Thiotepa Medac

    Ultimo aggiornamento: 22/10/2024

    Cos'è Thiotepa Medac?

    Thiotepa Medac è un farmaco a base del principio attivo Tiotepa, appartenente alla categoria degli Antineoplastici alchilanti e nello specifico Etilenimine. E' commercializzato in Italia dall'azienda Medac Gesellschaft für klinische Spezialpräparate MBH.

    Thiotepa Medac può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Thiotepa Medac 100 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 10 ml
    Thiotepa Medac 15 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 2 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Medac Gesellschaft für klinische Spezialpräparate MBH
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Tiotepa
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici alchilanti
    ATC: L01AC01 - Tiotepa
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Thiotepa Medac? A cosa serve?
    Thiotepa medac è indicata, in associazione con altri medicinali chemioterapici:
    • con o senza irradiazione corporea totale (TBI), come regime di condizionamento precedente al trapianto allogenico o autologo di cellule emopoietiche progenitrici (HPCT) in pazienti adulti e pediatrici con patologie ematologiche;
    • quando la chemioterapia ad alte dosi con il supporto di HPCT è adeguata al trattamento di tumori solidi in pazienti adulti e pediatrici.

    Posologia

    Come usare Thiotepa Medac: Posologia
    La somministrazione di Thiotepa medac dev'essere supervisionata da un medico esperto nel regime di condizionamento precedente al trapianto di cellule emopoietiche progenitrici.
    Posologia
    Thiotepa medac è somministrata a dosaggi diversi, in associazione con altri medicinali chemioterapici, prima dell'HPCT in pazienti con patologie ematologiche o tumori solidi.
    La posologia indicata di Thiotepa medac, nei pazienti adulti e pediatrici, dipende dal tipo di HPCT (autologo o allogenico) e dalla patologia.
    Adulti
    HPCT autologo
    Patologie ematologiche
    La dose raccomandata nelle patologie ematologiche varia da 125 mg/m2/giorno (3,38 mg/kg/giorno) a 300 mg/m2/giorno (8,10 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata da 2 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 900 mg/m2 (24,32 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Linfoma
    La dose raccomandata varia da 125 mg/m2/giorno (3,38 mg/kg/giorno) a 300 mg/m2/giorno (8,10 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata da 2 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa massima di 900 mg/m2 (24,32 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Linfoma del sistema nervoso centrale
    La dose raccomandata è 185 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Mieloma multiplo
    La dose raccomandata varia da 150 mg/m2/giorno (4,05 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 750 mg/m2 (20,27 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Tumori solidi
    La dose raccomandata nei tumori solidi varia da 120 mg/m2/giorno (3,24 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 2 fino a 5 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 800 mg/m2 (21,62 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Carcinoma mammario
    La dose raccomandata varia da 120 mg/m2/giorno (3,24 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata da 3 a 5 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 800 mg/m2 (21,62 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Tumori del sistema nervoso centrale
    La dose raccomandata varia da 125 mg/m2/giorno (3,38 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 3 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 750 mg/m2 (20,27 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Carcinoma ovarico
    La dose raccomandata è 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 500 mg/m2 (13,51 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.

    Tumori a cellule germinali

    La dose raccomandata varia da 150 mg/m2/giorno (4,05 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 750 mg/m2 (20,27 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    HPCT allogenico
    Patologie ematologiche
    La dose raccomandata nelle patologie ematologiche varia da 185 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) a 481 mg/m2/giorno (13 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 1 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 555 mg/m2 (15 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Linfoma
    La dose raccomandata nel linfoma è 370 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Mieloma multiplo
    La dose raccomandata è 185 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 185 mg/m2 (5 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Leucemia
    La dose raccomandata varia da 185 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) a 481 mg/m2/giorno (13 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 1 a 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 555 mg/m2 (15 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Talassemia
    La dose raccomandata è 370 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere, somministrate prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Popolazione pediatrica
    HPCT autologo
    Tumori solidi
    La dose raccomandata nei tumori solidi varia da 150 mg/m2/giorno (6 mg/kg/giorno) a 350 mg/m2/giorno (14 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata da 2 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 1 050 mg/m2 (42 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Tumori del sistema nervoso centrale
    La dose raccomandata varia da 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) a 350 mg/m2/giorno (14 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 1 050 mg/m2 (42 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.

    HPCT allogenico

    Patologie ematologiche

    La dose raccomandata nelle patologie ematologiche varia da 125 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 1 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 375 mg/m2 (15 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Leucemia
    La dose raccomandata è 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere, somministrate prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Talassemia
    La dose raccomandata varia da 200 mg/m2/giorno (8 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere, somministrate prima dell'HPCT allogenico senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Citopenia refrattaria
    La dose raccomandata è 125 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 375 mg/m2 (15 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Malattie genetiche
    La dose raccomandata è 125 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Anemia drepanocitica
    La dose raccomandata è 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere, somministrate prima dell'HPCT allogenico senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
    Popolazioni speciali
    Compromissione renale
    Non è stato effettuato alcuno studio su pazienti con compromissione renale. A causa della ridotta escrezione urinaria di Tiotepa e dei suoi metaboliti, non si consiglia di modificare il dosaggio nei pazienti con lieve o moderata insufficienza renale. Si raccomanda comunque cautela (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Compromissione epatica
    Tiotepa non è stato studiato nei pazienti con compromissione epatica. Poiché tiotepa viene principalmente metabolizzato attraverso il fegato, si raccomanda cautela al momento di usare tiotepa in pazienti con pregressa alterazione della funzionalità epatica, in particolare in quelli con insufficienza severa. Non si consiglia di modificare il dosaggio nel caso di alterazioni transitorie dei parametri epatici (vedere paragrafo 4.4).
    Anziani
    La somministrazione di tiotepa non è stata specificamente studiata nei pazienti anziani. Negli studi clinici, tuttavia, a pazienti di età superiore ai 65 anni è stata somministrata la stessa dose cumulativa degli altri pazienti. Non è stato ritenuto necessario modificare il dosaggio.

    Modo di somministrazione

    Thiotepa medac dev'essere somministrata da un operatore sanitario qualificato esclusivamente per infusione endovenosa della durata di 2-4 ore attraverso un catetere venoso centrale.
    Thiotepa medac 15 mg
    Ogni flaconcino di Thiotepa medac dev'essere ricostituito con 1,5 mL di acqua per preparazioni iniettabili.
    Thiotepa medac 100 mg
    Ogni flaconcino di Thiotepa medac dev'essere ricostituito con 10 mL di acqua per preparazioni iniettabili.
    Il volume totale da somministrare, contenuto nei flaconcini ricostituiti, dev'essere ulteriormente diluito in 500 mL di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per iniezioni prima della somministrazione (1 000 mL se la dose è maggiore di 500 mg). Nei bambini, se la dose è inferiore a 250 mg, dev'essere utilizzato un volume appropriato di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per iniezioni al fine di ottenere una concentrazione finale di tiotepa tra 0,5 e 1 mg/mL. Per le istruzioni sulla ricostituzione e successiva diluizione prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
    Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale
    Possono verificarsi reazioni topiche associate all'esposizione accidentale a tiotepa. Si consiglia quindi di indossare guanti prima di preparare la soluzione per infusione. Se la soluzione con tiotepa entra in contatto accidentalmente con la pelle, lavare accuratamente e immediatamente l'area esposta con acqua e sapone. In caso di contatto accidentale con le membrane della mucosa si raccomanda di lavare abbondantemente le stesse con acqua (vedere paragrafo 6.6).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Thiotepa Medac
    Ipersensibilità al principio attivo.
    Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
    Uso concomitante con il vaccino contro la febbre gialla e con vaccini a virus vivi o vaccini batterici (vedere paragrafo 4.5).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Thiotepa Medac
    L'effetto del trattamento con Tiotepa al dosaggio e secondo la posologia consigliati è una profonda mielosoppressione osservabile in tutti i pazienti. Potrebbero quindi svilupparsi grave granulocitopenia, trombocitopenia, anemia o una combinazione delle stesse. Durante il trattamento e fino al recupero, deve essere monitorata frequentemente la conta completa delle cellule ematiche, inclusi la conta leucocitaria differenziale e i conteggi piastrinici. Effettuare la terapia di supporto (piastrine ed eritrociti) e utilizzare fattori di crescita come il fattore stimolante le colonie dei granulociti (G-CSF) secondo le indicazioni mediche. Si raccomanda di effettuare giornalmente il conteggio dei leucociti e delle piastrine durante la terapia con tiotepa e dopo il trapianto per almeno 30 giorni.
    Deve essere considerato l'impiego profilattico o empirico di anti-infettivi (batterici, micotici, virali) per la prevenzione e il trattamento delle infezioni durante il periodo neutropenico.
    Tiotepa non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica. Poiché tiotepa è metabolizzato soprattutto attraverso il fegato, si raccomanda particolare attenzione nel trattamento con tiotepa in pazienti con pregressa alterazione della funzionalità epatica, soprattutto in quelli con insufficienza grave. Nel trattamento di questi pazienti si raccomanda di monitorare regolarmente i livelli sierici delle transaminasi, della fosfatasi alcalina e della bilirubina nei giorni successivi al trapianto, per rilevare precocemente un'epatotossicità.
    I pazienti sottoposti precedentemente a radioterapia, superiore o pari a tre cicli di chemioterapia, o a un precedente trapianto di cellule progenitrici, potrebbero presentare un fattore di rischio maggiore di sindromi veno-occlusive epatiche (vedere paragrafo 4.8).
    Si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi di malattia cardiaca, e di monitorare regolarmente la funzionalità cardiaca nei pazienti trattati con tiotepa.
    Durante la terapia con tiotepa, si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi di patologie renali ed è opportuno considerare un monitoraggio periodico della funzionalità renale.
    Tiotepa potrebbe indurre tossicità polmonare, che può essere additiva agli effetti prodotti da altri agenti citotossici (busulfan, fludarabina e ciclofosfamide) (vedere paragrafo 4.8).
    Pazienti trattati in precedenza con irradiazione cerebrale o cranio spinale sono a rischio di gravi reazioni tossiche (per es. encefalopatia).
    Il paziente deve essere informato dell'aumentato rischio di induzione di un secondo tumore maligno provocato dall'uso di tiotepa, noto carcinogeno per l'uomo.
    L'uso concomitante con vaccini vivi attenuati (eccezion fatta per i vaccini contro la febbre gialla), fenitoina e fosfenitoina non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
    Tiotepa non dev'essere somministrato in concomitanza a ciclofosfamide se entrambi i medicinali sono presenti nello stesso regime di condizionamento. Tiotepa dev'essere somministrato dopo il completamento di ogni infusione di ciclofosfamide (vedere paragrafo 4.5).
    Durante l'uso concomitante di tiotepa e degli inibitori di CYP2B6 oppure CYP3A4, è necessario effettuare un accurato monitoraggio clinico dei pazienti (vedere paragrafo 4.5).
    Come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa può compromettere la fertilità maschile o femminile.
    Si raccomanda ai pazienti uomini di effettuare la crioconservazione dello sperma prima di iniziare la terapia, e di non procreare durante il trattamento e per almeno 3 mesi dopo la sospensione del trattamento. Le donne in età fertile non devono rimanere incinte durante il trattamento e per almeno 6 mesi dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.6).

    Al termine del trattamento con Thiotepa medac, si consiglia ai pazienti che desiderano avere figli di richiedere una consulenza genetica.


    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Thiotepa Medac
    Specifiche interazioni con tiotepa
    I vaccini a virus vivi e i vaccini batterici non devono essere somministrati a un paziente trattato con agenti chemioterapici immunosoppressori, e devono passare almeno tre mesi tra la sospensione della terapia e la vaccinazione.
    Tiotepa sembra essere metabolizzato attraverso CYP2B6 e CYP3A4. La somministrazione in concomitanza a inibitori di CYP2B6 (per esempio clopidogrel e ticlopidina) oppure CYP3A4 (per esempio antimicotici azolici, macrolidi come l'eritromicina, la claritromicina, la telitromicina e gli inibitori della proteasi) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di tiotepa e potenzialmente ridurre le concentrazioni del metabolita attivo TEPA. La somministrazione in concomitanza a induttori del citocromo P450 (come la rifampicina, la carbamazepina e il fenobarbital) può aumentare il metabolismo di tiotepa producendo un incremento delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo. Quindi è necessario un attento monitoraggio clinico dei pazienti durante l'uso concomitante di tiotepa e di questi medicinali.
    Tiotepa è un debole inibitore di CYP2B6 e quindi potrebbe aumentare le concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso CYP2B6, come l'ifosfamide, il tamoxifen, il bupropione, l'efavirenz e la ciclofosfamide. CYP2B6 catalizza la conversione metabolica della ciclofosfamide nella sua forma attiva 4- idrossi ciclofosfamide (4-OHCP) e la somministrazione in concomitanza a tiotepa potrebbe quindi ridurre le concentrazioni della 4-OCHP attiva. È perciò necessario svolgere un monitoraggio clinico durante l'uso concomitante di tiotepa e di questi medicinali.
    Controindicazioni sull'uso concomitante
    Vaccino contro la febbre gialla: rischio di malattia generalizzata ad esito fatale indotta da vaccino.
    Più in generale, i vaccini a virus vivi e i vaccini batterici non devono essere somministrati a un paziente trattato con agenti chemioterapici immunosoppressori, e devono passare almeno tre mesi tra la sospensione della terapia e la vaccinazione.
    Impiego concomitante controindicato
    Vaccini vivi attenuati (eccezion fatta per il vaccino contro la febbre gialla): rischio di malattia sistemica, potenzialmente fatale. Il rischio è più alto nei pazienti già immunocompromessi a causa della malattia di base.
    In alternativa usare un vaccino inattivato ove disponibile (poliomielite).
    Fenitoina: rischio di esacerbazione delle convulsioni dovuto ad un minor assorbimento gastrointestinale della fenitoina indotto da medicinali citotossici oppure rischio di potenziamento della tossicità e di perdita di efficacia dei medicinali citotossici a causa del maggiore metabolismo epatico indotto dalla fenitoina.
    Impiego concomitante da valutare
    Ciclosporina, tacrolimus: eccessiva immunosoppressione con rischio di malattia linfoproliferativa.
    Gli agenti chemioterapici alchilanti, tiotepa compreso, inibiscono le pseudocolinesterasi plasmatiche del 35%-70%. L'azione della succinilcolina può essere prolungata da 5 a 15 minuti.
    Tiotepa non dev'essere somministrato in concomitanza a ciclofosfamide se entrambi i medicinali sono presenti nello stesso regime di condizionamento. Tiotepa dev'essere somministrato dopo il completamento di ogni infusione di ciclofosfamide.
    L'impiego concomitante di tiotepa e altri agenti mielosoppressori o mielotossici (cioè ciclofosfamide, melfalan, busulfan, fludarabina, treosulfan) può potenziare il rischio di reazioni ematologiche avverse a causa della sovrapposizione dei profili di tossicità di questi medicinali.
    Interazioni comuni a tutti gli agenti citotossici
    Visto l'aumento del rischio di trombosi nei pazienti con malattie maligne, l'impiego di trattamenti anticoagulanti è piuttosto frequente. L'alta variabilità interindividuale dello stato di coagulazione nel corso di malattie maligne, e la potenziale interazione tra anticoagulanti orali e chemioterapia antitumorale richiedono, se si decide di trattare il paziente con anticoagulanti orali, un più frequente monitoraggio dell'INR (Rapporto internazionale normalizzato).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile
    Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento; e per almeno 6 mesi dopo la sospensione del trattamento. È necessario effettuare un test di gravidanza prima di cominciare il trattamento.
    I pazienti di sesso maschile non devono procreare durante il trattamento e per almeno 3 mesi dopo l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo 5.3).
    Gravidanza
    Non vi sono dati riguardanti l'uso di Tiotepa in gravidanza. Negli studi preclinici, come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa ha dimostrato di provocare letalità embriofetale e teratogenicità (vedere paragrafo 5.3). Di conseguenza, tiotepa è controindicato in gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se tiotepa sia secreto nel latte materno. A causa delle sue proprietà farmacologiche e della sua potenziale tossicità nei neonati/nei bambini allattati al seno, l'allattamento al seno è controindicato durante il trattamento con tiotepa.
    Fertilità
    Come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa può compromettere la fertilità maschile o femminile.
    Si raccomanda ai pazienti di sesso maschile di effettuare la crioconservazione dello sperma prima di iniziare la terapia (vedere paragrafo 5.3).

    Al termine del trattamento con Thiotepa medac, si consiglia ai pazienti che desiderano avere figli di richiedere una consulenza genetica.


    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Thiotepa medac altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. È probabile che alcune reazioni avverse di Tiotepa come vertigini, cefalea e visione offuscata possano alterare tale capacità.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Thiotepa Medac
    Riassunto del profilo di sicurezza
    La sicurezza di Tiotepa è stata esaminata analizzando gli eventi avversi segnalati dai dati pubblicati in studi clinici. In questi studi, a un totale di 6 588 pazienti adulti e 902 pazienti pediatrici è stato somministrato tiotepa per il regime di condizionamento precedente al trapianto di cellule emopoietiche progenitrici.
    Sono state prese in considerazione gravi tossicità a livello ematologico, epatico e respiratorio come previste conseguenze del regime di condizionamento e del processo di trapianto. Queste comprendono infezioni e Graft Versus Host Disease (GVHD) che, pur non essendo strettamente correlate, sono state le cause
    principali di morbilità e mortalità, soprattutto nell'HPCT allogenico.
    Le reazioni avverse più frequentemente segnalate nei vari regimi di condizionamento con tiotepa sono: infezioni, citopenia, GvHD acuta e GvHD cronica, patologie gastrointestinali, cistite emorragica e infiammazione delle mucose.
    Leucoencefalopatia
    In seguito a trattamento con tiotepa sono stati osservati casi di leucoencefalopatia sia nel paziente adulto che nel paziente pediatrico precedentemente sottoposto a multiple linee di chemioterapia, inclusi il metotressato e la radioterapia. Alcuni casi hanno avuto esito fatale.
    Elenco delle reazioni avverse in forma tabellare
    Adulti
    Le reazioni avverse considerate almeno potenzialmente correlate al regime di condizionamento con tiotepa, segnalate nei pazienti adulti in più di un caso isolato, sono elencate di seguito attraverso la classificazione per sistemi e organi e la loro frequenza. Nell'ambito di ogni categoria di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine di gravità decrescente. Le frequenze sono classificate come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi
    Molto comune
    Comune
    Non comune
    Non nota
    Infezioni ed infestazioni
    Sensibilità alle infezioni aumentata
    Sepsi
     
    Sindrome da shock tossico
     
    Tumori benigni, maligni e non specificati (incl cisti e polipi)
     
    Tumore maligno secondario correlato al trattamento
     
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico

     

     
    Leucopenia
    Trombocitopenia
    Neutropenia
    febbrile
    Anemia
    Pancitopenia
    Granulocitopenia
     
     
     
    Disturbi del sistema immunitario
    Malattia acuta del trapianto contro l'ospite
    Malattia cronica del trapianto contro l'ospite
    Ipersensibilità
     
     
    Patologie endocrine
     
    Ipopituitarismo
     
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Anoressia
    Appetito ridotto
    Iperglicemia
     
     
     
    Disturbi psichiatrici
    Stato confusionale
    Alterazioni dello stato mentale
    Ansia
    Delirio
    Nervosismo
    Allucinazione
    Agitazione
     
    Patologie del sistema nervoso

     
    Capogiro
    Cefalea
    Visione offuscata
    Encefalopatia
    Convulsione
    Parestesia
    Aneurisma intracranico
    Disturbo extrapiramidale
    Disturbo cognitivo
    Emorragia cerebrale
     
    Leucoencefalopatia

     

     
    Patologie dell'occhio
    Congiuntivite
    Cataratta
     
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Udito compromesso
    Ototossicità
    Tinnito
     
     
     
    Patologie cardiache
    Aritmia
    Tachicardia
    Insufficienza cardiaca
    Cardiomiopatia
    Miocardite
     
    Patologie vascolari
    Linfedema Ipertensione
    Emorragia
    Embolia
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Sindrome della polmonite idiopatica
    Epistassi
    Edema polmonare
    Tosse
    Polmonite
    Ipossia
     
    Patologie gastrointestinali
    Nausea
    Stomatite
    Esofagite
    Vomito
    Diarrea
    Dispepsia
    Dolore addominale
    Enterite
    Colite
    Stipsi
    Perforazione
    gastrointestinale
    Ileo

     

     
     
    Ulcera gastrointestinale

     

     

     
     
    Patologie epatobiliari

     
     
    Malattia veno-occlusiva epatica
    Epatomegalia
    Ittero
     
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

     
     
    Eruzione cutanea
    Prurito
    Alopecia

     
     
    Eritema

     
     

     
    Disturbo della
    pigmentazione
    Psoriasi
    eritrodermica
     
    Gravi reazioni
    cutanee tossiche
    compresi casi di
    sindrome di Stevens
    Johnson e necrolisi
    epidermica tossica
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Dolore dorsale
    Mialgia
    Artralgia
     
     
     
     
     
    Patologie renali e urinarie

     

     
    Cistite emorragica


     
     
    Disuria
    Oliguria
    Insufficienza renale
    Cistite
    Ematuria
     
     
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Azoospermia
    Amenorrea
    Emorragia
    vaginale
    Sintomi di menopausa
    Infertilità femminile
    Infertilità maschile
     
     
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Piressia
    Astenia
    Brividi
    Edema generalizzato
    Infiammazione in sede di iniezione
    Dolore in sede di iniezione
    Infiammazione della mucosa
    Insufficienza multiorgano
    Dolore

     

     
     
     
     
    Esami diagnostici
    Peso aumentato
    Bilirubina ematica aumentata
    Transaminasi aumentate
    Amilasi ematica aumentata
    Creatinina ematica aumentata
    Urea ematica aumentata
    Gamma-glutamiltransferasi aumentata
    Fosfatasi alcalina ematica aumentata
    Aspartato aminotransferasi aumentata
     
     
    Popolazione pediatrica
    Le reazioni avverse considerate almeno potenzialmente correlate al regime di condizionamento con tiotepa, segnalate nei pazienti pediatrici in più di un caso isolato, sono elencate di seguito attraverso la classificazione per sistemi e organi e la loro frequenza. Nell'ambito di ogni categoria di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine di gravità decrescente. Le frequenze sono classificate come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi
    Molto comune
    Comune
    Non nota
    Infezioni ed infestazioni
    Sensibilità alle infezioni aumentata
    Sepsi
    Porpora trombocitopenica
     
    Tumori benigni, maligni e non specificati (incl cisti e polipi)
     
    Tumore maligno secondario correlato al trattamento
     
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Trombocitopenia
    Neutropenia febbrile
    Anemia
    Pancitopenia
    Granulocitopenia
     
     
    Disturbi del sistema immunitario
    Malattia acuta del trapianto contro l'ospite
    Malattia cronica del trapianto contro
    l'ospite
     
     
    Patologie endocrine
    Ipopituitarismo
    Ipogonadismo
    Ipotiroidismo
     
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Anoressia
    Iperglicemia
     
     
    Disturbi psichiatrici
    Alterazioni dello stato mentale
    Disturbo mentale dovuto a condizione medica generale
     
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Encefalopatia
    Convulsione
    Emorragia cerebrale
    Compromissione della memoria
    Paresi
    Atassia
    Leucoencefalopatia
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Udito compromesso
     
     
    Patologie cardiache
    Arresto cardiaco
    Insufficienza cardiovascolare Insufficienza cardiaca
     
    Patologie vascolari
    Emorragia
    Ipertensione
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Polmonite
    Sindrome idiopatica di polmonite
    Emorragia polmonare
    Edema polmonare
    Epistassi
    Ipossia
    Arresto respiratorio
    Ipertensione arteriosa polmonare
    Patologie gastrointestinali
    Nausea
    Stomatite
    Vomito
    Diarrea
    Dolore addominale
    Enterite
    Ostruzione intestinale
     
    Patologie epatobiliari
    Malattia veno-occlusiva epatica
    Insufficienza epatica
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Eruzione cutanea Eritema Desquamazione Disturbo della pigmentazione
     
    Gravi reazioni cutanee tossiche compresi casi di sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Ritardo di crescita
     
     
    Patologie renali e urinarie
    Disturbi della vescica
    Insufficienza renale
    Cistite emorragica
     
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Piressia Infiammazione della mucosa
    Dolore
    Insufficienza multiorgano
     
     
    Esami diagnostici
    Bilirubina ematica aumentata
    Transaminasi aumentate
    Creatinina ematica aumentata
    Aspartato aminotransferasi aumentata
    Alanina aminotransferasi aumentata
    Urea ematica aumentata
    Elettroliti ematici anormali
    Rapporto del tempo di protrombina aumentato
     
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Thiotepa Medac
    Non vi è esperienza di sovradosaggio con Tiotepa. Le reazioni avverse più importanti attese in caso di sovradosaggio sono la mieloablazione e la pancitopenia.
    Non esiste antidoto noto per tiotepa.
    Effettuare un attento monitoraggio dello situazione ematologica e adottare efficaci misure di supporto secondo le indicazioni mediche.

    Scadenza

    Flaconcino non aperto
    18 mesi.
    Dopo la ricostituzione
    Dopo la ricostituzione, la stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 8 ore se conservato a 2°C – 8°C.
    Dopo la diluizione
    Dopo la diluizione, la stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 24 ore se conservato a 2°C – 8°C e per 4 ore se conservato a 25°C.
    Dal punto di vista microbiologico, il prodotto dev'essere usato immediatamente dopo la diluizione. Se non viene usato immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni prima dell'uso sono di responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non dovrebbero superare i valori sopra riportati, purché la diluizione sia stata fatta in condizioni asettiche controllate e validate.

    Conservazione

    Flaconcino non aperto
    Conservare e trasportare in frigorifero (2°C – 8°C). Non congelare.
    Dopo la ricostituzione e la diluizione
    Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito e diluito, vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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