Cos'è Sandrena?
Sandrena può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: gel
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Indicazioni
Posologia
- Lavare le mani con acqua e sapone dopo l'applicazione
- Appena il gel si sarà asciugato dopo l'applicazione, coprire la zona trattata con degli indumenti
- La zona di applicazione deve essere lavata prima di situazioni in cui è previsto il contatto della pelle con altre persone
- Se un'altra persona (es. bambino o coniuge) o un animale domestico tocca accidentalmente il sito di applicazione, quella zona della sua pelle deve essere lavata immediatamente con acqua e sapone.
Se non vengono prese misure precauzionali, il gel di estradiolo può essere accidentalmente trasferito attraverso il contatto ravvicinato con la pelle ad altri (es. bambino, coniuge, animali domestici) causando loro eventi avversi. In caso di qualsiasi segno di sintomi di eventi avversi, contattare il medico o il veterinario.
Controindicazioni
- Carcinoma mammario accertato, sospetto o pregresso
- Tumori maligni estrogeno-dipendenti accertati o sospetti (p. es. carcinoma endometriale)
- Emorragie genitali non diagnosticate
- Iperplasia endometriale non trattata
- Tromboembolia venosa in atto (trombosi venosa profonda, embolia polmonare) o pregressa
- Malattie trombofiliche accertate (per es. carenza di proteina C, proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4
- Malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente (p. es. angina, infarto del miocardio)
- Malattia epatica acuta o esiti di malattia epatica fino a quando i test di funzionalità epatica non siano tornati alla normalità
- Ipersensibilità alla sostanza attiva o a qualunque eccipiente elencato nel paragrafo 6.1
- Porfiria
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
- Leiomioma (fibroidi uterini) o endometriosi
- Fattori di rischio per disordini tromboembolici (vedere sotto)
- Fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, per es. ereditarietà di 1° grado per cancro mammario
- Ipertensione
- Disturbi epatici (per es. adenoma epatico)
- Diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare
- Colelitiasi
- Emicrania o (grave) mal di testa
- Lupus eritematoso sistemico
- Storia di iperplasia endometriale (vedere sotto)
- Epilessia
- Asma
- Otosclerosi
- Angioedema (ereditario o acquisito)
- Ittero o deterioramento della funzione epatica;
- Aumento significativo della pressione arteriosa;
- Insorgenza di cefalea di tipo emicranico;
- Gravidanza.
- Nelle donne con utero intatto, il rischio di iperplasia e carcinoma endometriale aumenta in seguito alla somministrazione di soli estrogeni per periodi prolungati. L'aumento del rischio di cancro endometriale riportato nelle donne che fanno uso di soli estrogeni è di 2-12 volte maggiore rispetto a quello nelle donne che non ne fanno uso, ed è dipendente dalla durata del trattamento e dalla dose di estrogeni (vedere paragrafo 4.8).
- L'aggiunta di un progestinico eseguita ciclicamente per almeno 12 giorni al mese/ciclo di 28 giorni o una terapia associata estroprogestinica continuativa in donne non isterectomizzate previene l'aumento del rischio associato alla TOS con soli estrogeni.
- Sanguinamenti da sospensione e spotting possono verificarsi durante i primi mesi di trattamento. Se tali episodi compaiono dopo qualche tempo dall'inizio della terapia, o continuano dopo la sospensione del trattamento, le cause di tali fenomeni devono essere investigate, anche mediante biopsia endometriale per escludere un tumore maligno dell'endometrio.
- Una stimolazione estrogenica non bilanciata può portare alla trasformazione premaligna o maligna di foci residui di endometriosi. Pertanto, l'aggiunta di progestinici alla TOS con soli estrogeni deve essere considerata nelle donne sottoposte ad isterectomia per endometriosi, specialmente in caso di endometriosi residua.
- Lo studio clinico randomizzato e controllato con placebo “Women's Health Initiative“ (WHI) e una metanalisi di studi epidemiologici prospettici sono concordi nell'individuare un aumento del rischio di tumore mammario nelle donne che hanno assunto una TOS a base di combinazioni estroprogestiniche che si manifesta dopo circa 3 (1-4) anni (vedere paragrafo 4.8).
- Lo studio WHI non ha evidenziato un aumento del rischio di tumore mammario in donne che avevano subito isterectomia trattate con TOS a base di soli estrogeni. Studi osservazionali hanno per la maggior parte riportato un piccolo aumento del rischio di diagnosi di tumore al seno che è inferiore a quello rilevato nelle donne trattate con associazioni estroprogestiniche (vedere paragrafo 4.8).
- La TOS è associata ad un rischio 1,3-3 volte maggiore di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), cioè trombosi venosa profonda od embolia polmonare. Il verificarsi di tali eventi è più probabile nel primo anno di TOS che successivamente (vedere paragrafo 4.8).
- I pazienti con una storia di TEV o con stati trombofilici accertati hanno un rischio maggiore di sviluppare TEV, e la TOS può ulteriormente aggravare tale rischio. La TOS è quindi controindicata in questi pazienti (vedere paragrafo 4.3).
- I fattori di rischio per TEV generalmente riconosciuti includono: uso di estrogeni, età avanzata, chirurgia maggiore, immobilizzazione prolungata, obesità (IMC > 30 kg/m2), gravidanza/periodo post-parto, lupus eritematoso sistemico (LES) e tumore. Non vi è consenso unanime sul possibile ruolo delle vene varicose nel TEV.
- Come avviene per tutti i pazienti operati, si devono prendere in considerazione misure profilattiche adeguate per prevenire l'insorgenza di TEV post-operatorio. Qualora sia prevista immobilizzazione prolungata a seguito di interventi di chirurgia elettiva, si raccomanda di sospendere temporaneamente la TOS 4 o 6 settimane prima dell'intervento. Il trattamento non deve essere ripreso prima della completa mobilizzazione della donna.
- Alle donne senza anamnesi personale di TEV ma con un parente di primo grado con storia di trombosi in giovane età può essere proposto uno screening non senza prima averne discusso i limiti (solo una percentuale di problemi trombifilici viene identificata tramite screening). Nel caso in cui venga identificato un difetto trombofilico che evidenzi una predisposizione alla trombosi nei membri familiari, o se il difetto osservato è “grave“ (per es. carenza di antitrombina, proteina S o proteina C o una combinazione di difetti), l'uso di TOS è controindicato.
- Le donne già in trattamento cronico con anticoagulanti richiedono una valutazione accurata del rapporto rischio/beneficio della TOS.
- Se dovesse manifestarsi tromboembolia venosa dopo l'inizio della terapia, il farmaco deve essere sospeso. Le pazienti devono essere avvisate di contattare il proprio medico immediatamente quando si accorgono di un sintomo potenziale di tromboembolia (p. es. gonfiore doloroso di una gamba, improvviso dolore al torace, dispnea).
- Gli estrogeni possono causare ritenzione idrica, e pertanto, pazienti con disfunzione renale o cardiaca devono essere accuratamente valutate. Pazienti con insufficienza renale terminale devono essere tenute strettamente in osservazione.
- Donne con preesistente ipertrigliceridemia devono essere strettamente seguite durante la terapia sostitutiva estrogenica o ormonale poiché con questo regime terapeutico sono stati riportati rari casi di notevoli aumenti di trigliceridi plasmatici con conseguente pancreatite.
- Gli estrogeni esogeni possono indurre o esacerbare i sintomi dell'angioedema ereditario e acquisito.
- Gli estrogeni aumentano i livelli di TBG, la globulina legante l'ormone tiroideo, con conseguente aumento dei livelli dell'ormone tiroideo totale circolante che viene misurato con la PBI (protein-bound iodine), con i livelli del T4 (metodo su colonna o RIA) o del T3 (metodo RIA). La captazione di T3 è ridotta a dimostrazione dell'aumento di TBG. Le frazioni libere di T4 e T3 non sono modificate. Altre proteine leganti come la corticoglobulina (CBG) e la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG) possono essere aumentate e portare ad un aumento rispettivamente dei livelli circolanti di corticosteroidi e steroidi sessuali. Le concentrazioni ormonali libere o biologicamente attive sono immodificate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate (substrato angiotensinogeno/renina, alfa-l-antitripsina, ceruloplasmina).
- Occasionalmente può comparire cloasma, soprattutto nelle donne con una storia di cloasma verificatosi in gravidanza. Le donne con tendenza al cloasma devono ridurre al minimo l'esposizione al sole o ai raggi ultravioletti durante la TOS.
- L'uso della TOS non migliora la funzione cognitiva. È stato osservato un aumento del rischio di probabile demenza in donne che iniziano ad usare la TOS combinata continua o a base di soli estrogeni dopo i 65 anni di età.
Aumenti delle ALT
Durante gli studi clinici con pazienti trattati con il regime di associazione contro il virus dell'epatite C (HCV) costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con e senza dasabuvir, gli aumenti dell'ALT maggiori di 5 volte il limite superiore della norma (LSN) erano significativamente più frequenti nelle donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilEstradiolo, come i COC. Inoltre, anche nelle pazienti trattate con glecaprevir/pibrentasvir, sono stati osservati incrementi di ALT in donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo, come i COC. Le donne che utilizzavano medicinali contenenti estrogeni diversi dall'etinilestradiolo, come l'estradiolo, presentavano una frequenza di aumenti dell'ALT simile a quella delle donne che non ricevevano alcun estrogeno; tuttavia, a causa del numero limitato di donne che assumevano questi estrogeni di altro tipo, è necessaria prudenza in caso di co-somministrazione con il regime terapeutico di associazione costituito da ombitasvir/paritaprevir/ritonavir con o senza dasabuvir, nonché con il regime a base di glecaprevir/pibrentasvir. Vedere paragrafo 4.5.
Potenziale trasferimento di estradiolo ai bambini
Il gel di estradiolo può essere trasferito accidentalmente ai bambini dall'area della pelle su cui è stato applicato.
Sono state riportate segnalazioni post-marketing di gemmazione mammaria e masse mammarie in donne in età prepuberale, pubertà precoce, ginecomastia e masse mammarie in uomini in età prepuberale a seguito di esposizione secondaria non intenzionale a estradiolo spray/gel. Nella maggior parte dei casi, la condizione si è risolta con la fine dell'esposizione all'estradiolo.
I pazienti devono essere istruiti su:
- non permettere ad altri, soprattutto bambini, di entrare in contatto con la zona della pelle esposta e, se necessario, coprire il sito di applicazione con indumenti. In caso di contatto la pelle del bambino deve essere lavata il prima possibile con acqua e sapone.
- consultare il medico in caso di segni e sintomi (sviluppo del seno o altri cambiamenti sessuali) in un bambino che potrebbe essere stato esposto accidentalmente a gel di estradiolo.
Eccipienti
Questo medicinale contiene, rispettivamente, 62,5, 125 e 187,5 mg di propilenglicole in 0,5, 1,0 e 1,5 g di dose.
Questo medicinale contiene, rispettivamente, 292,5, 585 e 877,5 mg di alcol (etanolo 96%) in 0,5, 1,0 e 1,5 g di dose. Può causare sensazione di bruciore sulla pelle danneggiata.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Sandrena" insieme ad altri farmaci come “Nevirapina Mylan”, “Nevirapina Teva Italia”, “Viramune”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Classificazione per sistemi e organi
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Comune
(≥1/100, <1/10)
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Non comune
(≥1/1.000, <1/100)
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Raro
(≥1/10.000, <1/1000)
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Reazioni avverse post-marketing con frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
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Tumori benigni,
maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
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Neoplasia benigna del seno,
neoplasia benigna dell'endometrio
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Fibromi uterini
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Disturbi del sistema immunitario
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Reazione di ipersensibilità
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Esacerbazione dell'angioedema (ereditario o acquisito)
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Aumento di peso,
diminuzione di peso
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Aumento di appetito,
ipercolesterolemia1
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Disturbi psichiatrici
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Depressione,
nervosismo,
letargia
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Ansia,
insonnia,
apatia,
labilità emotiva,
difficoltà di concentrazione,
variazioni della libido e dell'umore,
euforia1,
agitazione1
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Patologie del sistema nervoso
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Mal di testa,
capogiri
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Emicrania,
parestesia,
tremore1
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Patologie dell'occhio
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Compromissione della visione,
occhio secco1
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Intolleranza alle lenti a contatto
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Patologie cardiache
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Palpitazioni
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Patologie vascolari
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Vampate di calore
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Ipertensione1,
flebiti superficiali1,
porpora
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Tromboembolia venosa (cioè trombosi venosa profonda degli arti inferiori e pelvica ed embolia polmonare)2
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Episodi di ischemia cerebrale
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dispnea1,
rinite1
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Patologie gastrointestinali
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Nausea,
vomito,
crampi allo stomaco,
flatulenza,
dolore addominale
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Costipazione,
dispepsia1,
diarrea1,
disturbi rettali1
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Gonfiore (distensione addominale)
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Patologie epatobiliari
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Alterazioni della funzionalità epatica e del flusso biliare
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Ittero colestatico
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Eruzione cutanea,
prurito
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Acne,
alopecia,
pelle secca,
patologia delle unghie1,
nodulo della pelle1,
irsutismo1,
eritema nodoso,
orticaria
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Dermatite da contatto, eczema
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Patologie articolari,
crampi muscolari
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Patologie renali e urinarie
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Aumento della frequenza/urgenza della minzione, incontinenza urinaria1,
cistite1,
decolorazione delle urine1,
ematuria1
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Sanguinamento vaginale inatteso o spotting, secrezione vaginale,
disturbi della vulva/vagina,
disturbi mestruali,
dolore/tensione al seno
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Ingrossamento del seno,
dolorabilità mammaria,
iperplasia endometriale,
patologia dell'utero1
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Dismenorrea,
sindrome simil pre-mestruale
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Irritazione cutanea al sito di applicazione, dolore, aumento della sudorazione, edema
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Affaticamento, test di laboratorio alterati1, astenia1, febbre1, sindrome para-influenzale1, malessere1
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- Neoplasie estrogeno-dipendenti benigne e maligne, per es. carcinoma endometriale
- Infarto miocardico ed ictus.
- Colecistopatie.
- Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, porpora vascolare.
- Probabile demenza dopo i 65 anni di età (vedere paragrafo 4.4).
- È stato riportato un aumento fino a 2 volte del rischio di avere una diagnosi di carcinoma mammario in donne trattate con terapia estroprogestinica combinata per più di 5 anni.
- L'aumento del rischio nelle donne in trattamento con la sola terapia estrogenica è inferiore a quello osservato nelle donne che assumono combinazioni estroprogestiniche.
- Il livello di rischio dipende dalla durata d'uso della TOS (vedere paragrafo 4.4).
- Le stime del rischio assoluto sulla base dei risultati della più ampia sperimentazione randomizzata controllata con placebo (studio WHI) e della più ampia metanalisi di studi epidemiologici prospettici sono presentati di seguito.
Età all'inizio della TOS (anni)
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Incidenza su 1.000 non utilizzatrici di TOS nell'arco di 5 anni (50-54 anni di età)*
|
Rapporto di rischio
|
Casi aggiuntivi su 1.000 utilizzatrici di TOS dopo 5 anni
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TOS a base di solo estrogeno
|
|||
50
|
13,3
|
1,2
|
2,7
|
Estro-progestinici combinati
|
|||
50
|
13,3
|
1,6
|
8,0
|
*Tratto dai tassi di incidenza al basale in Inghilterra nel 2015 tra le donne con indice di massa corporea 27 (kg/m2 )
Nota: poiché l'incidenza attesa del cancro della mammella è diversa nei vari paesi dell'UE, anche il numero di casi supplementari di tale tipo di cancro varierà proporzionalmente.
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Età all'inizio della TOS (anni)
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Incidenza su 1.000 non utilizzatrici di TOS in un periodo di 10 anni (50-59 anni di età)*
|
Rapporto di rischio
|
Casi aggiuntivi su 1.000 utilizzatrici di TOS dopo 10 anni
|
TOS a base di solo estrogeno
|
|||
50
|
26,6
|
1,3
|
7,1
|
Estro-progestinici combinati
|
|||
50
|
26,6
|
1,8
|
20,8
|
Fascia di età (anni)
|
Incidenza per 1.000 donne nel braccio placebo nell'arco di 5 anni
|
Rapporto di rischio & 95% CI
|
Casi aggiuntivi per 1.000 utilizzatrici di TOS nell'arco di 5 anni (95% CI)
|
CEE a base di soli estrogeni
|
|||
50-79
|
21
|
0,8 (0,7-1,0)
|
-4 (-6-0)*
|
CEE+MPA estrogeni & progestinici‡
|
|||
50-79
|
17
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1,2 (1,0-1,5)
|
+4 (0-9)
|
*Studio WHI in donne senza utero, che non ha mostrato un aumento del rischio di carcinoma mammario
‡Restringendo l'analisi alle donne che non avevano utilizzato TOS prima dello studio, non si è osservato un aumento evidente del rischio durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni il rischio è risultato superiore rispetto alle donne non utilizzatrici di TOS.
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Fascia di età (anni)
|
Incidenza per 1.000 donne nel braccio placebo nell'arco di 5 anni
|
Rapporto di rischio e 95% CI
|
Casi aggiuntivi per 1.000 utilizzatrici di TOS
|
Soli estrogeni orali*
|
|||
50-59
|
7
|
1,2 (0,6-2,4)
|
1 (-3-10)
|
Associazioni estroprogestiniche orali
|
|||
50-59
|
4
|
2,3 (1,2-4,3)
|
5 (1-13)
|
*Studio in donne senza utero
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- Il rischio di coronaropatia aumenta leggermente nelle utilizzatrici di TOS a base di associazioni estroprogestiniche dopo i 60 anni di età (vedere paragrafo 4.4).
- L'uso della terapia a base di soli estrogeni e di estrogeni + progestinici è associato ad un aumento fino a 1,5 volte del rischio relativo di ictus ischemico. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l'uso di TOS.
- Questo rischio relativo non dipende dall'età o dalla durata d'uso ma, poiché il rischio basale è fortemente dipendente dall'età, il rischio globale di ictus nelle donne che utilizzano TOS aumenterà con l'età; vedere paragrafo 4.4.
Fascia di età (anni)
|
Incidenza per 1.000 donne nel braccio placebo nell'arco di 5 anni
|
Rapporto di rischio e 95% CI
|
Casi addizionali per 1.000 utilizzatrici di TOS nell'arco di 5 anni
|
50-59
|
8
|
1,3 (1,1-1,6)
|
3 (1-5)
|
*Non è stata adottata una differenziazione tra ictus ischemico ed emorragico
|