Cos'è Vicks Sinex Aloe?
Vicks Sinex Aloe può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: spray
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Indicazioni
Posologia
Posologia
Adulti e bambini oltre i 12 anni: 1-2 nebulizzazioni per narice ogni 8 – 12 ore, salvo diversa indicazione del medico.
Modo di somministrazione
Rimuovere il tappo protettivo. Tenere il flacone in posizione verticale tenendo il pollice alla base e l'erogatore tra l'indice e il medio. Introdurre nella narice la sua estremità e premere il nebulizzatore con moto rapido e deciso, senza inclinare la testa. Dopo l'applicazione, inspirare profondamente a bocca chiusa. Non utilizzare il prodotto da distesi.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.ipertrofia prostatica
- malattie cardiache ed ipertensione arteriosa gravi.
- Aumentata pressione intraoculare, in particolare in caso di glaucoma ad angolo chiuso.
- Ipertiroidismo.
- Rinite secca.
- Non somministrare durante e nelle due settimane successive a terapia con farmaci antidepressivi (IMAO).
Il farmaco è controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Impiegare con cautela in gravidanza, nei pazienti anziani (per il pericolo di ritenzione urinaria), nei pazienti con diabete mellito, nei pazienti affetti da feocromocitoma e nei pazienti con angina Se i sintomi persistono si deve considerare una rivalutazione clinica, in ogni caso, il trattamento non deve essere protratto per oltre 4 giorni consecutivi per evitare un effetto rebound e fenomeni di rinite indotti dal farmaco. Attenersi con scrupolo alle dosi consigliate. L'ingestione accidentale può provocare sedazione spiccata.
Non deve essere usato oralmente. Evitare il contatto del liquido con gli occhi.
L'uso protratto dei vasocostrittori può alterare la normale funzione della mucosa del naso e dei seni paranasali, inducendo anche assuefazione al farmaco. L'efficacia degli agenti decongestionanti nasali può essere ridotta (tachifilassi) con l'uso a lungo termine o in caso di sovradosaggio. Questo può condurre a dosi più alte o ad un utilizzo più frequente del prodotto che può portare a un uso cronico. Ripetere le applicazioni per lunghi periodi può risultare dannoso. L'uso, specie se prolungato, dei prodotti topici può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione; in tal caso è necessario interrompere il trattamento e istituire una terapia idonea.
L'uso protratto può causare congestione nasale dovuta ad iperemia della mucosa nasale (effetto rebound) e rigonfiamento cronico della mucosa nasale (rinite medicamentosa) cosi come atrofia della mucosa o rinite secca.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Vicks Sinex Aloe 0,05% soluzione da nebulizzare contiene benzalconio cloruro che può causare broncospasmo. Questo medicinale contiene 0,01 mg di benzalconio cloruro per dose (1 nebulizzazione) che equivalgono a 0,2 mg/ml.
Benzalconio cloruro può causare irritazione e gonfiore all'interno del naso, specialmente se usato per lunghi periodi.
Vicks Sinex Aloe 0,05% soluzione da nebulizzare contiene alcol benzilico. Questo medicinale contiene 0,1 mg di alcol benzilico per dose (1 nebulizzazione), equivalente a 2 mg/ml. L'alcol benzilico può causare reazioni allergiche. L'alcol benzilico può causare lieve irritazione locale.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Esiste la possibilità di interazioni con effetto ipertensivo tra ammine simpaticomimetiche come l'ossimetazolina con gli inibitori delle monoamminossidasi (IMAO) dovuti alla loro attività cardiovascolare. Questo prodotto non deve essere utilizzato durante l'uso o nelle due settimane successive a trattamento con farmaci anti-MAO (vedere paragrafo 4.3).
L'ossimetazolina potrebbe ridurre l'efficacia dei farmaci beta-bloccanti, metil dopa o altri farmaci antiipertensivi. Potrebbero verificarsi fenomeni di ipertensione e di aritmie quando gli antidepressivi triciclici vengono somministrati con farmaci simpaticomimetici come l'ossimetazolina. Può verificarsi un aumento della tossicità cardiovascolare quando i farmaci simpaticomimetici vengono somministrati in concomitanza di farmaci antiparchinsoniani come le bromocriptine.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Non ci sono studi sull'uso del prodotto durante la gravidanza e l'allattamento. A cause di prove insufficienti sull'uso del prodotto durante la gravidanza e l'allattamento, l'uso di questo medicinale dovrebbe essere evitato, se non raccomandato dal medico.
La somministrazione deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il bambino.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Classificazione per sistemi e organi
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Frequenza
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Effetti collaterali
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Raro
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fastidio o irritazione del naso, orofaringea, starnuti.
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Non nota
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Secchezza della mucosa nasale, congestione nasale, epistassi.
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Patologie dell‘occhio
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Raro
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Irritazione degli occhi, fastidio o rossore dell'occhio.
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Patologie cardiache
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Molto raro
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Tachicardia, palpitazioni, innalzamento della pressione arteriosa (ipertensione), bradicardia riflessa.
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Patologie del sistema nervoso centrale
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Molto raro
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Insonnia, nervosismo, tremore, ansia, agitazione, irritabilità e cefalea.
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Patologie gastrointestinali
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Molto raro
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Nausea.
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Patologie del sistema immunitario
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Non nota
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Reazioni di Ipersensibilità ( angioedema, eruzione cutanea, prurito)
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Patologie renali e urinarie
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Molto raro
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Disturbi della minzione
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Sovradosaggio
Il sovradosaggio può verificarsi dopo somministrazione per via nasale o assunzione accidentale per via orale.
Il quadro clinico derivante da un'intossicazione da derivati imidazolici può non essere chiaro per l'alternanza di episodi di iperattività con episodi di depressione del sistema nervoso centrale, del sistema cardiovascolare e polmonare.
Sintomi
I sintomi dovuti ad un moderato o acuto sovradosaggio possono includere ipertensione, tachicardia, palpitazioni, aritmie cardiache, arresto cardiaco, insufficienza cardiaca, sudorazione, agitazione, midriasi, nausea, vomito, cianosi, febbre, spasmi, collasso circolatorio, edema polmonare, disordini respiratori, disordini psichici, sonnolenza, pallore, miosi, abbassamento della temperatura corporea, bradicardia, ipotensione come a seguito di uno shock, apnea, perdita di coscienza, convulsioni e coma e, nei bambini, grave depressione del Sistema Nervoso Centrale con sintomi come la diminuzione della temperatura corporea, bradicardia, ipotensione, apnea e perdita di coscienza che richiedono l'adozione di adeguate misure d'urgenza.
Trattamento
Il trattamento deve essere sintomatico.
Dovrebbe essere immediatamente somministrato del carbone attivo (adsorbente), sodio solfato (lassativo) o lavanda gastrica (in caso di grandi quantità) dal momento che l'ossimetazolina può essere assorbita rapidamente. Un inibitore non selettivo dei recettori alfa-adrenergici può essere utilizzato come antidoto. Se necessario, attuare misure per abbassare la febbre, terapia anticonvulsivante e nei casi più seri è richiesta intubazione e respirazione artificiale.
È controindicato l'uso di vasopressori.