Cos'č Lumark?
Lumark č un farmaco a base del principio attivo Lutezio (177 Lu) , appartenente alla categoria degli Radiofarmaceutici diagnostici e nello specifico Radiofarmaceutici diagnostici. E' commercializzato in Italia dall'azienda IDB Radiopharmacy B.V. .
Lumark puņ essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Lumark puņ essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Lumark 80 GBq/mL precursore radio farmaceutico soluzione 10 ml 1 flaconcino
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: IDB Radiopharmacy B.V.
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:C
Principio attivo:Lutezio (177 Lu)
Gruppo terapeutico:Radiofarmaceutici diagnostici
ATC:V09 - Radiofarmaceutici diagnostici
Forma farmaceutica: soluzione
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: soluzione
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Indicazioni
Perché si usa Lumark? A cosa serve?
Lumark è un precursore radiofarmaceutico. Non è destinato all'uso diretto nei pazienti. Deve essere utilizzato solo per la marcatura radioattiva di molecole carrier specificamente sviluppate e autorizzate per la marcatura con questo radionuclide.
Posologia
Come usare Lumark: Posologia
Lumark deve essere utilizzato esclusivamente da specialisti con esperienza nella marcatura radioattiva in vitro.
Posologia
La quantità di Lumark necessaria per la marcatura e la quantità di medicinale da marcare con lutezio (177Lu) che sarà successivamente somministrato dipenderanno dal medicinale da marcare e dall'uso a cui è destinato. Consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo dello specifico medicinale da marcare.
Popolazione pediatrica
Per maggiori informazioni sull'uso pediatrico dei medicinali marcati con lutezio (177Lu) si rimanda al riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo dello specifico medicinale da marcare.
Modo di somministrazione
Lumark è destinato alla marcatura in vitro di medicinali che saranno in seguito somministrati attraverso la via approvata.
Lumark non deve essere somministrato direttamente al paziente. Lumark è solo monouso.
Per le istruzioni sulla preparazione estemporanea del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 12.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Lumark
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Gravidanza accertata o sospetta o nel caso in cui la gravidanza non sia stata esclusa (vedere paragrafo 4.6).
Per informazioni sulle controindicazioni relative a specifici medicinali marcati con lutezio (177Lu) preparati mediante marcatura con Lumark, consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo di ogni specifico medicinale da marcare.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Lumark
Giustificazione del rapporto beneficio/rischio individuale
Per ogni paziente l'esposizione alle radiazioni deve essere giustificata sulla base del possibile beneficio. L'attività somministrata deve in ogni caso essere tale da garantire la dose di radiazione più bassa ragionevolmente possibile per ottenere l'effetto terapeutico richiesto. Lumark non deve essere somministrato direttamente al paziente ma deve essere utilizzato per la marcatura di molecole carrier, quali anticorpi monoclonali, peptidi o altri substrati.
Avvertenze generali
I radiofarmaci devono essere ricevuti, utilizzati e somministrati esclusivamente da personale autorizzato in strutture cliniche appositamente designate. La ricezione, la conservazione, l'utilizzo, il trasferimento e lo smaltimento sono soggetti alle normative e/o alle opportune autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti locali.
I radiofarmaci devono essere preparati dall'utilizzatore in modo da soddisfare sia le norme di radioprotezione che i requisiti di qualità farmaceutica. Devono essere adottate opportune precauzioni per l'asepsi.
Per le informazioni riguardanti le avvertenze speciali e precauzioni d'impiego di medicinali marcati con 177Lu, consultare il riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del medicinale da marcare.
Protezione dalle radiazioni
La somministrazione di un'attività elevata (7,400 MBq) del medicinale marcato con lutezio (177Lu) produce un'intensità di dose di radiazioni media, a 1 m di distanza dal paziente, di 4-11 μSv/h dopo 24 ore. Questo valore è al di sotto della soglia ritenuta accettabile per la dimissione dalla clinica (20 μSv/h). Per una persona che si trovi nelle vicinanze del paziente, supponendo un'esposizione continua a 2 m e un'emivita biologica infinita (nessuna eliminazione da parte del paziente dopo la dimissione dall'ospedale), questa intensità di dose produrrà una dose complessiva di circa 0,6 mSv, pari a circa metà del limite di dose fissato per il pubblico (1 mSv/anno).
Le precauzioni per parenti, assistenti e personale ospedaliero sono riportate nel paragrafo 6.6.
Compromissione renale e disturbi ematologici
Sindrome mielodisplastica e leucemia mieloide acuta
In seguito al trattamento di tumori neuroendocrini con la terapia recettoriale con peptide marcato con il radionuclide lutezio (177Lu) sono stati osservati casi di sindrome mielodisplastica (SMD) e leucemia mieloide acuta acute (LMA) (vedere paragrafo 4.8). Questo deve essere tenuto in considerazione nella valutazione del rapporto beneficio/rischio, particolarmente in pazienti con possibili fattori di rischio come precedente esposizione ad agenti chemioterapici (come agenti alchilanti).
Mielosoppressione
Anemia, trombocitopenia, leucopenia, linfopenia e, con minore frequenza, neutropenia possono verificarsi durante la terapia con il radioligando lutezio (177Lu). Gli eventi sono per la maggior parte lievi e transitori, ma in alcuni casi i pazienti hanno avuto bisogno di trasfusioni di sangue e piastrine. In alcuni pazienti può essere coinvolta più di una linea cellulare ed è stata riferita pancitopenia che ha richiesto l'interruzione del trattamento. In conformità con le linee guida cliniche, un emocromo deve essere effettuato al basale, e monitorato regolarmente durante il trattamento.
Irradiazione renale
L'escrezione degli analoghi marcati della somatostatina avviene per via renale. In seguito al trattamento di tumori neuroendocrini con la terapia recettoriale con peptide marcato con altri isotopi è stata segnalata nefropatia da radiazioni. In conformità con le linee guida cliniche relative ai medicinali radiomarcati, la funzione renale, inclusa la velocità di filtrazione glomerulare (GRF), deve essere valutata al basale e durante il trattamento, e si deve prendere in considerazione una protezione renale.
Epatotossicità
Casi di epatotossicità sono stati segnalati dopo la commercializzazione e in letteratura in pazienti con metastasi epatiche sottoposti al trattamento con la terapia recettoriale con peptide marcato con il radionuclide lutezio (177Lu) per tumori neuroendocrini. La funzionalità epatica deve essere monitorata regolarmente durante il trattamento. Nei pazienti colpiti può essere necessario ridurre la dose.
Sindromi da rilascio ormonale
Vi sono state segnalazioni di crisi carcinoide e altre sindromi associate al rilascio di ormoni da tumori neuroendocrini funzionanti in seguito a terapia recettoriale con peptide marcato con il radionuclide lutezio (177Lu), che possono essere correlate all'irradiazione delle cellule tumorali. I sintomi segnalati includono rossore e diarrea associati a ipotensione. In alcuni casi si deve prendere in considerazione l'osservazione dei pazienti con ricovero ospedaliero fino al giorno successivo (es. pazienti con scarso controllo farmacologico dei sintomi). In caso di crisi ormonali, i trattamenti possono includere: analoghi della somatostatina per via endovenosa ad alte dosi, liquidi per via endovenosa, corticosteroidi e correzione delle alterazioni elettrolitiche in pazienti con diarrea e/o vomito.
Stravaso
Sono stati segnalati casi di stravaso da ligandi marcati con lutezio (177 Lu) dopo l'autorizzazione all'immissione in commercio. In caso di stravaso, l'infusione del medicinale deve essere interrotta immediatamente e devono essere informati il medico specialista in medicina nucleare e il radiofarmacista. La gestione deve seguire i protocolli locali.
Sindrome da lisi tumorale
In seguito alla terapia con il radioligando lutezio (177Lu) è stata segnalata la sindrome da lisi tumorale. I pazienti con precedente insufficienza renale e con una massa tumorale elevata possono essere più a rischio e devono essere trattati con maggiore cautela. È necessario valutare la funzione renale e il bilancio elettrolitico al basale e durante il trattamento.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Lumark
Non sono stati effettuati studi di interazione di lutezio (177Lu) con altri medicinali. Il possibile ricorso a terapie chelanti potrebbe interferire con l'uso di medicinali marcati con lutezio (177Lu).
Per informazioni riguardanti le interazioni associate con l'uso di medicinali marcati con lutezio (177Lu), vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del prodotto marcato.
Fertilitą, gravidanza e allattamento
Donne in età fertile
Quando è necessario somministrare un radiofarmaco a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbi riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non utilizzino radiazioni ionizzanti (se disponibili).
Prima di utilizzare medicinali marcati con 177Lu, si deve escludere una gravidanza mediante un test adeguato/convalidato.
Gravidanza
L'uso di medicinali marcati con lutezio (177Lu) è controindicato durante la gravidanza accertata o sospetta o nel caso in cui la gravidanza non sia stata esclusa (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento
Prima di somministrare radiofarmaci a una donna che sta allattando con latte materno, si deve considerare la possibilità di posticipare la somministrazione del radionuclide fino al termine dell'allattamento e verificare che sia stato scelto il radiofarmaco più appropriato tenendo conto della secrezione di attività nel latte materno. Se la somministrazione è ritenuta necessaria, l'allattamento deve essere interrotto e il latte estratto deve essere eliminato.
Fertilità
Secondo quanto riportato in letteratura e adottando un approccio cautelativo (dose massima al paziente di 10 GBq, resa di marcatura media e nessuna misura supplementare), si può ritenere che i medicinali marcati con 177Lu non comportino una tossicità riproduttiva, incluso danno spermatogenetico nei testicoli o danno genetico nei testicoli o nelle ovaie.
Ulteriori informazioni riguardanti l'uso di medicinali marcati con 177Lu sono riportate nel riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale da marcare.
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Gli effetti sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari dopo il trattamento con medicinali marcati con lutezio (177Lu) sono riportati nel riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo dello specifico medicinale da marcare.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Lumark
Sintesi del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse dopo la somministrazione endovenosa di medicinali marcati con lutezio (177Lu) preparati attraverso la marcatura con Lumark dipendono dallo specifico medicinale utilizzato. Le informazioni sono fornite nel riassunto delle caratteristiche del prodotto/foglio illustrativo del medicinale da marcare.
Per ogni paziente l'esposizione alle radiazioni ionizzanti deve essere giustificata sulla base del possibile beneficio clinico. L'attività somministrata deve essere tale da produrre la dose di radiazioni più bassa ragionevolmente possibile, tenendo conto della necessità di ottenere il risultato terapeutico desiderato.
L'esposizione a radiazioni ionizzanti è legata all'induzione di cancro e alla potenziale insorgenza di difetti ereditari. La dose di radiazioni risultante dall'esposizione terapeutica può comportare una più elevata incidenza di cancro e mutazioni. In tutti i casi, è necessario assicurare che i rischi della radiazione siano minori di quelli derivati dalla malattia stessa.
Elenco tabulato delle reazioni avverse
Le reazioni avverse sono divise in gruppi conformemente alle frequenze della convenzione MedDRA: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, < 1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000, molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Reazione avversa al farmaco
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Categoria di frequenza
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Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
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Citopenia refrattaria con displasia multilineare
(sindrome mielodisplastica) (vedere paragrafo 4.4)
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Comune
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Leucemia mieloide acuta (vedere paragrafo 4.4)
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Non comune
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Anaemia
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Molto comune
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Trombocitopenia
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Leucopenia
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Linfopenia
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Neutropenia
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Comune
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Pancitopenia
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Non nota
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Patologie endocrine
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Crisi carcinoide
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Non nota
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Sindrome da lisi tumorale
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Non nota
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Patologie gastrointestinali
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Nausea
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Molto comune
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Vomito
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Bocca secca
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Non nota
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Alopecia
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Molto comune
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Descrizione di una selezione delle reazioni avverse
Bocca secca è stata segnalata tra i pazienti con carcinoma metastatico della prostata resistente alla castrazione che assumevano radioligandi marcati con lutezio (177 Lu). ad azione mirata sul PSMA (prostate- specific membrane antigen, antigene di membrana specifico della prostata).
L'alopecia, descritta come leggera e temporanea, è stata osservata tra pazienti che venivano trattati per tumori neuroendocrini con la terapia recettoriale con peptide marcato con il radionuclide lutezio (177 Lu).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'Allegato V.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Lumark
La presenza di lutezio (177Lu) cloruro libero nell'organismo, dopo una somministrazione accidentale di Lumark, provoca un aumento della tossicità a livello del midollo osseo e un danno alle cellule staminali ematopoietiche. Pertanto, in caso di somministrazione accidentale di Lumark, la radiotossicità nel paziente deve essere ridotta con l'immediata (ovvero entro 1 ora) somministrazione di preparati contenenti chelanti, quali Ca-DTPA o Ca-EDTA, al fine di favorire l'eliminazione del radionuclide dall'organismo.
Nelle strutture mediche che utilizzano Lumark per la marcatura di molecole carrier a scopo terapeutico devono essere disponibili i seguenti preparati:
- Ca-DTPA (calcio trisodio dietilentriamminopentaacetato) o
- Ca-EDTA (calcio disodio etilendiamminotetracetato)
Questi agenti chelanti agevolano l'eliminazione della radiotossicità di lutezio (177Lu) mediante uno scambio tra lo ione calcio nel complesso e lo ione lutezio (177Lu). Grazie alla capacità dei ligandi chelanti (DTPA, EDTA) di formare complessi idrosolubili, i complessi e il lutezio (177Lu) legato vengono eliminati rapidamente per via renale.
Deve essere somministrato 1 g di agenti chelanti mediante iniezione endovenosa lenta nell'arco di 3-4 minuti o mediante infusione (1 g in 100-250 ml di glucosio o soluzione iniettabile di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%)).
L'efficacia degli agenti chelanti è maggiore immediatamente dopo o entro un'ora dall'esposizione, quando il radionuclide è in circolo o disponibile nei liquidi tissutali e nel plasma. Tuttavia, un intervallo post- esposizione superiore a un'ora non preclude la somministrazione e l'azione efficace di un chelante con ridotta efficienza. La somministrazione endovenosa non deve protrarsi per più di 2 ore.
In ogni caso, si devono monitorare i parametri ematici del paziente e adottare immediatamente le azioni opportune laddove vi siano prove di un danno al midollo osseo.
La tossicità del lutezio (177Lu) libero, dovuta al rilascio in vivo dalla biomolecola marcata nell'organismo durante la terapia, potrebbe essere ridotta dalla successiva somministrazione di agenti chelanti.
Scadenza
8 giorni dalla data dell'ART (= fine della produzione).
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere dalla radiazione.
La conservazione dei radiofarmaci deve essere conforme alle normative nazionali sui materiali radioattivi.
Elenco degli eccipienti
Acido cloridrico
Acqua per preparazioni iniettabili