Abilify Maintena - Preparazione Iniettabile

    Ultimo aggiornamento: 05/11/2024

    Cos'è Abilify Maintena - Preparazione Iniettabile?

    Abilify Maintena - Preparazione Iniettabile è un farmaco a base del principio attivo Aripiprazolo, appartenente alla categoria degli Antipsicotici e nello specifico Altri antipsicotici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Otsuka Pharmaceutical Italy S.r.l..

    Abilify Maintena - Preparazione Iniettabile può essere prescritto con Ricetta RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Abilify Maintena 400 mg polv. e solv. per sosp. rilascio prolungato im 1f. + 1f. + solv.

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Otsuka Pharmaceutical Netherlands B.V.
    Concessionario: Otsuka Pharmaceutical Italy S.r.l.
    Ricetta: RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: H
    Principio attivo: Aripiprazolo
    Gruppo terapeutico: Antipsicotici
    ATC: N05AX12 - Aripiprazolo
    Forma farmaceutica: preparazione iniettabile


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    Indicazioni

    Perché si usa Abilify Maintena? A cosa serve?
    Abilify Maintena è indicato per il trattamento di mantenimento della schizofrenia nei pazienti adulti stabilizzati con Aripiprazolo orale.

    Posologia

    Come usare Abilify Maintena: Posologia
    Posologia
    Per i pazienti che non hanno mai assunto Aripiprazolo, la tollerabilità con aripiprazolo orale deve essere accertata prima di iniziare il trattamento con Abilify Maintena.
    Non è richiesta la titolazione della dose per Abilify Maintena.
    La dose iniziale può essere somministrata seguendo uno dei due seguenti regimi:
    • Inizio del trattamento con un'iniezione: il giorno di inizio deve essere somministrata un'iniezione di Abilify Maintena 400 mg e il trattamento deve proseguire con una dose da 10 mg a 20 mg al giorno di aripiprazolo orale per 14 giorni consecutivi al fine di mantenere le concentrazioni terapeutiche di aripiprazolo durante l'inizio della terapia.
    • Inizio del trattamento con due iniezioni: il giorno di inizio devono essere somministrate due iniezioni separate di Abilify Maintena 400 mg in due sedi di iniezione distinte (vedere Modo di somministrazione), insieme a una dose da 20 mg di aripiprazolo orale.
    Dopo l'iniezione iniziale, la dose raccomandata di mantenimento di Abilify Maintena è pari a 400 mg. Abilify Maintena 400 mg deve essere somministrato una volta al mese come singola iniezione (non prima di 26 giorni dalla precedente iniezione). Se con la dose da 400 mg si verificano reazioni avverse, si deve considerare la riduzione della dose a 300 mg una volta al mese.
    Dosi saltate 
    Dosi saltate
    Tempistica della dose saltata
    Azione
    Se si salta la 2 a o la 3 a dose e dall'ultima iniezione sono passate: 
    > 4 settimane e < 5 settimane
    L'iniezione deve essere somministrata appena possibile, quindi deve essere ripristinato il programma di iniezioni mensili.
    > 5 settimane
    Si deve riprendere l'uso concomitante di aripiprazolo orale per 14 giorni insieme alla somministrazione dell'iniezione oppure delle due iniezioni separate somministrate contemporaneamente insieme a una singola dose da 20 mg di aripiprazolo orale. Quindi deve essere ripristinato il programma di iniezioni mensili.
    Se si salta la 4 a dose o quelle successive (vale a dire, dopo il raggiungimento dello stato stazionario) e dall'ultima iniezione sono passate:
    > 4 settimane e < 6 settimane
    L'iniezione deve essere somministrata appena possibile, quindi deve essere ripristinato il programma di iniezioni mensili.
    > 6 settimane
    Si deve riprendere l'uso concomitante di aripiprazolo orale per 14 giorni insieme alla somministrazione dell'iniezione oppure delle due iniezioni separate somministrate contemporaneamente insieme a una singola dose da 20 mg di aripiprazolo orale. Quindi deve essere ripristinato il programma di iniezioni mensili.
    Popolazioni speciali
    Anziani
    La sicurezza e l''efficacia di Abilify Maintena 400 mg/300 mg nel trattamento della schizofrenia in pazienti di età pari o superiore a 65 anni non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.4).
    Pazienti con compromissione renale
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).
    Pazienti con compromissione epatica
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata. Nei pazienti con compromissione epatica severa, i dati disponibili non sono sufficienti a formulare delle raccomandazioni. In questi pazienti la somministrazione deve essere monitorata con cautela. È da preferirsi la formulazione orale (vedere paragrafo 5.2).
    Metabolizzatori lenti del CYP2D6 noti
    Nei pazienti noti per essere metabolizzatori lenti del CYP2D6:
    • Inizio del trattamento con un' iniezione: la dose iniziale deve essere Abilify Maintena 300 mg e poi il il trattamento deve proseguire con la dose giornaliera prescritta di aripiprazolo orale per 14 giorni consecutivi. La dose di mantenimento deve essere Abilify Maintena 300 mg una volta al mese.
    • Inizio del trattamento con due iniezioni: la dose iniziale deve essere di 2 iniezioni separate di Abilify Maintena 300 mg (vedere Modo di somministrazione), oltre a una singola somministrazione della dose di aripiprazolo orale prescritta in precedenza. La dose di mantenimento deve essere Abilify Maintena 300 mg una volta al mese.
    Nei pazienti noti per essere metabolizzatori lenti del CYP2D6 e che fanno uso concomitante di un forte inibitore del CYP3A4:
    • Inizio del trattamento con un'iniezione: la dose iniziale deve essere ridotta a 200 mg (vedere paragrafo 4.5) e poi il trattamento deve proseguire con la dose giornaliera prescritta di aripiprazolo orale per 14 giorni consecutivi.
    • L'inizio del trattamento con due iniezioni non deve essere usato nei pazienti noti per essere metabolizzatori lenti del CYP2D6 e che fanno uso concomitante di un forte inibitore del CYP3A4.
    Dopo l'iniezione iniziale, consultare la tabella sottostante per la dose di mantenimento raccomandata di Abilify Maintena. Abilify Maintena 400 mg e 300 mg deve essere somministrato una volta al mese come singola iniezione (non prima di 26 giorni dalla precedente iniezione).
    Aggiustamenti della dose di mantenimento dovuti alle interazioni con gli inibitori del CYP2D6 e/o del CYP3A4 e/o con gli induttori del CYP3A4
    Nei pazienti in trattamento concomitante con forti inibitori del CYP3A4 o del CYP2D6 per più di 14 giorni, sono necessari aggiustamenti della dose di mantenimento. Se la somministrazione dell'inibitore del CYP3A4 o del CYP2D6 viene interrotta, può essere necessario aumentare la dose a quella precedente (vedere paragrafo 4.5). In caso di reazioni avverse nonostante gli aggiustamenti della dose di Abilify Maintena, deve essere rivalutata la necessità dell'uso concomitante di inibitori del CYP2D6 o del CYP3A4.
    L'uso concomitante di induttori del CYP3A4 e Abilify Maintena 400 mg o 300 mg per più di 14 giorni deve essere evitato perché i livelli ematici di aripiprazolo si riducono e possono essere inferiori ai livelli efficaci (vedere paragrafo 4.5).
    Aggiustamenti della dose di mantenimento di Abilify Maintena nei pazienti in trattamento concomitante con forti inibitori del CYP2D6, forti inibitori del CYP3A4, e/o induttori del CYP3A4 per più di 14 giorni
     
    Dose mensile aggiustata
    Pazienti che assumono Abilify Maintena 400 mg
    Forti inibitori del CYP2D6 o del CYP3A4
    300 mg
    Forti inibitori del CYP2D6 e del CYP3A4
    200 mg*
    Induttori del CYP3A4
    Evitare l'uso
    Pazienti che assumono Abilify Maintena 300 mg
    Forti inibitori del CYP2D6 oppure del CYP3A4
    200 mg*
    Forti inibitori del CYP2D6 e del CYP3A4
    160 mg*
    Induttori del CYP3A4
    Evitare l'uso
    * Gli aggiustamenti della dose a 200 mg e 160 mg si ottengono utilizzando esclusivamente Abilify Maintena polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato, attraverso la regolazione del volume di iniezione.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l''efficacia di Abilify Maintena 400 mg/300 mg in bambini e adolescenti di età compresa tra 0 e 17 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Abilify Maintena 400 mg e 300 mg deve essere utilizzato esclusivamente per via intramuscolare e non deve essere somministrato per via endovenosa o sottocutanea. Deve essere somministrato esclusivamente da un operatore sanitario.
    La sospensione deve essere iniettata lentamente con una singola iniezione (le dosi non devono essere suddivise) nel muscolo gluteo o deltoide. Prestare attenzione per evitare l''iniezione accidentale in un vaso sanguigno.
    Se il trattamento viene iniziato secondo il regime basato su due iniezioni, iniettare in due sedi differenti in due muscoli differenti. NON effettuare entrambe le iniezioni in concomitanza nello stesso muscolo deltoide o gluteo. Nei pazienti noti per essere metabolizzatori lenti del CYP2D6 somministrare nei due muscoli deltoidi distinti o in un deltoide e in un gluteo. NON iniettare nei due muscoli glutei.
    Le istruzioni complete per l'uso e la manipolazione di Abilify Maintena 400 mg o 300 mg sono fornite nel foglio illustrativo (informazioni destinate agli operatori sanitari).
    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Abilify Maintena
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Abilify Maintena
    Durante il trattamento antipsicotico, il miglioramento delle condizioni cliniche del paziente può richiedere da molti giorni ad alcune settimane. I pazienti devono essere strettamente monitorati per l''intero periodo.
    Uso in pazienti in stato di agitazione acuta o in stato psicotico severo
    Abilify Maintena 400 mg/300 mg non deve essere utilizzato per gestire stati di agitazione acuta o stati psicotici severi quando è richiesto un immediato controllo dei sintomi.
    Comportamenti suicidari
    L''insorgenza di comportamento suicidario è tipica della malattia psicotica e, in alcuni casi, è stata segnalata subito dopo l''inizio o la sostituzione del trattamento antipsicotico, incluso il trattamento con Aripiprazolo (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento antipsicotico deve essere accompagnato da una stretta supervisione dei pazienti ad alto rischio.
    Malattie cardiovascolari
    Aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia cardiovascolare nota (storia di infarto miocardico o cardiopatia ischemica, insufficienza cardiaca o anomalie della conduzione), malattia cerebrovascolare, condizioni che possono predisporre i pazienti all''ipotensione (disidratazione, ipovolemia e trattamento con medicinali antipertensivi) o ipertensione, inclusa quella accelerata o maligna. Con l'uso di medicinali antipsicotici sono stati segnalati casi di tromboembolia venosa (TEV). Dal momento che i pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per la TEV, prima e durante il trattamento con aripiprazolo è necessario identificare tutti i possibili fattori di rischio relativi a questa condizione e adottare le opportune misure preventive (vedere paragrafo 4.8).
    Prolungamento dell'intervallo QT
    Negli studi clinici sul trattamento con aripiprazolo orale, l'incidenza del prolungamento dell'intervallo QT è stata paragonabile al placebo. Aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con storia familiare di prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafo 4.8).
    Discinesia tardiva
    In studi clinici della durata di un anno o meno, durante il trattamento con aripiprazolo ci sono state segnalazioni non comuni di discinesia iatrogena. In caso di comparsa di segni e sintomi di discinesia tardiva in pazienti in trattamento con aripiprazolo, deve essere considerata la riduzione della dose o l'interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi possono peggiorare nel tempo o possono anche manifestarsi dopo la sospensione del trattamento.
    Sindrome Neurolettica Maligna (SNM)
    La SNM è un complesso di sintomi potenzialmente fatali associato agli antipsicotici. Negli studi clinici sono stati segnalati rari casi di SNM durante il trattamento con aripiprazolo. Manifestazioni cliniche della SNM sono: iperpiressia, rigidità muscolare, alterazione dello stato mentale ed evidenza di instabilità autonomica (polso o pressione arteriosa irregolari, tachicardia, diaforesi e disritmia cardiaca). Ulteriori segni possono includere: creatinfosfochinasi aumentata, mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Tuttavia, sono stati anche segnalati livelli elevati di creatinfosfochinasi e rabdomiolisi, non necessariamente associati alla SNM. Se un paziente sviluppa segni e sintomi indicativi di SNM o presenta febbre alta inspiegabile in assenza di ulteriori manifestazioni cliniche di SNM, tutti gli antipsicotici, compreso aripiprazolo, devono essere interrotti (vedere paragrafo 4.8).
    Convulsioni
    Negli studi clinici sono stati segnalati casi non comuni di convulsioni durante il trattamento con aripiprazolo. Per questa ragione, aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con storia di disturbi convulsivi o che mostrano condizioni associate a convulsioni (vedere paragrafo 4.8).
    Pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza
    Mortalità aumentata
    In tre studi con aripiprazolo orale in pazienti anziani con psicosi associata a malattia di Alzheimer (n = 938, età media: 82,4 anni, intervallo: tra 56 e 99 anni), controllati verso placebo, i pazienti trattati con aripiprazolo hanno riportato un aumentato rischio di morte rispetto a quelli che assumevano placebo. La percentuale delle morti nei pazienti trattati con aripiprazolo orale è risultata pari al 3,5% rispetto all'1,7% con placebo. Sebbene le cause dei decessi fossero varie, la maggior parte di essi risultano essere di natura cardiovascolare (per es. insufficienza cardiaca, morte improvvisa) o infettiva (per es. polmonite) (vedere paragrafo 4.8).
    Reazioni avverse cerebrovascolari
    Negli stessi studi clinici con aripiprazolo orale, nei pazienti sono state segnalate reazioni avverse cerebrovascolari (per es. ictus, attacco ischemico transitorio), inclusi casi ad esito fatale, (età media: 84 anni, intervallo: tra 78 e 88 anni). Nel complesso, in questi studi clinici l'1,3% dei pazienti trattati con aripiprazolo orale ha riportato reazioni avverse cerebrovascolari rispetto allo 0,6% dei pazienti trattati con placebo. Questa differenza non era statisticamente significativa. Tuttavia, in uno di questi studi, a dose fissa, nei pazienti trattati con aripiprazolo è emersa una relazione dose-risposta significativa per le reazioni avverse cerebrovascolari (vedere paragrafo 4.8).
    Aripiprazolo non è indicato per il trattamento dei pazienti con psicosi correlata alla demenza.
    Iperglicemia e diabete mellito
    In pazienti trattati con aripiprazolo è stata segnalata iperglicemia, in alcuni casi estrema e associata a chetoacidosi, oppure coma iperosmolare o morte. I fattori di rischio che possono predisporre i pazienti a gravi complicanze includono obesità e anamnesi familiare di diabete. I pazienti trattati con aripiprazolo devono essere controllati per rilevare eventuali segni e sintomi di iperglicemia (ad esempio polidipsia, poliuria, polifagia e debolezza) e i pazienti con diabete mellito o fattori di rischio per quest'ultima condizione devono essere monitorati regolarmente per rilevare eventuali peggioramenti nel controllo della glicemia (vedere paragrafo 4.8).
    Ipersensibilità
    Con aripiprazolo possono verificarsi reazioni da ipersensibilità caratterizzate da sintomi allergici (vedere paragrafo 4.8).
    Aumento di peso
    L'aumento di peso, dovuto all'uso di antipsicotici noti per causare incremento ponderale, comorbidità, stile di vita non appropriato, è comunemente osservato nei pazienti schizofrenici e può portare a gravi complicanze. Nella fase post-marketing sono stati segnalati casi di aumento di peso in pazienti in trattamento con aripiprazolo orale. Quando rilevato, solitamente si tratta di pazienti con fattori di rischio significativi quali storia di diabete, disturbi tiroidei o adenoma ipofisario. Negli studi clinici, aripiprazolo non ha mostrato di indurre un aumento di peso clinicamente rilevante (vedere paragrafo 4.8).
    Disfagia
    Disturbi della motilità esofagea ed aspirazione sono stati associati al trattamento con aripiprazolo. Aripiprazolo deve essere usato con cautela nei pazienti a rischio di polmonite ab ingestis.
    Disturbo da gioco d'azzardo e altri disturbi del controllo degli impulsi
    I pazienti possono manifestare un incremento degli impulsi, in particolare per il gioco d'azzardo, e l'incapacità di controllare tali impulsi, durante l'assunzione di aripiprazolo. Tra gli altri impulsi riportati vi sono incremento degli impulsi sessuali, acquisticompulsivi, alimentazione incontrollata o compulsiva e altri comportamenti impulsivi e compulsivi. È importante che i prescrittori pongano ai pazienti o a chi li assiste, domande specifiche circa l'incremento o lo sviluppo di nuovi impulsi al gioco d'azzardo, impulsi sessuali, acquisticompulsivi, alimentazione incontrollata o compulsiva o altri impulsi, durante l'assunzione di aripiprazolo. Si deve tenere presente che i sintomi del controllo degli impulsi possono essere associati al disturbo di base; tuttavia, in alcuni casi, è stata segnalata la cessazione degli impulsi con la riduzione della dose o la sospensione del medicinale. Se non riconosciuti, i disturbi del controllo degli impulsi possono causare un danno al paziente e ad altri. Se un paziente sviluppa tali impulsi, deve essere presa in considerazione la riduzione della dose o la sospensione del medicinale (vedere paragrafo 4.8).
    Cadute
    Aripiprazolo può causare sonnolenza, ipotensione posturale, instabilità motoria e sensoriale, che possono indurre cadute. Si deve prestare attenzione nel trattare i pazienti a più alto rischio, e deve essere presa in considerazione una dose iniziale inferiore (per es. pazienti anziani o debilitati; vedere paragrafo 4.2).
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Abilify Maintena
    Non sono stati effettuati studi d'interazione con Abilify Maintena. Le informazioni qui riportate provengono dagli studi con aripiprazolo orale.
    A causa del suo antagonismo sui recettori α1-adrenergici, aripiprazolo può potenziare l'effetto di alcuni medicinali antipertensivi.
    Dati gli effetti primari di aripiprazolo sul, sistema nervoso centrale (SNC), si raccomanda cautela quando si somministra aripiprazolo in associazione ad alcol o altri medicinali ad azione sul SNC con reazioni avverse sovrapponibili, ad esempio la sedazione (vedere paragrafo 4.8).
    Si deve prestare cautela nella somministrazione concomitante di aripiprazolo con medicinali noti per causare prolungamento dell'intervallo QT o squilibrio elettrolitico.
    Potenziali effetti di altri medicinali su aripiprazolo
    Chinidina e altri forti inibitori del CYP2D6
    In uno studio clinico su aripiprazolo orale in soggetti sani, un forte inibitore del CYP2D6 (chinidina) ha aumentato l'AUC di aripiprazolo del 107%, mentre la Cmax è rimasta invariata. L'AUC e la Cmax di deidro-aripiprazolo, il metabolita attivo, sono diminuite del 32% e del 47%, rispettivamente. Ci si aspetta che altri forti inibitori di CYP2D6, ad esempio fluoxetina e paroxetina, abbiano effetti simili e dovranno pertanto essere applicate analoghe riduzioni della dose (vedere paragrafo 4.2).
    Ketoconazolo e altri forti inibitori di CYP3A4
    In uno studio clinico su aripiprazolo orale in soggetti sani, un forte inibitore di CYP3A4 (ketoconazolo) ha aumentato l'AUC e la Cmax di aripiprazolo del 63% e del 37%, rispettivamente. L'AUC e la Cmax di deidro-aripiprazolo, sono aumentate del 77% e del 43%, rispettivamente. Nei metabolizzatori lenti di CYP2D6, l'uso concomitante di forti inibitori di CYP3A4 può aumentare le concentrazioni plasmatiche di aripiprazolo rispetto a quelle dei metabolizzatori forti di CYP2D6 (vedere paragrafo 4.2). Quando si considera la somministrazione concomitante di aripiprazolo e ketoconazolo, o altri forti inibitori di CYP3A4, i possibili benefici per il paziente devono superare i rischi potenziali. È prevedibile che altri forti inibitori di CYP3A4, ad esempio itraconazolo e inibitori della proteasi dell'HIV, abbiano effetti simili e, pertanto, devono essere applicate analoghe riduzioni della dose (vedere paragrafo 4.2). Dopo l'interruzione di un inibitore del CYP2D6 o del CYP3A4, la dose di aripiprazolo deve essere aumentata a quella precedente l'inizio della terapia concomitante. È prevedibile che l'uso di deboli inibitori del CYP3A4 (per es. diltiazem) o del CYP2D6 (per es. escitalopram) in associazione con aripiprazolo, comporti modesti incrementi nelle concentrazioni plasmatiche di aripiprazolo.
    Carbamazepina e altri induttori del CYP3A4
    Dopo la somministrazione concomitante di carbamazepina, un forte induttore di CYP3A4, e di aripiprazolo orale in pazienti con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo, le medie geometriche di Cmax e AUC per aripiprazolo sono risultate inferiori del 68% e del 73 %, rispettivamente, rispetto alla somministrazione di aripiprazolo orale (30 mg) in monoterapia. Analogamente, per quanto riguarda il deidro-aripiprazolo, le medie geometriche di Cmax e AUC, dopo la somministrazione concomitante di carbamazepina, sono risultate inferiori del 69% e del 71% rispettivamente, rispetto ai valori successivi al trattamento con aripiprazolo orale in monoterapia. È prevedibile che la somministrazione concomitante di Abilify Maintena 400 mg/300 mg e altri induttori di CYP3A4 (ad esempio rifampicina, rifabutina, fenitoina, fenobarbital, primidone, efavirenz, nevirapina ed Hypericum perforatum) abbia effetti simili. L'uso concomitante di induttori del CYP3A4 e Abilify Maintena 400 mg/300 mg deve essere evitato perché i livelli ematici di aripiprazolo si riducono e possono essere inferiori ai livelli efficaci.
    Sindrome serotoninergica
    Nei pazienti in trattamento con aripiprazolo sono stati segnalati casi di sindrome serotoninergica e possibili segni e sintomi di questa condizione possono verificarsi soprattutto in caso di uso concomitante con altri medicinali serotoninergici, quali ad esempio inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina/inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SSRI/SNRI), o con medicinali noti per aumentare le concentrazioni di aripiprazolo (vedere paragrafo 4.8).


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Abilify Maintena - Preparazione Iniettabile" insieme ad altri farmaci come “Clozapina Accord”, “Clozapina Aurobindo”, “Clozapina Chiesi”, “Clozapina Doc Generici”, “Clozapina Hexal”, “Clozapina Teva”, “Leponex - Compressa”, “Nervaxon”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile
    Si prevede che l'esposizione plasmatica ad Aripiprazolo dopo una dose singola di Abilify Maintena permanga per un periodo massimo di 34 settimane (vedere paragrafo 5.2). Ciò deve essere tenuto in considerazione quando si inizia il trattamento in donne in età fertile, tenendo conto della possibilità di gravidanza o allattamento futuri. Abilify Maintena deve essere usato solo se chiaramente necessario nelle donne che pianificano una gravidanza.
    Gravidanza
    Non esistono studi clinici adeguati e validamente controllati con aripiprazolo in donne in gravidanza. Sono state segnalate anomalie congenite; tuttavia, non può essere stabilita una relazione causale con aripiprazolo. Gli studi condotti sugli animali non permettono di escludere la possibile tossicità sullo sviluppo (vedere paragrafo 5.3). Le pazienti devono essere informate della necessità di comunicare al medico se sono in gravidanza o se stanno pianificando una gravidanza durante il trattamento con aripiprazolo.
    I medici prescrittori devono essere consapevoli delle proprietà di lunga durata d'azione di Abilify Maintena. Aripiprazolo è stato rilevato nel plasma di pazienti adulti fino a 34 settimane dopo la somministrazione di una singola dose della sospensione a rilascio prolungato.
    I neonati esposti agli antipsicotici (incluso aripiprazolo) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse, tra cui sintomi extrapiramidali e/o da astinenza la cui gravità e durata dopo il parto può variare. Sono stati segnalati casi di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficoltà respiratoria o disturbi dell'alimentazione. Di conseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafo 4.8).
    L'esposizione materna ad Abilify Maintena prima e durante la gravidanza può portare a reazioni avverse nel neonato. Abilify Maintena non deve essere utilizzato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità.
    Allattamento
    Aripiprazolo/metaboliti sono escreti nel latte materno in quantità tali per cui effetti su lattanti sono probabili se vengono somministrate dosi di Abilify Maintena a donne in allattamento. Poiché si prevede che una singola dose di Abilify Maintena rimanga nel plasma fino a 34 settimane (vedere paragrafo 5.2), la somministrazione di Abilify Maintena può comportare rischi per i neonati allattati al seno anche qualora avvenga molto prima dell'allattamento. Le pazienti attualmente in trattamento o che sono state trattate nelle ultime 34 settimane con Abilify Maintena non devono allattare al seno.
    Fertilità
    In base ai dati degli studi sulla tossicità riproduttiva con aripiprazolo, aripiprazolo non ha compromesso la fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Aripiprazolo altera lievemente o moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari a causa dei possibili effetti sul sistema nervoso e sulla visione, ad esempio sedazione, sonnolenza, sincope, visione offuscata, diplopia (vedere paragrafo 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Abilify Maintena
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse da farmaco (ADR) osservate con maggiore frequenza e segnalate in ≥ 5% dei pazienti in due studi in doppio cieco, a lungo termine su Abilify Maintena 400 mg/300 mg, sono state aumento di peso (9,0%), acatisia (7,9%), insonnia (5,8%) e dolore in sede di iniezione (5,1%).
    Tabella delle reazioni avverse
    Le incidenze delle ADR associate alla terapia con Aripiprazolo sono indicate nella tabella sottostante. La tabella si basa sulle reazioni avverse segnalate durante gli studi clinici e/o nell'uso post-marketing.
    Tutte le ADR sono suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ogni classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
    Le ADR elencate con la frequenza “non nota” sono state segnalate durante l'uso post-marketing.
     
    Comune
    Non comune
    Non nota
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    Neutropenia
    Anemia
    Trombocitopenia
    Conta dei neutrofili diminuita
    Conta dei leucociti diminuita
    Leucopenia
    Disturbi del sistema immunitario
     
    Ipersensibilità
    Reazione allergica (per es. reazione anafilattica, angioedema comprensivo di gonfiore della lingua, edema della lingua, edema del volto, prurito od orticaria)
    Patologie endocrine
     
    Prolattina ematica diminuita
    Iperprolattinemia
    Coma diabetico iperosmolare
    Chetoacidosi diabetica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Peso aumentato
    Diabete mellito
    Peso diminuito
    Iperglicemia
    Ipercolesterolemia
    Iperinsulinemia
    Iperlipidemia
    Ipertrigliceridemia
    Disturbo dell'appetito
    Anoressia
    Iponatremia
    Disturbi psichiatrici
    Agitazione
    Ansia
    Irrequietezza
    Insonnia
    Idea suicida
    Disturbo psicotico
    Allucinazione
    Delirio
    Ipersessualità
    Reazione di panico
    Depressione
    Labilità affettiva
    Apatia
    Disforia
    Disturbo del sonno
    Bruxismo
    Libido diminuita
    Umore alterato
    Suicidio riuscito
    Tentato suicidio
    Disturbo da gioco d'azzardo
    Disturbo del controllo degli impulsi
    Alimentazione incontrollata
    Acquisti compulsivi
    Poriomania
    Nervosismo
    Aggressività
    Patologie del sistema nervoso
    Disturbo extrapiramidale
    Acatisia
    Tremore
    Discinesia
    Sedazione
    Sonnolenza
    Capogiro
    Cefalea
    Distonia
    Discinesia tardiva
    Parkinsonismo
    Disturbo del movimento
    Iperattività psicomotoria
    Sindrome delle gambe senza riposo
    Rigidità a ruota dentata
    Ipertonia
    Bradicinesia
    Sbavamento
    Disgeusia
    Parosmia
    Sindrome neurolettici maligna
    Convulsione da grande male
    Sindrome da serotonina
    Disturbo del linguaggio
    Patologie dell'occhio
     
    Crisi oculogira
    Visione offuscata
    Dolore oculare
    Diplopia
    Fotofobia
     
    Patologie cardiache
     
    Extrasistoli ventricolari
    Bradicardia
    Tachicardia
    Ampiezza ridotta dell'onda T nell'elettrocardiogramma
    Elettrocardiogramma anormale
    Inversione dell'onda T dell'elettrocardiogramma
    Morte inspiegata improvvisa
    Arresto cardiaco
    Torsioni di punta
    Aritmia ventricolare
    Prolungamento dell'intervallo QT
    Patologie vascolari
     
    Ipertensione
    Ipotensione ortostatica
    Pressione arteriosa aumentata
    Sincope
    Tromboembolia venosa (incluse embolia polmonare e trombosi venosa profonda)
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Tosse
    Singhiozzi
    Spasmo orofaringeo
    Laringospasmo
    Infezione polmonare da aspirazione
    Patologie gastrointestinali
    Bocca secca
    Malattia da reflusso gastroesofageo
    Dispepsia
    Vomito
    Diarrea
    Nausea
    Dolore addominale superiore
    Fastidio addominale
    Costipazione
    Defecazioni frequenti
    Ipersecrezione salivare
    Pancreatite
    Disfagia
    Patologie epatobiliari
     
    Test di funzionalità epatica anormale
    Enzima epatico aumentato
    Alanina aminotransferasi aumentata
    Gamma-glutamil transferasi aumentata
    Bilirubina ematica aumentata
    Aspartato aminotransferasi aumentata
    Insufficienza epatica
    Ittero
    Epatite
    Fosfatasi alcalina aumentata
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Alopecia
    Acne
    Rosacea
    Eczema
    Indurimento cutaneo
    Eruzione cutanea
    Reazione di fotosensibilità
    Iperidrosi
    Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS, Drug Reaction with Eosinophilia and Systemic Symptoms)
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Rigidità muscoloscheletrica
    Rigidità muscolare
    Spasmi muscolari
    Contrazione muscolare
    Tensione muscolare
    Mialgia
    Dolore a un arto
    Artralgia
    Dolore dorsale
    Escursione articolare ridotta
    Rigidità nucale
    Trisma
    Rabdomiolisi
    Patologie renali e urinarie
     
    Nefrolitiasi
    Glicosuria
    Ritenzione di urina
    Incontinenza urinaria
    Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
     
     
    Sindrome da astinenza da sostanza d'abuso neonatale (vedere paragrafo 4.6)
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Disfunzione erettile
    Galattorrea
    Ginecomastia
    Tensione mammaria
    Secchezza vulvovaginale
    Priapismo
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Dolore in sede di iniezione
    Indurimento in sede di iniezione
    Affaticamento
    Piressia
    Astenia
    Alterazione dell'andatura
    Fastidio al torace
    Reazione in sede di iniezione
    Eritema in sede di iniezione
    Tumefazione in sede di iniezione
    Fastidio in sede di iniezione
    Prurito in sede di iniezione
    Sete
    Lentezza
    Disturbo della termoregolazione (per es. ipotermia, piressia)
    Dolore toracico
    Edema periferico
    Esami diagnostici
    Creatinfosfochinasi ematica aumentata
    Glucosio ematico aumentato
    Glucosio ematico diminuito
    Emoglobina glicosilata aumentata
    Aumento della circonferenza della vita
    Colesterolo ematico diminuito
    Trigliceridi ematici diminuiti
    Fluttuazione del glucosio ematico
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Reazioni in sede di iniezione
    Durante le fasi controllate in doppio cieco dei due studi clinici a lungo termine, sono state osservate reazioni in sede di iniezione, generalmente di gravità da lieve a moderata, che si sono risolte nel tempo. Il dolore in sede di iniezione (incidenza 5,1%), ha avuto un esordio mediano al giorno 2 dopo l'iniezione e una durata mediana di 4 giorni.
    In uno studio in aperto per il confronto della biodisponibilità di Abilify Maintena 400 mg/300 mg somministrato nel muscolo deltoide o gluteo, le reazioni legate alla sede di iniezione sono state leggermente più frequenti nel muscolo deltoide. La maggior parte di esse erano reazioni lievi e sono migliorate con le iniezioni successive. Rispetto agli studi in cui Abilify Maintena 400 mg/300 mg è stato iniettato nel muscolo gluteo, il dolore ricorrente in sede di iniezione è comparso con una frequenza superiore nel muscolo deltoide.
    Neutropenia
    Nel programma clinico con Abilify Maintena 400 mg/300 mg è stata riportata neutropenia, con esordio tipico intorno al giorno 16 dopo la prima iniezione, e durata mediana di 18 giorni.
    Sintomi extrapiramidali (EPS, extrapyramidal symptoms)
    Negli studi condotti su pazienti stabili con schizofrenia, Abilify Maintena 400 mg/300 mg è stato associato ad una maggiore frequenza di sintomi extrapiramidali (18,4%) rispetto al trattamento con aripiprazolo orale (11,7%). L'acatisia è stato il sintomo osservato più frequentemente (8,2%), con esordio tipico intorno al Giorno 10 dopo la prima iniezione, e durata mediana di 56 giorni. I soggetti con acatisia avevano tipicamente ricevuto un trattamento con medicinali anticolinergici, soprattutto benzatropina mesilato e triesifenidile. Meno frequentemente, per controllare l'acatisia sono state somministrate sostanze come propranololo e benzodiazepine (clonazepam e diazepam). Sono seguiti eventi di parkinsonismo con frequenze pari al 6,9% per Abilify Maintena 400 mg/300 mg, al 4,15% per aripiprazolo orale compresse da 10 mg a 30 mg, e al 3,0% per il placebo, rispettivamente.
    Distonia
    Effetto di classe: nei primi giorni di trattamento, i soggetti sensibili possono manifestare sintomi di distonia, cioè contrazioni anomale prolungate di gruppi muscolari. I sintomi distonici includono: spasmo dei muscoli del collo, talvolta progressivo fino alla costrizione della gola, difficoltà di deglutizione, difficoltà di respirazione e/o protrusione della lingua. Sebbene questi sintomi possano verificarsi a basse dosi, la loro frequenza e gravità è maggiore quando si usano medicinali antipsicotici di prima generazione con potenza elevata, e alle dosi più alte. Nei maschi e in gruppi d'età inferiore, è stato osservato un rischio elevato di distonia acuta.
    Peso
    Durante la fase controllata con farmaco attivo, in doppio cieco, dello studio a lungo termine di 38 settimane (vedere paragrafo 5.1), si è verificato un aumento di peso del ≥ 7% tra il valore iniziale e l'ultima visita con un'incidenza del 9,5% per Abilify Maintena 400 mg/300 mg e dell'11,7% per aripiprazolo orale compresse da 10 mg a 30 mg. Si è verificata una perdita di peso ≥ 7% tra il valore iniziale e l'ultima visita con un'incidenza del 10,2% per il gruppo con Abilify Maintena 400 mg/300 mg e del 4,5% nel gruppo con aripiprazolo orale compresse da 10 mg a 30 mg. Durante la fase in doppio cieco, controllata con placebo dello studio a lungo termine di 52 settimane (vedere paragrafo 5.1), si è verificato un aumento di peso del ≥ 7% tra il valore iniziale e l'ultima visita con un'incidenza del 6,4% per Abilify Maintena 400 mg/300 mg e del 5,2% per il placebo. Si è verificata una perdita di peso ≥ 7% tra il valore iniziale e l'ultima visita con un'incidenza del 6,4% per Abilify Maintena 400 mg/300 mg e del 6,7% per il placebo. Durante il trattamento in doppio cieco, la variazione media nel peso corporeo tra il valore iniziale e l'ultima visita è stata di −0,2 kg per Abilify Maintena 400 mg/300 mg e di −0,4 kg per il placebo (p = 0,812).
    Prolattina
    Negli studi clinici per le indicazioni approvate e nei dati post-marketing, con l'uso di aripiprazolo sono stati osservati sia un aumento che una diminuzione dei valori della prolattina sierica rispetto al basale (paragrafo 5.1).
    Disturbo da gioco d'azzardo e altri disturbi del controllo degli impulsi
    Disturbo da gioco d'azzardo, ipersessualità, acquisti compulsivi e alimentazione incontrollata o compulsiva possono verificarsi nei pazienti trattati con aripiprazolo (vedere paragrafo 4.4).
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Abilify Maintena
    Negli studi clinici con Aripiprazolo non sono stati segnalati casi di sovradosaggio associati a reazioni avverse. Si deve prestare cautela per evitare l'iniezione accidentale di questo medicinale in un vaso sanguigno. Dopo ogni sovradosaggio accidentale/somministrazione endovenosa non intenzionale, confermati o sospetti, è necessario tenere sotto stretta osservazione il paziente e, nel caso si sviluppino segni o sintomi che potrebbero essere clinicamente gravi, deve essere effettuato un controllo costante incluso il monitoraggio elettrocardiografico continuo. La supervisione medica e il monitoraggio devono continuare fino alla guarigione del paziente.
    Una simulazione di dose-dumping ha mostrato che la concentrazione mediana prevista di aripiprazolo raggiunge un picco di 4 500 ng/mL, ovvero circa 9 volte l'intervallo terapeutico superiore. In caso di dose-dumping, è prevedibile che le concentrazioni di aripiprazolo scendano rapidamente al limite superiore della finestra terapeutica dopo circa 3 giorni. Entro il giorno 7, le concentrazioni mediane di aripiprazolo diminuiscono ulteriormente fino ai livelli che seguono una dose deposito i.m. senza dose-dumping. Sebbene il sovradosaggio sia meno probabile con i medicinali parenterali rispetto a quelli orali, di seguito sono presentate le informazioni di riferimento per il sovradosaggio da aripiprazolo orale.
    Segni e sintomi
    Negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing, è stato identificato un sovradosaggio acuto accidentale o intenzionale di aripiprazolo in monoterapia in pazienti adulti con dosi stimate segnalate fino a 1 260 mg (41 volte la dose giornaliera massima raccomandata di aripiprazolo) senza esiti fatali. I segni e sintomi osservati, che potrebbero essere clinicamente importanti, hanno incluso letargia, ipertensione, sonnolenza, tachicardia, nausea, vomito e diarrea. Inoltre, sono state ricevute segnalazioni di sovradosaggio accidentale con aripiprazolo in monoterapia nei bambini (con dosi fino a 195 mg) non accompagnato da esiti fatali. I segni e sintomi segnalati che potrebbero essere clinicamente gravi hanno incluso sonnolenza, perdita temporanea della coscienza e sintomi extrapiramidali.
    Trattamento del sovradosaggio
    Il trattamento del sovradosaggio deve concentrarsi sulla terapia di supporto, mantenendo un'adeguata pervietà delle vie respiratorie e un'adeguata ossigenazione e ventilazione, e sul trattamento dei sintomi. Deve essere considerato il possibile coinvolgimento di più medicinali. Quindi, deve essere iniziato immediatamente un monitoraggio cardiovascolare, incluso un monitoraggio elettrocardiografico continuo per rilevare possibili aritmie. Dopo ogni sovradosaggio confermato o sospetto con aripiprazolo, la stretta supervisione medica e il monitoraggio devono continuare fino alla guarigione del paziente.
    Emodialisi
    Sebbene manchino informazioni sull'effetto dell'emodialisi nel trattamento del sovradosaggio da aripiprazolo, è improbabile che sia utile in questa condizione a causa dell'elevato legame di aripiprazolo con le proteine plasmatiche.

    Scadenza

    3 anni
    Abilify Maintena 400 mg/300 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato
    La sospensione deve essere iniettata immediatamente dopo la ricostituzione, ma può essere conservata a temperature inferiori a 25 °C per un massimo di 4 ore nel flaconcino.
    Abilify Maintena 400 mg/300 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato in siringa preriempita
    La sospensione deve essere iniettata immediatamente dopo la ricostituzione ma può essere conservata a temperature inferiori a 25 °C per un massimo di 2 ore nella siringa.
    Dopo la ricostituzione
    Abilify Maintena 300 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato
    Abilify Maintena 400 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato
    La stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata per 4 ore a 25 °C. Dal punto di vista microbiologico, a meno che il metodo di apertura/ricostituzione non escluda il rischio di contaminazione microbica, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. In caso contrario, i tempi e le condizioni di conservazione durante l'uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore. Non conservare la sospensione ricostituita nella siringa.
    Abilify Maintena 300 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato in siringa preriempita
    Abilify Maintena 400 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato in siringa preriempita
    Se l'iniezione non viene eseguita immediatamente dopo la ricostituzione, la siringa può essere conservata a temperature inferiori a 25 °C per un massimo di 2 ore.

    Conservazione

    Non congelare.
    Abilify Maintena 300 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato in siringa preriempita
    Abilify Maintena 400 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato in siringa preriempita
    Conservare la siringa preriempita nel confezionamento esterno per proteggerla dalla luce.
    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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