Cos'è Efferalgan C?
Efferalgan C è un farmaco a base del principio attivo Paracetamolo + Acido Ascorbico , appartenente alla categoria degli Antipiretici, Analgesici FANS e nello specifico Anilidi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Upsa Italy S.r.l. .
Efferalgan C può essere prescritto con RicettaOTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco .
Efferalgan C può essere prescritto con Ricetta
Confezioni
Efferalgan C 330 mg + 200 mg 20 compresse effervescenti
Informazioni commerciali sulla prescrizione
Titolare: UPSA SAS
Concessionario:Upsa Italy S.r.l.
Ricetta:OTC - medicinali non soggetti a prescrizione medica da banco
Classe:C
Principio attivo:Paracetamolo + Acido Ascorbico
Gruppo terapeutico:Antipiretici, Analgesici FANS
ATC:N02BE51 - Paracetamolo, associazioni esclusi gli psicolettici
Forma farmaceutica: compressa effervescente
Concessionario:
Ricetta:
Classe:
Principio attivo:
Gruppo terapeutico:
ATC:
Forma farmaceutica: compressa effervescente
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Indicazioni
Perché si usa Efferalgan C? A cosa serve?
Trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili negli adulti e nei bambini.
Posologia
Come usare Efferalgan C: Posologia
Per evitare il rischio di sovradosaggio, controllare che altri farmaci somministrati (con o senza prescrizione medica) non contengano paracetamolo (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Un sovradosaggio accidentale può provocare danno epatico grave e morte (vedere paragrafo 4.9).
Posologia
Efferalgan 330 mg compresse effervescenti con vitamina C è riservato ad adulti e bambini di peso corporeo uguale o superiore ai 26 kg (circa 8 anni o più).
Nei bambini devono essere rispettati gli schemi posologici in base al peso corporeo e quindi è necessario scegliere una formulazione adatta. La corrispondenza tra età e peso è solo orientativa.
Adulti
Il dosaggio è di 1 o 2 compresse effervescenti ogni somministrazione da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 4 ore, senza superare le 9 compresse effervescenti al giorno.
Popolazione pediatrica
Bambini di peso corporeo compreso tra 26 kg e 30 kg(età compresa tra 8 e 10 anni circa): il dosaggio è di 1 compressa effervescente ogni somministrazione da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 5 compresse effervescenti al giorno.
Bambini di peso corporeo compreso tra 31 kg e 40 kg (età compresa tra 10 e 13 anni circa): il dosaggio è di 1 o 2 compresse effervescenti ogni somministrazione da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 6 compresse effervescenti al giorno.
Adolescenti di peso corporeo compreso tra 41 kg e 50 kg (età compresa tra 12 e 15 anni circa): il dosaggio è di 1 o 2 compresse effervescenti ogni somministrazione, da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di almeno 6 ore, senza superare le 7 compresse effervescenti al giorno.
Adolescenti di peso corporeo superiore ai 50 kg (circa 15 anni o più): il dosaggio è di 1 o 2 compresse effervescenti ogni somministrazione, da ripetere, se necessario, dopo un intervallo di 4 ore, senza superare le 9 compresse effervescenti al giorno.
Frequenza della somministrazione
Somministrazioni regolari evitano l'oscillazione dei livelli del dolore o della febbre.
- nei bambini, l'intervallo tra le somministrazioni deve essere regolare, sia di giorno che di notte, e deve essere preferibilmente di almeno 6 ore
- negli adulti e negli adolescenti, bisogna sempre rispettare un intervallo di almeno 4 ore tra le somministrazioni.
Dosaggio massimo raccomandato
Negli adulti e adolescenti di peso corporeo superiore ai 40 kg, il dosaggio totale di paracetamolo non deve superare i 3 g al giorno.
Compromissione renale
Nei pazienti con compromissione renale l'intervallo minimo tra le somministrazioni deve essere modificato come segue:
- clearance della creatinina compresa tra 10 e 50 ml/min: l'intervallo tra le somministrazioni deve essere di almeno 6 ore, senza superare la dose massima giornaliera di 3 g;
- clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min: l'intervallo tra le somministrazioni deve essere di almeno 8 ore, senza superare la dose massima giornaliera di 2 g.
Compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione epatica, la dose deve essere ridotta o l'intervallo tra due somministrazioni prolungato.
La dose massima giornaliera di paracetamolo non deve superare i 2 g nei seguenti casi:
- adulti di peso inferiore a 50 kg
- epatopatia attiva cronica o compensata, in particolare quelli con insufficienza epatica da lieve a moderata
- sindrome di Gilbert (iperbilirubinemia familiare)
- alcolismo cronico
- malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico)
- disidratazione
Anziani
Nei pazienti anziani solitamente non è richiesto un aggiustamento della dose, a meno che non siano presenti condizioni concomitanti che lo richiedano.
Durata del trattamento
Dopo 3 giorni consecutivi di trattamento, è necessaria la valutazione medica.
Modo di somministrazione
Uso orale.
Sciogliere completamente la compressa effervescente in un bicchiere d'acqua e bere immediatamente. Non masticare o deglutire la compressa intera.
A causa della presenza di vitamina C, evitare di assumere il medicinale alla fine della giornata.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Efferalgan C
Ipersensibilità al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (precursore del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Efferalgan C
Durante il trattamento con paracetamolo prima di prescrivere qualsiasi altro farmaco, controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiché se il paracetamolo è assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.
Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco (con o senza prescrizione medica) (vedere paragrafo 4.5).
In caso di trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto, vedere paragrafo 4.5.
Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue. In caso di uso protratto è consigliabile monitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica.
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela nei seguenti casi:
· pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza
epatica grave (Child-Pugh >9), epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi, anemia emolitica;
- pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.2);
- alcolismo cronico, anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione, ipovolemia, digiuno prolungato.
Il consumo di alcol durante la terapia non è raccomandato.
L'uso prolungato (continuato o ripetuto) di analgesici (>3 mesi) in pazienti con cefalea cronica può aumentare o peggiorare la cefalea. La cefalea indotta da un uso eccessivo di analgesici (MOH - Medication-Overuse Headache) non deve essere trattata con un aumento del dosaggio.
In questi casi, è necessaria la valutazione medica.
Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione ed altre fonti di carenza di glutatione (ad es. alcolismo cronico) così come quelli che utilizzano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, compresa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria.
Per la presenza di vitamina C, il medicinale deve essere usato con cautela in pazienti con disordini del metabolismo del ferro (ad esempio, emocromatosi, anemia sideroblastica, talassemia), predisposizione alla formazione di calcoli delle vie urinarie e carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi.
Il paracetamolo può causare reazioni cutanee gravi come pustolosi esantematosa acuta generalizzata, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica, che possono essere fatali. I pazienti devono essere informati circa i segni di reazioni cutanee gravi, e l'uso del farmaco deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo o qualsiasi altro segno di ipersensibilità.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Questo medicinale contiene:
- 329,530 mg di sodio per compressa, equivalente al 15% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS, che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Questo medicinale è quindi considerato ad alto contenuto di sodio. Da tenere in considerazione in pazienti che seguano una dieta a basso contenuto di sodio;
- 300 mg di sorbitolo (E420) per compressa, equivalente a 300 mg/2955 mg: ai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio non deve essere somministrato questo medicinale;
- 50 mg di sodio benzoato (E211) per compressa, equivalente a 50 mg/2955 mg.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Efferalgan C
Il paracetamolo può aumentare la possibilità che si verifichino effetti indesiderati se somministrato contemporaneamente ad altri farmaci.
Esami diagnostici
La somministrazione di paracetamolo può interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
Anticoagulanti
L'uso concomitante di paracetamolo con cumarinici, incluso warfarin, può portare a variazioni dei
valori di INR. In tali casi, deve essere effettuato un monitoraggio più rigido dei valori di INR durante
l'uso concomitante e dopo l'interruzione del trattamento con paracetamolo.
Farmaci induttori delle monoossigenasi
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
Fenitoina
La somministrazione concomitante di fenitoina può risultare in una diminuita efficacia del paracetamolo ed in un aumentato rischio di epatotossicità. I pazienti in trattamento con fenitoina devono evitare l'assunzione di dosi elevate e/o croniche di paracetamolo. I pazienti devono essere monitorati in caso di evidenza di epatotossicità.
Probenecid
Il probenecid causa una riduzione di almeno due volte della clearance del paracetamolo attraverso l'inibizione della sua coniugazione con acido glucuronico. Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di paracetamolo se somministrato contemporaneamente al probenecid.
Salicilamide
La salicilamide può prolungare l'emivita di eliminazione (t1/2) del paracetamolo.
Flucloxacillina
Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina, poiché l'assunzione concomitante di questi farmaci è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).
Deferoxamina
La somministrazione concomitante di alte dosi di vitamina C con l'agente chelante deferoxamina può aumentare il ferro tissutale a livelli tossici e portare a insufficienza cardiaca.
Cloramfenicolo
La somministrazione concomitante con cloramfenicolo può indurre un aumento dell'emivita del paracetamolo, con il rischio di elevarne la tossicità.
Altri medicinali
I farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico (p.e. gli anticolinergici) possono determinare stasi antrale ritardando l'assorbimento del paracetamolo e quindi l'insorgenza dell'effetto analgesico.
Usare con estrema cautela nei pazienti trattati con zidovudina.
Interazioni riportate su letteratura scientifica internazionale
Prima di prendere "Efferalgan C" insieme ad altri farmaci come “Cormeto”, etc.., chiedi al tuo al tuo medico o farmacista di fiducia di verificare che sia sicuro e non dannoso per la tua salute ...
Fertilità, gravidanza e allattamento
L'esperienza clinica con l'uso di paracetamolo durante la gravidanza e l'allattamento è limitata.
L'uso del medicinale durante la gravidanza e l'allattamento non è raccomandato. Se, a seguito di valutazione clinica, il beneficio per la madre supera il potenziale rischio per il bambino, Efferalgan 330 mg compresse effervescenti con vitamina C deve essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.
Gravidanza
Paracetamolo
Una grande quantità di dati sulle donne in gravidanza non indicano né tossicità malformativa, né fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo può essere usato durante la gravidanza, tuttavia deve essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.
Vitamina C
La vitamina C passa dal sangue materno a quello fetale attraverso un meccanismo di trasporto attivo.
In considerazione dei dati limitati su alte dosi di vitamina C durante la gravidanza, l'uso del medicinale non è raccomandato.
Allattamento
Paracetamolo
Il paracetamolo è escreto in piccole quantità nel latte materno. È stato riportato rash nei bambini allattati con latte materno. Tuttavia, la somministrazione di paracetamolo è considerata compatibile con l'allattamento al seno. Deve, comunque, essere usata cautela nel somministrare il paracetamolo alle donne che allattano.
Vitamina C
La vitamina C è escreta nel latte materno umano.
In considerazione dei dati limitati su alte dosi di vitamina C durante l'allattamento, l'uso del medicinale non è raccomandato.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Il medicinale non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Efferalgan C
La tabella sottostante elenca le reazioni avverse associate alla somministrazione di paracetamolo, derivanti dalla sorveglianza successiva alla commercializzazione. Le reazioni avverse sono elencate secondo la Classificazione per Sistemi ed Organi, utilizzando la terminologia MedDRA (inserendo il PT), La frequenza delle reazioni avverse riportate di seguito non è nota.
Classificazione per Sistemi ed Organi
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Termini MedDRA
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Patologie del sistema emolinfopoietico
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Trombocitopenia
Neutropenia
Agranulocitosi
Leucopenia
Anemia
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Patologie gastrointestinali
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Diarrea
Dolore addominale
Reazioni gastrointestinali
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Patologie epatobiliari
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Insufficienza epatica
Necrosi epatica
Epatite
Alterazione della funzionalità epatica
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Disturbi del sistema immunitario
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Reazione Anafilattica
Shock anafilattico
Angioedema
Ipersensibilità
Edema della laringe
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Broncospasmo
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Esami diagnostici
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INR anormale (vedere paragrafo 4.5)
Enzimi epatici aumentati
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Orticaria
Eritema
Eritema multiforme
Eruzione cutanea
Pustolosi esantematica acuta
generalizzata
Necrolisi epidermica tossica
Sindrome di Stevens-Johnson
Porpora
Eruzione fissa da farmaci
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Patologie del sistema nervoso
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Cefalea
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Patologie dell'orecchio e del labirinto
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Vertigine
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Patologie vascolari
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Ipotensione (soprattutto a seguito di anafilassi)
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Patologie renali e urinarie
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Insufficienza renale acuta
Nefrite interstiziale
Ematuria
Anuria
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La tabella sottostante elenca le reazioni avverse associate alla somministrazione di vitamina C, derivanti dalla sorveglianza successiva alla commercializzazione. Le reazioni avverse sono elencate secondo la Classificazione per Sistemi ed Organi, utilizzando la terminologia MedDRA (inserendo il PT), La frequenza delle reazioni avverse riportate di seguito non è nota.
Classificazione per Sistemi ed Organi
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Termini MedDRA
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Patologie gastrointestinali
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Diarrea
Dolore addominale
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Patologie del sistema nervoso
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Capogiro
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Patologie renali e urinarie
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Iperossaluria
Cromaturia
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Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
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Orticaria
Eruzione cutanea
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La tabella sottostante elenca le reazioni avverse associate alla somministrazione di paracetamolo con vitamina C, derivanti dalla sorveglianza successiva alla commercializzazione. Le reazioni avverse sono elencate secondo la Classificazione per Sistemi ed Organi, utilizzando la terminologia MedDRA (inserendo il PT), La frequenza delle reazioni avverse riportate di seguito non è nota.
Classificazione per Sistemi ed Organi
|
Termini MedDRA
|
Patologie del sistema emolinfopoietico
|
Agranulocitosi
|
Patologie gastrointestinali
|
Dolore addominale
|
Patologie epatobiliari
|
Epatite
|
Disturbi del sistema immunitario
|
Reazione anafilattica
Ipersensibilità
|
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
|
Angioedema
Dermatite
Prurito
Eruzione cutanea
Orticaria
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo “ https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse ”.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Efferalgan C
Esiste il rischio di intossicazione, specialmente nei pazienti con malattie epatiche, in caso di alcolismo cronico, nei pazienti affetti da malnutrizione cronica, e nei pazienti che ricevano induttori enzimatici. In questi casi il sovradosaggio può essere fatale.
I sintomi generalmente appaiono entro le prime 24 ore e comprendono: nausea, vomito, anoressia, pallore, malessere e diaforesi.
Il sovradosaggio con ingestione acuta di 7,5 g o più di paracetamolo negli adulti e 140 mg/kg di peso corporeo nei bambini causa citolisi epatica che può evolvere verso la necrosi completa e irreversibile, che comporta insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia, che possono portare al coma ed alla morte.
Contemporaneamente, si osservano aumentati livelli delle transaminasi epatiche (AST, ALT), della lattico deidrogenasi e della bilirubina, insieme ad una diminuzione del valore della protrombina, che può mostrarsi da 12 a 48 ore dopo la somministrazione. Sintomi clinici di danno epatico si manifestano di solito già dopo uno o due giorni, e raggiungono il massimo dopo 3-4 giorni.
A seguito di sovradosaggio di paracetamolo, sono stati osservati:
- danno renale acuto,
- coagulazione intravascolare disseminata,
- rari casi di pancreatite acuta.
Misure di emergenza
- Ospedalizzazione immediata.
- Prima di iniziare il trattamento prelevare un campione di sangue per determinare i livelli plasmatici di paracetamolo, il prima possibile, ma non prima di 4 ore dopo il sovradosaggio.
- Eliminazione rapida del paracetamolo tramite lavanda gastrica.
- Il trattamento in seguito ad un sovradosaggio include la somministrazione dell'antidoto, l'N-acetilcisteina (NAC), per via endovenosa od orale, se possibile, entro 8 ore dall'ingestione. L'NAC può, tuttavia, dare un certo grado di protezione anche dopo 16 ore.
- Trattamento sintomatico.
Devono essere effettuati dei test epatici all'inizio del trattamento, che saranno ripetuti ogni 24 ore. Nella maggior parte dei casi, le transaminasi epatiche ritornano nella norma in una o due settimane con una piena ripresa della funzionalità epatica. Nei casi molto gravi, tuttavia, può essere necessario il trapianto epatico.
Scadenza
3 anni.
Dopo prima apertura: 3 mesi.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C. Conservare nella confezione originale.
Tenere il contenitore ben chiuso per proteggere il medicinale dall'umidità.
Elenco degli eccipienti
Potassio idrogeno carbonato, sodio idrogeno carbonato, sorbitolo (E420), acido citrico, sodio benzoato (E211), sodio docusato, povidone.