Posologia
Trattamento delle infezioni da Herpes simplex
Una compressa da 200 mg deve essere presa 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore, omettendo la dose notturna. Il trattamento va continuato per 5 giorni, ma può rendersi necessario un prolungamento nei casi di infezioni primarie gravi.
Nei pazienti gravemente immunocompromessi (ad es. dopo un trapianto di midollo osseo) o nei pazienti con un diminuito assorbimento intestinale, il dosaggio può essere raddoppiato a 400 mg di
Aciclovir o, in alternativa, può esser considerata l'opportunità di una somministrazione di aciclovir per via endovenosa.
La terapia va iniziata prima possibile, dai primi segni di un'infezione e nel caso di infezioni recidivanti questo dovrebbe avvenire preferibilmente durante la fase prodromica o all'apparire delle prime lesioni.
Nei bambini di età pari o superiore a due anni, deve essere somministrato lo stesso dosaggio degli adulti e negli infanti e nei bambini al di sotto dei due anni di età, deve essere somministrata la metà della dose degli adulti.
Per il trattamento delle infezioni da virus dell'herpes nel neonato si raccomanda la somministrazione di aciclovir per via endovenosa.
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nel trattamento delle infezioni da Herpes simplex, in pazienti con funzionalità renale compromessa, la posologia orale raccomandata non dovrebbe causare un accumulo di aciclovir al di sopra dei livelli ritenuti accettabili per la somministrazione del farmaco mediante infusione endovenosa. Tuttavia, nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), si raccomanda di aggiustare la dose di aciclovir a 200 mg, somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore.
Terapia soppressiva delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompetenti
Per la terapia soppressiva delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompetenti, 200 mg di aciclovir devono essere assunti 4 volte al giorno ad intervalli di circa 6 ore.
Molti pazienti possono essere trattati, con successo, con la somministrazione di 400 mg di aciclovir assunti 2 volte al giorno ad intervalli di 12 ore.
Possono risultare efficaci anche dosaggi di 200 mg di aciclovir 3 volte al giorno ad intervalli di 8 ore o 2 volte al giorno ad intervalli di 12 ore.
In alcuni pazienti si possono verificare recidive dell'infezione con una dose totale giornaliera di 800 mg di aciclovir.
La terapia dovrebbe essere interrotta periodicamente ad intervalli di 6 o 12 mesi, per poter osservare eventuali mutamenti nella storia naturale della malattia.
Non sono disponibili dati specifici circa la soppressione delle infezioni da Herpes simplex nei bambini immunocompetenti.
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nella profilassi delle infezioni da Herpes simplex, in pazienti con funzionalità renale compromessa, la posologia orale raccomandata non dovrebbe causare un accumulo di aciclovir al di sopra dei livelli ritenuti accettabili mediante infusione endovenosa. Tuttavia, nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), si raccomanda di aggiustare la dose di aciclovir a 200 mg, somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore.
Profilassi delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompromessi
Per la profilassi delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompromessi, 200 mg di aciclovir devono essere assunti 4 volte al giorno ad intervalli di circa 6 ore.
Nei pazienti gravemente immunocompromessi (ad es. dopo un trapianto di midollo osseo) o nei pazienti con un diminuito assorbimento intestinale, il dosaggio può essere raddoppiato a 400 mg di aciclovir o, in alternativa, può essere valutata l'opportunità di una somministrazione di aciclovir per via endovenosa.
La durata della profilassi va considerata in relazione con quella del periodo di rischio.
Per la profilassi delle infezioni da Herpes simplex nei bambini immunocompromessi di età pari o superiore a due anni, deve essere somministrato lo stesso dosaggio degli adulti. Negli infanti e nei bambini al di sotto dei due anni di età, deve essere somministrata la metà della dose degli adulti.
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nella profilassi delle infezioni da Herpes simplex, in pazienti con funzionalità renale compromessa, la posologia orale raccomandata non dovrebbe causare un accumulo di aciclovir al di sopra dei livelli ritenuti accettabili mediante infusione endovenosa. Tuttavia, nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), si raccomanda di aggiustare la dose di aciclovir a 200 mg, somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore.
Trattamento della varicella e delle infezioni da Herpes zoster
Per il trattamento della varicella e delle infezioni da Herpes zoster, 800 mg di aciclovir devono essere assunti 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore, omettendo la dose notturna.
Il trattamento deve essere continuato per 7 giorni.
Nei pazienti gravemente immunocompromessi (ad es. dopo un trapianto di midollo osseo) o nei pazienti con diminuito assorbimento intestinale, può essere valutata l'opportunità di una somministrazione per via endovenosa.
La terapia va iniziata subito dopo la comparsa dell'infezione. Il trattamento ottiene risultati migliori se iniziato il prima possibile dopo l'insorgenza dell'eruzione cutanea.
Trattamento della varicella nei bambini:
Bambini dai 6 anni in su: 800 mg di aciclovir quattro volte al giorno.
Bambini tra i 2 e i 5 anni: 400 mg di aciclovir quattro volte al giorno.
Bambini al di sotto dei 2 anni: 200 mg di aciclovir quattro volte al giorno.
La somministrazione di 20 mg/kg di peso corporeo (non superando gli 800 mg) di aciclovir 4 volte al giorno, permette un adattamento posologico più preciso. Il trattamento deve essere continuato per 5 giorni.
Non sono disponibili dati per il trattamento dell'infezione da Herpes zoster nei bambini immunocompromessi.
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nel trattamento della varicella o delle infezioni da Herpes zoster si raccomanda di modificare la posologia a 800 mg di aciclovir somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min) ed a 800 mg di aciclovir 3 volte al giorno, somministrati ad intervalli di circa 8 ore, in pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina compresa tra 10 e 25 ml/min).
Trattamento dei pazienti con manifestazioni di grave immunodeficienza
Durante il trattamento di pazienti con grave immunodeficienza, aciclovir deve essere somministrato alla dose di 800 mg di aciclovir 4 volte al giorno ad intervalli di circa 6 ore.
Nella gestione dei riceventi di midollo osseo, il trapianto sarebbe normalmente preceduto da una terapia fino a un mese con aciclovir per via endovenosa.
Negli studi clinici la durata del trattamento nei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo è stata di 6 mesi (da 1 a 7 mesi dopo il trapianto). Nello studio clinico su pazienti con malattia da HIV avanzata, il trattamento è durato 12 mesi, ma è probabile che questi pazienti continuino a beneficiare di una durata maggiore del trattamento.
Dati limitati suggeriscono che per la gestione dei bambini gravemente immunocompromessi, di età superiore ai due anni, deve essere somministrato lo stesso dosaggio degli adulti.
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nel trattamento dei pazienti con manifestazioni di grave immunodeficienza si raccomanda di modificare la posologia a 800 mg di aciclovir somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min) ed a 800 mg di aciclovir 3 volte al giorno, somministrati ad intervalli di circa 8 ore, in pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina compresa tra 10 e 25 ml/min).
Modo di somministrazione
Aciclovir Zentiva compresse sono per uso orale. La compressa deve essere assunta intera con una piccola quantitá di acqua.
Le categorie di frequenza associate con gli eventi avversi di seguito riportati, sono delle stime. Per la maggior parte degli eventi non sono disponibili dati adeguati di valutazione dell'incidenza. Inoltre l'incidenza degli eventi avversi può variare a seconda dell'indicazione.
La seguente convenzione è stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune da (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000).
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Molto raro: anemia, leucopenia, trombocitopenia.
Disturbi del sistema immunitario:
Raro: anafilassi.
Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso:
Comune: cefalea, vertigini.
Molto raro: agitazione, stato confusionale, tremore, atassia, disartria, allucinazioni, sintomi psicotici, convulsioni, sonnolenza, encefalopatia, coma.
Gli eventi sopra riportati sono di solito reversibili e generalmente si verificano in pazienti con compromissione renale o con altri fattori predisponenti (vedere paragrafo 4.4).
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Raro: dispnea.
Patologie gastrointestinali:
Comune: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
Patologie epatobiliari:
Raro: aumenti reversibili della bilirubina e degli enzimi epatici.
Molto raro: epatite, ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comune: prurito, irritazioni (incluse reazioni di fotosensibilità).
Non comune: orticaria. Rapida e diffusa caduta dei capelli. La rapida e diffusa perdita dei capelli è stata associata ad un'ampia gamma di patologie e all'assunzione di medicinali, pertanto la relazione di questa evenienza con la terapia con
Aciclovir è incerta.
Raro: angioedema.
Patologie renali e urinarie:
Raro: incrementi dell'azotemia e della creatinina.
Molto raro: insufficienza renale acuta, dolore renale.
Il dolore renale può essere associato ad insufficienza renale.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comune: affaticamento, febbre.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.