Levopraid - Compressa, Soluzione (uso Interno)

    Ultimo aggiornamento: 31/10/2024

    Cos'è Levopraid - Compressa, Soluzione (uso Interno)?

    Levopraid - Compressa, Soluzione (uso Interno) è un farmaco a base del principio attivo Levosulpiride, appartenente alla categoria degli Antipsicotici benzamidici e nello specifico Benzamidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teofarma.

    Levopraid - Compressa, Soluzione (uso Interno) può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Levopraid 100 mg 20 compresse
    Levopraid 50 mg 20 compresse
    Levopraid 50 mg/2 ml soluzione iniettabile im o ev 6 fiale

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teofarma
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Levosulpiride
    Gruppo terapeutico: Antipsicotici benzamidici
    ATC: N05AL07 - Levosulpiride
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Levopraid? A cosa serve?
    Disturbi da sintomi somatici.
    Trattamento delle schizofrenie croniche con sintomi negativi.

    Posologia

    Come usare Levopraid: Posologia
    Posologia
    Adulti (secondo prescrizione medica):
    ½-1 fiala da 50 mg, 1-2 volte al giorno (i.m. o e.v.) o 2-3 compresse da 100 mg al giorno.
    Terapia di mantenimento: 3 compresse da 50 mg al giorno.
    Tale dose può essere ridotta progressivamente.
    Popolazione pediatrica
    Non ci sono dati disponibili
    Anziani
    Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Levopraid
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
    LEVOPRAID 50 mg e 100 mg va impiegato con cautela nelle epilessie, negli stati maniacali, nelle fasi maniacali della psicosi maniaco-depressiva.
    LEVOPRAID è controindicato in pazienti con feocromocitoma perchè può causare una crisi ipertensiva probabilmente dovuta alla liberazione di catecolamine dal tumore. Tali crisi ipertensive possono essere controllate con fentolamina.
    In rapporto alle supposte correlazioni tra effetto iperprolattinemizzante della maggior parte dei farmaci psicotropi e displasie mammarie, è opportuno non impiegare LEVOPRAID 50 mg e 100 mg in soggetti già portatori di una mastopatia maligna.
    Levosulpiride non deve essere usata quando la stimolazione della motilità gastrointestinale può essere dannosa, ad esempio in presenza di emorragie gastrointestinali, ostruzioni meccaniche o perforazioni.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Levopraid
    In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. LEVOPRAID deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
    In corso di trattamento con farmaci antipsicotici è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna (S.N.M.).
    Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma.
    Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
    Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT.
    Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con farmaci antipsicotici. Dal momento che pazienti trattati con antipsicotici spesso presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, tali fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con Levopraid allo scopo di adottare adeguate misure preventive.
    Aumento della mortalità in pazienti anziani affetti da demenza.
    I dati derivanti da due ampi studi osservazionali hanno evidenziato che i pazienti anziani affetti da demenza, trattati con antipsicotici, presentano, rispetto ai pazienti non trattati, un lieve aumento del rischio di mortalità. I dati disponibili sono insufficienti per stimare in modo sicuro la precisa entità del rischio e la causa dell'aumento del rischio non è nota.
    LEVOPRAID non è indicato per il trattamento dei disturbi comportamentali della demenza.
    Evitare l'assunzione contemporanea di alcool.
    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Le compresse da 100 mg contengono lattosio.
    I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
    Le fiale contengono meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è praticamente ‘senza sodio'

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Levopraid
    L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
    Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.
    Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Le pazienti devono essere avvertite della necessità di informare il proprio medico in caso di gravidanza in atto o programmata in corso di trattamento con Levosulpiride. Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in stato di gravidanza; pertanto non dovrebbe essere usato in gravidanza accertata o presunta e durante il periodo di allattamento, a meno che il potenziale beneficio giustifichi un potenziale rischio per il feto o il neonato.
    I neonati che sono stati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici, incluso Levopraid, durante il terzo trimestre di gravidanza, sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo il parto.
    Sono stati riportati agitazione, ipertono, ipotono, tremore, sonnolenza, distress respiratorio, e patologie della nutrizione. Pertanto, i neonati devono essere attentamente monitorati.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Dal momento che possono verificarsi sonnolenza, torpore, senso di vertigine e discinesie, i pazienti devono essere informati che occorre evitare di fare uso di macchinari, inclusi i veicoli a motore, e di attendere ad operazioni richiedenti integrità di vigilanza per la loro possibile pericolosità.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Levopraid
    Tabella delle reazioni avverse.
    Secondo la classificazione per sistemi ed organi MedDRA, le categorie di frequenza sono definite come segue:
    molto comune (≥1/10), comune (≥1/100; <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Molto comune
    Comune
    Non comune
    Raro
    Molto raro
    Non nota
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
     
     
    Aumento di peso
     
    Patologie del sistema nervoso
    Sonnolenza,
    torpore
    Capogiro, vertigini
     
     
    Parkinsonismo,
    discinesie,
    tremore,
    distonia,
    agitazione psicomotoria,
    disturbi del sistema nervoso autonomo
    Sindrome maligna da neurolettici (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
     
     
     
    Amenorrea1,
    ginecomastia1,
    galattorrea1,
    tensione mammaria1,
    alterazioni della libido1
    Patologie cardiache
     
     
     
    Prolungamento del QT2,
    aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare2, fibrillazione ventricolare2, arresto cardiaco2
    Morte improvvisa2
     
    Patologie vascolari
     
     
     
     
     
    Tromboembolismo (comprendente l'embolia polmonare e la trombosi venosa profonda) (vedere paragrafo 4.4) 2
    Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
     
     
     
     
     
    Sindrome da astinenza neonatale, sintomi extrapiramidali (vedere paragrafo 4.6)
    Esami diagnostici
     
     
     
     
     
    Iperprolattinemia1
    1 osservati in casi particolari, per somministrazioni prolungate e riconducibili ad un effetto reversibile di Levosulpiride sulla funzionalità dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, simile a quello noto per molti neurolettici
    2 osservati con altri farmaci della stessa classe
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Levopraid
    Alle dosi più elevate e in soggetti sensibili ai neurolettici, il farmaco può indurre effetti di tipo extrapiramidale e turbe del sonno; in questi casi sarà opportuno diminuire il dosaggio o sospendere la terapia secondo il giudizio del medico.

    Scadenza

    5 anni

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna speciale precauzione particolare per la conservazione.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Levopraid - Compressa, Soluzione (uso Interno) a base di Levosulpiride sono: Levopraid - Compressa, Soluzione (uso Interno)

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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