Cos'è Parycod?
Parycod è un farmaco a base del principio attivo Paracetamolo + Codeina , appartenente alla categoria degli Antipiretici, Analgesici FANS e nello specifico Alcaloidi naturali dell'oppio. E' commercializzato in Italia dall'azienda Farto S.r.l. Farmaco Biochimico Toscano .
Parycod può essere prescritto con RicettaRNR - medicinali soggetti a prescrizione medica da rinnovare volta per volta .
Parycod può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Parycod 500 mg + 30 mg 8x2 compresse effervescenti
Parycod 500 mg + 30 mg granulato effervescente 10 bustine
Parycod 500 mg + 30 mg granulato effervescente 10 bustine
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Farto S.r.l. Farmaco Biochimico Toscano
Ricetta:RNR - medicinali soggetti a prescrizione medica da rinnovare volta per volta
Classe:C
Principio attivo:Paracetamolo + Codeina
Gruppo terapeutico:Antipiretici, Analgesici FANS
ATC:N02AA59 - Codeina, associazioni esclusi psicolettici
Forma farmaceutica: compressa effervescente
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compressa effervescente
Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it
Indicazioni
Perché si usa Parycod? A cosa serve?
La combinazione Paracetamolo + Codeina è indicata nel trattamento sintomatico del dolore da moderato a severo che non risponde al trattamento con analgesici non oppioidi utilizzati da soli.
La codeina è indicata nei pazienti di età superiore ai 12 anni per il trattamento del dolore moderato acuto che non è adeguatamente controllato da altri analgesici come il paracetamolo o l'ibuprofene (da solo).
Posologia
Come usare Parycod: Posologia
Per evitare il rischio di sovradosaggio, controllare che altri farmaci somministrati (con o senza prescrizione medica) non contengano paracetamolo o codeina.
Il farmaco non deve essere assunto per più di 3 giorni. Se il dolore non migliora dopo 3 giorni, parlare con il medico per un consiglio.
PARYCOD non deve essere assunto da bambini di età inferiore ai 12 anni, a causa del rischio di gravi problemi respiratori.
Posologia
PARYCOD 500 mg/30 mg compresse effervescenti
Adulti e adolescenti al di sopra dei 12 anni, con peso superiore a 60 kg: 1-2 compresse secondo necessita, da 1 a 3 volte al giorno.
PARYCOD 500 mg/30 mg granulato effervescente
Adulti e adolescenti al di sopra dei 12 anni, con peso superiore a 60 kg: 1-2 bustine secondo necessita, da 1 a 3 volte al giorno, ad intervalli di almeno 6 ore.
Compromissione renale
Nei pazienti con grave insufficienza renale (clearance della creatinina <10 ml/min) l'intervallo tra due somministrazioni deve essere di almeno 8 ore.
Compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione epatica, la dose deve essere ridotta o l'intervallo tra due somministrazioni prolungato.
La dose massima giornaliera di paracetamolo non deve superare i 2 g (4 compresse al giorno) nei seguenti casi:
- Adulti di peso inferiore a 50 kg
- Epatopatia attiva cronica o compensata, in particolare quelli con insufficienza epatica da lieve a moderata
- Sindrome di Gilbert (iperbilirubinemia familiare)
- Alcolismo cronico
- Malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico)
- Disidratazione
Nei pazienti con compromissione epatica deve essere considerata una riduzione della dose di codeina.
Anziani
La dose iniziale deve essere dimezzata in funzione del dosaggio raccomandato per gli adulti e può essere successivamente aumentato in funzione della tolleranza e dei requisiti.
Popolazione pediatrica
Adolescenti al di sopra dei 12 anni di età e con peso inferiore a 60 kg
Il dosaggio deve essere determinato in base al peso.
Negli adolescenti di peso inferiore a 60 kg, la posologia raccomandata è di 1 compressa per ogni somministrazione, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno, ad intervalli di almeno 6 ore.
Bambini di età inferiore ai 12 anni
PARYCOD non deve essere usata nei bambini di età inferiore ai 12 anni a causa del rischio di tossicità da oppioidi in ragione del variabile e imprevedibile metabolismo della codeina in morfina (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Modo di somministrazione
Uso orale
PARYCOD compresse effervescenti va sciolto in un bicchiere d'acqua, secondo le indicazioni.
PARYCOD granulato effervescente va sciolto in mezzo bicchiere d'acqua, secondo le indicazioni.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Parycod
Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Bambini di età inferiore a 12 anni
Insufficienza respiratoria, indipendentemente dal grado, in quanto la codeina ha un effetto depressivo sui centri respiratori.
In tutti i pazienti pediatrici (0-18 anni di età) che si sottopongono a interventi di tonsillectomia e/o adenoidectomia per la sindrome delle apnee ostruttive del sonno a causa di un aumentato rischio di sviluppare reazioni avverse gravi e pericolose per la vita (vedere paragrafo 4.4).
Nelle donne durante l'allattamento con latte materno (vedere paragrafo 4.6).
Nei pazienti per i quali è noto che sono metabolizzatori ultra-rapidi del CYP2D6.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Parycod
Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare un'epatopatia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue (paracetamolo) o dipendenza (codeina). La somministrazione prolungata di codeina o a dosaggi superiori a quelli terapeutici può portare a dipendenza fisica e psicologica e sindrome da astinenza a seguito di un'improvvisa interruzione della somministrazione che può essere osservata sia nei pazienti sia nei neonati nati da madri codeina-dipendenti. PARYCOD deve essere usato con cautela nei pazienti con dipendenza o con storia di dipendenza da oppioidi, e devono essere prese in considerazione terapie antalgiche alternative.
Nelle persone anziane l'uso prolungato degli alcaloidi dell'oppio può aggravare una preesistente patologia (cerebrale, vescicale, ecc.).
Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela nei seguenti casi (vedere paragrafo 4.2):
- Pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert); insufficienza epatica grave (Child-Pugh > 9), epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, anemia emolitica;
- Soggetti con insufficienza renale (clearance della creatinina ≤ 30 ml/min);
- Alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcol (3 o più bevande alcoliche al giorno), anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione, ipovolemia.
Il paracetamolo può causare reazioni cutanee gravi come pustolosi esantematosa acuta generalizzata, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, che possono essere fatali. I pazienti devono essere informati circa i segni di reazioni cutanee gravi, e l'uso del farmaco deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
In caso di reazioni allergiche si deve sospendere la somministrazione. È opportuno, per la presenza di codeina, non assumere bevande alcoliche; la codeina può provocare aumento dell'ipertensione intracranica.
Nei pazienti che hanno subito l'asportazione della colecisti, la codeina può indurre dolore addominale biliare o pancreatico acuto, generalmente associato con anomalie nei test di laboratorio, indicative di spasmo dello sfintere di Oddi.
In presenza di tosse che produce catarro, la codeina può impedire l'espettorazione.
Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi.
Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare PARYCOD a qualsiasi altro farmaco (vedere anche il paragrafo 4.5.).
Metabolizzatori ultrarapidi e intossicazione da morfina-Metabolismo CYP2D6
La codeina viene metabolizzata dall'enzima epatico CYP2D6 in morfina, suo metabolita attivo.
Se un paziente ha una carenza o gli manca completamente questo enzima un sufficiente effetto analgesico non sarà ottenuto. Le stime indicano che fino al 7% della popolazione caucasica può avere questa carenza. Tuttavia, se il paziente è un metabolizzatore vasto o ultrarapido vi è un aumentato rischio di sviluppare effetti indesiderati di tossicità da oppioidi anche a dosi comunemente prescritte.
Questi pazienti convertono codeina in morfina rapidamente con conseguente incremento dei livelli sierici di morfina attesi.
Sintomi generali di tossicità da oppioidi includono confusione, sonnolenza, respirazione superficiale, pupilla miotica, nausea, vomito, costipazione e mancanza di appetito. Nei casi più gravi questo può comprendere sintomi di depressione respiratoria e circolatoria, che può essere pericolosa per la vita e molto raramente fatale.
Le stime di prevalenza di metabolizzatori ultrarapidi in diverse popolazioni sono riassunte di seguito:
Popolazione
|
Prevalenza %
|
Africani/Etiopi
|
29%
|
Africani Americani
|
3,4% a 6,5%
|
Asiatici
|
1,2% a 2%
|
Caucasici
|
3,6% a 6,5%
|
Greci
|
6,0%
|
Ungheresi
|
1,9%
|
Nord Europei
|
1-2%
|
Effetti di classe degli oppioidi
Effetti sul sistema nervoso centrale
Gli effetti degli oppioidi sul sistema nervoso centrale possono causare depressione respiratoria grave e potenzialmente fatale.
Gli effetti depressivi degli oppioidi sul sistema nervoso centrale, tra cui la depressione respiratoria e la sedazione, devono essere considerati in caso di accertata o sospetta patologia intracranica, come trauma cranico o altre lesioni intracraniche. Questi effetti sul sistema nervoso centrale possono anche complicare la valutazione neurologica.
Gli oppioidi devono essere usati con cautela nei pazienti con epilessia, a causa della loro capacità di abbassare la soglia convulsiva.
L'uso prolungato di analgesici, inclusi gli oppioidi, aumenta il rischio di cefalea da abuso di farmaci.
La terapia con oppioidi, in particolare l'uso cronico, può indurre iperalgesia in alcuni individui.
L'uso concomitante di alcol e codeina può potenziare la depressione del sistema nervoso centrale: l'assunzione di alcol durante il trattamento con PARYCOD non è raccomandato.
Effetti gastrointestinali
La costipazione è un effetto indesiderato della terapia con oppioidi e richiede un monitoraggio della funzione intestinale.
Nausea e vomito sono inoltre effetti indesiderati della terapia con oppioidi, difficilmente i pazienti possono sviluppare tolleranza. La somministrazione di oppioidi può nascondere i sintomi di condizioni addominali acute. Si ritiene che alcuni oppioidi, tra cui la morfina, aumentino la pressione dello sfintere di Oddi, sebbene questo effetto non sia stato stabilito in modo definito. Per tale motivo, occorre cautela in caso di malattia delle vie biliari, come la pancreatite e la colelitiasi.
Effetti respiratori
Gli oppioidi provocano depressione respiratoria a causa dei loro effetti depressivi sul sistema nervoso centrale. Il rischio di depressione respiratoria può essere aumentato dall'uso concomitante di farmaci e da fattori farmacogenetici.
PARYCOD deve essere usato con cautela nei pazienti con asma. Gli oppioidi, in particolare la morfina e i suoi derivati, possono provocare il rilascio di istamina.
In presenza di tosse che produce catarro, la codeina può impedirne l'espettorazione.
Effetti dermatologici
Il prurito è un effetto indesiderato della terapia con oppioidi.
Effetti ormonali
Gli oppioidi possono causare una riduzione dei livelli di ormoni e devono essere usati con cautela nei pazienti con disturbi ormonali.
Effetti immunologici
Alcuni oppioidi, tra cui la morfina, possono avere un effetto inibitorio sulla funzione immunologica. Il significato clinico di questo effetto non è definito.
Effetti muscoloscheletrici
Durante la terapia con oppioidi possono verificarsi rigidità muscolare e mioclono.
Effetti urogenitali
Gli oppioidi possono causare ritenzione urinaria riducendo il tono della muscolatura liscia della vescica e la consapevolezza della distensione della vescica, ed inibendo il riflesso della minzione. Pertanto, gli oppioidi devono essere usati con cautela nei pazienti con stenosi uretrale o ipertrofia prostatica.
Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari
Pazienti con ipovolemia o ipotensione che ricevono oppioidi devono essere monitorati per i potenziali effetti emodinamici.
Tolleranza
Con l'uso prolungato di oppioidi può verificarsi riduzione dell'efficacia analgesica, o tolleranza. La tolleranza crociata tra gli oppioidi non è completa e la tolleranza può svilupparsi a gradi diversi per oppioidi diversi.
Anziani
I pazienti anziani possono essere maggiormente a rischio di effetti indesiderati associati all'uso di oppioidi, come depressione respiratoria e costipazione. Per i pazienti anziani è raccomandata una dose iniziale inferiore alla dose abituale per gli adulti. I pazienti anziani hanno anche una maggiore probabilità di uso di farmaci concomitanti, e ciò aumenta il rischio di interazioni farmacologiche.
Popolazione pediatrica
Uso post-operatorio nei bambini
In letteratura sono stati riportati casi in cui la codeina, somministrata a bambini post-intervento di tonsillectomia e/o adenoidectomia per l'apnea ostruttiva del sonno, ha indotto a rari, ma pericolosi per la vita, eventi avversi tra cui la morte (vedere anche paragrafo 4.3). Tutti i bambini hanno ricevuto dosi di codeina che erano all'interno dell'intervallo di dose appropriato; tuttavia vi erano evidenze che questi bambini fossero ultra-rapidi o forti metabolizzatori nella loro capacita di metabolizzare codeina in morfina.
Bambini con funzione respiratoria compromessa
La codeina non è raccomandata per l'uso nei bambini nei quali la funzione respiratoria potrebbe essere compromessa, tra cui disturbi neuromuscolari, condizioni cardiache o respiratorie gravi, infezioni delle alte vie respiratorie o polmonari, traumi multipli o procedure chirurgiche estese. Questi fattori possono peggiorare i sintomi di tossicità da morfina.
PARYCOD contiene sorbitolo, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.
PARICOD contiene 1221 mg di sodio per ciascuna compressa o bustina: da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Parycod
Il paracetamolo può aumentare la possibilità che si verifichino effetti indesiderati se somministrato contemporaneamente ad altri farmaci.
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
Nel corso di terapie con anticoagulanti orali è opportuno ridurre le dosi. L'uso concomitante di paracetamolo con cumarinici, incluso warfarin, può portare a variazioni dei valori di INR. In tali casi, deve essere effettuato un monitoraggio più rigido dei valori di INR durante l'uso concomitante e dopo l'interruzione del trattamento con paracetamolo.
Farmaci induttori delle monoossigenasi
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
Fenitoina
La somministrazione concomitante di fenitoina può risultare in una diminuita efficacia del paracetamolo ed in un aumentato rischio di epatotossicita. I pazienti in trattamento con fenitoina devono evitare l'assunzione di dosi elevate e/o croniche di paracetamolo. I pazienti devono essere monitorati in caso di evidenza di epatotossicita.
Probenecid
Il probenecid causa una riduzione di almeno due volte della clearance del paracetamolo attraverso l'inibizione della sua coniugazione con acido glicuronico.
Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di paracetamolo se somministrato contemporaneamente al probenecid.
Salicilamide
La salicilammide può prolungare l'emivita di eliminazione (t1/2) del paracetamolo.
Interazioni correlate alla codeina
Agonisti/antagonisti ed agonisti parziali degli oppioidi
L'uso con agonisti/antogonisti ed agonisti parziali degli oppioidi (buprenorfina, butorfanolo, nalbufina, nalorfina, pentazocina) può provocare un ridotto effetto analgesico e sintomi di astinenza da oppioidi.
Altri farmaci che vengono metabolizzati dal CYP2D6 o che inibiscono il CYP2D6
Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (paroxetina, fluoxetina, bupropione e sertralina), neurolettici (clorpromazina, aloperidolo, levomepromazina, tiodazina), antidepressivi triciclici (imipramina, clomipramina, amitriptilina, nortriptilina), celecoxib, chinidina, desametasone e rifampicina possono ridurre l'effetto analgesico della codeina.
Naltrexone
Naltroxone, essendo un antagonista oppioide, blocca l'effetto analgesico della codeina.
Alcol
La somministrazione concomitante di alcol con analgesici oppioidi aumenta l'effetto sedativo.
Altri oppioidi
L'uso concomitante di codeina con altri farmaci contenenti oppioidi, come agonisti oppioidi (alfentanil, destrometorfano, destropropossifene, fentanyl, diidrocodeina, idromorfone, morfina, ossicodone, petidina, fenoperidina, remifentanil, sufentanil, tramadolo, metadone) e farmaci antitussivi morfino simili (destrometorfano, noscapina, folcodina, codeina, etimorfina) può intensificare gli effetti depressivi sul sistema nervoso centrale, tra cui sedazione e depressione respiratoria, aumentando il rischio di un sovradosaggio fatale.
Altri depressori del sistema nervoso centrale
Barbiturici, ipnotici, ansiolitici e antidepressivi, compresi antidepressivi triciclici, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, inibitori della monoamino-ossidasi e benzodiazepine, possono potenziare gli effetti depressivi della codeina sul sistema nervoso centrale.
Altri farmaci che causano sonnolenza
Derivati della morfina (analgesici, soppressori della tosse e trattamenti di sostituzione neurolettici, barbiturici, benzodiazepine, ansiolitici diversi dalle benziodiazepine (meprobramato), ipnotici antidepressivi sedativi (amitriptilina, doxepina, mirtazapina mianserina, trimipramina), antistaminici H4 ad azione sedativa, farmaci antipertensivi ad azione centrale, baclofen e talidomide possono avere un effetto sedativo additivo con codeina.
Anticolinergici
La somministrazione concomitante di anticolinergici con oppioidi, tra cui la codeina, può aumentare l'inibizione della funzione intestinale e aumentare il rischio di stasi intestinale.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Parycod" insieme ad altri farmaci come “Cormeto”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
L'esperienza clinica con l'uso di paracetamolo durante la gravidanza e l'allattamento è limitata.
Gravidanza
Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.
Non ci sono adeguati e controllati studi riproduttivi con codeina durante la gravidanza. Sebbene non vi è alcuna evidenza definitiva di malformazioni congenite nell'uomo dovute all'uso di codeina durante la gravidanza, un associazione non può essere esclusa.
L'uso materno di codeina in qualsiasi fase della gravidanza può essere associato a parto cesareo programmato, e l'uso nel terzo trimestre può essere associato ad un aumentato rischio di parto cesareo urgente ed emorragia post-partum.
L'uso materno di codeina nel terzo trimestre è stato associato con sindrome neonatale caratterizzata da sintomi da astinenza da oppioidi che includono irrequietezza, pianto eccessivo, tremori, ipotonia, tachipnea, piressia, vomito e diarrea. Esiste il rischio di depressione respiratoria nei neonati in caso di assunzione di alte dosi prima della nascita.
La maggior parte degli studi epidemiologici escludono il rischio di malformazioni; studi su animali hanno dimostrato un effetto teratogeno.
Allattamento
Dopo somministrazione orale, il paracetamolo è escreto nel latte materno. È stata riportata eruzione cutanea nei lattanti.
La codeina non deve essere usata durante l'allattamento con latte materno (vedere paragrafo 4.3).
La codeina passa nel latte materno.
Alle normali dosi terapeutiche codeina e il suo metabolita attivo possono essere presenti nel latte materno a dosi molto basse ed è improbabile che possa influenzare negativamente il lattante. Tuttavia, se il paziente è un ultra-rapido metabolizzatore del CYP2D6, livelli più elevati di metabolita attivo, morfina, possono essere presenti nel latte materno e in rarissimi casi, possono provocare sintomi di tossicità da oppioidi nel neonato, che possono essere fatali. È stato riportato un caso di intossicazione da morfina in un neonato allattato al seno materno la cui madre era una metabolizzatrice ultra-rapida trattata con codeina a dosi terapeutiche.
PARYCOD è controindicato durante l'allattamento con latte materno.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
PARYCOD può causare sonnolenza ed è pertanto consigliabile astenersi dalla guida di veicoli o dall'uso di macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Parycod
Con l'uso del paracetamolo sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravità inclusi i casi di eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità quali ad esempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre, sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia, leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalità epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini. La tabella sottostante riporta le reazioni avverse, per classificazione sistemica e organica.
Classificazione per sistemi e organi
secondo MedDRA
|
Molto comune
(≥1/10)
|
Comune
(≥1/100, <1/10)
|
Non comune
(≥1/1.000, <1/100)
|
Raro
(≥1/10.000, <1/1.000)
|
Molto raro (<1/10.000)
|
Non nota
(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
|
Patologie del sistema
emolinfopoietico
|
|
|
|
|
|
Trombocitopenia
Leucopenia
Anemia
Agranulocitosi
|
Disturbi del sistema immunitario
|
|
|
|
|
|
Shock anafilattico
|
Patologie del sistema nervoso
|
|
|
|
|
|
Sonnolenza
|
Patologie dell'orecchio e del labirinto
|
|
|
|
|
|
Vertigini
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
|
|
|
|
|
Edema della laringe
Depressione respiratoria
|
Patologie gastrointestinali
|
|
|
|
|
|
Dolore addominale
Diarrea
Pancreatite
Reazioni gastrointestinali
|
Patologie epatobiliari
|
|
|
|
|
|
Epatiti
Alterazione della funzionalità epatica
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
|
|
|
|
|
|
Eritema
Eritema multiforme
Pustolosi esantematosa generalizzata
Sindrome di Stevens Johnson
Necrolisi epidermica
Angioedema
|
Patologie vascolari
|
|
|
|
|
|
Ipotensione (come sintomo di anafilassi)
|
Patologie renali e urinarie
|
|
|
|
|
|
Insufficienza renale acuta
Nefrite interstiziale
Ematuria
Anuria
|
Esami diagnostici
|
|
|
|
|
|
INR diminuito
INR aumentato
Enzimi epatici aumentati
Alanina amminotransferasi aumentata
Aspartato amminotransferasi aumentata
Fosfatasi alcalina ematica aumentata
Amilasi ematica aumentata
Gamma-glutamiltransferasi aumentata
|
In caso di sovradosaggio, il paracetamolo può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.
A dosi terapeutiche, gli effetti indesiderati correlati alla codeina sono paragonabili a quelli degli altri oppioidi, sebbene siano più rari e più modesti.
È possibile il verificarsi di:
- Stipsi, nausea, vomito
- Sedazione, euforia, disforia
- Miosi, ritenzione urinaria
- Reazioni di ipersensibilità (prurito, orticaria e rash)
- Sonnolenza, vertigini
- Broncospasmo, depressione respiratoria
- Sindrome da dolore addominale acuto, di tipo biliare o pancreatico, che suggeriscono spasmo dello sfintere di Oddi, che si verifica in particolare nei pazienti che hanno subito l'asportazione della cistifellea.
A dosaggi superiori a quelli terapeutici vi è un rischio di dipendenza e sindrome da astinenza a seguito di un'improvvisa interruzione della somministrazione che può essere osservata sia nei pazienti sia nei neonati nati da madri codeina-dipendenti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Parycod
Paracetamolo
Esiste il rischio di intossicazione, specialmente nei pazienti con malattie epatiche, in caso di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione cronica e nei pazienti che ricevono induttori enzimatici. In questi casi il sovradosaggio può essere fatale.
L'intossicazione acuta si manifesta con nausea, vomito, anoressia, pallore, dolori addominali, malessere, sudorazione: tali sintomi compaiono in genere entro le prime 24 ore.
Il sovradosaggio con ingestione acuta di 7,5 g o più di paracetamolo negli adulti e 140 mg/kg di peso corporeo nei bambini, può provocare citolisi epatica che può evolvere verso la necrolisi completa irreversibile, che comporta insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono portare al coma ed alla morte.
Contemporaneamente, si osservano aumentati livelli delle transaminasi epatiche (AST, ALT), della lattico deidrogenasi e della bilirubina, insieme ad una diminuzione del valore della protrombina, che può mostrarsi da 12 a 48 ore dopo la somministrazione. Sintomi clinici di danno epatico si manifestano di solito già dopo uno o due giorni, e raggiungono il massimo dopo 3-4 giorni.
Misure di emergenza:
- Ospedalizzazione immediata
- Prima di iniziare il trattamento prelevare un campione di sangue per determinare i livelli plasmatici di paracetamolo, il prima possibile, ma non prima di 4 ore dopo il sovradosaggio
- Eliminazione rapida del paracetamolo tramite lavanda gastrica
- Il trattamento in seguito ad un sovradosaggio include la somministrazione dell'antidoto. l'N-acetilcisteina (NAC) per via endovenosa od orale, se possibile entro 8 ore dall'ingestione. L'N-acetilcisteina può, tuttavia, dare un certo grado di protezione anche dopo 16 ore.
La posologia è di 150 mg/kg/e.v. in soluzione glucosata in 15 minuti, poi 50 mg/kg nelle 4 ore successive e 100 mg/kg nelle 16 ore successive, cioè un totale di 300 mg/kg in 20 ore.
- Trattamento sintomatico
Devono essere effettuati dei test epatici all'inizio del trattamento, che saranno ripetuti ogni 24 ore. Nella maggior parte dei casi, le transaminasi epatiche ritornano nella norma in una o due settimane con piena ripresa della funzionalità epatica. Nei casi molto gravi, tuttavia, può essere necessario il trapianto epatico.
Codeina
Segnali negli adulti: i sintomi sono rappresentati da depressione acuta dei centri respiratori (cianosi, ridotta funzionalità respiratoria), sonnolenza, rash, prurito, vomito, atassia, edema polmonare (raro).
Segnali nei bambini (dose tossica: 2 mg/kg come singola dose): ridotta funzionalità respiratoria, arresto respiratorio, miosi, convulsioni, segnali di rilascio di istamina: rossore facciale e gonfiore, orticaria, collasso, ritenzione urinaria.
Misure di emergenza:
- Ventilazione assistita e altri trattamenti sintomatici
- Somministrazione parenterale di un antagonista oppioide, generalmente naloxone. Naloxone ha una breve emivita plasmatica rispetto ai metaboliti attivi della codeina. Per ottenere la completa inversione della depressione respiratoria indotta dagli oppioidi, la somministrazione di naloxone deve essere generalmente ripetuta in bolo o infusione continua.
Scadenza
PARYCOD 500 mg/30 mg compresse effervescenti: 18 mesi.
PARYCOD 500 mg/30 mg granulato effervescente: 18 mesi.
Conservazione
PARYCOD 500 mg/30 mg compresse effervescenti
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità. Conservare a temperatura inferiore a 30°C.
La mezza compressa può essere conservata per 24 ore nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
PARYCOD 500 mg/30 mg granulato effervescente
Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
Elenco degli eccipienti
PARYCOD 500 mg/30 mg compresse effervescenti contiene:
sodio idrogeno carbonato, sodio carbonato anidro, acido citrico anidro, sorbitolo, sodio docusato, sodio benzoato, simeticone, aroma arancia, sucralosio.
PARYCOD 500 mg/30 mg granulato effervescente contiene:
sodio idrogeno carbonato, sodio carbonato anidro, acido citrico anidro, sorbitolo, sodio docusato, sodio benzoato, simeticone, aroma arancia, sucralosio.
Farmaci Equivalenti
I farmaci equivalenti di Parycod a base di Paracetamolo + Codeina sono: Codamol, Co-Efferalgan, Padeina, Tachidol