Micafungina Teva

    Ultimo aggiornamento: 11/12/2023

    Cos'è Micafungina Teva?

    Micafungina Teva è un farmaco a base del principio attivo Micafungin, appartenente alla categoria degli Antimicotici e nello specifico Altri antimicotici per uso sistemico. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale.

    Micafungina Teva può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Micafungina Teva 100 mg polvere per soluzione per infusione 1 flaconcino
    Micafungina Teva 50 mg polvere per soluzione per infusione 1 flaconcino

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva B.V.
    Concessionario: Teva Italia S.r.l. - Sede legale
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Micafungin
    Gruppo terapeutico: Antimicotici
    ATC: J02AX05 - Micafungin
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Micafungina Teva? A cosa serve?
    Micafungina Teva è indicato per:
    Adulti, adolescenti ≥ 16 anni di età e anziani:
    • Trattamento della candidosi invasiva.
    • Trattamento della candidosi esofagea in pazienti per i quali sia appropriata una terapia endovenosa.
    • Profilassi dell'infezione da Candida in pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o in pazienti che si prevede possano manifestare neutropenia (conta assoluta dei neutrofili < 500 cellule/µl) per 10 o più giorni.
    Bambini (inclusi neonati) e adolescenti < 16 anni di età:
    • Trattamento della candidosi invasiva.
    • Profilassi dell'infezione da Candida in pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o in pazienti che si prevede possano manifestare neutropenia (conta assoluta dei neutrofili < 500 cellule/µl) per 10 o più giorni.
    La decisione di utilizzare Micafungina Teva deve tenere conto del rischio potenziale di sviluppare tumori epatici (vedere paragrafo 4.4). Micafungina Teva deve perciò essere usato solo se l'utilizzo di altri antifungini non è appropriato.
    Deve essere prestata attenzione alle linee guida ufficiali/nazionali sull'utilizzo appropriato degli agenti antifungini.

    Posologia

    Come usare Micafungina Teva: Posologia
    Il trattamento con Micafungina Teva deve essere iniziato da un medico esperto nella gestione delle infezioni fungine.
    Posologia
    Prima di iniziare la terapia devono essere acquisiti dei campioni per colture fungine e per altri esami di laboratorio pertinenti (inclusa l'istopatologia) allo scopo di isolare e identificare gli organismi che sono causa della patologia. La terapia può essere iniziata prima che siano noti i risultati delle colture e degli altri esami di laboratorio. Tuttavia, una volta che tali risultati si rendano disponibili, la terapia antifungina deve essere aggiustata di conseguenza.
    La posologia di micafungina dipende dal peso corporeo del paziente in base alle seguenti tabelle:
    Uso negli adulti, adolescenti ≥ 16 anni di età e anziani
    Indicazione
     
    Peso corporeo > 40 kg
    Peso corporeo ≤ 40 kg
    Trattamento della candidosi invasiva
    100 mg/die*
    2 mg/kg/die*
    Trattamento della candidosi esofagea
    150 mg/die
    3 mg/kg/die
    Profilassi delle infezioni da Candida
    50 mg/die
    1 mg/kg/die
    * Se la risposta del paziente non è adeguata, cioè in mancanza di modificazione degli esami colturali o in assenza di miglioramento delle condizioni cliniche, la dose può essere aumentata a 200 mg/die in pazienti di peso > 40 kg, oppure a 4 mg/kg/die in pazienti di peso ≤ 40 kg.
    Durata del trattamento
    Candidosi invasiva: la durata del trattamento per le infezioni da Candida deve essere di minimo 14 giorni. Il trattamento antifungino deve continuare per almeno una settimana dopo che si sono ottenute 2 conseguenti colture ematiche negative e dopo la risoluzione dei segni clinici e dei sintomi di infezione.
    Candidosi esofagea: la micafungina deve essere somministrata per almeno una settimana dopo la risoluzione dei segni clinici e dei sintomi.
    Profilassi delle infezioni da Candida: la micafungina deve essere somministrata per almeno una settimana dopo il ripristino dei valori relativi ai neutrofili.
    Uso in bambini dai 4 mesi di età fino ad adolescenti con meno di 16 anni di età
    Indicazione
     
    Peso corporeo > 40 kg
    Peso corporeo ≤ 40 kg
    Trattamento della candidosi invasiva
    100 mg/die*
    2 mg/kg/die*
    Profilassi delle infezioni da Candida
    50 mg/die
    1 mg/kg/die
    * Se la risposta del paziente non è adeguata, cioè in mancanza di modificazione degli esami colturali o in assenza di miglioramento delle condizioni cliniche, la dose può essere aumentata a 200 mg/die in pazienti di peso > 40 kg, oppure a 4 mg/kg/die in pazienti di peso ≤ 40 kg.
    Uso in bambini con meno di 4 mesi di età (inclusi i neonati)
    Indicazione
    Trattamento della candidosi invasiva
    4-10 mg/kg/die*
    Profilassi delle infezioni da Candida
    2 mg/kg/die
    * Micafungina al dosaggio di 4 mg/kg nei bambini di meno di 4 mesi si avvicina all'esposizione al medicinale raggiunta negli adulti trattati con 100 mg/die per candidosi invasiva. Se si sospetta un'infezione del sistema nervoso centrale (SNC), si deve utilizzare un dosaggio più elevato (ad esempio 10 mg/kg) a causa della penetrazione dose-dipendente di micafungina nel SNC (vedere paragrafo 5.2).
    Durata del trattamento
    Candidosi invasiva: la durata del trattamento per le infezioni da Candida deve essere di almeno 14 giorni. Il trattamento antifungino deve continuare per almeno una settimana dopo che si sono ottenute 2 conseguenti colture ematiche negative e dopo la risoluzione dei segni clinici e dei sintomi di infezione.
    Profilassi delle infezioni da Candida: la micafungina deve essere somministrata per almeno una settimana dopo il ripristino dei valori relativi ai neutrofili. L'esperienza sull'uso di micafungina nei pazienti di età inferiore ai 2 anni è limitata.
    Compromissione epatica
    Non sono richiesti aggiustamenti della dose in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (vedere paragrafo 5.2). Non sono attualmente disponibili dati sufficienti sull'uso di micafungina in pazienti con grave compromissione epatica e il suo uso non è consigliato in tali pazienti (vedere paragrafo 4.4 e 5.2).
    Compromissione renale
    Non sono richiesti aggiustamenti della dose nei pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia nei bambini (compresi i neonati) con meno di 4 mesi di età dei dosaggi da 4 e 10 mg/kg per il trattamento della candidosi invasiva con interessamento del SNC non sono state adeguatamente stabilite. I dati disponibili al momento sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1, 5.2.
    Modo di somministrazione
    Per uso endovenoso.
    Dopo ricostituzione e diluizione, la soluzione deve essere somministrata tramite infusione endovenosa nell'arco di circa 1 ora. Infusioni più rapide possono causare frequenti reazioni istamino-mediate.
    Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Micafungina Teva
    Ipersensibilità al principio attivo, ad altre echinocandine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Micafungina Teva

    Effetti epatici:
    Nei ratti si è osservato lo sviluppo di focolai di epatociti alterati (FAH) e di tumori epatocellulari dopo un periodo di trattamento di 3 mesi o maggiore. Nei ratti la soglia presunta per lo sviluppo di tumori è approssimativamente all'interno dell'intervallo di esposizione clinica. Non è nota la rilevanza clinica di questi risultati. La funzionalità epatica deve essere attentamente monitorata durante il trattamento con Micafungina. Per minimizzare il rischio di rigenerazione indotta e la potenziale successiva formazione di tumori epatici, in presenza di persistenti e significativi aumenti di ALT/AST, si consiglia un'interruzione precoce del trattamento. Il trattamento con micafungina deve essere condotto eseguendo un'attenta analisi del rapporto rischio/beneficio, in particolare nel caso di pazienti con grave compromissione epatica o con patologie epatiche croniche note per rappresentare una condizione preneoplastica quali fibrosi epatica avanzata, cirrosi, epatite virale, patologie epatiche neonatali o alterazioni enzimatiche congenite oppure in pazienti che stiano ricevendo terapie concomitanti che includano proprietà epatotossiche e/o genotossiche.

    Il trattamento con micafungina è stato associato a una significativa compromissione della funzionalità epatica (aumento dei livelli di ALT, AST o della bilirubina totale > 3 volte l'ULN) sia nei volontari sani sia nei pazienti. In alcuni pazienti sono stati riportati casi di disfunzione epatica più gravi, epatiti o insufficienza epatica inclusi eventi fatali. I pazienti pediatrici < 1 anno di età possono essere maggiormente soggetti a danni epatici (vedere paragrafo 4.8).

    Reazioni anafilattiche
    Nel corso della somministrazione con micafungina possono verificarsi reazioni anafilattiche/anafilattoidi compreso lo shock. Se si verificano tali reazioni, l'infusione di micafungina deve essere sospesa e deve essere somministrato un trattamento adeguato.
    Reazioni cutanee
    Sono state riferite reazioni cutanee esfoliative, come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica. Se i pazienti manifestano un'eruzione cutanea, essi devono essere monitorati attentamente e se le lesioni progrediscono, la somministrazione di micafungina deve essere sospesa.
    Emolisi
    In pazienti trattati con micafungina sono stati riportati casi rari di emolisi, compresa emolisi acuta endovascolare o anemia emolitica. Pazienti che sviluppano evidenze cliniche o analitiche di emolisi durante la terapia con micafungina devono essere attentamente monitorati per l'eventuale riscontro del peggioramento delle condizioni e si deve valutare se continuare la terapia con micafungina in base al rapporto rischio/beneficio.
    Effetti renali
    Micafungina può causare problemi renali, insufficienza renale e test di funzionalità renale anormali. I pazienti devono essere attentamente monitorati per evidenziare un eventuale peggioramento della funzionalità renale.
    Interazione con altri medicinali
    La co-somministrazione di micafungina e amfotericina B desossicolato deve essere usata solo nel caso in cui i benefici siano decisamente superiori ai rischi, con uno stretto monitoraggio della tossicità di amfotericina B desossicolato (vedere paragrafo 4.5).
    I pazienti in terapia con sirolimus, nifedipina o itraconazolo in associazione con micafungina devono essere monitorati per la tossicità degli stessi, e il dosaggio di sirolimus, nifedipina o itraconazolo deve essere ridotto, se necessario (vedere paragrafo 4.5).
    Popolazione pediatrica
    L'incidenza di alcune reazioni avverse è risultata più alta nei pazienti pediatrici rispetto ai pazienti adulti (vedere paragrafo 4.8).
    Contenuto di sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per flaconcino, cioè essenzialmente “senza sodio“.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Micafungina Teva
    Micafungina ha un basso potenziale di interazione con i medicinali metabolizzati dalle vie mediate dal CYP3A.
    Sono stati condotti su soggetti sani studi di interazione per valutare il potenziale di interazione tra micafungina e micofenolato mofetile, ciclosporina, tacrolimus, prednisolone, sirolimus, nifedipina, fluconazolo, ritonavir, rifampicina, itraconazolo, voriconazolo e amfotericina B. In questi studi non è stata evidenziata alcuna alterazione della farmacocinetica di micafungina. Non sono necessari aggiustamenti della dose di micafungina quando tali medicinali vengono somministrati in concomitanza. L'esposizione (AUC) a itraconazolo, sirolimus e nifedipina è risultata lievemente aumentata in presenza di micafungina (22%, 21% e 18%, rispettivamente).
    La co-somministrazione di micafungina e amfotericina B desossicolato è stata associata a un aumento del 30% dell'esposizione ad amfotericina B desossicolato. Dal momento che ciò può essere significativo dal punto di vista clinico, questa co-somministrazione deve essere attuata solo nel caso in cui i benefici siano decisamente superiori ai rischi, con uno stretto monitoraggio della tossicità di amfotericina B desossicolato (vedere paragrafo 4.4).
    I pazienti in terapia con sirolimus, nifedipina o itraconazolo in associazione a micafungina devono essere monitorati per la tossicità degli stessi e il dosaggio di sirolimus, nifedipina o itraconazolo deve essere ridotto, se necessario (vedere paragrafo 4.4).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati relativi l'uso di Micafungina in donne in gravidanza. In studi condotti su animali la micafungina ha attraversato la barriera placentare ed è stata osservata tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l'uomo non è noto.
    Micafungina Teva non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
    Allattamento
    Non è noto se la micafungina sia escreta nel latte materno umano. Studi sugli animali hanno mostrato che la micafungina viene escreta nel latte materno. La decisione di continuare o interrompere l'allattamento o di continuare o interrompere la terapia con Micafungina Teva deve essere presa tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e del beneficio portato dalla terapia con Micafungina Teva per la madre.
    Fertilità
    Negli studi su animali è stata osservata tossicità a livello testicolare (vedere paragrafo 5.3). Negli esseri umani la micafungina può influenzare la fertilità maschile.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Micafungina non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Tuttavia, i pazienti devono essere informati che durante il trattamento con micafungina sono stati riportati capogiri (vedere paragrafo 4.8).

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Micafungina Teva
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Sulla base dell'esperienza negli studi clinici, nel complesso il 32,2% dei pazienti ha riscontrato reazioni avverse al medicinale. Le reazioni avverse più frequentemente segnalate sono state nausea (2,8%), aumento della fosfatasi alcalina nel sangue (2,7%), flebite (2,5%, principalmente in pazienti affetti da HIV con accesso venoso periferico), vomito (2,5%) e aumento dell'aspartato aminotransferasi (2,3%).
    Tabella delle reazioni avverse
    Nella seguente tabella sono elencate le reazioni avverse in accordo alla classificazione per sistemi e organi ed alla terminologia MedDRA.
    All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. 
    Classificazione per sistemi ed organi
     
    Comune
    (≥ 1/100, < 1/10)
    Non comune
    (≥ 1/1.000, < 1/100)
    Raro
    (≥ 1/10,000, < 1/1.000)
    Non nota
    (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    leucopenia, neutropenia, anemia
    pancitopenia, trombocitopenia, eosinofilia, ipoalbuminemia
    anemia emolitica, emolisi (vedere paragrafo 4.4)
    coagulazione intravascolare disseminata
    Disturbi del sistema immunitario
     
    reazione anafilattica/anafilattoide (vedere paragrafo 4.4), ipersensibilità
     
    shock anafilattico e anafilattoide (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie endocrine
     
    iperidrosi
     
     
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    ipopotassiemia, ipomagnesiemia, ipocalcemia
    iponatriemia, iperpotassiemia, ipofosfatemia, anoressia
     
     
    Disturbi psichiatrici
     
    insonnia, ansietà, confusione
     
     
    Patologie del sistema nervoso
    cefalea
    sonnolenza, tremori, capogiro, disgeusia 
     
     
    Patologie cardiache
     
    tachicardia, palpitazioni, bradicardia
     
     
    Patologie vascolari
    flebite
    ipotensione, ipertensione, vampate
     
    shock
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
    dispnea
     
     
    Patologie gastrointestinali
    nausea, vomito, diarrea, dolore addominale
     
    dispepsia, costipazione
     
     
    Patologie epatobiliari
    aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumento della aspartato aminotransferasi, aumento dell'alanina aminotransferasi, incremento della bilirubina ematica (incluso iperbilirubinemia), alterazioni dei test di funzionalità epatica
    insufficienza epatica (vedere paragrafo 4.4), aumento della gamma-glutamiltransferasi, ittero, colestasi, epatomegalia, epatite
     
    danni epatocellulari inclusi casi fatali (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    eruzione cutanea
    orticaria, prurito, eritema
     
    eruzione cutanea tossica, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie renali e urinarie
     
    aumento della creatinina ematica, aumento della concentrazione di urea nel sangue, peggioramento dell'insufficienza renale
     
    compromissione renale (vedere paragrafo 4.4), insufficienza renale acuta
     
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    febbre, brividi
    trombosi al sito di iniezione, infiammazione al sito di infusione, dolore al sito di iniezione, edema periferico 
     
     
    Esami diagnostici
     
    aumento della lattato deidrogenasi nel sangue
     
     
    Descrizione di particolari reazioni avverse
    Possibili sintomi simil-allergico
    Durante gli studi clinici sono stati riportati sintomi quali eruzione cutanea e brividi. La maggioranza di essi era di intensità da lieve a moderata e non ha limitato il trattamento. Reazioni gravi (ad es. reazione anafilattoide 0,2%, 6/3028) non sono state comunemente riportate durante la terapia con Micafungina e solo in pazienti con gravi condizioni preesistenti (ad es. AIDS avanzato, tumori) che richiedevano molteplici terapie concomitanti.
    Reazioni avverse epatiche
    L'incidenza complessiva delle reazioni avverse epatiche riscontrata negli studi clinici in pazienti trattati con micafungina è stata dell'8,6% (260/3028). La maggior parte delle reazioni avverse epatiche sono state di intensità da lieve a moderata. Le reazioni più frequenti sono state l'aumento di AP (2,7%), AST (2,3%), ALT (2,0%), bilirubina ematica (1,6%) e l'alterazione dei test di funzionalità epatica (1,5%). Un basso numero di pazienti (1,1%; 0,4% gravi) hanno interrotto il trattamento a causa di effetti epatici. Si sono verificati rari casi di grave disfunzione epatica (vedere paragrafo 4.4).
    Reazioni al sito di iniezione
    Nessuna reazione avversa al sito di iniezione risultava essere tale da limitare il trattamento.
    Popolazione pediatrica
    L'incidenza di alcune reazioni avverse (elencate nella tabella più sotto) è risultata più elevata nei pazienti pediatrici rispetto agli adulti. Inoltre, i pazienti pediatrici di età < 1 anno incorrono con una frequenza due volte maggiore in un aumento di ALT, AST e AP rispetto a pazienti pediatrici più grandi (vedere paragrafo 4.4). La ragione più probabile per queste differenze è stata la differenza nelle condizioni di fondo se paragonate agli adulti o ai pazienti pediatrici più grandi tenuti sotto osservazione negli studi clinici. Al momento di ingresso nello studio, la percentuale di pazienti pediatrici con neutropenia era diverse volte più alta rispetto a quella relativa ai pazienti adulti (40,2% e 7,3% rispettivamente per bambini e adulti), così come la percentuale di pazienti con HSCT allogenico (29,4% e 13,4% rispettivamente) e la presenza di tumori ematologici (29,1% e 8,7% rispettivamente).
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Comune trombocitopenia
    Patologie cardiache
    Comune tachicardia
    Patologie vascolari
    Comune ipertensione, ipotensione
    Patologie epatobiliari
    Comune iperbilirubinemia, epatomegalia
    Patologie renali e urinarie
    Comune insufficienza renale acuta, aumento della concentrazione di urea nel sangue
    Segnalazioni delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Micafungina Teva
    Dosi giornaliere ripetute fino a 8 mg/kg (dose massima totale 896 mg) sono state somministrate nel corso degli studi clinici in pazienti adulti senza che fosse segnalata una tossicità che limitasse il dosaggio. In un caso spontaneo, è stato segnalato che è stato somministrato un dosaggio di 16 mg/kg/die in un neonato. Non sono state osservate reazioni avverse associate con questa dose elevata.
    Non vi è esperienza di sovradosaggio di Micafungina. In caso di sovradosaggio, devono essere somministrati misure di supporto generali e un trattamento sintomatico. Micafungina è altamente legata alle proteine plasmatiche e non è dializzabile.

    Scadenza

    Flaconcino non aperto: 3 anni
    Concentrato ricostituito in flaconcino
    La stabilità chimica e fisica nelle condizioni d'uso è stata dimostrata fino a 48 ore a 25°C se ricostituito con sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) soluzione per infusione o con glucosio 50 mg/ml (5%) soluzione per infusione.
    Soluzione per infusione diluita
    La stabilità chimica e fisica nelle condizioni d'uso è stata dimostrata fino a 96 ore a 25°C se conservata al riparo dalla luce e se diluita con sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%) soluzione per infusione o con glucosio 50 mg/ml (5%) soluzione per infusione.
    Da un punto di vista microbiologico, le soluzioni diluite e ricostituite devono essere utilizzate immediatamente. Se non utilizzate immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni prima dell'uso sono responsabilità dell'utilizzatore e non devono superare le 24 ore a temperature pari a 2-8°C, a meno che la ricostituzione e la diluizione abbiano avuto luogo in condizioni asettiche controllate e validate.

    Conservazione

    Flaconcini non aperti
    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
    Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione e diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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