Fenofibrato EG

    Ultimo aggiornamento: 22/10/2024

    Cos'è Fenofibrato EG?

    Fenofibrato EG è un farmaco a base del principio attivo Fenofibrato, appartenente alla categoria degli Ipolipemizzanti e nello specifico Fibrati. E' commercializzato in Italia dall'azienda EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG.

    Fenofibrato EG può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Fenofibrato EG 145 mg 30 compresse

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Fenofibrato
    Gruppo terapeutico: Ipolipemizzanti
    ATC: C10AB05 - Fenofibrato
    Forma farmaceutica: compressa


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    Indicazioni

    Perché si usa Fenofibrato EG? A cosa serve?
    Fenofibrato EG è indicato in aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione ponderale) per:
    • Trattamento dell'ipertrigliceridemia grave con o senza bassi livelli di colesterolo HDL.
    • Iperlipidemia mista quando una statina è controindicata o non tollerata.
    • Iperlipidemia mista nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare, in aggiunta a una statina, quando i livelli di trigliceridi e di colesterolo HDL non sono adeguatamente controllati.

    Posologia

    Come usare Fenofibrato EG: Posologia
    Le misure dietetiche iniziate prima della terapia devono essere continuate. La risposta alla terapia deve essere monitorata determinando i livelli sierici dei lipidi. Se non è stata raggiunta una risposta adeguata dopo diversi mesi (es. 3 mesi), devono essere prese in considerazione misure terapeutiche complementari o differenti.
    Posologia
    Adulti
    La dose raccomandata è di una compressa da 145 mg di Fenofibrato una volta al giorno.
    I pazienti già in terapia con una capsula da 200 mg di fenofibrato o una compressa da 160 mg di fenofibrato possono passare ad una compressa di fenofibrato da 145 mg senza ulteriori aggiustamenti della dose.
    Popolazioni speciali
    Pazienti anziani (≥ 65 anni)
    Non è necessaria alcuna modifica di dosaggio. Si raccomanda la dose abituale, tranne nei casi di ridotta funzione renale con una velocità di filtrazione glomerulare <60 ml/min/1,73 m2 (vedere Pazienti con danno renale).
    Pazienti con danno renale
    Il fenofibrato non deve essere usato in presenza di grave compromissione renale, definita come eGFR < 30 ml/min per 1,73 m2.
    Se la eGFR si colloca tra 30 e 59 ml/min per 1,73 m2, il dosaggio di fenofibrato non deve superare i 100 mg standard o i 67 mg micronizzati per mono-somministrazione giornaliera.
    Se, durante il follow-up, si riscontra una riduzione persistente della eGFR a < 30 ml/min per 1,73 m2, il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto.
    Compromissione epatica
    L'uso di fenofibrato non è raccomandato in pazienti con compromissione epatica a causa di mancanza di dati disponibili.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di fenofibrato in bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite. Pertanto, l'uso di fenofibrato non è raccomandato in questi soggetti.
    Modo di somministrazione
    Le compresse possono essere assunte in qualsiasi momento della giornata, sia ai pasti che lontano dai pasti (vedere paragrafo 5.2). Le compresse devono essere deglutite intere con un bicchiere d'acqua.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Fenofibrato EG
    • Insufficienza epatica (compresa la cirrosi biliare e persistenti anomalie della funzione epatica di natura non chiara, come ad esempio aumento persistente delle transaminasi sieriche);
    • malattia della colecisti;
    • insufficienza renale grave (velocità di filtrazione glomerulare stimata < 30 ml/min/1,73 m2);
    • pancreatite acuta o cronica ad eccezione della pancreatite acuta dovuta a grave ipertrigliceridemia;
    • nota fotoallergia o reazione di fototossicità durante il trattamento con fibrati o ketoprofene;
    • ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Fenofibrato EG
    Cause secondarie dell'iperlipidemia
    Cause secondarie dell'ipercolesterolemia, quali diabete mellito di tipo 2 non controllato, ipotiroidismo, sindrome nefrotica, disproteinemia, malattia epatica ostruttiva, trattamento farmacologico (sospetto di iatrogenesi, ad esempio da diuretici, β-bloccanti, estrogeni, progestinici e contraccettivi orali combinati, agenti immunosoppressori e inibitori delle proteasi) o alcolismo, devono essere trattati adeguatamente prima di iniziare la terapia con Fenofibrato.
    In questi casi si deve accertare se l'iperlipidemia è di natura primaria o secondaria (possibile aumento dei valori lipidici causato dalle patologie e dagli agenti terapeutici elencati sopra).
    Funzione epatica
    Come per altri agenti ipolipemizzanti, sono stati segnalati, in alcuni pazienti, aumenti dei livelli delle transaminasi.
    Nella maggioranza dei casi questi aumenti sono stati di carattere transitorio, lieve e asintomatico. Si raccomanda di monitorare i livelli di transaminasi ogni 3 mesi durante i primi 12 mesi di trattamento e, successivamente, periodicamente.
    Deve essere posta attenzione ai pazienti che sviluppano un aumento dei livelli di transaminasi e il trattamento deve essere interrotto se i livelli di AST (SGOT) e ALT (SGPT) aumentano più di tre volte rispetto al limite superiore del normale intervallo. In presenza di sintomi indicativi di un'epatite (ad es. ittero, prurito) e la diagnosi è confermata da esami di laboratorio, il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto.
    Pancreas
    È stata segnalata pancreatite in pazienti che assumono fenofibrato (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Ciò può rappresentare una mancata efficacia in pazienti con ipertrigliceridemia grave o un effetto diretto del farmaco o un fenomeno secondario mediato dalla presenza di calcoli biliari o dalla formazione di masse dense con ostruzione del dotto biliare comune.
    Muscolo
    A seguito di somministrazione di fibrati e di altri agenti ipolipemizzanti è stata segnalata tossicità muscolare compresi casi rari di rabdomiolisi.
    L'incidenza di miotossicità aumenta in caso di ipoalbuminemia e insufficienza renale pregressa.
    La tossicità muscolare deve essere sospettata in pazienti che presentano mialgia diffusa, miosite, crampi muscolari e debolezza e/o aumenti marcati della CPK (livelli superiori di 5 volte il limite superiore dell'intervallo normale). In questi casi il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto.
    Pazienti con fattori predisponenti a miopatia e/o rabdomiolisi, inclusi età superiore a 70 anni, anamnesi personale o familiare di patologie muscolari ereditarie, compromissione renale, ipotiroidismo e alto consumo di alcool, possono essere soggetti ad un maggior rischio di sviluppare rabdomiolisi. Per questi pazienti devono essere valutati attentamente i potenziali benefici e rischi della terapia con fenofibrato.
    Il rischio di tossicità muscolare può essere aumentato se il farmaco viene somministrato con un altro fibrato o un inibitore della HMG-CoA reduttasi (statina), particolarmente nei casi di preesistente malattia muscolare. Conseguentemente, la concomitante prescrizione di fenofibrato con un inibitore della HMG-CoA reduttasi o un altro fibrato deve essere riservata a pazienti con dislipidemia combinata severa ed elevato rischio cardiovascolare, senza anamnesi di malattia muscolare e monitorando attentamente la potenziale tossicità muscolare.
    Funzione renale
    FENOFIBRATO EG è controindicato nei casi di grave compromissione della funzione renale (vedere paragrafo 4.3).
    FENOFIBRATO EG deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale da lieve a moderata. È necessario un adattamento del dosaggio nei pazienti con una velocità di filtrazione glomerulare tra 30 e 59 ml/min/1,73 m2 (vedere paragrafo 4.2).
    Sono stati segnalati aumenti reversibili della creatinina sierica in pazienti trattati con fenofibrato in monoterapia o in associazione con statine. Gli aumenti della creatinina sierica erano generalmente stabili nel tempo, senza evidenza di aumenti continuati dei valori con la terapia a lungo termine, e tendevano a tornare ai livelli basali dopo l'interruzione del trattamento.
    Nel corso di studi clinici, il 10% dei pazienti ha manifestato un aumento della creatinina rispetto al basale, maggiore di 30 µmol/l, con l'associazione di fenofibrato e simvastatina rispetto al 4,4% con una statina in monoterapia. Lo 0,3% dei pazienti trattati con la terapia di associazione ha mostrato aumenti clinicamente rilevanti della creatinina fino a valori > 200 µmol/l. Il trattamento deve essere interrotto quando il livello della creatinina supera del 50% il limite superiore della norma. Si raccomanda di monitorare la creatinina durante i primi 3 mesi dopo l'inizio del trattamento e successivamente a intervalli regolari.
    Eccipienti
    Questo medicinale contiene lattosio, perciò i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Fenofibrato EG
    Anticoagulanti orali
    Il fenofibrato aumenta l'effetto degli anticoagulanti orali e può aumentare il rischio di sanguinamento. L'assunzione contemporanea di fenofibrato e anticoagulanti orali non è raccomandata; se questa è assolutamente necessaria, si raccomanda di ridurre la dose di anticoagulanti di circa un terzo all'inizio del trattamento e successivamente di aggiustarla gradualmente se necessario, in base al monitoraggio dell'INR (International Normalised Ratio).
    Ciclosporina
    Alcuni casi gravi di compromissione reversibile della funzione renale sono stati segnalati durante l'assunzione concomitante di fenofibrato e ciclosporina. La funzione renale di questi pazienti deve perciò essere strettamente monitorata e il trattamento con fenofibrato deve essere interrotto in caso di gravi alterazioni dei parametri di laboratorio.
    Inibitori della HMG-CoA reduttasi e altri fibrati
    Il rischio di grave tossicità muscolare è aumentato se un fibrato è impiegato in combinazione con gli inibitori della HMG-CoA riduttasi o con altri fibrati. Tale terapia combinata deve essere adottata con cautela e i pazienti devono essere strettamente monitorati riguardo a segni di tossicità muscolare (vedere paragrafo 4.4).
    Glitazoni
    Alcuni casi di paradossale riduzione reversibile di colesterolo HDL sono stati segnalati durante l'assunzione concomitante di fenofibrato e glitazoni. Pertanto, in questi casi si raccomanda di monitorare i livelli di colesterolo HDL e di interrompere entrambe le terapie se i livelli di colesterolo HDL sono troppo bassi.
    Enzimi del citocromo P450
    Studi in vitro con microsomi epatici umani, indicano che fenofibrato e acido fenofibrico non sono inibitori delle isoforme CYP3A4, CYP2D6, CYP2E1 o CYP1A2 del citocromo (CYP)P450. Essi sono deboli inibitori dell'isoforma CYP2C19 e CYP2A6 e inibitori lievi-moderati dell'isoforma CYP2C9 alle concentrazioni terapeutiche.
    I pazienti che assumono contemporaneamente fenofibrato e farmaci metabolizzati dal CYP2C19, CYP2A6 e specialmente dal CYP2C9 e che hanno un ristretto indice terapeutico devono essere attentamente monitorati e, se necessario, si raccomanda di aggiustare la dose di questi farmaci.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati adeguati relativi all'impiego del Fenofibrato nelle donne in gravidanza.
    Studi sull'animale non hanno mostrato alcun effetto teratogeno. Sono stati riscontrati effetti embriotossici alle dosi che hanno provocato tossicità nelle madri (vedere paragrafo 5.3). Il potenziale rischio per l'uomo è sconosciuto. Pertanto Fenofibrato EG 145 mg deve essere usato in gravidanza solamente dopo un'accurata valutazione del rapporto rischio/beneficio.
    Allattamento
    Non è noto se fenofibrato e/o i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Il rischio per i lattanti non può essere escluso, pertanto, fenofibrato non deve essere utilizzato durante l'allattamento.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Fenofibrato EG 145 mg non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Fenofibrato EG
    Le reazioni avverse più comunemente segnalate durante il trattamento con Fenofibrato sono disturbi digestivi, gastrici o intestinali.
    I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante studi clinici controllati verso placebo (n=2344) e studi post-marketinga alle frequenze sotto riportate:
    Classificazione per sistemi e organi (MedDRA)
    Comuni
    ≥1/100, <1/10
    Non comuni
    ≥1/1000,
    <1/100
    Rari
    ≥1/10.000,
    <1/1000
    Molto rari
    <1/10.000
    incluse segnalazioni isolate
    Frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
     
    Riduzione dell'emoglobina
    Riduzione della conta leucocitaria
     
     
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
    Ipersensibilità
     
     
    Patologie del sistema nervoso
     
    Cefalea
     
     
     
    Patologie vascolari
     
    Tromboembolismo (embolia polmonare, trombosi venosa profonda)*
     
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
     
     
    Pneumopatie interstizialia
    Patologie gastrointestinali
    Segni e sintomi gastrointestinali (dolore addominale, nausea, vomito, diarrea, flatulenza)
    Pancreatite*
     
     
     
    Patologie epatobiliari
    Aumento delle transaminasi (vedere paragrafo 4.4)
    Colelitiasi
    Epatite (vedere paragrafo 4.4)
     
    Ittero, complicanze della colelitiasia (ad esempio colecisti, colangite colica biliare)
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Ipersensibilità cutanea (ad esempio, eruzione cutanea, prurito, orticaria)
    Alopecia
    Reazioni di fotosensibilità
     
    Reazioni cutanee gravia (ad esempio, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica)
    Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
     
    Disturbi muscolari (ad esempio, mialgia, miosite, spasmi muscolari e debolezza)
     
     
    Rabdomiolisia
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
    Disfunzione sessuale
     
     
     
    Esami diagnostici
     
    Aumento della creatinina nel sangue
    Aumento dell'urea nel sangue
     
     
    * Nello studio FIELD, uno studio randomizzato controllato con placebo, eseguito su 9795 pazienti con diabete mellito di tipo 2, un aumento statisticamente significativo dei casi di pancreatite è stato osservato in pazienti che ricevevano fenofibrato rispetto a coloro che ricevevano il placebo (0,8% contro 0,5%; p=0,031). Nello stesso studio, è stato segnalato un aumento statisticamente significativo dell'aumento di incidenza di embolia polmonare (0,7% nel gruppo trattato con placebo contro 1,1% nel gruppo trattato con fenofibrato; p=0,022) e un aumento statisticamente non significativo delle trombosi venose profonde (placebo: 1,0% [48/4900 pazienti] contro fenofibrato 1,4% [67/4895 pazienti]; p=0,074).
    a Oltre agli eventi segnalati negli studi clinici, i seguenti effetti indesiderati sono stati segnalati spontaneamente durante la commercializzazione di fenofibrato 145 mg. Dai dati disponibili non si può stimare una frequenza precisa che perciò è da considerarsi "non nota"; patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: malattia polmonare interstiziale; patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e osseo: rabdomiolisi.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Fenofibrato EG
    Sono stati segnalati solo casi aneddotici di sovradosaggio con Fenofibrato. Nella maggior parte dei casi non sono stati segnalati sintomi da sovradosaggio.
    Non è conosciuto uno specifico antidoto. Se si sospetta un sovradosaggio si deve ricorrere al trattamento sintomatico e istituire appropriate misure di supporto.
    Il fenofibrato non può essere eliminato con l'emodialisi.

    Scadenza

    3 anni.

    Conservazione

    Conservare nella confezione originale. Questo medicinale non necessita di alcuna particolare condizione di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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