Mictonorm - Compresse Rivestite

    Ultimo aggiornamento: 29/09/2022

    Cos'è Mictonorm - Compresse Rivestite?

    Mictonorm - Compresse Rivestite è un farmaco a base del principio attivo Propiverina Cloridrato, appartenente alla categoria degli Anticolinergici e nello specifico Farmaci per la frequenza urinaria e l'incontinenza. E' commercializzato in Italia dall'azienda Alfasigma S.p.A..

    Mictonorm - Compresse Rivestite può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Mictonorm 15 mg 28 compresse rivestite con film

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Apogepha Arzneimittel GmbH
    Concessionario: Alfasigma S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Propiverina Cloridrato
    Gruppo terapeutico: Anticolinergici
    ATC: G04BD06 - Propiverina
    Forma farmaceutica: compresse rivestite


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    Indicazioni

    Perché si usa Mictonorm? A cosa serve?
    Trattamento sintomatico dell'incontinenza urinaria e/o dell'aumentata frequenza e urgenza urinaria, che può presentarsi nei pazienti con sindrome della vescica iperattiva o con iperattività detrusoriale neurogena (iperreflessia detrusoriale) dovuta a lesioni del midollo spinale, ad es. paraplegia da sezione trasversa.

    Posologia

    Come usare Mictonorm: Posologia
    Compresse rivestite con film per uso orale.
    Le dosi giornaliere raccomandate sono:
    Adulti: la dose standard consigliata corrisponde ad una compressa rivestita con film (= 15 mg di Propiverina Cloridrato) due volte al giorno, e può essere aumentata a tre volte al giorno. Alcuni pazienti possono rispondere già ad un dosaggio di 15 mg al giorno.
    Per il trattamento dell'iperattività detrusoriale neurogena, si consiglia una dose pari ad una compressa rivestita con film tre volte al giorno. La dose massima giornaliera raccomandata è di 45 mg.
    Anziani: generalmente non è previsto un regime posologico specifico per gli anziani (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica: a causa della mancanza di dati Mictonorm non deve essere usato nei bambini.
    È necessario usare prudenza e il medico deve monitorare attentamente i pazienti per eventuali effetti indesiderati nelle seguenti condizioni (vedere paragrafi 4.4, 4.5, 5.2):
    Uso nei pazienti con compromissione renale
    Nei pazienti con compromissione della funzionalità renale lieve o moderata non è richiesta alcuna modifica della dose; tuttavia, tali pazienti devono essere trattati con cautela. Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina < 30 ml/min ), la dose massima giornaliera è di 30 mg.
    Uso nei pazienti con compromissione epatica
    Nei pazienti con compromissione epatica lieve non è necessario modificare la dose: si deve, tuttavia, procedere con il trattamento usando cautela. Non sono stati effettuati studi sull'uso della propiverina in pazienti con compromissione epatica moderata o grave. Il suo uso non è pertanto raccomandato in questi pazienti.
    Pazienti sottoposti a trattamento contemporaneo con farmaci che sono potenti inibitori del
    CYP 3A4 in associazione con il metimazolo
    Nei pazienti sottoposti a trattamento con potenti inibitori della monossigenasi contenente flavina (FMO), come il metimazolo, in combinazione con potenti inibitori del CYP 3A4/5, il trattamento deve iniziare con una dose di 15 mg/die. La dose può essere successivamente aumentata ad una dose maggiore. Tuttavia, è necessario usare prudenza ed il medico deve monitorare attentamente questi pazienti per eventuali effetti indesiderati (vedere paragrafi 4.5, 5.2).
    Un pasto ricco di grassi aumenta la biodisponibilità della propiverina. Pertanto, la propiverina deve essere somministrata prima dell'assunzione di cibo, soprattutto nei pazienti con compromissione renale o epatica (vedere paragrafo 5.2).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Mictonorm
    Il farmaco è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, e nei pazienti affetti da uno dei seguenti disturbi:
    • ostruzione intestinale
    • significativa ostruzione al deflusso vescicale con rischio di ritenzione urinaria
    • miastenia grave
    • atonia intestinale
    • colite ulcerosa grave
    • megacolon tossico
    • glaucoma ad angolo chiuso non controllato
    • compromissione epatica moderata o grave
    • tachiaritmie.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Mictonorm
    Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da:
    • neuropatia autonomica
    • compromissione renale (vedere paragrafo 4.2)
    • compromissione epatica (vedere paragrafo 4.2)
    • In seguito alla somministrazione di questo farmaco, i sintomi delle malattie seguenti possono essere esacerbati:
    • insufficienza cardiaca congestizia grave (NYHA IV)
    • ingrossamento della prostata
    • ernia iatale con esofagite da reflusso
    • aritmia cardiaca
    • tachicardia
    La propiverina, come altri anticolinergici, induce midriasi. Pertanto, nei soggetti predisposti, con angolo stretto della camera anteriore, il rischio di indurre glaucoma acuto ad angolo chiuso può essere aumentato.
    Per i farmaci appartenenti a questa classe, inclusa la propiverina, sono stati riportati casi di induzione o aggravamento di glaucoma acuto ad angolo chiuso.
    Prima di iniziare il trattamento, devono essere escluse pollachiuria e nicturia dovute a malattie renali o ad insufficienza cardiaca congestizia, così come le malattie organiche della vescica (ad es. infezioni del tratto urinario, tumori maligni).
    Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.
    Pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Mictonorm
    • È stato osservato un aumento degli effetti della propiverina in seguito alla somministrazione contemporanea con antidepressivi triciclici (ad es. imipramina), tranquillanti (ad es. benzodiazepine), anticolinergici (se somministrati per via sistemica), amantadina, neurolettici (ad es. fenotiazine) e agonisti beta-adrenergici (beta-simpaticomimetici).
    • Una diminuzione degli effetti è stata riscontrata a seguito di concomitante uso di farmaci colinergici.
    • In pazienti trattati con isoniazide la propiverina riduce la pressione sanguigna.
    • L'attività di procinetici quali la metoclopramide può essere invece diminuita.
    • Sono possibili interazioni farmacocinetiche con altri farmaci metabolizzati dal citocromo P450 3A4 (CYP 3A4). Tuttavia, non ci si aspetta un aumento molto pronunciato della concentrazione di tali farmaci, in quanto gli effetti della propiverina sono modesti in confronto con i classici inibitori enzimatici (ad es. ketoconazolo o succo di pompelmo). La propiverina può essere considerata un inibitore debole del CYP 3A4. Non sono ancora stati condotti studi di farmacocinetica con pazienti che ricevono contemporaneamente inibitori potenti del CYP 3A4, quali gli antimicotici azolici (ad es. ketoconazolo, itraconazolo) o gli antibiotici macrolidi (ad es. eritromicina, claritromicina).
    • Pazienti sottoposti a trattamento concomitante con farmaci che sono potenti inibitori del CYP 3A4 in associazione con il metimazolo:
    • Nei pazienti sottoposti a trattamento con potenti inibitori della monossigenasi contenente flavina (FMO), come il metimazolo, in combinazione con potenti inibitori del CYP 3A4/5, il trattamento deve iniziare con una dose di 15 mg/die. La dose può essere successivamente aumentata fino ad una dose maggiore. Tuttavia, deve essere usata cautela e i medici devono monitorare questi pazienti attentamente per gli effetti indesiderati (vedere paragrafi 4.2, 5.2).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di propiverina in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). La propiverina non è raccomandata durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se la propiverina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili in animali hanno mostrato l'escrezione di propiverina o dei suoi metaboliti nel latte. Il rischio per i neonati o i lattanti non può essere escluso.
    Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con propiverina tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Non ci sono dati disponibili nell'uomo riguardanti gli effetti della propiverina sulla fertilità. Studi sugli animali non evidenziano effetti nocivi diretti o indiretti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi riguardanti gli effetti sulla capacità di guidare veicoli o sull'uso di macchinari. La propiverina può provocare sonnolenza e offuscamento della vista. Ciò può compromettere la capacità del paziente di svolgere attività che richiedano attenzione, quali la guida di veicoli o l'uso di macchinari, o di eseguire lavori rischiosi durante il trattamento con questo farmaco.
    I sedativi possono aumentare la sonnolenza causata dalla propiverina.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Mictonorm
    Nell'ambito della classificazione per sistemi e organi, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di frequenza in base alla seguente convenzione:
    Molto comune (≥1/10)
    Comune (≥1/100, <1/10)
    Non comune (≥1/1.000, <1/100)
    Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
    Molto raro (<1/10.000)
    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Tutti gli effetti indesiderati sono transitori e regrediscono in seguito alla riduzione della dose o al termine della terapia, entro un massimo di 1 - 4 giorni.
    Disturbi del sistema immunitario
    Raro: ipersensibilità
    Disturbi psichiatrici
    Molto raro: irrequietezza, confusione
    Non noto: allucinazioni
    Patologie del sistema nervoso
    Comune: cefalea
    Non comune: tremore, capogiro, disgeusia
    Non nota: disturbo della parola
    Patologie dell'occhio
    Comune: disturbo dell'accomodazione, compromissione della visione
    Patologie cardiache
    Raro: tachicardia
    Molto raro: palpitazioni
    Patologie vascolari
    Non comune: riduzione della pressione arteriosa con sonnolenza, vampate
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune: bocca secca
    Comune: stipsi, dolore addominale, dispepsia
    Non comune: nausea/vomito
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune: prurito
    Raro: eruzione cutanea
    Patologie renali e urinarie
    Non comune: ritenzione urinaria, sintomi a livello vescicale e uretrale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Comune: affaticamento
    In caso di trattamento prolungato devono essere monitorati gli enzimi epatici, perchè, raramente, è possibile la comparsa di un'alterazione reversibile di tali enzimi.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Mictonorm
    Sintomi:
    Un sovradosaggio con propiverina, antagonista dei recettori muscarinici, può potenzialmente provocare effetti anticolinergici gravi. Possono verificarsi disturbi del sistema nervoso centrale e periferico, come ad esempio:
    • bocca secca grave
    • bradicardia, che può portare successivamente a tachicardia
    • midriasi e disturbi dell'accomodazione
    • ritenzione urinaria
    • inibizione della motilità intestinale
    • irrequietezza, confusione, allucinazioni, confabulazione
    • capogiro, nausea, disturbo della parola, debolezza muscolare
    Trattamento:
    • In caso di sovradosaggio con propiverina, il paziente deve essere trattato con una sospensione di carbone attivo con molta acqua.
    • La lavanda gastrica deve essere tenuta in considerazione solo con un'intubazione a scopo precauzionale, l'uso di un tubo ben lubrificato (secchezza delle mucose) e se eseguita, entro un'ora dall'ingestione di propiverina. Non si deve indurre il vomito.
    • La diuresi forzata o l'emodialisi non sono efficaci al fine di aumentare l'eliminazione renale.
    • In caso di effetti anticolinergici centrali gravi come allucinazioni o eccitazione pronunciata, si può tentare la somministrazione di fisostigmina come antidoto.
    • Convulsioni ed eccitazione pronunciata: trattamento con benzodiazepine.
    • Insufficienza respiratoria: trattamento con la respirazione artificiale.
    • Ritenzione urinaria: trattamento con cateterizzazione
    • Midriasi: trattamento con collirio a base di pilocarpina e/o oscuramento della stanza del paziente.

    Scadenza

    5 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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