Foscarnet Kabi

    Ultimo aggiornamento: 22/11/2024

    Cos'è Foscarnet Kabi?

    Foscarnet Kabi è un farmaco a base del principio attivo Foscarnet Sodico Esaidrato, appartenente alla categoria degli Antivirali e nello specifico Derivati dell'acido fosfonico. E' commercializzato in Italia dall'azienda Fresenius Kabi Italia S.r.l..

    Foscarnet Kabi può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Foscarnet Kabi 24 mg/ml soluzione per infusione 1 flacone in vetro da 250 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Fresenius Kabi Italia S.r.l.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: C
    Principio attivo: Foscarnet Sodico Esaidrato
    Gruppo terapeutico: Antivirali
    ATC: J05AD01 - Foscarnet
    Forma farmaceutica: soluzione (uso interno)


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Foscarnet Kabi? A cosa serve?
    • Trattamento della viremia da citomegalovirus (CMV) nei trapiantati di cellule staminali ematopoietiche (HSCT), per i quali non può essere preso in considerazione l'uso di ganciclovir.
    • Terapia di induzione e di mantenimento per la retinite da citomegalovirus (CMV) in pazienti affetti da AIDS.
    • Infezioni acute, mucocutanee da virus dell'herpes simplex (HSV) resistenti o non sensibili all'aciclovir in pazienti immunocompromessi.
    Deve essere presa in considerazione la guida ufficiale sull'uso appropriato dei medicinali per il trattamento delle infezioni da citomegalovirus o herpes simplex.

    Posologia

    Come usare Foscarnet Kabi: Posologia
    Posologia
    I seguenti dosaggi devono essere adeguati allo stato della funzionalità renale (vedere la tabella di dosaggio).
    Il trattamento deve essere somministrato in combinazione con un regime di idratazione somministrato tramite infusione (vedi “Idratazione”).
    Adulti:
    I seguenti dosaggi si basano su pazienti con funzionalità renale normale.
    • Viremia da CMV nei trapiantati di cellule staminali ematopoietiche
    Come regime di induzione, foscarnet deve essere somministrato alla dose di 120 mg/kg/die in 2 infusioni a intervalli di 12 ore, per almeno 2 settimane. Ciascuna infusione deve durare almeno un'ora e deve essere somministrata in combinazione con un regime di idratazione (vedere “Idratazione”).
    Come trattamento di mantenimento, dopo un regime di induzione per la viremia da CMV, foscarnet deve essere somministrato come infusione giornaliera nell'arco di circa due ore, a un dosaggio compreso tra 90 e 120 mg/kg, 7 giorni alla settimana, in combinazione con un regime di idratazione.
    Questi dosaggi devono essere aggiustati in base allo stato della funzionalità renale (vedere tabella posologica).
    I pazienti che manifestano una progressione dell'infezione durante la terapia di mantenimento possono essere ritrattati con il regime di induzione.
    • Retinite da CMV in pazienti affetti da AIDS.
    Come regime di induzione, foscarnet deve essere somministrato alla dose di 180 mg/kg/die in 2 o 3 infusioni a intervalli di 12 o 8 ore, ciascuna della durata di almeno un'ora (da 60 a 90 min) e deve assolutamente essere somministrato in combinazione con un regime di idratazione (vedere “Idratazione”).
    Il trattamento di mantenimento viene introdotto dopo la guarigione o dopo 2 fino a 3 settimane del regime di induzione.
    Foscarnet viene somministrato come infusione giornaliera nell'arco di circa due ore, alla dose di 90 fino a 120 mg/kg, 7 giorni alla settimana, in combinazione con un regime di idratazione.
    Questi dosaggi devono essere aggiustati in base allo stato della funzionalità renale (vedere tabella posologica).
    I pazienti che manifestano progressione della retinite durante la terapia di mantenimento possono essere nuovamente trattati con il regime di induzione.
    • Infezioni da HSV

    Terapia di induzione:

    Foscarnet deve essere somministrato per 2 o 3 settimane o fino alla guarigione delle lesioni.
    La dose abituale è 80 mg/kg/die come due infusioni ognuna della durata di almeno un'ora nei pazienti con normale funzionalità renale. Se la risposta è inadeguata, questa dose può essere aumentata a 120 mg/kg/die, solitamente somministrata in tre infusioni.
    Il dosaggio deve essere aggiustato in base allo stato della funzionalità renale (vedere la tabella posologica).
    Il trattamento deve essere combinato con un regime di idratazione.
    Terapia di mantenimento
    Non è stata stabilita l'efficacia della terapia di mantenimento per le infezioni da Herpes virus.
    Anziani:
    Come per gli adulti.
    Popolazione pediatrica:
    La sicurezza e l'efficacia di foscarnet nei bambini non sono state stabilite. Fare riferimento alle sezioni 4.4 e 5.3.
    Pazienti con insufficienza renale o epatica:
    La dose deve essere ridotta nei pazienti con insufficienza renale in base al livello di clearance della creatinina come descritto nella tabella sotto. Non è richiesto un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica.
    Pazienti con emodialisi
    L'uso di foscarnet non è raccomandato nei pazienti sottoposti a emodialisi poiché non sono state stabilite linee guida per il dosaggio.
    Modo di somministrazione:
    Precauzioni da prendere prima di manipolare o somministrare il medicinale.
    Foscarnet deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa o mediante una linea venosa centrale (catetere) o in una vena periferica.
    Attenzione: non somministrare foscarnet mediante iniezione endovenosa rapida.
    Non somministrare foscarnet senza un regime di idratazione (vedere “Idratazione”).
    Una dose individuale alla concentrazione appropriata (24 mg/mL o 12 mg/mL) per la via di somministrazione (linea venosa centrale o periferica) deve essere preparata in condizioni asettiche prima della somministrazione.
    La soluzione standard da 24 mg/mL può essere utilizzata pura o diluita se somministrata per via endovenosa attraverso una linea venosa centrale (catetere).
    Se somministrata per infusione in una vena periferica, la soluzione da 24 mg/mL deve essere diluita prima della somministrazione ad una concentrazione di 12 mg/mL, con una soluzione di NaCl allo 0,9% o una soluzione di glucosio al 5%, per evitare irritazioni locali delle vene periferiche. La diluizione e/o lo smaltimento delle quantità in eccesso deve essere eseguita in condizioni asettiche. Le soluzioni diluite devono essere utilizzate il prima possibile dopo la preparazione (vedere paragrafo 6.6).
    La tossicità renale del foscarnet può essere ridotta mediante un'adeguata idratazione del paziente. Si veda la sezione "Idratazione" di seguito.
    Se si utilizza un sistema di infusione a Y, infondere contemporaneamente da 0,5 a 1 litro di NaCl 0,9% o di glucosio 5%.
    Non somministrare altri prodotti nella stessa infusione.
    Quando il prodotto viene somministrato per infusione in una vena periferica, una simultanea idratazione per via endovenosa funge da diluizione (vedi “Idratazione”).
    Non somministrare altri prodotti nella stessa infusione. Quando il prodotto viene somministrato per infusione in una vena periferica, l'idratazione endovenosa simultanea funge da diluizione (vedere “Idratazione”).
    Schema di un sistema di infusione a Y
    Idratazione:
    Particolare attenzione dovrebbe essere data all'importanza di prevenire la tossicità renale del foscarnet assicurando che i pazienti ricevano un'adeguata idratazione.
    Se si utilizza un sistema di infusione a Y, devono essere infusi da 0,5 a 1 litro di NaCl allo 0,9% o glucosio al 5% contemporaneamente.
    Nei pazienti collaborativi, è stata utilizzata l'idratazione orale con regimi di idratazione simili.
    I pazienti clinicamente disidratati dovrebbero correggere la loro condizione prima di iniziare la terapia con foscarnet.
    Durata del trattamento:
    Un regime di induzione deve essere somministrato per 2 o 3 settimane o fino alla guarigione delle lesioni. La terapia di mantenimento per la retinite dovrebbe teoricamente continuare per un periodo più lungo.
    TABELLA POSOLOGICA
    Terapia di induzione
    Clearance della creatinina
    Creatinina sierica
    Viremia da CMV (HSCT)
    Retinite da CMV (AIDS)
    HSV
    (ml/kg/min)
    μmol/L
    Dose ogni 12 ore
    (mg/kg) come un'infusione da un'ora
    Dose ogni 8 ore
    (mg/kg) come un'infusione da un'ora
    Dose ogni 12 ore
    (mg/kg) come un'infusione da un'ora
    Dose ogni 8 fino a 12 ore (mg/kg) come un'infusione da un'ora
    >1,6
    < 110
    60
    60
    90
    40
    1,6 – 1,4
    110 – 120
    60
    55
    82
    37
    1,4 – 1,2
    120 – 140
    45
    49
    73
    33
    1,2 – 1,0
    140 – 170
    45
    42
    63
    28
    1,0 – 0,8
    170 – 210
    35
    35
    52
    24
    0,8 – 0,6
    210 – 237
    25
    28
    42
    19
    0,6 – 0,5
    237 – 244
    20
    21
    31
    14
    0,5 – 0,4
    244 - 250
    15
    21
    31
    14
    < 0,4
    > 250
    Trattamento non raccomandato
    Trattamento non raccomandato
    Trattamento non raccomandato
    Trattamento non raccomandato
    Terapia di mantenimento
    Clearance della creatinina
    Creatinina sierica
    Viremia da CMV (HSCT)
    Retinite da CMV (AIDS)
    (ml/kg/min)
    μmol/L
    (mg/kg in 2 ore)
    (mg/kg in 2 ore)
    >1,4
    < 120
    90
    Ogni 24 ore
    90 – 120
    Ogni 24 ore
    1,4 – 1,2
    120 – 140
    70
    Ogni 24 ore
    78 – 104
    Ogni 24 ore
    1,2 – 1,0
    140 – 170
    70
    Ogni 24 ore
    75 – 100
    Ogni 24 ore
    1,0 – 0,8
    170 – 210
    50
    Ogni 48 ore
    71 – 94
    Ogni 24 ore
    0,8 – 0,6
    210 – 237
    80
    Ogni 48 ore
    63 – 84
    Ogni 24 ore
    0,6 – 0,5
    237 – 244
    60
    Ogni 48 ore
    67 – 76
    Ogni 24 ore
    0,5 – 0,4
    244 - 250
    50
    Ogni 48 ore
    57 – 67
    Ogni 24 ore
    < 0,4
    > 250
    Trattamento non raccomandato
    Trattamento non raccomandato

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Foscarnet Kabi
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Foscarnet Kabi
    Foscarnet deve essere usato con cautela nei pazienti con ridotta funzionalità renale.
    Poiché durante la somministrazione di foscarnet si può verificare una compromissione della funzionalità renale, la creatinina sierica deve essere monitorata ogni due giorni durante la terapia di induzione e una volta alla settimana durante la terapia di mantenimento e devono essere effettuati adeguati aggiustamenti della dose in base alla funzione renale. Un'adeguata idratazione deve essere mantenuta in tutti i pazienti (vedere paragrafo 4.2). La funzionalità renale dei pazienti con malattia renale o in trattamento concomitante con altri medicinali nefrotossici deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafo 4.5).
    Questo medicinale contiene 962,5 mg di sodio per dose, equivalente al 48,1% dell'assunzione giornaliera massima raccomandata dall'OMS per sodio.
    La dose massima giornaliera di questo prodotto è equivalente al 144,4% dell'assunzione giornaliera massima raccomandata dall'OMS per il sodio.
    Foscarnet è considerato ricco di sodio. Questo dovrebbe essere tenuto particolarmente in considerazione per coloro che seguono una dieta a basso contenuto di sale.
    L'uso di Foscarnet deve essere evitato quando un carico salino non può essere tollerato (ad es. nella cardiomiopatia).
    A causa della propensione di foscarnet a chelare gli ioni metallici bivalenti, come il calcio, la somministrazione di questo medicinale può essere associata a una riduzione della concentrazione del calcio sierico ionizzato proporzionale alla velocità di infusione di foscarnet, che potrebbe non riflettersi nei livelli sierici totali di calcio.
    Gli elettroliti, in particolare calcio e magnesio, devono essere valutati prima e durante la terapia con foscarnet e qualsiasi carenza deve essere corretta.
    Foscarnet è stato associato a casi di prolungamento dell'intervallo QT e più raramente a casi di torsione di punta (vedere paragrafo 4.8). Pazienti con prolungamento noto esistente degli intervalli di conduzione cardiaca, in particolare QTc, pazienti con disturbi elettrolitici significativi (ipopotassiemia, ipomagnesiemia), bradicardia, nonché pazienti con patologie cardiache sottostanti come insufficienza cardiaca congestizia o che stanno assumendo farmaci noti per prolungare l'intervallo QT devono essere attentamente monitorati a causa dell'aumentato rischio di aritmia ventricolare. I pazienti devono essere avvisati di segnalare tempestivamente eventuali sintomi cardiaci.
    Foscarnet si deposita in denti, ossa e cartilagine. I dati sugli animali mostrano che il deposito è maggiore nei giovani animali. La sicurezza di foscarnet e il suo effetto sullo sviluppo scheletrico non sono stati studiati nei bambini. Si prega di fare riferimento alla sezione 5.3.
    Crisi convulsive, correlate ad alterazioni dei minerali e degli elettroliti plasmatici, sono stati associati al trattamento con foscarnet. Sono stati riportati casi di stato epilettico. Pertanto, i pazienti devono essere attentamente monitorati per tali cambiamenti e le loro potenziali sequele. Potrebbe essere necessaria l'integrazione di minerali ed elettroliti.
    Foscarnet viene escreto in alte concentrazioni nelle urine e può essere associato a significativa irritazione e/o ulcerazione genitale. Per prevenire irritazioni e ulcerazioni, si raccomanda una grande attenzione all'igiene personale e si raccomanda la pulizia dell'area genitale dopo ogni minzione.
    In caso di pazienti con parestesia delle estremità o nausea significativa, la velocità di infusione deve essere ridotta.
    Quando sono indicati i diuretici, si raccomandano i tiazidici.
    Sviluppo di resistenza: se la somministrazione di foscarnet non porta a una risposta terapeutica o porta a una condizione peggiorata dopo una risposta iniziale, ciò può derivare da una ridotta sensibilità dei virus verso foscarnet. In questo caso, si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con foscarnet e il cambio ad un altro medicinale appropriato.
    Quando foscarnet viene somministrato per la viremia da CMV, i pazienti devono essere attentamente monitorati per l'insorgenza di un'infezione organo-specifica. Se compaiono sintomi di infezione (malattia da CMV), la gestione terapeutica deve essere adattata.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Foscarnet Kabi
    Dal momento che foscarnet può compromettere la funzionalità renale, può verificarsi tossicità additiva se utilizzato in combinazione con altri farmaci nefrotossici come aminoglicosidi, amfotericina B, ciclosporina A, aciclovir, metotrexato e tacrolimus. Inoltre, poiché foscarnet può ridurre i livelli sierici di calcio ionizzato, si consiglia estrema cautela quando usato in concomitanza con altri farmaci noti per influenzare i livelli sierici di calcio, come la pentamidina e.v.. Compromissione renale e ipocalcemia sintomatica (segni di Trousseau e Chvostek) sono state osservate durante il trattamento concomitante con foscarnet e pentamidina e.v.. È stata segnalata un'anomala funzionalità renale in relazione all'uso di foscarnet in associazione con ritonavir e/o saquinavir.
    A causa del potenziale aumento del rischio di prolungamento dell'intervallo QT e di torsioni di punta, foscarnet deve essere usato con cautela con farmaci noti per prolungare l'intervallo QT, in particolare gli agenti antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina) e III (ad esempio amiodarone, sotalolo) o farmaci neurolettici. In caso di co-somministrazione deve essere eseguito un attento monitoraggio cardiaco.
    Non vi è alcuna interazione farmacocinetica con zidovudina (AZT), ganciclovir, didanosina (ddI), zalcitabina (ddC) o probenecid.
    Le interazioni farmaceutiche (incompatibilità con l'infusione) sono descritte nella sezione 6.2.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Fertilità
    Non sono disponibili dati relativi agli effetti di foscarnet sulla fertilità.
    Negli studi sugli animali non sono stati osservati effetti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3)
    Donne in età fertile/contraccezione maschile e femminile
    A causa del potenziale genotossico di foscarnet (vedere paragrafo 5.3), le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con foscarnet e per 7 mesi dopo il completamento del trattamento.
    Si raccomanda agli uomini di utilizzare misure contraccettive efficaci e di non procreare durante il trattamento con foscarnet e per 4 mesi dopo il completamento del trattamento.
    Gravidanza
    I dati sull'uso di foscarnet in donne in gravidanza non ci sono o sono limitati.
    Gli studi sugli animali sono insufficienti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    Foscarnet non è raccomandato durante la gravidanza.
    Allattamento
    Non ci sono informazioni sufficienti sull'escrezione di foscarnet nel latte materno.
    I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili negli animali hanno mostrato l'escrezione di foscarnet nel latte (per dettagli vedere paragrafo 5.3).
    Non è possibile escludere un rischio per neonati/lattanti. Foscarnet non deve essere usato durante l'allattamento al seno.
    Deve essere presa una decisione se interrompere l'allattamento al seno o interrompere/astenersi dalla terapia con foscarnet tenendo conto del beneficio dell'allattamento al seno per il bambino e dei benefici della terapia per la donna. In generale, le donne con infezione da HIV non devono allattare al seno per evitare di trasmettere l'HIV al bambino.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Foscarnet altera moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. A causa della malattia stessa e dei possibili effetti indesiderati di foscarnet (come vertigini e convulsioni, vedere paragrafo 4.8), la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari può essere compromessa. Si consiglia al medico di discutere questo aspetto con il paziente e, in base alle condizioni della malattia e alla tolleranza dei farmaci, fornire una raccomandazione nel singolo caso.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Foscarnet Kabi
    La maggior parte dei pazienti che ricevono foscarnet è gravemente immuno-compromessa e soffre di gravi infezioni virali. Lo stato fisico dei pazienti, la gravità della malattia di base, altre infezioni virali e terapie concomitanti contribuiscono agli eventi avversi osservati durante l'uso di foscarnet.
    Gli effetti indesiderati riportati con foscarnet durante gli studi clinici e la sorveglianza post-marketing sono riportati nella tabella sottostante. Sono elencati in base alla classificazione per sistemi e organi (SOC) e in ordine di frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1.000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non noto (non può essere stimato sulla base dei dati disponibili).
    Si noti che in questi studi clinici l'idratazione e l'attenzione al bilancio elettrolitico non sono state costantemente fornite; la frequenza di alcuni eventi avversi sarà inferiore quando si seguono le attuali raccomandazioni (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
    Tabella 1 frequenza delle reazioni avverse
    SOC
    Frequenza
    Reazione avversa
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Molto comune
    Granulocitopenia, anemia
    Comune
    Leucopenia, trombocitopenia, neutropenia
    Non comune
    Pancitopenia
    Disturbi del sistema immunitario
    Comune
    Sepsi
    Non nota
    Ipersensibilità (incluse reazioni anafilattiche), reazioni anafilattoidi
    Patologie endocrine
    Non nota
    Diabete insipido
    Disturbi del metabolismo e della
    nutrizione
    Molto comune
    Diminuzione dell'appetito, ipokaliemia, ipomagnesiemia, ipocalcemia
    Comune
    Iperfosfatemia, iponatremia, ipofosfatemia, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento della lattato deidrogenasi, ipercalcemia, disidratazione
    Non comune
    Acidosi
    Non nota
    Ipernatriemia
    Disturbi psichiatrici
    Comune
    Aggressività, agitazione, ansia, stato confusionale, depressione, nervosismo
    Non nota
    Cambiamenti nello stato mentale
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Capogiro, cefalea, parestesia
    Comune
    Coordinazione anormale, convulsioni, ipoestesia, contrazioni muscolari involontarie, neuropatia periferica, tremore
    Non nota
    Encefalopatia
    Patologie cardiache
    Comune
    Palpitazioni, tachicardia
    Non nota
    Elettrocardiogramma con QT prolungato, aritmia ventricolare, torsioni di punta
    Patologie vascolari
    Comune
    Ipertensione, ipotensione, tromboflebitea
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Diarrea, nausea, vomito
    Comune
    Dolore addominale, costipazione, dispepsia, pancreatite, emorragia gastrointestinale
    Non nota
    Ulcerazione esofagea
    Patologie epatobiliari
    Comune
    Funzionalità epatica anormale
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Molto comune
    Eruzione cutanea
    Comune
    Prurito
    Non comune
    Orticaria, angioedema
    Non nota
    Eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens Johnsonb
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Comune
    Mialgia
    Non nota
    Debolezza muscolare, miopatia, miosite, rabdomiolisi
    Patologie renali ed urinarie
    Comune
    Compromissione renale, insufficienza renale acuta, disuria, poliuria, proteinuria
    Non comune
    Disturbo tubulare renale Glomerulonefrite, sindrome nefrosica
    Non nota
    Dolore renale, acidosi tubulare renale, necrosi tubulare renale, necrosi tubulare acuta, nefropatia da cristalli, ematuria
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Comune
    Fastidio genitale e ulcerazionec
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Astenia, brividi, affaticamento, febbre
    Comune
    Malessere, edema, dolore toracicod, dolore nel sito di iniezione, infiammazione nel sito di iniezione
    Non nota
    Stravaso
    Esami diagnostici
    Molto comune
    Aumento della creatinina ematica, diminuzione dell'emoglobina
    Comune
    Diminuzione della clearance renale della creatinina, elettrocardiogramma anomalo, aumento della gamma-glutamiltransferasi, aumento della alanina aminotransferasi, aumento della aspartato aminotransferasi, aumento della lipasi
    Non comune
    Aumento delle amilasi, aumento della creatinina fosfochinasi ematica
    a È stata osservata tromboflebite nelle vene periferiche in seguito all'iniezione di soluzione di foscarnet non diluita.
    b Sono stati riportati casi di eruzioni vescicolo-bollose inclusi eritema multiforme, necrolisi epidermica tossica e sindrome di Stevens Johnson. Nella maggior parte dei casi, i pazienti stavano assumendo altri medicinali che sono stati associati a necrolisi epidermica tossica o a sindrome di Stevens Johnson.
    c Foscarnet è escreto in concentrazioni elevate nell'urina e può essere associato ad irritazione significativa e ad ulcerazione della zona genitale, in particolare dopo terapia prolungata.
    d È stato riportato dolore toracico transitorio come parte delle reazioni all'infusione di foscarnet.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Foscarnet Kabi
    Durante l'uso di foscarnet è stato segnalato sovradosaggio, il più alto è circa 20 volte la dose raccomandata. In alcuni casi si è trattato di sovradosaggio relativo, in quanto la dose di farmaci utilizzati non era stata prontamente aggiustata per un paziente con ridotta funzionalità renale.
    Ci sono casi per i quali nessuna conseguenza clinica era stata riportata a seguito del sovradosaggio.
    Lo schema degli eventi avversi riportato in associazione con un sovradosaggio di foscarnet è conforme al profilo degli eventi avversi noto per il farmaco.
    L'emodialisi aumenta l'eliminazione di foscarnet e può essere di beneficio nei casi rilevanti.

    Scadenza

    2 anni
    Dopo la prima apertura: il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Dopo diluizione:
    La stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata per 9 giorni a 25°C. Da un punto di vista
    microbiologico, a meno che il metodo di apertura e diluizione precluda il rischio di contaminazione microbica, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione in uso e le condizioni di conservazione prima dell'uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore.

    Conservazione

    Non refrigerare o congelare. Se refrigerato o esposto a temperature inferiori al punto di congelamento, possono verificarsi precipitazioni. Mantenendo il flacone a temperatura ambiente con agitazione ripetuta, il precipitato può essere riportato di nuovo in soluzione.
    Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura e/o diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

    Farmaci Equivalenti

    I farmaci equivalenti di Foscarnet Kabi a base di Foscarnet Sodico Esaidrato sono: Foscavir

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


       © 2022 EDRA S.p.A. - P.iva 08056040960
      DPO - dpo@lswr.it