Isocef

    Ultimo aggiornamento: 01/11/2024

    Cos'è Isocef?

    Isocef è un farmaco a base del principio attivo Ceftibuten, appartenente alla categoria degli Antibatterici cefalosporinici e nello specifico Cefalosporine di terza generazione. E' commercializzato in Italia dall'azienda Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A..

    Isocef può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Isocef 36 mg/ml granulato sosp. orale 15 g
    Isocef 400 mg 6 capsule rigide

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Ceftibuten
    Gruppo terapeutico: Antibatterici cefalosporinici
    ATC: J01DD14 - Ceftibuten
    Forma farmaceutica: granulato


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    Indicazioni

    Perché si usa Isocef? A cosa serve?
    Isocef è indicato nel trattamento delle infezioni dovute a patogeni sensibili, in particolare:
    • Infezioni delle alte vie respiratorie: faringiti, tonsilliti, sinusiti, otite media.
    • Infezioni delle basse vie respiratorie: bronchite, polmonite primaria acquisita in comunità, broncopolmonite.
    • Infezioni delle vie urinarie: pielite acuta e cronica, cistopielite, cistite, uretrite. Come medicinale di seconda scelta nella uretrite acuta gonococcica non complicata.

    Posologia

    Come usare Isocef: Posologia
    Posologia
    Adulti
    Infezioni delle basse vie respiratorie
    Polmonite: 200 mg due volte/die;
    bronchite: 400 mg una volta/die.
    Infezioni delle alte vie respiratorie: 400 mg una volta/die.
    Infezioni delle vie urinarie: 400 mg una volta/die.
    Popolazione pediatrica
    Bambini oltre i 6 mesi di età
    Infezioni delle basse vie respiratorie non complicate: 9,0 mg/kg una volta/die.
    Infezioni delle vie alte aeree (per es otite media): 9,0 mg/kg una volta/die.
    Infezioni delle vie urinarie: 9,0 mg/kg una volta/die.
    La dose massima giornaliera nei bambini non deve superare i 400 mg/die.
    La sicurezza e l'efficacia nei bambini al di sotto dei 6 mesi di età non sono state ancora stabilite.
    Modo di somministrazione
    Isocef granulato per sospensione orale può essere assunto da una a due ore prima o dopo i pasti.
    Isocef capsule può essere assunto senza tener conto dell'orario dei pasti.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Isocef
    Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi altra cefalosporina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Isocef non deve essere somministrato in pazienti che hanno manifestato reazioni note serie o acute d'ipersensibilità (anafilassi) verso le penicilline o altri antibiotici beta-lattamici.
    L'esperienza nei bambini al di sotto dei sei mesi di età non è sufficiente a stabilire la sicurezza del Ceftibuten in questa popolazione di pazienti.
    Gravidanza (vedere paragrafo 4.6)

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Isocef
    Compromissione renale
    In pazienti con insufficienza renale marcata o in pazienti soggetti a dialisi il dosaggio di Isocef può richiedere un aggiustamento. Isocef è prontamente dializzabile. I pazienti in dialisi devono essere attentamente monitorati, prevedendo la somministrazione di Isocef immediatamente dopo la dialisi.
    La farmacocinetica e la posologia del Ceftibuten non vengono influenzate da una modesta alterazione della funzionalità renale (clearance della creatinina compresa tra 50-79 ml/min). Nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 30-49 ml/min la dose giornaliera dovrebbe essere dimezzata. Con valori di clearance della creatinina inferiori è richiesto un ulteriore aggiustamento della dose. Nei pazienti con insufficienza renale in trattamento dialitico può rendersi necessario un aggiustamento della dose. Nei pazienti in trattamento dialitico 2/3 volte alla settimana, si consiglia di somministrare una dose singola di Isocef da 400 mg al termine di ogni trattamento dialitico.
    Gastrointestinale
    Isocef deve essere prescritto con cautela in individui con storia di affezioni gastrointestinali complicate, in particolare colite cronica.
    Clostridium difficile
    Durante la terapia con Isocef e altri antibiotici ad ampio spettro, si può manifestare un'alterazione della flora intestinale con insorgenza di diarrea associata all'antibiotico inclusa la colite pseudomembranosa dovuta alle tossine del Clostridium difficile. I pazienti possono presentare diarrea da moderata a grave o mortale, con o senza disidratazione, sia durante che dopo il trattamento con l'antibiotico associato. È importante tener presente questa diagnosi per ogni paziente che presenti diarrea persistente nel corso dell'assunzione o fino a due mesi dopo la somministrazione di Isocefo di un altro antibiotico a largo spettro.
    Forme lievi di colite pseudomembranosa rispondono in genere favorevolmente alla semplice interruzione del medicinale. In forme moderate o gravi il trattamento deve includere la sigmoidoscopia, opportune ricerche batteriologiche e la somministrazione di liquidi, elettroliti e proteine. Nei casi in cui la colite non migliori dopo la sospensione del medicinale e nei casi gravi, la somministrazione di vancomicina per via orale costituisce il trattamento di scelta della colite pseudomembranosa da Clostridium difficile indotta da antibiotici. Devono essere escluse altre cause di colite.
    Ipersensibilità
    Gli antibiotici cefalosporinici devono essere somministrati con estrema cautela a pazienti con allergia conosciuta o sospetta alle penicilline. Circa il 5% dei pazienti con allergia documentata alle penicilline evidenzia reattività crociata agli antibiotici cefalosporinici. Sono state osservate gravi reazioni di ipersensibilità acuta (anafilassi) anche in individui che ricevono penicilline o cefalosporine, e si può osservare un'iper-reattività crociata con anafilassi. Se si osserva una reazione allergica con Isocef si consiglia di interromperne l'uso e somministrare una terapia appropriata. L'anafilassi grave richiede un appropriato trattamento di emergenza come indicato clinicamente (adrenalina, infusione di liquidi per via endovenosa, somministrazione di ossigeno, antistaminici, corticosteroidi, altre amine pressorie).
    Si deve prestare inoltre estrema cautela quando si somministra Isocef a pazienti con reazioni allergiche di qualsiasi tipo (ad esempio raffreddore da fieno o asma bronchiale), poichè questi pazienti sono sottoposti ad un maggiore rischio di reazioni d'ipersensibilità gravi.
    Se durante l'uso di Isocef si manifestano convulsioni o shock allergico, è necessario sospendere immediatamente la somministrazione di Isocef ed iniziare tempestivamente l'appropriato trattamento medico.
    Ematologia
    Le cefalosporine, ceftibuten incluso, in rari casi possono diminuire l'attività della protrombina portando ad un prolungamento del tempo di tromboplastina, specialmente in pazienti precedentemente stabilizzati con terapia anticoagulante orale. Il tempo di tromboplastina oppure l'INR (International Normalized Ratio) deve essere monitorato. Se indicato, la vitamina K deve essere somministrata in questi pazienti.
    Informazioni importanti su alcuni eccipienti
    Isocef granulato contiene saccarosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di saccarasi-isomaltasi, non devono assumere questo medicinale
    Isocef granulato per sospensione orale contiene sodio benzoato. Nei neonati può aumentare il rischio di ittero.
    All'apertura del flacone o delle bustine si può riscontrare un odore sulfureo che non altera la qualità del prodotto. Dopo ricostituzione, l'odore sulfureo scompare.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Isocef
    Sono stati condotti studi di interazione tra Isocef ed ognuna delle seguenti sostanze: antiacidi ad elevato contenuto di alluminio-magnesio idrossido, ranitidina e teofillina in dose singola somministrata per via endovenosa. Non si sono verificate interazioni significative. Non sono noti gli effetti di Isocef sui livelli plasmatici e sulla farmacocinetica della teofillina somministrata oralmente.
    Le cefalosporine, ceftibuten incluso, in rari casi possono diminuire l'attività della protrombina portando ad un tempo di protrombina prolungato, specialmente in pazienti precedentemente stabilizzati con terapia anticoagulante orale. Il tempo di protrombina deve essere monitorato nei pazienti a rischio, somministrando se necessario Vitamina K.
    Ad oggi non sono state riportate significative interazioni con altri farmaci. Non sono state osservate con Isocef interazioni chimiche o con test di laboratorio. È stato riportato con l'uso di altre cefalosporine un falso positivo nel test di Coombs diretto. Tuttavia, i risultati dei test in cui venivano utilizzati eritrociti di volontari sani al fine di valutare la capacità di Isocef nel provocare reazioni "in vitro" nel test di Coombs diretto, non hanno evidenziato reazioni positive anche fino a concentrazioni di 40 µg/ml.
    L'assunzione concomitante di cibo non interferisce con l'efficacia di Isocef capsule, mentre può ritardare e diminuire l'assorbimento di Isocef sospensione.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili studi controllati ed adeguati sull'uso del medicinale in donne in gravidanza o durante le doglie o il parto. Poiché attualmente non c'è esperienza clinica nell'uso di Ceftibuten durante la gravidanza il prodotto deve essere somministrato solo quando realmente necessario, sotto il diretto controllo del medico. Poiché gli studi sulla riproduzione effettuati negli animali non sempre sono predittivi per gli esseri umani, la somministrazione di Isocef durante la gravidanza e l'allattamento deve essere valutata in termini di rischio potenziale e beneficio sia per la madre che per il feto.
    Allattamento
    Ceftibuten è escreto nel latte materno, pertanto i lattanti possono manifestare modifiche nella flora intestinale con diarrea e colonizzazione di lieviti, tali da richiedere l'eventuale sospensione dell'allattamento.
    A causa dello sviluppo di una possibile sensibilizzazione, Isocef deve essere somministrato durante l'allattamento solo quando i benefici siano chiaramente maggiori dei rischi.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Isocef non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Isocef
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Negli studi clinici, che sono stati condotti su circa 3000 pazienti, gli effetti avversi più frequentemente riportati sono stati nausea (3%), diarrea (3%) (vedere paragrafo 4.4) e cefalea (2%).
    All'interno della classificazione organo-sistemica, gli eventi avversi sono elencati utilizzando le seguenti categorie di frequenza: comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Tabella delle reazioni avverse
    All'interno di ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine di gravità decrescente. 
    Reazioni avverse riportate durante gli studi clinici o attraverso la sorveglianza post-marketing in pazienti trattati con Isocef
    Classificazione per sistemi e organi
    Reazioni avverse
    Infezioni ed infestazioni
    Non comune:
    Candidiasi (orale), infezione vaginale
    Raro:
    Colite da Clostridium difficile
    Non nota:
    Superinfezione
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Non comune:
    Eosinofilia, positività al test di Coombs diretto*, diminuzione dell'emoglobina, prolungamento del tempo di protrombina, aumento dell'INR
    Raro:
    Leucopenia, trombocitemia, anemia aplastica, anemia emolitica, disturbi emorragici, pancitopenia, neutropenia, agranulocitosi
    Disturbi del sistema immunitario
    Non nota:
    Malattia da siero.
    Reazioni d'ipersensibilità incluse reazione anafilattica, broncospasmo, eruzione cutanea, orticaria, reazione di fotosensibilità, prurito, angioedema, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme e necrolisi epidermica tossica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non comune:
    Anoressia
    Disturbi psichiatrici
    Molto raro:
    Nei bambini: agitazione, insonnia
    Non nota:
    Disturbi psicotici
    Patologie del sistema nervoso
    Comune:
    Cefalea
    Non comune:
    Diminuzione del senso del gusto (disgeusia)
    Raro:
    Convulsioni
    Molto raro:
    Parestesia, sonnolenza
    Nei bambini: ipercinesia
    Non nota:
    Afasia
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Molto raro:
    Vertigine
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Non comune:
    Congestione nasale, dispnea
    Patologie gastrointestinali
    Comune:
    Nausea, diarrea
    Non comune:
    Gastrite, vomito, dolore addominale, costipazione, secchezza delle fauci, dispepsia, flatulenza, incontinenza fecale
    Non nota:
    Melena
    Patologie epatobiliari
    Non comune:
    Iperbilirubinemia*, aumento delle AST e delle ALT
    Raro:
    Aumento della lattato deidrogenasi (LDH) del sangue
    Non nota:
    Disturbi epatobiliari, ittero
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune:
    Nei bambini: dermatite da pannolino
    Patologie renali e urinarie
    Non comune:
    Disuria
    Nei bambini: ematuria
    Compromissione renale*, nefropatia tossica*, glicosuria renale* e chetonuria*
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto raro:
    Affaticamento
    Nei bambini: irritabilità, raffreddamento
    * osservate con altre cefalosporine e che possono manifestarsi con l'uso di Isocef.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Isocef
    Non sono state riscontrate manifestazioni tossiche a seguito di un accidentale sovradosaggio di Isocef.
    Può essere indicata una lavanda gastrica, non esiste un antidoto specifico. Elevate quantità di Isocef possono essere rimosse dalla circolazione sanguigna per mezzo dell'emodialisi. Non è stata determinata l'effettiva rimozione effettuata dalla dialisi peritoneale.
    In soggetti adulti volontari sani che hanno assunto singole dosi fino a due grammi di Isocef non sono state osservate reazioni avverse serie e tutti gli esami di laboratorio e clinici hanno mostrato valori normali.

    Scadenza

    A confezionamento integro
    Isocef 200 mg capsule rigide 2 anni
    Isocef 200 mg granulato per sospensione orale 18 mesi
    Isocef 400 mg capsule rigide 2 anni
    Isocef 400 mg granulato per sospensione orale 18 mesi
    Isocef 36 mg/ml granulato per sospensione orale – flacone 18 mesi
    Dopo ricostituzione
    Sospensione ricostituita: 14 giorni.

    Conservazione

    Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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