Cos'è Levosulpiride Aristo?
Levosulpiride Aristo è un farmaco a base del principio attivo
Levosulpiride, appartenente alla categoria degli
Procinetici e nello specifico
Benzamidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda
Aristo Pharma Italy S.r.l..
Levosulpiride Aristo può essere prescritto con
Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.
Confezioni
Levosulpiride Aristo 25 mg 20 compresse
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Levosulpiride Aristo? A cosa serve?
- Trattamento a breve termine della sindrome dispeptica (anoressia, meteorismo, senso di tensione epigastrica, cefalea postprandiale, pirosi, eruttazioni, diarrea, stipsi) da ritardato svuotamento gastrico legato a fattori organici (gastroparesi diabetica, neoplasie, ecc.) e/o funzionali (somatizzazioni viscerali in soggetti ansioso-depressivi) in pazienti che non hanno risposto ad altre terapie.
- Trattamento sintomatico a breve termine di nausea e vomito (indotti da farmaci antiblastici) dopo fallimento della terapia di prima linea.
- Trattamento sintomatico a breve termine di vertigini, tinnito, perdita dell'udito e nausea associati con la sindrome di Meniere.
Posologia
Come usare Levosulpiride Aristo: Posologia
Posologia
Adulti (secondo prescrizione medica)
Dosaggio per adulti: 75 mg al giorno (1 compressa 3 volte al giorno) prima dei pasti.
La durata del trattamento può essere regolata a seconda del sollievo dei sintomi e della remissione del quadro clinico. Non è raccomandato usare il trattamento in modo permanente. Il trattamento può essere ricominciato quando ricompaiono i sintomi.
Popolazione pediatrica
Non ci sono dati disponibili.
Compromissione renale ed epatica
Non ci sono dati disponibili.
Anziani
Il dosaggio per il trattamento di pazienti anziani deve essere deciso dal medico, il quale deve valutare attentamente una eventuale riduzione dei dosaggi sovramenzionati.
Modo di somministrazione
Uso orale.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Levosulpiride Aristo
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Levosulpiride non deve essere usato nell'epilessia, negli stati maniacali, nelle fasi maniacali delle psicosi maniaco-depressive.
- Levosulpiride è controindicato in pazienti con feocromocitoma perchè può causare una crisi ipertensiva probabilmente dovuta alla liberazione di catecolamine dal tumore. Tali crisi ipertensive possono essere controllate con fentolamina.
- Per quanto riguarda la presunta correlazione tra l'effetto iperprolattinemico della maggior parte dei farmaci psicotropi e la displasia mammaria, levosulpiride non deve essere usato in soggetti che sono già portatori di una mastopatia maligna.
- Levosulpiride è controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedere paragrafo 4.6).
- Levosulpiride è controindicato quando la stimolazione della motilità gastrointestinale è causata da emorragie gastrointestinali, ostruzioni meccaniche o perforazioni.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Levosulpiride Aristo
- In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Levosulpiride deve essere utilizzata con cautela in pazienti con fattori di rischio per ictus.
- Con l'uso di neurolettici (in genere in corso di trattamento con farmaci antipsicotici) è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna.
Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma.
Il trattamento della Sindrome Neurolettica Maligna consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione di farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
- Gli effetti di levosulpiride sulla motilità gastrointestinale possono essere antagonizzati da farmaci anticolinergici, narcotici e analgesici.
- Levosulpiride deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT.
- Sono stati segnalati casi di tromboembolia venosa (TEV) con l'uso di farmaci antipsicotici. Poiché in pazienti trattati con antipsicotici si presentano spesso fattori di rischio acquisiti per la TEV, questi fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con levosulpiride, al fine di adottare le appropriate misure preventive.
- Incremento della mortalità in pazienti anziani affetti da demenza: I dati di due ampi studi osservazionali hanno mostrato che le persone anziane con demenza che sono trattate con antipsicotici hanno un lieve aumento del rischio di morte rispetto a quelli che non sono trattati. Non ci sono dati sufficienti per fornire una stima precisa della portata esatta del rischio e la causa dell'aumentato rischio non è nota.
Levosulpiride Aristo non è indicato per il trattamento dei disturbi comportamentali correlati alla demenza.
- L'assunzione contemporanea di alcool deve essere evitata.
Levosulpiride Aristo contiene lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Levosulpiride Aristo
L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico per evitare inattesi effetti indesiderati da interazione.
Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con medicinali che prolungano l'intervallo QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.
Non somministrare in concomitanza con medicinali che determinano alterazioni degli elettroliti.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non ci sono studi adeguati e ben controllati sulle donne in gravidanza e durante il periodo dell'allattamento. I pazienti devono essere informati della necessità di informare il proprio medico in caso di gravidanza in corso o prevista durante il trattamento con Levosulpiride. Per cui, Levosulpiride Aristo non deve essere utilizzato in gravidanza accertata o presunta.
Neonati esposti a antipsicotici convenzionali o atipici incluso levosulpiride durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi i sintomi extrapiramidali o sintomi da astinenza che possono variare in base alla gravità e durata dopo il parto. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, difficoltà respiratoria o disturbo di alimentazione. Di conseguenza, i neonati devono essere monitorati attentamente.
Allattamento
Levosulpiride Aristo non deve essere usato durante il periodo di allattamento
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Con dosaggi elevati possono verificarsi sonnolenza, torpore e discinesie; di ciò devono essere avvertiti i pazienti sotto trattamento affinchè evitino di guidare veicoli o fare uso di macchinari e di essere coinvolti in attività richiedenti piena vigilanza.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Levosulpiride Aristo
Tabella delle reazioni avverse
In base al sistema MedDRA, la classificazione degli organi e le categorie di frequenza sono definite come segue:
molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 fino a <1/10); non comune (≥1/1.000 fino a <1/100); raro (≥1/10.000 fino a <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi
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Molto comune
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Comune
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Non comune
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Raro
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Molto raro
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Non nota
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Patologie del Sistema nervoso
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Sonnolenza,
Parkinsonismo1,
Discinesia1,
Tremore1,
Distonia1,
Sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.4)
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Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Amenorrea,
Ginecomastia,
Galattorrea,
Cambiamenti nella libido2
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Patologie cardiache
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Prolungamento del QT, aritmie ventricolari quali torsioni di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare, arresto cardiaco 3
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Morte improvvisa3
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Patologie vascolari
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Tromboembolia (inclusi casi di embolia polmonare e trombosi venosa profonda) (vedere paragrafo 4.4)3
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Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
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Sindrome di astinenza neonatale,
Sintomi extrapiramidali (vedere paragrafo 4.6)
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Esami diagnostici
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Iperprolattinemia 2
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1Osservato in caso di somministrazione prolungata e / o con altri farmaci della stessa classe terapeutica.
2Osservato in casi particolari, a causa di una prolungata somministrazione e a causa di un effetto reversibile del Levosulpiride sulla funzionalità dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadico, simile a quello noto per molti neurolettici.
3Osservato con altri farmaci della stessa classe terapeutica
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo:
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Levosulpiride Aristo
In medicina interna non sono mai stati osservati disturbi extrapiramidali e disturbi del sonno che, dal punto di vista teorico, potrebbero verificarsi con dosaggi molto elevati. In questo caso è sufficiente l'interruzione della terapia o la diminuzione del dosaggio a seconda del giudizio del medico.
Scadenza
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Farmaci Equivalenti
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali