Efferalgan - Supposta

    Ultimo aggiornamento: 22/12/2024

    Cos'è Efferalgan - Supposta?

    Efferalgan - Supposta è un farmaco a base del principio attivo Paracetamolo, appartenente alla categoria degli Antipiretici, Analgesici FANS e nello specifico Anilidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Upsa Italy S.r.l..

    Efferalgan - Supposta può essere prescritto con Ricetta SOP - medicinali non soggetti a prescrizione medica ma non da banco.


    Confezioni

    Efferalgan bambini 300 mg 10 supposte
    Efferalgan lattanti 80 mg 10 supposte
    Efferalgan prima infanzia 150 mg 10 supposte

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: UPSA SAS
    Concessionario: Upsa Italy S.r.l.
    Ricetta: SOP - medicinali non soggetti a prescrizione medica ma non da banco
    Classe: C
    Principio attivo: Paracetamolo
    Gruppo terapeutico: Antipiretici, Analgesici FANS
    ATC: N02BE01 - Paracetamolo
    Forma farmaceutica: supposta


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    Indicazioni

    Perché si usa Efferalgan? A cosa serve?
    Efferalgan lattanti 80 mg supposte
    Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili nei lattanti.
    Efferalgan prima infanzia 150 mg supposte
    Efferalgan bambini 300 mg supposte
    Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili nei bambini.

    Posologia

    Come usare Efferalgan: Posologia
    Per evitare il rischio di sovradosaggio, controllare che altri farmaci somministrati (con o senza prescrizione medica) non contengano Paracetamolo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
    Un sovradosaggio accidentale di paracetamolo può provocare danno epatico grave e morte (vedere paragrafo 4.9).
    Posologia
    Nei bambini devono essere rispettati gli schemi posologici in base al peso corporeo e di conseguenza è necessario scegliere la formulazione adatta. La correlazione tra età e peso è solo orientativa.
    A causa del rischio di tossicità locale, non è consigliabile la somministrazione di supposte più di 4 volte al giorno e la durata del trattamento per via rettale deve essere la più breve possibile (vedere posologia dettagliata di seguito).
    Non è raccomandata la somministrazione delle supposte in caso di diarrea.
    Efferalgan lattanti 80 mg supposte
    Questa formulazione è riservata a lattanti di peso corporeo compreso tra 4 kg e 7 kg (età compresa tra 1 e 6 mesi circa).
    Il dosaggio è di 1 supposta da 80 mg da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 3 supposte al giorno per lattanti di peso inferiore a 5 kg e le 4 supposte al giorno per lattanti di peso uguale o superiore a 5 kg.
    Efferalgan prima infanzia 150 mg supposte
    Questa formulazione è riservata a bambini di peso corporeo compreso tra 8 kg e 13 kg (età compresa tra 6 mesi e 2 anni circa). Il dosaggio è di 1 supposta da 150 mg, da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 3 supposte al giorno per bambini di peso inferiore a 10 kg e le 4 supposte al giorno per bambini di peso uguale o superiore a 10 kg.
    Efferalgan bambini 300 mg supposte
    Questa formulazione è riservata a bambini di peso corporeo compreso tra 14 kg e 28 kg (età compresa tra 2 e 9 anni circa). Il dosaggio è di 1 supposta da 300 mg da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 3 supposte al giorno per bambini di peso inferiore a 20 kg e le 4 supposte al giorno per bambini di peso uguale o superiore a 20 kg.
    Frequenza della somministrazione
    Somministrazioni regolari evitano l'oscillazione dei livelli del dolore o della febbre.
    Nei lattanti e nei bambini l'intervallo tra le somministrazioni deve essere regolare, sia di giorno che di notte, e deve essere preferibilmente di almeno 6 ore.
    Compromissione renale
    In caso di compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), l'intervallo tra le somministrazioni deve essere di almeno 8 ore.
    Modo di somministrazione
    Uso rettale.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Efferalgan
    Ipersensibilità al Paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (precursore del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
    Questo prodotto contiene lecitina derivata dall'olio di soia. In caso di allergia alla soia o alle arachidi, il medicinale è controindicato.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Efferalgan
    Durante il trattamento con Paracetamolo prima di prescrivere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.
    Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco (con o senza prescrizione) (vedere paragrafo 4.5).
    In caso di trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto, vedere paragrafo 4.5.
    Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue. In caso di uso protratto è consigliabile monitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica.
    Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela nei seguenti casi:
    • pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, anemia emolitica;
    • pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.2);
    • alcolismo cronico, anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione, ipovolemia, digiuno prolungato.
    Il consumo di alcol durante la terapia non è raccomandato.
    L'uso prolungato (continuato o ripetuto) di analgesici (>3 mesi) in pazienti con cefalea cronica può aumentare o peggiorare la cefalea. La cefalea indotta da un uso eccessivo di analgesici (MOH - Medication-Overuse Headache) non deve essere trattata con un aumento del dosaggio.
    In questi casi, è necessaria la valutazione medica.
    Il paracetamolo può causare reazioni cutanee gravi come pustolosi esantematica acuta generalizzata, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, che possono essere fatali. I pazienti devono essere informati circa i segni di reazioni cutanee gravi e l'uso del farmaco deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
    Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione ed altre fonti di carenza di glutatione (ad es. alcolismo cronico) così come quelli che utilizzano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, compresa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Efferalgan
    Il paracetamolo può aumentare la possibilità che si verifichino effetti indesiderati se somministrato contemporaneamente ad altri farmaci.
    Esami diagnostici
    La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
    Anticoagulanti
    L'uso concomitante di paracetamolo con cumarinici, incluso warfarin, può portare a variazioni dei
    valori di INR. In tali casi, deve essere effettuato un monitoraggio più rigido dei valori di INR durante
    l'uso concomitante e dopo l'interruzione del trattamento con paracetamolo.
    Farmaci induttori delle monoossigenasi
    Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
    Fenitoina
    La somministrazione concomitante di fenitoina può risultare in una diminuita efficacia del paracetamolo ed in un aumentato rischio di epatotossicità. I pazienti in trattamento con fenitoina devono evitare l'assunzione di dosi elevate e/o croniche di paracetamolo. I pazienti devono essere monitorati in caso di evidenza di epatotossicità.
    Probenecid
    Il probenecid causa una riduzione di almeno due volte della clearance del paracetamolo attraverso l'inibizione della sua coniugazione con acido glucuronico. Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di paracetamolo se somministrato contemporaneamente al probenecid.
    Salicilamide
    La salicilamide può prolungare l'emivita di eliminazione (t1/2) del paracetamolo.
    Flucloxacillina
    Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina, poiché l'assunzione concomitante di questi farmaci è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).
    Cloramfenicolo
    La somministrazione concomitante con cloramfenicolo può indurre un aumento dell'emivita del paracetamolo, con il rischio di elevarne la tossicità.
    Altri medicinali
    I farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico (p.e. gli anticolinergici) possono determinare stasi antrale ritardando l'assorbimento del paracetamolo e quindi l'insorgenza dell'effetto analgesico.
    Usare con estrema cautela nei pazienti trattati con zidovudina.


    Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
    Prima di prendere "Efferalgan - Supposta" insieme ad altri farmaci come “Cormeto”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    L'esperienza clinica con l'uso di Paracetamolo durante la gravidanza e l'allattamento è limitata.
    Gravidanza
    Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.
    Allattamento
    Il paracetamolo è escreto in piccole quantità nel latte materno. È stato riportato rash nei bambini allattati con latte materno. Tuttavia, la somministrazione di paracetamolo è considerata compatibile con l'allattamento con latte materno. Deve, comunque, essere usata cautela nel somministrare il paracetamolo alle donne che allattano.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Il medicinale non altera le capacità di guida o l'uso di macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Efferalgan
    La tabella sottostante elenca le reazioni avverse associate alla somministrazione di Paracetamolo, derivanti dalla sorveglianza successiva alla commercializzazione. Le reazioni avverse sono elencate secondo la Classificazione per Sistema ed Organi, utilizzando la terminologia MedDRA (inserendo il PT). La frequenza delle reazioni avverse riportate di seguito non è nota.
    Classificazione per Sistemi ed Organi
    Termini MedDRA
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Trombocitopenia
    Neutropenia
    Agranulocitosi
    Leucopenia
    Anemia
    Patologie gastrointestinali
    Diarrea
    Dolore addominale
    Reazioni gastrointestinali
    Patologie epatobiliari
    Insufficienza epatica
    Necrosi epatica
    Epatite
    Alterazione della funzionalità epatica
    Disturbi del sistema immunitario
    Reazione Anafilattica
    Shock anafilattico
    Angioedema
    Ipersensibilità
    Edema della laringe 
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Broncospasmo
    Esami diagnostici
    INR anormale (vedere paragrafo 4.5)
    Enzimi epatici aumentati
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Orticaria
    Eritema
    Eritema multiforme
    Prurito
    Eruzione cutanea
    Pustolosi esantematica acuta
    generalizzata
    Necrolisi epidermica tossica
    Sindrome di Stevens-Johnson
    Porpora
    Eruzione fissa da farmaci
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
    Vertigine
    Patologie vascolari
    Ipotensione (soprattutto a seguito di anafilassi)
    Patologie renali e urinarie
    Insufficienza renale acuta
    Nefrite interstiziale
    Ematuria
    Anuria
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo “ https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse ”.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Efferalgan
    Esiste il rischio di intossicazione, specialmente nei pazienti con malattie epatiche, in caso di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione cronica, e nei pazienti che ricevano induttori enzimatici. In questi casi il sovradosaggio può essere fatale.
    I sintomi generalmente appaiono entro le prime 24 ore e comprendono: nausea, vomito, anoressia, pallore, malessere e diaforesi.
    Il sovradosaggio con ingestione acuta di 7,5 g o più di Paracetamolo negli adulti e 140 mg/kg di peso corporeo nei bambini causa citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi completa e irreversibile che comporta insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia che possono portare al coma e alla morte. Contemporaneamente, si osservano livelli aumentati delle transaminasi epatiche (AST, ALT), della lattato deidrogenasi e della bilirubina, insieme ad una diminuzione del valore della protrombina che può mostrarsi da 12 a 48 ore dopo la somministrazione. Sintomi clinici di danno epatico si manifestano di solito già dopo uno o due giorni, e raggiungono il massimo dopo 3 - 4 giorni.
    A seguito di sovradosaggio di paracetamolo, sono stati osservati:
    • danno renale acuto,
    • coagulazione intravascolare disseminata,
    • rari casi di pancreatite acuta.
    Misure di emergenza
    • Ospedalizzazione immediata.
    • Prima di iniziare il trattamento prelevare un campione di sangue per determinare i livelli plasmatici di paracetamolo, il prima possibile, ma non prima di 4 ore dopo il sovradosaggio.
    • Eliminazione rapida del paracetamolo tramite lavanda gastrica.
    • Il trattamento in seguito ad un sovradosaggio include la somministrazione dell'antidoto, l'N-acetilcisteina (NAC), per via endovenosa od orale, se possibile, entro 8 ore dall'ingestione. L'NAC può, tuttavia, dare un certo grado di protezione anche dopo 16 ore.
    • Trattamento sintomatico.
    Devono essere effettuati dei test epatici all'inizio del trattamento, che saranno ripetuti ogni 24 ore. Nella maggior parte dei casi, le transaminasi epatiche ritornano nella norma in una o due settimane con una piena ripresa della funzionalità epatica. Nei casi molto gravi, tuttavia, può essere necessario il trapianto epatico.

    Scadenza

    3 anni

    Conservazione

    Conservare a temperatura non superiore a 30°C

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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