Cos'è Thiotepa Medac?
Thiotepa Medac è un farmaco a base del principio attivo Tiotepa , appartenente alla categoria degli Antineoplastici alchilanti e nello specifico Etilenimine. E' commercializzato in Italia dall'azienda Medac Gesellschaft für klinische Spezialpräparate MBH .
Thiotepa Medac può essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Thiotepa Medac può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Thiotepa Medac 100 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 10 ml
Thiotepa Medac 15 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 2 ml
Thiotepa Medac 15 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 2 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Medac Gesellschaft für klinische Spezialpräparate MBH
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:H
Principio attivo:Tiotepa
Gruppo terapeutico:Antineoplastici alchilanti
ATC:L01AC01 - Tiotepa
Forma farmaceutica: Polvere
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Polvere
Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it
Indicazioni
Perché si usa Thiotepa Medac? A cosa serve?
Thiotepa medac è indicata, in associazione con altri medicinali chemioterapici:
- con o senza irradiazione corporea totale (TBI), come regime di condizionamento precedente al trapianto allogenico o autologo di cellule emopoietiche progenitrici (HPCT) in pazienti adulti e pediatrici con patologie ematologiche;
- quando la chemioterapia ad alte dosi con il supporto di HPCT è adeguata al trattamento di tumori solidi in pazienti adulti e pediatrici.
Posologia
Come usare Thiotepa Medac: Posologia
La somministrazione di Thiotepa medac dev'essere supervisionata da un medico esperto nel regime di condizionamento precedente al trapianto di cellule emopoietiche progenitrici.
Posologia
Thiotepa medac è somministrata a dosaggi diversi, in associazione con altri medicinali chemioterapici, prima dell'HPCT in pazienti con patologie ematologiche o tumori solidi.
La posologia indicata di Thiotepa medac, nei pazienti adulti e pediatrici, dipende dal tipo di HPCT (autologo o allogenico) e dalla patologia.
Adulti
HPCT autologo
Patologie ematologiche
La dose raccomandata nelle patologie ematologiche varia da 125 mg/m2/giorno (3,38 mg/kg/giorno) a 300 mg/m2/giorno (8,10 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata da 2 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 900 mg/m2 (24,32 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Linfoma
La dose raccomandata varia da 125 mg/m2/giorno (3,38 mg/kg/giorno) a 300 mg/m2/giorno (8,10 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata da 2 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa massima di 900 mg/m2 (24,32 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Linfoma del sistema nervoso centrale
La dose raccomandata è 185 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Mieloma multiplo
La dose raccomandata varia da 150 mg/m2/giorno (4,05 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 750 mg/m2 (20,27 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Tumori solidi
La dose raccomandata nei tumori solidi varia da 120 mg/m2/giorno (3,24 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 2 fino a 5 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 800 mg/m2 (21,62 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Carcinoma mammario
La dose raccomandata varia da 120 mg/m2/giorno (3,24 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata da 3 a 5 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 800 mg/m2 (21,62 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Tumori del sistema nervoso centrale
La dose raccomandata varia da 125 mg/m2/giorno (3,38 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 3 a 4 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 750 mg/m2 (20,27 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Carcinoma ovarico
La dose raccomandata è 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo, senza superare la dose cumulativa totale massima di 500 mg/m2 (13,51 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Tumori a cellule germinali
La dose raccomandata varia da 150 mg/m2/giorno (4,05 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (6,76 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 750 mg/m2 (20,27 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
HPCT allogenico
Patologie ematologiche
La dose raccomandata nelle patologie ematologiche varia da 185 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) a 481 mg/m2/giorno (13 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 1 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 555 mg/m2 (15 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Linfoma
La dose raccomandata nel linfoma è 370 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Mieloma multiplo
La dose raccomandata è 185 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 185 mg/m2 (5 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Leucemia
La dose raccomandata varia da 185 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) a 481 mg/m2/giorno (13 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 1 a 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 555 mg/m2 (15 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Talassemia
La dose raccomandata è 370 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere, somministrate prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 370 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Popolazione pediatrica
HPCT autologo
Tumori solidi
La dose raccomandata nei tumori solidi varia da 150 mg/m2/giorno (6 mg/kg/giorno) a 350 mg/m2/giorno (14 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata da 2 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 1 050 mg/m2 (42 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Tumori del sistema nervoso centrale
La dose raccomandata varia da 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) a 350 mg/m2/giorno (14 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT autologo a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 1 050 mg/m2 (42 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
HPCT allogenico
Patologie ematologiche
La dose raccomandata nelle patologie ematologiche varia da 125 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in una o due infusioni giornaliere, somministrate da 1 a 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, a seconda dell'associazione con altri medicinali chemioterapici, senza superare la dose cumulativa totale massima di 375 mg/m2 (15 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Leucemia
La dose raccomandata è 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere, somministrate prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Talassemia
La dose raccomandata varia da 200 mg/m2/giorno (8 mg/kg/giorno) a 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere, somministrate prima dell'HPCT allogenico senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Citopenia refrattaria
La dose raccomandata è 125 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 3 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 375 mg/m2 (15 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Malattie genetiche
La dose raccomandata è 125 mg/m2/giorno (5 mg/kg/giorno) in un'unica infusione giornaliera, somministrata per 2 giorni consecutivi prima dell'HPCT allogenico, senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Anemia drepanocitica
La dose raccomandata è 250 mg/m2/giorno (10 mg/kg/giorno) suddivisa in due infusioni giornaliere, somministrate prima dell'HPCT allogenico senza superare la dose cumulativa totale massima di 250 mg/m2 (10 mg/kg), per tutto il periodo del regime di condizionamento.
Popolazioni speciali
Compromissione renale
Non è stato effettuato alcuno studio su pazienti con compromissione renale. A causa della ridotta escrezione urinaria di Tiotepa e dei suoi metaboliti, non si consiglia di modificare il dosaggio nei pazienti con lieve o moderata insufficienza renale. Si raccomanda comunque cautela (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica
Tiotepa non è stato studiato nei pazienti con compromissione epatica. Poiché tiotepa viene principalmente metabolizzato attraverso il fegato, si raccomanda cautela al momento di usare tiotepa in pazienti con pregressa alterazione della funzionalità epatica, in particolare in quelli con insufficienza severa. Non si consiglia di modificare il dosaggio nel caso di alterazioni transitorie dei parametri epatici (vedere paragrafo 4.4).
Anziani
La somministrazione di tiotepa non è stata specificamente studiata nei pazienti anziani. Negli studi clinici, tuttavia, a pazienti di età superiore ai 65 anni è stata somministrata la stessa dose cumulativa degli altri pazienti. Non è stato ritenuto necessario modificare il dosaggio.
Modo di somministrazione
Thiotepa medac dev'essere somministrata da un operatore sanitario qualificato esclusivamente per infusione endovenosa della durata di 2-4 ore attraverso un catetere venoso centrale.
Thiotepa medac 15 mg
Ogni flaconcino di Thiotepa medac dev'essere ricostituito con 1,5 mL di acqua per preparazioni iniettabili.
Thiotepa medac 100 mg
Ogni flaconcino di Thiotepa medac dev'essere ricostituito con 10 mL di acqua per preparazioni iniettabili.
Il volume totale da somministrare, contenuto nei flaconcini ricostituiti, dev'essere ulteriormente diluito in 500 mL di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per iniezioni prima della somministrazione (1 000 mL se la dose è maggiore di 500 mg). Nei bambini, se la dose è inferiore a 250 mg, dev'essere utilizzato un volume appropriato di soluzione di cloruro di sodio 9 mg/mL (0,9%) per iniezioni al fine di ottenere una concentrazione finale di tiotepa tra 0,5 e 1 mg/mL. Per le istruzioni sulla ricostituzione e successiva diluizione prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale
Possono verificarsi reazioni topiche associate all'esposizione accidentale a tiotepa. Si consiglia quindi di indossare guanti prima di preparare la soluzione per infusione. Se la soluzione con tiotepa entra in contatto accidentalmente con la pelle, lavare accuratamente e immediatamente l'area esposta con acqua e sapone. In caso di contatto accidentale con le membrane della mucosa si raccomanda di lavare abbondantemente le stesse con acqua (vedere paragrafo 6.6).
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Thiotepa Medac
Ipersensibilità al principio attivo.
Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Uso concomitante con il vaccino contro la febbre gialla e con vaccini a virus vivi o vaccini batterici (vedere paragrafo 4.5).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Thiotepa Medac
L'effetto del trattamento con Tiotepa al dosaggio e secondo la posologia consigliati è una profonda mielosoppressione osservabile in tutti i pazienti. Potrebbero quindi svilupparsi grave granulocitopenia, trombocitopenia, anemia o una combinazione delle stesse. Durante il trattamento e fino al recupero, deve essere monitorata frequentemente la conta completa delle cellule ematiche, inclusi la conta leucocitaria differenziale e i conteggi piastrinici. Effettuare la terapia di supporto (piastrine ed eritrociti) e utilizzare fattori di crescita come il fattore stimolante le colonie dei granulociti (G-CSF) secondo le indicazioni mediche. Si raccomanda di effettuare giornalmente il conteggio dei leucociti e delle piastrine durante la terapia con tiotepa e dopo il trapianto per almeno 30 giorni.
Deve essere considerato l'impiego profilattico o empirico di anti-infettivi (batterici, micotici, virali) per la prevenzione e il trattamento delle infezioni durante il periodo neutropenico.
Tiotepa non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica. Poiché tiotepa è metabolizzato soprattutto attraverso il fegato, si raccomanda particolare attenzione nel trattamento con tiotepa in pazienti con pregressa alterazione della funzionalità epatica, soprattutto in quelli con insufficienza grave. Nel trattamento di questi pazienti si raccomanda di monitorare regolarmente i livelli sierici delle transaminasi, della fosfatasi alcalina e della bilirubina nei giorni successivi al trapianto, per rilevare precocemente un'epatotossicità.
I pazienti sottoposti precedentemente a radioterapia, superiore o pari a tre cicli di chemioterapia, o a un precedente trapianto di cellule progenitrici, potrebbero presentare un fattore di rischio maggiore di sindromi veno-occlusive epatiche (vedere paragrafo 4.8).
Si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi di malattia cardiaca, e di monitorare regolarmente la funzionalità cardiaca nei pazienti trattati con tiotepa.
Durante la terapia con tiotepa, si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi di patologie renali ed è opportuno considerare un monitoraggio periodico della funzionalità renale.
Tiotepa potrebbe indurre tossicità polmonare, che può essere additiva agli effetti prodotti da altri agenti citotossici (busulfan, fludarabina e ciclofosfamide) (vedere paragrafo 4.8).
Pazienti trattati in precedenza con irradiazione cerebrale o cranio spinale sono a rischio di gravi reazioni tossiche (per es. encefalopatia).
Il paziente deve essere informato dell'aumentato rischio di induzione di un secondo tumore maligno provocato dall'uso di tiotepa, noto carcinogeno per l'uomo.
L'uso concomitante con vaccini vivi attenuati (eccezion fatta per i vaccini contro la febbre gialla), fenitoina e fosfenitoina non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Tiotepa non dev'essere somministrato in concomitanza a ciclofosfamide se entrambi i medicinali sono presenti nello stesso regime di condizionamento. Tiotepa dev'essere somministrato dopo il completamento di ogni infusione di ciclofosfamide (vedere paragrafo 4.5).
Durante l'uso concomitante di tiotepa e degli inibitori di CYP2B6 oppure CYP3A4, è necessario effettuare un accurato monitoraggio clinico dei pazienti (vedere paragrafo 4.5).
Come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa può compromettere la fertilità maschile o femminile.
Si raccomanda ai pazienti uomini di effettuare la crioconservazione dello sperma prima di iniziare la terapia, e di non procreare durante il trattamento e per almeno 3 mesi dopo la sospensione del trattamento. Le donne in età fertile non devono rimanere incinte durante il trattamento e per almeno 6 mesi dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.6).
Al termine del trattamento con Thiotepa medac, si consiglia ai pazienti che desiderano avere figli di richiedere una consulenza genetica.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Thiotepa Medac
Specifiche interazioni con tiotepa
I vaccini a virus vivi e i vaccini batterici non devono essere somministrati a un paziente trattato con agenti chemioterapici immunosoppressori, e devono passare almeno tre mesi tra la sospensione della terapia e la vaccinazione.
Tiotepa sembra essere metabolizzato attraverso CYP2B6 e CYP3A4. La somministrazione in concomitanza a inibitori di CYP2B6 (per esempio clopidogrel e ticlopidina) oppure CYP3A4 (per esempio antimicotici azolici, macrolidi come l'eritromicina, la claritromicina, la telitromicina e gli inibitori della proteasi) possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di tiotepa e potenzialmente ridurre le concentrazioni del metabolita attivo TEPA. La somministrazione in concomitanza a induttori del citocromo P450 (come la rifampicina, la carbamazepina e il fenobarbital) può aumentare il metabolismo di tiotepa producendo un incremento delle concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo. Quindi è necessario un attento monitoraggio clinico dei pazienti durante l'uso concomitante di tiotepa e di questi medicinali.
Tiotepa è un debole inibitore di CYP2B6 e quindi potrebbe aumentare le concentrazioni plasmatiche delle sostanze metabolizzate attraverso CYP2B6, come l'ifosfamide, il tamoxifen, il bupropione, l'efavirenz e la ciclofosfamide. CYP2B6 catalizza la conversione metabolica della ciclofosfamide nella sua forma attiva 4- idrossi ciclofosfamide (4-OHCP) e la somministrazione in concomitanza a tiotepa potrebbe quindi ridurre le concentrazioni della 4-OCHP attiva. È perciò necessario svolgere un monitoraggio clinico durante l'uso concomitante di tiotepa e di questi medicinali.
Controindicazioni sull'uso concomitante
Vaccino contro la febbre gialla: rischio di malattia generalizzata ad esito fatale indotta da vaccino.
Più in generale, i vaccini a virus vivi e i vaccini batterici non devono essere somministrati a un paziente trattato con agenti chemioterapici immunosoppressori, e devono passare almeno tre mesi tra la sospensione della terapia e la vaccinazione.
Impiego concomitante controindicato
Vaccini vivi attenuati (eccezion fatta per il vaccino contro la febbre gialla): rischio di malattia sistemica, potenzialmente fatale. Il rischio è più alto nei pazienti già immunocompromessi a causa della malattia di base.
In alternativa usare un vaccino inattivato ove disponibile (poliomielite).
Fenitoina: rischio di esacerbazione delle convulsioni dovuto ad un minor assorbimento gastrointestinale della fenitoina indotto da medicinali citotossici oppure rischio di potenziamento della tossicità e di perdita di efficacia dei medicinali citotossici a causa del maggiore metabolismo epatico indotto dalla fenitoina.
Impiego concomitante da valutare
Ciclosporina, tacrolimus: eccessiva immunosoppressione con rischio di malattia linfoproliferativa.
Gli agenti chemioterapici alchilanti, tiotepa compreso, inibiscono le pseudocolinesterasi plasmatiche del 35%-70%. L'azione della succinilcolina può essere prolungata da 5 a 15 minuti.
Tiotepa non dev'essere somministrato in concomitanza a ciclofosfamide se entrambi i medicinali sono presenti nello stesso regime di condizionamento. Tiotepa dev'essere somministrato dopo il completamento di ogni infusione di ciclofosfamide.
L'impiego concomitante di tiotepa e altri agenti mielosoppressori o mielotossici (cioè ciclofosfamide, melfalan, busulfan, fludarabina, treosulfan) può potenziare il rischio di reazioni ematologiche avverse a causa della sovrapposizione dei profili di tossicità di questi medicinali.
Interazioni comuni a tutti gli agenti citotossici
Visto l'aumento del rischio di trombosi nei pazienti con malattie maligne, l'impiego di trattamenti anticoagulanti è piuttosto frequente. L'alta variabilità interindividuale dello stato di coagulazione nel corso di malattie maligne, e la potenziale interazione tra anticoagulanti orali e chemioterapia antitumorale richiedono, se si decide di trattare il paziente con anticoagulanti orali, un più frequente monitoraggio dell'INR (Rapporto internazionale normalizzato).
Fertilità, gravidanza e allattamento
Donne in età fertile
Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento; e per almeno 6 mesi dopo la sospensione del trattamento. È necessario effettuare un test di gravidanza prima di cominciare il trattamento.
I pazienti di sesso maschile non devono procreare durante il trattamento e per almeno 3 mesi dopo l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo 5.3).
I pazienti di sesso maschile non devono procreare durante il trattamento e per almeno 3 mesi dopo l'interruzione del trattamento (vedere paragrafo 5.3).
Gravidanza
Non vi sono dati riguardanti l'uso di Tiotepa in gravidanza. Negli studi preclinici, come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa ha dimostrato di provocare letalità embriofetale e teratogenicità (vedere paragrafo 5.3). Di conseguenza, tiotepa è controindicato in gravidanza.
Allattamento
Non è noto se tiotepa sia secreto nel latte materno. A causa delle sue proprietà farmacologiche e della sua potenziale tossicità nei neonati/nei bambini allattati al seno, l'allattamento al seno è controindicato durante il trattamento con tiotepa.
Fertilità
Come gran parte degli agenti alchilanti, tiotepa può compromettere la fertilità maschile o femminile.
Si raccomanda ai pazienti di sesso maschile di effettuare la crioconservazione dello sperma prima di iniziare la terapia (vedere paragrafo 5.3).
Al termine del trattamento con Thiotepa medac, si consiglia ai pazienti che desiderano avere figli di richiedere una consulenza genetica.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Thiotepa medac altera la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. È probabile che alcune reazioni avverse di Tiotepa come vertigini, cefalea e visione offuscata possano alterare tale capacità.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Thiotepa Medac
Riassunto del profilo di sicurezza
La sicurezza di Tiotepa è stata esaminata analizzando gli eventi avversi segnalati dai dati pubblicati in studi clinici. In questi studi, a un totale di 6 588 pazienti adulti e 902 pazienti pediatrici è stato somministrato tiotepa per il regime di condizionamento precedente al trapianto di cellule emopoietiche progenitrici.
Sono state prese in considerazione gravi tossicità a livello ematologico, epatico e respiratorio come previste conseguenze del regime di condizionamento e del processo di trapianto. Queste comprendono infezioni e Graft Versus Host Disease (GVHD) che, pur non essendo strettamente correlate, sono state le cause
principali di morbilità e mortalità, soprattutto nell'HPCT allogenico.
Le reazioni avverse più frequentemente segnalate nei vari regimi di condizionamento con tiotepa sono: infezioni, citopenia, GvHD acuta e GvHD cronica, patologie gastrointestinali, cistite emorragica e infiammazione delle mucose.
Leucoencefalopatia
In seguito a trattamento con tiotepa sono stati osservati casi di leucoencefalopatia sia nel paziente adulto che nel paziente pediatrico precedentemente sottoposto a multiple linee di chemioterapia, inclusi il metotressato e la radioterapia. Alcuni casi hanno avuto esito fatale.
Elenco delle reazioni avverse in forma tabellare
Adulti
Le reazioni avverse considerate almeno potenzialmente correlate al regime di condizionamento con tiotepa, segnalate nei pazienti adulti in più di un caso isolato, sono elencate di seguito attraverso la classificazione per sistemi e organi e la loro frequenza. Nell'ambito di ogni categoria di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine di gravità decrescente. Le frequenze sono classificate come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi
|
Molto comune
|
Comune
|
Non comune
|
Non nota
|
Infezioni ed infestazioni
|
Sensibilità alle infezioni aumentata
Sepsi
|
|
Sindrome da shock tossico
|
|
Tumori benigni, maligni e non specificati (incl cisti e polipi)
|
|
Tumore maligno secondario correlato al trattamento
|
|
|
Patologie del sistema emolinfopoietico
|
Leucopenia
Trombocitopenia
Neutropenia
febbrile
Anemia
Pancitopenia
Granulocitopenia
|
|
|
|
Disturbi del sistema immunitario
|
Malattia acuta del trapianto contro l'ospite
Malattia cronica del trapianto contro l'ospite
|
Ipersensibilità
|
|
|
Patologie endocrine
|
|
Ipopituitarismo
|
|
|
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
|
Anoressia
Appetito ridotto
Iperglicemia
|
|
|
|
Disturbi psichiatrici
|
Stato confusionale
Alterazioni dello stato mentale
|
Ansia
|
Delirio
Nervosismo
Allucinazione
Agitazione
|
|
Patologie del sistema nervoso
|
Capogiro
Cefalea
Visione offuscata
Encefalopatia
Convulsione
Parestesia
|
Aneurisma intracranico
Disturbo extrapiramidale
Disturbo cognitivo
Emorragia cerebrale
|
|
Leucoencefalopatia
|
Patologie dell'occhio
|
Congiuntivite
|
Cataratta
|
|
|
Patologie dell'orecchio e del labirinto
|
Udito compromesso
Ototossicità
Tinnito
|
|
|
|
Patologie cardiache
|
Aritmia
|
Tachicardia
Insufficienza cardiaca
|
Cardiomiopatia
Miocardite
|
|
Patologie vascolari
|
Linfedema Ipertensione
|
Emorragia
Embolia
|
|
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
Sindrome della polmonite idiopatica
Epistassi
|
Edema polmonare
Tosse
Polmonite
|
Ipossia
|
|
Patologie gastrointestinali
|
Nausea
Stomatite
Esofagite
Vomito
Diarrea
Dispepsia
Dolore addominale
Enterite
Colite
|
Stipsi
Perforazione
gastrointestinale
Ileo
|
Ulcera gastrointestinale
|
|
Patologie epatobiliari
|
Malattia veno-occlusiva epatica
Epatomegalia
Ittero
|
|
|
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
|
Eruzione cutanea
Prurito
Alopecia
|
Eritema
|
Disturbo della
pigmentazione
Psoriasi
eritrodermica
|
Gravi reazioni
cutanee tossiche
compresi casi di
sindrome di Stevens
Johnson e necrolisi
epidermica tossica
|
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
|
Dolore dorsale
Mialgia
Artralgia
|
|
|
|
Patologie renali e urinarie
|
Cistite emorragica
|
Disuria
Oliguria
Insufficienza renale
Cistite
Ematuria
|
|
|
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
|
Azoospermia
Amenorrea
Emorragia
vaginale
|
Sintomi di menopausa
Infertilità femminile
Infertilità maschile
|
|
|
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
|
Piressia
Astenia
Brividi
Edema generalizzato
Infiammazione in sede di iniezione
Dolore in sede di iniezione
Infiammazione della mucosa
|
Insufficienza multiorgano
Dolore
|
|
|
Esami diagnostici
|
Peso aumentato
Bilirubina ematica aumentata
Transaminasi aumentate
Amilasi ematica aumentata
|
Creatinina ematica aumentata
Urea ematica aumentata
Gamma-glutamiltransferasi aumentata
Fosfatasi alcalina ematica aumentata
Aspartato aminotransferasi aumentata
|
|
|
Popolazione pediatrica
Le reazioni avverse considerate almeno potenzialmente correlate al regime di condizionamento con tiotepa, segnalate nei pazienti pediatrici in più di un caso isolato, sono elencate di seguito attraverso la classificazione per sistemi e organi e la loro frequenza. Nell'ambito di ogni categoria di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine di gravità decrescente. Le frequenze sono classificate come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi
|
Molto comune
|
Comune
|
Non nota
|
Infezioni ed infestazioni
|
Sensibilità alle infezioni aumentata
Sepsi
|
Porpora trombocitopenica
|
|
Tumori benigni, maligni e non specificati (incl cisti e polipi)
|
|
Tumore maligno secondario correlato al trattamento
|
|
Patologie del sistema emolinfopoietico
|
Trombocitopenia
Neutropenia febbrile
Anemia
Pancitopenia
Granulocitopenia
|
|
|
Disturbi del sistema immunitario
|
Malattia acuta del trapianto contro l'ospite
Malattia cronica del trapianto contro
l'ospite
|
|
|
Patologie endocrine
|
Ipopituitarismo
Ipogonadismo
Ipotiroidismo
|
|
|
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
|
Anoressia
Iperglicemia
|
|
|
Disturbi psichiatrici
|
Alterazioni dello stato mentale
|
Disturbo mentale dovuto a condizione medica generale
|
|
Patologie del sistema nervoso
|
Cefalea
Encefalopatia
Convulsione
Emorragia cerebrale
Compromissione della memoria
Paresi
|
Atassia
|
Leucoencefalopatia
|
Patologie dell'orecchio e del labirinto
|
Udito compromesso
|
|
|
Patologie cardiache
|
Arresto cardiaco
|
Insufficienza cardiovascolare Insufficienza cardiaca
|
|
Patologie vascolari
|
Emorragia
|
Ipertensione
|
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
Polmonite
|
Sindrome idiopatica di polmonite
Emorragia polmonare
Edema polmonare
Epistassi
Ipossia
Arresto respiratorio
|
Ipertensione arteriosa polmonare
|
Patologie gastrointestinali
|
Nausea
Stomatite
Vomito
Diarrea
Dolore addominale
|
Enterite
Ostruzione intestinale
|
|
Patologie epatobiliari
|
Malattia veno-occlusiva epatica
|
Insufficienza epatica
|
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
|
Eruzione cutanea Eritema Desquamazione Disturbo della pigmentazione
|
|
Gravi reazioni cutanee tossiche compresi casi di sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica
|
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
|
Ritardo di crescita
|
|
|
Patologie renali e urinarie
|
Disturbi della vescica
|
Insufficienza renale
Cistite emorragica
|
|
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
|
Piressia Infiammazione della mucosa
Dolore
Insufficienza multiorgano
|
|
|
Esami diagnostici
|
Bilirubina ematica aumentata
Transaminasi aumentate
Creatinina ematica aumentata
Aspartato aminotransferasi aumentata
Alanina aminotransferasi aumentata
|
Urea ematica aumentata
Elettroliti ematici anormali
Rapporto del tempo di protrombina aumentato
|
|
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Thiotepa Medac
Non vi è esperienza di sovradosaggio con Tiotepa. Le reazioni avverse più importanti attese in caso di sovradosaggio sono la mieloablazione e la pancitopenia.
Non esiste antidoto noto per tiotepa.
Effettuare un attento monitoraggio dello situazione ematologica e adottare efficaci misure di supporto secondo le indicazioni mediche.
Scadenza
Flaconcino non aperto
18 mesi.
Dopo la ricostituzione
Dopo la ricostituzione, la stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 8 ore se conservato a 2°C – 8°C.
Dopo la diluizione
Dopo la diluizione, la stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 24 ore se conservato a 2°C – 8°C e per 4 ore se conservato a 25°C.
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto dev'essere usato immediatamente dopo la diluizione. Se non viene usato immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni prima dell'uso sono di responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non dovrebbero superare i valori sopra riportati, purché la diluizione sia stata fatta in condizioni asettiche controllate e validate.
Conservazione
Flaconcino non aperto
Conservare e trasportare in frigorifero (2°C – 8°C). Non congelare.
Dopo la ricostituzione e la diluizione
Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito e diluito, vedere paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
Non presenti.