Scemblix

    Ultimo aggiornamento: 01/05/2024

    Cos'è Scemblix?

    Scemblix è un farmaco a base del principio attivo Asciminib, appartenente alla categoria degli Antineoplastici e nello specifico Inibitori della tirosina chinasi BCR-ABL. E' commercializzato in Italia dall'azienda Novartis Farma S.p.A..

    Scemblix può essere prescritto con Ricetta RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Scemblix 20 mg 60 compresse rivestite con film
    Scemblix 40 mg 60 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Novartis Europharm Ltd
    Concessionario: Novartis Farma S.p.A.
    Ricetta: RNRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: H
    Principio attivo: Asciminib
    Gruppo terapeutico: Antineoplastici
    ATC: L01EA06 - Asciminib
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Scemblix? A cosa serve?
    Scemblix è indicato per il trattamento di pazienti adulti con leucemia mieloide cronica con cromosoma Philadelphia positivo in fase cronica (LMC-CP Ph+) precedentemente trattati con due o più inibitori tirosin-chinasici (vedere paragrafo 5.1).

    Posologia

    Come usare Scemblix: Posologia
    Il trattamento deve essere iniziato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento di pazienti con leucemia.
    Posologia
    La dose raccomandata è di 40 mg due volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore.
    Dose dimenticata
    Se una dose viene dimenticata per meno di 6 ore, la dose deve essere assunta e quella successiva deve essere assunta come programmato.
    Se una dose viene dimenticata per più di 6 ore circa, la dose deve essere saltata e quella successiva deve essere assunta come programmato.
    Durata del trattamento
    Il trattamento con Asciminib deve essere continuato fino a quando si osserva un beneficio clinico o fino al verificarsi di tossicità inaccettabile.
    Aggiustamenti della dose per reazioni avverse
    La dose iniziale è di 40 mg due volte al giorno, mentre la dose ridotta è di 20 mg due volte al giorno. La dose può essere modificata in base alla sicurezza e alla tollerabilità individuale come descritto nella Tabella 1. Asciminib deve essere interrotto definitivamente nei pazienti che non riescono a tollerare una dose di 20 mg due volte al giorno.
    Tabella 1 Programma di modifica della dose di asciminib per la gestione delle reazioni avverse
    Reazione avversa
    Modifica della dose
    Trombocitopenia e/o neutropenia
    ANC <1,0 x 109/L e/o PLT <50 x 109/L
    Sospendere asciminib fino a risoluzione ad ANC ≥1 x 109/L e/o PLT ≥50 x 109/L.
    Se risolto:
    -Entro 2 settimane: riprendere alla dose iniziale.
    -Dopo più di 2 settimane: riprendere a dose ridotta.
    Per trombocitopenia severa ricorrente e/o neutropenia, sospendere asciminib fino a risoluzione ad ANC ≥1 x 109/L e PLT ≥50 x 109/L, quindi riprendere a dose ridotta.
    Aumento asintomatico di amilasi e/o lipasi
    Aumento >2,0 x ULN
    Sospendere asciminib fino a risoluzione a <1,5 x ULN.
    -Se risolto: riprendere a dose ridotta. Se gli eventi si ripresentano a dose ridotta, interrompere definitivamente.
    -Se non risolto: interrompere definitivamente. Eseguire esami diagnostici per escludere la pancreatite.
    Reazioni avverse non ematologiche
    Reazioni avverse di grado 3 o superiore1
    Sospendere asciminib fino a risoluzione a grado 1 o inferiore.
    -Se risolto: riprendere a dose ridotta.
    -Se non risolto: interrompere definitivamente.
    ANC: conta assoluta dei neutrofili; PLT: piastrine; ULN: limite superiore della norma
    1 In base ai Common Terminology Criteria for Adverse Events del National Cancer Institute (NCI CTCAE) v 4.03.
    Popolazioni speciali
    Anziani
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni.
    Compromissione renale
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve, moderata o severa (vedere paragrafo 5.2).
    Compromissione epatica
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve, moderata o severa (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Scemblix in pazienti pediatrici di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Scemblix è per uso orale. Le compresse rivestite con film devono essere ingerite intere con un bicchiere d'acqua e non devono essere spezzate, frantumate o masticate.
    Le compresse devono essere assunte per via orale senza cibo. Il consumo di cibo deve essere evitato per almeno 2 ore prima e 1 ora dopo l'assunzione di asciminib (vedere paragrafo 5.2).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Scemblix
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Scemblix
    Mielosoppressione
    Nei pazienti trattati con Asciminib si sono verificate trombocitopenia, neutropenia e anemia. Durante il trattamento con asciminib sono state segnalate trombocitopenia severa (grado 3 o 4 secondo i criteri NCI CTCAE) e neutropenia (vedere paragrafo 4.8). La mielosoppressione è stata generalmente reversibile e gestita sospendendo temporaneamente il trattamento. L'emocromo completo deve essere eseguito ogni due settimane per i primi 3 mesi di trattamento e successivamente mensilmente, o come clinicamente indicato. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di mielosoppressione.
    In base alla severità della trombocitopenia e/o della neutropenia, la dose deve essere temporaneamente sospesa, ridotta o definitivamente interrotta come descritto in Tabella 1 (vedere paragrafo 4.2).
    Tossicità pancreatica
    Nei pazienti trattati con asciminib si sono verificati pancreatite e aumenti asintomatici della lipasi e della amilasi sieriche, comprese reazioni severe (vedere paragrafo 4.8).
    I livelli sierici di lipasi e amilasi devono essere valutati mensilmente durante il trattamento con asciminib, o come clinicamente indicato. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di tossicità pancreatica. Nei pazienti con anamnesi di pancreatite deve essere eseguito un monitoraggio più frequente. Se gli aumenti dei livelli sierici di lipasi e amilasi sono accompagnati da sintomi addominali, il trattamento deve essere temporaneamente sospeso e si devono prendere in considerazione esami diagnostici appropriati per escludere la pancreatite (vedere paragrafo 4.2).
    In base alla severità degli aumenti della lipasi e della amilasi sieriche, la dose deve essere temporaneamente sospesa, ridotta o definitivamente interrotta come descritto nella Tabella 1 (vedere paragrafo 4.2).
    Prolungamento del QT
    Nei pazienti trattati con asciminib si è verificato un prolungamento del QT (vedere paragrafo 4.8).
    Si raccomanda di eseguire un elettrocardiogramma prima dell'inizio del trattamento con asciminib e di monitorarlo durante il trattamento come clinicamente indicato. L'ipokaliemia e l'ipomagnesiemia devono essere corrette prima della somministrazione di asciminib e monitorate durante il trattamento come clinicamente indicato.
    Occorre prestare attenzione quando si somministra asciminib in concomitanza con medicinali con rischio noto di torsioni di punta (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
    Ipertensione
    Nei pazienti trattati con asciminib si è verificata ipertensione, inclusa ipertensione severa (vedere paragrafo 4.8).
    L'ipertensione e altri fattori di rischio cardiovascolare devono essere monitorati regolarmente e gestiti utilizzando le terapie standard durante il trattamento con asciminib.
    Riattivazione dell'epatite B
    La riattivazione del virus dell'epatite B (Hepatitis B virus, HBV) si è verificata nei pazienti portatori cronici di questo virus dopo la somministrazione di altri inibitori della tirosin-chinasi BCR::ABL1 (tyrosine kinase inhibitors, TKIs). I pazienti devono essere sottoposti a test per l'infezione da HBV prima dell'inizio del trattamento con asciminib. I portatori di HBV che necessitano di trattamento con asciminib devono essere attentamente monitorati per segni e sintomi di infezione attiva da HBV per tutta la durata della terapia e per diversi mesi dopo l'interruzione della terapia.
    Lattosio
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa rivestita con film, cioè essenzialmente “senza sodio”.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Scemblix
    Medicinali con rischio noto di torsioni di punta
    Si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib e medicinali con rischio noto di torsioni di punta, inclusi, ma non limitati a bepridil, clorochina, claritromicina, alofantrina, aloperidolo, metadone, moxifloxacina o pimozide (vedere paragrafo 5.1).
    Medicinali che possono diminuire le concentrazioni plasmatiche di asciminib
    Forti induttori del CYP3A4
    La somministrazione concomitante di un forte induttore del CYP3A4 (rifampicina) ha diminuito l'AUCinf di asciminib del 15% e ha aumentato la Cmax del 9% in soggetti sani trattati con una dose singola di asciminib da 40 mg.
    Si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con forti induttori del CYP3A4, inclusi, ma non limitati a carbamazepina, fenobarbital, fenitoina o Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), che può risultare in una minore efficacia di asciminib.
    Medicinali le cui concentrazioni plasmatiche possono essere alterate da asciminib
    Substrati del CYP3A4 con indice terapeutico ristretto
    La somministrazione concomitante di asciminib con un substrato del CYP3A4 (midazolam) ha aumentato l'AUCinf e la Cmax di midazolam rispettivamente del 28% e dell'11% in soggetti sani trattati con asciminib 40 mg due volte al giorno.
    Si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con substrati del CYP3A4 noti per avere un indice terapeutico ristretto, inclusi, ma non limitati ai substrati del CYP3A4 fentanil, alfentanil, diidroergotamina o ergotamina (vedere paragrafo 5.2). Non è necessario un aggiustamento della dose di asciminib.
    Substrati del CYP2C9
    La somministrazione concomitante di asciminib con un substrato del CYP2C9 (warfarin) ha aumentato l'AUCinf e la Cmax di S-warfarin rispettivamente del 41% e dell'8% nei soggetti sani trattati con asciminib 40 mg due volte al giorno.
    Si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con substrati del CYP2C9 noti per avere un indice terapeutico ristretto, inclusi, ma non limitati a fenitoina o warfarin (vedere paragrafo 5.2). Non è necessario un aggiustamento della dose di asciminib.
    Substrati di OATP1B, BCRP o substrati di entrambi i trasportatori
    Sulla base del modello di PBPK, si deve prestare attenzione durante la somministrazione concomitante di asciminib con substrati di OATP1B, BCRP o di entrambi i trasportatori, inclusi, ma non limitati a sulfasalazina, metotrexato, pravastatina, atorvastatina, pitavastatina, rosuvastatina e simvastatina. Non è stato effettuato alcuno studio clinico di interazione farmacologica.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Donne in età fertile/Contraccezione
    Lo stato di gravidanza delle donne in età fertile deve essere verificato prima di iniziare il trattamento con Asciminib.
    Le donne sessualmente attive in età fertile devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace (metodi che comportano tassi di gravidanza inferiori all'1%) durante il trattamento con asciminib e per almeno 3 giorni dopo l'interruzione del trattamento.
    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di asciminib in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Asciminib non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive. La paziente deve essere informata di un potenziale rischio per il feto se asciminib viene utilizzato durante la gravidanza o se la paziente rimane incinta durante l'assunzione di asciminib.
    Allattamento
    Non è noto se asciminib/metaboliti siano escreti nel latte materno. Non vi sono dati sugli effetti di asciminib sul neonato/lattante o sulla produzione di latte. A causa delle potenziali reazioni avverse serie nel neonato/lattante, l'allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento e per almeno 3 giorni dopo l'interruzione del trattamento con asciminib.
    Fertilità
    Non vi sono dati sull'effetto di asciminib sulla fertilità umana. Negli studi sulla fertilità nei ratti, asciminib non ha influenzato la funzione riproduttiva nei ratti maschi e femmine. Tuttavia, sono stati osservati effetti avversi sulla motilità e la conta degli spermatozoi nei ratti a dosi di 200 mg/kg/die (vedere paragrafo 5.3). La rilevanza per l'uomo non è nota.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Asciminib non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Tuttavia, si raccomanda che i pazienti che manifestano capogiri, stanchezza o altri effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.8) con un potenziale impatto sulla capacità di guidare veicoli o di usare macchinari in modo sicuro devono astenersi da queste attività per tutto il tempo in cui persistono gli effetti indesiderati.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Scemblix
    Riepilogo del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più comuni di ogni grado (incidenza ≥20%) nei pazienti trattati con Asciminib sono state dolore muscoloscheletrico (37,1%), infezioni delle vie respiratorie superiori (28,1%), trombocitopenia (27,5%), stanchezza (27,2%), cefalea (24,2%), artralgia (21,6%), enzimi pancreatici aumentati (21,3%), dolore addominale (21,3%), diarrea (20,5%) e nausea (20,2%).
    Le reazioni avverse più comuni di grado ≥3 (incidenza ≥5%) nei pazienti trattati con asciminib sono state trombocitopenia (18,5%), neutropenia (15,7%), enzimi pancreatici aumentati (12,4%), ipertensione (8,7%) e anemia (5,3%).
    Si sono verificate reazioni avverse serie nel 12,4% dei pazienti trattati con asciminib. Le reazioni avverse serie più frequenti (incidenza ≥1%) sono state versamento della pleura (2,5%), infezioni delle vie respiratorie inferiori (2,2%), trombocitopenia (1,7%), piressia (1,4%), pancreatite (1,1%), dolore toracico non cardiaco (1,1%) e vomito (1,1%).
    Tabella riassuntiva delle reazioni avverse
    Il profilo di sicurezza complessivo di asciminib è stato valutato in 356 pazienti con LMC Ph+ in fase cronica (chronic phase, CP) e accelerata (accelerated phase, AP) nello studio registrativo di fase III A2301 (ASCEMBL) e nello studio di fase I X2101. Nello studio ASCEMBL, i pazienti hanno ricevuto asciminib in monoterapia alla dose di 40 mg due volte al giorno. Nello studio X2101, i pazienti hanno ricevuto asciminib in monoterapia a dosi comprese tra 10 e 200 mg due volte al giorno e tra 80 e 200 mg una volta al giorno. Nel set di dati aggregati, la durata mediana dell'esposizione ad asciminib è stata di 116 settimane (intervallo: da 0,1 a 342 settimane).
    Le reazioni avverse osservate negli studi clinici (Tabella 2) sono elencate secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi. All'interno di ciascuna classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono classificate per frequenza, con le reazioni più frequenti per prime. All'interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità. Inoltre, la categoria di frequenza corrispondente a ciascuna reazione avversa si basa sulla seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1 000, <1/100); raro (≥1/10 000, <1/1 000); molto raro (<1/10 000).
    Tabella 2 Reazioni avverse osservate con asciminib negli studi clinici
    Classificazione per sistemi e organi
    Categoria di frequenza
    Reazione avversa
    Infezioni ed infestazioni
    Molto comune
    Infezione delle vie respiratorie superiori1
    Comune
    Infezione delle vie respiratorie inferiori2, influenza
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto comune
    Trombocitopenia3, neutropenia4, anemia5
    Non comune
    Neutropenia febbrile
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune
    Ipersensibilità
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Molto comune
    Dislipidemia6
    Comune
    Appetito ridotto, iperglicemia
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Cefalea, capogiro
    Patologie dell'occhio
    Comune
    Occhio secco, visione offuscata
    Patologie cardiache
    Comune
    Palpitazioni
    Patologie vascolari
    Molto comune
    Ipertensione7
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Molto comune
    Tosse
    Comune
    Versamento della pleura, dispnea, dolore toracico non cardiaco
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Enzimi pancreatici aumentati8, vomito, diarrea, nausea, dolore addominale9
    Comune
    Pancreatite10
    Patologie epatobiliari
    Molto comune
    Enzimi epatici aumentati11
    Comune
    Bilirubina ematica aumentata12
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Eruzione cutanea13
    Comune
    Orticaria
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Molto comune
    Dolore muscoloscheletrico14, artralgia
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Stanchezza15, prurito
    Comune
    Piressia16, edema17
    Esami diagnostici
    Comune
    Creatinfosfochinasi ematica aumentata
    Non comune
    QT dell'elettrocardiogramma prolungato
    1 Infezione delle vie respiratorie superiori include: infezione delle vie respiratorie superiori, rinofaringite, faringite e rinite.
    2 Infezioni delle vie respiratorie inferiori includono: polmonite, bronchite e tracheobronchite.
    3 Trombocitopenia include: trombocitopenia e conta delle piastrine diminuita.
    4 Neutropenia include: neutropenia e conta dei neutrofili diminuita.
    5 Anemia include: anemia, emoglobina diminuita e anemia normocitica.
    6 Dislipidemia include: ipertrigliceridemia, colesterolo ematico aumentato, ipercolesterolemia, trigliceridi ematici aumentati, iperlipidemia e dislipidemia.
    7 Ipertensione include: ipertensione e pressione arteriosa aumentata.
    8 Enzimi pancreatici aumentati includono: lipasi aumentata, amilasi aumentata e iperlipasemia.
    9 Dolore addominale include: dolore addominale e dolore addominale superiore.
    10 Pancreatite include: pancreatite e pancreatite acuta.
    11 Enzimi epatici aumentati includono: alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, gamma-glutamiltransferasi aumentata e transaminasi aumentate.
    12 Bilirubina ematica aumentata include: bilirubina ematica aumentata, bilirubina coniugata aumentata e iperbilirubinemia.
    13 Eruzione cutanea include: eruzione cutanea ed eruzione cutanea maculo-papulare.
    14 Dolore muscoloscheletrico include: dolore alle estremità, mal di schiena, mialgia, dolore osseo, dolore muscoloscheletrico, dolore al collo, dolore toracico muscolo-scheletrico e fastidio muscoloscheletrico.
    15 Stanchezza include: stanchezza e astenia.
    16 Piressia include: piressia e temperatura corporea aumentata.
    17 Edema include: edema ed edema periferico.
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Mielosoppressione
    La trombocitopenia si è verificata nel 27,5% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 e 4 riportate rispettivamente nel 6,7% e nell'11,8% dei pazienti. Tra i pazienti con trombocitopenia di grado ≥3, il tempo mediano alla prima comparsa delle reazioni è stato di 6 settimane (intervallo: da 0,14 a 64 settimane), con una durata mediana di qualsiasi reazione verificatasi di 1,71 settimane (IC al 95%, intervallo: da 1,43 a 2 settimane). Il 2% dei pazienti trattati con asciminib ha interrotto definitivamente il trattamento a causa di trombocitopenia, mentre a causa della reazione avversa asciminib è stato temporaneamente sospeso nel 12,6% dei pazienti.
    La neutropenia si è verificata nel 19,4% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 e 4 riportate rispettivamente nel 7,3% e nell'8,4% dei pazienti. Tra i pazienti con neutropenia di grado ≥3, il tempo mediano alla prima comparsa delle reazioni è stato di 6 settimane (intervallo: da 0,14 a 180 settimane), con una durata mediana di qualsiasi reazione verificatasi di 1,79 settimane (IC al 95%, intervallo: da 1,29 a 2 settimane). L'1,1% dei pazienti trattati con asciminib ha interrotto definitivamente il trattamento a causa di neutropenia, mentre a causa della reazione avversa asciminib è stato temporaneamente sospeso nel 9,6% dei pazienti.
    L'anemia si è verificata nel 12,9% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 che si sono verificate nel 5,3% dei pazienti. Tra i pazienti con anemia di grado ≥3, il tempo mediano alla prima comparsa delle reazioni è stato di 30 settimane (intervallo: da 0,4 a 207 settimane), con una durata mediana di qualsiasi reazione verificatasi di 0,9 settimane (IC al 95%, intervallo: da 0,43 a 2,14 settimane). Asciminib è stato temporaneamente sospeso nello 0,6% dei pazienti a causa della reazione avversa.
    Tossicità pancreatica
    La pancreatite si è verificata nel 2,5% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 che si sono verificate nell'1,1% dei pazienti. Tutte queste reazioni si sono verificate nello studio di fase I (X2101). Lo 0,6% dei pazienti trattati con asciminib ha interrotto definitivamente il trattamento a causa di pancreatite, mentre a causa della reazione avversa asciminib è stato temporaneamente sospeso nell'1,1% dei pazienti. Aumenti asintomatici della lipasi e della amilasi sieriche si sono verificati nel 21,3% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 e 4 che si sono verificate rispettivamente nel 10,1% e nel 2,2% dei pazienti. Tra pazienti con aumento degli enzimi pancreatici, asciminib è stato interrotto definitivamente nel 2,2% dei pazienti a causa della reazione avversa.
    Prolungamento del QT
    Il QT dell'elettrocardiogramma prolungato si è verificato nello 0,8% dei pazienti trattati con asciminib. Nello studio clinico ASCEMBL, un paziente ha avuto un QTcF prolungato superiore a 500 millisecondi (ms) insieme a un aumento del QTcF superiore a 60 ms rispetto al basale, e un paziente ha avuto un QTcF prolungato con un aumento del QTcF superiore a 60 ms rispetto al basale.
    Ipertensione
    L'ipertensione si è verificata nel 18,5% dei pazienti trattati con asciminib, con reazioni di grado 3 e 4 che sono state riportate rispettivamente nell'8,4% e nello 0,3% dei pazienti. Tra i pazienti con ipertensione di grado ≥3, il tempo mediano alla prima comparsa delle reazioni è stato di 14 settimane (intervallo: da 0,1 a 156 settimane). Asciminib è stato temporaneamente sospeso nello 0,8% dei pazienti a causa della reazione avversa.
    Anomalie di laboratorio
    La diminuzione dei livelli di fosfato si è verificata come anomalia di laboratorio nel 17,9% (tutti i gradi) e nel 6,4% (grado 3/4) dei 156 pazienti trattati con asciminib 40 mg due volte al giorno.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Scemblix
    Negli studi clinici, Asciminib è stato somministrato a dosi fino a 280 mg due volte al giorno senza evidenza di aumento della tossicità.
    Nei casi di sospetto sovradosaggio devono essere avviate misure di supporto generali e trattamento sintomatico.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore a 25°C.
    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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