Vaborem

    Ultimo aggiornamento: 08/04/2024

    Cos'è Vaborem?

    Vaborem è un farmaco a base del principio attivo Meropenem + Vaborbactam, appartenente alla categoria degli Antibatterici e nello specifico Carbapenemi. E' commercializzato in Italia dall'azienda A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite S.r.l..

    Vaborem può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Vaborem 1 g/ 1 g polvere per concentrato per soluzione per infusione, uso endovenoso 6 flaconcini

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Menarini International Operation Luxembourg S.A.
    Concessionario: A. Menarini Industrie Farmaceutiche Riunite S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Meropenem + Vaborbactam
    Gruppo terapeutico: Antibatterici
    ATC: J01DH52 - Meropenem e vaborbactam
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Vaborem? A cosa serve?
    Vaborem è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti (vedere paragrafi 4.4 e 5.1):
    • infezione del tratto urinario complicata (cUTI), compresa pielonefrite
    • infezione intra-addominale complicata (cIAI)
    • polmonite nosocomiale (HAP), inclusa polmonite associata a ventilazione (VAP).
    Trattamento di pazienti con batteriemia che si verifica in associazione o in sospetta associazione con una qualsiasi delle infezioni sopra elencate.
    Vaborem è inoltre indicato per il trattamento di infezioni dovute a organismi Gram-negativi aerobi in adulti che dispongono di opzioni terapeutiche limitate (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1).
    Occorre tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

    Posologia

    Come usare Vaborem: Posologia
    Posologia
    Tabella 1: Dose raccomandata per via endovenosa per pazienti con clearance della creatinina (CrCl) ≥40 mL/min1
    Tipo di infezione
    Dose di Vaborem (meropenem/vaborbactam)2
    Frequenza
    Durata dell'infusione
    Durata del trattamento
    UTI complicata (cUTI), inclusa pielonefrite
     
    2 g/2 g
     
    Ogni
    8 ore
    3 ore
    5-10 giorni2
    cIAI
    2 g/2 g
    Ogni
    8 ore 
    3 ore
    5-10 giorni2
    Polmonite nosocomiale (HAP), inclusa VAP
     
    2 g/2 g
    Ogni
    8 ore
    3 ore
    7-14 giorni
    Batteriemia in associazione o in sospetta associazione con una qualsiasi delle infezioni sopra elencate
    2 g/2 g
    Ogni
    8 ore
    3 ore
    Durata a seconda della sede di infezione
    Infezioni dovute a organismi Gram-negativi aerobi in pazienti con opzioni terapeutiche limitate
    2 g/2 g
    Ogni
    8 ore
    3 ore
    Durata a seconda della sede di infezione
    1 Calcolata mediante la formula di Cockcroft-Gault
    2 Il trattamento può continuare per un periodo fino a 14 giorni
    Popolazioni speciali
    Popolazione anziana
    Non sono necessari aggiustamenti della dose in funzione dell'età (vedere paragrafo 5.2).
    Insufficienza renale
    La tabella 2 riporta gli aggiustamenti della dose raccomandati per i pazienti con CrCl ≤39 mL/min.
    L'emodialisi rimuove Meropenem + Vaborbactam (vedere paragrafo 5.2). Le dosi aggiustate per l'insufficienza renale devono essere somministrate dopo una seduta di dialisi.
    Tabella 2: Dosi raccomandate per via endovenosa per pazienti con CrCl ≤39 mL/min1
    CrCl (mL/min)1
    Regime posologico raccomandato2
    Intervallo posologico
    Durata dell'infusione
    20-39
    1 g/1 g
    Ogni 8 ore
    3 ore
    10-19
    1 g/1 g
    Ogni 12 ore
    3 ore
    <10
    0,5 g/0,5 g
    Ogni 12 ore
    3 ore
    1 Calcolata mediante la formula di Cockcroft-Gault
    2 Per la durata raccomandata del trattamento vedere Tabella 1
    Insufficienza epatica
    Non sono necessari aggiustamenti della dose in pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di meropenem/vaborbactam nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Uso endovenoso.
    Vaborem viene somministrato mediante infusione endovenosa della durata di 3 ore.
    Per le istruzioni sulla ricostituzione e sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Vaborem
    Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Ipersensibilità a qualsiasi agente antibatterico carbapenemico.
    Ipersensibilità severa (per es. reazione anafilattica, reazione cutanea severa) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta-lattamico (es. penicilline, cefalosporine o monobactami).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Vaborem
    Reazioni di ipersensibilità
    Con meropenem e/o meropenem/vaborbactam sono stati segnalati casi gravi e talvolta fatali di reazioni di ipersensibilità (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
    I pazienti con una storia di ipersensibilità a carbapenemi, penicilline o altri agenti antibatterici beta-lattamici possono presentare ipersensibilità anche verso meropenem/vaborbactam. Prima di iniziare la terapia con Vaborem, occorre un'attenta valutazione di precedenti reazioni di ipersensibilità agli antibiotici beta-lattamici.
    Se si verifica una reazione allergica grave, occorre interrompere immediatamente il trattamento con Vaborem e attuare adeguate misure di emergenza. In pazienti trattati con meropenem (vedere paragrafo 4.8) sono state segnalate severe reazioni avverse cutanee (SCAR), come la sindrome di Stevens-Johnson (SJS), la necrolisi epidermica tossica (TEN), reazioni al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), l'eritema multiforme (EM) e la pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP). Se si manifestano segni e sintomi riconducibili a queste reazioni, il meropenem deve essere sospeso immediatamente e si deve prendere in considerazione un trattamento alternativo.
    Convulsioni
    Durante il trattamento con meropenem sono stati segnalati casi di convulsioni (vedere paragrafo 4.8).
    I pazienti con noti disturbi convulsivi devono continuare la terapia anticonvulsivante. I pazienti che sviluppano tremori focali, mioclono o convulsioni devono essere sottoposti a esame neurologico avviando una terapia anticonvulsivante, se non già istituita. Se necessario, la dose di meropenem/vaborbactam deve essere aggiustata in base alla funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2). In alternativa, occorre interrompere meropenem/vaborbactam (vedere paragrafo 4.5).
    Monitoraggio della funzionalità epatica
    A causa del rischio di tossicità epatica (disfunzione epatica con colestasi e citolisi) è necessario un attento monitoraggio della funzionalità epatica durante il trattamento con meropenem/vaborbactam (vedere paragrafo 4.8).
    Nei pazienti con disturbi epatici preesistenti occorre monitorare la funzionalità epatica durante il trattamento con meropenem/vaborbactam. Non sono necessari aggiustamenti della dose (vedere paragrafo 4.2).
    Sieroconversione al test dell'antiglobulina (test di Coombs)
    Come osservato con meropenem, durante il trattamento con meropenem/vaborbactam il test di Coombs diretto o indiretto può restituire un risultato positivo (vedere paragrafo 4.8).
    Diarrea da Clostridium difficile
    In associazione con meropenem/vaborbactam è stata segnalata diarrea da Clostridium difficile. Il disturbo, che può variare in gravità da diarrea lieve a colite fatale, va preso in considerazione nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di Vaborem (vedere paragrafo 4.8) valutando un'eventuale interruzione della terapia e la somministrazione di un trattamento specifico per Clostridium difficile. Non si devono somministrare medicinali che inibiscono la peristalsi.
    Uso concomitante con acido valproico/sodio valproato/valpromide
    Casi pubblicati in letteratura hanno dimostrato che la co-somministrazione di carbapenemi, incluso meropenem, a pazienti in terapia con acido valproico o sodio divalproex può, per effetto di questa interazione, ridurre i livelli plasmatici di acido valproico a concentrazioni al di sotto del range terapeutico aumentando così il rischio di convulsioni subentranti. Se la somministrazione di Vaborem è necessaria, occorre prendere in considerazione una terapia anticonvulsivante supplementare (vedere paragrafo 4.5).
    Limitazioni dei dati clinici
    Infezioni intra-addominali complicate
    L'uso di Vaborem nel trattamento di pazienti con infezioni intra-addominali complicate si basa sull'esperienza acquisita con meropenem in monoterapia e sulle analisi del rapporto tra farmacocinetica e farmacodinamica di meropenem/vaborbactam.
    Polmonite nosocomiale (HAP), inclusa polmonite associata a ventilazione
    L'uso di Vaborem nel trattamento di pazienti con polmonite nosocomiale, inclusa polmonite associata a ventilazione, si basa sull'esperienza con meropenem in monoterapia e sulle analisi del rapporto tra farmacocinetica e farmacodinamica per meropenem/vaborbactam.
    L'uso di Vaborem nel trattamento di pazienti con infezioni dovute a organismi batterici che dispongono di opzioni terapeutiche limitate si basa sulle analisi del rapporto di farmacocinetica/farmacodinamica effettuate per meropenem/vaborbactam e sui dati limitati di uno studio clinico randomizzato nell'ambito del quale 32 pazienti sono stati trattati con Vaborem e 15 pazienti sono stati trattati con la migliore terapia disponibile per le infezioni causate da organismi resistenti ai carbapenemi (vedere paragrafo 5.1).
    Spettro di attività di meropenem/vaborbactam
    Meropenem non presenta attività contro Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) e Staphylococcus epidermidis (MRSE) meticillino-resistente né contro le specie di Enterecoccus vancomicino-resistenti (VRE). In caso di coinvolgimento certo o sospetto di questi patogeni nel processo di infezione occorre usare differenti o ulteriori agenti antibatterici.
    Lo spettro di inibizione di vaborbactam include le carbapenemasi di classe A (come KPC) e di classe C. Vaborbactam non esercita alcuna inibizione sulle carbapenemasi di classe D come OXA-48 o sulle metallo-β-lattamasi di classe B come NDM e VIM (vedere paragrafo 5.1).
    Organismi non sensibili
    L'uso di meropenem/vaborbactam può comportare una crescita eccessiva di organismi non sensibili, che potrebbe richiedere l'interruzione del trattamento o altre misure appropriate.
    Dieta a contenuto controllato di sodio
    Vaborem contiene 250 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 12,5% della dose massima giornaliera di 2 g di sodio raccomandata dall'OMS per un adulto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Vaborem
    I dati degli studi in vitro suggeriscono una potenziale induzione di CYP1A2 (meropenem), CYP3A4 (meropenem e vaborbactam) e potenzialmente altri enzimi e trasportatori regolati da PXR (meropenem e vaborbactam). Quando si somministra Vaborem in concomitanza con medicinali metabolizzati prevalentemente da CYP1A2 (es. teofillina), CYP3A4 (es. alprazolam, midazolam, tacrolimus, sirolimus, ciclosporina, simvastatina, omeprazolo, nifedipina, chinidina ed etinilestradiolo) e/o dal CYP2C (es. warfarin, fenitoina ) e/o trasportatori dalla P-gp (ad es. dabigatran, digossina) potrebbe esserci un potenziale rischio di interazione che potrebbe comportare una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche e dell'attività del prodotto medicinale co-somministrato. Pertanto, i pazienti che assumono tali medicinali devono essere monitorati per possibili segni clinici di alterata efficacia terapeutica.
    Sia meropenem che vaborbactam sono substrati di OAT3 e come tali, il probenecid compete con il meropenem per la secrezione tubulare attiva e quindi inibisce l'escrezione renale di meropenem e lo stesso meccanismo potrebbe applicarsi al vaborbactam. La co somministrazione di probenecid con Vaborem non è raccomandata in quanto potrebbe provocare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di meropenem e vaborbactam.
    La somministrazione concomitante di meropenem e acido valproico è stata associata a riduzioni delle concentrazioni di acido valproico con conseguente perdita di controllo delle convulsioni. Dati raccolti in vitro e da studi sugli animali suggeriscono che i carbapenemi possono inibire l'idrolisi del metabolita glucuronide dell'acido valproico (VPA g) in acido valproico, abbassando così le concentrazioni sieriche di acido valproico. Pertanto, quando non è possibile evitare la somministrazione concomitante di acido valproico e meropenem/vaborbactam, occorre somministrare una terapia anticonvulsivante supplementare (vedere paragrafo 4.4).
    Anticoagulanti orali
    La somministrazione concomitante di agenti antibatterici e warfarin può potenziare gli effetti anticoagulanti di warfarin. Numerosi casi di un potenziato effetto di un anticoagulante orale, incluso warfarin, sono stati riferiti in pazienti in terapia concomitante con agenti antibatterici. Il rischio può variare a seconda dell'infezione sottostante, dell'età e dello stato generale del paziente, pertanto è difficile valutare in quale misura l'agente antibatterico concorre all'aumento del rapporto internazionale normalizzato (INR). Si raccomanda il monitoraggio frequente dell'INR durante e subito dopo la somministrazione concomitante di Vaborem con un anticoagulante orale.
    Contraccettivi:
    Vaborem può ridurre l'efficacia del prodotto medicinale contraccettivi ormonali contenenti estrogeni e/o progesterone. Le donne in età fertile devono essere consigliate di utilizzare metodi contraccettivi alternativi ed efficaci durante il trattamento con Vaborem e per un periodo di 28 giorni dopo l'interruzione del trattamento.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Vaborem" insieme ad altri farmaci come “Acido Valproico + Sodio Valproato EG”, “Acido Valproico + Sodio Valproato Ratiopharm”, “Acido Valproico + Sodio Valproato Sandoz”, “Depakin Chrono”, “Depakin - Compressa Gastroresistente, Soluzione”, “Depakin - Granulato A Rilascio Modificato”, “Sodio Valproato Aurobindo Italia”, “Sodio Valproato Aurobindo”, “Vaxchora”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di meropenem/vaborbactam in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte). Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di Vaborem durante la gravidanza.
    È stato riportato che meropenem è escreto nel latte materno. Non è noto se vaborbactam sia escreto nel latte materno o di animali. Poiché il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso, l'allattamento deve essere interrotto prima di iniziare la terapia.
    Fertilità
    Gli effetti di meropenem/vaborbactam sulla fertilità nell'uomo non sono stati studiati. Gli studi sugli animali con Meropenem + Vaborbactam non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Vaborem altera moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Durante il trattamento con meropenem in monoterapia sono stati segnalati casi di convulsioni, specialmente in pazienti in terapia anticonvulsivante (vedere paragrafo 4.4). Meropenem/vaborbactam può causare cefalea, parestesia, letargia e capogiro (vedere paragrafo 4.8). Occorre pertanto cautela durante la guida di veicoli o l'uso di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Vaborem
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le più comuni reazioni avverse che hanno interessato 322 pazienti partecipanti agli studi di fase 3 (dati aggregati) sono state cefalea (8,1%), diarrea (4,7%), flebite in sede di infusione (2,2%) e nausea (2,2%).
    Elenco tabulato delle reazioni avverse
    Le seguenti reazioni avverse sono state riferite con meropenem in monoterapia e/o osservate nel corso degli studi di fase 3 su Vaborem. Le reazioni avverse vengono presentate in base alla frequenza e secondo la classificazione per sistemi e organi. Le reazioni avverse elencate in tabella con frequenza “non nota“ non sono state osservate nell'ambito degli studi clinici su Vaborem o meropenem, ma sono state riferite nell'esperienza post-marketing con meropenem in monoterapia.
    La frequenza è definita come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascuna classificazione per sistemi e organi, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di serietà.
    Tabella 3: Frequenza delle reazioni avverse secondo la classificazione per sistemi e organi
    Classificazione per Sistemi e Organi
    Comune
    (da ≥1/100 a <1/10)
    Non comune
    (da ≥1/1,000 a <1/100)
    Raro
    (≥1/10.000, <1/1.000)
    Non nota
    (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Infezioni ed infestazioni
     
    Colite da Clostridium difficile
    Candidiasi vulvovaginale
    Candidosi orale
     
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Trombocitemia
    Leucopenia
    Neutropenia
    Eosinofilia
    Trombocitopenia
     
    Agranulocitosi
    Anemia emolitica
    Disturbi del sistema immunitario
     
    Reazione anafilattica
    Ipersensibilità
     
    Angioedema
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Ipokaliemia
    Ipoglicemia
    Appetito ridotto
    Iperkaliemia
    Iperglicemia
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
    Insonnia
    Allucinazione
     
     
    Delirium
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Tremore
    Letargia
    Capogiro
    Parestesia
    Convulsioni
     
    Patologie vascolari
    Ipotensione
     
    Flebite
    Dolore vascolare
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    Broncospasmo
     
     
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Nausea
    Vomito
    Distensione dell'addome
    Dolore addominale
     
     
    Patologie epatobiliari
    Alanina aminotransferasi aumentata
    Aspartato aminotransferasi aumentata
    Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Lattato deidrogenasi ematica aumentata
    Bilirubina ematica aumentata
     
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Prurito
    Eruzione cutanea
    Orticaria
     
    Severe reazioni avverse cutanee (SCAR), come Necrolisi epidermica tossica (TEN)
    Sindrome di Stevens Johnson (SJS)
    Eritema multiforme (EM)
    Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS)
    Pustolosi esantematica acuta generalizzata
    (AGEP) (vedi paragrafo 4.4)
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Compromissione renale
    Incontinenza
    Creatinina ematica aumentata
    Urea ematica aumentata
     
     
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Flebite in sede di infusione
    Piressia
     
    Fastidio al torace
    Reazione in sede di infusione
    Eritema in sede di infusione
    Flebite in sede di iniezione
    Trombosi in sede di infusione
    Dolore
     
     
    Esami diagnostici
     
    Creatinfosfochinasi ematica aumentata
     
    Test di Coombs diretto e indiretto positivo
    Traumatismo, intossicazioni e complicazioni da procedura
     
    Reazione correlata a infusione
     
     
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo web https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Vaborem
    Non vi sono esperienze di sovradosaggio con Vaborem.
    La limitata esperienza post-marketing con meropenem in monoterapia indica che eventuali reazioni avverse insorte a seguito di sovradosaggio sono coerenti con il profilo delle reazioni avverse descritto al paragrafo 4.8, sono generalmente di gravità lieve e si risolvono con l'interruzione del trattamento o la riduzione della dose.
    In caso di sovradosaggio, occorre interrompere Vaborem e istituire un trattamento di supporto generale. In soggetti con funzionalità renale normale si verificherà una rapida eliminazione renale.
    Meropenem + Vaborbactam possono essere rimossi mediante emodialisi. Nei soggetti con malattia renale in stadio terminale (ESRD) trattati con 1 g di meropenem e 1 g di vaborbactam, il recupero totale medio in dialisato dopo una seduta di emodialisi è risultato rispettivamente pari al 38% per meropenem e al 53% per vaborbactam.

    Scadenza

    4 anni
    Dopo la ricostituzione
    Il flaconcino ricostituito deve immediatamente essere ulteriormente diluito.
    Dopo la diluizione
    La stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per un periodo fino a 4 ore alla temperatura di 25°C o entro 22 ore alla temperatura di 2-8°C.
    Da un punto di vista microbiologico, il medicinale ricostituito e diluito deve essere usato immediatamente.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
    Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e la diluizione vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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