Efacti

    Ultimo aggiornamento: 22/05/2023

    Cos'è Efacti?

    Efacti è un farmaco a base del principio attivo Ivermectina, appartenente alla categoria degli Dermatologici e nello specifico Altri dermatologici. E' commercializzato in Italia dall'azienda Galderma Italia S.p.A. c/o WEWORK.

    Efacti può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Efacti 10 mg/g crema 1 tubo da 30 g

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Galderma Italia S.p.A. c/o WEWORK
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: C
    Principio attivo: Ivermectina
    Gruppo terapeutico: Dermatologici
    ATC: D11AX22 - Ivermectina
    Forma farmaceutica: crema


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    Indicazioni

    Perché si usa Efacti? A cosa serve?
    Efacti è indicato per il trattamento topico delle lesioni infiammatorie della rosacea (papulo-pustolosa) in pazienti adulti.

    Posologia

    Come usare Efacti: Posologia
    Posologia
    Un'applicazione al giorno fino a 4 mesi. Efacti deve essere applicato giornalmente per l'intero periodo di trattamento. Il trattamento può essere ripetuto. Efacti può essere applicato in monoterapia o come parte di un trattamento combinato (vedere paragrafo 5.1).
    Nel caso in cui non si verificasse alcun miglioramento dopo 3 mesi, il trattamento deve essere interrotto.
    Popolazioni speciali
    Compromissione renale
    Non è necessario alcun aggiustamento della dose.
    Compromissione epatica
    Si deve procedere con cautela in pazienti con compromissione epatica grave.
    Pazienti anziani
    Nella popolazione geriatrica non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere anche paragrafo 4.8).
    Popolazione pediatrica
    La sicurezza e l'efficacia di Efacti nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
    Modo di somministrazione
    Solo per uso cutaneo.
    Applicazione cutanea di una quantità di medicinale pari alle dimensioni di un pisello su ciascuna delle cinque zone del viso: fronte, mento, naso e ciascuna delle guance. Il medicinale deve essere steso in uno strato sottile sull'intero viso, evitando occhi, labbra e mucose.
    Efacti deve essere applicato solo sul viso.
    Le mani devono essere lavate dopo l'applicazione del medicinale.
    I cosmetici possono essere applicati dopo che il medicinale si sia asciugato.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Efacti
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Efacti
    I pazienti possono manifestare un peggioramento transitorio della rosacea, che solitamente si risolve entro 1 settimana continuando il trattamento, come prevedibile a causa della reazione agli acari Demodex morenti.
    In caso di grave peggioramento con una forte reazione dermica, il trattamento deve essere interrotto.
    Efacti non è stato studiato nei pazienti con danno renale o epatico.
    Il medicinale contiene:
    • Alcol cetilico e alcol stearilico che possono causare reazioni cutanee locali (ad es. dermatiti da contatto)
    • metile paraidrossibenzoato (E218) e propile paraidrosibenzoato (E216) che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate)
    • e glicole propilenico che può causare irritazione cutanea

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Efacti
    Non sono stati effettuati studi d'interazione (vedere paragrafo 5.2 Biotrasformazione).
    L'uso concomitante di Efacti con altri medicinali topici o sistemici per il trattamento della rosacea non è stato studiato.
    Studi in vitro hanno mostrato che l'ivermectina è principalmente metabolizzata dal CYP3A4. Pertanto, si consiglia cautela quando l'ivermectina viene somministrata in concomitanza con potenti inibitori del CYP3A4, in quanto l'esposizione plasmatica potrebbe essere aumentata in modo significativo.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso topico di Ivermectina in donne in gravidanza non esistono o sono limitati. Studi di tossicità riproduttiva per via orale hanno mostrato che l'ivermectina è teratogena in ratti e conigli (vedere paragrafo 5.3); tuttavia, a causa della bassa esposizione sistemica dopo applicazione topica del prodotto alla posologia proposta, il rischio per la sicurezza del feto umano è basso. Efacti non è raccomandato durante la gravidanza.
    Allattamento
    In seguito alla somministrazione orale, l'ivermectina è escreta nel latte materno in basse concentrazioni. Non è stata valutata l'escrezione nel latte materno in seguito ad applicazione topica. Dati farmacocinetici/tossicologici disponibili in animali hanno inoltre mostrato l'escrezione di ivermectina nel latte. Il rischio per il lattante non può essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con Efacti tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e quello della terapia per la donna.
    Fertilità
    Non sono disponibili dati nell'uomo sull'effetto di ivermectina sulla fertilità. Nei ratti trattati con ivermectina, non ci sono stati effetti sull'accoppiamento o sulla fertilità.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Efacti non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Efacti
    Riassunto del profilo di sicurezza
    Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono sensazione di bruciore della cute, irritazione della cute, prurito e cute secca, tutte hanno interessato una percentuale dell'1% o meno di pazienti trattati con il medicinale negli studi clinici.
    Generalmente tali reazioni sono di gravità da lieve a moderata e diminuiscono solitamente con la continuazione del trattamento.
    Non è stata osservata nessuna differenza significativa nel profilo di sicurezza tra soggetti di 18 – 65 anni e soggetti di età ≥ 65 anni.
    Tabella delle reazioni avverse
    Le reazioni avverse sono classificate secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) e sono state segnalate con Efacti negli studi clinici (vedere Tabella 1).
    Tabella 1 – Reazioni avverse
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Reazione avversa
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Comune
    Sensazione di bruciore della cute
    Non comune
    Irritazione della cute, prurito, cute secca, peggioramento della rosacea*
    Non nota
    Eritema, dermatite da contatto (di natura allergica o irritativa), gonfiore del viso
    Esami diagnostici
    Non nota
    Transaminasi aumentate*
    * reazione avversa riportata dall'esperienza post marketing
    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Efacti
    Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio con Efacti.
    Nell'esposizione accidentale o significativa di quantità non conosciute di formulazioni veterinarie a base di Ivermectina negli uomini, sia per ingestione che per inalazione, iniezione o esposizione di superficie corporea, sono stati più frequentemente segnalati i seguenti eventi avversi: eruzione cutanea, edema, cefalea, vertigini, astenia, nausea, vomito e diarrea. Altri eventi avversi che sono stati segnalati includono: crisi convulsiva, atassia, dispnea, dolore addominale, parestesia, orticaria e dermatite da contatto.
    In caso di ingestione accidentale, la terapia di supporto, se indicata, deve includere fluidi ed elettroliti per via parenterale, supporto respiratorio (se necessari, ossigeno e ventilazione meccanica) e agenti pressori, se è presente ipotensione clinicamente significativa. Se necessario a prevenire l'assorbimento del materiale ingerito, possono essere indicate l'induzione di emesi e/o la lavanda gastrica, non appena possibile, seguite da un lassativo e altre misure anti-veleno di routine.

    Scadenza

    2 anni
    Dopo la prima apertura: utilizzare entro 6 mesi.

    Conservazione

    Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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