Cos'è Libtayo?
Libtayo è un farmaco a base del principio attivo Cemiplimab , appartenente alla categoria degli Antineoplastici, anticorpi monoclonali e nello specifico Inibitori di PD-1/PDL-1 (prot. morte cellulare prog. 1/ligand 1). E' commercializzato in Italia dall'azienda Sanofi S.r.l. Socio Unico .
Libtayo può essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Libtayo può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Libtayo 350 mg concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 7 ml (50 mg/ml)
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Regeneron Ireland Designated Activity Company
Concessionario:Sanofi S.r.l. Socio Unico
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:H
Principio attivo:Cemiplimab
Gruppo terapeutico:Antineoplastici, anticorpi monoclonali
ATC:L01FF06 - Cemiplimab
Forma farmaceutica: concentrato per soluzione per infusione
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: concentrato per soluzione per infusione
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Indicazioni
Perché si usa Libtayo? A cosa serve?
LIBTAYO in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma cutaneo a cellule squamose metastatico o localmente avanzato (mCSCC o laCSCC) che non sono candidati ad intervento chirurgico curativo o radioterapia curativa.
Posologia
Come usare Libtayo: Posologia
La terapia deve essere iniziata e monitorata da medici esperti nel trattamento di tumori.
Posologia
Dose raccomandata
La dose raccomandata è 350 mg di Cemiplimab ogni 3 settimane (Q3W), somministrata mediante infusione endovenosa nell'arco di 30 minuti.
Il trattamento può essere continuato fino a progressione di malattia o tossicità inaccettabile.
Modifiche della dose
Non si raccomandano riduzioni della dose. In base alla sicurezza e tollerabilità individuale, potrebbe essere necessario ritardare o interrompere la somministrazione. Le modifiche raccomandate per gestire eventuali reazioni avverse sono riportate nella Tabella 1.
Linee guida dettagliate per la gestione di reazioni avverse immuno-correlate sono descritte nella Tabella 1 (vedere anche i paragrafi 4.4 e 4.8).
Tabella 1: Modifiche terapeutiche raccomandate
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Reazione avversaa
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Gravitàb
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Modifica della dose
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Intervento aggiuntivo
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Reazioni avverse immuno-correlate
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Polmonite
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Grado 2
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Sospendere LIBTAYO
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Riprendere LIBTAYO se la polmonite migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente
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Grado 3 o 4
oppure
Grado 2 ricorrente
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Interrompere definitivamente
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Dose iniziale di 2-4 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Colite
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Grado 2 o 3
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Sospendere LIBTAYO
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Riprendere LIBTAYO se la colite o la diarrea migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente
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Grado 4
oppure
Grado 3 ricorrente
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Interrompere definitivamente
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Epatite
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Grado 2 con AST o ALT >3 e ≤5 x ULN
oppure
bilirubina totale >1,5 e ≤3 x ULN
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Sospendere LIBTAYO
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Riprendere LIBTAYO se l'epatite migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente o ritorna ai valori basali di AST o ALT dopo aver completato la riduzione della dose di terapia corticosteroidea
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Grado ≥3 con AST o ALT >5 x ULN
oppure
bilirubina totale >3 x ULN
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Interrompere definitivamente
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Ipotiroidismo
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Grado 3 o 4
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Sospendere LIBTAYO
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Iniziare la terapia ormonale sostitutiva con ormoni tiroidei se clinicamente indicato
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Riprendere LIBTAYO quando l'ipotiroidismo ritorna a Grado da 0 a 1 o risulta altrimenti clinicamente stabile
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Ipertiroidismo
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Grado 3 o 4
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Sospendere LIBTAYO
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Iniziare la gestione dei sintomi
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Riprendere LIBTAYO quando l'ipertiroidismo ritorna a Grado da 0 a 1 o risulta altrimenti clinicamente stabile
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Ipofisite
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Grado da 2 a 4
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Sospendere LIBTAYO
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale e una terapia ormonale sostitutiva se clinicamente indicato
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Riprendere LIBTAYO se l'ipofisite migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente o risulta altrimenti clinicamente stabile
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Insufficienza surrenalica
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Grado da 2 a 4
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Sospendere LIBTAYO
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente, seguita da una riduzione graduale della dose e terapia ormonale sostitutiva come clinicamente indicato
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Riprendere LIBTAYO se l'insufficienza surrenalica migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente o risulta altrimenti clinicamente stabile
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Diabete mellito di tipo 1
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Grado 3 o 4 (iperglicemia)
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Sospendere LIBTAYO
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Iniziare il trattamento con anti-iperglicemici se clinicamente indicato
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Riprendere LIBTAYO quando il diabete mellito ritorna a Grado da 0 a 1 o risulta altrimenti clinicamente stabile
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Reazioni avverse cutanee
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Grado 2 di durata superiore a 1 settimana,
Grado 3
oppure
sospetto di sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson Syndrome, SJS) o necrolisi epidermica tossica (NET)
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Sospendere LIBTAYO
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Riprendere LIBTAYO se la reazione cutanea migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente
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Grado 4 oppure SJS o NET confermata
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Interrompere definitivamente
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Reazione cutanea immuno-correlata o altre reazioni avverse immuno-correlate in pazienti precedentemente trattati con idelalisib
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Grado 2
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Sospendere LIBTAYO
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Iniziare immediatamente la gestione, compresa una dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Riprendere LIBTAYO se la reazione cutanea o altra reazione avversa immuno-correlata migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente
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Grado 3 o 4 (escluse le endocrinopatie)
o Grado 2 ricorrente
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Interrompere definitivamente
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Iniziare immediatamente la gestione, compresa una dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Nefrite con disfunzione renale
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Creatinina aumentata Grado 2
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Sospendere LIBTAYO
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Riprendere LIBTAYO se la nefrite migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente
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Creatinina aumentata Grado 3 o 4
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Interrompere definitivamente
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente seguita da una riduzione graduale della dose
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Altre reazioni avverse immuno-correlate
(comprese ma non limitate a encefalomielite paraneoplastica, meningite, miosite, rigetto del trapianto di organo solido,
malattia del trapianto contro l'ospite, sindrome di Guillain-Barré, infiammazione del sistema nervoso centrale, poliradicoloneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, encefalite, miastenia grave, neuropatia periferica, miocardite, pericardite, porpora trombocitopenica immune, vasculite, artralgia, artrite, debolezza muscolare, mialgia, polimialgia reumatica, Sindrome di Sjogren, cheratite, stomatite, tiroidite)
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Grado 2 o 3 sulla base del tipo di reazione
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Sospendere LIBTAYO
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Iniziare la gestione dei sintomi inclusa una dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente come clinicamente indicato, seguita da una riduzione graduale della dose
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Riprendere LIBTAYO se l'altra reazione avversa immuno-correlata migliora e rimane a Grado da 0 a 1 dopo aver ridotto gradualmente la dose della terapia corticosteroidea a ≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente
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–Grado 3, sulla base del tipo di reazione o Grado 4 (escluse endocrinopatie)
–Tossicità neurologica di Grado 3 o 4
–Miocardite o pericardite di Grado 3 o 4
–Reazione avversa immuno-correlata ricorrente di Grado 3
–Reazioni avverse persistenti immuno-correlate di Grado 2 o 3, della durata di ≥12 settimane (escluse le endocrinopatie)
–Impossibilità di ridurre la dose dei corticosteroidi a ≤10 mg al giorno di prednisone o equivalente entro 12 settimane
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Interrompere definitivamente
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Dose iniziale di 1-2 mg/kg/giorno di prednisone o equivalente come clinicamente indicato seguita da una riduzione graduale della dose
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Reazioni correlate a infusionea
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Reazione correlata a infusione
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Grado 1 o 2
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Interrompere o rallentare la velocità dell'infusione
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Iniziare la gestione dei sintomi
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Grado 3 o 4
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Interrompere definitivamente
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ALT: alanina aminotransferasi; AST: aspartato aminotransferasi; ULN: limite superiore del valore normale (Upper Limit of Normal).
a Vedere anche paragrafi 4.4 e 4.8
La tossicità deve essere classificata secondo la versione attuale dei Criteri terminologici comuni per gli eventi avversi del National Cancer Institute (National Cancer Institute Common Terminology Criteria for Adverse Events. NCI CTCAE).
Scheda di Allerta per il paziente
Tutti i medici che prescrivono LIBTAYO devono avere dimestichezza con il materiale educazionale e informare i pazienti in merito alla Scheda di Allerta per il paziente che spiega loro come comportarsi qualora dovessero manifestare qualsiasi sintomo di reazioni avverse immuno-correlate o reazioni correlate a infusione. Il medico consegnerà la Scheda di Allerta per il paziente a tutti i pazienti.
Popolazioni speciali
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di LIBTAYO nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Anziani
Non sono raccomandate modifiche della dose nei pazienti anziani. L'esposizione a cemiplimab è simile in tutti i gruppi di pazienti per età (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Compromissione renale
Non sono raccomandate modifiche della dose di LIBTAYO nei pazienti con compromissione renale. I dati relativi all'uso di LIBTAYO in pazienti con compromissione renale severa (CLcr da 15 a 29 ml/min), sono limitati (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica
Non sono raccomandate modifiche della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve. LIBTAYO non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica moderata o severa. Non vi sono dati sufficienti in pazienti con compromissione epatica moderata o severa per poter formulare raccomandazioni posologiche (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione
LIBTAYO è per uso endovenoso. Va somministrato attraverso infusione endovenosa nell'arco di 30 minuti attraverso una linea endovenosa dotata di filtro in linea o di un filtro aggiuntivo sterile, apirogeno, a bassa affinità proteica (con pori di dimensioni comprese tra 0,2 e 5 micron).
Non deve essere effettuata la somministrazione concomitante di altri medicinali attraverso la stessa linea di infusione.
Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Libtayo
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Libtayo
Tracciabilità
Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del prodotto somministrato devono essere registrati con precisione.
Reazioni avverse immuno-correlate
Sono state osservate reazioni avverse immuno-correlate severe e fatali con Cemiplimab (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Tali reazioni immuno-correlate possono interessare qualsiasi organo. Nella maggior parte dei casi, le reazioni immuno-correlate si manifestano inizialmente durante il trattamento con cemiplimab; tuttavia, reazioni avverse immuno-correlate possono manifestarsi dopo l'interruzione di cemiplimab.
In pazienti trattati con cemiplimab o altri inibitori PD-1 / PD-L1, le reazioni avverse immuno-correlate che coinvolgono più di un distretto corporeo possono manifestarsi contemporaneamente, come miosite e miocardite o miastenia grave.
Monitorare i pazienti per segni e sintomi di reazioni avverse immuno-correlate. Le reazioni avverse immuno-correlate devono essere gestite apportando modifiche alla posologia di cemiplimab, con una terapia ormonale sostitutiva (se clinicamente indicata) e con i corticosteroidi. In caso di reazioni avverse immuno-correlate sospette, i pazienti devono essere valutati per confermare una reazione avversa immuno-correlata ed escludere altre cause, incluse le infezioni. A seconda della gravità della reazione avversa, cemiplimab deve essere sospeso o interrotto definitivamente (vedere paragrafo 4.2).
Polmonite immuno-correlata
In pazienti trattati con cemiplimab sono stati osservati casi di polmonite immuno-correlata, definita in base alla necessità di somministrare corticosteroidi senza evidente eziologia alternativa, in alcuni casi con esito fatale (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per rilevare eventuali segni e sintomi di polmonite e devono essere escluse cause diverse dalla polmonite immuno-correlata. I pazienti con sospetta polmonite devono essere valutati con esami diagnostici per immagini se indicato in base alla valutazione clinica e gestiti con modifiche posologiche di cemiplimab e somministrazione di corticosteroidi (vedere paragrafo 4.2).
Colite immuno-correlata
In pazienti trattati con cemiplimab sono state osservate coliti immuno-correlate o diarrea, definite in base alla necessità di somministrare corticosteroidi senza evidente eziologia alternativa (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di diarrea o colite e gestiti con modifiche alla posologia di cemiplimab, con agenti antidiarroici e corticosteroidi (vedere paragrafo 4.2).
Epatite immuno-correlata
In pazienti trattati con cemiplimab sono stati osservati casi, alcuni dei quali fatali, di epatite immuno-correlata, definita dalla necessità di usare corticosteroidi senza alcuna evidente eziologia alternativa (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per alterazioni degli esami epatici prima dell'inizio del trattamento e periodicamente durante il trattamento se indicato in base alla valutazione clinica e gestiti con modifiche alla posologia di cemiplimab e con corticosteroidi (vedere paragrafo 4.2).
Endocrinopatie immuno-correlate
In pazienti trattati con cemiplimab sono stati osservati casi di endocrinopatie immuno-correlate, definite come endocrinopatie verificatisi durante il trattamento senza alcuna evidente eziologia alternativa (vedere paragrafo 4.8).
Disturbi della tiroide (ipotiroidismo/ipertiroidismo)
In pazienti trattati con cemiplimab sono stati osservati casi di disturbi della tiroide immuno-correlati. I disturbi della tiroide possono manifestarsi in qualsiasi momento durante il trattamento. I pazienti devono essere monitorati per rilevare eventuali alterazioni nella funzione tiroidea all'inizio del trattamento e periodicamente durante il trattamento se indicato in base alla valutazione clinica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere gestiti con una terapia ormonale sostitutiva (se indicata) e apportando modifiche alla posologia di cemiplimab. L'ipertiroidismo deve essere gestito secondo la terapia medica standard (vedere paragrafo 4.2).
Ipofisite
In pazienti trattati con cemiplimab sono stati osservati casi di ipofisite immuno-correlata (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di ipofisite e gestiti con modifiche alla posologia di cemiplimab, corticosteroidi e terapia ormonale sostitutiva, come clinicamente indicato (vedere paragrafo 4.2).
Insufficienza surrenalica
In pazienti trattati con cemiplimab sono stati osservati casi di insufficienza surrenalica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di insufficienza surrenalica durante e dopo il trattamento e gestiti con modifiche alla posologia di cemiplimab, corticosteroidi e terapia ormonale sostitutiva, come clinicamente indicato (vedere paragrafo 4.2).
Diabete mellito di tipo 1
In pazienti trattati con cemiplimab sono stati osservati casi di diabete mellito di tipo 1 immuno-correlato, compresi casi di chetoacidosi diabetica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per iperglicemia e segni e sintomi di diabete se indicato in base alla valutazione clinica e gestiti con anti-iperglicemici orali o insulina e modifiche alla posologia di cemiplimab (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni cutanee avverse immuno-correlate
In associazione con il trattamento con cemiplimab, sono stati osservati casi di reazioni avverse cutanee immuno-correlate, definite in base alla necessità di usare corticosteroidi sistemici senza alcuna evidente eziologia alternativa, compresi eruzione cutanea avversa severa (Severe Cutaneous Adverse Reactions, SCAR), come sindrome di Stevens-Johnson (Stevens-Johnson Syndrome, SJS) e necrolisi epidermica tossica (NET) (alcuni casi hanno avuto esito fatale) e altre reazioni cutanee, quali eritema multiforme, pemfigoide (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti devono essere monitorati per evidenza di reazioni cutanee gravi sospette e per escludere altre cause. I pazienti devono essere gestiti con modifiche della posologia di cemiplimab e con corticosteroidi (vedere paragrafo 4.2). In caso di segni o sintomi di SJS o NET, inviare il paziente a strutture specialistiche per la valutazione e il trattamento e la gestione del paziente con modifiche del trattamento (vedere paragrafo 4.2).
Casi di SJS, NET fatale e stomatite si sono manifestati dopo 1 dose di cemiplimab in pazienti precedentemente esposti a idelalisib che stavano partecipando a una sperimentazione clinica volta a valutare cemiplimab nel linfoma non-Hodgkin (Non-Hodgkins Lymphoma, NHL) e che recentemente erano stati esposti ad antibiotici contenenti zolfo (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere gestiti con modifiche alla posologia di cemiplimab e con corticosteroidi come descritto precedentemente (vedere paragrafo 4.2).
Nefrite immuno-correlata
In pazienti trattati con cemiplimab sono stati osservati casi di nefrite immuno-correlata, definita in base alla necessità di usare corticosteroidi senza alcuna evidente eziologia alternativa (vedere paragrafo 4.8). Monitorare i pazienti per cambiamenti nella funzionalità renale. I pazienti devono essere gestiti con modifiche alla posologia di cemiplimab e con corticosteroidi (vedere paragrafo 4.2).
Altre reazioni avverse immuno-mediate
In pazienti trattati con cemiplimab sono state osservate altre reazioni avverse immuno-mediate fatali e potenzialmente letali, inclusa encefalomielite paraneoplastica, meningite e miosite (vedere paragrafo 4.8 per altre reazioni avverse immuno-immediate).
Valutare le sospette reazioni avverse immuno-correlate al fine di escludere altre cause. I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di reazioni avverse immuno-mediate e gestiti con modifiche alla posologia di cemiplimab e corticosteroidi, come clinicamente indicato (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Nella fase successiva all'immissione in commercio è stato segnalato il rigetto del trapianto d'organo solido in pazienti trattati con inibitori PD-1. Il trattamento con cemiplimab può aumentare il rischio di rigetto nei pazienti sottoposti a trapianto d'organo solido. In questi pazienti devono essere considerati i benefici del trattamento con cemiplimab rispetto al rischio di un possibile rigetto dell'organo.
In pazienti trattati con altri inibitori di PD-1 / PD-L1, in associazione con trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, nella fase successiva all'immissione in commercio, sono stati osservati casi di malattia del trapianto contro l'ospite.
Reazioni correlate a infusione
Cemiplimab può causare reazioni correlate a infusione, gravi o potenzialmente letali (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di reazioni correlate a infusione e gestiti con modifiche alla posologia di cemiplimab e corticosteroidi. In presenza di reazioni correlate a infusione di entità lieve o moderata, il trattamento con cemiplimab deve essere interrotto o la velocità di infusione rallentata. In presenza di reazioni correlate a infusione gravi (Grado 3) o potenzialmente letali (Grado 4), l'infusione deve essere interrotta e il trattamento con cemiplimab cessato definitivamente (vedere paragrafo 4.2).
Pazienti esclusi dagli studi clinici
Non sono stati inclusi nello studio principale i pazienti con infezioni in corso o immunocompromessi. Per un elenco completo dei pazienti esclusi dagli studi clinici, vedere paragrafo 5.1.
In assenza di dati, cemiplimab deve essere utilizzato con cautela in queste popolazioni dopo un'attenta valutazione del rapporto benefici/rischi per il paziente.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Libtayo
Non sono stati effettuati studi farmacocinetici (PK) d'interazione farmacologica con cemiplimab.
L'uso di corticosteroidi sistemici o immunosoppressori, ad eccezione di dosi fisiologiche di corticosteroidi sistemici (≤10 mg/giorno di prednisone o equivalente) deve essere evitato prima di iniziare cemiplimab, a causa della loro potenziale interferenza con l'attività farmacodinamica e l'efficacia di cemiplimab. Tuttavia, i corticosteroidi sistemici o altri immunosoppressori possono essere usati dopo l'inizio di cemiplimab per trattare eventuali reazioni avverse immuno-correlate (vedere paragrafo 4.2).
Fertilità, gravidanza e allattamento
Donne in età fertile
Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con Cemiplimab e per almeno 4 mesi dopo l'ultima dose di cemiplimab.
Gravidanza
Non sono stati condotti studi con cemiplimab sulla riproduzione negli animali. Non sono disponibili dati sull'uso di cemiplimab nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno dimostrato che l'inibizione del pathway di PD-1/PD-L1 può portare a un aumento del rischio di rigetto immuno-mediato del feto in via di sviluppo con conseguente morte fetale (vedere paragrafo 5.3).
L'immunoglobulina G4 (IgG4) umana è nota per attraversare la barriera placentare e cemiplimab è una IgG4; pertanto, cemiplimab può essere potenzialmente trasmesso dalla madre al feto in via di sviluppo. Cemiplimab non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive efficaci, a meno che il beneficio clinico sia superiore al potenziale rischio.
Allattamento
Non è noto se cemiplimab sia escreto nel latte materno. È noto che gli anticorpi (compresi le IgG4) sono escreti nel latte materno; non è possibile escludere il rischio per i neonati allattati con latte materno.
Fertilità
Non sono disponibili dati clinici in merito ai possibili effetti di cemiplimab sulla fertilità. In uno studio di 3 mesi di valutazione della fertilità con dosi ripetute condotto su scimmie cynomolgus sessualmente mature, non sono stati riscontrati effetti né sui parametri di valutazione della fertilità né sugli organi riproduttivi maschili e femminili.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Cemiplimab non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Dopo il trattamento con cemiplimab è stata riscontrata stanchezza (vedere paragrafo 4.8).
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Libtayo
Riassunto del profilo di sicurezza
Con Cemiplimab possono verificarsi reazioni avverse immuno-correlate. La maggior parte di queste, comprese le reazioni gravi, si sono risolte dopo l'inizio di un'adeguata terapia medica o dopo la sospensione di cemiplimab (si veda “Descrizione di reazioni avverse selezionate“ di seguito).
La sicurezza di cemiplimab è stata valutata in 591 pazienti con tumori solidi maligni in stadio avanzato, compresi 219 pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose (Cutaneous Squamous-Cell Carcinoma, CSCC) in stadio avanzato nel corso di 2 studi clinici (R2810-ONC-1423 e R2810-ONC-1540). Di questi 219 pazienti, 131 pazienti avevano mCSCC (nodale o distante) e 88 pazienti avevano laCSCC. Reazioni avverse immuno-correlate si sono verificate nel 20,3% dei pazienti trattati con cemiplimab negli studi clinici, tra cui reazioni di Grado 5 (0,7%), Grado 4 (1,2%) e Grado 3 (6,3%). Le reazioni avverse immuno-correlate hanno portato all'interruzione permanente di cemiplimab nel 4,4% dei pazienti. Le reazioni avverse immuno-correlate più comuni sono state ipotiroidismo (7,1%), polmonite (3,74%), reazioni cutanee avverse (2,0%), ipertiroidismo (1,9%) ed epatite (1,9%) (si veda “Descrizione di reazioni avverse selezionate“ di seguito, “Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego“ nel paragrafo 4.4 e Modifiche posologiche raccomandate nel paragrafo 4.2). Le reazioni avverse sono state gravi nell'8,6% dei pazienti e hanno portato all'interruzione permanente di cemiplimab nel 5,8% dei pazienti.
Casi di reazioni avverse cutanee severe (Severe Cutaneous Adverse Reactions, SCAR), comprese sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (NET), sono stati riportati in associazione al trattamento con cemiplimab (vedere paragrafo 4.4).
Tabella delle reazioni avverse
Nella Tabella 2 sono elencate le reazioni avverse in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascun raggruppamento di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.
Tabella 2: Elenco delle reazioni avverse osservate nei pazienti trattati con cemiplimab
|
|||
Classificazione per sistemi e organi
Termine preferito
|
Grado1-5
(Categoria di frequenza)
|
Grado 1-5 (%)
|
Grado 3-5 (%)
|
Disturbi del sistema immunitario
|
|||
Reazione correlata a infusione
|
Comune
|
4,1
|
0
|
Sindrome di Sjogren
|
Non comune
|
0,5
|
0
|
Porpora trombocitopenica immune
|
Non comune
|
0,2
|
0
|
Vasculite
|
Non comune
|
0,2
|
0
|
Rigetto del trapianto di organo solidoa
|
Non nota
|
--
|
--
|
Patologie endocrine
|
|||
Ipotiroidismo
|
Comune
|
9,6
|
0
|
Ipertiroidismo
|
Comune
|
2,7
|
0
|
Diabete mellito di tipo 1b
|
Non comune
|
0,7
|
0,7
|
Insufficienza surrenalica
|
Non comune
|
0,5
|
0,5
|
Ipofisite
|
Non comune
|
0,5
|
0,5
|
Tiroidite
|
Non comune
|
0,2
|
0
|
Patologie del sistema nervoso
|
|||
Encefalomielite paraneoplastica
|
Non comune
|
0,2
|
0,2
|
Poliradicoloneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica
|
Non comune
|
0,5
|
0
|
Encefalite
|
Non comune
|
0,5
|
0,5
|
Meningitec
|
Non comune
|
0,5
|
0,5
|
Sindrome di Guillain-Barre
|
Non comune
|
0,2
|
0,2
|
Infiammazione del sistema nervoso centrale
|
Non comune
|
0,2
|
0
|
Neuropatia perifericad
|
Non comune
|
0,5
|
0
|
Miastenia gravis
|
Non comune
|
0,2
|
0
|
Patologie dell'occhio
|
|||
Cheratite
|
Non comune
|
0,5
|
0
|
Patologie cardiache
|
|||
Miocarditee
|
Non comune
|
0,5
|
0,5
|
Pericarditef
|
Non comune
|
0,5
|
0,5
|
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
|
|||
Polmonite
|
Comune
|
5,9
|
2,3
|
Dispneag
|
Comune
|
2,6
|
0,3
|
Patologie gastrointestinali
|
|||
Diarreah
|
Molto comune
|
13,2
|
0,5
|
Stomatite
|
Comune
|
2,4
|
0
|
Patologie epatobiliari
|
|||
Epatitei
|
Comune
|
1,4
|
1,4
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
|
|||
Eruzione cutaneaj
|
Molto comune
|
23,3
|
1,4
|
Pruritok
|
Molto comune
|
12,3
|
0
|
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
|
|||
Artralgia
|
Comune
|
5,0
|
0
|
Dolore muscoloscheletricol
|
Comune
|
4,1
|
0,5
|
Artritem
|
Comune
|
1,4
|
0,5
|
Debolezza muscolare
|
Non comune
|
0,9
|
0
|
Polimialgia reumatica
|
Non comune
|
0.5
|
0
|
Miositeg
|
Rara
|
< 0,1
|
< 0,1
|
Patologie renali e urinarie
|
|||
Nefrite
|
Non comune
|
0,5
|
0
|
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
|
|||
Stanchezzan
|
Molto comune
|
21,5
|
0,9
|
Esami diagnostici
|
|||
Alanina aminotransferasi aumentata
|
Comune
|
5,5
|
0,5
|
Aspartato aminotransferasi aumentata
|
Comune
|
5,0
|
0,9
|
Fosfatasi alcalina ematica aumentata
|
Comune
|
2,7
|
0
|
Creatinina ematica aumentata
|
Comune
|
1,8
|
0
|
È stata utilizzata la Versione 4.03 dei criteri NCI CTCAE per definire il grado di tossicità.
a. Evento segnalato nella fase successiva all'immissione in commercio
b. Diabete mellito di tipo 1 è un termine composito che include diabete mellito, chetoacidosi diabetica e diabete mellito di tipo 1.
c. Meningite è un termine composito che include meningite e meningite asettica.
d. Neuropatia periferica è un termine composito che include neuropatia periferica e neurite.
e. Miocardite è un termine composito che include miocardite autoimmune e miocardite.
f. Pericardite è un termine composito che comprende pericardite autoimmune e pericardite.
g. La frequenza è basata su 2184 pazienti negli studi clinici in corso su più tipi di tumore.
h. Diarrea è un termine composito che include diarrea e colite.
i. Epatite è un termine composito che include epatite ed epatite autoimmune.
j. Eruzione cutanea è un termine composito che include eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea, dermatite, eruzione cutanea generalizzata, dermatite bollosa, eruzione da farmaci, eritema, pemfigoide, psoriasi, esantema eritematoso, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea pruriginosa e reazione cutanea.
k. Prurito è un termine composito che include prurito e prurito allergico.
l. Dolore muscoloscheletrico è un termine composito che include dolore dorsale, dolore muscoloscheletrico, mialgia, dolore al collo e dolore alle estremità.
m. Artrite è un termine composito che include artrite e poliartrite.
n. Stanchezza è un termine composito che include stanchezza e astenia.
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Le reazioni avverse selezionate descritte di seguito si basano sul profilo di sicurezza di cemiplimab valutato in 591 pazienti nel corso di studi clinici non controllati.
Reazioni avverse immuno-correlate (vedere paragrafi 4.2 e 4.4)
Polmonite immuno-correlata
Casi di polmonite immuno-correlata si sono verificati in 22 (3,7%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compresi 2 (0,3%) pazienti con polmonite di Grado 5, 2 (0,3%) pazienti con Grado 4 e 6 (1,0%) pazienti con Grado 3. La polmonite immuno-correlata ha portato all'interruzione permanente di cemiplimab in 11 (1,9%) dei 591 pazienti. Tra i 22 pazienti con polmonite immuno-correlata, il tempo mediano all'esordio è stato di 3,8 mesi (intervallo: da 7 giorni a 18 mesi) e la durata mediana della polmonite è stata di 21,5 giorni (intervallo: da 5 giorni a 6,5 mesi). Diciotto pazienti (3,0%) hanno ricevuto corticosteroidi ad alto dosaggio per una media di 8,5 giorni (intervallo: da 1 giorno a 5,9 mesi). La polmonite si è risolta in 14 (63,6%) dei 22 pazienti al momento del cut-off dei dati.
Colite immuno-correlata
Casi di diarrea o colite immuno-correlate si sono verificati in 7 (1,2%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compresi 2 (0,3%) con diarrea o colite immuno-correlate di Grado 3. La diarrea o la colite immuno-correlate hanno portato all'interruzione permanente di cemiplimab in 1 (0,2%) dei 591 pazienti. Tra i 7 pazienti con diarrea o colite immuno-correlate, il tempo mediano all'esordio è stato di 3,8 mesi (intervallo: da 15 giorni a 6,0 mesi) e la durata mediana della diarrea o colite immuno-correlate è stata di 30 giorni (intervallo: da 4 giorni a 8,6 mesi). Quattro pazienti (0,7%) con diarrea o colite immuno-correlate hanno ricevuto corticosteroidi ad alte dosi per un tempo mediano di 29 giorni (intervallo: da 19 giorni a 2,0 mesi). La risoluzione della diarrea o colite immuno-correlate si è verificata in 4 (57,1%) dei 7 pazienti al momento del cut-off dei dati.
Epatite immuno-correlata
Casi di epatite immuno-correlata si sono verificati in 11 (1,9%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compresi 1 (0,2%) paziente con epatite immuno-correlata di Grado 5, 1 (0,2%) paziente con Grado 4 e 9 (1,5%) pazienti con Grado 3. L'epatite immuno-correlata ha portato all'interruzione permanente di cemiplimab in 5 (0,8%) dei 591 pazienti. Tra gli 11 pazienti con epatite immuno-correlata, il tempo mediano all'esordio è stato di 1,0 mese (intervallo: da 7 giorni a 4,2 mesi) e la durata mediana dell'epatite è stata di 15 giorni (intervallo: da 8 giorni a 2,7 mesi). Dieci (1,7%) pazienti con epatite immuno-correlata hanno ricevuto corticosteroidi ad alte dosi per un tempo mediano di 10,5 giorni (intervallo: da 2 giorni a 1,9 mesi). L'epatite si è risolta in 8 (72,7%) degli 11 pazienti al momento del cut-off dei dati.
Endocrinopatie immuno-correlate
Casi di ipotiroidismo si sono verificati in 42 (7,1%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compreso 1 (0,2%) paziente con ipotiroidismo di Grado 3. Nessun paziente ha interrotto il trattamento con cemiplimab a causa dell'ipotiroidismo. Tra i 42 pazienti con ipotiroidismo, il tempo mediano all'esordio è stato di 4,2 mesi (intervallo: da 15 giorni a 18,9 mesi).
Casi di ipertiroidismo si sono verificati in 11 (1,9%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compreso 1 (0,2%) paziente con ipertiroidismo di Grado 3. Nessun paziente ha interrotto il trattamento con cemiplimab a causa dell'ipertiroidismo. Tra gli 11 pazienti con ipertiroidismo, il tempo mediano all'esordio è stato di 1,9 mesi (intervallo: da 28 giorni a 14,8 mesi).
Casi di insufficienza surrenalica si sono verificati in 3 (0,5%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compreso 1 (0,2%) paziente con insufficienza surrenalica di Grado 3. L'insufficienza surrenalica non ha portato all'interruzione permanente del trattamento con cemiplimab in alcun paziente. Tra i 3 pazienti con insufficienza surrenalica, il tempo mediano all'esordio è stato di 11,5 mesi (intervallo: da 10,4 mesi a 12,3 mesi). Uno dei 3 pazienti è stato trattato con corticosteroidi sistemici.
Casi di ipofisite immuno-correlata si sono verificati in 1 (0,2%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab. Si è trattato di un evento di ipofisite di Grado 3.
Casi di diabete mellito di tipo 1 senza un'eziologia alternativa si sono verificati in 4 (0,7%) dei 591 pazienti, compresi 3 (0,5%) pazienti con diabete mellito di tipo 1 di Grado 4 e 1 (0,2%) paziente con Grado 3. Il diabete mellito di tipo 1 ha portato all'interruzione permanente del trattamento con cemiplimab in 1 (0.2%) dei 591 pazienti. Tra i 4 pazienti con diabete mellito di tipo 1, il tempo mediano all'esordio è stato di 2,3 mesi (intervallo: da 28 giorni a 6,2 mesi).
Reazioni cutanee avverse immuno-correlate
Casi di reazioni avverse cutanee immuno-correlate si sono verificati in 12 (2,0%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compresi 6 (1,0%) pazienti con reazioni avverse cutanee di Grado 3. Le reazioni avverse cutanee immuno-correlate hanno portato all'interruzione permanente del trattamento con cemiplimab in 2 (0,3%) dei 591 pazienti. Tra i 12 pazienti con reazioni avverse cutanee immuno-correlate, il tempo mediano all'esordio è stato di 1,5 mesi (intervallo: da 2 giorni a 10,9 mesi) e la durata mediana è stata di 4,4 mesi (intervallo: da 14 giorni a 9,6 mesi). Nove pazienti (1,5%) con reazioni avverse cutanee immuno-correlate hanno ricevuto corticosteroidi ad alte dosi per un tempo mediano di 16 giorni (intervallo: da 7 giorni a 2,6 mesi). La risoluzione si è verificata in 6 (50%) dei 12 pazienti al momento del cut-off dei dati.
Nefrite immuno-correlata
Casi di nefrite immuno-correlata si sono verificati in 3 (0,5%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compresi 2 (0,3%) pazienti con nefrite immuno-correlata di Grado 3. La nefrite immuno-correlata ha portato all'interruzione permanente di cemiplimab in 1 (0,2%) dei 591 pazienti. Tra i 3 pazienti con nefrite immuno-correlata, il tempo mediano all'esordio è stato di 1,8 mesi (intervallo: da 29 giorni a 4,1 mesi) e la durata mediana della nefrite è stata di 18 giorni (intervallo: da 9 giorni a 29 giorni). Due pazienti (0,3%) con nefrite immuno-correlata hanno ricevuto corticosteroidi ad alte dosi per un tempo mediano di 1,5 mesi (intervallo: da 16 giorni a 2,6 mesi). La nefrite si è risolta in tutti i pazienti al momento del cut-off dei dati.
Altre reazioni avverse immuno-correlate
Le seguenti reazioni avverse immuno-correlate clinicamente significative si sono verificate con un'incidenza inferiore all'1% nei 591 pazienti trattati con cemiplimab (se non diversamente specificato). Gli eventi sono stati di Grado ≤3, salvo diversamente specificato:
Patologie del sistema nervoso: meningitea (Grado 4), encefalomielite paraneoplastica (Grado 5), sindrome di Guillain-Barré, infiammazione del sistema nervoso centrale, poliradicoloneuropatia demielinizzante infiammatoria cronica, encefaliteb, miastenia gravis, neuropatia perifericac.
Patologie cardiache: miocardited, pericarditee
Disturbi del sistema immunitario: porpora trombocitopenica immune
Patologie vascolari: vasculite
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: Artralgia (1,4%), artritef, debolezza muscolare, mialgia, polimialgia reumatica, sindrome di Sjogren
Patologie dell'occhio: cheratite
Patologie gastrointestinali: stomatite
Patologie endocrine: tiroidite
a Sono comprese meningite e meningite asettica
b Sono comprese encefalite ed encefalite non infettiva
c. Sono comprese neurite e neuropatia periferica
d Sono comprese miocardite autoimmune e miocardite
e Sono comprese pericardite autoimmune e pericardite
f Sono comprese artrite e poliartrite
Reazioni correlate a infusione
Casi di reazioni correlate a infusione si sono verificati in 54 (9,1%) dei 591 pazienti trattati con cemiplimab, compreso 1 (0,2%) paziente con reazione correlata a infusione di Grado 3. La reazione correlata a infusione ha portato all'interruzione permanente di cemiplimab in 2 (0,3%) pazienti. I sintomi più comuni della reazione correlata a infusione sono stati nausea, piressia, vomito, dolore addominale, brividi e rossore. Tutti i pazienti si sono ripresi dalla reazione correlata a infusione.
Immunogenicità
Come per tutte le proteine ad uso terapeutico, anche con cemiplimab esiste il rischio di immunogenicità. Circa 1,1% dei pazienti che hanno ricevuto cemiplimab hanno sviluppato anticorpi contro cemiplimab, derivanti dal trattamento, circa lo 0,2% ha presentato risposte anticorpali persistenti. Non sono stati osservati anticorpi neutralizzanti. Non vi è evidenza di un'alterazione della PK o del profilo di sicurezza con sviluppo di anticorpi anti-cemiplimab.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Libtayo
In caso di sovradosaggio, i pazienti devono essere sottoposti ad un attento monitoraggio per rilevare l'insorgenza di segni o sintomi di reazioni avverse e deve essere predisposto un trattamento sintomatico adeguato.
Scadenza
Flaconcino non aperto
30 mesi
Dopo l'apertura
Una volta aperto, il medicinale deve essere diluito e infuso immediatamente. (per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6).
Dopo la preparazione dell'infusione
Una volta preparata, somministrare immediatamente la soluzione diluita. Se la soluzione diluita non viene somministrata immediatamente, può essere conservata temporaneamente:
- a temperatura ambiente fino a 25°C per non più di 8 ore dal momento della preparazione dell'infusione fino alla fine della stessa.
Oppure - in frigorifero a una temperatura di 2–8°C per non più di 24 ore dal momento della preparazione dell'infusione fino alla fine della stessa. Non congelare. Lasciare che la soluzione diluita raggiunga la temperatura ambiente prima di somministrarla.
Conservazione
Flaconcino non aperto
Conservare in frigorifero (2–8°C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura o la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
L-istidina
L-istidina cloridrato monoidrato
Saccarosio
L-prolina
Polisorbato 80
Acqua per preparazioni iniettabili