 mg di midazolam.
Nelfinavir
La co-somministrazione di azitromicina (1200 mg) e nelfinavir allo steady-state (750 mg tre volte al giorno) ha comportato concentrazioni di azitromicina aumentate. Non sono stati osservati effetti avversi clinicamente significativi e non sono necessari adeguamenti della dose.
Rifabutina
La co-somministrazione di azitromicina e rifabutina non ha influito sulle concentrazioni sieriche di nessuna delle due sostanze.
Nei soggetti che hanno ricevuto il trattamento concomitante di azitromicina e rifabutina è stata osservata neutropenia. Sebbene all'uso di rifabutina sia stata associata neutropenia, non è stato stabilito alcun nesso causale con l'associazione di azitromicina (vedere paragrafo 4.8).
Sildenafil
In volontari maschi sani normali, non è stata riscontrata alcuna evidenza di un effetto di azitromicina (500 mg al giorno per tre giorni) su AUC e Cmax di sildenafil o sul suo principale metabolita in circolo.
Terfenadina
Negli studi di farmacocinetica condotti, non vi sono state segnalazioni di interazioni tra azitromicina e terfenadina. Sono stati segnalati rari casi in cui non è stato possibile escludere del tutto tale interazione, tuttavia non sussistevano prove specifiche che tale interazione si fosse verificata.
Come gli altri macrolidi, l'azitromicina deve essere somministrata con cautela in associazione con la terfenadina.
Teofillina
Non sussiste alcuna evidenza di interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando azitromicina e teofillina vengono somministrate in concomitanza a volontari sani.
Triazolam
In 14 volontari sani, la co-somministrazione di 500 mg di azitromicina il giorno 1 e 250 mg il giorno 2 con 0,125 mg di triazolam il giorno 2 non ha avuto alcun effetto significativo su nessuna delle variabili farmacocinetiche per triazolam a confronto con l'associazione di triazolam al placebo.
Trimetoprim/sulfametossazolo
La co-somministrazione di trimetoprim/sulfametossazolo DS (160 mg/800 mg) per 7 giorni con azitromicina 1.200 mg il giorno 7 non ha avuto alcun effetto significativo su concentrazioni di picco, esposizione totale o escrezione urinaria di trimetoprim o sulfametossazolo. Le concentrazioni sieriche di azitromicina sono state simili a quelle osservate in altri studi.
Cisapride
La cisapride è metabolizzata nel fegato dall'enzima CYP3A4. Poiché i macrolidi inibiscono questo enzima, la somministrazione concomitante di cisapride può causare incremento del prolungamento dell'intervallo QT, aritmie ventricolari e torsioni di punta.
Astemizolo, alfentanil
Non sono disponibili dati relativi alle interazioni con astemizolo e alfentanil. È opportuno usare cautela nella somministrazione concomitante di questi farmaci e azitromicina in considerazione del potenziamento descritto del suo effetto durante l'uso concomitante dell'antibiotico macrolide eritromicina.
Sostanze che prolungano l'intervallo QT
L'azitromicina deve essere usata con cautela nei pazienti che assumono medicinali noti per prolungare l'intervallo QT con la possibilità di indurre aritmia cardiaca, ad es. idrossiclorochina (vedere il paragrafo 4.4).
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
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Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono dati adeguati sull'uso di azitromicina nelle donne in gravidanza. In studi di tossicità sulla riproduzione negli animali l'azitromicina ha mostrato di attraversare la placenta, ma non sono stati osservati effetti teratogeni. La sicurezza di azitromicina non è stata confermata relativamente all'uso del principio attivo durante la gravidanza. Pertanto l'azitromicina deve essere usata durante la gravidanza solo se i benefici superano i rischi.
Allattamento
È stato segnalato che l'azitromicina viene escreta nel latte materno, ma non vi sono studi adeguati e ben controllati in donne che allattano che abbiano caratterizzato la farmacocinetica dell'escrezione di azitromicina nel latte materno.
Non sono state osservate reazioni avverse gravi all'azitromicina sui neonati allattati al seno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con azitromicina tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la madre.
Fertilità
In studi sulla fertilità condotti nei ratti, in seguito alla somministrazione di azitromicina è stata osservata una riduzione nell'incidenza di gravidanze. La rilevanza di queste osservazioni nell'uomo non è nota.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Azitromicina Teva Italia non ha o ha influenza trascurabile sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Tuttavia, la possibilità di insorgenza di effetti indesiderati quali capogiri e convulsioni deve essere tenuta in considerazione durante lo svolgimento di queste attività.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Azitromicina Teva Italia
La tabella sottostante elenca le reazioni avverse identificate nel corso dell'esperienza negli studi clinici e nella sorveglianza post-marketing per sistemi e organi e frequenza. All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
In circa il 13% dei pazienti che hanno partecipato a studi clinici sono stati segnalati effetti indesiderati, più comunemente disturbi gastrointestinali.
Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate all'azitromicina in base all'esperienza degli studi clinici e alla sorveglianza post-marketing:
Classificazione di sistemi e organi
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Molto comune
(≥1/10)
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Comune
(da ≥1/100 a <1/10)
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Non comune
(da ≥1/1.000 a <1/100)
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Raro
(da ≥1/10.000 a <1/1.000)
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Molto raro
(<1/10.000)
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Non nota
(non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili)
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Infezioni ed infestazioni
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Candidiasi
Infezione della vagina
Infezione polmonare
Infezione micotica
Infezione batterica
Faringite
Gastroenterite
Patologia respiratoria
Rinite
Candidiasi orale
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Colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Leucopenia
Neutropenia
Eosinofilia
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Trombocitopenia
Anemia emolitica
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Disturbi del sistema immunitario
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Angioedema
Ipersensibilità
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Reazione anafilattica (vedere paragrafo 4.4)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Anoressia
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Disturbi psichiatrici
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Nervosismo
Insonnia
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Agitazione
Depersonalizzazione
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Aggressione
Ansia
Vaneggiamento
Allucinazione
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Patologie del sistema nervoso
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Cefalea
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Capogiro
Sonnolenza
Disgeusia
Parestesia
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Sincope
Convulsione
Ipoestesia
Iperattività psicomotoria
Anosmia
Ageusia
Parosmia
Miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie dell'occhio
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Compromissione della visione
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Disturbo dell'orecchio
Vertigine
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Compromissione dell'udito inclusi sordità e/o tinnito
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Patologie cardiache
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Palpitazioni
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Torsioni di punta (vedere paragrafo 4.4)
Aritmia (vedere paragrafo 4.4) compresa tachicardia ventricolare Intervallo QT dell'elettrocardiogramma prolungato (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie vascolari
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Vampata di calore
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Ipotensione
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dispnea
Epistassi
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Patologie gastrointestinali
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Diarrea
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Vomito
Dolore addominale
Nausea
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Gastrite
Stipsi
Flatulenza
Dispepsia
Disfagia
Distensione dell'addome
Bocca secca
Eruttazione
Ulcerazione della bocca
Ipersecrezione salivare
Feci liquide
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Alterazione del colore dei denti
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Pancreatite
Alterazione del colore della lingua
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Patologie epatobiliari
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Epatite
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Funzione epatica anormale
Ittero colestatico
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Insufficienza epatica che raramente ha portato a decesso (vedere paragrafo 4.4)
Epatite fulminante
Necrosi epatica
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Eruzione cutanea
Prurito
Orticaria
Dermatite
Cute secca
Iperidrosi
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Reazione di fotosensibilità,
Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)
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Reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
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Sindrome di Stevens-Johnson
Necrolisi tossica epidermica
Eritema multiforme
Eruzione maculo-papulosa
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Osteoartrite
Mialgia
Dolore dorsale
Dolore al collo
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Artralgia
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Patologie renali e urinarie
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Disuria
Dolore renale
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Insufficienza renale acuta
Nefrite interstiziale
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Metrorragia
Patologia del testicolo
Vaginite
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Edema
Astenia
Malessere
Stanchezza
Edema della faccia
Dolore toracico
Piressia
Dolore
Edema periferico
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Esami diagnostici
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Conta linfocitaria diminuita
Conta eosinofila aumentata
Bicarbonato ematico diminuito
Basofili aumentati
Monociti aumentati
Neutrofili
aumentati
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Aspartato amino transferasi aumentata
Alanina aminotransferasi aumentata
Bilirubina ematica aumentata
Urea ematica aumentata
Creatinina ematica aumentata
Potassio ematico anormale
Fosfatasi alcalina ematica aumentata
Cloruro aumentato
Glucosio aumentato
Piastrine aumentate
Ematocrito diminuito
Bicarbonato aumentato
Sodio anormale
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Traumatismo, avvelenamento complicazioni da procedura
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Complicazione post-procedurale
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Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate alla profilassi e al trattamento di Mycobacterium avium complex sulla base di studi clinici e dell'esperienza e della sorveglianza post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate per le formulazioni a rilascio immediato e a rilascio prolungato, sia nel tipo che nella frequenza:
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Molto comune
(≥1/10)
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Comune
(da ≥1/100 a <1/10)
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Non comune
(da ≥1/1.000 a <1/100)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Anoressia
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Patologie del sistema nervoso
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Capogiro
Cefalea
Parestesia
Disgeusia
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Ipoestesia
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Patologie dell'occhio
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Compromissione della visione
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Sordità
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Udito compromesso
Tinnito
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Patologie cardiache
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Palpitazioni
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Patologie gastrointestinali
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Diarrea
Dolore addominale
Nausea
Flatulenza
Fastidio addominale
Feci liquide
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Patologie epatobiliari
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Epatite
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Eruzione cutanea
Prurito
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Sindrome di Stevens-Johnson
Reazione di fotosensibilità
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Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo
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Artralgia
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Stanchezza
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Astenia
Malessere
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Azitromicina Teva Italia
Gli eventi avversi verificatisi con dosi superiori rispetto a quelle consigliate sono stati simili a quelli osservati con dosi normali.
Sintomi
I sintomi tipici di un sovradosaggio con antibiotici macrolidi includono perdita reversibile dell'udito, grave sensazione di nausea, vomito e diarrea.
Trattamento
In caso di sovradosaggio, ove necessario sono indicate somministrazione di carbone medicinale e le misure generali sintomatiche e di supporto.
Scadenza
Flacone integro: 2 anni
Dopo la ricostituzione (per azitromicina 15 ml e 22,5 ml): 5 giorni
Dopo la ricostituzione (per azitromicina 30 ml e 37,5 ml): 10 giorni
Dopo la ricostituzione: Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
Conservazione
Flacone integro: Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere il paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
Silice colloidale anidra (E551)
Saccarosio
Gomma xantana (E415)
Sodio fosfato tribasico anidro
Idrossipropilcellulosa
Aroma di ciliegia (contiene alcol benzilico e zolfo diossido (E220))
Aroma di vaniglia (contiene solfiti)
Aroma di banana (contiene solfiti)
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di Azitromicina Teva Italia a base di Azitromicina Diidrato sono: Azitromicina Krka - Polvere Per Sospensione, Azitromicina Mylan Generics Italia, Azitromicina Pfizer, Azitromicina Sandoz Gmbh, Trozocina, Zitromax - Compresse Rivestite, Polvere