ENTUMIN è indicato negli adulti e negli adolescenti di età superiore ai 16 anni.
Posologia
La prima fase del trattamento è da attuare, se possibile, in ambiente ospedaliero, e comunque sotto il continuo e rigoroso controllo del medico.
Il medicinale deve essere assunto a stomaco vuoto, per periodi di tempo non lunghi e con larghi intervalli fra detti periodi.
Per la terapia d'attacco delle fasi acute delle psicosi sono consigliabili dosi giornaliere di 100 - 120 mg per via i.m. o e.v., o in alternativa per via orale in dosi refratte, da raggiungere gradualmente nello spazio di 4 - 5 giorni. Tale posologia va mantenuta per diverse settimane, in relazione all'evolversi del quadro clinico. In caso di necessità, soprattutto nei quadri di eccitamento acuto, la dose giornaliera può essere aumentata fino a un massimo di 360 mg al giorno.
Per la terapia di mantenimento nelle psicosi la dose viene ridotta gradualmente a 40-60 mg (12-18 gocce) per via orale al giorno. In parecchi casi si rivela efficace per prevenire le recidive anche una posologia di mantenimento inferiore, che si può protrarre per lunghissimo tempo.
Nei quadri clinici di natura nevrotica e psicoreazionale sono sufficienti dosi di 10-30 mg (3-9 gocce) al giorno.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di ENTUMIN nei bambini di età inferiore ai 16 anni non sono state stabilite
Modo di somministrazione
ENTUMIN 100 mg/ml gocce orali soluzione: per via orale.
ENTUMIN 40 mg compresse: per via orale.
ENTUMIN 40 mg/4 ml soluzione iniettabile: per via i.m. o e.v..
Bambini e adolescenti al di sotto dei 16 anni (vedere paragrafo 4.2).
Attenzione: devono essere assolutamente evitate le iniezioni intrarteriali.
Nei pazienti anziani dovrebbe essere attentamente controllata la pressione arteriosa.
Si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi di trombosi, poiché la sedazione e l'immobilizzazione del paziente causate da ENTUMIN possono aumentare il rischio di fenomeni tromboembolici, a causa della possibile azione anticolinergica.
Si raccomanda particolare cautela nel trattamento di pazienti con ipertrofia prostatica, glaucoma ad angolo chiuso, ileo paralitico, epilessia o stati post-encefalici. Si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi di convulsioni e stati postencefalitici, perché la Clotiapina abbassa la soglia convulsiva.
Identica cautela deve essere prestata anche nei soggetti epilettici che sono in trattamento anticonvulsivante (vedere paragrafo 4.5).
Tachicardia e ipotensione sono riportati come effetti indesiderati. Per il trattamento di episodi ipotensivi vedere i paragrafi 4.5 “ Interazioni con altri medicinali ed altre forme d'interazione i“ e 4.9 “Sovradosaggio“.
Effetti di classe
In una popolazione di pazienti con demenza, trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un incremento del rischio di eventi avversi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale incremento del rischio non è noto.
Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Entumin deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per stroke.
In pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza, l'efficacia e la sicurezza di Entumin non sono state studiate. Studi osservazionali suggeriscono che pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza, trattati con antipsicotici, sono a maggior rischio di morte. In letteratura, i fattori di rischio che possono predisporre questa popolazione di pazienti al maggior rischio di morte quando trattati con antipsicotici comprendono la sedazione, la presenza di condizioni cardiache (es.: aritmia cardiaca) o condizioni polmonari (es: polmonite da aspirazione e non). Bisogna usare prudenza quando si trattano con Entumin pazienti affetti da demenza.
Con antipsicotici sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV). Poiché i pazienti trattati con antipsicotici spesso si presentano con fattori di rischio acquisito per TEV, prima e durante il trattamento con Entumin devono essere identificati tutti i possibili fattori di rischio per TEV e devono essere intraprese misure preventive.
Come con altri antipsicotici, usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia famigliare di prolungamento QT e quando Entumin è prescritto con farmaci noti per incrementare l'intervallo QTc.
Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici.
Negli studi clinici e/o nell'esperienza postmarketing sono stati riportati eventi di leucopenia/neutropenia temporalmente correlati ad agenti antipsicotici. È stata riportata anche agranulocitosi. I possibili fattori di rischio per leucopenia/neutropenia includono la conta leucocitaria (globuli bianchi) bassa (WBC) ed una storia di neutropenia/leucopenia farmaco indotta. In pazienti con una storia clinicamente significativa di WBC bassi o di neutropenia/leucopenia farmaco indotta l'emocromo completo con formula leucocitaria dovrebbe essere monitorato frequentemente durante i primi mesi di terapia ed al primo segno di un abbassamento clinicamente significativo dei WBC, in assenza di altri fattori causali, deve essere presa in considerazione l'interruzione di Entumin. I pazienti con neutropenia clinicamente significativa dovrebbero essere attentamente monitorati per febbre ed altri sintomi o segni di infezione e trattati prontamente se tali sintomi o segni compaiono. Pazienti con neutropenia grave (conta assoluta dei neutrofili <1000/mm3) dovrebbero interrompere Entumin e controllare i WBC fino alla guarigione.
Dosi protratte nel tempo determinano un aumento del livello plasmatico della prolattina, pertanto l'ENTUMIN deve essere usato con le opportune attenzioni nelle donne con neoplasie mammarie.
L'effetto antiemetico di ENTUMIN può mascherare i segni di sovradosaggio di altri farmaci o può rendere più difficile la diagnosi di concomitanti affezioni specie del tratto digerente o del S.N.C. come l'ostruzione intestinale, i tumori cerebrali, la sindrome di Reye.
Poiché il rischio di discinesie persistenti tardive è stato correlato con la durata della terapia, il trattamento cronico con ENTUMIN deve essere riservato a quei pazienti con affezioni che rispondono al farmaco e per i quali non è possibile una appropriata terapia alternativa. Le dosi e la durata del trattamento dovrebbero essere quelle minime per ottenere una soddisfacente risposta clinica. Nel caso di trattamenti prolungati non può essere esclusa l'evenienza di tossicità oculare (retinopatia pigmentaria), pertanto è consigliabile programmare un controllo oculistico periodico.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
ENTUMIN 40 mg compresse contiene lattosio: I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
ENTUMIN 100 mg/ml gocce orali, soluzione orale contiene acido benzoico, etanolo, propilene glicole.
Questo medicinale contiene 1 mg di acido benzoico per 1 mL.
Questo medicinale contiene tra 34,8 e 38,4 mg di alcol (etanolo) in 1 ml di soluzione orale che rappresenta 30 gocce.
La quantità in volume di questo medicinale è equivalente a 9-10 ml di birra o 4 di vino. La piccola quantità di alcol in questo medicinale non produrrà effetti rilevanti.
Questo medicinale contiene 240 mg di propilene glicole per dose equivalente a 400 mg di propilene glicole in 1 mL di soluzione
ENTUMIN 40 mg/4 ml soluzione iniettabile contiene propilene glicole.
Questo medicinale contiene 1200 mg di propilene glicole per fiala equivalente a 300 mg/ml. Se lei è in gravidanza o sta allattando, non prenda questo medicinale se non diversamente raccomandato dal medico. Il medico potrà fare ulteriori controlli durante la terapia. Se lei soffre di malattie al fegato o ai reni, non prenda questo medicinale se non diversamente raccomandato dal medico. Il medico potrà fare ulteriori controlli durante la terapia.
Quanto i neurolettici sono somministrati in concomitanza con medicinali che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta.
Deve essere quindi esercitata cautela quando Entumin è prescritto con tali medicinali.
Non somministrare in concomitanza con medicinali che determinano alterazioni degli elettroliti.
ENTUMIN può potenziare:
L'associazione della clotiapina con anticolinergici, compresi quelli con azione anticolinergica utilizzati nella terapia antiparkinson, richiede cautela poiché può essere favorita la comparsa di caratteristici effetti indesiderati quali: turbe della visione, stipsi, ritenzione urinaria, secchezza delle fauci, etc. e possibile aumento della pressione endooculare.
L'associazione con Levodopa è da evitare. In caso di trattamento di sintomi extrapiramidali (vedere paragrafo 4.8) non utilizzare Levodopa.
Per il trattamento dell'ipotensione non usare adrenalina poiché il suo uso in pazienti con un blocco adrenergico parziale può abbassare ulteriormente la pressione.
Per il noto effetto della clotiapina sulla soglia convulsiva nei soggetti epilettici può essere necessario un aggiustamento della terapia specifica.
Il rischio di effetti dannosi a carico del feto e/o del lattante a seguito di assunzione di Clotiapina non è escluso.
Gravidanza
In gravidanza il farmaco deve essere somministrato soltanto in caso di assoluta necessità e sotto il diretto controllo del medico (vedere paragrafo 4.3).
I neonati esposti agli antipsicotici convenzionali o atipici incluso ENTUMIN durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o di astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita. Ci sono state segnalazioni di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, stress respiratorio, disturbi dell'assunzione di cibo. Pertanto i neonati dovrebbero essere attentamente monitorati.
Allattamento
Durante l'allattamento il farmaco deve essere somministrato soltanto in caso di assoluta necessità e sotto il diretto controllo del medico (vedere paragrafo 4.3).
ENTUMIN compromette la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Le reazioni avverse (Tabella 1) sono elencate in ordine decrescente di frequenza, come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1
Disturbi psichiatrici
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Non comuni:
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Agitazione, stato confusionale
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Patologie del sistema nervoso
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Non comuni:
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sintomi extrapiramidali, distonia, acatisia, parkinsonismo, discinesia tardiva, sedazione
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Rari
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Ipocinesia, tremori
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Patologie dell'occhio
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Non comuni:
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Visione offuscata
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Patologie vascolari
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Non comuni
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Ipotensione ortostatica
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Patologie gastrointestinali
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Non comuni:
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Secchezza della bocca, stipsi
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Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali
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Sindrome da astinenza neonatale, frequenza non nota, sintomi extrapiramidali (Vedi sezione 4.6)
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Sono stati riportati eventi di leucopenia/neutropenia temporalmente correlati ad agenti antipsicotici. È stata anche riportata agranulocitosi.
Con farmaci antipsicotici sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso, inclusi casi di embolia polmonare e casi di trombosi venosa profonda – Frequenza non nota.
Sono stati osservati con ENTUMIN o altri farmaci della stessa classe casi rari di prolungamento del QT, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco.
Casi molto rari di morte improvvisa.
Come tutti gli altri neurolettici, ENTUMIN può indurre ipotensione posturale, tachicardia.
Le distonie e l'acatisia sono più frequenti nei bambini, mentre i segni di parkinsonismo prevalgono negli anziani, soprattutto se portatori di lesioni organiche cerebrali. Le distonie comprendono spasmi dei muscoli del collo e del tronco fino al torcicollo e all'opistotono, crisi oculogire, trisma, protrusione della lingua e spasmi carpo-podalici.
Queste reazioni compaiono molto precocemente e scompaiono entro 24 - 48 ore dalla sospensione della terapia. Molto raramente le distonie possono determinare laringospasmo associato a cianosi e asfissia.
L'acatisia è caratterizzata da irrequietezza motoria e talora da insonnia. Più frequente nei primi giorni di terapia, può comparire anche tardivamente. I disturbi spesso regrediscono spontaneamente, in caso contrario possono essere ben controllati riducendo il dosaggio o associando un anticolinergico antiparkinson. Generalmente la comparsa e la gravità di molti dei sintomi di tipo extrapiramidale (acinesia, rigidità, tremore a riposo, etc.) sono correlati alla dose e richiedono la somministrazione di farmaci antiparkinson. Nei casi persistenti può essere necessaria la riduzione del dosaggio o la sospensione del trattamento. I farmaci antiparkinsoniani di tipo anticolinergico non dovrebbero essere routinariamente prescritti come misura profilattica, potendo questi ultimi diminuire l'efficacia terapeutica di ENTUMIN.
Le discinesie persistenti tardive si manifestano per lo più durante terapia a lungo termine e con alti dosaggi, anche nel periodo successivo alla sospensione del farmaco. Sono colpiti con maggiore frequenza gli anziani e le donne. Consistono in movimenti ritmici della lingua, delle labbra e del volto, più raramente delle estremità e sono generalmente precedute da fini movimenti vermicolari della lingua. La sospensione della terapia può impedire lo sviluppo della sintomatologia, della quale non si conosce tuttavia una terapia specifica. La riduzione periodica del dosaggio dei neurolettici, se clinicamente possibile, può aiutare a riconoscere precocemente l'insorgenza di discinesia tardiva.
Altri possibili effetti indesiderati: galattorrea, amenorrea, ginecomastia, iperprolattinemia.
Il medicinale può indurre manifestazioni neurotossiche, a dosi superiori a quelle consigliate, nei pazienti con insufficienza renale e nei pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale.
Come con tutti i farmaci antipsicotici, durante l'esperienza post-marketing con Entumin è stata segnalata Sindrome Neurolettica Maligna (S.N.M.) come effetto indesiderato molto raro.
Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse
Sintomi: sonnolenza, ipotensione, tachicardia, aritmia, depressione respiratoria, sintomi extrapiramidali, convulsioni e coma.
Trattamento: lavanda gastrica seguita da somministrazione di carbone attivo.
Per l'ipotensione: plasma expanders. Se si dimostra necessario il trattamento con un vasopressore (es. dopamina), come succede in casi resistenti, si deve monitorare attentamente il paziente, in particolare la funzionalità cardiovascolare. Non usare mai adrenalina, poiché ENTUMIN potrebbe bloccare la sua azione ipertensiva e si potrebbe verificare un ulteriore abbassamento della pressione.
Per le convulsioni: benzodiazepine.
100 mg/ml gocce orali, soluzione.................2 anni
40 mg compresse..........................................5 anni
40 mg/4 ml soluzione iniettabile...................4 anni
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione per le compresse e la soluzione iniettabile.
Per le gocce orali, soluzione: non conservare a temperatura superiore ai 30°C
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