Cos'è Iopidine?
Iopidine è un farmaco a base del principio attivo
Apraclonidina Cloridrato, appartenente alla categoria degli
Antiglaucoma e nello specifico
Simpaticomimetici per la terapia del glaucoma. E' commercializzato in Italia dall'azienda
Novartis Farma S.p.A..
Iopidine può essere prescritto con
Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.
Confezioni
Iopidine 5 mg/ml collirio, soluzione 1 flacone da 5 ml con contagocce
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Iopidine? A cosa serve?
IOPIDINE 5 mg/ml è indicata come terapia aggiuntiva a breve termine del glaucoma cronico nei pazienti in trattamento con la massima terapia medica tollerata e che necessitano di un'ulteriore riduzione della pressione intraoculare (IOP) per ritardare il trattamento chirurgico o laser del glaucoma.
In molti pazienti, l'efficacia di IOPIDINE nell'abbassare la IOP diminuisce nel tempo. Sebbene in alcuni pazienti il trattamento con IOPIDINE sia stato efficace per periodi prolungati, in molti altri il beneficio è durato meno di un mese.
La somministrazione di IOPIDINE può non produrre beneficio aggiuntivo in pazienti già in trattamento con due farmaci inibenti la produzione di umore acqueo (es. beta-bloccanti più inibitori dell'anidrasi carbonica) come elemento della loro massima terapia medica tollerata. Ciò è dovuto al fatto che anche IOPIDINE agisce come inibente della produzione dell'umore acqueo e l'aggiunta di un terzo farmaco con questa proprietà può non ridurre in maniera significativa la IOP.
Posologia
Come usare Iopidine: Posologia
Posologia
Una goccia di IOPIDINE tre volte al giorno nell'occhio(i) affetto(i). Poiché IOPIDINE viene somministrata insieme ad altre terapie oftalmiche antiglaucoma, si deve aspettare circa cinque minuti tra l'instillazione di un farmaco e il successivo al fine di evitare il fenomeno di wash-out della precedente somministrazione. Gli unguenti oftalmici devono essere somministrati per ultimi. Se, per qualsiasi ragione, una goccia di IOPIDINE non rimane nell'occhio, il paziente deve ripetere l'instillazione mettendo un'altra goccia nell'occhio. Dal momento che è possibile riscontrare una perdita di efficacia nel tempo (tachifilassi), si raccomanda una terapia massima di un mese anche se alcuni pazienti hanno avuto beneficio con trattamenti per periodi superiori.
Non ci sono speciali precauzioni per la somministrazione negli anziani.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di IOPIDINE nei bambini non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione
Esclusivamente per uso oftalmico.
Dopo aver tolto il tappo, se l'anello di sicurezza si è allentato rimuoverlo prima di usare il prodotto.
Si raccomanda di occludere delicatamente il dotto nasolacrimale o chiudere la palpebra dopo l'instillazione. In questo modo si può ridurre l'assorbimento sistemico dei medicinali somministrati per via oculare e ne deriva una riduzione degli effetti collaterali sistemici.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Iopidine
- IOPIDINE è controindicata nei pazienti con storia di gravi o incontrollate e instabili malattie cardiovascolari, inclusa l'ipertensione arteriosa grave e incontrollata.
- IOPIDINE è controindicata nei bambini
- IOPIDINE è controindicata nei pazienti con ipersensibilità ad uno qualsiasi dei componenti o alla clonidina somministrata per via sistemica e nei pazienti in trattamento con inibitori della monoaminossidasi, simpaticomimetici per via sistemica o antidepressivi triciclici.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Iopidine
Nonostante negli studi clinici su pazienti glaucomatosi si sia osservato che la somministrazione topica di IOPIDINE ha minimo effetto sulla frequenza cardiaca o sulla pressione sistemica, anche in presenza di malattie cardiovascolari, deve essere considerata la possibilità di insorgenza di una crisi vasovagale e si deve usare cautela nei pazienti che abbiano in precedenza manifestato tale genere di episodi.
IOPIDINE deve essere usata con cautela nei pazienti con storia di angina, grave insufficienza coronarica, recente infarto del miocardio, manifesta insufficienza cardiaca, ipertensione, malattie cardiovascolari inclusa l'apoplessia, malattie cerebrovascolari, sindrome di Parkinson, insufficienza renale cronica, malattia di Raynaud o tromboangioite obliterante.
Cautela e controlli vanno effettuati nei pazienti depressi in quanto apraclonidina ha, in alcuni rari casi, provocato depressione.
Nel glaucoma terminale, si deve sospendere il trattamento con IOPIDINE se, in seguito alla sua somministrazione, si osserva un'immediata diminuzione della vista.
Come tutti i pazienti affetti da glaucoma in trattamento con la massima terapia medica tollerata, i soggetti in trattamento con IOPIDINE al fine di posticipare l''intervento chirurgico devono essere sottoposti a frequenti controlli e il trattamento deve essere interrotto se si riscontra un significativo rialzo della pressione endoculare. La riduzione di efficacia che si manifesta nel tempo nella maggior parte dei pazienti ha carattere individuale e un tempo di manifestazione variabile, per cui va accuratamente controllata. In aggiunta, a questi pazienti deve essere effettuato periodicamente un esame del campo visivo.
Non sono disponibili dati sull'uso topico di apraclonidina nei pazienti con insufficienza renale o epatica. L'assorbimento sistemico di apraclonidina in seguito a somministrazione topica è basso, con livelli plasmatici inferiori a 1,0 ng/ml. Comunque, si consiglia un attento controllo dei pazienti con insufficiente funzionalità renale o epatica. Considerando il parziale metabolismo epatico di clonidina somministrata per via sistemica, nei pazienti con alterata funzionalità epatica si consiglia un attento controllo dei parametri cardiovascolari.
L'uso di IOPIDINE può provocare una reazione di intolleranza oculare che si manifesta attraverso sintomi, non sempre tutti contemporaneamente presenti, quali iperemia oculare, prurito oculare, fastidio oculare, aumento della lacrimazione, anomala sensibilità oculare ed edema delle palpebre e della congiuntiva (si veda paragrafo 4.8). Se si manifestano tali sintomi, si deve sospendere l'uso di IOPIDINE. Inoltre, dati preclinici indicano che ci possono essere pazienti che sviluppano una reazione di sensibilizzazione in seguito a un uso prolungato del prodotto. Le reazioni di intolleranza oculare sono più frequenti nei pazienti trattati per più di un mese.
Nel caso di un aumento della pressione endoculare, l'interruzione del trattamento deve coincidere con l'inizio di una terapia alternativa o con l'intervento chirurgico.
Dal momento che apraclonidina è un potente depressore della pressione endoculare, si devono seguire attentamente i pazienti in cui si osserva un'eccessiva diminuzione pressoria.
IOPIDINE contiene benzalconio cloruro.
Questo medicinale contiene 0,5 mg, 1 mg di benzalconio cloruro rispettivamente in 5 ml, 10 ml che è equivalente ad una concentrazione di 0,1 mg/ml.
IOPIDINE contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione agli occhi ed è noto che può portare al cambiamento del colore delle lenti a contatto morbide. Il contatto con le lenti a contatto morbide deve essere evitato. I pazienti devono essere istruiti a rimuovere le lenti a contatto prima dell'uso di IOPIDINE e ad attendere 15 minuti dopo l'instillazione della dose prima di riapplicarle.
È stato segnalato che il benzalconio cloruro causa irritazione agli occhi, sintomi di secchezza oculare e può influenzare il film lacrimale e la superficie corneale. Deve essere usato con cautela nei pazienti con occhio secco e nei pazienti in cui la cornea può essere compromessa. I pazienti devono essere monitorati in caso di uso prolungato.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Iopidine
IOPIDINE è controindicata nei pazienti che assumono inibitori delle monoaminossidasi, simpaticomimetici sistemici o antidepressivi triciclici (vedere paragrafo 4.3).
Visti i livelli plasmatici di apraclonidina a seguito della somministrazione topica oculare, si ritiene basso il rischio di interazioni clinicamente rilevanti. Non sono state osservate interazioni farmacologiche nei pazienti che, durante gli studi clinici, ricevevano terapie concomitanti per il glaucoma, per altri disturbi oculari o per altre malattie sistemiche. Sebbene durante gli studi clinici con IOPIDINE non siano state identificate interazioni specifiche con farmaci topici antiglaucoma o farmaci per uso sistemico, deve essere considerata la possibilità di un effetto additivo o di potenziamento con sostanze depressive del SNC (alcol, barbiturici, oppiacei, sedativi, anestetici). Esiste la possibilità teorica che l'uso di IOPIDINE con simpaticomimetici topici possa provocare un rialzo della pressione sistemica, per cui si deve controllare la pressione arteriosa nei pazienti ai quali si intende prescrivere questa associazione di farmaci.
Usare cautela con i pazienti che assumono antidepressivi triciclici, che possono influenzare il metabolismo e l'assorbimento delle amine circolanti.
Associando clonidina sistemica a terapie neurolettiche è stato segnalato un effetto ipotensivo additivo. La clonidina sistemica può inibire la produzione di catecolamine in risposta a ipoglicemia indotta da insulina e mascherare segni e sintomi di ipoglicemia.
Poiché apraclonidina può ridurre la pressione del sangue e la frequenza cardiaca, usare cautela nell'assunzione di farmaci quali beta-bloccanti (oftalmici e sistemici), antipertensivi e glicosidi cardiaci. Controllare frequentemente il polso e la pressione arteriosa ai pazienti in trattamento con farmaci cardiovascolari e IOPIDINE. Usare attenzione nel somministrare contemporaneamente clonidina e altri farmaci con profilo farmacologico simile.
Se il paziente fa uso di più farmaci oftalmici topici, è necessario somministrarli ad almeno 5 minuti di distanza l'uno dall'altro. Gli unguenti oftalmici devono essere somministrati per ultimi.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non esistono, o sono in numero limitato, gli studi con IOPIDINE nelle donne in gravidanza.
L'uso di IOPIDINE non è raccomandato durante la gravidanza.
Studi sugli animali hanno dimostrato assenza di effetti teratogeni nei ratti e nei conigli. Si è osservata embriotossicità in seguito alla somministrazione in coniglie gravide di dosi orali di apraclonidina risultate tossiche anche per le madri (dosi superiori a 1,25 mg/kg/die), somministrate per l'intero periodo dell'organogenesi a un livello di esposizione (mg/kg/die) di oltre 60 volte superiore ai livelli raccomandati di IOPIDINE collirio per una persona del peso di 50 kg.
Allattamento
Non è noto se apraclonidina somministrata per via topica è escreta nel latte materno.
Non è da escludersi un rischio per neonati/lattanti. Durante il trattamento con IOPIDINE bisogna sospendere l'allattamento al seno.
Fertilità
Non sono stati effettuati studi per valutare l'effetto della somministrazione topica oculare di IOPIDINE sulla fertilità maschile o femminile. Nei ratti non è stato osservato alcun effetto sulla fertilità dopo somministrazione orale di apraclonidina.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
IOPIDINE altera moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Poiché i farmaci clonidino-simili possono causare vertigini o sonnolenza, in questa evenienza si sconsigliano la guida e l'utilizzo di macchinari. Guidatori e manovratori di macchinari devono essere coscienti dei rischi correlati all'uso di questo farmaco.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Iopidine
Riepilogo del profilo di sicurezza
Negli studi clinici nei quali è stata somministrata IOPIDINE, le reazioni avverse più comuni sono state iperemia oculare, prurito oculare e congiuntivite, rilevate in una percentuale di pazienti compresa tra il 12% e il 23%.
Le reazioni avverse di seguito elencate sono state classificate in base alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/.1000), molto raro (<1/10.000) o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All'interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi
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Termine preferito MedDRA (v. 19.0)
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Infezioni ed infestazioni
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Comune: riniti
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Disturbi del sistema immunitario
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Non nota: ipersensibilità
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Disturbi psichiatrici
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Non comune: depressione, nervosismo, insonnia
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Patologie del sistema nervoso
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Comune: mal di testa, disgeusia
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Non comune: vertigini, anomalie della coordinazione, sonnolenza, parestesia
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Patologie dell'occhio
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Molto comune: congiuntivite, prurito oculare, iperemia oculare
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Comune: edema palpebrale, secchezza oculare, congiuntivite follicolare, sensazione di corpo estraneo nell'occhio, formazione di croste sul margine palpebrale, aumento della lacrimazione, fastidio oculare |
Non comune: midriasi, cheratite, cheratopatia, riduzione dell'acuità visiva, compromissione della vista, fotofobia, vista offuscata, erosione corneale, infiltrati corneali, blefarospasmo, blefarite, ptosi palpebrale, eritema palpebrale, dolore oculare, edema oculare, disturbo palpebrale, desquamazione delle palpebre, retrazione palpebrale, disturbi vascolari della congiuntiva, edema congiuntivale, secrezioni oculari, irritazione oculare
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Patologie cardiache
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Non comune: dolore al torace, edema periferico, aritmia
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Patologie vascolari
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Non comune: vasodilatazione
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Comune: secchezza delle mucose nasali
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Non comune: asma, dispnea, rinorrea, parosmia, irritazione della gola
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Patologie gastrointestinali
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Comune: bocca secca
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Non comune: nausea, costipazione
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Comune: dermatite
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Non comune: dermatite da contatto, edema facciale
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Non comune: mialgia
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Comune: astenia
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Non comune: malessere, affaticamento, irritabilità
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Esami diagnostici
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Non comune: macchie corneali
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Descrizione di eventi avversi selezionati
L'uso di IOPIDINE può provocare una reazione di intolleranza oculare (vedere paragrafo 4.4). Il tempo medio di insorgenza di queste reazioni è di 44 giorni (range 1 - 127 giorni).
Negli studi clinici, la percentuale di interruzioni correlate a IOPIDINE è stata del 15%, mentre gli eventi che più frequentemente ne sono stati causa sono stati, in ordine decrescente di frequenza, iperemia oculare, prurito oculare, aumento della lacrimazione, fastidio oculare, edema palpebrale, secchezza delle fauci, anomala sensibilità oculare.
Tenere in considerazione la possibilità che si manifesti bradicardia per l'azione di agonista alfa-2-adrenergico di apraclonidina. Sebbene non sia mai stata segnalata bradicardia nel corso degli studi clinici condotti con IOPIDINE sono stati ricevuti rapporti occasionali durante la sorveglianza in seguito alla commercializzazione del farmaco.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Iopidine
IOPIDINE può essere eliminata dall'occhio mediante lavaggio con acqua tiepida o soluzione salina sterile.
È stato riportato che l'ingestione accidentale o intenzionale di clonidina provoca ipotensione, ipertensione transitoria, astenia, vomito, irritabilità, riflessi assenti o attenuati, letargia, sonnolenza, sedazione o coma, pallore, ipotermia, bradicardia, difetti nella conduzione, aritmie, secchezza delle fauci, miosi, apnea, depressione respiratoria, ipoventilazione e crisi epilettiche. Il trattamento di un sovradosaggio orale richiede una terapia di supporto e sintomatica; le vie aeree devono essere mantenute pervie. L'emodialisi è di limitato valore in quanto riesce a rimuovere solo il 5% del farmaco circolante.
Scadenza
3 anni.
4 settimane dopo la prima apertura del flacone.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Non refrigerare o congelare.
Tenere il flacone nell'imballaggio esterno.
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali