Cos'č Paracetamolo Salf?
Paracetamolo Salf puņ essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: fiale flaconcini fialoidi
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Indicazioni
Posologia
Peso del paziente
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Dose per somministrazione
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Volume per somministrazione
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Volume massimo di Paracetamolo S.A.L.F. (10 mg/ml) per somministrazione in base al limite superiore di peso del gruppo (mL)**
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Massima dose giornaliera*
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> 33 Kg e ≤ 50 Kg
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15 mg/kg
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1,5 mL/kg
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75 mL
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60 mg/kg senza superare i 3 g
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> 50 Kg con fattori di rischio aggiuntivi per epatotossicità
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1 g
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100 mL
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100 mL
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3 g
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> 50 Kg senza fattori di rischio aggiuntivi per epatotossicità
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1 g
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100 mL
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100 mL
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4 g
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In caso di somministrazione di paracetamolo a pazienti con compromissione renale, si riporta l'intervallo minimo tra le singole somministrazioni nel seguente schema (vedere paragrafo 5.2):
Clearance della creatinina
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Intervallo tra le dosi
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cl ≥50 ml/min
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4 ore
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cl 10-50 ml/min
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6 ore
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cl <10 ml/min
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8 ore
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Negli adulti con insufficienza epatocellulare, alcolismo cronico, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione:
Fare attenzione nella prescrizione e somministrazione di Paracetamolo S.A.L.F. per evitare errori di dosaggio dovuti alla confusione tra (mg) e millilitri (mL), che possono provocare overdose accidentale e morte. Assicurarsi che sia comunicata e dispensata la dose appropriata. Includere nella prescrizione sia la dose totale in mg sia la dose totale in volume. Assicurarsi che la dose sia misurata e somministrata con precisione.
Controindicazioni
- in pazienti con ipersensibilità al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (profarmaco del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
- in caso di grave insufficienza epatocellulare.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
RISCHIO DI ERRORI TERAPEUTICI
Fare attenzione ad evitare errori di dosaggio dovuti alla confusione tra milligrammi (mg) e millilitri (mL), che possono provocare overdose accidentale e morte (vedere paragrafo 4.2).
- insufficienza epatocellulare,
- insufficienza renale grave (clearance della creatinina ≤ 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.2 e 5.2)
- alcolismo cronico
- malnutrizione cronica (bassa riserva di glutatione epatico)
- disidratazione
- sindrome di Gilbert (ittero familiare non emolitico)
- deficienza di glucosio-6-fasfatasi deidrogenasi (che causa anemia emolitica)
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
- Il probenecid causa una riduzione della clearance del paracetamolo di circa due volte, inibendo la sua coniugazione con acido glucuronico. In caso di trattamento concomitante con probenecid si deve considerare una riduzione della dose di paracetamolo.
- La salicilamide può prolungare l'emivita di eliminazione del paracetamolo.
- Occorre osservare cautela in caso di assunzione concomitante di induttori enzimatici (vedere paragrafo 4.9).
- L'uso concomitante di paracetamolo (4 g al giorno per almeno 4 giorni) con anticoagulanti orali può indurre leggere variazioni nei valori INR. In questo caso, deve essere effettuato un aumentato monitoraggio dei valori di INR durante il periodo di trattamento concomitante e per una settimana dopo la sospensione del trattamento con paracetamolo.
- Contraccettivi ormonali/estrogeni: riducono i livelli plasmatici di paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, a causa della possibile induzione del suo metabolismo.
- Farmaci antiepilettici (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): riduzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento della epatotossicità da sovradosaggio a causa dell'induzione del metabolismo epatico.
- Cloramfenicolo: potenziamento della tossicità del cloramfenicolo, forse a causa dell'inibizione del suo metabolismo nel fegato.
- Flucloxacillina: Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).
- Lamotrigina: diminuzione della biodisponibilità della lamotrigina, con possibile riduzione del suo effetto, a causa della possibile induzione del suo metabolismo nel fegato.
- Metoclopramide e domeperidone: incremento dell'assorbimento del paracetamolo nell'intestino tenue a causa degli effetti di questi medicinali sullo svuotamento gastrico.
- Propanololo: incrementa i livelli plasmatici del paracetamolo, forse attraverso l'inibizione del suo metabolismo nel fegato.
- Rifampicina: incrementa la clearance del paracetamolo e la formazione dei suoi metaboliti epatotossici a causa della possibile induzione del suo metabolismo nel fegato.
- Zidovudina: sebbene un possibile incremento della tossicità della zidovudina (neutropenia, epatotossicità) è stato descritto in casi isolati, non sembra esserci alcun tipo di interazione cinetica tra questi due farmaci.
- Sangue: incremento (biologico) dei livelli di transaminasi (ALT e AST), fosfatasi alcalina, ammoniaca, biliburina, creatina, lattico deidrogenasi (LDH) e urea; incremento (interferenza con l'esame) dei livelli di glucosio, teofillina e acido urico. Incremento del tempo di protrombina (in pazienti in terapia di mantenimento con farfari, ma senza alcun significato clinico). Riduzione (interferenza con l'esame) del livello di glucosio quando si utilizza il metodo della ossidasi-perossidasi.
- Urine: possono comparire falsi incrementi dei livelli di metadrenalina e acido urico.
- Test della bentiromide per la valutazione della disfunzione pancreatica: il paracetamolo, come la bentiromide, è metabolizzato in un'arilammina, e quindi la qualità apparente di acido paraaminobenzoico (PABA) recuperato è aumentata; si raccomanda che il paracetamolo venga sospeso almeno tre giorni prima della somministrazione della bentiromide.
- Determinazioni urinarie dell'acido 5-idrossiindolacetico (5-HIAA): il paracetamolo può causare risultati falsi positivi nei test screening qualitativo che usano come reagente il nitroso naftolo. Il test quantitativo rimane inalterato.
Fertilitą, gravidanza e allattamento
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Classificazione per sistemi e organi
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Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
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Molto raro (<1/10.000)
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Patologie delle piastrine, patologie delle cellule staminali
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Trombocitopenia, leucopenia, neutropenia
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Disturbi del sistema immunitario
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Allergie (escluso l'angioedema)
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Disturbi psichiatrici
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Depressione, stato confusionale, allucinazioni
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Patologie del sistema nervoso
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Tremori, emicrania
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Patologie dell'occhio
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Visione alterata
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Patologie cardiache e patologie vascolari
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Edema, ipotensione
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Patologie gastrointestinali
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Emorragia, dolore addominale, diarrea, nausea, vomito
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Patologie epatobiliari
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Funzionalità epatica anormale, insufficienza epatica, necrosi epatica, aumento dei livelli di transaminasi epatiche
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Epatotossicità, ittero
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Patologie renali e urinarie
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Piuria sterile (urine torbide)
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Prurito, rash, sudorazione, porpora, angioedema, orticaria
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Gravi reazioni cutanee
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Capogiri (escluse vertigini), malessere, piressia, sonnolenza, interazione tra farmaci
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Reazioni di ipersensibilità (richiedono l'interruzione del trattamento)
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Ferite, avvelenamento e complicanze procedurali
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Sovradosaggio e avvelenamento
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Sovradosaggio
- Ospedalizzazione immediata.
- Prima di iniziare il trattamento, il prima possibile dopo il sovradosaggio, prelevare un campione di sangue per determinare i livelli plasmatici di paracetamolo.
- Il trattamento include la somministrazione dell'antidoto, l'N-acetilcisteina (NAC), per via endovenosa o orale, se possibile entro 10 ore. La NAC può tuttavia fornire un certo grado di protezione anche dopo 10 ore, ma in questi casi è necessario un trattamento prolungato.
- Trattamento sintomatico.
- All'inizio del trattamento devono essere eseguiti i test degli enzimi epatici, da ripetere ogni 24 ore. Nella maggior parte dei casi, le transaminasi epatiche ritornano nella norma in una o due settimane con un recupero completo della funzionalità epatica. Nei casi molto gravi potrebbe essere tuttavia necessario il trapianto di fegato.
Scadenza
Conservazione
Elenco degli eccipienti
- Glucosio monoidrato
- Sodio citrato biidrato
- Sodio acetato triidrato
- Acido acetico
- Acido cloridrico
- Sodio idrossido
- Acqua per preparazioni iniettabili