Cos'č Dexmedetomidina Ever Pharma?
Dexmedetomidina Ever Pharma 100 mcg/ml concentrato per soluzione per infusione 25 fiale da 2 ml
Dexmedetomidina Ever Pharma 100 mcg/ml concentrato per soluzione per infusione 4 flaconcini da 10 ml
Dexmedetomidina Ever Pharma 100 mcg/ml concentrato per soluzione per infusione 4 flaconcini da 4 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Perché si usa Dexmedetomidina Ever Pharma? A cosa serve?
- Per la sedazione di pazienti adulti in Unità di Terapia Intensiva (Intensive Care Unit, ICU) che necessitano di un livello di sedazione non più profondo del risveglio in risposta alla stimolazione verbale (corrispondente al valore da 0 a - 3 della Scala Richmond Sedazione-Agitazione (Richmond Agitation-Sedation Scale, RASS).
- Per la sedazione di pazienti adulti non intubati prima e/o durante procedure diagnostiche o chirurgiche che richiedono sedazione, ossia sedazione procedurale/sedazione cosciente.
Come usare Dexmedetomidina Ever Pharma: Posologia
Indicazione 1. Per la sedazione di pazienti adulti in Unità di Terapia Intensiva (Intensive Care Unit, ICU) che necessitano di un livello di sedazione non più profondo del risveglio in risposta alla stimolazione verbale (corrispondente al valore da 0 a - 3 della Scala Richmond Sedazione-Agitazione (Richmond Agitation-Sedation Scale, RASS)).
Solo per uso ospedaliero. Dexmedetomidina Ever Pharma deve essere somministrato da operatori sanitari specializzati nella gestione di pazienti che necessitano di terapia intensiva.
Pazienti già intubati e sedati possono passare a dexmedetomidina con una velocità di infusione iniziale di 0,7 microgrammi/kg/h, che può successivamente essere modificata gradualmente all'interno dell'intervallo di dosaggio compreso tra 0,2 e 1,4 microgrammi/kg/h fino al raggiungimento del livello desiderato di sedazione che dipende dalla risposta del paziente. Per i pazienti fragili deve essere presa in considerazione una velocità di infusione iniziale più bassa. Dexmedetomidina è molto potente e la velocità di infusione è espressa per ora.
Dopo l'aggiustamento della dose, un nuovo livello di sedazione allo stato stazionario può non essere raggiunto prima di un'ora.
Dose massima
La dose massima di 1,4 microgrammi/kg/h non deve essere superata. I pazienti che non raggiungono un adeguato livello di sedazione con la dose massima di dexmedetomidina devono essere trattati con un medicinale sedativo alternativo.
L'uso di una dose di carico di Dexmedetomidina Ever Pharma nella sedazione in Unità di Terapia Intensiva non è raccomandato ed è associato ad aumento delle reazioni avverse. Se necessario, si può somministrare propofol o midazolam fino al raggiungimento degli effetti clinici di dexmedetomidina.
Durata
Non c'è esperienza nell'uso di Dexmedetomidina Ever Pharma per più di 14 giorni. L'uso di Dexmedetomidina Ever Pharma per un tempo più lungo di questo deve essere regolarmente rivalutato.
Indicazione 2. Per la sedazione di pazienti adulti non intubati prima e/o durante procedure diagnostiche o chirurgiche che richiedono sedazione, ossia sedazione procedurale/sedazione cosciente.
Dexmedetomidina Ever Pharma deve essere somministrato da operatori sanitari specializzati nella gestione dell'anestesia di pazienti in sala operatoria o durante procedure diagnostiche. Quando Dexmedetomidina Ever Pharma viene somministrato per la sedazione cosciente i pazienti devono essere continuamente monitorati da personale non coinvolto nella procedura diagnostica o chirurgica. I pazienti devono essere continuamente monitorati per segni precoci di ipotensione, ipertensione, bradicardia, depressione respiratoria, ostruzione delle vie aeree, apnea, dispnea e/o desaturazione di ossigeno (vedere paragrafo 4.8).
Quando indicato, deve essere disponibile e immediatamente fornito ossigeno supplementare. Deve essere monitorata la saturazione di ossigeno tramite pulsossimetria.
Dexmedetomidina Ever Pharma viene somministrato in infusione di carico seguito da infusione di mantenimento. In base alle procedure concomitanti può essere necessaria anestesia o analgesia locale al fine di raggiungere l'effetto clinico desiderato. In caso di procedure dolorose o se è necessaria un'aumentata profondità della sedazione sono raccomandate analgesia aggiuntiva o sedativi (ad es. oppioidi, midazolam, propofol). L'emivita di distribuzione farmacocinetica di Dexmedetomidina Ever Pharma è stata stimata intorno ai 6 min, che possono essere presi in considerazione, insieme agli effetti di altri medicinali, quando si valuta il tempo appropriato necessario per la titolazione per l'ottenimento dell'effetto clinico desiderato di Dexmedetomidina Ever Pharma.
Inizio della procedura di sedazione:
- un'infusione di carico di 1.0 microgrammi/kg in 10 minuti. Per procedure meno invasive come ad esempio chirurgia oftalmica, può essere adatta un'infusione di carico di 0,5 microgrammi/kg somministrata in 10 minuti,
Mantenimento della procedura di sedazione:
- l'infusione di mantenimento generalmente inizia a 0,6 microgrammi/kg/h e viene titolata per raggiungere l'effetto clinico desiderato con dosi che variano da 0,2 a 1 microgrammi/kg/h. La velocità dell'infusione di mantenimento deve essere aggiustata per raggiungere il livello di sedazione necessario.
Popolazioni speciali
Anziani:
Di norma non è necessario un aggiustamento della dose per i pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2). I pazienti anziati sembrano avere un aumentato rischio di ipotensione (vedere paragrafo 4.4) ma i dati limitati disponibili provenienti dalla sedazione procedurale non suggeriscono una chiara dipendenza dalla dose.
Danno renale: Non è richiesto alcun aggiustamento posologico per i pazienti con danno renale.
Compromissione epatica: Dexmedetomidina Ever Pharma viene metabolizzata nel fegato e deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione epatica. Si può prendere in considerazione una dose di mantenimento ridotta (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Popolazione pediatrica:
La sicurezza e l'efficacia di Dexmedetomidina Ever Pharma nei bambini di età compresa tra 0 e 18 anni non sono state stabilite.
I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione sulla posologia.
Modo di somministrazione
Dexmedetomidina Ever Pharma deve essere somministrato soltanto per infusione endovenosa diluita, utilizzando un dispositivo d'infusione controllato. Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Quando non dev'essere usato Dexmedetomidina Ever Pharma
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Blocco cardiaco avanzato (grado 2 o 3) se non stimolato da pacemaker.
Ipotensione non controllata.
Condizioni cerebrovascolari acute.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Dexmedetomidina Ever Pharma
Monitoraggio
Dexmedetomidina Ever Pharma deve essere utilizzato in reparti di terapia intensiva, sale operatorie e nel corso di procedure diagnostiche. L'uso in altri ambienti non è raccomandato. Durante l'infusione con Dexmedetomidina Ever Pharma, tutti i pazienti devono essere sottoposti ad un costante monitoraggio cardiaco.
Nei pazienti non intubati la respirazione deve essere monitorata a causa del rischio di depressione respiratoria e in alcuni casi di apnea (vedere paragrafo 4.8).
Il tempo di recupero dopo l'uso di dexmedetomidina è circa 1 ora. Quando utilizzato fuori dall'ambiente ospedaliero, un attento monitoraggio deve proseguire per almeno un'ora (o più a lungo in base alla condizione del paziente), con il controllo medico continuato per almeno un'ulteriore ora in modo da accertarsi della sicurezza del paziente.
Precauzioni generali
Dexmedetomidina Ever Pharma non deve essere somministrato mediante bolo e nelle unità di terapia intensiva non è raccomandata una dose di carico. Pertanto, coloro che utilizzano questo medicinale devono essere pronti ad usare un sedativo alternativo per il controllo acuto dell'agitazione durante le procedure, specialmente durante le prime ore di trattamento. Durante la sedazione procedurale può essere utilizzato un piccolo bolo di un altro sedativo se è necessario un rapido aumento del livello di sedazione.
È stato osservato che alcuni pazienti che hanno ricevuto Dexmedetomidina Ever Pharma, sono risvegliabili e vigili quando stimolati. Questa non deve essere considerata come una prova di mancanza di efficacia in assenza di altri segni e sintomi clinici.
Dexmedetomidina di norma non causa sedazione profonda e i pazienti possono essere svegliati rapidamente.
Dexmedetomidina non è pertanto adatta a pazienti che non tollerano questo profilo di effetti, ad esempio quelli che richiedono sedazione profonda continua.
Dexmedetomidina Ever Pharma non deve essere usato come un agente anestetico d'induzione generale per l'intubazione o per fornire sedazione durante l'uso di medicinali miorilassanti.
Dexmedetomidina non ha azione anticonvulsivante come alcuni altri sedativi, pertanto non sopprime l'attività delle crisi epilettiche sottostanti.
Deve essere prestata attenzione nella somministrazione di dexmedetomidina con altre sostanze ad azione sedativa o con attività cardiovascolare, in quanto si possono verificare effetti additivi.
Dexmedetomidina Ever Pharma non è raccomandata per la sedazione controllata dei pazienti. Non sono disponibili dati adeguati.
Quando Dexmedetomidina Ever Pharma viene utilizzati fuori dall'ambito ospedaliero normalmente i pazienti devono essere dimessi e affidati a terze parte che siano idonee. Si deve consigliare ai pazienti di non guidare e di non svolgere altri compiti rischiosi e dove possibile di evitare altri agenti che possono causare sedazione (ad es. benzodiazepine, oppioidi, alcool) per un periodo di tempo adeguato in base agli effetti osservati di dexmedetomidina, la procedura, medicinali concomitanti, l'età e la condizione del paziente.
Anziani
È necessaria cautela quando dexmedetomidina viene usata nei pazienti anziani.
I pazienti anziani di età superiore ai 65 anni possono essere più soggetti a ipotensione con la somministrazione di dexmedetomidina, inclusa la dose di carico, per le procedure. Deve essere presa in considerazione una riduzione della dose. Vedere paragrafo 4.2.
Mortalità nei pazienti nelle unità di terapia intensiva ≤ 65 anni di età
Nello studio controllato randomizzato pragmatico SPICE III su 39.04 pazienti adulti in fase critica di malattia in unità di terapia intensiva dexmedetomidina è stata usata come sedativo primario e confrontato con le cure consuete. Non c'è stata differenza nella mortalità a 90 giorni tra il gruppo dexmedetomidina e quello trattato con le cure consuete (mortalità 29,1% in entrambi i gruppi), ma è stato osservato un eterogeneità di effetto dovuto all'età sulla mortalità. Dexmedetomidina è stata associata ad aumentata mortalità nel gruppo di età ≤ 65 anni (odds ratio 1,26; intervallo di credibilità 95% da 1,02 a 1,56) rispetto ai sedativi alternativi. Mentre il meccanismo non è chiaro, questa eterogeneità di effetto dovuto all'età sulla mortalità è stata più evidente nei pazienti ricoverati per ragioni diverse dalle cure post-operatorie ed è aumentata con l'aumento dei punteggio APACHE II e con il diminuire dell'età. Nei pazienti più giovani, questi risultati devono essere valutati verso il beneficio clinico atteso di dexmedetomidina rispetto a sedativi alternativi.
Effetti cardio-vascolari e precauzioni
Dexmedetomidina riduce la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna attraverso un'azione simpaticolitica centrale, ma a concentrazioni più elevate provoca vasocostrizione periferica che porta ad ipertensione (vedere paragrafo 5.1). Dexmedetomidina non è quindi adatto per i pazienti con grave instabilità cardiovascolare.
Deve essere prestata cautela quando si somministra dexmedetomidina a pazienti con bradicardia preesistente.
I dati sugli effetti di Dexmedetomidina Ever Pharma in pazienti con frequenza cardiaca <60 sono molto limitati e deve essere prestata particolare attenzione con tali pazienti. La bradicardia normalmente non richiede un trattamento, ma generalmente risponde a medicinali anti-colinergici o alla riduzione della dose, se necessario.
I pazienti con elevata preparazione atletica e bassa frequenza cardiaca a riposo possono essere particolarmente sensibili agli effetti bradicardici degli agonisti dei recettori alfa-2 e sono stati riportati casi di arresto sinusale transitorio. Sono stati segnalati anche casi di arresto cardiaco, spesso preceduti da bradicardia o blocco atrioventricolare (vedere paragrafo 4.8).
Gli effetti ipotensivi di dexmedetomidina possono essere di maggiore importanza in quei pazienti con preesistente ipotensione (soprattutto se non rispondono ai medicinali vasopressori), ipovolemia, ipotensione cronica o ridotta riserva funzionale, come per i pazienti con disfunzione ventricolare grave e i pazienti anziani; questi casi meritano un'assistenza speciale (vedere paragrafo 4.3). L'ipotensione normalmente non richiede un trattamento specifico, ma, ove necessario, coloro che usano questo medicinale devono essere pronti ad intervenire con una riduzione del dosaggio, liquidi e/o vasocostrittori.
I pazienti con ridotta attività periferica del sistema nervoso autonomo (ad esempio a causa di lesioni del midollo spinale), possono avere variazioni emodinamiche più pronunciate dopo aver iniziato l'infusione con dexmedetomidina e pertanto devono essere trattati con attenzione.
È stata osservata ipertensione arteriosa transitoria concomitante agli effetti di vasocostrizione periferica di dexmedetomidina, principalmente durante la dose di carico che, pertanto, non è raccomandata nelle unità di terapia intensiva. Il trattamento dell'ipertensione non è generalmente necessario, ma può essere consigliabile diminuire la velocità di infusione continua.
A concentrazioni più alte la vasocostrizione locale può essere di maggiore importanza nei pazienti con cardiopatia ischemica o grave malattia cerebrovascolare che pertanto devono essere attentamente monitorati.
Nei pazienti che sviluppano segni di ischemia miocardica o cerebrale deve essere considerata la riduzione della dose o la sospensione del trattamento.
Si consiglia cautela quando si somministra dexmedetomidina insieme ad anestesia spinale o epidurale dovuta a possibile rischio aumentato di ipotensione e bradicardia.
Pazienti con compromissione epatica
Deve essere prestata attenzione in caso di compromissione epatica grave in quanto il dosaggio eccessivo può aumentare il rischio di reazioni avverse, sedazione eccessiva od un effetto prolungato come conseguenza della ridotta clearance di dexmedetomidina.
Pazienti con disturbi neurologici
L'esperienza sull'uso di dexmedetomidina nei disturbi neurologici gravi, come trauma cranico e dopo neurochirurgia, è limitata ed in questi casi deve essere usata con cautela, specialmente se è richiesta una sedazione profonda. Dexmedetomidina può ridurre il flusso ematico cerebrale e la pressione intracranica e questo deve essere preso in considerazione nella scelta della terapia.
Altro
Raramente gli alfa-2 agonisti sono stati associati a reazioni da sospensione quando sono stati interrotti improvvisamente dopo un uso prolungato. Questa possibilità deve essere considerata se il paziente sviluppa agitazione e ipertensione poco dopo la sospensione di dexmedetomidina.
La dexmedetomidina può indurre ipertermia che può essere resistente ai metodi di raffreddamento tradizionali. Il trattamento con dexmedetomidina deve essere sospeso in caso di febbre persistente di origine sconosciuta e non è raccomandato per l'uso in pazienti sensibili all'ipertermia maligna.
Eccipienti con effetto noto:
Ogni ml di concentrato contiene meno di 1 mmol (circa 3,5 mg) di sodio.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Dexmedetomidina Ever Pharma
Studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti.
La somministrazione concomitante di dexmedetomidina con anestetici, sedativi, ipnotici e oppiacei può provocare un aumento degli effetti, inclusi gli effetti sedativi, anestetici e cardiorespiratori. Studi specifici hanno confermato effetti aumentati con isoflurano, propofol, alfentanil e midazolam.
Non è stata dimostrata alcuna interazione farmacocinetica tra dexmedetomidina e isoflurano, propofol, alfentanil e midazolam. Tuttavia, a causa della possibile interazione farmacodinamica, quando cosomministrati con dexmedetomidina, può essere necessaria una riduzione del dosaggio di dexmedetomidina o dell'anestetico, del sedativo, dell'ipnotico o dell'oppioide somministrato contemporaneamente.
L'inibizione degli enzimi CYP, incluso il CYP2B6 da parte di dexmedetomidina è stata studiata mediante incubazioni con microsomi epatici umani. Uno studio condotto in vitro suggerisce l'esistenza di una potenziale interazione in vivo tra dexmedetomidina e substrati con metabolismo dominante da parte del CYP2B6.
È stata osservata in vitro un'induzione da parte di dexmedetomidina su CYP1A2, CYP2B6, CYP2C8, CYP2C9 e CYP3A4, e non può essere esclusa un'induzione in vivo. Il significato clinico di questa induzione non è noto.
Deve essere presa in considerazione la possibilità di effetti ipotensivi e bradicardizzanti maggiori nei pazienti trattati con altri medicinali che causano tali effetti, ad esempio beta bloccanti, anche se in uno studio di interazione con esmololo gli effetti aggiuntivi sono stati modesti.
Fertilitą, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Non ci sono dati o i dati sono limitati sull'uso di dexmedetomidina in donne incinte.
Studi su animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Dexmedetomidina Ever Pharma non deve essere usato durante la gravidanza meno che la condizione clinica della donna non richieda il trattamento con dexmedetomidina.
Allattamento
Dexmedetomidina viene escreta nel latte materno, tuttavia 24 ore dopo interruzione del trattamento i livelli saranno al di sotto dei limiti di rilevazione I rischi per i neonati non possono essere esclusi. La decisione se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia con dexmedetomidina, deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Negli studi sulla fertilità nel ratto, dexmedetomidina non ha avuto alcun effetto sulla fertilità maschile o femminile. Non sono disponibili dati sulla fertilità nell'uomo.
Effetti sulla capacitą di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Si deve consigliare ai pazienti di non guidare e di non svolgere altri compiti rischiosi per un periodo di tempo adeguato dopo aver ricevuto Dexmedetomidina Ever Pharma.
Quali sono gli effetti collaterali di Dexmedetomidina Ever Pharma
Sintesi del profilo di sicurezza
Indicazione 1: sedazione di pazienti adulti in Unità di Terapia Intensiva
Le reazioni avverse con dexmedetomidina riportate più di frequente in ambiente di Unità di Terapia Intensiva sono ipotensione, ipertensione e bradicardia, che si verificano, rispettivamente, in circa il 25%, 15% e 13% dei pazienti.
Ipotensione e bradicardia sono state anche le più frequenti reazioni avverse gravi legate a dexmedetomidina che si sono verificate rispettivamente nell'1,7% e 0,9% dei pazienti randomizzati nelle Unità di Terapia Intensiva (ICU)
Indicazione 2: sedazione procedurale/sedazione cosciente
Le reazioni avverse più frequenti che si sono verificate con dexmedetomidina in sedazione procedurale sono elencate sotto (i protocolli di studi di fase III contenevano soglie predefinite per la segnalazione di modifiche nella pressione arteriosa, frequenza respiratoria e frequenza cardiaca come AE).
- Ipotensione (55% nel gruppo dexmedetomidina vs 30% nel gruppo placebo trattato con midazolam e fentanyl di emergenza)
- Depressione respiratoria (38% nel gruppo dexmedetomidina vs 32% nel gruppo placebo trattato con midazolam e fentanyl di emergenza))
- Bradicardia (14% nel gruppo dexmedetomidina vs 4% nel gruppo placebo trattato con midazolam e fentanyl di emergenza))
Tabella delle reazioni avverse
Le reazioni avverse elencate nella Tabella 1 sono state raccolte dai dati combinati degli studi clinici condotti in terapia intensiva.
Le reazioni avverse sono classificate per frequenza, a partire dal più frequente, secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1.000, <1/100), Non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1. Reazioni avverse (indicazione 1 e 2)
Patologie endocrine
Non nota: Diabete insipido
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune: Iperglicemia, ipoglicemia
Non comune: Acidosi metabolica, ipoalbuminemia
Disturbi psichiatrici
Comune: Agitazione
Non comune: Allucinazioni
Patologie cardiache
Molto comune: Bradicardia1,2
Comune: Ischemia miocardica o infarto, tachicardia
Non comune: Blocco atrioventricolare1, diminuita gittata cardiaca, arresto cardiaco1
Patologie vascolari:
Molto comune: Ipotensione1,2, ipertensione1,2
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto comune: Depressione respiratoria2,3
Non comune: Dispnea, apnea
Patologie gastrointestinali
Comune: Nausea2, vomito, bocca secca2
Non comune: Distensione addominale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: Sindrome da astinenza, ipertermia
Non comune: Inefficacia del medicinale, sete
1Vedere paragrafo sulla Descrizione di reaziono avverse selezionate
2Reazione avversa osservata negli studi sulla sedazione procedurale
3Incidenza comune negli studi sulla sedazione in Unità di terapia intensiva
Descrizione delle reazioni avverse selezionate
L'ipotensione o la bradicardia clinicamente significative devono essere trattate come descritto nel paragrafo 4.4.
In soggetti relativamente sani, non ricoverati in terapia intensiva e trattati con dexmedetomidina, la bradicardia ha portato occasionalmente ad arresto o pausa sinusale. I sintomi hanno risposto al sollevamento delle gambe e all'uso di anticolinergici come atropina o glicopirrolato. In casi isolati la bradicardia è progredita a periodi di asistolia nei pazienti con preesistente bradicardia. Sono stati segnalati anche casi di arresto cardiaco, spesso preceduti da bradicardia o blocco atrioventricolare. L'ipertensione è stata associata all'uso di una dose di carico e questa reazione può essere ridotta evitando tale dose di carico o riducendo la velocità di infusione o la quantità della dose di carico.
Popolazione pediatrica
Sono stati valutati per il trattamento fino a 24 ore in ICU bambini di età superiore ad 1 mese, prevalentemente nella fase post-operatoria, ed è stato dimostrato un profilo di sicurezza simile a quello degli adulti. I dati nei neonati (28-44 settimane di gestazione) sono molto limitati e ristretti alle dosi di mantenimento ≤ 0,2 microgrammi/kg/h. In letteratura è stato riportato un singolo caso di bradicardia ipotermica in un neonato.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Dexmedetomidina Ever Pharma
Sintomi
Diversi casi di sovradosaggio da dexmedetomidina sono stati riportati sia nella sperimentazione clinica che nell'esperienza post-marketing. In questi casi sono state riportate velocità di infusione di dexmedetomidina più alte, che hanno raggiunto 60 microgrammi/kg/h per 36 minuti e 30 microgrammi/kg/h per 15 minuti rispettivamente in un bimbo di 20 mesi e in un adulto. Le reazioni avverse più comuni riportate e relative al sovradosaggio in questi casi hanno incluso bradicardia, ipotensione, ipertensione, sedazione eccessiva, depressione respiratoria e arresto cardiaco.
Gestione
In caso di sovradosaggio con sintomi clinici, l'infusione di dexmedetomidina deve essere ridotta o bloccata.
Gli effetti attesi sono principalmente cardiovascolari e devono essere trattati secondo le indicazioni cliniche (vedere paragrafo 4.4). Ad alte concentrazioni l'ipertensione può essere più importante dell'ipotensione. Negli studi clinici, i casi di arresto sinusale si sono risolti spontaneamente o hanno risposto al trattamento con atropina e glicopirrolato. La rianimazione è stata necessaria in casi isolati di sovradosaggio grave con conseguente arresto cardiaco.
4 anni
Dopo la diluizione
La stabilità chimica e fisica dell'infusione diluita (stabilità della soluzione per infusione) è stata dimostrata per 48 ore a 25°C e in condizioni di refrigerazione (2°C – 8°C).
Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente.
Se non utilizzato immediatamente, i tempi di conservazione e le condizioni prima dell'uso sono sotto la responsabilità dell'utilizzatore e normalmente non devono superare le 24 ore a 2-8°C, a meno che la diluizione sia avvenuta in condizioni asettiche controllate e validate.
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Tenere le fiale o i flaconcini nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Sodio cloruro
Acqua per preparazioni iniettabili