Abilify Maintena - Sospensione A Rilascio Prolungato

    Ultimo aggiornamento: 22/10/2024

    Cos'è Abilify Maintena - Sospensione A Rilascio Prolungato?

    Abilify Maintena - Sospensione A Rilascio Prolungato è un farmaco a base del principio attivo Aripiprazolo, appartenente alla categoria degli Antipsicotici e nello specifico Altri antipsicotici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Otsuka Pharmaceutical Italy S.r.l..

    Abilify Maintena - Sospensione A Rilascio Prolungato può essere prescritto con Ricetta RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Abilify Maintena 960 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato uso im 1 siringa preriemp 3,2 ml + 2 aghi

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Otsuka Pharmaceutical Netherlands B.V.
    Concessionario: Otsuka Pharmaceutical Italy S.r.l.
    Ricetta: RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: CN
    Principio attivo: Aripiprazolo
    Gruppo terapeutico: Antipsicotici
    ATC: N05AX12 - Aripiprazolo
    Forma farmaceutica: sospensione a rilascio prolungato


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    Indicazioni

    Perché si usa Abilify Maintena? A cosa serve?
    Abilify Maintena è indicato per il trattamento di mantenimento della schizofrenia nei pazienti adulti stabilizzati con Aripiprazolo.

    Posologia

    Come usare Abilify Maintena: Posologia
    Posologia
    Per i pazienti che non hanno mai assunto Aripiprazolo, la tollerabilità con aripiprazolo deve essere stabilita prima di iniziare il trattamento con Abilify Maintena.
    Non è richiesta la titolazione della dose per Abilify Maintena.
    Posologia iniziale
    La posologia iniziale raccomandata in caso di transizione da Abilify Maintena 400 mg una volta al mese, è Abilify Maintena 960 mg non prima di 26 giorni dopo la precedente iniezione di Abilify Maintena 400 mg. Abilify Maintena 960 mg deve quindi essere somministrato una volta ogni 2 mesi (ogni 56 giorni).
    La dose iniziale può essere somministrata anche seguendo uno dei due regimi aggiuntivi:
    • Inizio del trattamento con un'iniezione: il giorno di inizio dopo la terapia orale, deve essere somministrata un'iniezione di Abilify Maintena 960 mg e il trattamento deve proseguire con una dose da 10 a 20 mg di aripiprazolo orale al giorno per 14 giorni consecutivi al fine di mantenere le concentrazioni terapeutiche di aripiprazolo durante l'inizio della terapia.
    • Inizio del trattamento con due iniezioni: il giorno di inizio dopo la terapia orale, devono essere somministrate un'iniezione di Abilify Maintena 960°mg e un'iniezione di Abilify Maintena 400 mg in due diverse sedi di iniezione (vedere Modo di somministrazione), insieme a una dose da 20 mg di aripiprazolo orale.
    Intervallo di somministrazione e aggiustamenti del dosaggio
    Dopo l'iniezione iniziale, la dose di mantenimento raccomandata corrisponde a un'iniezione di Abilify Maintena 960 mg ogni due mesi. Iniettare Abilify Maintena 960 mg una volta ogni due mesi con una singola iniezione, 56 giorni dopo l'iniezione precedente. I pazienti possono ricevere l'iniezione fino a 2 settimane prima o 2 settimane dopo la dose bimestrale programmata.
    Se si verificano reazioni avverse con la dose di Abilify Maintena 960 mg, deve essere presa in considerazione una riduzione ad Abilify Maintena 720 mg una volta ogni due mesi.
    Dosi saltate
    Se sono trascorse più di 8 settimane e meno di 14 settimane dall'ultima iniezione, la dose successiva di Abilify Maintena 960 mg/720 mg deve essere somministrata il prima possibile. Quindi deve essere ripristinato lo schema posologico di un'iniezione ogni due mesi.
    Se sono trascorse più di 14 settimane dall'ultima iniezione, la dose successiva di Abilify Maintena 960 mg/720 mg deve essere somministrata in concomitanza ad aripiprazolo orale per 14 giorni oppure devono essere somministrate 2 iniezioni separate (una di Abilify Maintena 960 mg e una di Abilify Maintena 400 mg o una di Abilify Maintena 720 mg e una di Abilify Maintena 300 mg) insieme ad una dose di aripiprazolo orale da 20 mg. Quindi deve essere ripristinato lo schema posologico di un'iniezione ogni due mesi.
    Popolazioni speciali
    Anziani
    La sicurezza e l'efficacia di Abilify Maintena 960 mg/720 mg nel trattamento della schizofrenia in pazienti di età pari o superiore a 65 anni non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.4). Non è possibile fare raccomandazioni sulla posologia.
    Pazienti con compromissione renale
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).
    Pazienti con compromissione epatica
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata. Nei pazienti con compromissione epatica severa, i dati disponibili non sono sufficienti a formulare delle raccomandazioni. In questi pazienti la somministrazione della dose deve essere gestita con cautela. È da preferirsi la formulazione orale (vedere paragrafo 5.2).
    Metabolizzatori lenti del CYP2D6 noti
    Nei pazienti noti per essere metabolizzatori lenti del CYP2D6:
    • Pazienti in transizione da Abilify Maintena 300 mg una volta al mese: la dose iniziale deve corrispondere a un'iniezione di Abilify Maintena 720 mg, da praticare non prima di 26 giorni dopo la precedente iniezione di Abilify Maintena 300 mg.
    • Inizio del trattamento con un'iniezione (dopo la transizione dalla terapia orale): la dose iniziale corrisponde a un'iniezione di Abilify Maintena 720 mg, dopodiché il trattamento deve proseguire con la dose giornaliera prescritta di aripiprazolo orale per 14 giorni consecutivi.
    • Inizio del trattamento con due iniezioni (dopo la transizione dalla terapia orale): la dose iniziale corrisponde a 2 iniezioni distinte, una di Abilify Maintena 720 mg e una di Abilify Maintena 300 mg, insieme a una singola dose di aripiprazolo orale da 20 mg (vedere Modo di somministrazione).
    Successivamente, deve essere somministrata una dose di mantenimento di Abilify Maintena 720 mg una volta ogni due mesi in un'unica iniezione.
    Aggiustamenti della dose di mantenimento dovuti alle interazioni con gli inibitori del CYP2D6 e/o del CYP3A4 e/o con gli induttori del CYP3A4
    Nei pazienti in trattamento concomitante con forti inibitori del CYP3A4 o del CYP2D6 per più di 14 giorni, sono necessari aggiustamenti della dose di mantenimento. Se la somministrazione dell'inibitore del CYP3A4 o del CYP2D6 viene interrotta, può essere necessario aumentare la dose a quella precedente (vedere paragrafo 4.5). In caso di reazioni avverse nonostante gli aggiustamenti della dose di Abilify Maintena 960 mg, deve essere rivalutata la necessità dell'uso concomitante di inibitori del CYP2D6 o del CYP3A4.
    L'uso concomitante di induttori del CYP3A4 e Abilify Maintena 960 mg/720 mg per più di 14 giorni deve essere evitato perché i livelli ematici di aripiprazolo si riducono e possono essere inferiori ai livelli efficaci (vedere paragrafo 4.5).
    Abilify Maintena 960 mg/720 mg non deve essere usato in pazienti che sono noti per essere metabolizzatori lenti del CYP2D6 e che usano contemporaneamente un forte inibitore del CYP2D6 e/o del CYP3A4.
    Tabella 1: Aggiustamenti della dose di mantenimento di Abilify Maintena nei pazienti in trattamento concomitante con forti inibitori del CYP2D6, forti inibitori del CYP3A4, e/o induttori del CYP3A4 per più di 14 giorni
     
    Dose bimestrale aggiustata
    Pazienti che assumono Abilify Maintena 960 mg*
    Forti inibitori del CYP2D6 o del CYP3A4
    720 mg
    Forti inibitori del CYP2D6 e del CYP3A4
    Evitare l'uso
    Induttori del CYP3A4
    Evitare l'uso
    *Evitare l'uso in pazienti che già assumono 720 mg, ad esempio a causa di reazioni avverse alla dose più elevata
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Abilify Maintena 960 mg/720 mg in bambini e adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Abilify Maintena 960 mg/720 mg deve essere somministrato esclusivamente mediante iniezione intramuscolare nel gluteo non deve essere somministrato per via endovenosa o sottocutanea. Deve essere somministrato esclusivamente da un operatore sanitario.
    La sospensione deve essere iniettata lentamente mediante una singola iniezione (le dosi non devono essere suddivise) nel muscolo gluteo, alternando le iniezioni tra il lato destro e sinistro. Occorre prestare attenzione per evitare di iniettare inavvertitamente il medicinale in un vaso sanguigno.
    Se l'inizio del trattamento viene effettuato con una qualsiasi delle opzioni che richiedono due iniezioni (una di Abilify Maintena 960 mg o 720 mg e una di Abilify Maintena 400 mg o 300 mg), le iniezioni devono essere praticate in due siti diversi. NON praticare le due iniezioni contemporaneamente nello stesso muscolo gluteo.
    Le istruzioni complete per l'uso e la manipolazione di Abilify Maintena 960 mg/720 mg sono fornite nel foglio illustrativo (informazioni destinate agli operatori sanitari).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Abilify Maintena
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Abilify Maintena
    Durante il trattamento antipsicotico, il miglioramento delle condizioni cliniche del paziente può richiedere da molti giorni ad alcune settimane. I pazienti devono essere strettamente monitorati per l'intero periodo.
    Uso in pazienti in stato di agitazione acuta o in stato psicotico severo
    Abilify Maintena non deve essere utilizzato per gestire stati di agitazione acuta o stati psicotici severi quando è richiesto un immediato controllo dei sintomi.
    Comportamenti suicidari
    L'insorgenza di comportamento suicidario è tipica della malattia psicotica e, in alcuni casi, è stata segnalata subito dopo l'inizio o la sostituzione del trattamento antipsicotico, incluso il trattamento con Aripiprazolo (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento antipsicotico deve essere accompagnato da una stretta supervisione dei pazienti ad alto rischio.
    Malattie cardiovascolari
    Aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia cardiovascolare nota (storia di infarto miocardico o cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca o anomalie della conduzione), malattia cerebrovascolare, condizioni che possono predisporre i pazienti all'ipotensione (disidratazione, ipovolemia e trattamento con medicinali antipertensivi) o ipertensione, inclusa quella accelerata o maligna. Con l'uso di medicinali antipsicotici sono stati segnalati casi di tromboembolia venosa (TEV). Dal momento che i pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per la TEV, prima e durante il trattamento con aripiprazolo è necessario identificare tutti i possibili fattori di rischio relativi a questa condizione e adottare le opportune misure preventive (vedere paragrafo 4.8).
    Prolungamento dell'intervallo QT
    Negli studi clinici sul trattamento con aripiprazolo orale, l'incidenza del prolungamento dell'intervallo QT è stata paragonabile al placebo. Aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con storia familiare di prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 4.8).
    Discinesia tardiva
    In studi clinici della durata di un anno o meno, durante il trattamento con aripiprazolo ci sono state segnalazioni non comuni di discinesia iatrogena. In caso di comparsa di segni e sintomi di discinesia tardiva in pazienti in trattamento con aripiprazolo, deve essere considerata la riduzione della dose o l'interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi possono peggiorare nel tempo o possono anche manifestarsi dopo la sospensione del trattamento.
    Sindrome Neurolettica Maligna (SNM)
    La SNM è un complesso di sintomi potenzialmente fatali associato agli antipsicotici. Negli studi clinici sono stati segnalati rari casi di SNM durante il trattamento con aripiprazolo. Manifestazioni cliniche della SNM sono: iperpiressia, rigidità muscolare, alterazione dello stato mentale ed evidenza di instabilità autonomica (polso o pressione arteriosa irregolari, tachicardia, diaforesi e disritmia cardiaca). Ulteriori segni possono includere: creatinfosfochinasi aumentata, mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Tuttavia, sono stati anche segnalati livelli elevati di creatinfosfochinasi e rabdomiolisi, non necessariamente associati alla SNM. Se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di SNM o presenta febbre alta inspiegabile in assenza di ulteriori manifestazioni cliniche di SNM, tutti gli antipsicotici, compreso aripiprazolo, devono essere interrotti (vedere paragrafo 4.8).
    Convulsioni
    Negli studi clinici sono stati segnalati casi non comuni di convulsioni durante il trattamento con aripiprazolo. Per questa ragione, aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con storia di disturbi convulsivi o che mostrano condizioni associate a convulsioni (vedere paragrafo 4.8).
    Pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza
    Mortalità aumentata
    In tre studi con aripiprazolo orale in pazienti anziani con psicosi associata a malattia di Alzheimer (n = 938, età media: 82,4 anni, intervallo: tra 56 e 99 anni), controllati verso placebo, i pazienti trattati con aripiprazolo hanno riportato un aumentato rischio di morte rispetto a quelli che assumevano placebo. La percentuale delle morti nei pazienti trattati con aripiprazolo orale è risultata pari al 3,5% rispetto all'1,7% con placebo. Sebbene le cause dei decessi fossero varie, la maggior parte di essi risultano essere di natura cardiovascolare (per es. insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (per es. polmonite) (vedere paragrafo 4.8).
    Reazioni avverse cerebrovascolari
    Negli stessi studi clinici con aripiprazolo orale, nei pazienti sono state segnalate reazioni avverse cerebrovascolari (per es. ictus, attacco ischemico transitorio), inclusi casi ad esito fatale, (età media: 84 anni, intervallo: tra 78 e 88 anni). Nel complesso, in questi studi clinici l'1,3% dei pazienti trattati con aripiprazolo orale ha riportato reazioni avverse cerebrovascolari rispetto allo 0,6% dei pazienti trattati con placebo. Questa differenza non era statisticamente significativa. Tuttavia, in uno di questi studi, a dose fissa, nei pazienti trattati con aripiprazolo è emersa una relazione dose-risposta significativa per le reazioni avverse cerebrovascolari (vedere paragrafo 4.8).
    Aripiprazolo non è indicato per il trattamento dei pazienti con psicosi correlata alla demenza.
    Iperglicemia e diabete mellito
    In pazienti trattati con aripiprazolo è stata segnalata iperglicemia, in alcuni casi estrema e associata a chetoacidosi, oppure coma iperosmolare o morte. Non sono stati condotti studi specifici con Abilify Maintena in pazienti con iperglicemia o diabete mellito. I fattori di rischio che possono predisporre i pazienti a gravi complicanze includono obesità e anamnesi familiare di diabete. I pazienti trattati con aripiprazolo devono essere controllati per rilevare eventuali segni e sintomi di iperglicemia (ad esempio polidipsia, poliuria, polifagia e debolezza) e i pazienti con diabete mellito o fattori di rischio per quest'ultima condizione devono essere monitorati regolarmente per rilevare eventuali peggioramenti nel controllo della glicemia (vedere paragrafo 4.8).
    Ipersensibilità
    Con aripiprazolo possono verificarsi reazioni da ipersensibilità caratterizzate da sintomi allergici (vedere paragrafo 4.8).
    Aumento di peso
    L'aumento di peso, dovuto all'uso di antipsicotici noti per causare incremento ponderale, comorbidità, stile di vita non appropriato, è comunemente osservato nei pazienti schizofrenici e può portare a gravi complicanze. Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di aumento di peso in pazienti in trattamento con aripiprazolo orale. Quando rilevato, solitamente si tratta di pazienti con fattori di rischio significativi quali storia di diabete, disturbi tiroidei o adenoma ipofisario. Negli studi clinici, aripiprazolo non ha mostrato di indurre un aumento di peso clinicamente rilevante (vedere paragrafo 4.8).
    Disfagia
    Disturbi della motilità esofagea ed aspirazione sono stati associati al trattamento con aripiprazolo. Aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di polmonite ab ingestis.
    Disturbo da gioco d'azzardo e altri disturbi del controllo degli impulsi
    I pazienti possono manifestare un incremento degli impulsi, in particolare per il gioco d'azzardo, e l'incapacità di controllare tali impulsi, durante l'assunzione di aripiprazolo. Tra gli altri impulsi riportati vi sono incremento degli impulsi sessuali, acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata o compulsiva e altri comportamenti impulsivi e compulsivi. È importante che i prescrittori pongano ai pazienti o a chi li assiste, domande specifiche circa l'incremento o lo sviluppo di nuovi impulsi al gioco d'azzardo, impulsi sessuali, acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata o compulsiva o altri impulsi, durante l'assunzione di aripiprazolo. Si deve tenere presente che i sintomi del controllo degli impulsi possono essere associati al disturbo di base; tuttavia, in alcuni casi, è stata segnalata la cessazione degli impulsi con la riduzione della dose o la sospensione del medicinale. Se non riconosciuti, i disturbi del controllo degli impulsi possono causare un danno al paziente e ad altri. Se un paziente sviluppa tali impulsi deve essere presa in considerazione la riduzione della dose o la sospensione del medicinale (vedere paragrafo 4.8).
    Cadute
    Aripiprazolo può causare sonnolenza, ipotensione posturale, instabilità motoria e sensoriale, che possono indurre cadute. Si deve prestare attenzione nel trattare i pazienti a più alto rischio, e deve essere presa in considerazione una dose iniziale inferiore (per es. pazienti anziani o debilitati; vedere paragrafo 4.2).
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Abilify Maintena
    Non sono stati effettuati studi d'interazione con Abilify Maintena. Le informazioni qui riportate provengono dagli studi con aripiprazolo orale. Nella valutazione del potenziale di interazione farmaco-farmaco devono essere considerati anche l'intervallo di somministrazione di 2 mesi e la lunga emivita dell'aripiprazolo dopo la somministrazione di Abilify Maintena 960 mg o 720 mg.
    A causa del suo antagonismo sui recettori α1-adrenergici, aripiprazolo può potenziare l'effetto di alcuni medicinali antipertensivi.
    Dati gli effetti primari di aripiprazolo sul sistema nervoso centrale (SNC), si raccomanda cautela quando si somministra aripiprazolo in associazione ad alcol o altri medicinali ad azione sul SNC con reazioni avverse sovrapponibili, ad esempio la sedazione (vedere paragrafo 4.8).
    Si deve prestare cautela nella somministrazione concomitante di aripiprazolo con medicinali noti per causare prolungamento dell'intervallo QT o squilibrio elettrolitico.
    Potenziali effetti di altri medicinali su aripiprazolo
    Chinidina e altri forti inibitori del CYP2D6
    In uno studio clinico su aripiprazolo orale in soggetti sani, un forte inibitore del CYP2D6 (chinidina) ha aumentato l'AUC di aripiprazolo del 107%, mentre la Cmax è rimasta invariata. L'AUC e la Cmax di deidro-aripiprazolo, il metabolita attivo, sono diminuite del 32% e del 47%, rispettivamente. Ci si aspetta che altri forti inibitori di CYP2D6, ad esempio fluoxetina e paroxetina, abbiano effetti simili e dovranno pertanto essere applicate analoghe riduzioni della dose (vedere paragrafo 4.2).
    Ketoconazolo e altri forti inibitori di CYP3A4
    In uno studio clinico su aripiprazolo orale in soggetti sani, un forte inibitore di CYP3A4 (ketoconazolo) ha aumentato l'AUC e la Cmax di aripiprazolo del 63% e del 37%, rispettivamente. L'AUC e la Cmax di deidro-aripiprazolo, sono aumentate del 77% e del 43%, rispettivamente. Nei metabolizzatori lenti di CYP2D6, l'uso concomitante di forti inibitori di CYP3A4 può aumentare le concentrazioni plasmatiche di aripiprazolo rispetto a quelle dei metabolizzatori forti di CYP2D6 (vedere paragrafo 4.2). Quando si considera la somministrazione concomitante di aripiprazolo e ketoconazolo, o altri forti inibitori di CYP3A4, i possibili benefici per il paziente devono superare i rischi potenziali. È prevedibile che altri forti inibitori di CYP3A4, ad esempio itraconazolo e inibitori della proteasi dell'HIV, abbiano effetti simili e, pertanto, devono essere applicate analoghe riduzioni della dose (vedere paragrafo 4.2). Dopo l'interruzione di un inibitore del CYP2D6 o del CYP3A4, la dose di aripiprazolo deve essere aumentata a quella precedente l'inizio della terapia concomitante. È prevedibile che l'uso di deboli inibitori del CYP3A4 (per es. diltiazem) o del CYP2D6 (per es. escitalopram) in associazione con aripiprazolo, comporti modesti incrementi nelle concentrazioni plasmatiche di aripiprazolo.
    Carbamazepina e altri induttori del CYP3A4
    Dopo la somministrazione concomitante di carbamazepina, un forte induttore di CYP3A4, e di aripiprazolo orale in pazienti con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo, le medie geometriche di Cmax e AUC per aripiprazolo sono risultate inferiori del 68% e del 73%, rispettivamente, rispetto alla somministrazione di aripiprazolo orale (30 mg) in monoterapia. Analogamente, per quanto riguarda il deidro-aripiprazolo, le medie geometriche di Cmax e AUC, dopo la somministrazione concomitante di carbamazepina, sono risultate inferiori del 69% e del 71% rispettivamente, rispetto ai valori successivi al trattamento con aripiprazolo orale in monoterapia. È prevedibile che la somministrazione concomitante di Abilify Maintena 960 mg/720 mg e altri induttori di CYP3A4 (ad esempio rifampicina, rifabutina, fenitoina, fenobarbital, primidone, efavirenz, nevirapina ed Hypericum perforatum) abbia effetti simili. L'uso concomitante di induttori del CYP3A4 e Abilify Maintena 960 mg/720 mg deve essere evitato perché i livelli ematici di aripiprazolo si riducono e possono essere inferiori ai livelli efficaci.
    Sindrome serotoninergica
    Nei pazienti in trattamento con aripiprazolo sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica e possibili segni e sintomi di questa condizione possono verificarsi soprattutto in caso di uso concomitante con altri medicinali serotoninergici, quali ad esempio inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina/inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SSRI/SNRI), o con medicinali noti per aumentare le concentrazioni di aripiprazolo (vedere paragrafo 4.8).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Abilify Maintena - Sospensione A Rilascio Prolungato" insieme ad altri farmaci come “Clozapina Accord”, “Clozapina Aurobindo”, “Clozapina Chiesi”, “Clozapina Doc Generici”, “Clozapina Hexal”, “Clozapina Teva”, “Leponex - Compressa”, “Nervaxon”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile
    Si prevede che l'esposizione plasmatica ad Aripiprazolo dopo una dose singola di Abilify Maintena permanga per un periodo massimo di 34 settimane (vedere paragrafo 5.2). Ciò deve essere tenuto in considerazione quando si inizia il trattamento in donne in età fertile, tenendo conto della possibilità di gravidanza o allattamento futuri. Abilify Maintena deve essere usato solo se chiaramente necessario nelle donne che pianificano una gravidanza.
    Gravidanza
    Non esistono studi clinici adeguati e validamente controllati con aripiprazolo in donne in gravidanza. Sono state segnalate anomalie congenite; tuttavia, non può essere stabilita una relazione causale con aripiprazolo. Gli studi condotti sugli animali non permettono di escludere la possibile tossicità sullo sviluppo (vedere paragrafo 5.3). Le pazienti devono essere informate della necessità di comunicare al medico se sono in gravidanza o se stanno pianificando una gravidanza durante il trattamento con aripiprazolo.
    I medici prescrittori devono essere consapevoli delle proprietà di lunga durata d'azione di Abilify Maintena. Aripiprazolo è stato rilevato nel plasma di pazienti adulti fino a 34 settimane dopo la somministrazione di una singola dose della sospensione a rilascio prolungato.
    I neonati esposti agli antipsicotici (incluso aripiprazolo) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse, tra cui sintomi extrapiramidali e/o da astinenza la cui gravità e durata dopo il parto può variare. Sono stati segnalati casi di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficoltà respiratoria o disturbi dell'alimentazione. Di conseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafo 4.8).
    L'esposizione materna ad Abilify Maintena prima e durante la gravidanza può portare a reazioni avverse nel neonato. Abilify Maintena non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità.
    Allattamento
    Aripiprazolo/metaboliti sono escreti nel latte materno in quantità tali per cui effetti su lattanti sono probabili se vengono somministrate dosi di Abilify Maintena a donne in allattamento. Poiché si prevede che una singola dose di Abilify Maintena rimanga nel plasma fino a 34 settimane (vedere paragrafo 5.2), la somministrazione di Abilify Maintena può comportare rischi per i neonati allattati al seno anche qualora avvenga molto prima dell'allattamento. Le pazienti attualmente in trattamento o che sono state trattate nelle ultime 34 settimane con Abilify Maintena non devono allattare al seno.
    Fertilità
    In base ai dati degli studi sulla tossicità riproduttiva con aripiprazolo, aripiprazolo non ha compromesso la fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Aripiprazolo altera lievemente o moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari a causa dei possibili effetti sul sistema nervoso e sulla visione, ad esempio sedazione, sonnolenza, sincope, visione offuscata, diplopia (vedere paragrafo 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Abilify Maintena
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Il profilo di sicurezza di Abilify Maintena 960 mg e Abilify Maintena 720 mg per il trattamento della schizofrenia negli adulti si basa su studi adeguati e ben controllati con Abilify Maintena 400 mg e Abilify Maintena 300 mg. In generale, le reazioni avverse da farmaco (ADR) osservate negli studi clinici relativi ad Abilify Maintena 960 mg/720 mg sono state simili alle ADR osservate negli studi clinici con Abilify Maintena 400 mg/300 mg.
    Le ADR osservate con maggiore frequenza e segnalate in 5% dei pazienti in due studi in doppio cieco a lungo termine su Abilify Maintena 400 mg/300 mg sono state: peso aumentato (9,0%), acatisia (7,9%) e insonnia (5,8%). Negli studi clinici su Abilify Maintena 960 mg/720 mg le ADR osservate con maggiore frequenza sono state: peso aumentato (22,7%), dolore in sede di iniezione (18,2%), acatisia (9,8%), ansia (8,3%), cefalea (7,6%), insonnia (7,6%) e stipsi (6,1%).
    Tabella delle reazioni avverse
    Le incidenze delle ADR associate ad Abilify Maintena 400 mg/300 mg e Abilify Maintena 960 mg/720 mg sono indicate nella tabella sottostante. La tabella si basa sulle reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici e/o l'uso post-marketing.
    Tutte le ADR sono suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
    Le ADR elencate con la frequenza “non nota” sono state segnalate durante l'uso post-marketing.
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune
    Non comune
    Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    Neutropenia
    Anemia
    Trombocitopenia
    Conta dei neutrofili diminuita
    Conta dei leucociti diminuita
    Leucopenia
    Disturbi del sistema immunitario
     
    Ipersensibilità
    Reazione allergica (per es. reazione anafilattica, angioedema comprensivo di gonfiore della lingua, edema della lingua, edema del volto, prurito od orticaria)
    Patologie endocrine
     
    Prolattina ematica diminuita
    Iperprolattinemia
    Coma diabetico iperosmolare
    Chetoacidosi diabetica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Peso aumentatoa
    Diabete mellito
    Peso diminuito
    Iperglicemia
    Ipercolesterolemia
    Iperinsulinemia
    Iperlipidemia
    Ipertrigliceridemia
    Disturbo dell'appetito
    Anoressia
    Appetito ridottob
    Iponatremia
    Disturbi psichiatrici
    Agitazione
    Ansia
    Irrequietezza
    Insonnia
    Idea suicida
    Disturbo psicotico
    Allucinazione
    Delirio
    Ipersessualità
    Reazione di panico
    Depressione
    Labilità affettiva
    Apatia
    Disforia
    Disturbo del sonno
    Bruxismo
    Libido diminuita
    Umore alterato
    Suicidio riuscito
    Tentato suicidio
    Disturbo da gioco d'azzardo
    Disturbo del controllo degli impulsi
    Alimentazione incontrollata
    Acquisti compulsivi
    Poriomania
    Nervosismo
    Aggressività
    Patologie del sistema nervoso
    Disturbo extrapiramidale
    Acatisia
    Tremore
    Discinesia
    Sedazione
    Sonnolenza
    Capogiro
    Cefalea
    Distonia
    Discinesia tardiva
    Parkinsonismo
    Disturbo del movimento
    Iperattività psicomotoria
    Sindrome delle gambe senza riposo
    Rigidità a ruota dentata
    Ipertonia
    Bradicinesia
    Sbavamento
    Disgeusia
    Parosmia
    Sindrome neurolettici maligna
    Convulsione da grande male
    Sindrome da serotonina
    Disturbo del linguaggio
    Patologie dell'occhio
     
    Crisi oculogira
    Visione offuscata
    Dolore oculare
    Diplopia
    Fotofobia
     
    Patologie cardiache
     
    Extrasistoli ventricolari
    Bradicardia
    Tachicardia
    Ampiezza ridotta dell'onda T nell'elettrocardiogramma
    Elettrocardiogramma anormale
    Inversione dell'onda T dell'elettrocardiogramma
    Morte improvvisa
    Arresto cardiaco
    Torsioni di punta
    Aritmia ventricolare
    QT prolungato
    Patologie vascolari
     
    Ipertensione
    Ipotensione ortostatica
    Pressione arteriosa aumentata
    Sincope
    Embolia venosa (incluse embolia polmonare e trombosi venosa profonda)
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Tosse
    Singhiozzi
    Spasmo orofaringeo
    Laringospasmo
    Infezione polmonare da aspirazione
    Patologie gastrointestinali
    Bocca secca
    Malattia da reflusso gastroesofageo
    Dispepsia
    Vomito
    Diarrea
    Nausea
    Dolore addominale superiore
    Fastidio addominale
    Costipazione
    Defecazioni frequenti
    Ipersecrezione salivare
    Pancreatite
    Disfagia
    Patologie epatobiliari
     
    Test di funzionalità epatica anormale
    Enzima epatico aumentato
    Alanina aminotransferasi aumentata
    Gamma-glutamil transferasi aumentata
    Bilirubina ematica aumentata
    Aspartato aminotransferasi aumentata
    Insufficienza epatica
    Ittero
    Epatite
    Fosfatasi alcalina aumentata
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Alopecia
    Acne
    Rosacea
    Eczema
    Indurimento cutaneo
    Eruzione cutanea
    Reazione di fotosensibilità
    Iperidrosi
    Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS, Drug Reaction with Eosinophilia and Systemic Symptoms)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Rigidità muscoloscheletrica
    Rigidità muscolare
    Spasmi muscolari
    Contrazione muscolare
    Tensione muscolare
    Mialgia
    Dolore a un arto
    Artralgia
    Dolore dorsale
    Escursione articolare ridotta
    Rigidità nucale
    Trisma
    Rabdomiolisi
    Patologie renali e urinarie
     
    Nefrolitiasi
    Glicosuria
    Ritenzione di urina
    Incontinenza urinaria
    Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
     
     
    Sindrome da astinenza da sostanza d'abuso neonatale
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Disfunzione erettile
    Galattorrea
    Ginecomastia
    Tensione mammaria
    Secchezza vulvovaginale
    Priapismo
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Dolore in sede di iniezionea
    Indurimento in sede di iniezione
    Affaticamento
    Piressia
    Astenia
    Alterazione dell'andatura
    Fastidio al torace
    Reazione in sede di iniezione
    Eritema in sede di iniezione
    Tumefazione in sede di iniezione
    Fastidio in sede di iniezione
    Prurito in sede di iniezione
    Sete
    Lentezza
    Disturbo della termoregolazione (per es. ipotermia, piressia)
    Dolore toracico
    Edema periferico
    Esami diagnostici
    Creatinfosfochinasi ematica aumentata
    Glucosio ematico aumentato
    Glucosio ematico diminuito
    Emoglobina glicosilata aumentata
    Aumento della circonferenza della vita
    Colesterolo ematico diminuito
    Trigliceridi ematici diminuiti
    Fluttuazione del glucosio ematico
    a: Riferito come molto comune negli studi clinici con Abilify Maintena 960 mg/720 mg.
    b: Riportato solo nel programma di sperimentazione clinica di Abilify Maintena 960 mg/720 mg
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Reazioni in sede di iniezione
    La percentuale di pazienti in uno studio in aperto che ha riportato reazioni avverse correlate al sito di iniezione (tutte riportate come dolore in sede di iniezione) è stata del 18,2% per i pazienti trattati con Abilify Maintena 960 mg e del 9,0% per i pazienti trattati con Abilify Maintena 400 mg. In entrambi i gruppi di trattamento, la maggior parte dei casi riportati di dolore in sede di iniezione si è verificata con la prima iniezione di Abilify Maintena 960 mg (21 su 24 pazienti) o Abilify Maintena 400 mg (7 su 12 pazienti), si è risolta entro 5 giorni ed è stata riportata con frequenza e gravità decrescenti in occasione delle iniezioni successive. In entrambi i gruppi di trattamento, i punteggi medi complessivi della scala analogica visiva (da 0 = nessun dolore a 100 = dolore insopportabile) per la valutazione del dolore riferito dal paziente sono risultati simili in occasione dell'ultima iniezione: 0,8 pre-dose e 1,4 post-dose per il gruppo Abilify Maintena 960 mg rispetto a 1,3 post-dose per il gruppo Abilify Maintena 400 mg.
    Neutropenia
    Nel programma clinico con Abilify Maintena 400 mg/300 mg è stata riportata neutropenia, con esordio tipico intorno al giorno 16 dopo la prima iniezione, e durata mediana di 18 giorni.
    Sintomi extrapiramidali (EPS, extrapyramidal symptoms)
    Negli studi condotti su pazienti stabili con schizofrenia, Abilify Maintena 400 mg/300 mg è stato associato ad una maggiore frequenza di sintomi extrapiramidali (18,4%) rispetto al trattamento con Aripiprazolo orale (11,7%). L'acatisia è stato il sintomo osservato più frequentemente (8,2%), con esordio tipico intorno al Giorno 10 dopo la prima iniezione, e durata mediana di 56 giorni. I soggetti con acatisia avevano tipicamente ricevuto un trattamento con medicinali anticolinergici, soprattutto benzatropina mesilato e triesifenidile. Meno frequentemente, per controllare l'acatisia sono state somministrate sostanze come propranololo e benzodiazepine (clonazepam e diazepam). Sono seguiti eventi di parkinsonismo con frequenze pari al 6,9% per Abilify Maintena 400 mg/300 mg, al 4,2% per aripiprazolo orale compresse da 10 mg a 30 mg, e al 3,0% per il placebo, rispettivamente.
    I dati di uno studio in aperto su pazienti trattati con Abilify Maintena 960 mg hanno mostrato una variazione minima rispetto al basale dei punteggi EPS, determinati sulle scale di valutazione Simpson-Angus Scale (SAS), Abnormal Involuntary Movement Scale (AIMS) e Barnes Akathisia Rating (BAR). L'incidenza degli eventi correlati agli EPS riportati per i pazienti trattati con Abilify Maintena 960 mg è stata del 18,2% rispetto all'incidenza nei pazienti trattati con Abilify Maintena 400 mg, che è stata del 13,4%.
    Distonia
    Effetto di classe: nei primi giorni di trattamento, i soggetti sensibili possono manifestare sintomi di distonia, cioè contrazioni anomale prolungate di gruppi muscolari. I sintomi distonici includono: spasmo dei muscoli del collo, talvolta progressivo fino alla costrizione della gola, difficoltà di deglutizione, difficoltà di respirazione e/o protrusione della lingua. Sebbene questi sintomi possano verificarsi a basse dosi, la loro frequenza e gravità è maggiore quando si usano medicinali antipsicotici di prima generazione con potenza elevata, e alle dosi più alte. Nei maschi e in gruppi d'età inferiore, è stato osservato un rischio elevato di distonia acuta.
    Peso
    Durante la fase controllata con farmaco attivo, in doppio cieco, dello studio a lungo termine di 38 settimane (vedere paragrafo 5.1), si è verificato un aumento di peso del ≥ 7% tra il valore iniziale e l'ultima visita con un'incidenza del 9,5% per Abilify Maintena 400 mg/300 mg e dell'11,7% per aripiprazolo orale compresse da 10 mg a 30 mg. Si è verificata una perdita di peso ≥ 7% tra il valore iniziale e l'ultima visita con un'incidenza del 10,2% per il gruppo con Abilify Maintena 400 mg/300 mg e del 4,5% nel gruppo con aripiprazolo orale compresse da 10 mg a 30 mg. Durante la fase controllata con placebo, in doppio cieco, dello studio a lungo termine di 52 settimane (vedere paragrafo 5.1), si è verificato un aumento di peso del ≥ 7% tra il valore iniziale e l'ultima visita con un'incidenza del 6,4% per Abilify Maintena 400 mg/300 mg e del 5,2% per il placebo. Si è verificata una perdita di peso ≥ 7% tra il valore iniziale e l'ultima visita con un'incidenza del 6,4% per Abilify Maintena 400 mg/300 mg e del 6,7% per il placebo. Durante il trattamento in doppio cieco, la variazione media nel peso corporeo tra il valore iniziale e l'ultima visita è stata di −0,2 kg per Abilify Maintena 400 mg/300 mg e di −0,4 kg per il placebo (p = 0,812).
    In uno studio in aperto, a dosi multiple, randomizzato su pazienti adulti con schizofrenia (e disturbo bipolare di tipo I) in cui la formulazione bimestrale di Abilify Maintena 960 mg è stata valutata rispetto ad Abilify Maintena 400 mg mensile, l'incidenza complessiva di aumento di peso ≥ 7% rispetto al basale è stata comparabile tra Abilify Maintena 960 mg (40,6%) e Abilify Maintena 400 mg (42,9%). La variazione media del peso corporeo tra il valore iniziale e l'ultima visita è stata di 3,6 kg per Abilify Maintena 960 mg e di 3,0 kg per Abilify Maintena 400 mg.
    Prolattina
    Negli studi clinici per le indicazioni approvate e nei dati post-marketing, con l'uso di aripiprazolo sono stati osservati sia un aumento sia una diminuzione dei valori della prolattina sierica rispetto al basale (paragrafo 5.1).
    Disturbo da gioco d'azzardo e altri disturbi del controllo degli impulsi
    Disturbo da gioco d'azzardo, ipersessualità, acquisti compulsivi e alimentazione incontrollata o compulsiva possono verificarsi nei pazienti trattati con aripiprazolo (vedere paragrafo 4.4).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Abilify Maintena
    Negli studi clinici con Aripiprazolo non sono stati riportati casi di sovradosaggio associati a reazioni avverse. Mentre l'esperienza con il sovradosaggio di aripiprazolo è limitata, tra i pochi casi di sovradosaggio (accidentale o intenzionale) riportati nelle sperimentazioni cliniche e nell'esperienza post-commercializzazione con aripiprazolo orale, l'ingestione più alta stimata è stata pari a un totale di 1 260 mg senza incidenti mortali.
    Il potenziale rischio di dose-dumping (rilascio incontrollato della dose) è stato valutato mediante simulazione delle concentrazioni plasmatiche di aripiprazolo in seguito all'assorbimento completo di una dose di Abilify Maintena 960 mg nella circolazione sistemica. Sulla base dei risultati della simulazione, in caso di dose-dumping le concentrazioni di aripiprazolo possono raggiungere livelli fino a 13,5 volte superiori rispetto alle concentrazioni ottenute con una dose terapeutica di Abilify Maintena 960 mg senza dose-dumping. Inoltre, in seguito a dose-dumping le concentrazioni di aripiprazolo diminuirebbero entro 5 giorni raggiungendo le concentrazioni normalmente osservate dopo la somministrazione di Abilify Maintena 960 mg.
    Segni e sintomi
    Occorre prestare attenzione al fine di evitare l'iniezione accidentale di questo medicinale in un vaso sanguigno. In seguito a un sovradosaggio accidentale confermato o sospetto oppure a somministrazione endovenosa involontaria di aripiprazolo, il paziente deve essere tenuto sotto stretta osservazione. I segni e sintomi osservati in caso di sovradosaggio che potrebbero essere clinicamente importanti hanno incluso letargia, pressione arteriosa aumentata, sonnolenza, tachicardia, nausea, vomito e diarrea.
    Trattamento del sovradosaggio
    Non esiste un antidoto specifico per aripiprazolo. La gestione del sovradosaggio deve concentrarsi sulla terapia di supporto, con un attento monitoraggio e supervisione clinica. Assicurare un'adeguata ossigenazione e ventilazione delle vie aeree. Monitorare il ritmo cardiaco ed i segni vitali. Adottare misure di supporto e sintomatiche. Il trattamento deve prevedere le misure generalmente adottate nel trattamento del sovradosaggio di qualsiasi medicinale. Considerare la possibilità di sovradosaggio di più medicinali.
    Nel valutare le esigenze di trattamento ed il recupero occorre tenere presente la lunga durata d'azione del medicinale e l'emivita di eliminazione prolungata di aripiprazolo.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Non congelare.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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