Cos'è Grafalon?
Confezioni
Grafalon 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 10 flaconcini 10 ml
Grafalon 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 10 flaconcini 5 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Grafalon? A cosa serve?
Grafalon è indicato in combinazione con altri medicinali immunosoppressivi per la soppressione di cellule immunocompetenti, che sono la causa di malattia da trapianto contro l'ospite a seguito di trapianto di cellule staminali.
Grafalon è indicato in pazienti adulti nel trattamento di condizionamento precedente il trapianto di cellule staminali (SCT).
Grafalon è indicato per la prevenzione della malattia da trapianto contro l'ospite (GvHD) a seguito di trapianto di cellule staminali da donatori non consanguinei, appaiati, HLA-compatibili, in pazienti adulti con malattie ematologiche maligne in abbinamento a terapia standard.
Posologia
Come usare Grafalon: Posologia
Grafalon deve essere prescritto da medici con esperienza nella terapia immunosoppressiva per quanto riguarda il trattamento di condizionamento precedente il trapianto di cellule staminali. Grafalon deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico qualificato.
Posologia
Le raccomandazioni relative al dosaggio si basano sul peso corporeo.
Trattamento di condizionamento precedente il trapianto di cellule staminali quale parte di regimi di condizionamento mieloablativi per trapianto allogenenico di cellule staminali:
La dose standard è di 20 mg/kg/giorno di Grafalon, di solito a partire da 3 giorni prima al giorno precedente l'SCT.
Popolazione pediatrica
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 4.8 e 5.1, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Le informazioni disponibili indicano che i pazienti pediatrici non necessitano di dosi diverse da quelle dei pazienti adulti.
Pazienti anziani
L'esperienza nei pazienti anziani (≥ 65 anni) è limitata, ma non vi è alcuna evidenza che tali pazienti richiedano un dosaggio diverso rispetto ad altri gruppi d'età.
Modo di somministrazione
Uso endovenoso (dopo diluizione)
Grafalon è un concentrato ipotonico per soluzione per infusione con pH 3,7 ± 0,3 e non è direttamente iniettabile. Deve essere diluito in soluzione di cloruro di sodio 9 mg/ml (0,9 %) prima di essere somministrato al paziente per via endovenosa.
Per garantire la necessaria osmolarità, si raccomanda un rapporto di diluizione di 1:7 (aggiungere 6 ml di soluzione di cloruro di sodio per ogni 1 ml di Grafalon). Rapporti di diluizione più elevati, con livelli di pH superiori, possono determinare formazione di particelle. Le soluzioni contenenti particelle visibili non devono essere utilizzate.
La durata standard di infusione nel trapianto di cellule staminali è compresa tra 4 e 12 ore.
Durante la somministrazione, il paziente deve essere attentamente monitorato per riconoscere sintomi di ipersensibilità o anafilassi. La prima dose di Grafalon va somministrata a velocità di infusione ridotta per i primi 30 minuti. In assenza di sintomi di intolleranza, è possibile aumentare la velocità di infusione. In caso di reazioni anafilattiche o anafilattoidi, il medico responsabile deve essere pronto a intervenire rapidamente per affrontare tale evento e attivare il trattamento medico appropriato.
In alternativa all'infusione mediante catetere venoso centrale, è possibile scegliere una vena periferica di grosso calibro e a flusso elevato. Si raccomanda di somministrare metilprednisolone e/o antistaminici prima dell'infusione al fine di migliorare la tolleranza sistemica e locale. Se Grafalon viene somministrato in una vena periferica, esiste il rischio di tromboflebite. Occorre considerare misure di manipolazione in condizioni igieniche standard della sede dell'iniezione, la riduzione della velocità di infusione e/o la variazione della sede di accesso venoso.
Non aggiungere eparina sodica alla soluzione per infusione di Grafalon, né somministrarla per la stessa via. Vedere il paragrafo 6.2.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Grafalon
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Grafalon è controindicato in pazienti con infezioni batteriche, virali, micotiche o parassitarie, non sotto controllo terapeutico adeguato.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Grafalon
I pazienti trattati con Grafalon devono essere gestiti in strutture provviste ed equipaggiate di adeguati laboratori e risorse mediche di supporto, in grado di assicurare un trattamento d'emergenza in caso di necessità. La somministrazione di Grafalon e il monitoraggio devono essere effettuati sotto la supervisione di personale medico appropriatamente qualificato.
Reazioni di ipersensibilità
Sono state osservate reazioni di ipersensibilità nella somministrazione di Grafalon. Prima della prima somministrazione di Grafalon, si consiglia di determinare se il paziente presenti una predisposizione allergica in anamnesi, in particolare alle proteine del coniglio.
In caso di ri-esposizione sotto forma di ripetizione della terapia con Grafalon o trattamento con preparati a base di immunoglobuline di coniglio di altri produttori, il rischio di sviluppare una reazione anafilattica aumenta a causa della possibile sensibilizzazione durante la terapia precedente.
Trombocitopenia grave
Grafalon può indurre la trombocitopenia, aumentando così il rischio di emorragia. Il personale clinico deve essere pronto ad adottare appropriate misure d'emergenza. Si raccomanda un attento monitoraggio delle piastrine e dei parametri della coagulazione.
Disordini epatici
Grafalon deve essere somministrato con particolare cautela in pazienti con malattie epatiche in quanto può aggravare pre-esistenti disturbi della coagulazione. Si raccomanda l'attento monitoraggio dei trombociti e dei parametri di coagulazione.
Disturbi cardiovascolari
Grafalon deve essere somministrato con particolare cautela in pazienti con disturbi cardiovascolari noti o sospetti. Nei pazienti con ipotensione o scompenso cardiaco con sintomi ortostatici (ad es. incoscienza, debolezza, vomito, nausea), deve essere preso in considerazione il rallentamento/l'interruzione dell'infusione.
Infezioni
La terapia immunosoppressiva aumenta in generale il rischio di infezioni. I pazienti trattati con Grafalon hanno un rischio superiore di sviluppare infezioni batteriche, virali, micotiche e/o parassitarie. Sono indicate misure adeguate di monitoraggio e trattamento, perché queste infezioni possono essere fatali. Si raccomanda il monitoraggio dello stato CMV e dello stato EBV, nonché un'adeguata terapia preventiva.
Vaccinazione
Durante il trattamento con Grafalon, i pazienti devono essere informati che i vaccini non vivi possono risultare meno efficaci. La vaccinazione con vaccini contenenti virus vivi attenuati è controindicata in pazienti immunosoppressi.
Avvertenza relativa agli agenti trasmissibili
Le misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall'uso di medicinali preparati utilizzando componenti umane includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni per la ricerca dei marker specifici di infezione e l'inclusione di efficaci fasi produttive per l'inattivazione/rimozione dei virus. Ciononostante, quando vengono somministrati medicinali preparati da componenti umane, le possibilità di trasmissione di un agente infettivo non possono essere completamente escluse. Questo vale anche per i virus ancora sconosciuti o emergenti e per altri agenti patogeni.
Le precauzioni adottate per Grafalon sono considerate efficaci per i virus capsulati, quali il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), il virus dell'epatite B (HBV) e il virus dell'epatite C (HCV), e per virus non capsulati, quali il virus dell'epatite A e il parvovirus B19.
Grafalon contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per unità di dosaggio, quindi è sostanzialmente “privo di sodio”. Il contenuto di sodio della soluzione per infusione pronta per l'uso è più elevato ed è in funzione della quantità di soluzione di cloruro di sodio utilizzata per la diluizione.
Tracciabilità
Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Si raccomanda inoltre di riportare sulla scheda per le emergenze o sulla tessera di identificazione vaccinale del paziente la menzione del trattamento con immunoglobuline di origine animale.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Grafalon
Non sono stati effettuati studi di interazione.
Medicinali immunosoppressivi
Oltre a Grafalon, vengono somministrati di routine altri medicinali immunosoppressivi concomitanti. Non sono state osservate interazioni dirette tra Grafalon e corticosteroidi, antagonisti della purina, inibitori della calcineurina o inibitori mTOR. La contemporanea somministrazione di questi medicinali può tuttavia aumentare il rischio di infezione, trombocitopenia e anemia. Per tale motivo, i pazienti trattati con terapie immunosoppressive combinate devono essere monitorati attentamente; si raccomanda inoltre un adeguato adattamento del regime terapeutico.
Vaccinazione
La vaccinazione con vaccini contenenti virus vivi attenuati è controindicata in pazienti immunosoppressi. La risposta anticorpale ad altri vaccini può diminuire (vedere paragrafo 4.4).
Fertilità, gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati sugli animali. Non sono disponibili dati clinici umani in donne in gravidanza o durante l'allattamento.
Gravidanza
Il rischio potenziale per il feto non è noto. È necessario essere prudenti nell'impiego di Grafalon in donne in gravidanza.
Allattamento
L'immunoglobulina umana può potenzialmente attraversare la barriera placentare o essere escreta nel latte materno umano. La decisione di trattare donne in gravidanza o durante l'allattamento deve pertanto essere presa dal medico curante e in base a un'attenta valutazione dei rischi/benefici.
Fertilità
Non sono disponibili dati sulla fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Grafalon altera moderatamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Grafalon
Riassunto del profilo di sicurezza
Grafalon è un prodotto contenente immunoglobuline con proprietà immunosoppressive. Tra gli effetti indesiderati ben noti relativi alla classe figurano sintomi correlati al rilascio di citochine, reazioni di ipersensibilità quali anafilassi e altri fenomeni allergici, maggiore suscettibilità alle infezioni e comparsa di patologie maligne.
La natura e la frequenza delle reazioni avverse descritte in questo paragrafo sono state analizzate in un'analisi integrata della sicurezza sulla base di 6 studi clinici a cui hanno partecipato 242 pazienti nelle indicazioni: prevenzione del rigetto in pazienti sottoposti a trapianto renale (136 pazienti) e trattamento di condizionamento precedente il trapianto di cellule staminali allogeniche (106 pazienti).
Il 94 % dei pazienti analizzati ha manifestato almeno un effetto indesiderato. Il modello degli effetti indesiderati osservati riflette in parte le comuni complicanze che si manifestano tipicamente dopo le corrispondenti procedure, trapianto renale (infezione del tratto urinario, insufficienza renale) e trapianto di cellule staminali allogeniche (pancitopenia, infiammazione mucosale).
Nella seguente tabella sono elencate le reazioni avverse osservate con Grafalon, classificate secondo la frequenza e per classi di sistemi e organi. Le classi di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione:
molto comune (≥ 1/10), comune (da ≥ 1/100 a < 1/10), non comune (da ≥ 1/1 000 a < 1/100).
All'interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Tabella delle reazioni avverse
Infezioni ed infestazioni
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Molto comune
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infezione da CMV*, infezione del tratto urinario*
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Comune
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sepsi batterica**, polmonite**, pielonefrite*, infezione da herpes, influenza, candidosi orale, bronchite, rinite, sinusite, nasofaringite, infezione cutanea
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Non comune
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infezione della sede del catetere, infezione da virus di Epstein-Barr, infezione gastrointestinale, erisipela, infezione della ferita
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Tumori benigni, maligni e non specificati (incl cisti e polipi)
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Comune
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disturbo linfoproliferativo*
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Molto comune
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anemia
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Comune
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pancitopenia**, trombocitopenia, leucopenia
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Non comune
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policitemia
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Disturbi del sistema immunitario
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Comune
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shock anafilattico**, reazione anafilattica, ipersensibilità
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Comune
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iperlipidemia
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Non comune
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ritenzione idrica, ipercolesterolemia
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Patologie del sistema nervoso
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Molto comune
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cefalea, tremore
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Comune
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parestesia
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Patologie dell'occhio
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Comune
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fotofobia
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Patologie cardiache
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Comune
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tachicardia
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Patologie vascolari
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Molto comune
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vampate di calore
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Comune
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ipotensione*, patologia venocclusiva, ipertensione
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Non comune
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shock**, linfocele
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Molto comune
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dispnea
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Comune
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tosse, epistassi
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Patologie gastrointestinali
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Molto comune
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vomito, nausea, diarrea, dolore addominale
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Comune
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stomatite
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Non comune
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Esofagite da reflusso, dispepsia
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Patologie epatobiliari
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Comune
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iperbilirubinemia
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Comune
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eritema, prurito, rash
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Non comune
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eruzione causata dal farmaco
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Comune
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mialgia, artralgia, dolore lombare, rigidità muscolo-scheletrica
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Patologie renali e urinarie
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Comune
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necrosi tubulare renale*, ematuria
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Non comune
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insufficienza renale**, necrosi renale*
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Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Molto comune
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piressia**, brividi
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Comune
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astenia, dolore toracico, ipertermia, infiammazione mucosale, edema periferico
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Non comune
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edema
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Esami diagnostici
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Comune
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aumento della concentrazione ematica di creatinina*, positività dell'antigene del Citomegalovirus, aumento della proteina C-reattiva
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Non comune
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aumento degli enzimi epatici
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* reazione grave
** reazione grave, in singoli casi con esito letale
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Sintomi correlati al rilascio di citochine
Queste reazioni, che si manifestano a causa del rilascio di citochine, includono febbre, brividi, cefalea, nausea, vomito, tachicardia e alterazioni circolatorie. Tali reazioni, riassumibili nell'entità clinica di sindrome da rilascio di citochine, sono state frequentemente osservate durante o dopo la somministrazione di Grafalon. I sintomi sono di solito ben gestibili. Per alleviare questi sintomi si può somministrare una terapia farmacologica di profilassi.
Reazioni di ipersensibilità
Durante e dopo la somministrazione sono state comunemente osservate reazioni quali vampate di calore, rash, eritema, edema, dispnea con o senza broncospasmo e tosse. Tali reazioni di solito rispondono bene al trattamento. La somministrazione di un'appropriata terapia farmacologica di profilassi può migliorare tali sintomi. La comparsa di shock anafilattico/anafilattoide impone l'interruzione immediata dell'infusione. La malattia da siero, osservata in caso di trattamento con Grafalon per un periodo prolungato e a basso dosaggio, è raramente grave e di solito risponde bene al trattamento sintomatico.
Variazioni ematologiche
Variazioni transitorie della conta dei trombociti e dei leucociti, altrimenti documentate come trombocitopenia e leucopenia, sono state comunemente osservate a seguito di somministrazione di Grafalon. Dopo la somministrazione di Grafalon è molto comunemente osservata anemia.
Infezioni
I pazienti trattati con regimi immunosoppressivi presentano una maggiore suscettibilità alle infezioni. Nel corso del primo anno successivo al trapianto, la maggior parte dei pazienti trattati con Grafalon ha sviluppato infezioni di origine batterica, virale o micotica. L'infezione del tratto urinario è un'infezione batterica molto comune; infezioni virali molto comuni sono causate da CMV. Tra le infezioni comunemente osservate figurano sepsi batterica, polmonite batterica, pielonefrite, infezioni virali erpetiche e candidosi orale. Le infezioni da EBV, la polmonite da CMV e la gastroenterite da CMV sono infezioni virali non comuni. La candidosi sistemica è un'infezione fungina non comune. La maggior parte delle infezioni sono di solito gestibili mediante terapia. Sono stati riferiti casi isolati di infezioni con pericolo di vita o anche con esito letale. L'appropriato monitoraggio e il trattamento profilattico possono ridurre il tasso di infezioni.
Patologie maligne
Negli studi e nelle pubblicazioni, l'incidenza di patologie maligne manifestatesi a seguito di trattamento con Grafalon è generalmente bassa ed è paragonabile a quella osservata per altre combinazioni di farmaci immunosoppressivi. Si è osservato disturbo linfoproliferativo post-trapianto esclusivamente in pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali allogeniche (1,7 %).
Emolisi
Sono stati osservati rari casi (inferiori a 1 paziente su 1 000) di emolisi in relazione alla somministrazione di Grafalon, raramente con esito letale.
Popolazione pediatrica
I dati al momento disponibili sono limitati. Le informazioni disponibili indicano che il profilo di sicurezza di Grafalon nei pazienti pediatrici non è sostanzialmente diverso da quello osservato negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Sito web:
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Grafalon
In caso di sovradosaggio (che può causare leucopenia e trombocitopenia), si raccomanda l'uso immediato di antibiotici ad ampio spettro, e di una terapia antimicotica e antivirale. La terapia con Grafalon deve essere interrotta, adattando qualsiasi altro trattamento immunosoppressivo concomitante secondo l'emocromo (in particolare, leucociti e linfociti). Occorre monitorare attentamente la conta piastrinica e avviare una terapia sostitutiva, se indicata.
Scadenza
3 anni
Preparare la soluzione pronta per l'uso subito dopo l'apertura del flaconcino.
La stabilità chimica e fisica in uso della soluzione diluita è stata dimostrata per 24 ore a temperatura ambiente. Tuttavia, dal punto di vista microbiologico si raccomanda di utilizzare immediatamente il prodotto diluito. Se non utilizzato immediatamente, la durata e le condizioni di conservazione della soluzione prima dell'uso sono di responsabilità dell'utilizzatore.
Non sono previsti prelievi multipli.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2 °C-8 °C). Tenere i flaconcini nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3.
Per le istruzioni relative alla preparazione e alla somministrazione del medicinale, vedere il paragrafo 4.2.
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali