Cos'č Ferinject?
Ferinject č un farmaco a base del principio attivo Carbossimaltosio Ferrico , appartenente alla categoria degli Antianemici e nello specifico Ferro, preparati parenterali. E' commercializzato in Italia dall'azienda Vifor Pharma Italia s.r.l. .
Ferinject puņ essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Ferinject puņ essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Ferinject 50 mg/ml dispersione iniettabile per infusione 1 flaconcino 10 ml
Ferinject 50 mg/ml dispersione iniettabile per infusione 5 flaconcini 2 ml
Ferinject 50 mg/ml dispersione iniettabile per infusione 5 flaconcini 2 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: Vifor France S.A.
Concessionario:Vifor Pharma Italia s.r.l.
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:H
Principio attivo:Carbossimaltosio Ferrico
Gruppo terapeutico:Antianemici
ATC:B03AC - Ferro, preparati parenterali
Forma farmaceutica: Dispersione
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Dispersione
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Indicazioni
Perché si usa Ferinject? A cosa serve?
Ferinject è indicato per il trattamento della carenza di ferro, quando (vedere paragrafo 5.1):
- i preparati a base di ferro per via orale sono inefficaci.
- i preparati a base di ferro per via orale non possono essere usati.
- si ravvisa la necessità clinica di una rapida disponibilità di ferro.
La diagnosi della carenza di ferro deve essere effettuata sulla base dei test di laboratorio.
Posologia
Come usare Ferinject: Posologia
Monitorare attentamente i pazienti per segni e sintomi di reazioni di ipersensibilità durante e dopo ogni somministrazione di Ferinject.
Ferinject deve essere somministrato solamente nel caso in cui sia immediatamente disponibile del personale addestrato a valutare e gestire reazioni anafilattiche, in una struttura dove possono essere garantite delle complete apparecchiature per la rianimazione. Il paziente deve essere tenuto sotto osservazione in relazione alle reazioni avverse per almeno 30 minuti dopo ogni somministrazione di Ferinject (vedere paragrafo 4.4).
Posologia
La posologia di Ferinject segue un approccio graduale: [1] determinazione del fabbisogno di ferro individuale, [2] calcolo e somministrazione della(e) dose(i) di ferro e [3] valutazioni post-ripristino dei valori di ferro. Questi passaggi sono illustrati qui di seguito:
Passaggio 1: Determinazione del fabbisogno di ferro
Il fabbisogno di ferro individuale per il ripristino con l'aiuto di Ferinject è determinato sulla base del peso corporeo e del livello di emoglobina (Hb) del paziente. Per la determinazione del fabbisogno di ferro, fare riferimento alla Tabella 1:
Tabella 1: Determinazione del fabbisogno di ferro
Hb
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Peso corporeo del paziente
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g/dL
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mmol/L
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inferiore a 35 kg
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da 35 kg a <70 kg
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≥ 70 kg e oltre
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<10
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<6,2
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500 mg
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1.500 mg
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2.000 mg
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da 10 a <14
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da 6,2 a <8,7
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500 mg
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1.000 mg
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1.500 mg
|
≥14
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≥8,7
|
500 mg
|
500 mg
|
500 mg
|
La carenza di ferro deve essere confermata da test di laboratorio, come indicato al paragrafo 4.1.
Passaggio 2: Calcolo e somministrazione della(e) massima(e) dose(i) individuale(i) di ferro
In base al fabbisogno di ferro determinato sopra, la(e) dose(i) appropriata(e) di Ferinject devono essere somministrate tenendo conto di quanto segue:
Una singola somministrazione di Ferinject non deve superare:
- 15 mg di ferro/kg di peso corporeo (per la somministrazione mediante iniezione endovenosa) o 20 mg ferro/kg di peso corporeo (per la somministrazione mediante infusione endovenosa)
- 1.000 mg di ferro (20 mL di Ferinject)
La dose massima cumulativa raccomandata di Ferinject è 1.000 mg di ferro (20 mL di Ferinject) alla settimana.
Passaggio 3: Valutazioni post-ripristino dei valori di ferro
Il medico deve eseguire una rivalutazione in base alle condizioni del singolo paziente. Il livello di Hb deve essere rivalutato ad almeno 4 settimane dopo l'ultima somministrazione di Ferinject per lasciare un tempo sufficiente per l'eritropoiesi e l'utilizzazione del ferro. Nel caso in cui il paziente richieda un'ulteriore ripristino di ferro, è necessario ricalcolarne il fabbisogno usando la Tabella 1, sopra (vedere paragrafo 5.1).
Popolazione speciale - Pazienti con malattia renale cronica emodialisi-dipendente
In pazienti con malattia renale cronica emodialisi-dipendente una singola dose massima giornaliera di 200 mg di ferro non deve essere superata (vedere anche paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica
L'uso di Ferinject non è stato studiato nei bambini, pertanto questo medicinale non è raccomandato nei bambini al di sotto di 14 anni.
Modo di somministrazione
Ferinject deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa:
- mediante iniezione o
- mediante infusione o
- durante una seduta di emodialisi immesso non diluito direttamente nell'ingresso venoso del dializzatore
Ferinject non deve essere somministrato per via sottocutanea o intramuscolare.
Iniezione endovenosa
Ferinject può essere somministrato mediante iniezione endovenosa usando una dispersione non diluita. La dose singola massima è 15 mg di ferro/kg di peso corporeo ma non deve superare 1.000 mg di ferro. Le velocità di somministrazione sono mostrate nella Tabella 2:
Tabella 2: Velocità di somministrazione di Ferinject per iniezione endovenosa
Volume di Ferinject richiesto
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Dose di ferro equivalente
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Velocità di somministrazione/Tempo di somministrazione minimo
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da 2
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a
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4 mL
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da 100
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a
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200 mg
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Nessun tempo minimo prescritto
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da >4
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a
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10 mL
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da >200
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a
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500 mg
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100 mg di ferro/min
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da >10
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a
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20 mL
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da >500
|
a
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1.000 mg
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15 minuti
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Infusione endovenosa
Ferinject può essere somministrato mediante infusione endovenosa; in questo caso deve essere diluito. La dose singola massima è 20 mg di ferro/kg di peso corporeo ma non deve superare 1.000 mg di ferro.
Per infusione, Ferinject deve essere diluito esclusivamente in una soluzione sterile di sodio cloruro allo 0,9% m/V come mostrato nella Tabella 3. Nota: per ragioni di stabilità, Ferinject non deve essere diluito a concentrazioni inferiori a 2 mg di ferro/mL (escluso il volume della dispersione di Carbossimaltosio Ferrico). Per ulteriori istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Tabella 3: Piano di diluizione di Ferinject per infusione endovenosa
Volume di Ferinject richiesto
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Dose di ferro equivalente
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Quantità massima di soluzione sterile di sodio cloruro allo 0,9% m/V
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Tempo minimo di somministrazione
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da 2
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a
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4 mL
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da 100
|
a
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200 mg
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50 mL
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Nessun tempo minimo prescritto
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da >4
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a
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10 mL
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da >200
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a
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500 mg
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100 mL
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6 minuti
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da >10
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a
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20 mL
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da >500
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a
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1.000 mg
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250 mL
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15 minuti
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Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Ferinject
L'uso di Ferinject è controindicato in caso di:
- Ipersensibilità al principio attivo, a Ferinject o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Nota ipersensibilità grave ad altri prodotti a base di ferro per uso parenterale.
- Anemia non attribuibile a carenza di ferro, ad es. altra anemia microcitica.
- Evidenza di sovraccarico di ferro o disturbi dell'utilizzo del ferro.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Ferinject
Reazioni di ipersensibilità
Preparazioni a base di ferro somministrati per via parenterale possono causare reazioni di ipersensibilità che includono reazioni anafilattiche/anafilattoidi gravi e potenzialmente fatali. Sono state anche segnalate reazioni di ipersensibilità dopo dosi di complessi a base di ferro per uso parenterale già somministrate in precedenza e senza incidenti. Sono stati segnalati casi di reazioni di ipersensibilità che sono progrediti fino alla sindrome di Kounis (arteriospasmo coronarico allergico acuto che può provocare infarto miocardico, vedere paragrafo 4.8).
Il rischio aumenta per i pazienti con allergie note che includono allergie ai farmaci, compresi i pazienti con anamnesi di asma grave, eczema o altre allergie atopiche.
Esiste anche un aumento del rischio di reazioni di ipersensibilità ai complessi a base di ferro per uso parenterale in pazienti in condizioni infiammatorie o di natura immunitaria (per. es. lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide).
Ferinject deve essere somministrato solamente nel caso in cui sia immediatamente disponibile del personale addestrato a valutare e gestire reazioni anafilattiche, in una struttura dove possono essere garantite delle complete apparecchiature per la rianimazione. Ogni paziente deve essere tenuto sotto osservazione in relazione alle reazioni avverse per almeno 30 minuti dopo ogni somministrazione di Ferinject.
Se durante la somministrazione si presentano reazioni di ipersensibilità o segni di intolleranza, si deve interrompere il trattamento immediatamente Devono essere disponibili apparecchiature per la rianimazione cardiorespiratoria e attrezzature per gestire reazioni acute anafilattiche/anafilattoidi, che comprendono una soluzione iniettabile di adrenalina 1:1000. Deve essere somministrato in modo appropriato un trattamento ulteriore di antistaminici e/o corticosteroidi.
Osteomalacia ipofosfatemica
Ipofosfatemia sintomatica che causa osteomalacia e fratture che richiedono un intervento clinico incluso un intervento chirurgico è stata segnalata dall'esperienza post marketing. Ai pazienti deve essere chiesto di consultare un medico se avvertono un peggioramento dell'affaticamento con mialgie o dolore osseo. Il fosfato sierico deve essere monitorato nei pazienti che ricevono somministrazioni multiple a dosi più elevate o un trattamento a lungo termine e in quelli con fattori di rischio esistenti per ipofosfatemia. In caso di ipofosfatemia persistente, il trattamento con Carbossimaltosio Ferrico deve essere rivalutato.
Compromissione epatica o danno renale
Nei pazienti con disfunzione epatica, il ferro per via parenterale deve essere somministrato solo dopo un'attenta valutazione del rapporto beneficio /rischio. La somministrazione di ferro per via parenterale deve essere evitata nei pazienti con disfunzione epatica in cui il sovraccarico di ferro sia un fattore precipitante, in particolare in caso di porfiria cutanea tarda (PCT). Si raccomanda di tenere sotto attento controllo lo stato marziale al fine di evitare il sovraccarico di ferro.
Non sono disponibili dati relativi alla sicurezza di dosi singole maggiori a 200 mg di ferro in pazienti affetti da malattie renali croniche dipendenti da emodialisi.
Infezione
Il ferro per via parenterale deve essere usato con cautela in caso di infezione acuta o cronica, asma, eczema o allergie atopiche. Si raccomanda di interrompere il trattamento con Ferinject nei pazienti con batteriemia in corso. Quindi, in pazienti con infezione cronica deve essere eseguita una valutazione del rapporto beneficio/rischio, tenendo in considerazione la soppressione dell'eritropoiesi.
Stravaso
Durante la somministrazione di Ferinject è necessario usare cautela per evitare stravaso. Lo stravaso di Ferinject nella sede della somministrazione può dar luogo a irritazione della cute e a colorazione marrone potenzialmente di lunga durata della sede della somministrazione. In caso di stravaso, la somministrazione di Ferinject deve essere immediatamente interrotta.
Eccipienti
Questo medicinale contiene fino a un massimo di 5,5 mg (0,24 mmol) di sodio per mL di dispersione non diluita, equivalente allo 0,3% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Popolazione pediatrica
L'uso di Ferinject non è stato studiato nei bambini.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Ferinject
L'assorbimento di ferro per via orale è ridotto in caso di somministrazione concomitante di preparati a base di ferro per via parenterale. Pertanto, se richiesto, la terapia marziale per via orale non deve essere iniziata per almeno 5 giorni dopo l'ultima somministrazione di Ferinject.
Fertilitą, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Esistono dati limitati sull'uso di Ferinject nelle donne in gravidanza (vedere paragrafo 5.1). Pertanto prima dell'uso in gravidanza è necessaria un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio e Ferinject non deve essere usato in gravidanza se non chiaramente necessario.
Un'anemia da carenza di ferro che si presenta nel primo trimestre di gravidanza può in molti casi essere trattata con ferro per via orale. Il trattamento con Ferinject deve essere limitato al secondo e al terzo trimestre se si giudica che il beneficio superi il rischio potenziale sia per la madre che per il feto.
La bradicardia fetale può verificarsi in seguito alla somministrazione di ferro parenterale. Di solito è transitoria e conseguenza di una reazione di ipersensibilità nella madre. Il feto deve essere attentamente monitorato durante la somministrazione endovenosa di ferro parenterale alle donne in gravidanza.
I dati sugli animali indicano che il ferro rilasciato da Ferinject può attraversare la barriera placentare e che l'uso durante la gravidanza può influire sullo sviluppo scheletrico del feto (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Gli studi clinici hanno dimostrato che il trasferimento di ferro da Ferinject nel latte materno è trascurabile (≤1%). Sulla base dei dati limitati disponibili sulle donne in allattamento, è improbabile che Ferinject rappresenti un rischio per il lattante.
Fertilità
Non ci sono dati sugli effetti di Ferinject sulla fertilità umana. La fertilità non è stata alterata dopo una terapia con Ferinject in studi sugli animali (vedere paragrafo 5.3).
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
È improbabile che Ferinject alteri la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Ferinject
La Tabella 4 presenta le reazioni avverse da farmaci (ADR) riportate durante studi clinici in cui >8.000 soggetti hanno ricevuto Ferinject nonché quelle riportate dall'esperienza successiva all'immissione in commercio (per i dettagli vedere le note della tabella).
L'ADR riportata più spesso è la nausea (presente nel 2,9% dei soggetti), seguita da reazioni in sede di iniezione/infusione, ipofosfatemia, cefalea, vampate, capogiro e ipertensione. Le reazioni in sede di iniezione/infusione comprendono parecchie ADR che singolarmente sono non comuni o rare.
L'ADR più grave è rappresentata da reazioni anafilattoidi/anafilattiche (rare); sono stati riportati decessi. Per ulteriori dettagli vedere il paragrafo 4.4.
Tabella 4: Reazioni avverse da farmaci osservate durante le sperimentazioni cliniche e l'esperienza post-immissione in commercio
Classificazione per sistemi e organi
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Comune (≥1/100, <1/10)
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Non comune (≥1/1.000, <1/100)
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Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
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Non nota(1)
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Disturbi del sistema immunitario
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Ipersensibilità
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Reazioni anafilattoidi/ anafilattiche
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Ipofosfatemia
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Patologie del sistema nervoso
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Cefalea, capogiri
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Parestesia, disgeusia
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Perdita di coscienza(1)
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Disturbi psichiatrici
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Ansia(2)
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Patologie cardiache
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Tachicardia
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Sindrome di Kounis(1)
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Patologie vascolari
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Vampate, ipertensione
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Ipotensione
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Flebite, sincope(2), presincope(2)
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dispnea
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Broncospasmo(2)
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Patologie gastrointestinali
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Nausea
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Vomito, dispepsia, dolore addominale, costipazione, diarrea
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Flatulenza
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Prurito, orticaria, eritema, eruzione cutanea(3)
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Angioedema(2), pallore(2), alterazione del colore della pelle a distanza(2)
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Edema della faccia(1)
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Mialgia, lombalgia, artralgia, dolore agli arti, spasmi muscolari
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Osteomalacia ipofosfatemica(1)
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Reazioni nella sede di iniezione/infusione(4)
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Febbre, affaticamento, dolore toracico, edema periferico, brividi
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Malessere, malattia simil-influenzale (con insorgenza da alcune ore a diversi giorni)(2)
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Esami diagnostici
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Aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, aumento della gamma glutamil transferasi, aumento dei livelli ematici di lattato deidrogenasi, aumento della fosfatasi alcalina ematica
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1 ADR riportate esclusivamente in ambito post-immissione in commercio, stimate come rare.
2 ADR riportate in ambito post-immissione in commercio sono state osservate anche in ambito clinico.
3 Include i seguenti termini preferiti: eruzione cutanea (singola ADR determinata come non comune) ed esantema eritematoso, generalizzato, maculare, maculo-papulare, pruriginoso (tutte le singole ADR determinate come rare).
4 Include, ma non solo, i seguenti termini preferiti: dolore, ematoma, alterazione del colore, stravaso, irritazione, reazione in sede di iniezione/infusione (tutte le singole ADR determinate come non comuni) e parestesia (singola ADR determinata come rara).
Nota: ADR = reazione avversa da farmaci.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo:
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ferinject
La somministrazione di Ferinject in quantità superiore a quella necessaria per correggere la carenza di ferro al momento della somministrazione può provocare un accumulo di ferro nei siti di deposito, portando infine a emosiderosi. Il monitoraggio dei parametri marziali, quali ferritina sierica e saturazione della transferrina, può essere utile nel rilevamento dell'accumulo di ferro. Se si verifica un accumulo di ferro, trattare in base alla pratica medica standard, per esempio, prendere in considerazione l'uso di un chelante del ferro.
Scadenza
Periodo di validità del medicinale come confezionato per la vendita:
3 anni.
Periodo di validità dopo la prima apertura del contenitore:
Dal punto di vista microbiologico, i preparati per somministrazione parenterale devono essere utilizzati immediatamente.
Se non vengono utilizzati immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione sono di responsabilità dell'utilizzatore. La somministrazione del prodotto deve avvenire in condizioni asettiche controllate e validate.
La stabilità chimica e fisica del prodotto in uso è stata dimostrata per 7 giorni a 30°C.
Periodo di validità in contenitori di polietilene e polipropilene dopo diluizione con soluzione sterile di sodio cloruro allo 0,9% m/V:
Dal punto di vista microbiologico, i preparati per somministrazione parenterale devono essere utilizzati immediatamente dopo la diluizione con soluzione sterile di sodio cloruro allo 0,9% m/V.
Se non vengono utilizzati immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell'utilizzo sono di responsabilità dell'utilizzatore e di norma non superano le 24 ore tra i 2 e gli 8°C.
La stabilità chimica e fisica del prodotto in uso è stata dimostrata per 72 ore a 30°C a concentrazioni di 2 mg/mL e 5 mg/mL.
Periodo di validità in siringa di polipropilene (non diluito):
Dal punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima dell'utilizzo sono di responsabilità dell'utilizzatore e di norma non superano le 24 ore tra i 2 e gli 8°C.
La stabilità chimica e fisica del prodotto in uso è stata dimostrata per 72 ore a 30°C.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce. Non conservare a temperatura superiore ai 30°C. Non congelare.
Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione o la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Elenco degli eccipienti
Sodio idrossido (per l'aggiustamento del pH)
Acido cloridrico (per l'aggiustamento del pH)
Acqua per preparazioni iniettabili