Eligard - Polvere

    Ultimo aggiornamento: 19/11/2024

    Cos'è Eligard - Polvere?

    Eligard - Polvere è un farmaco a base del principio attivo Leuprorelina Acetato, appartenente alla categoria degli Ormoni rilascianti gonadotropine e nello specifico Analoghi dell'ormone liberatore delle gonadotropine. E' commercializzato in Italia dall'azienda Innova Pharma S.p.A..

    Eligard - Polvere può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Eligard 7,5 mg iniett. 1 kit con 1 sir. prer. polv. + 1 sir. prer. solv. in vaschetta termoformata

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A.
    Concessionario: Innova Pharma S.p.A.
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Leuprorelina Acetato
    Gruppo terapeutico: Ormoni rilascianti gonadotropine
    ATC: L02AE02 - Leuprorelina
    Forma farmaceutica: Polvere


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    Indicazioni

    Perché si usa Eligard? A cosa serve?
    ELIGARD 7,5 mg è indicato per il trattamento del cancro della prostata ormono-dipendente in stadio avanzato e per il trattamento del cancro della prostata ormono-dipendente ad alto rischio localizzato e localmente avanzato, in combinazione con la radioterapia.

    Posologia

    Come usare Eligard: Posologia
    Posologia
    Pazienti adulti di sesso maschile
    ELIGARD 7,5 mg deve essere somministrato sotto il controllo di personale sanitario in grado di controllare la risposta al trattamento.
    ELIGARD 7,5 mg deve essere somministrato mediante una singola iniezione sottocutanea ogni mese. La soluzione iniettata forma un deposito di medicinale, garantendo il rilascio prolungato di Leuprorelina Acetato per un mese.
    Di norma, la terapia del cancro della prostata in stadio avanzato con ELIGARD 7,5 mg richiede un trattamento a lungo termine e non deve essere sospesa quando si verifica una remissione o miglioramento della patologia.
    ELIGARD 7,5 mg può essere utilizzato come terapia adiuvante o neoadiuvante in combinazione con la radioterapia nel cancro della prostata ad alto rischio localizzato e localmente avanzato.
    La risposta a ELIGARD 7,5 mg deve essere monitorata mediante parametri clinici e rilevando i livelli sierici dell'antigene prostatico specifico (PSA). Gli studi clinici hanno dimostrato che i livelli di testosterone aumentano nel corso dei primi 3 giorni di trattamento nella maggior parte dei pazienti non sottoposti a orchiectomia e successivamente si riducono al di sotto dei livelli di castrazione medica nell'arco di 3-4 settimane. Una volta raggiunti, i livelli di castrazione sono mantenuti per l'intera durata del trattamento (episodi di rialzo del testosterone inferiori all'1%). Qualora la risposta di un paziente si riveli subottimale, è necessario verificare che i livelli di testosterone sierico abbiano raggiunto o mantengano i livelli di castrazione. Poiché una mancanza di efficacia può verificarsi in seguito a una preparazione, ricostituzione o somministrazione non corretta, i livelli di testosterone devono essere valutati nei casi di errori di manipolazione sospetti o accertati (vedere il paragrafo 4.4).
    Nei pazienti con cancro della prostata metastatico resistente alla castrazione, non castrati chirurgicamente, in terapia con un agonista del GnRH, come leuprorelina, ed eligibili per il trattamento con inibitori della biosintesi degli androgeni o con inibitori dei recettori degli androgeni, il trattamento con un agonista del GnRH può essere continuato.
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di ELIGARD 7,5 mg non sono state stabilite nei bambini da 0 a 18 anni di età (vedere anche paragrafo 4.3).
    Particolari gruppi di pazienti
    Non sono stati condotti studi clinici su pazienti con compromissione epatica o renale.
    Modo di somministrazione
    ELIGARD 7,5 mg deve essere preparato, ricostituito e somministrato solamente da professionisti sanitari che hanno familiarità con queste procedure. È necessario seguire attentamente le istruzioni per la ricostituzione e la somministrazione (vedere paragrafi 4.4 e 6.6).Se il medicinale non è preparato in modo adeguato, non deve essere somministrato.
    Il contenuto delle due siringhe sterili preriempite deve essere miscelato immediatamente prima della somministrazione di ELIGARD 7,5 mg mediante iniezione sottocutanea.
    In base ai dati raccolti su animali, le iniezioni endoarteriose o endovenose, devono essere rigorosamente evitate.
    Analogamente ad altri farmaci somministrati mediante iniezione sottocutanea, la sede dell'iniezione deve essere cambiata periodicamente.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Eligard
    ELIGARD 7,5 mg è controindicato nelle donne e nei pazienti in età pediatrica.
    Ipersensibilità alla Leuprorelina Acetato, ad altri agonisti del GnRH, o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Pazienti precedentemente sottoposti ad orchiectomia (come con altri agonisti del GnRH, ELIGARD 7,5 mg non determina un ulteriore calo del testosterone sierico in caso di castrazione chirurgica).
    Come unico trattamento in pazienti con cancro prostatico con compressione midollare o evidenza di metastasi spinali (vedere anche paragrafo 4.4).

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Eligard
    Ricostituzione corretta: .Sono stati segnalati casi di errori di manipolazione che possono verificarsi durante qualsiasi fase del processo di preparazione e che potenzialmente possono determinare mancanza di efficacia. È necessario seguire attentamente le istruzioni di ricostituzione e somministrazione (vedere paragrafo 6.6). In caso di errore di manipolazione sospetto o accertato, i pazienti devono essere monitorati adeguatamente (vedere paragrafo 4.2).
    La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l'intervallo QT:
    In pazienti con una storia di o con fattori di rischio per il prolungamento dell'intervallo QT e in pazienti che ricevono una terapia concomitante con prodotti medicinali che possono prolungare l'intervallo QT (vedere paragrafo 4.5) i medici devono accertare il profilo di rischio beneficio, incluso il rischio potenziale di Torsione di punta, prima di iniziare la terapia con Eligard 7,5 mg.
    Malattie cardiovascolari: è stato segnalato un aumentato rischio di insorgenza di infarto miocardico, morte cardiaca improvvisa e ictus associato all'uso di agonisti del GnRH negli uomini. Sulla base delle probabilità riportate, il rischio sembra basso e deve essere attentamente valutato sulla base dei fattori di rischio cardiovascolari nel momento in cui viene impostato il trattamento dei pazienti con cancro alla prostata. I pazienti trattati con agonisti del GnRH devono essere controllati per i sintomi e i segni che possono suggerire lo sviluppo di una malattia cardiovascolare e devono essere gestiti in accordo alla corrente pratica clinica.
    Aumento transitorio di testosterone: Come altri agonisti del GnRH, la Leuprorelina Acetato determina un aumento transitorio delle concentrazioni sieriche di testosterone, diidrotestosterone e fosfatasi acida durante la prima settimana di trattamento. I pazienti possono notare un peggioramento dei sintomi o l'insorgenza di nuovi sintomi – inclusi dolore osseo, neuropatia, ematuria od ostruzione ureterale o al deflusso vescicale (vedere paragrafo 4.8). Tali sintomi di solito regrediscono con il proseguimento della terapia.
    La somministrazione aggiuntiva di un antiandrogeno appropriato deve essere considerata iniziando 3 giorni prima della terapia con la leuprorelina e continuando per le prime due o tre settimane di trattamento. É stato segnalato che tale procedura previene le conseguenze di un iniziale aumento del testosterone sierico.
    In seguito a castrazione chirurgica, ELIGARD 7,5 mg non determina un'ulteriore diminuzione dei livelli di testosterone sierico nei pazienti di sesso maschile.
    Densità ossea: Nella letteratura medica sono stati segnalati casi di riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con gli agonisti del GnRH (vedere paragrafo 4.8).
    La terapia antiandrogenica determina un aumento significativo del rischio di fratture dovute a osteoporosi. Al riguardo sono disponibili soltanto dati limitati. Fratture dovute a osteoporosi sono state osservate nel 5% dei pazienti a 22 mesi dall'inizio della terapia farmacologica di deprivazione androgenica e nel 4% dei pazienti a 5 -10 anni di trattamento. Il rischio di fratture dovute a osteoporosi è generalmente più elevato del rischio di fratture patologiche. Oltre a una carenza di testosterone nel lungo periodo, anche fattori quali l'aumento dell'età, il fumo e il consumo di alcolici, l'obesità e l'insufficiente esercizio fisico possono influenzare lo sviluppo dell'osteoporosi.
    Apoplessia ipofisaria: Nel corso di studi post-marketing, sono stati registrati rari casi di apoplessia ipofisaria (sindrome clinica secondaria all'infarto della ghiandola pituitaria), in seguito a somministrazione di agonisti del GnRH. La maggior parte dei casi si sono verificati nelle prime due settimane successive alla prima dose, ed alcuni nella prima ora. In questi casi l'apoplessia ipofisaria si è presentata come cefalea improvvisa, vomito, visione disturbata, oftalmoplegia, alterazione dello stato mentale e talvolta collasso cardiocircolatorio. In tali situazioni è richiesto un intervento medico immediato.
    Iperglicemia e diabete: in uomini in trattamento con agonisti del GnRH sono stati segnalati iperglicemia e aumentato rischio di sviluppare diabete. L'iperglicemia può essere conseguenza dell'insorgenza di diabete mellito o del peggioramento del controllo glicemico in pazienti diabetici. Si controlli periodicamente il glucosio ematico e/o l'emoglobina glicosilata (HbA1c) in pazienti che assumono un agonista del GnRH e si tratti l'iperglicemia o il diabete in accordo alla corrente pratica clinica.
    Convulsioni: Sono stati osservati casi post-marketing di convulsioni in pazienti in trattamento con leuprorelina acetato, con o senza una storia di fattori predisponenti. Le convulsioni devono essere trattate in accordo alla corrente pratica clinica.
    Ipertensione endocranica idiopatica: nei pazienti che hanno assunto leuprorelina sono stati segnalati casi di ipertensione endocranica idiopatica (pseudotumor cerebri). È necessario avvertire i pazienti in merito ai segni e ai sintomi di ipertensione endocranica idiopatica, inclusa cefalea severa o ricorrente, disturbi della visione e tinnito. In caso di ipertensione endocranica idiopatica, deve essere valutata l'opportunità di sospendere la somministrazione di leuprorelina.
    Altri eventi: Con gli agonisti del GnRH sono stati segnalati casi di ostruzione ureterale e compressione del midollo spinale, che possono contribuire alla paralisi con o senza complicazioni fatali. Qualora insorgano compressione del midollo spinale o compromissione renale, deve essere effettuato il trattamento standard previsto per tali complicanze.
    I pazienti con metastasi vertebrali e/o cerebrali così come i pazienti con ostruzione delle vie urinarie devono essere monitorati attentamente nel corso delle prime settimane di trattamento.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Eligard
    Non sono stati effettuati studi farmacocinetici d'interazione tra ELIGARD 7,5 mg e altri farmaci. Non ci sono segnalazioni di interazioni tra la leuprorelina acetato e altri farmaci.
    Poiché il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l'intervallo QT, l'uso concomitante di Eligard 7,5 mg con prodotti medicinali noti per prolungare l'intervallo QT o con prodotti capaci di indurre Torsione di punta, come i medicinali antiaritmici di Classe IA (ad es. chinidina, disopiramide) o III (ad es. amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc. deve essere attentamente valutata (vedere paragrafo 4.4).

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Non pertinente in quanto ELIGARD 7,5 mg è controindicato nelle donne.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Non sono stati effettuati studi sugli effetti di ELIGARD 7,5 mg sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
    La capacità di guidare veicoli e l'uso di macchinari possono essere alterati da spossatezza, capogiri e disturbi visivi che rientrano tra i possibili effetti indesiderati del trattamento o causati dalla patologia di base.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Eligard
    Le reazioni avverse osservate durante il trattamento con ELIGARD 7,5 mg sono dovute principalmente all'azione farmacologica specifica della Leuprorelina Acetato, cioè all'aumento e alla diminuzione di taluni livelli ormonali. Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono: vampate di calore, nausea, malessere, affaticamento e irritazione locale transitoria nella sede di iniezione. Vampate di calore in forma lieve o moderata si verificano approssimativamente nel 58% dei pazienti.
    Elenco tabellare delle reazioni avverse
    Nel corso di studi clinici, in pazienti con carcinoma prostatico in stadio avanzato e trattati con ELIGARD 7,5 mg, sono stati osservati gli eventi avversi di cui sotto, classificati, in base alla frequenza, come molto comuni (≥1/10), comuni (≥1/100, <1/10), non comuni (≥1/1000, <1/100), rari (≥1/10.000, <1/1000), molto rari (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Tabella 1. Effetti indesiderati negli studi clinici con ELIGARD
    Infezioni e infestazioni
     
    comuni
    rinofaringiti
    non comuni
    infezioni delle vie urinarie, infezioni cutanee locali
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    non comuni
    aggravamento del diabete mellito
    Disturbi psichiatrici
    non comuni
     
    sogni anomali, depressione, calo della libido
    Patologie del sistema nervoso
     
    non comuni
    capogiri, cefalea, ipoestesia, insonnia, disturbi del gusto, disturbi dell'olfatto, vertigini
    rari
    movimenti involontari anomali
    non nota
    ipertensione endocranica idiopatica (pseudotumor cerebri) (vedere paragrafo 4.4)
    Patologie cardiache
     
    non nota
    prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
    Patologie vascolari
     
    molto comuni
    vampate di calore
    non comuni
    ipertensione, ipotensione
    rari
    sincope e collasso
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  
    non comuni
    rinorrea, dispnea
    non nota
    malattia polmonare interstiziale
    Patologie gastrointestinali
     
    comuni
    nausea, diarrea, gastroenterite/colite
    non comuni
    stipsi, secchezza della bocca, dispepsia, vomito
    rari
    flatulenza, eruttazione
    Patologie della cute e del tessuto sottocutanea
     
    molto comuni
    ecchimosi, eritema
    comuni
    prurito, sudorazione notturna
    non comuni
    sudorazione fredda, aumento della sudorazione
     
    rari
    alopecia, eruzioni cutanee
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e  del tessuto connettivo
     
    comuni
    artralgia, dolore agli arti, mialgia, rigidità, debolezza
    non comuni
    mal di schiena, crampi muscolari
    Patologie renali e urinarie
     
    comuni
    riduzione della frequenza di minzione, difficoltà alla minzione, disuria, nicturia, oliguria
    non comuni
    spasmi vescicali, ematuria, aumento della frequenza urinaria, ritenzione urinaria
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
     
    comuni
    tensione mammaria, atrofia testicolare, dolore testicolare, infertilità, ipertrofia mammaria, disfunzione erettile, dimensione del pene ridotta,
    non comuni
    ginecomastia, impotenza, disturbi testicolari
    rari
    dolore mammario
    Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    molto comuni
    affaticamento, bruciore nella sede d'iniezione, parestesia nella sede d'iniezione
    comuni
    malessere, dolore nella sede di iniezione, ecchimosi nella sede d'iniezione, sensazione di puntura nella sede d'iniezione,
    non comuni
    prurito nella sede d'iniezione, indurimento nella sede d'iniezione, letargia, dolore, febbre
    raro
    ulcerazione nella sede d'iniezione
    molto raro
    necrosi nella sede d'iniezione
    Patologie del sistema emolinfopoietico
     
    comuni
    alterazioni ematologiche, anemia
    Esami diagnostici
     
    comuni
    aumento dei livelli ematici della creatinina-fosfochinasi, prolungamento del tempo di coagulazione
    non comuni
    aumento dei livelli di alanina aminotransferasi, aumento dei livelli ematici dei trigliceridi, prolungamento del tempo di protrombina, aumento ponderale
    Altri eventi avversi segnalati in generale a seguito del trattamento con la leuprorelina acetato comprendono edema periferico, embolia polmonare, palpitazioni, mialgia, debolezza muscolare, alterazione della sensibilità cutanea, brividi, eruzioni cutanee, amnesia, disturbi visivi. È stata osservata atrofia muscolare con l'uso a lungo termine di medicinali appartenenti a questa classe. Raramente, dopo la somministrazione di agonisti del GnRH sia a breve sia a lunga durata d'azione, è stato segnalato infarto di un preesistente adenoma ipofisario. Ci sono state rare segnalazioni di trombocitopenia e leucopenia. Sono state segnalate variazioni della tolleranza al glucosio.
    Sono state segnalate convulsioni dopo la somministrazione di analoghi degli agonisti del GnRH (vedere paragrafo 4.4).
    Gli eventi avversi locali osservati dopo l'iniezione di ELIGARD 7,5 mg sono tipici di quelli frequentemente associati a farmaci iniettati per via sottocutanea di natura simile.
    Generalmente, tali eventi avversi localizzati segnalati in seguito a iniezione sottocutanea si presentano in forma lieve e vengono descritti come effetti di breve durata.
    Sono state raramente segnalate reazioni anafilattiche/anafilattoidi dopo la somministrazione
    di analoghi degli agonisti del GnRH.
    Variazioni della densità ossea
    Nella letteratura medica è stata segnalata una riduzione della densità ossea in uomini sottoposti a orchiectomia o trattati con un agonista del GnRH. Si può prevedere che lunghi periodi di trattamento con la leuprorelina acetato possano provocare segni crescenti di osteoporosi. Riguardo l'aumento del rischio di fratture dovute all'osteoporosi vedere paragrafo 4.4.
    Esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia
    Il trattamento con la leuprorelina acetato può determinare un'esacerbazione dei segni e dei sintomi della patologia nel corso delle prime settimane di trattamento. In caso di aggravamento di condizioni quali le metastasi vertebrali e/o l'ostruzione delle vie urinarie o l'ematuria, possono verificarsi disturbi neurologici quali debolezza e/o parestesia degli arti inferiori o peggioramento dei sintomi urinari.
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Eligard
    Un sovradosaggio intenzionale di ELIGARD 7,5 mg è improbabile e non vi sono presupposti per l'abuso del farmaco. Non ci sono state segnalazioni di abuso o di sovradosaggio verificatesi con la Leuprorelina Acetato nella pratica clinica, ma nel caso si verifichi una esposizione eccessiva, sono raccomandati il monitoraggio e il trattamento sintomatico di supporto del paziente.

    Scadenza

    2 anni.
    Una volta che il medicinale è stato tolto dal frigorifero, può essere conservato nella confezione originale a temperatura ambiente (inferiore ai 25°C) fino a quattro settimane.
    Dopo la prima apertura della vaschetta, la polvere e il solvente per soluzione iniettabile vanno immediatamente ricostituiti e somministrati al paziente.
    Una volta ricostituito: utilizzare immediatamente, poiché la viscosità della soluzione aumenta nel tempo.

    Conservazione

    Conservare in frigorifero (2°C-8°C) nella confezione originale per tenerlo al riparo dall'umidità.
    Prima dell'iniezione questo medicinale deve essere portato a temperatura ambiente. Togliere dal frigorifero circa 30 minuti prima dell'uso. Una volta fuori dal frigorifero questo medicinale può essere conservato nella confezione originale a temperatura ambiente (inferiore ai 25°C) fino a quattro settimane.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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