Cos'è Esmocard?
Confezioni
Esmocard 2500 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Esmocard? A cosa serve?
Esmocard è indicato per la tachicardia sopraventricolare (al di fuori delle sindromi di pre-eccitazione) e per il rapido controllo della frequenza ventricolare in pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale in circostanze perioperatorie, postoperatorie o di altro genere, dove si giudichi necessario il controllo a breve termine della frequenza ventricolare con un agente di breve durata d'azione.
Esmocard è anche indicato per tachicardia ed ipertensione che si manifestano durante il periodo perioperatorio e per la tachicardia sinusale non compensatoria laddove, secondo il giudizio del medico, la frequenza cardiaca accelerata richieda un intervento specifico.
Esmocard non è indicato nei bambini fino a 18 anni (vedere paragrafo 4.2).
Esmocard non è indicato nei casi cronici.
Posologia
Come usare Esmocard: Posologia
ESMOCARD 2500 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione NON DEVE ESSERE SOMMINISTRATA SENZA RICOSTITUZIONE/DILUIZIONE.
La soluzione ricostituita/diluita per infusione deve essere usata subito dopo l'apertura (vedere i paragrafi 4.4 e 6).
La somministrazione di Esmocard ricostituito/diluito non in modo corretto può portare alla morte (vedere il paragrafo 4.4).
Posologia
TACHIARITMIA SOPRAVENTRICOLARE
Il dosaggio di Esmocard deve essere individualmente titolato. È necessario somministrare una dose iniziale, seguita da una dose di mantenimento.
La dose efficace di Esmocard è compresa tra 50 e 200 microgrammi/kg/min, anche se sono state utilizzate dosi fino a 300 microgrammi/kg/min. In alcuni pazienti è risultato adeguato il dosaggio medio efficace di 25 microgrammi/kg/min.
Diagramma di flusso relativo al dosaggio iniziale e al dosaggio di mantenimento
Infusione della dose di carico di 500 microgrammi/kg/min per 1 minuto, SUCCESSIVAMENTE 50 microgrammi/kg/min per 4 minuti
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Risposta
Mantenere l'infusione a
50 microgrammi/kg/min
|
Risposta inadeguata entro 5 minuti
Ripetere 500 microgrammi/kg/min per 1 minuto
Aumentare l'infusione di mantenimento a 100 microgrammi/kg/min per 4 minuti
|
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Risposta
Mantenere l'infusione a
100 microgrammi/kg/min
|
Risposta inadeguata entro 5 minuti
Ripetere 500 microgrammi/kg/min per 1 minuto
Aumentare l'infusione di mantenimento a 150 microgrammi/kg/min per 4 minuti
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Risposta
Mantenere l'infusione a
150 microgrammi/kg/min
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Risposta inadeguata
Ripetere 500 microgrammi/kg/min per 1 minuto
Aumentare l'infusione di mantenimento a 200 microgrammi/kg/min e mantenere questo dosaggio.
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Mano a mano che ci si avvicina alla frequenza cardiaca desiderata o all'endpoint di sicurezza (ad es. pressione arteriosa ridotta), SOSPENDERE l'infusione di carico e ridurre la dose incrementale nell'infusione di mantenimento da 50 microgrammi/kg/min a 25 microgrammi/kg/min o meno. Se necessario, è possibile aumentare l'intervallo tra le fasi di titolazione da 5 a 10 minuti.
NB: Non è stato dimostrato che dosi di mantenimento superiori a 200 microgrammi/kg/min aumentino in maniera significativa i benefici, inoltre la sicurezza di dosi superiori a 300 microgrammi/kg/min non è stata studiata.
In caso di reazione avversa, è possibile ridurre il dosaggio di Esmocard oppure interromperne la somministrazione. Eventuali reazioni avverse di natura farmacologica dovrebbero risolversi entro 30 minuti.
Nel caso in cui si manifesti una reazione localizzata al sito di infusione, deve essere utilizzato un sito di infusione alternativo e bisogna procedere con cautela per evitare un eventuale stravaso.
La somministrazione di infusioni di Esmocard per più di 24 ore non è stata accuratamente valutata. Si raccomanda di utilizzare con cautela infusioni di durata superiore a 24 ore.
Non sono stati segnalati casi in cui l'improvvisa interruzione di Esmocard abbia provocato gli effetti di astinenza che sopravvengono abitualmente in caso di brusco arresto di un trattamento cronico a base di beta-bloccanti in pazienti con malattia coronarica (CAD). Si raccomanda tuttavia particolare cautela in pazienti con malattia coronarica in caso di interruzione improvvisa delle infusioni di Esmocard.
TACHICARDIA E IPERTENSIONE PERIOPERATORIE
Per la tachicardia e l'ipertensione che si verificano nella fase perioperatoria lo schema posologico può variare come segue:
a) Per il trattamento intraoperatorio – durante l'anestesia, quando è necessario un controllo immediato, si somministra un'iniezione in bolo di 80 mg in 15-30 secondi, seguita da un'infusione di 150 microgrammi/kg/min. Titolare la velocità di infusione come richiesto fino a 300 microgrammi/kg/min.
b) Al momento del risveglio dall'anestesia, si somministra un'infusione di 500 microgrammi/kg/min fino a 4 minuti seguita da un'infusione di 300 microgrammi/kg/min.
c) In periodo postoperatorio, se è disponibile un periodo di tempo per la titolazione, si somministra la dose di carico di 500 microgrammi/kg/min nell'arco di un minuto prima di ogni fase di titolazione, al fine di produrre una rapida comparsa dell'azione. Utilizzare le fasi di titolazione di 50, 100, 150, 200, 250 e 300 microgrammi/kg/min somministrate ogni quattro minuti, interrompendosi una volta raggiunto l'effetto terapeutico desiderato.
Sostituzione della terapia a base di Esmocard con farmaci alternativi
Dopo avere raggiunto un controllo adeguato della frequenza cardiaca e uno stato clinico stabile del paziente, è possibile passare alla somministrazione di farmaci alternativi (come antiaritmici o calcio-antagonisti).
Riduzione del dosaggio
Quando Esmocard viene sostituito con farmaci alternativi, il medico deve considerare attentamente le istruzioni del farmaco alternativo scelto e ridurre il dosaggio di Esmocard nel modo seguente:
- Entro la prima ora successiva alla somministrazione della prima dose di farmaco alternativo, ridurre della metà (50%) la velocità di infusione di Esmocard
- Dopo la somministrazione della seconda dose del farmaco alternativo, monitorare attentamente la risposta del paziente e, se nella prima ora è stato mantenuto un controllo soddisfacente, interrompere l'infusione di Esmocard.
Ulteriori informazioni sul dosaggio
Appena si raggiunge l'effetto terapeutico desiderato (ad es. pressione arteriosa ridotta), si sospende la dose di carico e si riduce l'infusione incrementale a 12,5-25 microgrammi/kg/min. Se lo si desidera, si aumenta anche l'intervallo tra le fasi di titolazione da cinque a dieci minuti.
Quando la frequenza cardiaca, o la pressione arteriosa, si avvicina rapidamente o supera il limite di sicurezza si deve interrompere la somministrazione di Esmocard; successivamente si inizia di nuovo, senza somministrare un'infusione da carico, ad una dose inferiore dopo che la frequenza cardiaca, o la pressione arteriosa, è ritornata ad un livello accettabile.
Popolazioni speciali
Anziani
Gli anziani devono essere trattati con cautela, iniziando con un dosaggio più basso. Non sono stati condotti studi particolari negli anziani. Tuttavia, un'analisi dei dati relativi a 252 pazienti di età superiore a 65 anni non ha rivelato nessuna modifica degli effetti farmacodinamici rispetto ai risultati ottenuti su pazienti di età inferiore a 65 anni.
Pazienti con insufficienza renale
Nei pazienti con insufficienza renale è necessario adottare particolare cautela quando si somministra Esmocard per infusione, poichè il metabolita acido di Esmocard viene eliminato attraverso i reni.
L'eliminazione del metabolita acido si riduce in misura significativa in pazienti con patologia renale, con un incremento dell'emivita di eliminazione di circa dieci volte i livelli normali, unitamente a livelli di plasma sensibilmente elevati.
Pazienti con insufficienza epatica
In caso di insufficienza epatica, non sono necessarie precauzioni particolari per via del ruolo precipuo svolto dalle esterasi plasmatiche nel metabolismo di Esmocard.
Popolazione pediatrica (età inferiore a 18 anni)
La sicurezza e l'efficacia di Esmocard nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono ancora state stabilite. Pertanto, l'uso di Esmocard non è indicato nella popolazione pediatrica (vedere paragrafo 4.1). I dati attualmente disponibili sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2 ma nessuna raccomandazione può essere fatta sulla posologia.
Modalità di somministrazione
La polvere deve essere ricostituita/diluita prima dell'uso. La polvere ricostituita/diluita può essere somministrata in due diverse concentrazioni in due diversi volumi:
- La concentrazione standard è di 10 mg/ml, con un volume finale di 250 ml
- In alcuni casi dove si ritiene necessario un minore volume, è possibile preparare una concentrazione più alta (50 mg/ml) diluendo la polvere in un volume finale di 50 ml e poi somministrarla con una POMPA DI PERFUSIONE/MOTORIZZATA- L'esperienza in ambito clinico con l'uso di questa maggiore concentrazione è limitata. Questa maggiore concentrazione deve essere infusa solo attraverso una grossa vena o un catetere centrale utilizzando una pompa di perfusione (vedere il paragrafo 4.4).
Vedere il paragrafo 6.6 per la modalità di preparazione.
TABELLE DI CONVERSIONE DELLA VELOCITA' DI INFUSIONE (microgrammi/kg/min à ml/min) per una soluzione per infusione diluita (10 mg/ml) somministrata tramite INFUSIONE STANDARD:
Tabella di conversione: microgrammo/kg/min → ml/min (esmololo diluito alla concentrazione di 10 mg/ml)
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500
μg/kg/min
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50 μg/kg/min
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100 μg/kg/min
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150 μg/kg/min
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200 μg/kg/min
|
250 μg/kg/min
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300 μg/kg/min
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Solo 1 minuto
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|
|
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kg
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
40
|
2
|
0,2
|
0,4
|
0,6
|
0,8
|
1
|
1,2
|
45
|
2,25
|
0,225
|
0,45
|
0,675
|
0,9
|
1,125
|
1,35
|
50
|
2,5
|
0,25
|
0,5
|
0,75
|
1
|
1,25
|
1,5
|
55
|
2,75
|
0,275
|
0,55
|
0,825
|
1,1
|
1,375
|
1,65
|
60
|
3
|
0,3
|
0,6
|
0,9
|
1,2
|
1,5
|
1,8
|
65
|
3,25
|
0,325
|
0,65
|
0,975
|
1,3
|
1,625
|
1,95
|
70
|
3,5
|
0,35
|
0,7
|
1,05
|
1,4
|
1,75
|
2,1
|
75
|
3,75
|
0,375
|
0,75
|
1,125
|
1,5
|
1,875
|
2,25
|
80
|
4
|
0,4
|
0,8
|
1,2
|
1,6
|
2
|
2,4
|
85
|
4,25
|
0,425
|
0,85
|
1,275
|
1,7
|
2,125
|
2,55
|
90
|
4,5
|
0,45
|
0,9
|
1,35
|
1,8
|
2,25
|
2,7
|
95
|
4,75
|
0,475
|
0,95
|
1,425
|
1,9
|
2,375
|
2,85
|
100
|
5
|
0,5
|
1
|
1,5
|
2
|
2,5
|
3
|
105
|
5,25
|
0,525
|
1,05
|
1,575
|
2,1
|
2,625
|
3,15
|
110
|
5,5
|
0,55
|
1,1
|
1,65
|
2,2
|
2,75
|
3,3
|
115
|
5,75
|
0,575
|
1,15
|
1,725
|
2,3
|
2,875
|
3,45
|
120
|
6
|
0,6
|
1,2
|
1,8
|
2,4
|
3
|
3,6
|
Tabella di conversione: microgrammo/kg/min → ml/ora (esmololo diluito alla concentrazione di 10 mg/ml)
|
|
500
μg/kg/min
|
50 μg/kg/min
|
100 μg/kg/min
|
150 μg/kg/min
|
200 μg/kg/min
|
250 μg/kg/min
|
300 μg/kg/min
|
|
Solo 1 minuto
|
|
|
|
|
|
|
kg
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
40
|
120
|
12
|
24
|
36
|
48
|
60
|
72
|
45
|
135
|
13,5
|
27
|
40,5
|
54
|
67,5
|
81
|
50
|
150
|
15
|
30
|
45
|
60
|
75
|
90
|
55
|
165
|
16,5
|
33
|
49,5
|
66
|
82,5
|
99
|
60
|
180
|
18
|
36
|
54
|
72
|
90
|
108
|
65
|
195
|
19,5
|
39
|
58,5
|
78
|
97,5
|
117
|
70
|
210
|
21
|
42
|
63
|
84
|
105
|
126
|
75
|
225
|
22,5
|
45
|
67,5
|
90
|
112,5
|
135
|
80
|
240
|
24
|
48
|
72
|
96
|
120
|
144
|
85
|
255
|
25,5
|
51
|
76,5
|
102
|
127,5
|
153
|
90
|
270
|
27
|
54
|
81
|
108
|
135
|
162
|
95
|
285
|
28,5
|
57
|
85,5
|
114
|
142,5
|
171
|
100
|
300
|
30
|
60
|
90
|
120
|
150
|
180
|
105
|
315
|
31,5
|
63
|
94,5
|
126
|
157,5
|
189
|
110
|
330
|
33
|
66
|
99
|
132
|
165
|
198
|
115
|
345
|
34,5
|
69
|
103,5
|
138
|
172,5
|
207
|
120
|
360
|
36
|
72
|
108
|
144
|
180
|
216
|
TABELLE DI CONVERSIONE DELLA VELOCITA' DI INFUSIONE (microgrammi/kg/min à ml/min) per una soluzione per infusione concentrata (50 mg/ml) somministrata con una POMPA DI PERFUSIONE/MOTORIZZATA:
Tabella di conversione: microgrammo/kg/min → ml/min (esmololo diluito alla concentrazione di 50 mg/ml)
|
|
500 µg/kg/min |
50 µg/kg/min |
100 µg/kg/min
|
150 µg/kg/min
|
200 µg/kg/min
|
250 µg/kg/min
|
300 µg/kg/min
|
|
Solo 1 minuto
|
|
|
|
|
|
|
kg
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
ml/min
|
40
|
0,4
|
0,04
|
0,08
|
0,12
|
0,16
|
0,2
|
0,24
|
45
|
0,45
|
0,045
|
0,09
|
0,135
|
0,18
|
0,225
|
0,27
|
50
|
0,5
|
0,05
|
0,1
|
0,15
|
0,2
|
0,25
|
0,3
|
55
|
0,55
|
0,055
|
0,11
|
0,165
|
0,22
|
0,275
|
0,33
|
60
|
0,6
|
0,06
|
0,12
|
0,18
|
0,24
|
0,3
|
0,36
|
65
|
0,65
|
0,065
|
0,13
|
0,195
|
0,26
|
0,325
|
0,39
|
70
|
0,7
|
0,07
|
0,14
|
0,21
|
0,28
|
0,35
|
0,42
|
75
|
0,75
|
0,075
|
0,15
|
0,225
|
0,3
|
0,375
|
0,45
|
80
|
0,8
|
0,08
|
0,16
|
0,24
|
0,32
|
0,4
|
0,48
|
85
|
0,85
|
0,085
|
0,17
|
0,255
|
0,34
|
0,425
|
0,51
|
90
|
0,9
|
0,09
|
0,18
|
0,27
|
0,36
|
0,45
|
0,54
|
95
|
0,95
|
0,095
|
0,19
|
0,285
|
0,38
|
0,475
|
0,57
|
100
|
1
|
0,1
|
0,2
|
0,3
|
0,4
|
0,5
|
0,6
|
105
|
1,05
|
0,105
|
0,21
|
0,315
|
0,42
|
0,525
|
0,63
|
110
|
1,1
|
0,11
|
0,22
|
0,33
|
0,44
|
0,55
|
0,66
|
115
|
1,15
|
0,115
|
0,23
|
0,345
|
0,46
|
0,575
|
0,69
|
120
|
1,2
|
0,12
|
0,24
|
0,36
|
0,48
|
0,6
|
0,72
|
Tabella di conversione: microgrammo/kg/min → ml/ora (esmololo diluito alla concentrazione di 50 mg/ml)
|
|
500
µg/kg/min
|
50 µg/kg/min
|
100 µg/kg/min
|
150 µg/kg/min
|
200 µg/kg/min
|
250 µg/kg/min
|
300 µg/kg/min
|
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Solo 1 minuto
|
|
|
|
|
|
|
kg
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
ml/ora
|
40
|
24
|
2,4
|
4,8
|
7,2
|
9,6
|
12
|
14,4
|
45
|
27
|
2,7
|
5,4
|
8,1
|
10,8
|
13,5
|
16,2
|
50
|
30
|
3
|
6
|
9
|
12
|
15
|
18
|
55
|
33
|
3,3
|
6,6
|
9,9
|
13,2
|
16,5
|
19,8
|
60
|
36
|
3,6
|
7,2
|
10,8
|
14,4
|
18
|
21,6
|
65
|
39
|
3,9
|
7,8
|
11,7
|
15,6
|
19,5
|
23,4
|
70
|
42
|
4,2
|
8,4
|
12,6
|
16,8
|
21
|
25,2
|
75
|
45
|
4,5
|
9
|
13,5
|
18
|
22,5
|
27
|
80
|
48
|
4,8
|
9,6
|
14,4
|
19,2
|
24
|
28,8
|
85
|
51
|
5,1
|
10,2
|
15,3
|
20,4
|
25,5
|
30,6
|
90
|
54
|
5,4
|
10,8
|
16,2
|
21,6
|
27
|
32,4
|
95
|
57
|
5,7
|
11,4
|
17,1
|
22,8
|
28,5
|
34,2
|
100
|
60
|
6
|
12
|
18
|
24
|
30
|
36
|
105
|
63
|
6,3
|
12,6
|
18,9
|
25,2
|
31,5
|
37,8
|
110
|
66
|
6,6
|
13,2
|
19,8
|
26,4
|
33
|
39,6
|
115
|
69
|
6,9
|
13,8
|
20,7
|
27,6
|
34,5
|
41,4
|
120
|
72
|
7,2
|
14,4
|
21,6
|
28,8
|
36
|
43,2
|
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Esmocard
- Ipersensibilità al principio attivo;
- Grave bradicardia sinusale (inferiore a 50 battiti al minuto);
- Sindrome del “nodo del seno“; gravi disturbi nella conduzione del nodo atrio-ventricolare (senza pacemaker); blocco atrio-ventricolare di secondo o terzo grado;
- Shock cardiogeno;
- Grave ipotensione;
- Insufficienza cardiaca scompensata;
- Somministrazione endovenosa concomitante o recente di verapamil. Esmocard non deve essere somministrato nelle 48 ore successive alla sospensione di verapamil (vedere paragrafo 4.5);
- Feocromocitoma non trattato;
- Ipertensione polmonare;
- Attacco asmatico acuto;
- Acidosi metabolica.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Esmocard
Avvertenze
ESMOCARD 2500 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione deve essere ricostituito/diluito e utilizzato subito dopo l'apertura (vedere paragrafo 6).
Diluizioni non corrette di Esmocard possono determinare gravi sovradosaggi. Tali sovradosaggi possono causare la morte o la disabilità permanente del paziente (vedere paragrafo 4.9).
Si consiglia di portare a termine l'infusione in modo graduale per il rischio di tachicardia da rebound.
Si raccomanda di monitorare continuamente la pressione sanguigna e l'ECG in tutti i pazienti trattati con Esmocard. In caso di ipotensione, la velocità di infusione deve essere ridotta oppure, se necessario, l'infusione deve essere sospesa.
L'uso di Esmocard per il controllo della risposta ventricolare in pazienti con aritmie sopraventricolari deve essere effettuato con attenzione quando il paziente è compromesso emodinamicamente o sta assumendo altri farmaci che diminuiscono qualche o tutte le seguenti funzioni: resistenza periferica, riempimento del miocardio, contrattilità miocardica, o propagazione dell'impulso elettrico nel miocardio. Nonostante la rapida insorgenza e cessazione degli effetti di Esmocard, possono verificarsi reazioni gravi incluso perdita di coscienza, shock cardiogenico, arresto cardiaco. Diversi decessi sono stati seganalati in stati clinici complessi, in cui Esmocard è stato presumibilmente usato per controllare la frequenza ventricolare.
L'effetto indesiderato osservato con maggiore frequenza è l'ipotensione, che è correlata alla dose ma può verificarsi con qualsiasi dosaggio. L'ipotensione può essere grave. In caso di ipotensione, la velocità di infusione deve essere ridotta oppure, se necessario, l'infusione deve essere sospesa. L'ipotensione è solitamente reversibile (entro 30 minuti dall'interruzione della somministrazione di Esmocard). In alcuni casi possono essere necessari ulteriori interventi per ristabilire la pressione sanguigna. Nei pazienti con bassa pressione sistolica si raccomanda ulteriore cautela nella regolazione del dosaggio e durante l'infusione di mantenimento.
Si sono verificati bradicardia, compresa bradicardia grave, e arresto cardiaco con l'uso di Esmocard. Esmocard deve essere usato con particolare cautela nei pazienti con basse frequenze cardiache prima del trattamento e solo quando i benefici potenziali sono considerati maggiori dei rischi.
Esmocard è controindicato nei pazienti con grave bradicardia sinusale pre-esistente (vedere paragrafo 4.3). Se la frequenza cardiaca scende al di sotto di 50-55 battiti al minuto a riposo e il paziente manifesta sintomi correlati alla bradicardia, il dosaggio deve essere ridotto o la somministrazione interrotta.
Si raccomanda di trattare i pazienti anziani con cautela, iniziando con un dosaggio inferiore, anche se di solito la tolleranza di questi pazienti è buona.
In caso di scompenso cardiaco congestizio è necessario eseguire la stimolazione simpatica per sostenere la funzione circolatoria; il blocco dei recettori beta comporta il rischio potenziale di aumentare ulteriormente la depressione della contrattilità del miocardio e di peggiorare lo scompenso. La depressione continuata del miocardio con beta-bloccanti per un certo periodo di tempo può, in alcuni casi, portare a insufficienza cardiaca
Si raccomanda di agire con cautela quando si usa Esmocard in pazienti con funzione cardiaca compromessa. Il trattamento con Esmocard deve essere interrotto ai primi segni o sintomi di insufficienza cardiaca imminente. Sebbene l'interruzione possa essere sufficiente a causa della breve emivita di eliminazione di Esmocard, si potrebbe anche considerare l'eventualità di ricorrere a un trattamento specifico (vedere paragrafo 4.9). Esmocard è controindicato nei pazienti con insufficienza cardiaca scompensata (vedere paragrafo 4.3)
A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con attenzione solo a pazienti con blocco cardiaco di primo grado o con altri disturbi della conduzione cardiaca (vedere paragrafo 4.3).
Esmocard deve essere usato con cautela e solo dopo pre-trattamento con bloccanti degli alfa-recettori nei pazienti con feocromocitoma (vedere paragrafo 4.3).
Usare cautela quando si usa Esmocard per trattare l'ipertensione a seguito di ipotermia indotta.
I pazienti con patologia broncospastica non devono, in linea generale, assumere beta-bloccanti. A causa della sua relativa selettività per i recettori beta1 e della sua titolabilità, Esmocard deve essere usato con cautela in pazienti con malattie broncospastiche. Tuttavia, poichè la selettività del beta1 non è assoluta, si raccomanda di titolare attentamente Esmocard per ottenere la dose efficace più bassa possibile. In caso di broncospasmo, l'infusione deve essere immediatamente sospesa e, se necessario, somministrato un beta2-agonista.
Se il paziente già usa uno stimolante dei beta-2-recettori, può essere necessario riesaminare la dose di tale agente.
Esmocard deve essere utilizzato con cautela in pazienti con anamnesi di dispnea e asma.
Precauzioni
Esmocard deve essere usato con cautela nei diabetici o in caso di ipoglicemia sospetta o effettiva.
La gravità dell'ipoglicemia è inferiore a quella osservata con beta-bloccanti meno cardio-selettivi. I beta-bloccanti possono mascherare i sintomi prodromici di un'ipoglicemia come la tachicardia.
Tuttavia, vertigini e sudorazione possono non essere influenzate. L'uso concomitante di beta-bloccanti e antidiabetici può aumentare l'effetto degli antidiabetici (abbassamento del livello di glucosio nel sangue) (vedere paragrafo 4.5).
L'infusione di concentrazioni di 20 mg/ml è stata associata a irritazione venosa significativa e tromboflebite sia negli animali che nell'uomo. Lo stravaso di 20 mg/ml può determinare una grave reazione locale e possibile necrosi cutanea.
Sono state osservate reazioni locali a seguito di infusione di concentrazioni di 10 mg/ml. Si raccomanda pertanto di evitare l'infusione in vene di piccole dimensioni oppure mediante un catetere a farfalla. La somministrazione della soluzione da 50 mg/ml deve essere rigorosamente eseguita in una vena di grandi dimensioni o in un catetere centrale utilizzando esclusivamente una pompa di perfusione.
I beta-bloccanti possono aumentare il numero e la durata degli attacchi di angina in pazienti con angina di Prinzmetal, a causa di una vasocostrizione coronarica mediata e non contrastata del recettore alfa. In questi pazienti beta-bloccanti non selettivi non devono essere usati e i bloccanti beta-1 selettivi possono essere usati soltanto con estrema attenzione.
Nei pazienti ipovolemici Esmocard può attenuare la tachicardia riflessa e aumentare il rischio di collasso circolatorio. Pertanto Esmocard deve essere usato con cautela in questi pazienti.
In pazienti con disturbi a carico della circolazione periferica (malattia o sindrome di Raynaud, claudicazione intermittente), i beta-bloccanti devono essere usati con estrema cautela, poichè si potrebbe verificare un peggioramento di questi disturbi.
Alcuni beta bloccanti, soprattutto quelli somministrati per via endovenosa, compreso Esmocard, sono stati associati ad aumenti dei livelli sierici di potassio e iperkaliemia. Il rischio è maggiore nei pazienti con fattori di rischio, come compromissione renale, e in quelli in emodialisi.
I beta-bloccanti possono aumentare sia la sensibilità verso gli allergeni, sia la gravità di reazioni anafilattiche. I pazienti che usano beta-bloccanti possono non rispondere alle normali dosi di epinefrina impiegate per trattare le reazioni anafilattiche o anafilattoidi (vedere paragrafo 4.5).
I beta-bloccanti sono stati associati allo sviluppo di psoriasi o eruzioni psoriasiformi e all'aggravamento della psoriasi. Ai pazienti con una storia personale o familiare di psoriasi i beta-bloccanti devono essere somministrati solo dopo un'attenta valutazione dei benefici e dei rischi previsti.
I beta-bloccanti come propranololo e metoprololo possono mascherare alcuni segni clinici di ipertiroidismo (come la tachicardia). L'interruzione improvvisa della terapia in essere con beta-bloccanti nei pazienti a rischio o sospettati di sviluppare tireotossicosi può accelerare il rilascio di ormoni tiroidei e questi pazienti devono essere attentamente monitorati.
Impiego nella popolazione pediatrica (età inferiore a 18 anni)
Non è stata accertata la sicurezza e l'efficacia di Esmocard sui bambini.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Esmocard
Usare sempre cautela nel caso in cui Esmocard venga usato con altri antipertensivi o altri farmaci che possono causare ipotensione o bradicardia: gli effetti di Esmocard possono essere intensificati o gli effetti indesiderati di ipotensione o bradicardia esacerbati.
I calcio-antagonisti come il verapamil e, in misura minore, il diltiazem esercitano un'influenza negativa sulla contrattilità e la conduzione atrioventricolare. Tale combinazione non dovrebbe essere impiegata in pazienti con turbe della conduzione e si raccomanda di non somministrare Esmocard entro 48 ore dall'interruzione del trattamento con verapamil (vedere paragrafo 4.3).
I calcio-antagonisti, come i derivati della diidropiridina (ad es., nifedipina) possono aumentare il rischio di ipotensione. Nei pazienti con insufficienza cardiaca e in cura con un calcio-antagonista, il trattamento con beta-bloccanti può determinare insufficienza cardiaca. Si raccomanda pertanto l'attenta titolazione di Esmocard e un adeguato monitoraggio emodinamico.
L'impiego concomitante di Esmocard e farmaci antiaritmici di classe I (come ad esempio disopiramide, chinidina) e amiodarone può avere un effetto potenziante sul tempo di conduzione atriale e indurre un effetto inotropo negativo.
L'impiego concomitante di Esmocard e insulina oppure farmaci antidiabetici per via orale può intensificare l'effetto di riduzione dello zucchero nel sangue (in particolare i beta-bloccanti non selettivi). Il blocco beta-adrenergico può prevenire la comparsa di segni di ipoglicemia (tachicardia), ma altre manifestazioni quali vertigini e sudorazione possono non essere mascherate.
Anestetici: in situazioni in cui lo stato del volume plasmatico del paziente è incerto oppure vengono utilizzati in concomitanza farmaci antipertensivi, può verificarsi un'attenuazione della tachicardia di riflesso e un aumento del rischio di ipotensione.
Il blocco continuato dei recettori beta riduce il rischio di aritmia durante l'induzione e l'intubazione. L'anestesista deve essere informato se il paziente sta assumendo un beta-bloccante in aggiunta a Esmocard. Gli effetti ipotensivi degli anestetici per inalazione possono essere incrementati in presenza di Esmocard. Se necessario, si può modificare il dosaggio di uno dei due agenti per mantenere l'effetto emodinamico desiderato.
La combinazione di Esmocard e bloccanti gangliari può potenziare l'effetto ipotensivo.
I FANS possono ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti.
Si deve adottare particolare cautela in caso di impiego concomitante di floctafenina o amisulpride e beta-bloccanti.
La somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici (come l'imipramina e l'amitriptilina), barbiturici e fenotiazine (come la clorpromazina), nonché altri farmaci antipertensivi, può aumentare l'effetto di riduzione della pressione arteriosa. Si raccomanda di ridurre il dosaggio di Esmocard per evitare un'ipotensione inattesa.
Quando si usano i beta-bloccanti, i pazienti a rischio di reazioni anafilattiche possono essere più reattivi all'esposizione ad allergeni (accidentale, diagnostica o terapeutica). I pazienti che usano beta-bloccanti possono non rispondere alle normali dosi di epinefrina usate per trattare le reazioni anafilattiche (vedere paragrafo 4.4).
Gli effetti di Esmocard possono essere contrastati dalla somministrazione concomitante di farmaci simpaticomimetici che svolgono un'attività agonista beta-adrenergica. Può essere necessario regolare la dose di ciascun agente in base alla risposta del paziente, o considerare l'uso di un agente terapeutico alternativo.
Le sostanze che esauriscono la catecolamina, come ad es. la reserpina, possono avere un potenziamento di effetto se somministrate assieme ad agenti beta-bloccanti. I pazienti trattati contemporaneamente con una di queste sostanze ed Esmocard devono pertanto essere osservati attentamente per la presenza di un'eventuale ipotensione o di marcata bradicardia che, si manifestano con vertigini, sincope o ipotensione posturale.
L'uso di beta-bloccanti con moxonidina o agonisti dei recettori alfa-2 (come la clonidina) aumenta il rischio di crisi ipertensive da “rebound“ dopo sospensione. Se la clonidina o la moxonidina sono usate in combinazione con una beta-bloccante ed entrambi i trattamenti devono essere interrotti, il beta-bloccante deve essere sospeso per primo e seguito, dopo alcuni giorni, dalla clonidina o dalla moxonidina.
L'uso di beta-bloccanti con derivati dell'ergot può avere come conseguenza una grave vasocostrizione periferica e ipertensione.
I dati ottenuti da uno studio di interazione tra Esmocard e il warfarin hanno dimostrato che la somministrazione concomitante del farmaco e warfarin non altera i livelli plasmatici di quest'ultimo. Le concentrazioni di Esmocard, tuttavia, sono inequivocabilmente maggiori se somministrato con warfarin.
Quando la digossina ed Esmocard sono stati somministrati contemporaneamente per via endovenosa a volontari sani, si è verificato in alcuni casi un aumento del 10-20% dei livelli ematici di digossina. L'associazione di glicosidi digitalici ed Esmocard può aumentare il tempo di conduzione atrio-ventricolare. La digossina non ha influenzato la farmacocinetica di Esmocard.
Quando l'interazione tra morfina somministrata per via endovenosa ed Esmocard è stata studiata in soggetti normali, non sono stati osservati effetti sui livelli plasmatici della morfina. In presenza di morfina è invece stato osservato un aumento del 46% dei tassi plasmatici di Esmocard allo stato d'equilibrio, senza modificazione degli altri parametri farmacocinetici.
L'effetto di Esmocard sulla durata del blocco neuromuscolare indotto da suxametonio cloruro o da mivacurio è stato studiato in pazienti sottoposti a intervento chirurgico. Esmocard non ha influenzato l'insorgenza del blocco neuromuscolare indotto da suxametonio cloruro, ma la durata di tale blocco è stata prolungata da 5 ad 8 minuti. Esmocard ha prolungato moderatamente la durata clinica (18,6%) e l'indice di recupero (6,7%) del mivacurio.
Sebbene le interazioni osservate in studi condotti con warfarin, digossina, morfina, suxametonio cloruro o mivacurio non siano clinicamente rilevanti, Esmocard deve essere titolato con cautela in pazienti trattati contemporaneamente con queste sostanze.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionalePrima di prendere
"Esmocard" insieme ad altri farmaci come
“Altiazem”,
“Angizem”,
“Diladel”,
“Diltiazem DOC Generici”,
“Diltiazem EG”,
“Diltiazem Mylan Generics”,
“Diltiazem Ratiopharm”,
“Diltiazem Sandoz”,
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“Isoptin - Compressa A Rilascio Modificato, Compressa Rivestita, Compresse Rivestite”,
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Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
I dati relativi all'uso di Esmololo Cloridrato in gravidanza sono in numero limitato. Studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
L'esmololo cloridrato non è raccomandato durante la gravidanza.
Non sono disponibili dati sufficienti per determinare i possibili effetti nocivi dell'esmololo cloridrato durante la gravidanza. Al momento non vi sono indicazioni per un incremento del rischio di anomalie congenite nell'uomo. Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. In base all'azione farmacologica, nell'ultimo trimestre di gravidanza si deve tenere conto di possibili effetti indesiderati sul feto e sul neonato (in particolare ipoglicemia, ipotensione e bradicardia).
Qualora il trattamento con esmololo cloridrato sia considerato necessario, si raccomanda di monitorare il flusso sanguigno uteroplacentale e la crescita fetale. Il neonato deve essere sottoposto ad accurato monitoraggio.
Allattamento
L'esmololo cloridrato non deve essere usato durante l'allattamento.
Non è noto se l'esmololo cloridrato/metaboliti siano secreti nel latte materno.
Non si può escludere un rischio per i neonati/lattanti.
Fertilità
Non sono disponibili dati sull'uomo relativi agli effetti di esmololo cloridrato sulla fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Esmocard
In caso di effetti indesiderati, è possibile ridurre la dose di Esmocard oppure interromperne la somministrazione.
La maggior parte degli effetti indesiderati sono lievi e transitori. L'effetto indesiderato più importante è stato l'ipotensione.
I seguenti effetti indesiderati sono riportati in base alla Classificazione per Sistemi e Organi (SOC) MedDRA e in base alla loro frequenza.
Nota: La frequenza con cui si verificano gli eventi avversi è classificata come segue:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥1/100, <1/10)
Non comune (≥1/1.000, <1/100)
Raro (≥1/10.000, <1/1.000)
Molto raro (< 1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Classificazione per Sistemi e Organi
|
Frequenza
|
Molto comune
|
Comune
|
Non comune
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Molto raro
|
Non nota
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Disturbi del metabolismo e della nutrizione
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Anoressia
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Iperkaliemia
Acidosi metabolica
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Disturbi psichiatrici
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Depressione Ansia
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Pensieri anormali
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Patologie del sistema nervoso
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Capogiri 1Sonnolenza Cefalea
Parestesia
Alterazione dell'attenzione Stato confusionale
Agitazione
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Sincope Convulsioni Disturbo della parola
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Patologie dell‘occhio
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Compromissione della vista
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Patologie cardiache
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Bradicardia
Blocco atrioventricolare
Aumento della pressione arteriosa polmonare
Insufficienza cardiaca
Extrasistole ventricolari
Ritmo nodale Angina pectoris
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Arresto sinusale
Asistole
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Ritmo idioventricolare accelerato
Arteriospasmo coronarico
Arresto cardiaco.
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Patologie vascolari
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Ipotensione
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Ischemia periferica
Pallore Rossore
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Tromboflebite 2
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Dispnea
Edema polmonare
Broncospasmo Sibilo
Congestione nasale
Ronchi
Rantoli
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Patologie gastrointestinali
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Nausea
Vomito
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Disgeusia Dispepsia
Stipsi
Bocca secca
Dolore addominale
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Diaforesi1
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Alterazione del colore della cute 2
Eritema 2
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Necrosi cutanea 2
(causata da stravaso)
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Psoriasi 3
Angioedema Orticaria
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Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
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Dolore muscolo-scheletrico 4
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Patologie renali e urinarie
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Ritenzione urinaria
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Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
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Astenia
Stanchezza
Reazione nel sito di iniezione
Reazione nel sito di infusione
Infiammazione nel sito di infusione
Indurimento nel sito di infusione
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Brividi Piressia Edema 2
Dolore 2
Bruciore nel sito di infusione
Ecchimosi nel sito di infusione
Dolore toracico
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Flebite nel sito di infusione
Vescicole nel sito di infusione
Eruzione cutanea con vescicola 2
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1 Vertigini e diaforesi sono associate a ipotensione sintomatica.
2 In associazione a Reazioni al sito di iniezione e infusione.
3 I beta-bloccanti sono una classe di farmaci che, in certi casi, possono causare psoriasi o peggiorarla.
4 Compreso dolore interscapolare e costocondrite.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Esmocard
Si sono verificati casi di massicci sovradosaggi accidentali con soluzioni concentrate di Esmocard, alcuni dei quali hanno avuto esito fatale, mentre altri hanno causato disabilità permanente. Dosi di carico comprese tra 625 mg e 2,5 g (12,5-50 mg/kg) sono risultate fatale.
Sintomi
In caso di sovradosaggio possono manifestarsi i seguenti sintomi: grave ipotensione, bradicardia sinusale, blocco atrioventricolare, insufficienza cardiaca, shock cardiogeno, arresto cardiaco, broncospasmo, insufficienza respiratoria, perdita di coscienza fino al coma, convulsioni, nausea, vomito, ipoglicemia e iperkalemia.
Trattamento
A causa della breve emivita di eliminazione di ESMOCARD polvere per concentrato per soluzione per infusione (circa 9 minuti), la prima misura da adottare nella gestione della tossicità deve essere l'interruzione della somministrazione del farmaco. Il tempo necessario per la scomparsa dei sintomi in seguito a sovradosaggio dipenderà dalla quantità di Esmocard somministrata. Questo potrà richiedere un tempo più lungo rispetto ai 30 minuti osservati in caso di interruzione del trattamento di Esmocard somministrato a dosi terapeutiche. Può essere necessaria la respirazione artificiale. In base agli effetti clinici osservati, si raccomanda anche di tenere conto delle seguenti misure generali:
Bradicardia: somministrazione endovenosa di atropina o di un altro agente anticolinergico. Qualora non sia possibile trattare la bradicardia in misura sufficiente, può essere necessario un pacemaker.
Broncospasmo: somministrazione di beta-2-simpatomimetici nebulizzati. Qualora ciò non fosse sufficiente, potrà essere presa in considerazione la somministrazione endovenosa di beta-2-simpatomimetici o di aminofillina.
Ipotensione sintomatica: somministrazione endovenosa di fluidi e/o farmaci vasopressori.
Depressione cardiovascolare o shock cardiogeno: somministrazione di diuretici o simpaticomimetici.
La dose di simpaticomimetici (a seconda dei sintomi: dobutamina, dopamina, noradrenalina, isoprenalina, ecc.) dipenderà dall'effetto terapeutico.
Qualora sia necessario un ulteriore trattamento, sarà possibile somministrare per via endovenosa i seguenti farmaci in base alla situazione clinica e al giudizio del medico curante:
- atropina: 0,5-2 mg
- agenti inotropici
- ioni di calcio
Scadenza
60 mesi
Le condizioni di conservazione d'uso sono alla temperatura di 25°C.
Il prodotto aperto, ricostituito e diluito è stabile dal punto di vista chimico-fisico per 24 ore a 25°C. Dal punto di vista microbiologico, il prodotto va utilizzato subito dopo l'apertura e la diluizione. In caso contrario, l'utilizzatore è responsabile dell'uso e della somministrazione del medicinale. Normalmente, il periodo d'uso non è superiore a 24 ore alla temperatura di 2-8°C, a meno che l'apertura e la ricostituzione/diluizione non siano state effettuate in condizione asettiche controllate e validate.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione della soluzione ricostituita, vedere paragrafo 6.3.
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali