Desmopressina Teva

    Ultimo aggiornamento: 08/11/2024

    Cos'è Desmopressina Teva?

    Desmopressina Teva è un farmaco a base del principio attivo Desmopressina, appartenente alla categoria degli Ormoni antidiuretici e nello specifico Vasopressina ed analoghi. E' commercializzato in Italia dall'azienda Teva Italia S.r.l. - Sede legale:.

    Desmopressina Teva può essere prescritto con Ricetta RR - medicinali soggetti a prescrizione medica.


    Confezioni

    Desmopressina Teva 120 mcg 30 compresse sublinguali
    Desmopressina Teva 60 mcg 30 compresse sublinguali

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: Teva Italia S.r.l. - Sede legale:
    Ricetta: RR - medicinali soggetti a prescrizione medica
    Classe: A
    Principio attivo: Desmopressina
    Gruppo terapeutico: Ormoni antidiuretici
    ATC: H01BA02 - Desmopressina
    Forma farmaceutica: compressa sublinguale


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    Indicazioni

    Perché si usa Desmopressina Teva? A cosa serve?
    • Trattamento del diabete insipido centrale.
    • Trattamento dell'enuresi notturna primaria in bambini a partire dai 5 anni di età con normale capacità di concentrare le urine.
    • Trattamento sintomatico della nicturia associata a poliuria notturna, ossia una produzione urinaria notturna che supera la capacità funzionale della vescica, in adulti di età inferiore a 65 anni.

    Posologia

    Come usare Desmopressina Teva: Posologia
    La Desmopressina causa il riassorbimento renale dell'acqua con conseguente ritenzione di liquidi. Durante il trattamento con desmopressina è pertanto consigliabile:
    • iniziare il trattamento al dosaggio più basso raccomandato;
    • aumentare il dosaggio gradualmente e con cautela (senza superare il dosaggio massimo raccomandato);
    • rispettare la restrizione sull'assunzione di liquidi;
    • accertarsi che, nei pazienti pediatrici, la somministrazione avvenga sotto la supervisione di un adulto.
    Posologia
    Informazioni generali
    Se si manifestano segni e sintomi di ritenzione idrica/iponatriemia (cefalea, nausea/vomito, aumento di peso e, in casi gravi, crisi convulsive e coma), il trattamento deve essere interrotto temporaneamente fino a quando il paziente non si sia completamente ripreso.
    Alla ripresa del trattamento è necessario attenersi scrupolosamente alle restrizioni sull'assunzione dei liquidi e devono essere monitorati i livelli sierici di sodio (vedere paragrafo 4.4). È possibile che la dose debba essere adattata. In qualsiasi caso, l'adattamento della dose deve avvenire progressivamente lasciando trascorrere un periodo di tempo sufficiente tra ogni livello di dosaggio.
    Se non si ottiene un effetto clinico adeguato entro 4 settimane, con titolazione settimanale della dose, il trattamento deve essere sospeso.
    Diabete insipido centrale
    Adulti e bambini: una dose iniziale idonea è di 60 microgrammi per via sublinguale 3 volte al giorno. Il dosaggio deve essere quindi adattato in base alla risposta del paziente. L'esperienza clinica ha dimostrato che la dose giornaliera oscilla tra i 120 e i 720 microgrammi per via sublinguale. Per la maggior parte dei pazienti, la dose di mantenimento è di 60-120 microgrammi per via sublinguale 3 volte al giorno.
    Enuresi notturna primaria
    Una dose iniziale idonea è di 120 microgrammi per via sublinguale alla sera. La dose può essere aumentata fino a 240 microgrammi per via sublinguale se la dose più bassa non è abbastanza efficace. È necessario rispettare la restrizione di liquidi.
    Questo medicinale è destinato a un periodo di trattamento della durata massima di 3 mesi. La necessità di un trattamento supplementare deve essere verificata dopo aver sospeso la somministrazione per almeno una settimana.
    Nicturia negli adulti
    Per determinare la presenza di poliuria notturna, i pazienti con nicturia devono annotare l'ora e il volume di ogni minzione su un diario per almeno 2 giorni prima di iniziare il trattamento. Una produzione urinaria notturna che supera la capacità funzionale della vescica o 1/3 della produzione urinaria delle 24 ore è considerata poliuria notturna.
    La dose iniziale raccomandata è di 60 microgrammi di desmopressina per via sublinguale al momento di coricarsi. Se questa dose non è abbastanza efficace, può essere aumentata a 120 microgrammi e successivamente a 240 microgrammi per via sublinguale tramite incrementi settimanali della dose. È necessario rispettare la restrizione di liquidi. I livelli plasmatici di sodio devono essere misurati prima e 3 giorni dopo l'inizio del trattamento. Lo stesso vale in caso di aumento della dose e durante il trattamento qualora il medico curante lo ritenga necessario; vedere paragrafo 4.4.
    Se non si ottiene un effetto clinico adeguato entro 4 settimane, con una titolazione settimanale della dose, il trattamento deve essere interrotto.
    Popolazioni speciali
    Anziani
    Il trattamento della nicturia non deve essere iniziato in pazienti di età > 65 anni (vedere paragrafo 4.3).
    Compromissione renale
    Nei pazienti con lieve compromissione renale non è necessaria alcuna riduzione della dose.
    Desmopressina Teva è controindicato nei pazienti con insufficienza renale moderata e severa (vedere paragrafo 4.3).
    Compromissione epatica
    Nei pazienti con compromissione epatica non è necessaria alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
    Popolazione pediatrica
    Questo medicinale è indicato per il diabete insipido centrale e l'enuresi notturna primaria nei bambini. Per il diabete insipido, le raccomandazioni sul dosaggio nei pazienti pediatrici sono le stesse degli adulti. Questo medicinale non deve essere usato per l'enuresi notturna primaria nei bambini di età inferiore a 5 anni.
    Modo di somministrazione
    Desmopressina Teva è destinato all'uso sublinguale.
    Questo medicinale viene posizionato sotto la lingua, dove si scioglie senza acqua.
    Nel trattamento dell'enuresi notturna primaria e della nicturia, l'assunzione di liquidi deve essere ridotta al minimo a partire da 1 ora prima della somministrazione della dose serale e fino ad almeno 8 ore dopo la somministrazione (vedere paragrafo 4.4).

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Desmopressina Teva
    • Ipersensibilità alla Desmopressina o ad uno qualsiasi degli altri componenti del medicinale.
    • Polidipsia persistente o psicogena (comportante una produzione urinaria superiore a 40 mL/kg/24 ore).
    • Insufficienza cardiaca nota o sospetta e altre condizioni che necessitano del trattamento con diuretici.
    • Insufficienza renale da moderata a severa (clearance della creatinina inferiore a 50 mL/min).
    • Iponatriemia nota.
    • Sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH).
    • Pazienti di età inferiore a 5 anni, se il medicinale viene usato per trattare l'enuresi notturna primaria.
    • Pazienti di età superiore a 65 anni, se il medicinale viene usato per trattare l'enuresi notturna primaria o la nicturia.
    • Pazienti non in grado di rispettare la restrizione di liquidi.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Desmopressina Teva
    Prima dell'inizio del trattamento
    Prima di iniziare il trattamento con Desmopressina per le indicazioni di enuresi notturna isolata nei bambini e nicturia negli adulti, occorre escludere qualsiasi anomalia organica vescico-sfinterica.
    La desmopressina deve essere somministrata con cautela e il suo dosaggio deve essere ridotto, se necessario, nei soggetti anziani e nei pazienti con patologie cardiovascolari (insufficienza coronarica, ipertensione arteriosa), nonché nei pazienti a rischio di ipertensione intracranica.
    La desmopressina deve essere somministrata con cautela e la dose deve essere ridotta, se necessario, nei pazienti che soffrono di asma, fibrosi cistica, epilessia, emicrania o condizioni caratterizzate da disturbi dell'equilibrio idrico e/o elettrolitico.
    A dosi elevate, soprattutto in caso di diabete insipido, la desmopressina può talvolta causare un lieve aumento della pressione arteriosa, che svanisce riducendo la dose.
    In caso di insufficienza corticotropa o tiroidea, questa deve essere corretta prima dell'inizio del trattamento con desmopressina e per l'intera durata dello stesso, al fine di evitare un'intossicazione da acqua.
    Nei pazienti con nicturia è necessario predisporre un diario minzionale che valuti la frequenza e il volume delle minzioni per la diagnosi di poliuria notturna per almeno 2 giorni prima dell'inizio del trattamento.
    Popolazione pediatrica
    Di solito, per la gestione terapeutica dell'enuresi notturna nei bambini, si ricorre inizialmente a interventi sullo stile di vita e all'utilizzo di un allarme notturno. È importante che gli operatori sanitari prendano in considerazione queste misure prima di iniziare il trattamento con desmopressina.
    Nei bambini con enuresi notturna isolata, prima dell'inizio del trattamento, il paziente deve registrare la frequenza della minzione e gli orari in cui vengono assunti liquidi per 48 ore, nonché il numero di episodi di incontinenza notturna per 7 giorni.
    Monitoraggio del trattamento
    Iponatriemia/avvelenamento da acqua
    Nei pazienti con urgenza/incontinenza da urgenza, cause organiche di aumento della frequenza della minzione o nicturia (ad es. iperplasia prostatica benigna, infezioni delle vie urinarie, calcoli biliari/tumori, polidipsia o diabete mellito disadattivo), deve essere innanzi tutto trattata la causa specifica del problema.
    Nel trattamento dell'enuresi notturna primaria e della nicturia, l'assunzione di liquidi deve essere ridotta al minimo a partire da 1 ora prima della somministrazione della dose serale e fino ad almeno 8 ore dopo la somministrazione (vedere paragrafo 4.2).
    Si raccomanda di monitorare il peso del paziente nei giorni successivi all'inizio del trattamento o all'aumento della dose. Un aumento rapido e significativo del peso potrebbe essere un segno di ritenzione eccessiva di liquidi.
    Senza la riduzione concomitante dei liquidi assunti, il trattamento può comportare ritenzione idrica e/o iponatriemia (cefalea, nausea/vomito, rapido aumento di peso e, in casi gravi, crisi convulsive e coma). Se compaiono questi sintomi e segni nelle indicazioni di enuresi notturna isolata nei bambini e nicturia negli adulti, è necessario sospendere il trattamento ed effettuare una valutazione degli elettroliti ematici per misurare il livello di sodio. Se il trattamento viene ripreso, la restrizione di liquidi deve essere più rigorosa.
    Tutti i pazienti o i relativi caregiver devono ricevere indicazioni chiare in merito alla restrizione di liquidi.
    Gli anziani, i pazienti con bassi livelli plasmatici di sodio e i pazienti con un volume urinario diurno elevato (superiore a 2,8-3 litri) sono maggiormente esposti al rischio di iponatriemia.
    Per evitare l'iponatriemia, occorre prestare particolare attenzione alla ritenzione di liquidi e al monitoraggio frequente dei livelli plasmatici di sodio nelle seguenti condizioni:
    • trattamento concomitante con farmaci che inducono notoriamente disturbi da secrezione di ADH (SIADH), come antidepressivi triciclici, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), clorpromazina e carbamazepina;
    • trattamento concomitante con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
    Informazioni aggiuntive
    Nelle indicazioni di enuresi notturna isolata nei bambini e nicturia negli adulti, il trattamento con desmopressina deve essere interrotto durante condizioni intercorrenti caratterizzate da uno squilibrio idrico e/o elettrolitico, come episodi infettivi, febbre o gastroenterite.
    Eccipienti con effetti noti
    Desmopressina Teva contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit assoluto di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
    Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa sublinguale, cioè essenzialmente “senza sodio”.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Desmopressina Teva
    Le sostanze che inducono notoriamente una secrezione alterata di ADH, ad es. antidepressivi triciclici, SSRI, clorpromazina e carbamazepina, così come gli antidiabetici appartenenti al gruppo delle sulfaniluree, soprattutto clorpropamide, possono causare un effetto antidiuretico additivo con aumento del rischio di ritenzione di liquidi; vedere paragrafo 4.4.
    I FANS possono indurre ritenzione idrica/iponatriemia; vedere paragrafo 4.4.
    Il trattamento concomitante con agentidiuretici è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
    Il trattamento concomitante con loperamide può determinare un incremento delle concentrazioni plasmatiche di desmopressina pari a 3 volte, che può comportare un aumento del rischio di ritenzione idrica e/o iponatriemia. Altri medicinali che rallentano il trasporto intestinale potrebbero avere lo stesso effetto. Tuttavia, questo aspetto non è stato studiato.
    Il trattamento concomitante con dimeticone può comportare una riduzione dell'assorbimento della desmopressina.
    Dato che la desmopressina non mostra un metabolismo epatico significativo negli studi in vitro con microsomi umani, è improbabile che interagisca con medicinali che influiscono sul metabolismo epatico. Tuttavia non sono stati condotti studi formali di interazione in vivo.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Fertilità
    Non sono stati condotti studi sulla fertilità. L'analisi in vitro del modello basato sui cotiledoni ha evidenziato che, a una concentrazione terapeutica corrispondente alla dose raccomandata, la Desmopressina non ha attraversato la placenta.
    Gravidanza
    I dati disponibili provenienti da un numero limitato (n = 53) di donne in gravidanza trattate per il diabete insipido, così come i dati provenienti da un numero limitato (n = 54) di donne in gravidanza con malattia di von Willebrand, non mostrano effetti avversi della desmopressina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti.
    Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale.
    Questo medicinale deve essere somministrato con cautela durante la gravidanza.
    Allattamento
    I risultati delle analisi del latte materno di madri trattate con dosi elevate di desmopressina (300 μg per via intranasale) evidenziano che la desmopressina passa nel latte materno, ma la quantità di desmopressina che rischia di essere trasferita al bambino è bassa, probabilmente inferiore a quella necessaria per influire sulla diuresi. Non è stato studiato se la desmopressina si accumuli nel latte materno a seguito di dosi ripetute.

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Desmopressina Teva non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Desmopressina Teva
    Riassunto del profilo di sicurezza
    L'effetto indesiderato più grave osservata con la Desmopressina è l'iponatriemia; vedere paragrafo “Descrizione di effetti indesiderati selezionati” di seguito.
    Adulti
    La cefalea (12%) è stato l'effetto indesiderato segnalato con maggiore frequenza. Altri effetti indesiderati comuni sono stati iponatriemia (6%), capogiri (3%), ipertensione (2%) e patologie gastrointestinali (nausea [4%], vomito [1%], dolore addominale [3%], diarrea [2%] e stipsi [1%]). Meno comunemente sono stati riportati quelli che influiscono sul pattern del sonno/livello di coscienza, che si sono presentati ad es. sotto forma di insonnia (0,96%), sonnolenza (0,4%) o astenia (0,06%).
    Negli studi clinici non sono state osservate reazioni anafilattiche, ma sono state riportate segnalazioni spontanee.
    Popolazione pediatrica
    La cefalea (1%) è stato l'effetto indesiderato segnalato con maggiore frequenza. Meno comunemente sono stati riportati disturbi psichiatrici (labilità affettiva [0,1%], aggressività [0,1%], ansia [0,05%], sbalzi di umore [0,05%], incubi [0,05%]), che solitamente si sono attenuati dopo la cessazione del trattamento, e patologie gastrointestinali (dolore addominale [0,65%], nausea [0,35%], vomito [0,2%] e diarrea [0,15%]).
    Negli studi clinici non sono state osservate reazioni anafilattiche, ma sono state riportate segnalazioni spontanee.
    Nicturia
    Nei pazienti, compresa la popolazione di età uguale o superiore a 65 anni, trattati per la nicturia durante gli studi clinici sono stati osservati effetti avversi della desmopressina. In totale, il 35% circa dei pazienti ha manifestato effetti avversi durante la fase di titolazione. La maggior parte dei casi di iponatriemia clinicamente significativa (sodio sierico < 130 mmol/L) ha interessato pazienti di età uguale o superiore a 65 anni (vedere paragrafo 4.3). L'iponatriemia è comparsa poco dopo l'inizio del trattamento o durante un aumento della dose. Gli effetti avversi diversi dall'iponatriemia sono perlopiù di lieve entità. Durante il periodo di trattamento a lungo termine, il 24% dei pazienti ha manifestato effetti avversi.
    Tabella degli effetti indesiderati
    Adulti
    Nella Tabella 1 viene presentata la frequenza degli effetti indesiderati segnalati negli studi clinici condotti con desmopressina per via orale negli adulti per il trattamento della nicturia (N = 1557), insieme alle segnalazioni post-marketing per tutte le indicazioni negli adulti (compreso il diabete insipido centrale). Gli effetti indesiderati post-marketing sono riportati nella colonna “Frequenza non nota”.
    Tabella 1 Tabella degli effetti indesiderati negli adulti
    Classificazione per sistemi e organi
    Molto comune (≥ 1/10)
    Comune (≥ 1/100, < 1/10)
    Non comune (≥ 1/1 000, < 1/100)
    Raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000)
    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
     
    Reazione anafilattica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
    Iponatriemia
     
     
    Disidratazione**
    Ipernatriemia**
    Disturbi psichiatrici
     
     
    Insonnia
    Stato confusionale*
     
    Patologie del sistema nervoso
    Cefalea*
    Capogiri*
    Sonnolenza
    Parestesie
     
    Convulsioni*
    Astenia**
    Coma*
    Patologie dell'occhio
     
     
    Disturbi visivi
     
     
    Patologie dell'orecchio e del labirinto
     
     
    Vertigine*
     
     
    Patologie cardiache
     
     
    Palpitazioni
     
     
    Patologie vascolari
     
    Ipertensione
    Ipotensione ortostatica
     
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
    Dispnea
     
     
    Patologie gastrointestinali
     
    Nausea*
    Dolore addominale*
    Diarrea
    Stipsi
    Vomito*
    Dispepsia
    Flatulenza, meteorismo e
    distensione
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
    Sudorazione
    Prurito
    Eruzione cutanea
    Orticaria
    Dermatite allergica
     
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
     
     
    Spasmi muscolari
    Mialgia
     
     
    Patologie renali e urinarie
     
    Fastidio alla vescica e all'uretra
     
     
     
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Edema
    Stanchezza
    Sensazione di star male*
    Dolore toracico
    Sintomi simil-influenzali
     
     
    Esami diagnostici
     
     
    Aumento di peso*
    Aumento dei livelli degli enzimi epatici
    Ipokaliemia
     
     
    * L'iponatriemia può causare cefalea, dolore addominale, nausea, vomito, aumento di peso, capogiri, confusione, malessere, vertigine e, in casi gravi, crisi convulsive e coma.
    ** Osservati soltanto nel diabete insipido centrale.
    Popolazione pediatrica
    Nella Tabella 2 viene presentata la frequenza degli effetti indesiderati segnalati negli studi clinici condotti con desmopressina per via orale in bambini e adolescenti per il trattamento dell'enuresi notturna primaria (N = 1923). Gli effetti indesiderati post-marketing sono riportati nella colonna “Frequenza non nota”.
    Tabella 2 Tabella degli effetti indesiderati nella popolazione pediatrica
    Classificazione per sistemi e organi
    Comune (≥ 1/100, < 1/10)
    Non comune (≥ 1/1 000, < 1/100)
    Raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000)
    Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
    Disturbi del sistema immunitario
     
     
     
    Reazione anafilattica
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
     
     
     
    Iponatriemia****
    Disturbi psichiatrici
     
    Labilità affettiva**
    Aggressività***
    Sintomi d'ansia
    Incubi****
    Sbalzi di umore****
    Comportamento anormale
    Disturbi dello stato
    emotivo
    Depressione
    Allucinazioni
    Insonnia
    Patologie del sistema nervoso centrale e periferico
    Cefalea*
     
    Sonnolenza
    Disturbo da deficit di attenzione
    Iperattività psicomotoria
    Convulsioni*
    Patologie vascolari
     
     
    Ipertensione
     
    Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
     
     
     
    Sanguinamento nasale
     
    Patologie gastrointestinali
     
    Dolore addominale*
    Nausea*
    Vomito*
    Diarrea
     
     
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
     
     
     
    Eruzione cutanea
    Dermatite allergica
    Sudorazione
    Orticaria
    Patologie renali e urinarie
     
    Fastidio alla vescica e all'uretra
     
     
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
     
    Edema periferico
    Stanchezza
    Irritazione
     
    * L'iponatriemia può causare cefalea, dolore addominale, nausea, vomito e, in casi gravi, crisi convulsive e coma.
    ** Segnalati post-marketing, con la stessa frequenza nei bambini e negli adolescenti (età < 18 anni).
    *** Segnalati post-marketing, quasi esclusivamente nei bambini e negli adolescenti (età < 18 anni).
    **** Segnalati post-marketing, principalmente nei bambini (età < 12 anni).
    Popolazioni speciali
    I pazienti anziani e con bassi livelli plasmatici di sodio potrebbero essere maggiormente esposti al rischio di sviluppare iponatriemia; vedere paragrafi 4.2 e 4.4.
    Descrizione di effetti indesiderati selezionati
    L'effetto indesiderato più grave osservato con la desmopressina è l'iponatriemia, che può causare cefalea, dolore addominale, nausea, vomito, aumento di peso, capogiri, confusione, malessere, vertigine e, in casi gravi, crisi convulsive e coma. La causa dell'iponatriemia potenziale è l'effetto antidiuretico previsto. L'iponatriemia è reversibile e nei bambini si verifica spesso in associazione a cambiamenti della routine quotidiana che influiscono sull'assunzione di liquidi e/o sulla sudorazione. La maggior parte degli adulti trattati per la nicturia che hanno sviluppato iponatriemia ha mostrato bassi livelli plasmatici di sodio dopo 3 giorni di trattamento o dopo l'aumento della dose.
    Sia nei bambini sia negli adulti occorre prestare particolare attenzione; vedere paragrafo 4.4.
    Segnalazione degli effetti indesiderati sospetti
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Desmopressina Teva
    In caso di notevole sovradosaggio con rischio importante di intossicazione da acqua, devono essere adottate misure specifiche in un ambiente ospedaliero, con rigoroso monitoraggio clinico e biologico.
    Tossicità
    Il sovradosaggio di Desmopressina comporta un prolungamento della durata d'azione, con un aumento del rischio di ritenzione idrica e iponatriemia.
    Anche dosi normali, insieme all'assunzione di grandi quantità di liquidi, possono causare intossicazione da acqua. Dosi comprese tra 0,3 microgrammi/kg per via endovenosa (e.v.) e 2,4 microgrammi/kg per via intranasale, insieme all'assunzione di liquidi, hanno comportato iponatriemia e crisi convulsive nei bambini e negli adulti. Tuttavia, 40 microgrammi per via intranasale somministrati a un bambino di 5 mesi e 80 microgrammi per via intranasale somministrati a un bambino di 5 anni non hanno causato sintomi. Quattro microgrammi per via parenterale somministrati a un neonato hanno determinato oliguria e aumento di peso.
    Sintomi
    Il sovradosaggio di desmopressina comporta un aumento del rischio di ritenzione idrica con sintomi come cefalea, nausea, iponatriemia, iposmolalità, oliguria, depressione del sistema nervoso centrale (SNC), crisi convulsive ed edema polmonare. Vedere anche paragrafo 4.8.
    Trattamento
    Anche se il trattamento dell'iponatriemia deve essere personalizzato, è possibile fornire le seguenti raccomandazioni di carattere generale:
    • L'iponatriemia si tratta interrompendo il trattamento con desmopressina e con la restrizione di liquidi.
    • Se il paziente manifesta dei sintomi, è possibile somministrare un'infusione di soluzione isotonica o ipertonica a base di cloruro di sodio.
    • La ritenzione di liquidi severa (crisi convulsive e stato di incoscienza) si tratta con furosemide.

    Scadenza

    30 mesi.

    Conservazione

    Conservare nel blister originale al riparo dall'umidità. Questo medicinale non richiede condizioni particolari di temperatura per la conservazione.
    Per i flaconi in HDPE
    Conservare nella confezione originale. Tenere il flacone ben chiuso al riparo dall'umidità. Questo medicinale non richiede condizioni particolari di temperatura per la conservazione.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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