Cos'è Rivastigmina Doc - Cerotti?
Confezioni
Rivastigmina Doc 4,6 mg/24 ore 30 cerotti transdermico
Rivastigmina Doc 9,5 mg/24 ore 30 cerotti transdermico
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Rivastigmina Doc? A cosa serve?
Trattamento sintomatico della demenza di tipo Alzheimer da lieve a moderatamente grave.
RIVASTIGMINA DOC è indicato per gli adulti.
Posologia
Come usare Rivastigmina Doc: Posologia
Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e terapia della demenza di Alzheimer. La diagnosi deve essere effettuata in accordo con le attuali linee guida. Come per ogni trattamento iniziato in pazienti con demenza, la terapia con rivastigmina deve essere iniziata solo se è disponibile un “caregiver“ (colui che assiste abitualmente il paziente) che somministri e controlli regolarmente il trattamento.
Posologia
Cerotti transdermici
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Quantità di rivastigmina
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Cessione di rivastigmina in vivo in 24 ore
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RIVASTIGMINA DOC 4,6 mg/24 ore
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9 mg
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4.6 mg
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RIVASTIGMINA DOC 9,5 mg/24 ore
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18 mg
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9.5 mg
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Dose iniziale
Si inizia il trattamento con 4,6 mg/24 ore.
Dopo un minimo di quattro settimane di trattamento e se, a giudizio del medico curante, la dose risulta ben tollerata, questa deve essere aumentata a 9,5 mg/24 ore, che è la dose efficace raccomandata.
Dose di mantenimento
9,5 mg/24 ore è la dose giornaliera di mantenimento, che può essere continuata fino a quando al paziente ne deriva un beneficio terapeutico. Se si osservano reazioni avverse gastrointestinali, il trattamento deve essere temporaneamente interrotto fino a quando queste reazioni avverse si risolvono. Il trattamento con i cerotti transdermici può essere ripreso alla stessa dose se non è stato sospeso per parecchi giorni. In caso contrario, il trattamento deve essere iniziato di nuovo con 4,6 mg/24 ore.
Passaggio dalle capsule o dalla soluzione orale ai cerotti transdermici:
Sulla base dei dati di esposizione comparativa tra rivastigmina orale e transdermica (vedere paragrafo 5.2), i pazienti trattati con rivastigmina capsule o soluzione orale possono passare a RIVASTIGMINA DOC cerotti transdermici nel seguente modo:
- Un paziente che riceve una dose di 3 mg/die di rivastigmina per via orale può passare ai cerotti transdermici da 4,6 mg/24 ore.
- Un paziente che riceve una dose di 6 mg/die di rivastigmina per via orale può passare ai cerotti transdermici da 4,6 mg/24 ore.
- Un paziente che riceve una dose stabile e ben tollerata di 9 mg/die di rivastigmina per via orale può passare ai cerotti transdermici da 9,5 mg/24 ore. Se la dose orale di 9 mg/die non è stabile e ben tollerata, si raccomanda di passare ai cerotti transdermici da 4,6 mg/24 ore.
- Un paziente che riceve una dose di 12 mg/die di rivastigmina per via orale può passare ai cerotti transdermici da 9,5 mg/24 ore.
Dopo il passaggio ai cerotti transdermici da 4,6 mg/24 ore, se questi risultano ben tollerati dopo un minimo di quattro settimane di trattamento, la dose di 4,6 mg/24 ore può essere aumentata a 9,5 mg/24 ore, che è la dose effettiva raccomandata.
Si raccomanda di applicare il primo cerotto transdermico il giorno successivo alla somministrazionedell'ultima dose per via orale.
Popolazioni speciali
Insufficienza renale: non è richiesto aggiustamento del dosaggio nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di RIVASTIGMINA DOC nella popolazione pediatrica di età compresa tra 0 e meno di 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di RIVASTIGMINA DOC nella popolazione pediatrica di età compresa tra 0 e meno di 18 anni nel trattamento della demenza di Alzheimer.
Modo di somministrazione
I cerotti transdermici devono essere applicati una volta al giorno su una parte pulita, asciutta, priva di peli, intatta e sana della cute della schiena (parte superiore o inferiore), della parte superiore del braccio o del torace, in una posizione in cui non sfreghi contro abiti stretti. Non si raccomanda l'applicazione del cerotto transdermico alla coscia o all'addome a causa della ridotta biodisponibilità della rivastigmina osservata quando il cerotto transdermico è applicato a queste aree del corpo.
Il cerotto transdermico non deve essere applicato su cute arrossata, irritata o con ferite. Per minimizzare i rischi potenziali di irritazione cutanea, per 14 giorni deve essere evitata la ri-applicazione nello stesso punto.
Premere con decisione il cerotto transdermico fino a quando i margini aderiscono bene. Il cerotto può essere usato nella vita quotidiana, compreso durante il bagno e quando fa caldo.
Il cerotto transdermico deve essere sostituito con uno nuovo ogni 24 ore. Si deve applicare un solo cerotto transdermico alla volta (vedere paragrafo 4.9). Il cerotto transdermico non deve essere tagliato a pezzi. I pazienti ed i “caregivers“ devono essere istruiti in proposito.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Rivastigmina Doc
Ipersensibilità al principio attivo, ad altri derivati del carbammato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Precedenti episodi di reazioni al sito di applicazione verificatisi con rivastigmina cerotto, riconducibili a dermatite allergica da contatto (vedere paragrafo 4.4).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Rivastigmina Doc
L'incidenza e la gravità delle reazioni avverse generalmente aumenta con le dosi più alte, in particolare quando la dose viene variata. Se si interrompe il trattamento per parecchi giorni, si deve riprendere la terapia con 4,6 mg/24 ore.
Disturbi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea sono dose-dipendenti e si possono verificare all'inizio del trattamento e/o in occasione di incrementi posologici (vedere paragrafo 4.8). Queste reazioni avverse si verificano più frequentemente nelle donne. I pazienti che mostrano segni o sintomi di disidratazione in seguito a vomito o diarrea prolungati possono essere trattati con fluidi endovena e con la riduzione della dose o l'interruzione del trattamento, se riconosciuti e trattati tempestivamente. La disidratazione può essere associata ad eventi seri.
I pazienti con malattia di Alzheimer possono perdere peso con l'assunzione di inibitori delle colinesterasi, rivastigmina compresa. Durante la terapia con RIVASTIGMINA DOC cerotti transdermici il peso corporeo dei pazienti deve essere controllato.
Si deve prestare attenzione alla prescrizione di RIVASTIGMINA DOC cerotti transdermici:
- a pazienti con sindrome del nodo del seno o disturbi della conduzione (blocco seno-atriale, blocco atrio-ventricolare) (vedere paragrafo 4.8)
- a pazienti con ulcera gastrica o duodenale in fase attiva o a pazienti predisposti a queste condizioni, in quanto la rivastigmina può provocare un aumento delle secrezioni gastriche (vedere paragrafo 4.8)
- a pazienti predisposti a ostruzioni urinarie e crisi convulsive in quanto i colinomimetici possono causare o peggiorare queste patologie
- a pazienti con anamnesi di asma o broncopneumopatia ostruttiva.
Con rivastigmina cerotto si possono verificare reazioni cutanee al sito di applicazione, solitamente di intensità da lieve a moderata. Queste reazioni non sono necessariamente un segnale di sensibilizzazione. Tuttavia l'uso di rivastigmina cerotto può portare allo sviluppo di dermatite allergica da contatto.
Si deve sospettare una dermatite allergica da contatto se le reazioni al sito di applicazione si estendono oltre la zona in cui è stato applicato il cerotto, se c'è evidenza di una reazione locale più intensa (per esempio eritema in aumento, edema, papule, vescicole) e se i sintomi non migliorano significativamente nelle 48 ore successive alla rimozione del cerotto. In questi casi il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.3).
I pazienti in cui si verificano reazioni al sito di applicazione riconducibili a dermatite allergica da contatto dovuta a rivastigmina cerotto e che richiedono ancora il trattamento con rivastigmina devono passare alla somministrazione orale di rivastigmina solo dopo aver verificato la negatività al test allergologico e sotto stretto controllo medico. È possibile che alcuni pazienti sensibilizzati a rivastigmina in seguito all'esposizione a rivastigmina cerotto non siano in grado di assumerla in alcuna forma.
Dopo la commercializzazione sono stati segnalati rari casi di reazioni di ipersensibilità cutanea disseminata indipendentemente dalla via di somministrazione (orale, transdermica) di rivastigmina. In questi casi, il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.3).
I pazienti e i “caregivers“ (coloro che assistono abitualmente i pazienti) devono essere adeguatamente istruiti in merito.
La rivastigmina può peggiorare o indurre sintomi extrapiramidali.
Evitare il contatto con gli occhi dopo aver maneggiato RIVASTIGMINA DOC cerotti transdermici (vedere paragrafo 5.3).
Popolazioni speciali:
- I pazienti con peso corporeo inferiore a 50 kg possono manifestare più reazioni avverse e possono essere più facilmente costretti ad interrompere il trattamento a causa di reazioni avverse.
- Compromissione epatica: I pazienti con compromissione epatica clinicamente significativa possono manifestare più reazioni avverse (vedere paragrafo 5.2).
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Rivastigmina Doc
Non sono stati effettuati studi di interazione specifici con RIVASTIGMINA DOC cerotti transdermici.
Essendo un inibitore della colinesterasi, la rivastigmina può aumentare gli effetti dei miorilassanti di tipo succinilcolinico durante l'anestesia. Si raccomanda cautela nella scelta degli anestetici. Se necessario, si possono prendere in considerazione aggiustamenti della dose o la sospensione temporanea del trattamento.
Per i suoi effetti farmacodinamici, la rivastigmina non va somministrata in associazione con altre sostanze colinomimetiche; essa può interferire con l'attività di medicinali anticolinergici.
In studi su volontari sani nessuna interazione farmacocinetica è stata osservata fra rivastigmina somministrata per via orale e digossina, warfarin, diazepam o fluoxetina. L'aumento del tempo di protrombina indotto da warfarin non è modificato dalla somministrazione per via orale di rivastigmina. Con la somministrazione concomitante di digossina e rivastigmina per via orale non sono stati osservati effetti indesiderati sulla conduzione cardiaca.
La somministrazione contemporanea di rivastigmina e di medicinali comunemente prescritti, quali antiacidi, antiemetici, antidiabetici, antipertensivi ad azione centrale, betabloccanti, calcioantagonisti, agenti inotropi, antianginosi, antiinfiammatori non steroidei, estrogeni, analgesici, benzodiazepine ed antistaminici, non è stata associata ad un'alterazione della cinetica della rivastigmina o ad un aumentato rischio di effetti indesiderati clinicamente rilevanti.
Considerando il suo metabolismo, appaiono improbabili interazioni farmacometaboliche con altri medicinali, sebbene la rivastigmina possa inibire il metabolismo di altre sostanze mediato dalle butirrilcolinesterasi.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati clinici relativi all'esposizione in gravidanza. Non sono stati osservati effetti sulla fertilità o sullo sviluppo embriofetale in ratti e conigli, ad eccezione delle dosi alle quali si è manifestata tossicità nella madre. In studi peri/postnatali nel ratto, è stato osservato un aumento del tempo di gestazione. Rivastigmina non deve essere usata durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Negli animali, la rivastigmina viene escreta nel latte. Non è noto se la rivastigmina sia escreta nel latte umano e quindi le donne trattate con rivastigmina non devono allattare.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La malattia di Alzheimer può causare una graduale perdita della capacità di guidare o compromettere la capacità di usare macchinari. Inoltre la rivastigmina può indurre sincope o delirio. Di conseguenza, rivastigmina altera lievemente o moderatamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Pertanto, nei pazienti con demenza trattati con rivastigmina, la capacità di continuare a guidare o utilizzare macchinari complessi deve essere regolarmente valutata dal medico curante.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Rivastigmina Doc
L'incidenza complessiva degli eventi avversi (EA) in pazienti trattati con RIVASTIGMINA DOC 9,5 mg/24 ore cerotti transdermici è stata inferiore a quella dei pazienti che avevano ricevuto da 3 a 12 mg/die di RIVASTIGMINA DOC capsule (il 50,5% di pazienti trattati con RIVASTIGMINA DOC 9,5 mg/24 ore cerotti transdermici ha riportato EA, vs il 63,3% di quelli trattati con RIVASTIGMINA DOC capsule ed il 46,0% di quelli trattati con placebo). Le reazioni avverse gastrointestinali, compresi nausea e vomito, sono state le reazioni avverse più comuni nei pazienti che avevano ricevuto un trattamento attivo e si sono verificate in percentuali sostanzialmente inferiori nel gruppo RIVASTIGMINA DOC 9,5 mg/24 ore cerotti transdermici rispetto al gruppo RIVASTIGMINA DOC capsule (7,2% vs 23,1% per la nausea e 6,2% vs 17,0% per il vomito; rispettivamente il 5,0% e 3,3% di pazienti trattati con placebo hanno riportato nausea e vomito).
Le reazioni avverse in Tabella 1 e in Tabella 2 sono elencate secondo la classificazione MedDRA per sistemi e organi e per classe di frequenza. Le classi di frequenza sono definite utilizzando i seguenti parametri convenzionali: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100; <1/10), non comune (≥1/1.000; <1/100), raro (≥1/10.000; <1/1.000), molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
La Tabella 1 mostra le reazioni avverse (eventi ragionevolmente ritenuti correlati al medicinale) riportate in 291 pazienti con demenza di Alzheimer trattati con RIVASTIGMINA DOC cerotti transdermici alla dose ottimale di 9,5 mg/24 ore (4,6 mg/24 ore titolata a 9,5 mg/24 ore) in uno specifico studio clinico di 24 settimane, in doppio cieco, controllato vs. placebo e vs. attivo.
Tabella 1
Infezioni e infestazioni
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Comune: |
Infezioni del tratto urinario |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Comune: |
Anoressia |
Non nota: |
Disidratazione |
Disturbi psichiatrici
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Comune: |
Ansietà, depressione, delirio |
Non nota: |
Allucinazioni, aggressività, irrequietezza |
Patologie del sistema nervoso
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Comune: |
Cefalea, sincope |
Molto raro: |
Sintomi extrapiramidali |
Non nota: |
Peggioramento della malattia di Parkinson, convulsioni |
Patologie cardiache
|
Non comune: |
Bradicardia |
Non nota: |
Blocco atrioventricolare, fibrillazione atriale, tachicardia, sindrome del nodo del seno |
Patologie vascolari
|
Non nota: |
Ipertensione |
Patologie gastrointestinali
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Comune: |
Nausea, vomito, diarrea, dispepsia, dolore addominale |
Non comune: |
Ulcera gastrica |
Non nota: |
Pancreatite |
Patologie epatobiliari
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Non nota: |
Epatite, alterazione dei test di funzionalità epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Comune: |
Rash |
Non nota: |
Prurito, eritema, orticaria, vesciche, dermatite allergica |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Comune: |
Reazioni cutanee al sito di applicazione (es. eritema al sito di applicazione, prurito al sito di applicazione, edema al sito di applicazione, dermatite al sito di applicazione, irritazione al sito di applicazione), condizioni asteniche (es. affaticamento, astenia), piressia, calo ponderale |
Non nota: |
Cadute |
Quando, nello studio sopra menzionato, sono state usate dosi superiori a 9,5 mg/24 ore, si sono osservati capogiri, insonnia, agitazione, calo dell'appetito, fibrillazione atriale ed insufficienza cardiaca più frequentemente che con 9,5 mg/24 ore o placebo, suggerendo una relazione dose-effetto. Comunque, con rivastigmina 9,5 mg/24 ore cerotti transdermici questi eventi non si sono verificati ad una frequenza superiore rispetto al placebo.
La Tabella 2 mostra le reazioni avverse più frequenti segnalate nell'arco di 76 settimane in uno studio clinico in aperto, condotto in pazienti con demenza associata alla malattia di Parkinson trattati con rivastigmina cerotti transdermici.
Tabella 2
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Comune: |
Disidratazione |
Disturbi psichiatrici
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Comune: |
Insonnia, ansia, agitazione, allucinazioni visive, depressione, aggressività |
Patologie del sistema nervoso
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Comune: |
Cefalea, tremore, capogiri, sonnolenza, bradicinesia, discinesia, ipocinesia, rigidità a
ruota dentata, perdita di peso
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Patologie vascolari
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Comune: |
Ipertensione |
Patologie gastrointestinali
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Comune: |
Dolore addominale |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Molto comune: |
Cadute, eritema al sito di applicazione |
Comune: |
Irritazione al sito di applicazione, prurito, rash, fatica, astenia, disturbi dell'andatura |
Nei pazienti con demenza associata alla malattia di Parkinson, le seguenti reazioni avverse verificatisi con frequenza comune sono state osservate solo con rivastigmina capsule e non con rivastigmina cerotti transdermici: nausea, vomito (molto comune); diminuzione dell'appetito, irrequietezza, cefalea, peggioramento della malattia di Parkinson, bradicardia, diarrea, dispepsia, ipersecrezione salivare, aumento della sudorazione (comune); distonia, fibrillazione atriale, blocco atrioventricolare (non comune).
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate solo con rivastigmina capsule e soluzione orale e non negli studi clinici con rivastigmina 9,5 mg/24 ore cerotti transdermici: capogiri (molto comune); agitazione, sonnolenza, malessere, tremore, confusione, aumento della sudorazione (comune); insonnia, cadute accidentali, innalzamento dei valori di funzionalità epatica (non comune); crisi convulsive, ulcere duodenali, angina pectoris (raro); aritmia cardiaca (es. blocco atrio-ventricolare, fibrillazione atriale e tachicardia), ipertensione, pancreatite, emorragia gastrointestinale, allucinazioni (molto raro); alcuni casi di vomito grave sono stati associati a rottura esofagea (frequenza non nota).
Irritazione cutanea
Negli studi clinici ad ogni visita sono state misurate le reazioni cutanee usando una scala di valutazione di irritazione cutanea che valutava il grado di eritema, edema, desquamazione, screpolature, prurito e delle sensazioni di dolore/puntura/bruciore al sito di applicazione. Il sintomo osservato più comunemente è stato l'eritema, che scompariva entro 24 ore nella grande maggioranza dei pazienti. In uno studio in doppio cieco della durata di 24 settimane, i sintomi osservati più comunemente (scala di valutazione di irritazione cutanea) con rivastigmina 9,5 mg/24 ore cerotti transdermici sono stati eritema molto lieve (21,8%), lieve (12,5%) o moderato (6,5%) o prurito molto lieve (11,9%), lieve (7,3%) o moderato (5,0%). I sintomi gravi osservati più comunemente con rivastigmina 9,5 mg/24 ore cerotti transdermici sono stati prurito (1,7%) ed eritema (1,1%). La maggior parte delle reazioni cutanee erano limitate al sito di applicazione ed hanno portato alla sospensione della terapia solo nel 2,4% dei pazienti nel gruppo rivastigmina 9,5 mg/24 ore cerotti transdermici.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Rivastigmina Doc
Sintomi
La maggior parte degli episodi di sovradosaggio accidentale con rivastigmina per via orale non sono state associate a segni o sintomi clinici e quasi tutti i pazienti interessati hanno proseguito il trattamento con rivastigmina. Nei casi di sovradosaggio sintomatico si sono osservati: nausea, vomito e diarrea, ipertensione o allucinazioni. A causa del noto effetto vagotonico degli inibitori delle colinesterasi sul battito cardiaco, si possono verificare anche episodi di bradicardia e/o sincope. Si è verificato un caso di ingestione di 46 mg di rivastigmina per via orale; dopo un trattamento conservativo il paziente si è completamente ripreso in 24 ore. Dopo la commercializzazione sono stati riportati casi di sovradosaggio con rivastigmina cerotti in seguito ad errori di utilizzo/dosaggio (applicazione di più cerotti contemporaneamente). I sintomi tipici riportati in questi casi sono simili a quelli osservati nel sovradosaggio associato alle formulazioni orali di rivastigmina.
Trattamento
Poiché la rivastigmina ha una emivita plasmatica di circa 3,4 ore e la durata dell'inibizione dell'acetilcolinesterasi è di circa 9 ore, in caso di sovradosaggio asintomatico si raccomanda di togliere immediatamente tutti i cerotti transdermici di rivastigmina e di non applicarne altri nelle successive 24 ore. Nei casi di sovradosaggio accompagnati da nausea e vomito gravi, si deve prendere in considerazione l'uso di antiemetici. In caso di comparsa di altra sintomatologia, si dovrà predisporre un opportuno trattamento sintomatico.
Nei casi di grave sovradosaggio si può utilizzare atropina. Si raccomanda una dose iniziale di 0,03 mg/kg per via endovenosa di solfato di atropina, con successivi adeguamenti posologici conformemente alla risposta clinica. È sconsigliato l'uso di scopolamina come antidoto.
Scadenza
Conservazione
Conservare nel confezionamento originale per proteggere dalla luce.
Tenere il cerotto transdermico nella bustina fino al momento dell'utilizzo.
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione
Farmaci Equivalenti
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali