Cos'è Savene?
Confezioni
Savene 10 flaconi da 500 mg di polvere per concentrato + 3 flaconi di diluente da 500 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Savene? A cosa serve?
Savene è indicato per il trattamento dello stravaso di antraciclina negli adulti.
Posologia
Come usare Savene: Posologia
Savene deve essere somministrato sotto il controllo di un medico esperto nell'impiego di medicinali contro il cancro.
Posologia
Il trattamento deve essere somministrato una volta al giorno per 3 giorni consecutivi. La dose raccomandata è:
Giorno 1: 1.000 mg/m2
Giorno 2: 1.000 mg/m2
Giorno 3: 500 mg/m2
La prima infusione deve iniziare il prima possibile e, in ogni caso, entro le prime sei ore dall'evento. Il trattamento del Giorno 2 e del Giorno 3 deve iniziare alla stessa ora del Giorno 1 (+/- 3 ore).
Per i pazienti con una superficie corporea superiore a 2 m2, la singola dose non deve superare i
2.000 mg.
Compromissione renale
Nei pazienti con compromissione renale da moderata a severa (clearance della creatinina < 40 ml/min), la dose di Savene deve essere ridotta del 50% (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica
Non c'è esperienza sull'uso di Dexrazoxano nei pazienti con funzione epatica ridotta e il suo impiego in questi pazienti va evitato (vedere paragrafo 4.4).
Anziani
La sicurezza e l'efficacia del farmaco non sono state studiate negli anziani e l'uso del dexrazoxano in questi pazienti va evitato.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Savene nei bambini al di sotto dei 18 anni non sono state stabilite e non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Per uso endovenoso, dopo ricostituzione e diluizione.
Per le istruzioni su ricostituzione e diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere il paragrafo 6.6.
La dose indicata deve essere somministrata sotto forma di infusione endovenosa nel corso di 1 o 2 ore in una grande vena di un arto o di un'area diverso (a) da quello (a) interessato (a) dallo stravaso.
Misure di raffreddamento, come ad es., impacchi di ghiaccio, devono essere rimosse dalla zona d'interesse almeno 15 minuti prima della somministrazione di Savene per consentire una circolazione sanguigna sufficiente.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Savene
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
- Donne in età fertile che non usano misure contraccettive (vedere paragrafo 4.6).
- Allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6).
- Vaccinazione concomitante con vaccino contro la febbre gialla (vedere paragrafo 4.5).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Savene
Monitoraggio continuo
La sede d'interesse va esaminata regolarmente dopo il trattamento, fino a risoluzione dell'evento.
In caso di sospetto stravaso di composti vescicanti diversi dalle antracicline attraverso lo stesso accesso endovenoso, ad es., vincristina, mitomicina e vinorelbina, Savene non avrebbe alcuna efficacia sugli effetti scatenati da tali composti.
Poiché Savene deve essere somministrato a pazienti sottoposti a terapia citotossica con antracicline, il suo potenziale citotossico (che provoca in particolare una tossicità ematologica reversibile con il punto più basso ai giorni 11-12), si aggiungerà quindi a quello dell'altra chemioterapia somministrata. È necessario, quindi, sottoporre il paziente a regolare monitoraggio ematologico.
Monitoraggio della funzione epatica e renale.
Dal momento che si può manifestare una disfunzione epatica (aumento di transaminasi e bilirubina, specialmente dopo dosi di dexrazoxano superiori a 1.000 mg/m2), si raccomanda di effettuare analisi di routine della funzione epatica prima di ogni somministrazione di dexrazoxano, nei pazienti con disturbi accertati della funzione epatica (vedere paragrafo 4.2).
Dal momento che la disfunzione renale può ridurre la velocità di eliminazione del dexrazoxano, i pazienti con funzione renale compromessa, devono essere tenuti sotto controllo per monitorare eventuali segni di tossicità ematologica (vedere paragrafo 4.2 per le raccomandazioni relative al dosaggio nei pazienti con compromissione renale da moderata a severa (clearance della creatinina < 40 ml/min).
Reazione anafilattica
Reazioni anafilattiche comprese angioedema, reazioni cutanee, broncospasmo, sofferenza respiratoria, ipotensione e perdita di coscienza, sono state osservate in pazienti trattati con dexrazoxano e antracicline (vedere paragrafo 4.8). Un'eventuale storia pregressa di allergia al dexrazoxano deve essere accuratamente considerata prima della somministrazione (vedere paragrafo 4.3).
Donne in età fertile/Contraccezione in uomini e donne
Dal momento che Dexrazoxano possiede una certa attività mutagena e viene utilizzato insieme con antracicline di cui sono note proprietà citotossiche, mutagene ed embriotossiche, è necessario informare sia gli uomini che le donne sessualmente attivi/e di non generare figli/intraprendere una gravidanza e di utilizzare misure contraccettive efficaci durante la terapia e fino a sei mesi dopo il trattamento. Le donne devono informare immediatamente il proprio medico in caso di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Contenuto di sodio e di potassio
Il solvente di Savene contiene 98 mg di potassio per flacone da 500 ml. Questo deve essere tenuto in considerazione dai pazienti con funzione renale ridotta o pazienti che seguono una dieta controllata a basso contenuto di potassio. La concentrazione plasmatica di potassio deve essere strettamente monitorata nei pazienti a rischio di iperpotassiemia.
Il solvente di Savene contiene anche 1,61 g di sodio per flacone da 500 ml, equivalenti all'81% della dose massima giornaliera di sodio raccomandata dall'OMS per un adulto, pari a 2 g.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Savene
Impiego contemporaneo controindicato:
Vaccino contro la febbre gialla: rischio di malattia vaccinica generalizzata ad esito fatale (vedere paragrafo 4.3).
Impiego contemporaneo da evitare:
- Altri vaccini vivi attenuati: rischio di malattia sistemica, potenzialmente fatale. Il rischio è più alto nei pazienti già immunocompromessi a causa della malattia di base o di contemporanea chemioterapia. Usare un vaccino inattivato ove disponibile (poliomielite).
- Il dimetilsolfossido (DMSO) non deve essere usato nei pazienti cui viene somministrato dexrazoxano per il trattamento dello stravaso indotto dalle antracicline (vedere paragrafo 5.3)
- Fenitoina: gli agenti citotossici possono ridurre l'assorbimento della fenitoina con conseguente esacerbazione delle convulsioni. La combinazione di Dexrazoxano con fenitoina va evitata
Impiego contemporaneo da valutare attentamente:
ciclosporina, tacrolimus: eccessiva immunosoppressione con rischio di malattia linfoproliferativa.
Interazioni comuni a tutti i citotossici:
- Visto l'aumento del rischio di trombosi nei pazienti con malattie maligne, l'impiego di trattamenti anticoagulanti è frequente. I pazienti trattati con anticoagulanti devono essere monitorati più spesso, poiché gli agenti citotossici possono interferire con gli anticoagulanti orali.
- Dexrazoxano può potenziare la tossicità indotta dal ciclo di chemioterapia durante il quale si è manifestato l'evento e richiedere un attento monitoraggio dei parametri ematologici (vedere paragrafo 4.4).
Interazione specifica del dexrazoxano:
Durante le analisi condotte su cinque isoenzimi principali del citocromo P450: CYP1A, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6 e CYP3A4, nessuno di questi è stato inibito dal dexrazoxano.
La somministrazione contemporanea di doxorubicina (da 50 a 60 mg/m2) o di epirubicina (da 60 a 100 mg/m2), non ha influenzato significativamente la farmacocinetica di dexrazoxano. Negli studi, dexrazoxano non ha influenzato la farmacocinetica di doxorubicina. Da studi sono emerse limitate evidenze che suggeriscono che la clearance di epirubicina può essere aumentata quando viene somministrato prima dexrazoxano; ciò si è verificato ad alte dosi di epirubicina (120-135 mg/m2). Si noti che in questi studi dexrazoxano veniva somministrato prima dell'antraciclina.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Donne in età fertile/Contraccezione in uomini e donne
Dal momento che Dexrazoxano possiede una certa attività mutagena e viene utilizzato insieme con antracicline di cui sono note proprietà citotossiche, mutagene ed embriotossiche, è necessario informare sia gli uomini che le donne sessualmente attivi/e di non generare figli/intraprendere una gravidanza e di utilizzare misure contraccettive efficaci durante la terapia e fino a sei mesi dopo il trattamento. Le donne devono informare immediatamente il proprio medico in caso di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Gravidanza
Non vi sono dati riguardanti l'uso del dexrazoxano in donne in gravidanza. Dexrazoxano può avere effetti dannosi sul feto se somministrato a donne in gravidanza. Negli studi sugli animali è stata osservata una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Dexrazoxano non deve essere somministrato a donne in gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Allattamento
Non è noto se il dexrazoxano venga escreto nel latte umano. A causa del potenziale rischio di reazioni avverse gravi nei bambini esposti al dexrazoxano a seguito di allattamento con latte materno, l'allattamento con latte materno durante la terapia con Savene è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità
Gli studi disponibili sugli animali mostrano dati limitati sulla fertilità, tuttavia in ratti e conigli sono stati osservati cambiamenti a livello testicolare in seguito a somministrazioni ripetute (vedere paragrafo 5.3).
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Capogiri, sonnolenza e sincope, sono state osservate in pochi pazienti studi negli studi condotti su Savene TT01 e TT02 (vedere paragrafo 4.8). Dexrazoxano ha un'influenza limitata sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Savene
Una serie di “reports” pubblicati, condotti su oltre 1.000 pazienti, ha mostrato un profilo uniforme di reazioni avverse dipendenti dal dosaggio. Le reazioni avverse più comuni sono nausea/vomito, soppressione midollare (neutropenia, trombocitopenia), reazioni al sito di iniezione, diarrea, stomatite e aumento delle transaminasi epatiche (ALT/AST). Tutte le reazioni avverse osservate erano rapidamente reversibili.
Le informazioni che seguono si basano su due studi clinici, TT01 e TT02, condotti su Savene somministrato ai pazienti con stravaso, già sottoposti a cicli di agenti chemioterapici.
Le reazioni avverse erano quelle generalmente osservate con la chemioterapia standard e anche con dexrazoxano: nausea/vomito in circa un terzo dei pazienti, neutropenia e trombocitopenia in circa la metà dei pazienti, più raramente aumento della concentrazione degli enzimi epatici (ALT/AST).
Le reazioni avverse osservate nei due studi sono elencate di seguito.
Incidenza delle reazioni avverse (MedDRA) negli studi TT01 e TT02 (Numero di pazienti = 80)
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRa
|
Frequenza
|
Reazioni avverse
|
Infezioni e infestazioni
|
Molto comune
|
Infezione post-operatoria
|
Comune
|
Infezione
|
Infezione neutropenica
|
Disturbi del sistema immunitario
|
Non nota
|
Reazioni anafilattiche
|
Non nota
|
Ipersensibilità
|
Alterazioni del metabolismo e della nutrizione
|
Comune
|
Appetito ridotto
|
Disturbi del sistema nervoso
|
Comune
|
Capogiro
|
Deficit sensoriale
|
Sincope
|
Tremore
|
Patologie vascolari
|
Comune
|
Flebite
|
Tromboflebite superficiale
|
Trombosi venosa di un arto
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
Comune
|
Dispnea
|
Polmonite
|
Patologie gastrointestinali
|
Molto comune
|
Nausea
|
Comune
|
Vomito
|
Diarrea
|
Stomatite
|
Bocca secca
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
|
Comune
|
Alopecia
|
Prurito
|
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
|
Comune
|
Mialgia
|
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
|
Comune
|
Emorragia vaginale
|
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
|
Molto comune
|
Dolore in sede di iniezione
|
Comune
|
Piressia
|
Flebite in sede di iniezione
|
Eritema in sede di iniezione
|
Stanchezza
|
Indurimento in sede di
iniezione
|
Tumefazione in sede di
iniezione
|
Edema periferico
|
Sonnolenza
|
Esami diagnostici
|
Comune
|
Peso diminuito
|
Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura
|
Comune
|
Complicazioni di ferita
|
Incidenza di anomalie dei valori ematologici negli studi TT01 e TT02 (Numero di pazienti = 80)
Analisi di laboratorio
|
N° di pazienti con valori al di sopra di quelli basali
|
Grado CTC 3-4
|
N
|
%
|
Emoglobina
|
80
|
2
|
2,5%
|
Conta leucocitaria
(WBC)
|
80
|
36
|
45,0%
|
Neutrofili
|
78
|
36
|
46,2%
|
Piastrine
|
80
|
17
|
21,3%
|
Sodio (Ipo)
|
79
|
5
|
6,3%
|
Potassio (Ipo)
|
79
|
2
|
2,5%
|
Potassio (Iper)
|
79
|
0
|
0,0%
|
Fosfatasi alcalina
|
77
|
0
|
0,0%
|
Bilirubina
|
77
|
1
|
1,3%
|
AST
|
57
|
2
|
3,5%
|
ALT
|
71
|
3
|
3,9%
|
Creatinina
|
76
|
2
|
2,6%
|
LDH
|
78
|
0
|
0,0%
|
Calcio totale (Ipo)
|
28
|
2
|
7,1%
|
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato
nell'Allegato V..
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Savene
I segni e i sintomi di un sovradosaggio comprendono in genere leucopenia, trombocitopenia, nausea, vomito, diarrea, reazioni cutanee e alopecia. Il trattamento deve essere sintomatico.
Scadenza
Polvere e solvente:
3 anni.
Dopo ricostituzione e diluizione:
La stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata per 4 ore, se la preparazione viene conservata a una temperatura compresa tra 2 e 8 °C.
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
Se non usato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell'uso sono sotto la responsabilità di chi utilizza il prodotto e non devono superare le 4 ore a 2-8 °C.
Conservazione
Conservare a temperatura inferiore a 25 °C.
Tenere i flaconcini e i flaconi nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione e diluizione del prodotto medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali