Furecis - Capsula

    Ultimo aggiornamento: 22/10/2024

    Cos'è Furecis - Capsula?

    Furecis - Capsula è un farmaco a base del principio attivo Nitrofurantoina, appartenente alla categoria degli Ug: chemioterapici e nello specifico Derivati nitrofuranici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Ecupharma S.r.l..

    Furecis - Capsula può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Furecis 50 mg 20 capsule rigide

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Tillomed Italia S.r.l.
    Concessionario: Ecupharma S.r.l.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Nitrofurantoina
    Gruppo terapeutico: Ug: chemioterapici
    ATC: J01XE01 - Nitrofurantoina
    Forma farmaceutica: capsula


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    Indicazioni

    Perché si usa Furecis? A cosa serve?
    La Nitrofurantoina è indicata per il trattamento e la profilassi contro le infezioni delle basse vie urinarie non complicate, acute o ricorrenti, quando sono causate da microrganismi sensibili (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
    Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

    Posologia

    Come usare Furecis: Posologia
    Posologia
    Adulti
    Infezioni delle vie urinarie (IVU) acute non complicate: 50 mg quattro volte al giorno per sette giorni.
    Recidive croniche gravi (IVU): 100 mg quattro volte al giorno per sette giorni.
    Soppressione a lungo termine: 50-100 mg una volta al giorno.
    Profilassi: 50 mg quattro volte al giorno per la durata della procedura e successivamente per tre giorni.
    Bambini e lattanti di età superiore ai tre mesi
    Per i bambini di peso corporeo inferiore a 25 kg, si deve valutare l'opportunità di utilizzare Nitrofurantoina sospensione.
    Infezioni acute delle vie urinarie: 3 mg/kg/die in quattro dosi separate per sette giorni.
    Soppressiva: 1 mg/kg una volta al giorno.
    La nitrofurantoina non deve essere utilizzata nei bambini di età inferiore ai 3 mesi (vedere paragrafo 4.3).
    Anziani
    In assenza di compromissione renale significativa, per la quale la nitrofurantoina è controindicata, la dose deve corrispondere a quella di un soggetto normale adulto. Vedere le precauzioni e i rischi associati alla terapia a lungo termine per i pazienti anziani (paragrafo 4.8).
    Modo di somministrazione
    Per uso orale.
    Questo medicinale deve essere assunto sempre con cibo o latte. L'assunzione di Furecis durante i pasti migliora l'assorbimento e ciò è importante per un'efficacia ottimale.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Furecis
    Ipersensibilità alla Nitrofurantoina, ad altri nitrofurani o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Pazienti affetti da disfunzione renale con velocità stimata di filtrazione glomerulare (eGFR) inferiore a 45 ml/minuto.
    Deficit di G6PD (vedere anche paragrafo 4.6).
    Porfiria acuta.
    Nei lattanti di età inferiore ai 3 mesi d'età e nelle pazienti in gravidanza a termine (durante il travaglio e il parto), a causa della possibilità teorica di anemia emolitica nel feto o nel neonato, dovuta all'immaturità dei sistemi enzimatici degli eritrociti.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Furecis
    La Nitrofurantoina non è efficace nel trattamento delle infezioni parenchimali che interessano un solo rene non funzionante. In caso di infezioni gravi o ricorrenti devono essere escluse cause di tipo chirurgico.
    Poiché le condizioni preesistenti potrebbero mascherare le reazioni avverse, la nitrofurantoina deve essere impiegata con cautela nei pazienti affetti da malattia polmonare, disfunzione epatica, disturbi neurologici e diatesi allergica.
    Si sono verificate neuropatia periferica e sensibilità a manifestare neuropatia periferica, che può diventare grave o irreversibile, e possono essere potenzialmente fatali. Pertanto, il trattamento deve essere interrotto ai primi segni di coinvolgimento neurale (parestesie).
    La nitrofurantoina deve essere impiegata con cautela nei pazienti che soffrono di anemia, diabete mellito, squilibrio elettrolitico, condizioni debilitanti e carenza di vitamina B (in particolare folato).
    Reazioni polmonari acute, subacute e croniche sono state osservate in pazienti trattati con nitrofurantoina; in tale evenienza, la terapia con nitrofurantoina deve essere interrotta immediatamente.
    Nei pazienti anziani possono svilupparsi in maniera insidiosa e si possono verificare con frequenza reazioni polmonari croniche (comprese fibrosi polmonare e polmonite interstiziale diffusa). È necessario un attento monitoraggio delle condizioni polmonari dei pazienti sottoposti a terapia a lungo termine (in particolare negli anziani).
    I pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare eventuali segni di epatite (specialmente in caso di uso a lungo termine). In seguito all'assunzione di nitrofurantoina le urine possono presentare un colore giallo o bruno. I pazienti in trattamento con nitrofurantoina sono inclini a presentare risultati falsi positivi ai test per il glucosio nelle urine (se esaminati per le sostanze riducenti).
    Nei soggetti con sospetto deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi la terapia con nitrofurantoina deve essere interrotta se compaiono segni di emolisi.
    In caso di trattamento a lungo termine, si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti per individuare evidenze di sintomi polmonari o epatite, o altre evidenze di tossicità.
    Interrompere il trattamento con nitrofurantoina se si verificano sindromi polmonari, epatiche, ematologiche o neurologiche non spiegabili altrimenti.
    Furecis 50 mg capsule contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
    Epatotossicità
    Raramente si verificano reazioni epatiche quali epatite, epatite autoimmune, ittero colestatico, epatite cronica attiva e necrosi epatica. Sono stati segnalati casi fatali. L'insorgenza dell'epatite cronica attiva può essere insidiosa e i pazienti devono essere monitorati periodicamente per i cambiamenti nei test biochimici che potrebbero indicare lesioni epatiche. Se si verifica epatite, il farmaco deve essere sospeso immediatamente e devono essere prese misure appropriate.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Furecis
    1. Quando assunta con cibo o agenti che ritardano lo svuotamento gastrico, si verifica un aumento dell'assorbimento.
    2. Il magnesio trisilicato causa una diminuzione dell'assorbimento.
    3. Probenecid e sulfinpirazone riducono l'escrezione renale di nitrofurantoina.
    4. Gli inibitori dell'anidrasi carbonica e l'alcalinizzazione delle urine riducono l'attività antibatterica.
    5. Gli antinfettivi chinolonici causano antagonismo antibatterico.
    6. Interferenza con alcuni test per la presenza di glucosio nelle urine.
    7. Poiché la nitrofurantoina appartiene alla categoria degli Antibatterici, genera le seguenti interazioni:
    • Estrogeni: come per altri antibiotici, la nitrofurantoina può influire sulla flora intestinale, con conseguente calo del riassorbimento degli estrogeni e ridotta efficacia dei contraccettivi contenenti estrogeni. Pertanto, occorre informare adeguatamente i pazienti ed è necessario adottare misure contraccettive aggiuntive.
    • Vaccino tifoideo (orale): gli antibatterici inattivano il vaccino tifoideo orale.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gli studi condotti sugli animali con Nitrofurantoina non hanno evidenziato effetti teratogeni. La nitrofurantoina è ampiamente utilizzata in ambito clinico dal 1952 e la sua idoneità all'uso durante la gravidanza nell'essere umano è ben documentata. Tuttavia, come per tutti gli altri farmaci, gli effetti indesiderati nella madre possono avere ripercussioni negative sulla gravidanza. Il farmaco deve essere utilizzato alla dose più bassa appropriata per un'indicazione specifica, solamente in seguito a un'accurata valutazione.
    La nitrofurantoina è tuttavia controindicata nei lattanti nei primi tre mesi di vita e nelle donne in gravidanza durante il travaglio e il parto, a causa del possibile rischio di emolisi degli eritrociti immaturi dei lattanti. L'allattamento al seno nei lattanti con carenza di enzimi eritrocitari (compresa deficienza di G6PD) nota o sospetta deve essere temporaneamente interrotto, poichè nel latte materno si rilevano tracce di nitrofurantoina.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Nitrofurantoina può causare capogiri e stanchezza; il paziente non deve guidare o utilizzare macchinari se presenta questi disturbi.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Furecis
    Di seguito sono elencate le reazioni avverse al farmaco emerse dagli studi clinici e dall'attività di farmacovigilanza relativamente a Nitrofurantoina, organizzate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.
    Per classificare la frequenza con cui si manifestano gli effetti indesiderati vengono utilizzati i termini di seguito indicati.
    Molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e <1/10), non comune (≥1/1.000 e <1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000) molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Molto comune (≥1/10)
    Comune
    (≥1/100 e <1/10)
    Non comune (≥1/1.000 e <1/100)
    Raro
    (≥1/10.000 e <1/1.000)
    Molto raro
    (<1/10.000)
    Non nota
    (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
     
    Anemia aplastica
     
    Agranulocitosi, leucopenia, granulocitopenia, anemia emolitica, trombocitopenia, anemia da deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia megaloblastica ed eosinofilia
    Patologie cardiache
     
     
     
    Svenimento e cianosi
     
     
    Patologie congenite, familiari e genetiche
     
     
     
     
     
    Porfiria acuta
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
     
     
    Reazioni cutanee allergiche, edema angioneurotico e anafilassi. Vasculite cutanea
    Infezioni e infestazioni
     
     
     
     
     
    Superinfezioni da funghi od organismi resistenti quali Pseudomonas. Tuttavia, queste sono circoscritte al tratto genitourinario.
    Esami diagnostici
     
     
     
     
     
    Risultati falsi positivi per la presenza di glucosio nelle urine
    Disturbi psichiatrici
     
     
     
    Depressione, euforia, confusione, reazioni psicotiche
     
     
    Patologie del sistema nervoso
     
     
     
    Neuropatia periferica, tra cui neurite ottica (coinvolgimento sensoriale e motorio), nistagmo, vertigini, capogiri, cefalea e sonnolenza
     
    Ipertensione intracranica benigna
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
     
    Reazioni polmonari croniche
     
    Reazioni polmonari acute*, reazioni polmonari subacute, tosse, dispnea, compromissione permanente della funzionalità polmonare, fibrosi polmonare; possibile correlazione con la sindrome lupus eritematoso-simile. Bronchiolite obliterante con polmonite organizzata.
    Patologie gastrointestinali
     
     
    Emesi, dolore addominale e diarrea
     
     
    Scialoadenite, pancreatite, nausea, anoressia
    Patologie epatobiliari
     
     
     
    Insufficienza epatica (che può essere letale), ittero colestatico, epatite attiva cronica (sono stati riportati decessi)
     
    Necrosi epatica, epatite autoimmune
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
     
    Dermatite esfoliativa ed eritema multiforme (inclusa sindrome di Stevens-Johnson)
     
    Alopecia transitoria, eruzioni maculopapulari, eritematose o eczematose, orticaria, eruzione cutanea e prurito. Sindrome lupus-simile associata a reazione polmonare. Eruzione da farmaci con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS), vasculite cutanea
    Patologie renali e urinarie
     
     
     
     
     
     
    Colore giallo o bruno delle urine. Nefrite interstiziale
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
     
     
     
     
    Astenia, febbre, brividi, febbre da farmaco e artralgia
    Le reazioni polmonari croniche si verificano raramente nei pazienti che si sono sottoposti a terapia continua per un periodo di tempo pari o superiore a sei mesi e sono più comuni nei pazienti anziani. Si sono verificate alterazioni dell'ECG, associate a reazioni polmonari. Sintomi minori quali febbre, brividi, tosse e dispnea potrebbero essere rilevanti. In rare occasioni sono stati segnalati svenimento e cianosi. La gravità delle reazioni polmonari croniche e il loro grado di risoluzione sembrano essere correlati alla durata della terapia dopo la manifestazione dei primi segni clinici. È importante riconoscere i sintomi il prima possibile. La funzionalità polmonare può essere alterata in modo permanente, anche dopo l'interruzione della terapia.
    6Il trattamento deve essere interrotto ai primi segni di epatotossicità.
    7Sono stati riportati decessi. L'ittero colestatico è generalmente associato alla terapia a breve termine (in genere fino a due settimane). L'epatite attiva cronica, talvolta con conseguente necrosi epatica, è generalmente associata alla terapia a lungo termine (in genere dopo sei mesi). L'insorgenza può essere insidiosa.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Furecis
    I sintomi e i segni di sovradosaggio comprendono irritazione gastrica, nausea e vomito. Non esiste un antidoto specifico. Tuttavia, in caso di ingestione recente, la Nitrofurantoina può essere eliminata mediante emodialisi. Il trattamento standard avviene mediante induzione dell'emesi o lavaggio gastrico. Si raccomanda di effettuare un monitoraggio dell'emocromo completo e test di funzionalità epatica e polmonare. È necessario continuare ad assumere abbondanti quantità di liquidi per favorire l'escrezione urinaria del farmaco.

    Scadenza

    2 anni.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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