Cos'è Immunorho?
Immunorho è un farmaco a base del principio attivo Immunoglobulina Umana Anti-d , appartenente alla categoria degli Immunoglobuline specifiche e nello specifico Immunoglobuline specifiche. E' commercializzato in Italia dall'azienda Kedrion S.p.A. .
Immunorho può essere prescritto con RicettaRR - medicinali soggetti a prescrizione medica .
Immunorho può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Immunorho 300 mcg/2 ml (1500 UI) soluzione iniettabile per uso im siringa preriempita 2 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Kedrion S.p.A.
Ricetta:RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
Classe:A
Principio attivo:Immunoglobulina Umana Anti-d
Gruppo terapeutico:Immunoglobuline specifiche
ATC:J06BB01 - Immunoglobulina anti-D (Rh)
Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)
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Indicazioni
Perché si usa Immunorho? A cosa serve?
Profilassi della immunizzazione anti-Rh(D) in donne in età fertile Rh(D) negative
- Profilassi pre-parto
- Profilassi pre-parto programmata
- Profilassi pre-parto a seguito di complicazioni della gravidanza tra cui:
Aborto/minaccia di aborto, gravidanza ectopica o mola idatiforme, morte fetale intrauterina (IUFD), emorragia transplacentale (TPH) conseguente ad un'emorragia pre-parto (APH), amniocentesi, biopsia dei villi coriali, procedure ostetriche di manipolazione come ad esempio la versione cefalica esterna, interventi invasivi, cordocentesi, trauma contusivo addominale o interventi terapeutici sul feto
- Profilassi post-parto
- Parto di un bambino Rh(D) positivo (D, Ddebole, Dparziale)
Trattamento di donne in età fertile Rh(D) negative dopo trasfusioni incompatibili di sangue Rh(D) positivo o di altri prodotti contenenti globuli rossi, ad es. concentrati piastrinici.
Posologia
Come usare Immunorho: Posologia
Posologia
La dose di immunoglobulina anti-D deve essere stabilita in base al livello di esposizione agli eritrociti Rh(D) positivi e al fatto che 0,5 ml di concentrati eritrocitari Rh(D) positivi o 1 ml di sangue Rh(D) positivo vengono neutralizzati da circa 10 microgrammi (50 UI) di immunoglobulina anti-D.
Si deve anche tenere conto del dosaggio e dello schema posologico per le immunoglobuline umane anti-D per uso intramuscolare raccomandati in altre linee guida ufficiali o di Stati Membri.
Prevenzione della immunizzazione Rh(D) in donne Rh(D)-negative:
- Profilassi pre-parto. Secondo le raccomandazioni generali, le dosi attualmente somministrate vanno da 50 a 330 microgrammi o da 250 a 1650 UI
- Profilassi pre-parto programmata:
Una singola dose tra la 28° e la 30° settimana di gravidanza o due dosi nelle settimane 28 e 34. - Profilassi pre-parto conseguente a complicanze in gravidanza:
Una singola dose deve essere somministrata nel più breve tempo possibile e comunque entro 72 ore e, se necessario, deve essere ripetuta ad intervalli di 6-12 settimane per l'intera durata della gravidanza.
- Profilassi pre-parto programmata:
- Profilassi post-parto. Secondo le raccomandazioni generali, le dosi attualmente somministrate vanno da 100 a 300 microgrammi o da 500 a 1500 UI. Se viene somministrata la dose più bassa (100 microgrammi o 500 UI), deve essere eseguito un test per stabilire l'entità dell'emorragia feto-materna.
Nell'utilizzo post-parto, il prodotto deve essere somministrato alla madre prima possibile, entro 72 ore dal parto di un neonato Rh positivo (D, Ddebole, Dparziale). Se sono trascorse più di 72 ore dal parto, il prodotto deve essere comunque somministrato appena possibile.
La dose post-parto deve essere comunque somministrata anche quando è stata effettuata la profilassi pre-parto, anche se è ancora presente nel siero materno un'attività residua della profilassi pre-parto.
Se si sospetta un'emorragia materno-fetale massiva [> 4 ml (0,7-0,8% delle donne)], ad esempio in caso di anemia fetale/neonatale o di morte fetale intrauterina, deve essere determinata la sua entità con il metodo appropriato, ad esempio il test di eluizione acida di Kleihauer-Betke per la determinazione del livello di HbF fetale (emoglobina fetale) o la citometria a flusso che identifica selettivamente le cellule Rh(D) positive. Ulteriori dosi di immunoglobulina anti-D devono essere somministrate di conseguenza (10 microgrammi o 50 UI ogni 0,5 ml di eritrociti fetali).
Trasfusioni incompatibili di globuli rossi.
La dose raccomandata è di 20 microgrammi (100 UI) di immunoglobulina anti-D ogni 2 ml di sangue Rh(D)-positivo trasfuso oppure ogni 1 ml di concentrato eritrocitario.
Si raccomanda la consulenza di uno specialista in medicina trasfusionale per valutare l'applicabilità di una procedura di scambio di eritrociti per ridurre il carico di globuli rossi D-positivi in circolazione e per definire la dose di immunoglobulina anti-D necessaria a sopprimere l'immunizzazione. I test di follow-up per i globuli rossi D-positivi devono essere effettuati ogni 48 ore e deve essere somministrata ulteriore immunoglobulina anti-D fino alla totale scomparsa dei globuli rossi Rh(D) positivi dal circolo sanguigno. In ogni caso, a causa di un possibile rischio di emolisi, si suggerisce di non superare una dose massima di 3000 microgrammi (15000 UI).
È raccomandato l'uso di un prodotto endovenoso alternativo, in quanto consente di raggiungere immediatamente livelli plasmatici adeguati. In assenza di un prodotto per uso endovenoso, una dose molto elevata deve essere somministrata per via intramuscolare per un periodo di diversi giorni (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di IMMUNORHO nei bambini non sono state ancora stabilite. Il dosaggio appropriato deve essere calcolato con la consulenza di uno specialista in medicina trasfusionale.
Modo di somministrazione
Uso intramuscolare
Se è necessario un volume elevato (> 2 ml per i bambini o > 5 ml per gli adulti), si raccomanda la somministrazione del medicinale in dosi suddivise in siti differenti.
Se la somministrazione intramuscolare è controindicata (disturbi della coagulazione), deve essere utilizzato un medicinale alternativo per via endovenosa.
Pazienti in sovrappeso
In caso di pazienti sovrappeso/obesi deve essere considerato l'impiego di un prodotto anti-D endovenoso (vedere paragrafo 4.4).
Per le istruzioni sulla manipolazione del medicinale prima della somministrazione vedere paragrafo 6.6.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Immunorho
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipersensibilità alle immunoglobuline umane, specialmente in pazienti con anticorpi anti IgA.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Immunorho
Accertarsi che IMMUNORHO non sia somministrato in un vaso sanguigno, a causa del rischio di shock.
Nel caso di impiego post-parto, il prodotto deve essere somministrato alla madre. Non deve essere somministrato al neonato.
Tracciabilità
Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Ipersensibilità
Vere reazioni da ipersensibilità sono rare, ma possono verificarsi risposte di tipo allergico all'Immunoglobulina Umana Anti-d.
IMMUNORHO contiene piccole quantità di IgA. Sebbene l'immunoglobulina anti-D sia stata impiegata con successo in soggetti selezionati con deficit di IgA, gli individui con deficit di IgA possono sviluppare anticorpi anti-IgA e andare incontro a reazioni anafilattiche dopo la somministrazione di plasmaderivati che contengono IgA. Il medico deve quindi valutare il beneficio del trattamento con IMMUNORHO contro il rischio potenziale di reazioni di ipersensibilità.
Raramente, le immunoglobuline umane anti-D possono indurre una riduzione della pressione arteriosa con reazione anafilattica, anche nei pazienti che hanno tollerato precedenti trattamenti con le immunoglobuline umane.
Il sospetto di reazioni di tipo allergico o anafilattico impone l'immediata interruzione dell'iniezione. In caso di shock, deve essere attuato il trattamento medico standard per lo shock.
Reazioni emolitiche
Pazienti che ricevono dosi molto elevate di immunoglobulina anti-D a causa di trasfusioni incompatibili, devono essere monitorati clinicamente e attraverso parametri biologici per il rischio di una reazione emolitica.
Tromboembolismo
Eventi tromboembolici arteriosi e venosi come infarto miocardico, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare sono stati associati all'uso di immunoglobuline. Sebbene per i pazienti trattati con IMMUNORHO non siano stati osservati eventi tromboembolici, questi pazienti devono essere sufficientemente idratati prima dell'uso di immunoglobuline.
Si raccomanda cautela in pazienti con fattori di rischio pre-esistenti per eventi trombotici (come ipertensione, diabete mellito e anamnesi di malattie vascolari o episodi trombotici, pazienti con disordini trombofilici ereditari o acquisiti, pazienti immobilizzati per un periodo prolungato, pazienti gravemente ipovolemici, pazienti con malattie che aumentano la viscosità del sangue), specialmente nei casi in cui vengano prescritte dosi elevate di IMMUNORHO.
I pazienti devono essere informati sui primi sintomi di eventi tromboembolici quali dispnea, dolore e gonfiore agli arti, deficit neurologici focali e dolore toracico e si deve raccomandare di contattare immediatamente il proprio medico all'insorgenza dei sintomi stessi.
Interferenze con i test sierologici
Dopo l'iniezione di immunoglobuline, l'aumento transitorio dei vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente può determinare risultati falsamente positivi nei test sierologici.
La trasmissione passiva di anticorpi contro gli antigeni eritrocitari, es. A, B o D, può interferire con alcune analisi sierologiche per gli anticorpi verso i globuli rossi, per esempio il test dell'antiglobulina (test di Coombs), in particolare in neonati Rh(D) positivi le cui madri abbiano ricevuto la profilassi pre-parto.
Pazienti in sovrappeso/obesi
In pazienti sovrappeso/obesi, a causa della possibile mancanza di efficacia nel caso di somministrazione intramuscolare, si raccomanda l'impiego di un prodotto anti-D per via endovenosa.
Informazioni sulla sicurezza relativamente ad agenti trasmissibili
Misure standard per prevenire le infezioni conseguenti all'uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool plasmatici per specifici marcatori di infezione e l'inclusione di fasi di produzione efficaci per l'inattivazione/rimozione dei virus.
Ciò nonostante, quando si somministrano specialità medicinali preparate da sangue o plasma umano, non può essere totalmente esclusa la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Ciò si applica anche a virus e altri patogeni emergenti o sconosciuti.
Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro lipidico come il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), il virus dell'epatite B (HBV) e il virus dell'epatite C (HCV) e per il virus dell'epatite A (HAV) senza involucro lipidico.
Le misure adottate hanno un valore limitato contro i virus senza involucro lipidico come il parvovirus B19. C'è una esperienza clinica rassicurante in merito all'assenza di trasmissione dell'epatite A e del parvovirus B19 con le immunoglobuline e si presume che il contenuto di anticorpi apporti un importante contributo alla sicurezza virale.
È fortemente consigliato che ogni volta che si somministra IMMUNORHO ad un paziente, siano registrati il nome ed il numero di lotto, in modo tale da mantenere un collegamento tra il paziente ed il lotto del prodotto.
Avvertenze relative agli eccipienti
Questo medicinale contiene fino ad un massimo di 7,8 mg di sodio per la siringa pre-riempita da 2 ml, equivalente al 0,38% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Popolazione pediatrica
Non sono richieste misure o monitoraggi specifici per la popolazione pediatrica.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Immunorho
Vaccini composti da virus vivi attenuati
L'immunizzazione attiva con vaccini a virus vivi attenuati (come per esempio il morbillo, la parotite o la rosolia) deve essere rimandata di 3 mesi dopo l'ultima somministrazione di immunoglobuline anti-D poiché l'efficacia del vaccino ottenuto da virus vivi può risultare compromessa.
Nel caso in cui la somministrazione di immunoglobuline anti-D sia necessaria entro 2-4 settimane da una vaccinazione con vaccini a base di virus vivi, l'efficacia di tale vaccinazione può essere compromessa.
Popolazione pediatrica
Sebbene non siano stati condotti studi specifici d'interazione nella popolazione pediatrica, non si attendono differenze rispetto ai pazienti adulti.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Questo medicinale è destinato all'uso in gravidanza.
Allattamento
Questo medicinale può essere usato durante l'allattamento. Le immunoglobuline sono escrete nel latte materno.
Fertilità
Non sono stati condotti studi sulla fertilità con IMMUNORHO. L'esperienza clinica con le immunoglobuline umane anti-D suggerisce che non si devono attendere effetti dannosi sulla fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
IMMUNORHO non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Immunorho
Riassunto del profilo di sicurezza
Occasionalmente si possono manifestare reazioni avverse come: brividi, cefalea, capogiro, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, artralgia, calo della pressione del sangue e dolore lombare di moderata intensità.
Raramente le immunoglobuline umane normali possono causare un improvviso calo della pressione del sangue, ed in casi isolati, shock anafilattico anche quando il paziente non abbia mostrato ipersensibilità a precedenti somministrazioni.
Reazioni locali nel sito di infusione: tumefazione, dolore, arrossamento, indurimento, calore localizzato, sensazione di prurito, lividi ed eruzione cutanea.
Elenco delle reazioni avverse
La tabella seguente è stata stilata in base alla classificazione per sistemi e organi (SOC e Termini Preferiti) del dizionario MedDRA e riporta gli effetti indesiderati correlati all'uso intramuscolare del principio attivo Immunoglobulina Umana Anti-d.
Non sono disponibili dati sulla frequenza degli effetti indesiderati derivati da studi clinici.
Le frequenze sono state valutate sulla base delle seguenti convenzioni: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1,000, <1/100); raro (≥1/10,000, <1/1,000); molto raro (<1/10,000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi ed organi (SOC) secondo MedDRA
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Effetti indesiderati
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Frequenza
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Disturbi del sistema immunitario
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Ipersensibilità, shock anafilattico
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Non nota
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Patologie del sistema nervoso
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Cefalea
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Non nota
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Patologie cardiache
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Tachicardia
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Non nota
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Patologie vascolari
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Ipotensione
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Non nota
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Patologie gastrointestinali
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Nausea, vomito
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Non nota
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Reazione della cute, eritema, sensazione di prurito, prurito
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Non nota
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Artralgia
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Non nota
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Febbre, malessere, brividi
Nella sede di iniezione: tumefazione, dolore, eritema, indurimento, calore, prurito, eruzione cutanea, sensazione di prurito.
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Non nota
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Popolazione pediatrica
Non sono disponibili dati specifici per la popolazione pediatrica.
Per la sicurezza nei confronti di agenti trasmissibili, vedere il paragrafo 4.4.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Immunorho
Le conseguenze del sovradosaggio non sono conosciute.
Scadenza
3 anni.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). Non congelare.
Conservare nel contenitore originale e nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Elenco degli eccipienti
Glicina
Sodio cloruro
Acqua per preparazioni iniettabili