Cos'č Firmagon?
Firmagon č un farmaco a base del principio attivo Degarelix Acetato , appartenente alla categoria degli Antagonisti delle gonadotropine e nello specifico Altri antagonisti ormonali e sostanze correlate. E' commercializzato in Italia dall'azienda Ferring S.p.A. .
Firmagon puņ essere prescritto con RicettaRR - medicinali soggetti a prescrizione medica .
Firmagon puņ essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Firmagon 120 mg polv. e solv. per soluz. iniett. uso sc 2 flac.ni + 2 sir. + 2 stantuf. + 2 adattat. + 2 aghi
Firmagon 80 mg polv. e solv. per soluz. iniett. uso sc 1 flac.no + 1 sir. + 1 stantuf. + 1 adattat. + 1 ago
Firmagon 80 mg polv. e solv. per soluz. iniett. uso sc 1 flac.no + 1 sir. + 1 stantuf. + 1 adattat. + 1 ago
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Ferring Pharmaceuticals A/S
Concessionario:Ferring S.p.A.
Ricetta:RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
Classe:A
Principio attivo:Degarelix Acetato
Gruppo terapeutico:Antagonisti delle gonadotropine
ATC:L02BX02 - Degarelix
Forma farmaceutica: Polvere
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Polvere
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Indicazioni
Perché si usa Firmagon? A cosa serve?
FIRMAGON è un antagonista dell'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) indicato:
- per il trattamento di pazienti maschi adulti con tumore della prostata ormono-dipendente in stadio avanzato;
- per il trattamento del tumore della prostata ormone-dipendente ad alto rischio localizzato e localmente avanzato in combinazione con la radioterapia;
- come trattamento neo-adiuvante prima della radioterapia in pazienti con tumore della prostata ormone dipendente localizzato o localmente avanzato ad alto rischio
Posologia
Come usare Firmagon: Posologia
Posologia
Dose iniziale
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Dose di mantenimento - somministrazione mensile
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240 mg somministrati in due iniezioni sottocutanee consecutive di 120 mg ciascuna
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80 mg somministrati in unica iniezione sottocutanea
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La prima dose di mantenimento deve essere somministrata un mese dopo la dose iniziale.
FIRMAGON può essere utilizzato come terapia neo-adiuvante o adiuvante in combinazione con la radioterapia in pazienti con tumore della prostata localizzato o localmente avanzato ad alto rischio.
L'effetto terapeutico di degarelix deve essere monitorato per mezzo di parametri clinici e dei livelli sierici dell'antigene prostatico specifico (PSA). Gli studi clinici hanno mostrato che la soppressione dei livelli di testosterone (T) avviene immediatamente dopo la somministrazione della dose iniziale, con livelli sierici di testosterone corrispondenti a quelli di una castrazione medica (T<0,5 ng/ml) nel 96% dei pazienti dopo 3 giorni e nel 100% dei pazienti dopo un mese. Il trattamento a lungo termine fino ad un anno con la dose di mantenimento ha mostrato nel 97% dei pazienti un livello di soppressione del testosterone (T<0,5 ng/ml) sostenuto nel tempo.
In caso di pazienti con risposta sub-ottimale, deve essere confermato che i livelli sierici di testosterone restino soppressi in modo sufficiente.
Poiché degarelix non induce innalzamenti di testosterone, non è necessario associare un antiandrogeno quale protezione verso l'innalzamento all'inizio della terapia.
Popolazioni speciali
Anziani, pazienti con compromissione epatica o renale:
Non è necessario adattare la dose negli anziani o nei pazienti con compromissione epatica o renale da lieve a moderata (vedere paragrafo 5.2). Non sono stati condotti studi in pazienti con compromissione epatica o renale grave e perciò si raccomanda cautela nel loro trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
Non c'è un uso specifico di FIRMAGON nei bambini e negli adolescenti nel trattamento di adulti maschi con cancro prostatico ormono-dipendente.
Modo di somministrazione
FIRMAGON deve essere ricostituito prima della somministrazione. Vedere paragrafo 6.6 per le istruzioni sulla ricostituzione e la somministrazione.
FIRMAGON è SOLO per uso sottocutaneo, non somministrare per via endovenosa.
La somministrazione per via intramuscolare non è raccomandata perché non è stata studiata.
FIRMAGON si somministra per iniezione sottocutanea nella zona addominale. Il sito di iniezione deve essere cambiato periodicamente. Le iniezioni devono essere effettuate in aree non sottoposte a pressione, ad esempio lontano da cinture o elastici e non vicino alle coste.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Firmagon
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati nel paragrafo 6.1.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Firmagon
Effetti sull'intervallo QT/QTc
La terapia di deprivazione androgenica a lungo termine può prolungare l'intervallo QT. Nello studio di conferma che ha messo a confronto FIRMAGON con leuprorelina sono stati effettuati elettrocardiogrammi (ECG) periodici (mensili) di controllo; con entrambe le terapie è stato osservato un intervallo QT/QTc superiore a 450 msec in circa il 20% dei pazienti e superiori a 500 msec nell'1% e 2% rispettivamente dei pazienti del gruppo degarelix e leuprorelina (vedere paragrafo 5.1).
FIRMAGON non è stato studiato in pazienti con anamnesi di intervallo QT corretto al di sopra di 450 msec, in pazienti con anamnesi positiva o fattori di rischio per torsione di punta e in pazienti in terapia concomitante con farmaci che possono prolungare l'intervallo QT. Pertanto, in tali pazienti deve essere attentamente valutato il rapporto rischio/beneficio del trattamento con FIRMAGON (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Uno studio approfondito sul QT ha mostrato che non vi era un effetto intrinseco di degarelix sull'intervallo QT/QTc (vedere paragrafo 4.8).
Compromissione epatica
Pazienti con problemi epatici noti o sospetti non sono stati inclusi negli studi clinici a lungo termine con degarelix. Sono stati osservati aumenti moderati, transitori di ALT e AST, non accompagnati da aumenti di bilirubina o da sintomi clinici. Si raccomanda il monitoraggio della funzionalità epatica nei pazienti con disordini epatici noti o sospetti durante il trattamento. La farmacocinetica di degarelix è stata studiata dopo somministrazione singola endovenosa in soggetti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale
Degarelix non è stato studiato in pazienti con insufficienza renale grave, perciò in tali pazienti si raccomanda cautela.
Ipersensibilità
Degarelix non è stato studiato in pazienti con anamnesi di asma grave non trattata, reazioni anafilattiche o orticaria grave o angioedema.
Variazioni della densità ossea
Nella letteratura medica sono stati riportati casi di diminuzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con GnRH agonisti. Si può supporre che lunghi periodi di soppressione dei livelli di testosterone nell'uomo possano avere effetti sulla densità ossea. La densità ossea non è stata misurata in corso di trattamento con degarelix.
Tolleranza al glucosio
Una riduzione della tolleranza al glucosio è stata osservata in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con GnRH agonisti. Può essere osservato lo sviluppo o l'aggravamento di diabete, pertanto i pazienti diabetici devono essere sottoposti a più frequente monitoraggio dei livelli ematici di glucosio quando siano sottoposti a terapia di deprivazione androgenica. L'effetto di degarelix sui livelli di insulina e glucosio non è stato studiato.
Malattie cardiovascolari
In pazienti sottoposti a trattamento di deprivazione androgenica, sono state riportate in letteratura malattie cardiovascolari quali ictus e infarto del miocardio. Pertanto, si devono tenere in considerazione tutti i fattori di rischio cardiovascolare.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Firmagon
Non sono stati condotti studi formali di interazione tra farmaci.
Dato che il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l'intervallo QTc, deve essere attentamente valutato l'uso contemporaneo di degarelix con farmaci noti per prolungare l'intervallo QTc o farmaci capaci di indurre torsione di punta, ad esempio farmaci antiaritmici di classe IA (es. chinidina, disopiramide) o di classe III (es. amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, , moxifloxacina, antipsicotici, ecc. (vedere paragrafo 4.4).
Degarelix non è un substrato del sistema CYP450 umano e non ha mostrato alcuna induzione o inibizione in vitro di CYP1A2, CYP2C8, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6, CYP2E1, o CYP3A4/5. Perciò sono improbabili interazioni farmacocinetiche clinicamente significative tra farmaci legate ai citati isoenzimi.
Fertilitą, gravidanza e allattamento
Gravidanza e allattamento
Non ci sono indicazioni per l'uso di FIRMAGON nelle donne.
Fertilità
FIRMAGON può inibire la fertilità maschile finchè il testosterone è soppresso.
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
FIRMAGON non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Fatica e senso di barcollamento sono effetti indesiderati comuni che possono influenzare la capacità di guidare o di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Firmagon
Riassunto del profilo di sicurezza
Gli effetti indesiderati più comunemente osservati durante il trattamento con degarelix in studi di conferma di fase III (N=409) sono dovuti agli effetti fisiologici attesi della soppressione di testosterone, e comprendono vampate e aumento di peso (osservati nel 25% e nel 7%, rispettivamente, dei pazienti trattati per un anno), o reazioni avverse al sito di iniezione. È stata riportata la comparsa transitoria di brividi, febbre o sintomi simil-influenzali (rispettivamente nel 3%, 2% e 1% dei pazienti) qualche ora dopo la somministrazione.
Le reazioni avverse al sito di iniezione riportate sono state soprattutto dolore ed eritema, riportati nel 28% e 17% dei pazienti, rispettivamente, sono stati riportati con minore frequenza gonfiore (6%), indurimento (4%) e formazione di noduli (3%). Questi eventi si sono verificati soprattutto con la dose iniziale mentre durante la terapia di mantenimento alla dose di 80 mg l'incidenza di questi eventi ogni 100 iniezioni è stata: 3 per dolore e <1 per eritema, gonfiore, noduli e indurimento. Gli eventi avversi riportati sono stati per la maggior parte transitori, di intensità da lieve a moderata e hanno portato a pochi casi di interruzione (<1%). Sono state riportate molto raramente reazioni gravi al sito di iniezione quali infezioni al sito di iniezione, ascesso al sito di iniezione o necrosi al sito di iniezione che possono richiedere trattamento chirurgico/drenaggio.
Tabella delle reazioni avverse
La frequenza degli effetti indesiderati sotto riportati è definita secondo le convenzioni seguenti:
molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 e < 1/10); non comune (≥ 1/1.000 e < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1000) e molto raro (< 1/10.000). Per ogni gruppo di frequenza gli effetti indesiderati sono presentati in ordine discendente di gravità.
Tabella 1: Frequenza delle reazioni avverse riportate in 1259 pazienti trattati per un totale di 1781 pazienti in un anno (studi di fase II e III) e dalle segnalazioni post-marketing
Sistemi e organi secondo MedDRA (SOC)
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Molto comuni
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Comuni
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Non comuni
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Rare
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Disordini del sistema ematico e linfatico
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Anemia*
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Febbre neutropenica
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Disordini del sistema immunitario
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Ipersensibilità
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Reazioni anafilattoidi
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Aumento di peso*
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Iperglicemia/Diabete mellito, aumento del colesterolo, diminuzione di peso, diminuzione dell'appetito, variazioni del calcio ematico
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Disturbi psichiatrici
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Insonnia
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Depressione, diminuzione della libido*
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Disordini del Sistema Nervoso
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Capogiri, cefalea
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Alterazioni psichiche, ipoestesia
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Disordini dell'occhio
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Visione offuscata
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Disturbi cardiaci
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Aritmia cardiaca (compresa fibrillazione atriale), palpitazioni, prolungamento dell'intervallo QT* (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
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Infarto del miocardio, insufficienza cardiaca
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Disordini vascolari
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Vampate*
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Ipertensione, reazioni vasovagali (compresa ipotensione)
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Disordini dell'apparato respiratorio, toracico e del mediastino
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Dispnea
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Disordini gastrointestinali
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Diarrea, nausea
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Costipazione, vomito, dolore addominale, disturbi addominali, secchezza della bocca
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Disordini epatobiliari
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Aumento delle transaminasi epatiche
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Aumento della bilirubina, aumento della fosfatasi alcalina
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Disordini della cute e del tessuto sottocutaneo
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Iperidrosi (compresa sudorazione notturna)*, eruzione cutanea
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Orticaria, noduli cutanei, alopecia, prurito, eritema
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Disordini muscoloscheletrici, del tessuto connettivo e delle ossa
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Dolore e disturbi muscoloscheletrici
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Osteoporosi/osteopenia, artralgia, debolezza muscolare, spasmi muscolari, edema/rigidità articolare
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Rabdomiolisi
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Disordini renali e urinari
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Pollachiuria, urgenza minzionale, disuria, nicturia, compromissione renale, incontinenza
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Disordini dell'apparato riproduttivo e della mammella
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Ginecomastia*, atrofia testicolare*, disfunzione erettile*
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Dolore testicolare, dolore al seno, dolore pelvico, irritazione genitale, insufficienza eiaculatoria
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Disordini generali e al sito di somministrazione
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Reazioni avverse al sito di iniezione
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Brividi, febbre, fatica*, sindrome simil-influenzale
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Malessere, edema periferico
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*Conseguenza fisiologica nota della soppressione di testosterone
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Variazioni dei parametri di laboratorio
Le variazioni dei parametri di laboratorio osservate durante un anno di trattamento nello studio di conferma di fase III (N=409) sono risultate nello stesso intervallo sia nel gruppo trattato con degarelix che in quello trattato con GnRH-agonista (leuprorelina) quale farmaco di confronto. Valori marcatamente anormali (>3*LSN) delle transaminasi epatiche (ALT, AST e GGT) sono stati osservati nel 2-6% dei pazienti con valori normali all'inizio del trattamento dopo terapia con entrambi i farmaci. Nei pazienti con valori normali prima del trattamento, sono state osservate diminuzioni marcate dei valori ematologici, ematocrito (<0,37) ed emoglobina (<115 g/l), rispettivamente nel 40% e 13-15% dopo trattamento con entrambi i farmaci. Non è noto in quale misura tale diminuzione dei valori ematologici sia attribuibile alla patologia sottostante oppure sia conseguenza della terapia da deprivazione androgenica. Valori marcatamente anormali di potassio (>5,8 mmol/l), creatinina (>177 µmol/l) e BUN (>10,7 mmol/l) in pazienti con valori normali prima del trattamento, sono stati osservati rispettivamente nel 6%, 2% e 15% dei pazienti trattati con degarelix e nel 3%, 2% e 14% dei pazienti trattati con leuprorelina.
Variazioni nei valori ECG
Le variazioni delle misurazioni ECG osservate durante un anno di trattamento nello studio di conferma di fase III (N=409) sono risultate nello stesso intervallo sia nel gruppo trattato con degarelix che in quello trattato con GnRH-agonista (leuprorelina) quale farmaco di confronto. Tre pazienti (<1%) su 409 nel gruppo degarelix e 4 (2%) su 201 nel gruppo leuprorelina 7,5 mg, hanno avuto un QTcF>500 msec. Dai valori basali alla fine dello studio le variazioni medie del QTcF sono state di 12,0 msec nel gruppo degarelix e di 16,7 msec nel gruppo leuprorelina.
La mancanza di effetto intrinseco di degarelix su ripolarizzazione cardiaca (QTcF), frequenza cardiaca, conduzione AV, depolarizzazione cardiaca, o sulla morfologia dell'onda T o U è stata confermata da uno studio approfondito sul QT in soggetti sani (N=80) che ricevevano un'infusione e.v. di degarelix nell'arco di 60 min, raggiungendo una Cmax media di 222 ng/ml, approssimativamente 3-4 volte la Cmax ottenuta durante il trattamento del cancro prostatico.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette dopo che si verificano l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Firmagon
Non ci sono esperienze cliniche sugli effetti di un sovradosaggio acuto di degarelix. In caso di sovradosaggio il paziente deve essere attentamente monitorato e, se considerato necessario, deve essere somministrata una terapia di supporto.
Scadenza
3 anni.
Dopo ricostituzione
È stata dimostrata stabilità chimico-fisica durante l'uso per 2 ore a 25°C. Da un punto di vista microbiologico, a meno che il metodo di ricostituzione escluda il rischio di contaminazione batterica, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni d'uso sono responsabilità dell'utilizzatore.
Conservazione
Nessuna speciale precauzione.
Per le condizioni di conservazione del prodotto ricostituito vedere paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
Polvere
Mannitolo (E421)
Solvente
Acqua per preparazioni iniettabili