Cos'è Pixxoscan?
Confezioni
Pixxoscan 1 mmol/ml soluzione iniettabile 10 flaconcini 15 ml
Pixxoscan 1 mmol/ml soluzione iniettabile 10 flaconcini 2 ml
Pixxoscan 1 mmol/ml soluzione iniettabile 10 flaconcini 30 ml
Pixxoscan 1 mmol/ml soluzione iniettabile 10 siringhe preriempite da 10 ml in CCP
Pixxoscan 1 mmol/ml soluzione iniettabile 10 siringhe preriempite da 7,5 ml in CCP
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Pixxoscan? A cosa serve?
Medicinale solo per uso diagnostico.
Pixxoscan è indicato in adulti, adolescenti e nei bambini di tutte le età (inclusi i neonati a termine) per:
- L'intensificazione del contrasto nella risonanza magnetica (RM) cerebrale e spinale.
- L'intensificazione del contrasto nella risonanza magnetica (RM) del fegato o dei reni in pazienti con elevato sospetto o evidenza di lesioni focali, per classificarle come benigne o maligne.
- L'intensificazione del contrasto nella risonanza magnetica angiografica (CE-MRA).
Pixxoscan può essere utilizzato anche per la risonanza magnetica (RM) delle patologie del corpo intero.
Pixxoscan facilita la visualizzazione di strutture anomale o di lesioni e contribuisce alla differenziazione tra tessuto sano e patologico.
Pixxoscan deve essere usato soltanto quando le informazioni diagnostiche sono essenziali e non ottenibili con la risonanza magnetica (RM) senza mezzo di contrasto.
Posologia
Come usare Pixxoscan: Posologia
Pixxoscan deve essere somministrato esclusivamente da operatori sanitari con esperienza nella pratica clinica della risonanza magnetica (RM).
Modo di somministrazione
Questo medicinale deve essere somministrato solo per via endovenosa.
La dose necessaria viene somministrata per via endovenosa con iniezione in bolo.
L'acquisizione delle immagini della RM con mezzo di contrasto può iniziare immediatamente dopo l'iniezione (o poco dopo, a seconda delle sequenze di impulsi usate e del protocollo d'esame).
L'intensificazione ottimale del segnale si osserva durante il primo passaggio arterioso del mezzo di contrasto per la Risonanza Magnetica Angiografica (CE-MRA) ed entro circa 15 minuti dall'iniezione di Pixxoscan per le indicazioni per il sistema nervoso centrale (SNC) (il tempo dipende dal tipo di lesione/tessuto).
Le sequenze T1 pesate risultano particolarmente adatte per indagini con intensificazione del contrasto.
La somministrazione intravascolare del mezzo di contrasto deve, se possibile, essere eseguita con il paziente sdraiato. Dopo la somministrazione, il paziente deve essere tenuto sotto osservazione per almeno mezz'ora, in quanto l'esperienza insegna che la maggiore parte degli effetti indesiderati si manifesta entro tale lasso di tempo (vedere paragrafo 4.4).
Istruzioni per l'uso:
Questo medicinale è esclusivamente monouso.
Questo medicinale deve essere ispezionato visivamente prima dell'uso.
Pixxoscan non deve essere usato in caso di evidente alterazione del colore, presenza di particelle o contenitore difettoso.
Se si intende somministrare questo medicinale tramite iniettore automatico, l'idoneità del sistema per tale utilizzo deve essere dimostrata dal produttore del dispositivo medico. Devono essere rispettate inoltre eventuali istruzioni supplementari fornite dal produttore del dispositivo d'infusione.
Posologia
Usare la minima dose sufficiente all'intensificazione per fini diagnostici. La dose va calcolata in base al peso corporeo del paziente e non deve superare la dose raccomandata per chilogrammo di peso corporeo riportata in questo paragrafo.
Adulti
Indicazioni per il sistema nervoso centrale
La dose raccomandata per gli adulti è 0,1 mmol per chilogrammo di peso corporeo (mmol/kg di peso corporeo). Questo equivale a 0,1 ml/kg di peso corporeo della soluzione 1,0 M.
Se persiste il forte sospetto clinico di una lesione nonostante l'esame RM risulti non significativo, oppure nel caso in cui informazioni più precise potrebbero influenzare la terapia del paziente, può essere somministrata una seconda iniezione fino a 0,2 ml/kg di peso corporeo entro 30 minuti dalla precedente.
Per l'imaging del SNC, può essere somministrata una dose di almeno 0,075 mmol di Gadobutrolo per kg di peso corporeo (equivalente a 0,075 ml di Pixxoscan per kg di peso corporeo) (vedere paragrafo 5.1).
RM del corpo intero (esclusa MRA)
In generale, la somministrazione di 0,1 ml di Pixxoscan per kg di peso corporeo è sufficiente per risolvere i quesiti diagnostici.
Intensificazione del contrasto nella Risonanza Magnetica Angiografica
Immagini con 1 campo di vista (field of view=FOV): 7,5 ml per pazienti con peso corporeo inferiore a 75 kg, 10 ml per pazienti con peso corporeo di 75 kg o superiore (corrispondenti a 0,1-0,15 mmol/kg di peso corporeo).
Immagini con FOV >1: 15 ml per pazienti con peso corporeo inferiore a 75 kg, 20 ml per pazienti con peso corporeo di 75 kg o superiore (corrispondenti a 0,2-0,3 mmol/kg di peso corporeo).
Popolazioni speciali
Compromissione renale
Nei pazienti con compromissione renale grave (GFR <30 ml/min/1,73 m2) e in pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato, Pixxoscan deve essere usato solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e se l'informazione diagnostica è essenziale e non ottenibile con RM senza mezzo di contrasto (vedere paragrafo 4.4). Se è necessario l'uso di Pixxoscan, la dose non deve essere superiore a 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere utilizzata più di una dose durante ogni esame.
Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni di Pixxoscan non devono essere ripetute senza che l'intervallo tra queste sia di almeno 7 giorni.
Popolazione pediatrica
Per i bambini di tutte le età (compresi i neonati a termine) la dose raccomandata è di 0,1 mmol di gadobutrolo per kg di peso corporeo (corrispondenti a 0,1 ml di Pixxoscan per kg di peso corporeo) per tutte le indicazioni (vedere paragrafo 4.1).
Neonati fino a 4 settimane di età e bambini fino a 1 anno di età
A causa della funzione renale non ancora matura nei neonati fino a 4 settimane di età e nei bambini fino ad 1 anno di età, Pixxoscan deve essere usato in questi pazienti solo dopo attenta considerazione ad una dose non superiore a 0,1 mmol/kg di peso corporeo. Non deve essere usata più di una dose durante l'esame. Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni di Pixxoscan non devono essere ripetute, a meno che l'intervallo tra queste sia almeno di 7 giorni.
Anziani (a partire da 65 anni d'età)
Non è considerato necessario alcun aggiustamento della dose. Usare cautela nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4).
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Pixxoscan
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Pixxoscan
Il Gadobutrolo non deve essere utilizzato per via intratecale. Sono stati segnalati casi gravi, pericolosi per la vita e fatali, principalmente associati a reazioni neurologiche (ad es. coma, encefalopatia, crisi convulsive) in caso di uso intratecale.
L'iniezione di Pixxoscan in vene di piccolo calibro può provocare eventi avversi quali arrossamento e gonfiore.
Anche per l'uso di Pixxoscan valgono le usuali precauzioni di sicurezza adottate per gli esami di RM, con particolare riguardo all'esclusione di materiali ferromagnetici.
Reazioni di ipersensibilità
Come per altri mezzi di contrasto ad uso endovenoso, Pixxoscan può essere associato a reazioni di tipo anafilattoide/di ipersensibilità od altre reazioni idiosincrasiche, caratterizzate da manifestazioni cardiovascolari, respiratorie e cutanee anche gravi fino allo shock. In generale, i pazienti con malattie cardiovascolari sono più sensibili agli esiti gravi o anche fatali di gravi reazioni d'ipersensibilità.
Il rischio di reazioni d'ipersensibilità è superiore nei seguenti casi:
- precedenti reazioni a mezzo di contrasto
- anamnesi positiva di asma bronchiale
- anamnesi positiva di disturbi allergici
Nei pazienti con una predisposizione allergica, la decisione di usare Pixxoscan deve essere presa dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Molte di queste reazioni si manifestano entro mezz'ora dalla somministrazione, pertanto, si raccomanda l'osservazione del paziente dopo la procedura.
È necessaria l'immediata disponibilità di farmaci per il trattamento delle reazioni di ipersensibilità, così come è necessario essere preparati per l'istituzione di misure di emergenza (vedere paragrafo 4.2).
Raramente sono state osservate reazioni ritardate (dopo ore o diversi giorni) (vedere paragrafo 4.8).
Compromissione della funzionalità renale
Prima della somministrazione di Pixxoscan, si raccomanda che tutti i pazienti siano sottoposti a screening per disfunzioni renali tramite test di laboratorio.
Sono stati riportati casi di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) associati all'uso di alcuni mezzi di contrasto contenenti gadolinio, in pazienti con compromissione renale grave acuta o cronica (GFR < 30 ml/min/1,73 m2). I pazienti che si sottopongono a trapianto di fegato sono esposti ad un particolare rischio dal momento che l'incidenza di insufficienza renale acuta è elevata in questo gruppo di pazienti.
Poiché potrebbe manifestarsi NSF con Pixxoscan, il medicinale deve essere usato nei pazienti con compromissione renale grave e nei pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato, solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e se le informazioni diagnostiche siano essenziali e non ottenibili con RM senza mezzo di contrasto.
L'emodialisi subito dopo la somministrazione di Pixxoscan può essere utile per rimuovere Pixxoscan dall'organismo. Non ci sono evidenze a supporto dell'uso dell'emodialisi nella prevenzione o nel trattamento della NSF in pazienti non ancora sottoposti a emodialisi.
Neonati e bambini
A causa della funzione renale non ancora matura nei neonati fino a 4 settimane di età e nei bambini fino ad 1 anno di età, Pixxoscan deve essere usato in questi pazienti solo dopo attenta valutazione.
Anziani
Dato che negli anziani la clearance renale del gadobutrolo può essere compromessa, è particolarmente importante sottoporre a screening della funzionalità renale i pazienti a partire dai 65 anni d'età.
Disturbi convulsivi
Come per tutti gli altri mezzi di contrasto contenenti gadolinio, è necessaria particolare cautela nei pazienti con una bassa soglia convulsiva.
Eccipienti
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose (sulla base della quantità media somministrata ad una persona di 70 kg), cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Pixxoscan
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
I dati riguardanti l'uso di mezzi di contrasto a base di gadolinio, tra cui il Gadobutrolo, nella donna durante la gravidanza sono limitati. Il gadolinio può attraversare la placenta. Non è noto se l'esposizione al gadolinio è associata ad effetti avversi per il feto. Gli studi sugli animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva ad alte dosi ripetute (vedere paragrafo 5.3). Pixxoscan non deve essere utilizzato durante la gravidanza a meno che la condizione clinica nella donna richieda l'uso del gadobutrolo.
Allattamento
I mezzi di contrasto contenenti gadolinio sono escreti nel latte materno in piccole quantità (vedere paragrafo 5.3). A dosi cliniche non sono previsti effetti sul lattante a causa della piccola quantità escreta nel latte e dello scarso assorbimento a livello intestinale. Il medico e la madre che allatta devono decidere se continuare o sospendere l'allattamento al seno per 24 ore dopo la somministrazione di Pixxoscan.
Fertilità
Gli studi sugli animali non indicano compromissione della fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Pixxoscan
Il profilo di sicurezza complessivo del Gadobutrolo si basa sui dati ricavati dagli studi clinici su oltre 6.300 pazienti e dalla sorveglianza post marketing.
Le reazioni avverse al farmaco che si osservano con maggior frequenza (≥0.5%) nei pazienti che ricevono gadobutrolo sono cefalea, nausea e capogiri.
Le reazioni avverse al farmaco più gravi nei pazienti che ricevono gadobutrolo sono arresto cardiaco e reazioni anafilattoidi gravi (incluso l'arresto respiratorio e lo shock anafilattico).
Raramente sono state osservate reazioni anafilattoidi ritardate (dopo ore o diversi giorni) (vedere paragrafo 4.4).
La maggior parte degli effetti indesiderati era di intensità da lieve a moderata.
Le reazioni avverse osservate con l'uso di gadobutrolo sono riportate nella seguente tabella, classificate per sistemi e organi secondo MedDRA. Viene usato il termine MedDRA più appropriato per descrivere una determinata reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate.
Le reazioni avverse al farmaco negli studi clinici sono classificate per frequenza. Le categorie di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione: comune ≥1/100, < 1 /10; non comune: ≥ 1/1000, <1/100; raro: ≥1/10.000, <1/1.000. Le reazioni avverse identificate solo durante la sorveglianza post-marketing e per le quali non è possibile definire una frequenza, sono elencate sotto ‘non nota.
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1: Reazioni avverse al farmaco riportate negli studi clinici o durante la sorveglianza post marketing nei pazienti trattati con gadobutrolo
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Frequenze
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Classificazione per Sistemi e Organi
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Comune
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Non comune
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Raro
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Non nota
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Disturbi del sistema immunitario
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Reazione d'ipersensibilità/ anafilattoide*#
(es. shock anafilattoide§*,
collasso circolatorio§*,
arresto respiratorio§*,
edema polmonare§*,
broncospasmo§,
cianosi§,
gonfiore orofaringeo§*,
edema laringeo§,
ipotensione*,
pressione arteriosa
aumentata§,
dolore toracico§,
orticaria,
edema facciale,
angioedema§,
congiuntivite§,
edema delle palpebre,
rossore,
iperidrosi§,
tosse§, starnuti§,
sensazione di bruciore§,
pallore§)
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Patologie del sistema nervoso
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Cefalea
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Capogiro,
Disgeusia
Parestesia
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Perdita di coscienza*,
Convulsione
Parosmia
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Patologie cardiache
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Tachicardia
Palpitazioni
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Arresto cardiaco*
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastianiche
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Dispnea*
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Patologie gastrointestinali
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Nausea
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Vomito
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Secchezza della fauci
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Eritema,
Prurito (incluso prurito generalizzato)
Eruzione cutanea (inclusa eruzione cutanea generalizzata, maculare, papulare, pruriginosa)
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Fibrosi Sistemica
Nefrogenica (NSF)
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Reazione nella sede d'iniezione0
Sensazione di calore
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Malessere
Sensazione di freddo
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* Sono stati riportati casi pericolosi per la vita e/o fatali risultanti da queste reazioni avverse
# Nessuno dei singoli sintomi delle reazioni avverse elencate sotto ipersensibilità/reazioni anafilattoidi, identificate negli studi clinici, ha raggiunto una frequenza maggiore rispetto alla rara (eccetto l'orticaria).
§ Ipersensibilità/reazioni anafilattoidi identificate solo durante la sorveglianza post-marketing (frequenza non nota)
0 Reazioni nella sede di iniezione (di vario tipo) comprendono i seguenti termini: stravaso nella sede di iniezione, bruciore nella sede di iniezione, sensazione di freddo nella sede di iniezione, sensazione di calore nella sede di iniezione, eritema o eruzione cutanea nella sede di iniezione, dolore nella sede di iniezione, ematoma nella sede di iniezione.
I pazienti con predisposizione allergica sono soggetti, più frequentemente degli altri, a reazioni di ipersensibilità.
Casi isolati di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) sono stati segnalati con il gadobutrolo (vedere paragrafo 4.4).
Dopo la somministrazione di gadobutrolo sono state osservate delle fluttuazioni dei parametri di funzionalità renale incluso l'aumento della creatinina sierica.
Popolazione pediatrica
Sulla base di due studi a dose singola di fase I/III effettuati su 138 soggetti di età compresa tra 2 e 17 anni e 44 soggetti di età compresa tra 0 e <2 anni (vedere paragrafo 5.1) la frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini di tutte le età (compresi i neonati a termine) sono comparabili al profilo degli eventi avversi noto per gli adulti. Ciò è stato confermato in uno studio di fase IV che include più di 1.100 pazienti pediatrici e dalla sorveglianza post marketing.
Segnalazione di sospette reazioni avverse:
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo dell'Agenzia Italiana del Farmaco Sito web:
http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Pixxoscan
La dose massima giornaliera testata nell'uomo è pari a 1,5 mmol di Gadobutrolo/kg di peso corporeo.
Fino ad oggi non sono stati riportati segni di intossicazione da sovradosaggio durante l'impiego clinico.
In caso di sovradosaggio accidentale si raccomanda il monitoraggio cardiovascolare (incluso l'ECG) ed il controllo della funzione renale come misure precauzionali.
In caso di sovradosaggio in pazienti con insufficienza renale, Pixxoscan può essere rimosso mediante emodialisi. Dopo 3 sessioni di emodialisi, circa il 98% del prodotto è eliminato dall'organismo. Tuttavia, non ci sono evidenze che l'emodialisi sia efficace per la prevenzione della fibrosi sistemica nefrogenica (NSF).
Scadenza
2 anni.
Validità dopo la prima apertura del contenitore.
Flaconi
L'eventuale soluzione iniettabile non utilizzata per l'indagine deve essere eliminata. La stabilità chimica, fisica e microbiologica del prodotto dopo apertura è stata dimostrata per 24 ore a 20-25 °C.
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non usato immediatamente il tempo e le condizioni di conservazione del prodotto ricadono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo apertura del medicinale vedere paragrafo 6.3.
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali