Paracetamolo Pensavital

    Ultimo aggiornamento: 22/10/2024

    Cos'è Paracetamolo Pensavital?

    Paracetamolo Pensavital è un farmaco a base del principio attivo Paracetamolo, appartenente alla categoria degli Antipiretici, Analgesici FANS e nello specifico Anilidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Towa Pharmaceutical S.p.A..

    Paracetamolo Pensavital può essere prescritto con Ricetta OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco.


    Confezioni

    Paracetamolo Pensavital 500 mg 20 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Towa Pharmaceutical S.p.A.
    Ricetta: OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco
    Classe: C
    Principio attivo: Paracetamolo
    Gruppo terapeutico: Antipiretici, Analgesici FANS
    ATC: N02BE01 - Paracetamolo
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Paracetamolo Pensavital? A cosa serve?
    Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre.
    Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).

    Posologia

    Come usare Paracetamolo Pensavital: Posologia
    Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua.
    Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno.
    La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore.
    Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore.
    Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo.
    La dose giornaliera raccomandata di Paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore.
    • Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno.
    • Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno.
    Pazienti con compromissione renale:
    In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
    Velocità di filtrazione glomerulare
    Dose
    10 – 50 ml/min
    500 mg ogni 6 ore
    < 10 ml/min
    500 mg ogni 8 ore
    Pazienti con compromissione epatica:
    In caso di compromissione epatica non devono essere superati i 2 g/24 ore e l'intervallo minimo tra le dosi deve essere di 8 ore (vedere paragrafo 4.4.).
    Uso nella popolazione anziana: nei pazienti anziani è stata osservata un'aumentata emivita di eliminazione del paracetamolo e pertanto si raccomanda di ridurre la dose degli adulti del 25%.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Paracetamolo Pensavital
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Paracetamolo Pensavital
    Il Paracetamolo deve essere somministrato con cautela, evitando il trattamento prolungato in pazienti con anemia, malattie cardiache o polmonari o disfunzione renale (in quest'ultimo caso, l'uso occasionale è accettabile, ma la somministrazione prolungata di dosi elevate può aumentare il rischio di effetti renali avversi).
    L'uso del paracetamolo in pazienti che consumano regolarmente alcol (tre o più bevande alcoliche al giorno) può causare danni al fegato.
    Negli alcolisti cronici non devono essere somministrati più di 2 g/die di paracetamolo.
    Si consiglia cautela nei pazienti asmatici sensibili all'acido acetilsalicilico, poiché in questi pazienti sono state descritte lievi reazioni broncospastiche con paracetamolo (reazione crociata), sebbene solo in una minoranza di tali pazienti possa causare reazioni gravi in alcuni casi, specialmente se somministrato a dosi elevate.
    Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (per es. alcolismo cronico), nonché quelli che usano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria.
    L'uso concomitante di più di un medicinale contenente paracetamolo può portare a intossicazione (vedere paragrafo 4.9).
    Le tossicità associate al paracetamolo possono verificarsi sia da un singolo sovradosaggio che da ingestione multipla di dosi eccessive di paracetamolo.
    È stata segnalata epatotossicità con dosi giornaliere inferiori a 4 g.
    Se il dolore persiste per più di 5 giorni o la febbre per più di 3 giorni, o peggiora o compaiono altri sintomi, la situazione clinica deve essere rivalutata.
    Quando sono richieste dosi inferiori a 500 mg di paracetamolo per dose, devono essere utilizzate altre presentazioni di paracetamolo a seconda del dosaggio richiesto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Paracetamolo Pensavital
    Il paracetamolo viene metabolizzato nel fegato, portando a metaboliti epatotossici e può interagire con farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche. Questi farmaci sono:
    • Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): la somministrazione cronica di dosi di paracetamolo superiori a 2 g/die con questo tipo di prodotto può portare ad un aumento dell'effetto anticoagulante, probabilmente a causa di una diminuzione della sintesi epatica dei fattori che favoriscono la coagulazione. Data la sua apparente mancanza di rilevanza clinica a dosi inferiori a 2 g/die, dovrebbe essere considerata un'alternativa terapeutica ai salicilati nei pazienti in terapia anticoagulante.
    • Alcool etilico: Potenziamento della tossicità del paracetamolo, per possibile induzione della produzione epatica di prodotti epatotossici derivati dal paracetamolo.
    • Anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): diminuzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento dell'epatotossicità in caso di sovradosaggio, a causa dell'induzione del metabolismo epatico.
    • Diuretici dell'ansa: gli effetti dei diuretici possono essere ridotti, poiché il paracetamolo può ridurre l'escrezione renale di prostaglandine e l'attività della renina plasmatica.
    • Isoniazide: riduzione della clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, a causa dell'inibizione della sua tossicità, dovuta all'inibizione del suo metabolismo epatico.
    • Lamotrigina: Diminuzione dell'area sotto la curva (20%) e dell'emivita (15%) della lamotrigina, con possibile inibizione del suo effetto, per possibile induzione del suo metabolismo epatico.
    • Metoclopramide e domperidone: aumentano l'assorbimento del paracetamolo nell'intestino tenue, per l'effetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico.
    • Probenecid: può aumentare leggermente l'efficacia terapeutica del paracetamolo.
    • Propranololo: il propranololo inibisce il sistema enzimatico responsabile della glucuronidazione e dell'ossidazione del paracetamolo. Pertanto, può potenziare l'azione del paracetamolo.
    • Rifampicina: aumento della clearance del paracetamolo a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico.
    • Resine a scambio ionico (colestiramina): diminuzione dell'assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, dovuto alla fissazione del paracetamolo nell'intestino.
    Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).
    Interferenze con test analitici:
    Il paracetamolo può alterare i valori delle determinazioni analitiche di acido urico e glucosio.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Paracetamolo Pensavital" insieme ad altri farmaci come “Cormeto”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indica né malformazioni, né tossicità feto/neonatale. Gli studi epidemiologici sul neurosviluppo nei bambini esposti al Paracetamolo in utero mostrano risultati inconcludenti. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere utilizzato durante la gravidanza, tuttavia deve essere utilizzato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e alla frequenza più bassa possibile.
    Allattamento
    Sebbene le concentrazioni di picco da 10 a 15 µg/ml (da 66,2 a 99,3 µmoli/L) siano state misurate nel latte materno entro 1 o 2 ore dall'ingestione materna di una singola dose di 650 mg, né il paracetamolo né i suoi metaboliti sono stati rilevati nel urina dei neonati. L'emivita nel latte materno è compresa tra 1,35 e 3,5 ore. Non sono stati segnalati effetti avversi nei bambini. Il paracetamolo può essere utilizzato nelle donne che allattano al seno se non viene superata la dose raccomandata. Deve essere prestata attenzione in caso di uso prolungato.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Il Paracetamolo non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
    Non è stato riportato alcun effetto del genere.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Paracetamolo Pensavital
    a. Rapporto sul profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del Paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica.
    b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
    Frequenza
    Organi/Sistemi
    Reazione avversa
    Raro (≥1/10 000, <1/1 000)
    Patologie vascolari
    Ipotensione
    Patologie epatobiliari
    Aumento dei livelli di transaminasi epatiche
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Malessere
    Molto raro (<1/10 000)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Trombocitopenia, agranulocitosi, leucopenia, neutropenia, anemia emolitica.
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Ipoglicemia
    Patologie epatobiliari
    Epatotossicità (ittero)
    Patologie renali e urinarie
    Piuria sterile (urina torbida), effetti renali avversi (vedere paragrafo 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Reazioni di ipersensibilità che variano da una semplice eruzione cutanea a orticaria e shock anafilattico
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Sono state segnalate reazioni cutanee gravi.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Paracetamolo Pensavital
    La sintomatologia del sovradosaggio comprende capogiro, vomito, perdita di appetito, itterizia, dolore addominale e insufficienza renale ed epatica. Se è stata ingerita una dose eccessiva, il paziente deve essere curato tempestivamente in una struttura medica anche se non ci sono sintomi o segni significativi perché, sebbene questi possano causare la morte, spesso non si manifestano immediatamente dopo l'ingestione, ma dopo il terzo giorno.
    La morte può derivare da necrosi epatica. Può verificarsi anche insufficienza renale acuta.
    Il sovradosaggio di Paracetamolo viene valutato in quattro fasi, che iniziano al momento dell'ingestione del sovradosaggio:
    • Fase I (12-24 ore): nausea, vomito, diaforesi e anoressia.
    • Fase II (24-48 ore): miglioramento clinico; I livelli di AST, ALT, bilirubina e protrombina iniziano a salire.
    • Fase III (72-96 ore): picco di epatotossicità; possono apparire valori di AST di 20.000.
    • Fase IV (7-8 giorni): recupero.
    Può verificarsi epatotossicità. La dose tossica minima in una singola dose è superiore a 6 g negli adulti e superiore a 100 mg/kg di peso corporeo nei bambini. Dosi superiori a 20-25 g sono potenzialmente fatali. I sintomi di epatotossicità comprendono nausea, vomito, anoressia, malessere, diaforesi, dolore addominale e diarrea.
    Se la dose ingerita è stata superiore a 150 mg/kg o la quantità ingerita non può essere determinata, è necessario prelevare un campione di paracetamolo sierico 4 ore dopo l'ingestione. Se si verifica epatotossicità, eseguire un test di funzionalità epatica e ripetere il test a intervalli di 24 ore.
    L'insufficienza epatica può portare a encefalopatia, coma e morte.
    Livelli plasmatici di paracetamolo superiori a 300 µg/ml, riscontrati 4 ore dopo l'ingestione, sono stati associati a danni al fegato che si verificano nel 90% dei pazienti. Il danno epatico inizia a verificarsi quando i livelli plasmatici di paracetamolo a 4 ore sono superiori a 120 µg/ml o superiori a 30 µg/ml 12 ore dopo l'ingestione.
    L'ingestione cronica di dosi superiori a 4 g/die può causare epatotossicità transitoria. I reni possono soffrire di necrosi tubulare e il miocardio può essere danneggiato.
    Trattamento
    In tutti i casi, l'aspirazione e la lavanda gastrica devono essere eseguite preferibilmente entro 4 ore dall'ingestione.
    Esiste un antidoto specifico per la tossicità del paracetamolo: la N-acetilcisteina, che può essere somministrata per via endovenosa o orale.
    Via endovenosa:
    Si raccomandano 300 mg/kg di N-acetilcisteina (equivalenti a 1,5 ml/kg di soluzione acquosa al 20%; pH: 6,5), somministrati per via endovenosa in un periodo di 20 ore e 15 minuti, secondo il seguente schema:
    I) Adulti
    1. Dose iniziale
      150 mg/kg (equivalenti a 0,75 ml/kg di soluzione acquosa al 20% di N-acetilcisteina; pH 6,5) lentamente per via endovenosa o diluiti in 200 ml di destrosio al 5% in 15 minuti.
    2. Dosi di mantenimento
      a) Inizialmente, 50 mg/kg (equivalenti a 0,25 ml/kg di soluzione acquosa al 20 % di N-acetilcisteina, pH 6,5), in 500 ml di destrosio al 5% infusi lentamente nell'arco di 4 ore.
      (b) Successivamente, 100 mg/kg (equivalenti a 0,50 ml/kg di soluzione acquosa al 20 % di N-acetilcisteina al 20 %; pH: 6,5) in 1 000 ml di destrosio al 5% come infusione lenta nell'arco di 16 ore.
    II) Bambini
    Il volume della soluzione per infusione di destrosio al 5% deve essere regolato in base all'età e al peso del bambino per evitare la congestione vascolare polmonare.
    L'efficacia dell'antidoto è massima se somministrato entro 4 ore dall'intossicazione. L'efficacia diminuisce progressivamente dall'ottava ora in poi ed è inefficace dalle 15 ore dopo l'avvelenamento.
    La somministrazione di una soluzione acquosa di N-acetilcisteina al 20 % può essere interrotta quando i risultati dell'esame del sangue mostrano livelli ematici di paracetamolo inferiori a 200 g/ml.
    Effetti avversi della N-acetilcisteina per via endovenosa: eccezionalmente sono stati osservati eruzione cutanea e anafilassi, di solito tra 15 minuti e 1 ora dall'inizio dell'infusione.
    Per via orale: l'antidoto N-acetilcisteina deve essere somministrato entro 10 ore dal sovradosaggio.
    ADULTI
    La dose raccomandata di antidoto per gli adulti è:
    • una dose iniziale di 140 mg/kg di peso corporeo.
    • 17 dosi da 70 mg/kg di peso corporeo, una ogni 4 ore.
    Ogni dose deve essere diluita al 5% con una bevanda a base di cola, succo d'uva, succo d'arancia o acqua prima della somministrazione a causa del suo odore sgradevole e delle proprietà irritanti o sclerosanti. Se la dose viene vomitata entro un'ora dalla somministrazione, deve essere ripetuta.
    Se necessario, l'antidoto (diluito in acqua) può essere somministrato mediante intubazione duodenale.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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