Cos'č Envitavit?
Envitavit č un farmaco a base del principio attivo Vitamine , appartenente alla categoria degli Soluzioni endovena vitamine e nello specifico Vitamine. E' commercializzato in Italia dall'azienda B. Braun Milano S.p.A. .
Envitavit puņ essere prescritto con RicettaOSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile .
Envitavit puņ essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Envitavit 932 mg per soluzione per infusione, 10 flaconcini
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: B. Braun Melsungen AG
Concessionario:B. Braun Milano S.p.A.
Ricetta:OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
Classe:C
Principio attivo:Vitamine
Gruppo terapeutico:Soluzioni endovena vitamine
ATC:B05XC - Vitamine
Forma farmaceutica: Polvere
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: Polvere
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Indicazioni
Perché si usa Envitavit? A cosa serve?
Supplementazione vitaminica parenterale quando la nutrizione orale o enterale è impossibile, insufficiente o controindicata.
Envitavit è indicato esclusivamente negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 11 anni.
Posologia
Come usare Envitavit: Posologia
Posologia
Adulti, adolescenti e bambini di età pari o superiore a 11 anni:
1 flaconcino al giorno
Anziani
La dose prevista per gli adulti non deve necessariamente essere modificata a causa dell'età. Tuttavia, il medico deve essere consapevole del maggior rischio di patologie che possono avere ripercussioni sul dosaggio in questa popolazione (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con compromissione epatica e renale:
I livelli plasmatici delle Vitamine devono essere monitorati durante la somministrazione e il dosaggio deve essere modificato di conseguenza.
Popolazione pediatrica-Bambini di età inferiore a 11 anni:
Envitavit è controindicato nei neonati, nei lattanti e nei bambini di età inferiore a 11 anni.
Nota:
Quando si somministra Envitavit insieme ad altri prodotti contenenti vitamine, occorre tenere in considerazione la quantità totale di tali vitamine per evitare un sovradosaggio.
Modo di somministrazione
Uso endovenoso.
Envitavit deve essere somministrato lentamente. Il tempo di somministrazione e la velocità di infusione dipendono dalle raccomandazioni relative alla soluzione per infusione (vedere paragrafo 6.6).
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale
Envitavit deve essere usato esclusivamente come additivo per soluzioni per infusione. Dopo ricostituzione in acqua per preparazioni iniettabili o soluzione di NaCl 9 mg/mL o glucosio 50 mg/mL, diluire il prodotto in soluzioni/emulsioni per infusione compatibili (vedere paragrafo 6.6). Usare soltanto se la soluzione ricostituita è limpida e di colore giallo-arancione.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Envitavit
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, comprese le proteine della soia/i prodotti a base di soia o le proteine delle arachidi/i prodotti a base di arachidi.
- Neonati, lattanti e bambini di età inferiore a 11 anni
- Ipervitaminosi preesistente
- Severa ipercalcemia, ipercalciuria o qualsiasi trattamento, malattia e/o disturbo che può determinare ipercalcemia e/o ipercalciuria severa (ad es. tumori, metastasi scheletriche, iperparatiroidismo primario, granulomatosi ecc.).
- Associazione con vitamina A o retinoidi (vedere paragrafo 4.5).
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Envitavit
Avvertenze
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità sistemiche da lievi a severe ai componenti di Envitavit (comprese le Vitamine B1, B2, B12, l'acido folico, la lecitina di soia e reazioni allergiche crociate alle proteine di soia e arachidi), vedere paragrafo 4.8. L'infusione o l'iniezione deve essere interrotta immediatamente qualora si manifestino segni o sintomi di una reazione di ipersensibilità.
È previsto un flaconcino al giorno per coprire il normale fabbisogno giornaliero di vitamine e mantenere l'omeostasi vitaminica. In caso di deficit specifici di singole vitamine è necessaria un'integrazione individuale di tali vitamine. Tenere in considerazione l'apporto addizionale di vitamine da altre fonti per evitare un sovradosaggio e gli effetti tossici.
Il rischio di ipervitaminosi A e tossicità da vitamina A è aumentato, ad es., nei pazienti con malnutrizione proteica, compromissione renale (anche in assenza di integrazione di vitamina A), compromissione epatica, nei pazienti pediatrici e nei pazienti sottoposti a trattamento a lungo termine. Una malattia epatica acuta nei pazienti con depositi epatici saturi di vitamina A può portare alla manifestazione della tossicità della vitamina A.
L'alcol promuove la deplezione epatica di vitamina A e potenzia la tossicità della vitamina A. Pertanto, nei pazienti con abuso cronico di alcol occorre particolare prudenza.
Quantità eccessive di vitamina D possono causare ipercalcemia e ipercalciuria. Il rischio di tossicità da vitamina D è maggiore nei pazienti con malattie e/o disturbi che possono causare ipercalcemia e/o ipercalciuria e nei pazienti in terapia vitaminica cronica.
Benché in casi estremamente rari, quantità eccessive di vitamina E possono compromettere la guarigione delle ferite a causa di disfunzione piastrinica e disturbi della coagulazione del sangue. Il rischio di tossicità da vitamina E è maggiore nei pazienti con compromissione della funzione epatica, nei pazienti con disturbi della coagulazione o sotto terapia anticoagulante orale e nei pazienti in terapia vitaminica cronica.
L'acido folico e la vitamina K possono causare disturbi gastrointestinali in caso di somministrazione di dosi elevate.
Precauzioni speciali d' impiego
Monitoraggio
Considerare l'apporto vitaminico totale da tutte le fonti, quali fonti nutrizionali (ad es. emulsioni lipidiche), altri tipi di integrazione vitaminica o medicinali che possono interagire con Envitavit (vedere paragrafo 4.5).
Monitorare regolarmente le condizioni cliniche e i livelli plasmatici delle vitamine (in particolare delle vitamine A, D ed E), soprattutto nei pazienti con disfunzione epatica, insufficienza renale e nei pazienti che necessitano di una somministrazione a lungo termine.
I pazienti che ricevono preparati parenterali multivitaminici come unica fonte di vitamine per periodi prolungati devono essere monitorati per garantire un'integrazione adeguata.
Nei pazienti in stato di malnutrizione o deplezione, una rialimentazione rapida può portare alla sindrome da rialimentazione, caratterizzata da squilibri idroelettrolitici severi associati a complicanze metaboliche. La rialimentazione richiede l'impiego di minerali, come fosfato e magnesio, e cofattori, come la tiamina. Pertanto, con la rialimentazione deve essere iniziata anche l'integrazione vitaminica. Fornire un apporto adeguato di tiamina.
A causa del contenuto in vitamina K, i fattori della coagulazione del paziente devono essere monitorati regolarmente.
Nei pazienti sottoposti a integrazione multivitaminica è stato segnalato un aumento dei livelli di acidi biliari (acidi biliari totali e singoli, compreso l'acido glicocolico). A causa dell'acido glicocolico contenuto in Envitavit si raccomanda uno stretto monitoraggio della funzione epatica.
Alcune vitamine (in particolare A, B2 e B6) sono sensibili alla luce ultravioletta (ad es. luce solare diretta o indiretta). Inoltre, livelli più elevati di ossigeno nella soluzione possono determinare una perdita, in particolare, delle vitamine A, B1, C e D. Questi fattori devono essere tenuti in considerazione qualora non si raggiungano livelli vitaminici sufficienti.
Monitoraggio generale della nutrizione parenterale
Notoriamente, in alcuni pazienti in nutrizione parenterale (compresa la nutrizione parenterale con integrazione vitaminica) si manifestano patologie epatobiliari comprendenti colestasi, steatosi epatica, fibrosi e cirrosi, che possono portare a insufficienza epatica, oltre a colecistite e colelitiasi. Si raccomanda pertanto il monitoraggio dei parametri della funzione epatica nei pazienti in nutrizione parenterale che ricevono Envitavit. I pazienti che presentano anomalie dei parametri di laboratorio o altri segni di patologie epatobiliari devono essere visitati precocemente da un medico esperto di malattie epatiche per poter identificare possibili fattori causali e contribuenti e stabilire i possibili interventi terapeutici e profilattici.
Pazienti con compromissione epatica
I pazienti con compromissione della funzione epatica possono richiedere un'integrazione vitaminica personalizzata. Prestare particolare attenzione ai livelli di vitamina A, perché la presenza di una malattia epatica è associata a una maggiore sensibilità alla tossicità da vitamina A, in particolare nei pazienti con abuso cronico di alcol.
A causa del contenuto in acido glicocolico, un attento monitoraggio della funzione epatica è obbligatorio in caso di somministrazione ripetuta o prolungata di Envitavit.
Pazienti con compromissione renale
I pazienti con compromissione renale presentano un rischio potenziale di sovradosaggio/tossicità in fase predialitica a causa della ridotta capacità di escrezione renale delle vitamine idrosolubili in eccesso. Durante la dialisi, la perdita di vitamine, in particolare di vitamine idrosolubili, può aumentare il fabbisogno vitaminico. Può essere necessaria un'integrazione vitaminica personalizzata in base al grado di compromissione renale e alla presenza di comorbilità. Prestare particolare attenzione ai pazienti con insufficienza renale severa per mantenere i livelli di vitamina D e prevenire una tossicità da vitamina A.
Uso in pazienti con carenza di vitamina B12
In pazienti a rischio di carenza di vitamina B12 (cianocobalamina), ad esempio in pazienti con sindrome dell'intestino corto, malattia infiammatoria intestinale, uso di metformina per oltre 4 mesi, uso di inibitori della pompa protonica o di antagonisti dei recettori H2 dell'istamina per oltre 12 mesi, vegani o vegetariani stretti e adulti di età superiore a 75 anni, e/o quando è previsto un trattamento di più settimane, prima di iniziare la terapia con Envitavit si raccomanda una valutazione dello stato della vitamina B12.
Dopo diversi giorni di somministrazione, le quantità singole sia di cianocobalamina (vitamina B12) che di acido folico contenute in Envitavit potrebbero essere sufficienti a determinare un aumento della conta degli eritrociti, della conta dei reticolociti e dei valori di emoglobina in alcuni pazienti affetti da anemia megaloblastica associata a carenza di vitamina B12. Ciò potrebbe mascherare una carenza di vitamina B12 preesistente, che necessita di dosi di cianocobalamina superiori a quelle fornite con Envitavit.
Quando si interpretano i livelli di vitamina B12, si deve tenere conto del fatto che la recente assunzione di tale vitamina può determinare livelli normali malgrado una carenza tissutale.
Pazienti pediatrici
Envitavit è controindicato nei neonati, nei lattanti e nei bambini di età inferiore a 11 anni.
Pazienti anziani
In generale, nei pazienti anziani devono essere presi in considerazione adattamenti posologici (riduzione della dose e/o prolungamento degli intervalli di somministrazione) a causa dell'età avanzata e quindi della maggiore frequenza di riduzione della funzione epatica, renale o cardiaca, oltre che di malattie o trattamenti farmacologici concomitanti.
Avvertenze speciali/precauzioni relative agli eccipienti
Questo medicinale contiene fino a 2 mmol (46 mg) di sodio per flaconcino, equivalente a 2,3% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Interferenza con i test sierologici
Il prodotto non deve essere somministrato prima del prelievo di campioni di sangue per la diagnosi di anemia megaloblastica (anemia perniciosa), perché l'acido folico somministrato può mascherare un deficit di cianocobalamina e viceversa.
La presenza di acido ascorbico nel sangue e nelle urine può portare a risultati falsamente alti o bassi di glucosio in alcuni test del glucosio ematico e urinario.
La biotina può interferire con i test diagnostici di laboratorio basati sull'interazione biotina/streptavidina, producendo risultati falsamente diminuiti o falsamente aumentati, a seconda del test utilizzato. Il rischio di interferenza è maggiore nei bambini e nei pazienti con insufficienza renale e aumenta all'aumentare della dose. Nell'interpretazione dei risultati degli esami di laboratorio devono essere prese in considerazione possibili interferenze della biotina, specialmente se si osserva una mancanza di coerenza con la presentazione clinica (ad esempio, risultati di esami tiroidei che suggeriscono la malattia di Graves in pazienti asintomatici che assumono biotina o risultati falsi negativi dell'esame della troponina in pazienti con infarto miocardico che assumono biotina). Nei casi di sospetta interferenza occorre utilizzare, se disponibili, test diagnostici alternativi non sensibili a interferenze con la biotina. È necessario consultare il personale di laboratorio quando si prescrivono esami di laboratorio in pazienti che assumono biotina.
Compatibilità
La compatibilità deve essere esaminata prima della miscelazione con altre soluzioni/emulsioni per infusione (vedere paragrafi 6.2 e 6.6).
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Envitavit
Alcuni farmaci possono aumentare o ridurre i livelli vitaminici a causa di diverse interazioni.
I farmaci che aumentano i livelli vitaminici comprendono:
- I retinoidi (ad es. bexarotene o acitretina) aumentano il rischio di ipervitaminosi A (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
I farmaci che riducono i livelli vitaminici comprendono:
- I farmaci che interferiscono con il metabolismo della vitamina D, comprendenti antiepilettici (ad es. carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, fosfenitonia e primidone), antineoplastici (ad es. antracicline, taxani), rifampicina, glucocorticoidi, efavirenz, zidovudina e ketoconazolo possono aumentare la percentuale di inattivazione della vitamina D
- Gli antagonisti della piridossina, comprendenti cicloserina, idralazina, isoniazide, penicillamina, fenelzina e teofillina e determinati anticonvulsivanti che agiscono da induttori enzimatici (ad es. fenitoina o carbamazepina) possono aumentare il fabbisogno di piridossina
- L'etionamide può portare a un deficit di piridossina
- Gli antagonisti dell'acido folico (ad es. metotrexato, pirimetamina), gli antiepilettici che agiscono da induttori enzimatici (ad es. fenitoina, fosfenitoina, carbamazepina, primidone) e dosi elevate di catechine del tè possono portare a un deficit di folato dovuto al blocco della conversione della forma inattiva dell'acido folico nella forma attiva
- Il trattamento con rifampicina riduce la concentrazione di vitamina D
Altre interazioni:
- L'acido folico può interferire con l'efficacia di alcuni anticonvulsivanti, ad es. fenobarbital, fenitoina, fosfenitoina e primidone, con conseguente aumento della frequenza di crisi convulsive.
- Livelli elevati di acido folico possono aumentare l'effetto citotossico delle chemioterapie a base di fluoropirimidine.
- Deferoxamina: rischio aumentato di insufficienza cardiaca indotta da ferro a causa di un aumento della mobilizzazione del ferro dovuto all'integrazione di vitamina C (>500 mg). Per le precauzioni specifiche si rimanda alle informazioni sul prodotto della deferoxamina.
- Envitavit contiene vitamina A, che può causare un aumento dell'ipertensione intracranica idiopatica quando usato in associazione con medicinali che possono causare ipertensione intracranica idiopatica (ad es. alcune tetracicline).
- Envitavit contiene vitamina K, che può ridurre l'effetto di un trattamento anticoagulante con derivati cumarinici (ad es. acenocumarolo, warfarin, fenprocumone). Pertanto, durante il trattamento con questo tipo di anticoagulanti, l'attento monitoraggio dei fattori della coagulazione del sangue (tempo di protrombina (PT)/ International Normalized Ratio (INR) deve essere più frequente.
- Tipranavir soluzione orale: contiene 116 UI/mL di vitamina E, un valore superiore all'apporto giornaliero raccomandato.
Interazioni con ulteriori integrazioni vitaminiche:
Alcuni medicinali possono interagire con determinate vitamine a dosi notevolmente superiori a quelle somministrate con Envitavit. Questo aspetto deve essere tenuto in considerazione nei pazienti che ricevono vitamine da più fonti. Se pertinente, i pazienti devono essere monitorati per tali interazioni e trattati di conseguenza.
Fertilitą, gravidanza e allattamento
I medici devono considerare attentamente i potenziali rischi e benefici per ogni singolo paziente prima di prescrivere Envitavit.
Gravidanza
I dati relativi all'uso di Envitavit in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
L'uso di Envitavit durante la gravidanza può essere considerato, se necessario, a condizione che si osservino l'indicazione e i dosaggi per evitare un sovradosaggio vitaminico.
La dose giornaliera consigliata non deve essere superata, dal momento che dosi elevate di Vitamina A durante la gravidanza possono indurre malformazioni fetali.
Allattamento
Envitavit e i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno.
L'uso di Envitavit non è raccomandato durante l'allattamento a causa del rischio di sovradosaggio di vitamina A nel neonato.
Fertilità
Non ci sono dati disponibili.
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Envitavit non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Envitavit
Vi sono state segnalazioni rare di reazioni anafilattoidi dopo somministrazione parenterale di preparati multivitaminici. Inoltre, vi sono state segnalazioni rare di reazioni anafilattoidi dopo dosi endovenose elevate di tiamina, prevalentemente in pazienti con predisposizione alle reazioni allergiche. Tuttavia, il rischio è trascurabile se la tiamina viene co-somministrata con altre Vitamine del gruppo B.
Elenco degli effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di frequenza:
Molto comune: (≥1/10)
Comune: (≥1/100, <1/10)
Non comune: (≥1/1.000, <1/100)
Raro: (≥1/10.000, <1/1.000)
Molto raro: (<1/10.000)
Non nota: (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie gastrointestinali
Non nota: Nausea, vomito, diarrea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non nota: Reazioni in sede di iniezione, ad es. sensazione di bruciore, eruzione cutanea
Disturbi del sistema immunitario
Non nota: Ipersensibilità fino allo shock anafilattico
Esami diagnostici
Non nota: Transaminasi aumentate, alanina amino transferasi aumentata, acidi biliari totali aumentati, gamma-glutamiltransferasi aumentata, glutammato deidrogenasi aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Envitavit
Il rischio di sovradosaggio è particolarmente elevato se un paziente riceve Vitamine da più fonti o se l'integrazione complessiva di una vitamina non corrisponde al fabbisogno individuale, o nei pazienti con aumentata sensibilità all'ipervitaminosi (ad es. pazienti con compromissione epatica o renale) (vedere paragrafo 4.4).
Sintomi del sovradosaggio:
I casi più frequenti di sovradosaggio multivitaminico sono associati a nausea, vomito e diarrea.
Inoltre, il sovradosaggio acuto o cronico di vitamine può portare ad un'ipervitaminosi sintomatica con sintomi quali:
- Vitamina A: pelle secca e screpolata e segni di aumento della pressione intracranica; il danno epatico può causare ittero e ascite
- Vitamina C: i cristalli di ossalato di calcio possono causare insufficienza renale acuta o nefropatia cronica
- Vitamina D: ipercalcemia
- Vitamina E: nausea, cefalea, debolezza
- Vitamina K: può causare disturbi della coagulazione
- Vitamina B6: neuropatia periferica
- Vitamina B2: può portare a traspirazione gialla
- Vitamine B: possono intensificare il colore giallo delle urine
Trattamento:
Il trattamento del sovradosaggio vitaminico consiste in genere nell'interruzione della somministrazione della vitamina e in altre misure secondo indicazione clinica.
Scadenza
- prima dell'apertura
2 anni - dopo ricostituzione e diluizione
Il medicinale ricostituito e diluito deve essere usato immediatamente.
Conservazione
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C). A temperatura ambiente (non superiore a 25°C), scade dopo 3 mesi.
Elenco degli eccipienti
Glicina
Acido cloridrico (per regolare il pH)
Glicocolato di sodio
Fosfatidilcolina di soia
Idrossido di sodio (per regolare il pH)