Kengrexal

    Ultimo aggiornamento: 14/11/2024

    Cos'è Kengrexal?

    Kengrexal è un farmaco a base del principio attivo Cangrelor, appartenente alla categoria degli Antiaggreganti piastrinici e nello specifico Antiaggreganti piastrinici, esclusa l'eparina. E' commercializzato in Italia dall'azienda Chiesi Italia S.p.A..

    Kengrexal può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Kengrexal 50 mg polvere per concentrato per soluz. per iniez./infusione uso ev 10 flaconcini

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Chiesi Farmaceutici S.p.A
    Concessionario: Chiesi Italia S.p.A.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Cangrelor
    Gruppo terapeutico: Antiaggreganti piastrinici
    ATC: B01AC25 - Cangrelor
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


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    Indicazioni

    Perché si usa Kengrexal? A cosa serve?
    Kengrexal, in co-somministrazione con acido acetilsalicilico (ASA), è indicato per la riduzione degli eventi cardiovascolari trombotici nei pazienti adulti con cardiopatia coronarica sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI, percutaneous coronary intervention) che non hanno ricevuto un inibitore orale del recettore P2Y12 prima della procedura di PCI e nei quali la terapia con gli inibitori del recettore P2Y12 per via orale non è fattibile o auspicabile.

    Posologia

    Come usare Kengrexal: Posologia
    Kengrexal deve essere somministrato da un medico esperto nella terapia coronarica acuta o nelle procedure di intervento coronarico ed è inteso per l'uso specialistico in situazioni acute in ambito ospedaliero.
    Posologia
    La dose raccomandata di Kengrexal per i pazienti sottoposti a PCI è un bolo endovenoso di 30 microgrammi/kg seguito immediatamente da un'infusione endovenosa di 4 microgrammi/kg/minuto. Il bolo e l'infusione devono essere iniziati prima della procedura e continuati per almeno due ore o per la durata della procedura, a seconda di quale tempo risulti più lungo. A discrezione del medico, l'infusione può essere continuata per una durata totale di quattro ore (vedere paragrafo 5.1).
    Per il trattamento cronico, i pazienti devono essere fatti passare alla terapia con gli inibitori del recettore P2Y12 per via orale. Per la transizione, una dose di carico della terapia con gli inibitori del recettore P2Y12 per via orale (clopidogrel, ticagrelor o prasugrel) deve essere somministrata subito dopo l'interruzione dell'infusione di Cangrelor. In alternativa, può essere somministrata una dose di carico di ticagrelor o prasugrel, ma non di clopidogrel, fino a 30 minuti prima della fine dell'infusione (vedere paragrafo 4.5).
    Uso con altri agenti anticoagulanti
    Nei pazienti sottoposti a PCI, deve essere implementata la terapia aggiuntiva procedurale standard (vedere paragrafo 5.1).
    Anziani
    Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti anziani (≥75 anni).
    Compromissione renale
    Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con insufficienza renale lieve, moderata o grave (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
    Compromissione epatica
    Non sono necessari aggiustamenti della dose (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di cangrelor nei bambini di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia..
    Modo di somministrazione
    Kengrexal è inteso per l'uso endovenoso, solo dopo la ricostituzione e la diluizione.
    Kengrexal deve essere somministrato tramite una linea endovenosa. Il volume del bolo deve essere somministrato rapidamente (<1 minuto) dalla sacca della soluzione diluita mediante pompa o push endovenoso manuale. Accertarsi che il bolo sia completamente somministrato prima dell'inizio della procedura di PCI. Avviare l'infusione immediatamente dopo la somministrazione del bolo.
    Per le istruzioni sulla ricostituzione e sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione vedere paragrafo 6.6.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Kengrexal
    • Sanguinamento in atto o aumento del rischio di sanguinamento a causa di compromissione dell'emostasi e/o di disturbi irreversibili della coagulazione o a causa di recente intervento chirurgico/trauma maggiore o di grave ipertensione non controllata.
    • Qualsiasi storia di ictus o di attacco ischemico transitorio (TIA).
    • Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Kengrexal
    Rischio di sanguinamento
    Il trattamento con Kengrexal può aumentare il rischio di sanguinamento.
    Negli studi clinici registrativi condotti nei pazienti sottoposti a PCI, gli eventi di sanguinamento moderato e lieve secondo i criteri GUSTO (Global Use of Strategies to Open Occluded Arteries, Uso globale di strategie per aprire le arterie ostruite) sono stati più comuni nei pazienti trattati con Cangrelor che nei pazienti trattati con clopidogrel (vedere paragrafo 4.8).
    Sebbene la maggior parte dei sanguinamenti associati all'uso di cangrelor si verifichi nella sede della puntura arteriosa, l'emorragia può verificarsi in qualsiasi sede. Qualsiasi calo non spiegato della pressione sanguigna o dell'ematocrito deve condurre alla seria considerazione di un evento emorragico e all'interruzione della somministrazione di cangrelor. Cangrelor deve essere usato con cautela nei pazienti con stati patologici associati ad un aumentato rischio di sanguinamento.
    Cangrelor deve essere usato con cautela nei pazienti che assumono medicinali che possono aumentare il rischio di sanguinamento.
    Cangrelor ha un'emivita che va da 3 a 6 minuti. La funzione piastrinica viene ripristinata entro 60 minuti dall'interruzione dell'infusione.
    Emorragia intracranica
    Il trattamento con Kengrexal può aumentare il rischio di emorragia intracranica. Negli studi clinici registrativi condotti nei pazienti sottoposti a PCI, si sono verificati più sanguinamenti intracranici a 30 giorni con cangrelor (0,07%) che con clopidogrel (0,02%), di cui 4 sanguinamenti con cangrelor e 1 sanguinamento con clopidogrel sono risultati fatali. Cangrelor è controindicato nei pazienti con qualsiasi storia di ictus/ attacco ischemico transitorio (TIA) (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
    Tamponamento cardiaco
    Il trattamento con Kengrexal può aumentare il rischio di tamponamento cardiaco. Negli studi clinici registrativi condotti nei pazienti sottoposti a PCI, si sono verificati più tamponamenti cardiaci a 30 giorni con cangrelor (0,12%) che con clopidogrel (0,02%) (vedere paragrafo 4.8).
    Effetti sulla funzione renale
    Negli studi clinici registrativi condotti nei pazienti sottoposti a PCI, sono stati riportati eventi di insufficienza renale acuta (0,1%), insufficienza renale (0,1%) e aumento della creatinina sierica (0,2%) verificatisi dopo la somministrazione di cangrelor negli studi clinici (vedere paragrafo 4.8). Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina 15-30 mL/minuto) è stato riportato un tasso superiore di peggioramento della funzione renale (3,2%) nel gruppo trattato con cangrelor rispetto a quello trattato con clopidogrel (1,4%). Inoltre, un tasso superiore di sanguinamento moderato secondo i criteri GUSTO è stato riportato nel gruppo trattato con cangrelor (6,7%) rispetto a quello trattato con clopidogrel (1,4%). Cangrelor deve essere usato con cautela in questi pazienti.
    Ipersensibilità
    Reazioni di ipersensibilità possono verificarsi dopo il trattamento con Kengrexal. Un tasso superiore di casi gravi di ipersensibilità è stato registrato con cangrelor (0,05%) che con il controllo (0,007%). Questi comprendevano casi di reazioni anafilattiche/shock anafilattico e angioedema (vedere paragrafo 4.8).
    Rischio di dispnea
    Il trattamento con Kengrexal può aumentare il rischio di dispnea. Negli studi clinici registrativi condotti nei pazienti sottoposti a PCI, la dispnea (compresa la dispnea da sforzo) si è verificata più comunemente nei pazienti trattati con cangrelor (1,3%) che in quelli trattati con clopidogrel (0,4%). La maggior parte degli eventi di dispnea sono stati di gravità lieve o moderata e la durata media della dispnea è stata di due ore nei pazienti che hanno ricevuto cangrelor (vedere paragrafo 4.8).
    Intolleranza al fruttosio
    Questo medicinale contiene 52,2 mg di sorbitolo per flaconcino. Questo medicinale non deve essere somministrato ai pazienti con intolleranza al fruttosio, se non strettamente necessario.
    Sodio
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Kengrexal
    Sono stati effettuati studi d'interazione solo negli adulti.
    Agenti P2Y12 (clopidogrel, prasugrel, ticagrelor) somministrati per via orale
    Quando clopidogrel viene somministrato durante l'infusione di cangrelor, non si raggiunge l'effetto inibitore previsto di clopidogrel sulle piastrine. La somministrazione di 600 mg di clopidogrel immediatamente dopo la fine dell'infusione di cangrelor provoca il pieno effetto farmacodinamico anticipato. Non è stata osservata un'interruzione clinicamente rilevante dell'inibizione del recettore P2Y12 negli studi di fase III quando 600 mg di clopidogrel sono stati somministrati immediatamente dopo l'interruzione dell'infusione di cangrelor.
    Uno studio di interazione farmacodinamica è stato condotto con cangrelor e prasugrel e ha dimostrato che cangrelor e prasugrel possono essere somministrati in concomitanza. I pazienti possono essere fatti passare da cangrelor a prasugrel quando prasugrel viene somministrato immediatamente dopo l'interruzione dell'infusione di cangrelor o fino a un'ora prima, in modo ottimale 30 minuti prima della fine dell'infusione di cangrelor per limitare il ripristino della reattività piastrinica.
    Uno studio di interazione farmacodinamica è stato condotto anche con cangrelor e ticagrelor. Non sono state osservate interazioni su cangrelor. I pazienti possono essere fatti passare da cangrelor a ticagrelor senza interruzione dell'effetto antipiastrinico.
    Effetti farmacodinamici
    Cangrelor manifesta l'inibizione dell'attivazione e dell'aggregazione delle piastrine come dimostrato dall'aggregometria (a trasmissione di luce e ad impedenza), dalle analisi decentrate (POCT, point-of care testing), come il test VerifyNow P2Y12, il test VASP-P e la citometria a flusso.
    Dopo la somministrazione di un bolo di 30 microgrammi/kg seguito da un'infusione di 4 microgrammi/kg/minuto (la dose per la procedura di PCI), si osserva l'inibizione delle piastrine entro due minuti. L'effetto farmacocinetico/farmacodinamico (PK/PD) di cangrelor si mantiene costante per la durata dell'infusione.
    Indipendentemente dalla dose, dopo la fine dell'infusione, i livelli ematici di cangrelor diminuiscono rapidamente e la funzione piastrinica ritorna alla normalità entro un'ora.
    Acido acetilsalicilico, eparina e nitroglicerina
    Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche o farmacodinamiche con cangrelor in uno studio delle interazioni con aspirina, eparina o nitroglicerina.
    Bivalirudina, eparina a basso peso molecolare, fondaparinux e inibitori della glicoproteina (GP) IIb/IIIa
    Negli studi clinici, cangrelor è stato co-somministrato con bivalirudina, eparina a basso peso molecolare, fondaparinux e gli inibitori della glicoproteina (GP) IIb/IIIa (abciximab, eptifibatide e tirofiban) senza alcun effetto apparente sulla farmacocinetica o sulla farmacodinamica di cangrelor.
    Citocromo P450 (CYP)
    Il metabolismo di cangrelor non è dipendente dai CYP e gli isoenzimi CYP non sono inibiti dalle concentrazioni terapeutiche di cangrelor o dei suoi principali metaboliti.
    Proteina di resistenza del cancro al seno (BCRP)
    È stata osservata l'inibizione in vitro della BCRP da parte del metabolita ARC-69712XX a concentrazioni clinicamente rilevanti. Le possibili implicazioni per la situazione in vivo non sono state studiate, ma si consiglia cautela quando la somministrazione di cangrelor deve essere associata a un substrato della BCRP.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Kengrexal" insieme ad altri farmaci come “Tookad”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Kengrexal in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    Kengrexal non è raccomandato durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non è noto se Kengrexal sia escreto nel latte umano. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
    Fertilità
    Non sono stati osservati effetti sui parametri della fertilità femminile negli studi di Kengrexal sugli animali. Un effetto reversibile sulla fertilità è stato osservato nei maschi di ratto trattati con Kengrexal (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Kengrexal non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Kengrexal
    Riassunto del profilo di sicurezza
    La maggior parte delle reazioni avverse comuni con Cangrelor comprende il sanguinamento lieve e moderato e la dispnea. Le reazioni avverse gravi associate a cangrelor nei pazienti con cardiopatia coronarica comprendono il sanguinamento e l'ipersensibilità gravi/con pericolo di vita.
    Elenco tabulato delle reazioni avverse
    La Tabella 1 illustra le reazioni avverse che sono state identificate in base a un'analisi aggregata dei dati combinati di tutti gli studi CHAMPION. Le reazioni avverse sono classificate secondo la frequenza e la classificazione sistemico-organica. Le categorie di frequenza sono definite secondo le seguenti convenzioni: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 a <1/10), non comune (≥1/1.000 a <1/100), raro (≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000).
    Tabella 1: Reazioni avverse per cangrelor negli studi CHAMPION combinati entro 48 ore
    Classificazione sistemico-organica
    Comune
    Non comune
    Raro
    Molto raro
    Infezioni ed infestazioni
     
     
     
    Infezione da ematoma
    Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi)
     
     
     
    Sanguinamento di neoplasia cutanea
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Anemia, trombocitopenia
     
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Reazione anafilattica (shock anafilattico), ipersensibilità
     
    Patologie del sistema nervoso
     
     
    Emorragia intracranica d *
     
    Patologie dell'occhio
     
     
    Emorragia oculare
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
     
     
    Emorragia dell'orecchio
    Patologie cardiache
     
    Tamponamento cardiaco (emorragia pericardica)
     
     
    Patologie vascolari
    Ematoma <5 cm, emorragia
    Instabilità emodinamica
    Emorragia di ferite, pseudoaneurisma vascolare
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Dispnea (dispnea da sforzo)
    Epistassi, emottisi
    Emorragia polmonare
     
    Patologie gastrointestinali
     
    Emorragia retroperitoneale*, ematoma peritoneale, emorragia gastrointestinalea
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Ecchimosi (petecchie, porpora)
    Eruzione cutanea, prurito, orticaria f
    Angioedema
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Emorragia delle vie urinarie, e insufficienza renale acuta (insufficienza renale)
     
     
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
     
    Emorragia pelvica
    Menorragia, emorragia del pene
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Secrezione nella sede della puntura del vaso
    Ematoma nella sede della puntura del vaso b
     
     
    Esami diagnostici
    Riduzione dell'ematocrito,
    riduzione dell'emoglobina**
    Aumento della creatinina ematica
    Riduzione della conta piastrinica, riduzione della conta dei globuli rossi, aumento del rapporto internazionale normalizzato (INR, International Normalised Ratio) c
     
    Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
    Ematoma >5 cm
     
    Contusione
    Ematoma periorbitale, ematoma sottocutaneo
    I termini di reazioni avverse multiple correlate sono stati raggruppati nella tabella e comprendono i termini medici nel modo descritto di seguito:
    a. Emorragia gastrointestinale superiore, emorragia del cavo orale, sanguinamento gengivale, emorragia esofagea, emorragia di ulcera duodenale, ematemesi, emorragia gastrointestinale inferiore, emorragia rettale, emorragia emorroidale, ematochezia
    b. Sanguinamento nella sede di applicazione, emorragia o ematoma nella sede del catetere, emorragia o ematoma nella sede dell'infusione
    c. Tempo di coagulazione anormale, tempo di protrombina prolungato
    d. Emorragia cerebrale, accidente cerebrovascolare
    e. Ematuria, presenza di sangue nelle urine, emorragia uretrale
    f. Eritema, eruzione cutanea eritematosa, eruzione cutanea pruriginosa
    *Compresi gli eventi con esito fatale
    **La trasfusione è risultata non comune: 101/12.565 (0,8%)
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    La scala di sanguinamento secondo i criteri GUSTO è stata misurata negli studi clinici CHAMPION (PHOENIX, PLATFORM e PCI). Un'analisi del sanguinamento non correlato a un intervento di bypass aorto-coronarico (CABG, coronary artery bypass graft) è presentata nella Tabella 2.
    Quando è stato somministrato nell'ambito della procedura di PCI, cangrelor è risultato associato ad una maggiore incidenza di sanguinamento lieve secondo i criteri GUSTO rispetto a clopidogrel. L'ulteriore analisi del sanguinamento lieve secondo i criteri GUSTO ha rivelato che una vasta percentuale di eventi di sanguinamento lieve era costituita da ecchimosi, gemizio ed ematomi <5 cm. I tassi di trasfusione e di sanguinamento grave / con pericolo di vita secondo i criteri GUSTO sono risultati simili. Dai dati aggregati sulla safety population (popolazione di sicurezza) degli studi clinici CHAMPION, l'incidenza di sanguinamento fatale entro 30 giorni dalla somministrazione è risultata bassa e simile nei pazienti che avevano ricevuto cangrelor rispetto a quelli che avevano ricevuto clopidogrel (8 [0,1%] rispetto a 9 [0,1%]).
    Nessun fattore demografico basale ha modificato il rischio relativo di sanguinamento con cangrelor.
    Tabella 2: Sanguinamento non correlato a intervento di bypass aorto-coronarico (CABG)
    Sanguinamento secondo i criteri GUSTO, n (%)
     
     
    Studi CHAMPION combinati
    Cangrelor
    (N=12.565)
    Clopidogrel
    (N=12.542)
    Qualsiasi sanguinamento secondo i criteri GUSTO
    2.196 (17,5)
    1.696 (13,5)
    Grave/con pericolo di vita
    28 (0,2)
    23 (0,2)
    Moderato
    76 (0,6)
    56 (0,4)
    Lieve a
    2.109 (16,8)
    1.627 (13,0)
    Lieve senza ecchimosi, gemizio ed ematoma <5 cm
    707 (5,6)
    515 (4,1)
    Pazienti con qualsiasi trasfusione
    90 (0,7)
    70 (0,6)
    CHAMPION PHOENIX
    Cangrelor
    (N=5.529)
    Clopidogrel
    (N=5.527)
    Qualsiasi sanguinamento secondo i criteri GUSTO
    178 (3,2)
    107 (1,9)
    Grave/con pericolo di vita
    9 (0,2)
    6 (0,1)
    Moderato
    22 (0,4)
    13 (0,2)
    Lieve b
    150 (2,7)
    88 (1,6)
    Lieve senza ecchimosi, gemizio ed ematoma <5 cm
    98 (1,8)
    51 (0,9)
    Pazienti con qualsiasi trasfusione
    25 (0,5)
    16 (0,3)
    CABG: Coronary Artery Bypass Graft Surgery (Intervento di bypass aorto-coronarico); GUSTO: Global Use of Strategies to Open Coronary Arteries (Uso globale di strategie per aprire le arterie ostruite)
    a Nell'analisi aggregata degli studi CHAMPION, il sanguinamento lieve secondo i criteri GUSTO era definito come altro sanguinamento che non ha richiesto trasfusione ematica o causato una compromissione emodinamica.
    b Nello studio CHAMPION PHOENIX, il sanguinamento lieve secondo i criteri GUSTO era definito come altro sanguinamento che ha richiesto l'intervento ma che non ha richiesto trasfusione ematica o causato una compromissione emodinamica.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Kengrexal
    Negli studi clinici, i volontari sani hanno ricevuto fino a due volte la dose giornaliera proposta. Negli studi clinici, il sovradosaggio accidentale massimo è risultato 10 volte (bolo) o 3,5 volte la dose dell'infusione normalmente somministrata e il sanguinamento è stato l'evento avverso osservato più frequentemente.
    Il sanguinamento è l'effetto farmacologico più probabile del sovradosaggio. Se si verifica il sanguinamento, devono essere adottate le misure di supporto appropriate, che possono comprendere l'interruzione del medicinale così che la funzionalità piastrinica possa essere ripristinata.
    Non esiste un antidoto a Kengrexal, tuttavia, l'emivita farmacocinetica di Kengrexal va da 3 a 6 minuti. La funzione piastrinica viene ripristinata entro 60 minuti dall'interruzione dell'infusione.

    Scadenza

    3 anni.
    La polvere deve essere ricostituita immediatamente prima della diluizione e dell'uso. Non refrigerare.
    Dal punto di vista microbiologico, a meno che il metodo di ricostituzione/diluizione precluda il rischio di contaminazione microbiologica, il prodotto deve essere usato immediatamente. Se non usato immediatamente, i tempi di conservazione durante l'uso e le condizioni prima dell'uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede qualsiasi condizione speciale di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e la diluizione del medicinale vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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