Enjaymo

    Ultimo aggiornamento: 23/11/2024

    Cos'è Enjaymo?

    Enjaymo è un farmaco a base del principio attivo Sutimlimab, appartenente alla categoria degli Antianemici e nello specifico . E' commercializzato in Italia dall'azienda Sanofi B.V..

    Enjaymo può essere prescritto con Ricetta OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile.


    Confezioni

    Enjaymo 50 mg/ml soluzione per infusione uso endovenoso 1 flaconcino 22 ml

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Sanofi B.V.
    Ricetta: OSP - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, utilizzabili esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile
    Classe: H
    Principio attivo: Sutimlimab
    Gruppo terapeutico: Antianemici
    ATC: L04AJ04 - Sutimlimab
    Forma farmaceutica: soluzione


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    Indicazioni

    Perché si usa Enjaymo? A cosa serve?
    Enjaymo è indicato per il trattamento dell'anemia emolitica in pazienti adulti con malattia da agglutinine fredde (CAD).

    Posologia

    Come usare Enjaymo: Posologia
    Enjaymo deve essere somministrato da un operatore sanitario e sotto la supervisione di un medico esperto nella gestione di pazienti con disturbi ematologici.
    Posologia
    I pazienti devono essere vaccinati in base alle raccomandazioni locali più recenti per i pazienti con deficit persistenti del complemento (vedere paragrafo 4.4).
    La dose raccomandata si basa sul peso corporeo. Per i pazienti di peso compreso tra 39 kg e meno di 75 kg, la dose raccomandata è di 6 500 mg e per i pazienti di peso pari o superiore a 75 kg, la dose raccomandata è di 7 500 mg. Enjaymo deve essere somministrato per via endovenosa una volta alla settimana per le prime due settimane e, successivamente, ogni due settimane. Enjaymo deve essere somministrato nel giorno del regime posologico raccomandato o entro due giorni da questo giorno (vedere paragrafo 4.4). Enjaymo è destinato all'uso continuativo come terapia cronica, a meno che l'interruzione di Enjaymo sia clinicamente indicata.
    Dose saltata
    Se viene saltata una dose, la dose saltata deve essere somministrata il prima possibile. Se il tempo trascorso dall'ultima dose supera i 17 giorni, la terapia deve essere riavviata con somministrazioni settimanali per le prime due settimane, seguite successivamente da somministrazioni ogni due settimane.
    Popolazioni speciali
    Popolazione anziana
    Non è richiesto alcun aggiustamento della dose per i pazienti con CAD di età pari o superiore a 65 anni (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
    Compromissione epatica
    Non sono richiesti aggiustamenti della dose nei pazienti con compromissione epatica.
    Danno renale
    Non sono necessari aggiustamenti della dose nei pazienti con compromissione renale.
    Popolazione pediatrica
    Non è riportato alcun uso rilevante di Enjaymo nei bambini di età <18 anni nel trattamento della CAD.
    Modo di somministrazione
    Enjaymo è utilizzabile solo per infusione endovenosa. Non somministrare come push o bolo endovenoso. Per istruzioni sulla preparazione e la somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
    Dopo la preparazione, la soluzione per infusione di Enjaymo deve essere somministrata per via endovenosa alla velocità di infusione indicata nella Tabella 1.
    Tabella 1 - Tabella di riferimento per l'infusione
    Intervallo di peso corporeo
    Dose
    (mg)
    Numero di
    flaconcini necessari
    Volume
    (mL)
    Velocità massima di infusione
    Da ≥39 kg a <75 kg
    6500
    6
    130
    130 mL/ora
    ≥75 kg
    7500
    7
    150
    150 mL/ora
    I pazienti con malattia cardiopolmonare possono ricevere l'infusione nell'arco di 120 minuti.
    Se si verifica una reazione avversa durante la somministrazione di Enjaymo, l'infusione può essere rallentata o interrotta a discrezione del medico. Se si verificano reazioni da ipersensibilità, interrompere Enjaymo e iniziare il trattamento appropriato. Monitorare il paziente per almeno due ore dopo il completamento dell'infusione iniziale per rilevare segni o sintomi di una reazione da ipersensibilità o all'infusione. Monitorare il paziente per un'ora dopo il completamento delle infusioni successive per rilevare segni o sintomi di una reazione all'infusione.
    Infusione domiciliare
    Le infusioni a casa devono essere eseguite da un operatore sanitario.
    La decisione di prendere in considerazione l'infusione domiciliare deve basarsi sulle caratteristiche cliniche specifiche del paziente e sulle esigenze individuali del paziente. La transizione dell'infusione da una struttura clinica alla somministrazione a casa richiede la necessità di garantire che ci siano le infrastrutture e le risorse adeguate e in linea con le indicazioni del medico curante. L'infusione di Enjaymo a casa può essere presa in considerazione per i pazienti che hanno tollerato bene l'infusione in una struttura clinica e che non hanno manifestato reazioni correlate a infusione. Quando si valuta l'idoneità del paziente a ricevere l'infusione a casa, occorre prendere in considerazione le sue comorbilità di base e la sua capacità di aderire ai requisiti delle infusioni a casa. Inoltre, devono essere presi in considerazione i seguenti criteri:
    • Il paziente non deve avere alcuna patologia concomitante in corso che, in base al giudizio del medico, possa esporre il paziente a un rischio maggiore quando riceve l'infusione in un contesto domestico piuttosto che in un contesto clinico. Prima dell'inizio dell'infusione domiciliare deve essere completata una valutazione completa per garantire che il paziente sia clinicamente stabile.
    • Il paziente deve aver ricevuto con successo l'infusione di Enjaymo in un contesto clinico (ospedale o ambulatoriale) per almeno tre mesi sotto la supervisione di un medico o di un operatore sanitario esperto nella gestione dei pazienti con CAD.
    • Il paziente deve mostrare disponibilità e avere capacità di rispettare le procedure di infusione domiciliare e le raccomandazioni date dal medico curante o dall'operatore sanitario.
    • L'operatore sanitario che somministra l'infusione domiciliare deve essere disponibile in ogni momento durante l'infusione domiciliare e per almeno 1 ora dopo l'infusione.
    Se il paziente manifesta reazioni indesiderate durante l'infusione domiciliare, il processo di infusione deve essere interrotto immediatamente, deve essere avviato un trattamento medico appropriato (vedere paragrafo 4.4) e il medico curante deve essere informato. In tali casi, il medico curante deve decidere se le infusioni successive devono avvenire e, in tal caso, se le infusioni devono essere somministrate in ospedale o in un contesto di assistenza ambulatoriale supervisionata.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Enjaymo
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Enjaymo
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Infezioni
    Enjaymo agisce sulla via classica del complemento (CP) legandosi specificamente al componente proteico 1 del complemento, sottocomponente s (C1s), impedendo il clivaggio della proteina del complemento C4. Sebbene la via della lectina e le vie alternative rimangano inalterate, i pazienti possono presentare una maggiore suscettibilità a infezioni gravi, in particolare infezioni causate da batteri capsulati come Neisseria meningitides, Streptococcus pneumoniae ed Haemophilus influenzae. I pazienti devono essere vaccinati contro i batteri capsulati prima dell'inizio del trattamento con Enjaymo; vedere “Vaccinazioni” di seguito.
    Negli studi clinici sulla CAD, tra i pazienti sottoposti al trattamento con Enjaymo sono state segnalate infezioni gravi, compresa la sepsi (vedere paragrafo 4.8). Enjaymo non deve essere iniziato nei pazienti con infezioni gravi in fase attiva. I pazienti devono essere monitorati per rilevare segni e sintomi precoci di infezioni e deve essere loro indicato di richiedere assistenza medica immediata qualora tali sintomi dovessero verificarsi.
    I pazienti con epatite virale e HIV sono stati esclusi dagli studi clinici. Prima e durante il trattamento, i pazienti devono informare il proprio medico se hanno ricevuto una diagnosi di epatite B, epatite C o infezione da HIV. Prestare attenzione nel trattamento di pazienti con anamnesi di epatite B, epatite C o infezione da HIV.
    Vaccinazioni
    Vaccinare i pazienti in base alle raccomandazioni locali più recenti per i pazienti con deficit persistenti del complemento, compresi vaccini meningococcici e streptococcici. Rivaccinare i pazienti in conformità alle raccomandazioni locali.
    Immunizzare i pazienti che non presentano un'anamnesi di vaccinazione contro i batteri capsulati almeno 2 settimane prima di ricevere la prima dose di Enjaymo. Se la terapia urgente con Enjaymo è indicata in un paziente non vaccinato, somministrare il/i vaccino/i il prima possibile. I benefici e i rischi della profilassi antibiotica per la prevenzione delle infezioni nei pazienti trattati con Enjaymo non sono stati stabiliti.
    Reazioni da ipersensibilità
    Come con altri prodotti proteici, la somministrazione di Enjaymo può causare reazioni da ipersensibilità, compresa l'anafilassi. Negli studi clinici, non sono state osservate reazioni da ipersensibilità serie con Enjaymo. Se si verificano reazioni da ipersensibilità, interrompere Enjaymo e iniziare il trattamento appropriato.
    Reazioni correlate all'infusione
    La somministrazione di Enjaymo può causare reazioni correlate all'infusione durante l'infusione o immediatamente dopo l'infusione (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere monitorati per eventuali reazioni correlate all'infusione, l'infusione deve essere interrotta se si verifica una reazione e deve essere iniziato il trattamento appropriato.
    Lupus eritematoso sistemico (LES)
    I soggetti con deficit ereditario del complemento classico sono a maggior rischio di sviluppare il LES. I pazienti con LES sono stati esclusi dagli studi clinici con Enjaymo. I pazienti trattati con Enjaymo devono essere monitorati per rilevare eventuali segni e sintomi di LES e valutati in modo appropriato. Utilizzare Enjaymo con cautela nei pazienti con LES o in quelli che sviluppano segni e sintomi di LES.
    Monitoraggio delle manifestazioni di CAD dopo l'interruzione di Enjaymo
    Gli effetti sull'emolisi diminuiscono dopo la fine del trattamento. Pertanto, i pazienti devono essere monitorati per rilevare eventuali segni e sintomi di emolisi in caso di interruzione del trattamento.
    Sodio
    Questo medicinale contiene 3,5 mg per mL o 77 mg di sodio per flaconcino, equivalente al 3,85% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS di 2 g di sodio per un adulto.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Enjaymo
    Non sono stati effettuati studi d'interazione. Trattandosi di una proteina umana ricombinante, Enjaymo è un candidato improbabile per le interazioni farmacologiche mediate dal citocromo P450. L'interazione di sutimlimab con i substrati dei CYP non è stata studiata. Tuttavia, sutimlimab riduce i livelli di citochine proinfiammatorie nei pazienti, come IL-6 che è nota per sopprimere l'espressione di specifici enzimi epatici CYP450 (CYP1A2, CYP2C9, CYP2C19 e CYP3A4). Pertanto, si deve usare cautela quando si inizia o si interrompe il trattamento con sutimlimab in pazienti che ricevono anche substrati del CYP450 3A4, 1A2, 2C9 o 2C19, in particolare quelli con un indice terapeutico ristretto (come warfarin, carbamazepina, fenitoina e teofillina), e le dosi devono essere aggiustate se necessario.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    Non sono disponibili dati sull'uso di Sutimlimab nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
    È noto che gli anticorpi IgG umani attraversano la barriera placentare; pertanto, sutimlimab può essere trasmesso dalla madre al feto in via di sviluppo.
    Come misura precauzionale, è preferibile evitare l'uso di sutimlimab durante la gravidanza. Sutimlimab deve essere somministrato durante la gravidanza solo se chiaramente indicato.
    Allattamento
    È noto che le IgG umane sono escrete nel latte materno nei primi giorni dopo la nascita, passando a basse concentrazioni poco dopo; di conseguenza, il rischio per il neonato allattato al seno non può essere escluso durante questo breve periodo. Non è noto se sutimlimab o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento con latte materno o interrompere/astenersi dalla terapia con sutimlimab, tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento con latte materno per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
    Fertilità
    Gli effetti di sutimlimab sulla fertilità maschile e femminile non sono stati studiati negli animali. Negli studi a dosi ripetute con sutimlimab a esposizioni fino a circa 5 volte la dose umana raccomandata, non sono stati osservati effetti sugli organi riproduttivi nelle scimmie cynomolgus.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Enjaymo non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Enjaymo
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse segnalate più frequentemente con Enjaymo negli studi clinici CADENZA e CARDINAL sono state cefalea, ipertensione, infezione delle vie urinarie, infezione delle alte vie respiratorie, nasofaringite, nausea, dolore addominale, reazioni correlate all'infusione e cianosi (segnalata come acrocianosi).
    Tabella delle reazioni avverse
    La valutazione della sicurezza di Enjaymo nei pazienti con CAD si è basata principalmente sui dati da 66 pazienti che hanno partecipato allo studio di fase 3, randomizzato, controllato con placebo (CADENZA) e allo studio in aperto a braccio singolo (CARDINAL).
    Nella tabella 2 sono elencate le reazioni avverse osservate negli studi CADENZA e CARDINAL presentate in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza, utilizzando le seguenti categorie: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1 000 a <1/100); rara (≥1/10 000 a <1/1 000); molto rara (<1/10 000). All'interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di serietà decrescente.
    Tabella 2 - Elenco delle reazioni avverse negli studi CADENZA e CARDINAL
    Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA
    Molto comune
    Comune
    Infezioni ed infestazioni
    Infezione delle vie urinarie
    Cistite
    Infezioni delle alte vie respiratoriea
    Rinofaringiteb
    Gastroenterite
    Rinite
    Infezioni delle basse vie respiratoriec
    Urosepsi
    Infezione delle vie urinarie da Escherichia
    Infezione batterica delle vie urinarie
    Cistite batterica
    Herpes orale
    Viremia da Herpes simplex
    Fuoco di Sant'Antonio (Herpes zoster)
    Herpes simplex
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Piressiaf
    Sensazione di freddof
    Reazioni correlate all'infusionef
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Auraf
    Capogirof*
    Patologie vascolari
    Ipertensioned
    Cianosi (segnalata come acrocianosi)
    Fenomeno di Raynaud
    Ipotensionef*
    Cardiomiopatia da stressf
     
    Patologie gastrointestinali
    Dolore addominalee
    Nausea
    Diarreaf
    Dispepsiaf
    Ulcera da aftaf
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
    Fastidio al toracef
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
    Pruritof*
     
    a Infezione delle alte vie respiratorie: infezione delle alte vie respiratorie, bronchite, infezione virale delle alte vie respiratorie
    b Rinofaringite: rinofaringite, faringite
    c Infezione delle basse vie respiratorie: polmonite da klebsiella, polmonite da COVID-19, infezione delle basse vie respiratorie, infezione virale delle vie respiratorie, infezione delle vie respiratorie, polmonite
    d Ipertensione: ipertensione, pressione arteriosa aumentata, ipertensione essenziale, crisi ipertensiva, ipertensione da camice bianco
    e Dolore addominale: dolore addominale, dolore addominale inferiore, dolore addominale superiore, dolorabilità addominale
    f Reazione correlata all'infusione: tutte si sono verificate entro 24 ore dall'inizio dell'infusione di Enjaymo. *Gli eventi suggestivi di reazioni di ipersensibilità sono inclusi nella tabella.
    Infezioni gravi
    Tra i 66 pazienti che hanno partecipato agli studi CADENZA e CARDINAL, sono state segnalate infezioni gravi in 10 pazienti (15,2%). Le infezioni gravi elencate nella tabella delle Reazioni avverse da farmaco (ADR) includono infezione delle vie respiratorie [polmonite da Klebsiella (n=1), infezione delle vie respiratorie (n=1), polmonite da COVID-19 (n=1)], infezione delle vie urinarie [urosepsi (n=1), infezione delle vie urinarie (n=1), infezione batterica delle vie urinarie (n=1)], fuoco di Sant'Antonio (Herpes zoster) (n = 1). Sutimlimab è stato interrotto in un paziente a causa di una grave infezione di polmonite da Klebsiella con esito fatale. Non sono stati segnalati altri eventi fatali di infezioni. Vedere paragrafo 4.4 per informazioni sulle raccomandazioni vaccinali per le infezioni gravi e per il monitoraggio dei segni e sintomi precoci di infezioni.
    Immunogenicità
    L'immunogenicità di sutimlimab è stata valutata in pazienti con CAD negli studi CARDINAL e CADENZA al basale, durante il periodo di trattamento e a fine trattamento (Settimana 26). Due dei 24 pazienti (8,3%) arruolati nello studio CARDINAL che hanno ricevuto almeno una dose di sutimlimab hanno sviluppato anticorpi anti-farmaco (ADA) emergenti dal trattamento. Nello studio CADENZA, 6 pazienti su 42 trattati con sutimlimab (14,3%) hanno sviluppato ADA emergenti dal trattamento. Questi ADA erano di natura transitoria con titolo basso e non erano associati a variazioni nel profilo farmacocinetico, nella risposta clinica o negli eventi avversi.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Enjaymo
    In caso di sovradosaggio, si raccomanda l'interruzione immediata dell'infusione e un attento monitoraggio.

    Scadenza

    Flaconcino non aperto:
    3 anni
    Conservazione del medicinale dopo l'apertura:
    La stabilità chimica e fisica durante l'uso è stata dimostrata per 16 ore da 18°C a 25°C o per 72 ore da 2°C a 8°C. Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
    Se non utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione in uso prima dell'impiego sono responsabilità dell'utente e normalmente non sarebbero superiori a 24 ore a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C o 8 ore a temperatura ambiente, a meno che l'apertura del flaconcino e il pooling nella sacca per infusione siano stati eseguiti in condizioni asettiche controllate e convalidate.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (a 2°C – 8°C).
    Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
    Non congelare.
    Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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