Cos'è Yescarta?
Yescarta può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Dispersione
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Indicazioni
Posologia
- Prima dell'infusione di Yescarta, il paziente dovrà sottoporsi a un regime di chemioterapia linfodepletiva che prevede l'infusione endovenosa di 500 mg/m2 di ciclofosfamide e di 30 mg/m2 di fludarabina. La tempistica raccomandata è il 5°, il 4° e il 3° giorno precedenti l'infusione di Yescarta,
Pre-medicazione
- Si raccomanda di premedicare con 500-1 000 mg di paracetamolo per via orale e 12,5-25 mg di difenidramina per via endovenosa oppure orale, o medicinali equivalenti, circa un'ora prima dell'infusione di Yescarta per ridurre la possibilità di una reazione all'infusione.
- L'uso profilattico di corticosteroidi sistemici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Monitoraggio
- Nei primi 7 giorni dopo l'infusione, i pazienti devono essere monitorati quotidianamente per identificare segni e sintomi di potenziale CRS, eventi neurologici e altre tossicità. I medici possono prendere in considerazione il ricovero in ospedale per i primi 7 giorni o alla comparsa dei primi segni o sintomi di CRS e/o eventi neurologici.
- Dopo i primi 7 giorni successivi all'infusione, il paziente deve essere monitorato a discrezione del medico.
- I pazienti devono rimanere nei pressi di una struttura clinica qualificata per almeno 4 settimane dopo l'infusione.
Popolazioni speciali
- Non utilizzare un filtro per leucodeplezione.
- Prima dell'infusione e durante tutto il periodo di monitoraggio del paziente devono essere disponibili dosi di tocilizumab e dispositivi di emergenza. Nel caso eccezionale in cui tocilizumab non fosse disponibile a causa di una carenza riportata nell'elenco dei farmaci carenti dell'Agenzia europea per i medicinali, prima dell'infusione devono essere disponibili misure adeguate alternative a tocilizumab per trattare la CRS.
- Yescarta è destinato esclusivamente all'uso autologo. È necessario confermare che l'identità del paziente corrisponda agli identificatori sulla sacca per infusione di Yescarta.
- Dopo aver lavato le linee infusionali, l'intero contenuto della sacca per infusione di Yescarta deve essere infuso entro 30 minuti per gravità o mediante una pompa peristaltica.
Per le istruzioni dettagliate sulla preparazione, sulla somministrazione, le misure da adottare in caso di esposizione accidentale e lo smaltimento di Yescarta, vedere paragrafo 6.6.
Controindicazioni
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Uso autologo
- Reazioni avverse gravi non risolte (specialmente reazioni polmonari, reazioni cardiache o ipotensione), incluse quelle derivanti da chemioterapie precedenti.
- Infezione attiva non controllata.
- Malattia del trapianto contro l'ospite (graft-versus-host disease, GvHD) in fase attiva.
In alcuni casi, il trattamento può essere ritardato dopo la somministrazione del regime di chemioterapia linfodepletiva. Se l'infusione viene ritardata per più di 2 settimane dopo che al paziente è stata somministrata la chemioterapia linfodepletiva, il regime di chemioterapia linfodepletiva deve essere somministrato nuovamente (vedere paragrafo 4.2).
Yescarta continua a diffondersi e a persistere dopo la somministrazione di tocilizumab e corticosteroidi. Gli antagonisti del fattore di necrosi tumorale (TNF) non sono raccomandati per la gestione della CRS associata a Yescarta.
Gravità della CRSa
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Tocilizumab
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Corticosteroidi
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Grado 1
I sintomi richiedono solo un trattamento sintomatico (es. febbre, nausea, affaticamento, cefalea, mialgia, malessere).
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Trattare secondo quanto indicato per la CRS di Grado 2 se non si riscontra alcun miglioramento entro 24 ore.
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N/A
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Grado 2
I sintomi richiedono e rispondono a un intervento moderato.
Quantità di ossigeno richiesta inferiore al 40% di FiO2, oppure ipotensione responsiva ai fluidi o a un vasopressore a basso dosaggio, oppure tossicità d'organo di Grado 2b.
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Somministrare tocilizumabc alla dose di 8 mg/kg per via endovenosa nel corso di un'ora (non superare gli 800 mg).
Ripetere la somministrazione di tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità se il paziente non risponde alla terapia con liquidi per via endovenosa o all'aumento dell'apporto supplementare di ossigeno.
Somministrare fino a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore. Non superare il totale massimo di 4 dosi se non si verificano miglioramenti clinici dei segni e sintomi di CRS oppure, in assenza di risposta alla seconda dose o alle dosi successive di tocilizumab, considerare misure alternative per il trattamento della CRS.
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Trattare secondo quanto indicato per la CRS di Grado 3 se non si riscontra alcun miglioramento entro 24 ore dall'inizio della somministrazione di tocilizumab.
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Grado 3
I sintomi richiedono e rispondono a un intervento aggressivo.
Quantità di ossigeno richiesta pari o superiore al 40% di FiO2, oppure ipotensione che richiede un vasopressore ad alto dosaggio o più vasopressori, oppure tossicità d'organo di Grado 3, oppure transaminite di Grado 4.
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Seguire le indicazioni per la CRS di Grado 2.
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Somministrare metilprednisolone alla dose di 1 mg/kg per via endovenosa 2 volte al giorno, oppure una dose equivalente di desametasone (es. 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore).
Continuare con la somministrazione di corticosteroidi fino a ridurre la gravità dell'episodio al Grado 1 o inferiore, quindi diminuire la dose.
In assenza di miglioramento, seguire le indicazioni per la CRS di Grado 4 (vedere sotto).
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Grado 4
Sintomi potenzialmente letali. Esigenza di supporto ventilatorio o emodialisi veno-venosa continua, oppure tossicità d'organo di Grado 4 (transaminite esclusa).
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Seguire le indicazioni per la CRS di Grado 2.
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Somministrare 1.000 mg di metilprednisolone per via endovenosa al giorno per 3 giorni; se si nota un miglioramento, procedere come indicato sopra.
Prendere in considerazione l'uso alternativo di altri immunosoppressori se le condizioni del paziente non migliorano oppure peggiorano.
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Reazioni avverse neurologiche
Valutazione della gravità
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CRS concomitante
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Assenza di CRS concomitante
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Grado 2
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Somministrare tocilizumab come indicato nella Tabella 1 per il trattamento della CRS di Grado 2. Se non si riscontra alcun miglioramento entro 24 ore dall'inizio della somministrazione di tocilizumab, somministrare 10 mg di desametasone per via endovenosa ogni 6 ore se il paziente non sta già assumendo altri corticosteroidi. Continuare con desametasone fino a ridurre la gravità dell'episodio al Grado 1 o inferiore, quindi diminuire la dose.
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Somministrare 10 mg di desametasone per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino a ridurre la gravità dell'episodio al Grado 1 o inferiore, quindi diminuire la dose.
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Prendere in considerazione la somministrazione di medicinali non sedativi e anticonvulsivanti (es. levetiracetam) per la prevenzione delle crisi convulsive.
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Grado 3
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Somministrare tocilizumab come indicato nella Tabella 1 per il trattamento della CRS di Grado 2.
In aggiunta somministrare 10 mg di desametasone per via endovenosa insieme alla prima dose di tocilizumab e ripetere la somministrazione della dose ogni 6 ore. Continuare con desametasone fino a ridurre la gravità dell'episodio al Grado 1 o inferiore, quindi diminuire la dose.
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Somministrare 10 mg di desametasone per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino a ridurre la gravità dell'episodio al Grado 1 o inferiore, quindi diminuire la dose.
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Prendere in considerazione la somministrazione di medicinali non sedativi e anticonvulsivanti (es. levetiracetam) per la prevenzione delle crisi convulsive.
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Grado 4
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Somministrare tocilizumab come indicato nella Tabella 1 per il trattamento della CRS di Grado 2.
Somministrare 1.000 mg di metilprednisolone al giorno per via endovenosa insieme alla prima dose di tocilizumab e continuare con 1.000 mg di metilprednisolone al giorno per via endovenosa per altri 2 giorni; se si nota un miglioramento, procedere come indicato sopra.
Se non si riscontra alcun miglioramento, prendere in considerazione la somministrazione di 1.000 mg di metilprednisolone per via endovenosa 3 volte al giorno o una terapia alternativa.a
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Somministrare 1.000 mg di metilprednisolone al giorno per via endovenosa per 3 giorni; se si nota un miglioramento, procedere come indicato sopra.
Se non si riscontra alcun miglioramento, prendere in considerazione la somministrazione di 1.000 mg di metilprednisolone per via endovenosa 3 volte al giorno o una terapia alternativa.a
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Prendere in considerazione la somministrazione di medicinali non sedativi e anticonvulsivanti (es. levetiracetam) per la prevenzione delle crisi convulsive.
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Ipogammaglobulinemia
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
L'uso profilattico di corticosteroidi sistemici può interferire con l'attività di Yescarta. L'uso profilattico di corticosteroidi sistemici non è pertanto raccomandato prima dell'infusione (vedere paragrafo 4.2).
Fertilità, gravidanza e allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Classificazione per sistemi e organi
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Frequenza
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Reazioni avverse
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Infezioni ed infestazioni
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Molto comune
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Infezioni causate da agente patogeno non specificato
Infezione virale
Infezione batterica
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Comune
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Infezione fungina
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Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi) | ||
Raro | Neoplasia secondaria maligna originata da cellule T | |
Patologie del sistema emolinfopoietico
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Molto comune
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Neutropenia febbrile#
Neutropenia#
Linfopenia#
Leucopenia#
Anemia#
Trombocitopenia#
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Comune
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Coagulopatiaa
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Disturbi del sistema immunitario
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Molto comune
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CSR
Immunoglobuline ridotteb
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Comune
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Ipersensibilità
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Non comune
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Linfoistiocitosi emofagocitica*
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Molto comune
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Iponatriemia#
Ipofosfatemia#
Iperuricemia#**
Iperglicemia#
Appetito ridottoc
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Comune
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Ipokaliemia#
Ipocalcemia#
Ipoalbuminemia#
Disidratazioned
Calo ponderale
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Disturbi psichiatrici
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Molto comune
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Deliriume
Insonnia
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Comune
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Ansia
Disturbo affettivof
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Patologie del sistema nervoso
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Molto comune
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Encefalopatiag
Tremoreh
Cefaleai Capogiroi
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Comune
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Atassiak
Crisi convulsive, incluso stato epilettico
Emiparesi
Paralisi faccialel
Neuropatia perifericam
Mioclono
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Non comune
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Quadriplegia
Edema del midollo spinale
Mielite
Discalculia
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Patologie dell'occhio
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Comune
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Compromissione della visionen
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Patologie cardiache
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Molto comune
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Tachicardiao
Aritmiap
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Comune
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Arresto cardiaco
Insufficienza cardiacaq
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Patologie vascolari
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Molto comune
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Ipotensioner
Ipertensione
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Comune
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Trombosis
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Molto comune
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Tosset
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Comune
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Insufficienza respiratoriau
Ipossiav
Versamento pleurico
Edema polmonare
Dispneaw
Infiammazione nasalex
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Patologie gastrointestinali
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Molto comune
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Vomito
Diarreay
Stipsi
Dolore addominalez
Nausea
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Comune
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Disfagia***
Bocca seccaaa
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Patologie epatobiliari
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|
Molto comune
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Transaminasi aumentatebb
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Comune
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Iperbilirubinemiacc
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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|
Molto comune
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Eruzione cutaneadd
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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|
Molto comune
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Disfunzione motoriaee
Dolore muscoloscheletricoff
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Non comune
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Rabdomiolisi
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Patologie renali e urinarie
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Comune
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Compromissione renalegg
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Molto comune
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Febbrehh
Edemaii
Stanchezzajj
Brividi
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Comune
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Reazioni correlate all'infusione
Dolore
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Non comune
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Sindrome da disfunzione multiorgano
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