Rinocidina

    Ultimo aggiornamento: 12/04/2024

    Cos'è Rinocidina?

    Rinocidina è un farmaco a base del principio attivo Nafazolina + Tirotricina, appartenente alla categoria degli Decongestionanti e nello specifico Simpaticomimetici, associazioni esclusi i corticosteroidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Neopharmed Gentili S.p.A..

    Rinocidina può essere prescritto con Ricetta SOP - medicinali non soggetti a prescrizione medica ma non da banco.


    Confezioni

    Rinocidina 7,5 mg + 3 mg gocce nasali soluzione 1 flacone da 15 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Valeas S.p.A.
    Concessionario: Neopharmed Gentili S.p.A.
    Ricetta: SOP - medicinali non soggetti a prescrizione medica ma non da banco
    Classe: C
    Principio attivo: Nafazolina + Tirotricina
    Gruppo terapeutico: Decongestionanti
    ATC: R01AB02 - Nafazolina
    Forma farmaceutica: gocce


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    Indicazioni

    Perché si usa Rinocidina? A cosa serve?
    Terapia topica delle riniti e sinusiti di origine batterica.

    Posologia

    Come usare Rinocidina: Posologia
    3-6 gocce per narice, 3-4 volte al giorno.
    Attenersi scrupolosamente alle dosi consigliate. Un dosaggio superiore del prodotto, anche se assunto per via topica e per breve periodo di tempo, può dar luogo ad effetti sistemici gravi.
    Un leggero sedimento non altera l'attività del preparato. Basterà agitare prima di servirsene.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Rinocidina
    Ipersensibilità ai principi attivi o alle sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico oppure ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; malattie cardiache ed ipertensione arteriosa gravi, glaucoma, ipertiroidismo.
    Non somministrare durante e nelle due settimane successive a terapia con Inibitori delle Monoaminoossidasi (IMAO).
    Il farmaco è controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Rinocidina
    Da usarsi solo per instillazioni nasali con esclusione di impiego nel caso di interventi chirurgici profondi.
    Nei pazienti con malattie cardiovascolari, specialmente negli ipertesi, l'uso di decongestionanti nasali deve essere comunque di volta in volta sottoposto al giudizio del medico.
    L'uso protratto di vasocostrittori può alterare la normale funzione della mucosa del naso e dei seni paranasali, inducendo anche assuefazione al farmaco. Il ripetere le applicazioni per lunghi periodi può risultare dannoso.
    Con l'uso di farmaci simpaticomimetici, ai quali appartiene anche la nafazolina, sono stati riportati rari casi di encefalopatia posteriore reversibile/sindrome reversibile da vasocostrizione cerebrale. I sintomi riferiti comprendono insorgenza improvvisa di cefalea grave, nausea, vomito e disturbi della visione. La maggior parte dei casi migliora o si risolve in pochi giorni in seguito a trattamento appropriato. L'uso della nafazolina deve essere immediatamente interrotto e deve essere consultato il medico se si manifestano segni e/o sintomi di encefalopatia posteriore reversibile/sindrome reversibile da vasocostrizione cerebrale.
    Tirotricina
    Può danneggiare l'epitelio sensoriale del naso e per questo si sono verificati casi di perdita prolungata dell'olfatto dopo l'uso come spray nasale o instillazione.
    Impiegare il preparato con cautela, per il pericolo di ritenzione urinaria, negli anziani e nei portatori di ipertrofia prostatica.
    L'uso, specie se prolungato, dei prodotti topici può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione; in tal caso è necessario interrompere il trattamento e, se del caso, istituire una terapia idonea; in ogni caso, il trattamento non deve essere protratto per oltre una settimana.
    Attenersi con scrupolo alle dosi consigliate.
    Metile para-idrossibenzoato e etile para-idrossibenzoato
    Questo medicinale contiene paraidrossibenzoati (metile para-idrossibenzoato e etile para-idrossibenzoato) che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).
    Etanolo
    Questo medicinale contiene 0,38 mg (corrispondente a 0,0005 ml) di etanolo in ogni unità di dosaggio (1 goccia), equivalente a 9,12 mg (corrispondente a 0,01 ml) di etanolo nella dose massima giornaliera di 24 gocce per narice. Può causare sensazione di bruciore sulla mucosa danneggiata.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Rinocidina
    Il farmaco può interagire con gli inibitori delle monoaminoossidasi (vedere paragrafo 4.3).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico. Impiegare con cautela nei primi mesi di gravidanza.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non noti.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Rinocidina
    Il prodotto può determinare localmente fenomeni di rimbalzo, di sensibilizzazione e di congestione delle mucose. Per rapido assorbimento della nafazolina attraverso le mucose infiammate, si possono verificare effetti sistemici consistenti in ipertensione arteriosa, bradicardia riflessa, cefalea, disturbi della minzione.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Rinocidina
    Il prodotto, se accidentalmente ingerito o se impiegato per un lungo periodo a dosi eccessive, può determinare fenomeni tossici.
    Esso va tenuto lontano dalla portata dei bambini poiché l'ingestione accidentale può provocare sedazione spiccata.
    In caso di sovradosaggio può comparire ipertensione arteriosa, tachicardia, fotofobia, cefalea intensa, oppressione toracica.

    Scadenza

    48 mesi.
    La data di scadenza indicata si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

    Conservazione

    Conservare a temperatura inferiore a 25°C.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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