Cos'è Decelex?
Confezioni
Decelex 10 mg/ml soluzione iniettabile 10 fiale 5 ml
Informazioni commerciali sulla prescrizione
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Indicazioni
Perché si usa Decelex? A cosa serve?
Anestesia spinale negli adulti quando la procedura chirurgica programmata non superi la durata di 40 minuti.
Posologia
Come usare Decelex: Posologia
Devono essere immediatamente disponibili le attrezzature, i farmaci e il personale in grado di affrontare un'emergenza, ad esempio mantenere la pervietà delle vie respiratorie e somministrare ossigeno, poiché in rari casi sono state riportate reazioni avverse gravi, a volte con esito fatale, in seguito all'uso di anestetici locali, anche in assenza di ipersensibilità individuale nell'anamnesi del paziente. Il medico preposto è responsabile delle misure prese per prevenire un'iniezione intravascolare e deve avere una comprovata esperienza in medicina d'urgenza e rianimazione per poter prevenire e trattare gli effetti collaterali e le complicazioni della procedura.
Posologia
La posologia va stabilita su base individuale, secondo le caratteristiche del caso specifico. Nel determinare la dose, bisogna prendere in considerazione le condizioni fisiche del paziente e la somministrazione concomitante di altri medicinali.
Le indicazioni relative alle dosi raccomandate sono valide negli adulti di altezza e peso medi (circa 70 kg) per ottenere un blocco efficace con una singola somministrazione. L'entità e la durata d'azione sono molto variabili individualmente. L'esperienza dell'anestesista e la conoscenza delle condizioni generali del paziente sono essenziali per stabilire la dose.
Per la posologia, si applicano le seguenti linee guida:
Posologia negli adulti
Estensione del blocco sensitivo richiesto T10
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ml
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mg
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Durata di azione media (minuti)
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4
5
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40
50
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80
100
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La dose massima raccomandata è di 50 mg (= 5 ml) di Cloroprocaina Cloridrato.
La durata d'azione è dose dipendente.
Popolazione speciale
L'esperienza del medico e la conoscenza delle condizioni fisiche del paziente sono importanti per stabilire la dose. È consigliabile ridurre la dose nei pazienti le cui condizioni generali sono compromesse.
Inoltre, è indicata una dose ridotta nei pazienti con patologie concomitanti accertate (es. occlusione vascolare, arteriosclerosi, polineuropatia diabetica).
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l'efficacia di Decelex nei bambini e negli adolescenti non sono state determinate. Non sono disponibili dati (vedi sezione 5.1).
Modo di somministrazione
Per uso intratecale
Decelex deve essere iniettato per via intratecale nello spazio intervertebrale L2/L3, L3/L4 e L4/L5. L'intera dose deve essere somministrata lentamente, dopo aver aspirato una quantità minima di LCR per confermare il corretto posizionamento. Le funzioni vitali del paziente devono essere controllate attentamente mantenendo un continuo contatto verbale.
Per uso singolo.
Il medicinale deve essere ispezionato visivamente prima dell'uso. Possono essere utilizzate unicamente soluzioni limpide e senza particelle. Il contenitore intatto non deve essere risterilizzato in autoclave.
Controindicazioni
Quando non dev'essere usato Decelex
- ipersensibilità al principio attivo, a medicinali con il gruppo estere dell'acido para-ammino benzoico (PABA), ad altri anestetici locali del gruppo estere o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- devono essere prese in considerazione le controindicazioni generali e specifiche per l'anestesia spinale, indipendentemente dall'anestetico locale utilizzato (ad es. insufficienza cardiaca scompensata, shock ipovolemico….).
- anestesia regionale endovenosa (l'anestetico viene introdotto nell'arto e trattenuto nell'area desiderata tramite un apposito laccio emostatico pneumatico).
- gravi problemi di conduzione cardiaca.
- anemia severa,
- pazienti che assumono anticoagulanti o con sindromi emorragiche congenite o acquisite.
Avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Cosa serve sapere prima di prendere Decelex
Alcuni pazienti richiedono un'attenzione speciale per ridurre il rischio di gravi effetti indesiderati, anche quando l'anestesia locoregionale costituisce la scelta ideale per l'intervento chirurgico:
- Pazienti con blocco cardiaco completo o parziale, poiché gli anestetici locali possono sopprimere la conduzione miocardica.
- Pazienti con scompenso cardiaco di grado elevato.
- Pazienti con compromissione avanzata del fegato o dei reni.
- Pazienti anziani e pazienti con compromesse condizioni generali.
- Pazienti trattati con agenti antiaritmici di classe III (es. amiodarone). Questi pazienti devono essere sottoposti a un'attenta osservazione ed a monitoraggio ECG, poiché gli effetti cardiaci potrebbero sommarsi (vedere paragrafo 4.5).
- Nei pazienti con porfiria acuta, Decelex va somministrato solo in presenza di un'indicazione imperativa per il suo impiego, poiché Decelex può potenzialmente precipitare una porfiria. In tutti i pazienti con porfiria vanno prese appropriate precauzioni.
- Nei pazienti con disturbi epatici gravi, la cloroprocaina deve essere usata con cautela perché, gli anestetici locali del gruppo estere vengono idrolizzati dalle colinesterasi plasmatiche prodotte dal fegato.
- Pazienti con deficienza congenita di colinesterasi plasmatiche.
La presenza di un accesso venoso sicuro deve essere garantita.
Nei pazienti a rischio elevato, si raccomanda di migliorare le loro condizioni generali prima dell'intervento.
Un effetto indesiderato raro, ma grave, dell'anestesia spinale è il blocco spinale alto o totale, con conseguente depressione cardiovascolare e respiratoria. La depressione cardiovascolare viene indotta da un blocco esteso del sistema nervoso simpatico, che può causare ipotensione severa e bradicardia, fino all'arresto cardiaco. La depressione respiratoria viene indotta dal blocco della muscolatura respiratoria e del diaframma.
Il rischio di blocco spinale alto o totale è aumentato particolarmente nei pazienti anziani: di conseguenza, è consigliabile ridurre la dose dell'anestetico.
Particolarmente nei pazienti anziani, può verificarsi un'inattesa caduta della pressione arteriosa, come complicanza dell'anestesia spinale.
Raramente, dopo anestesia spinale può comparire un danno neurologico, che si manifesta con parestesie, perdita di sensibilità, debolezza muscolare, paralisi, sindrome della cauda equina e danni neurologici permanenti. Occasionalmente, questi sintomi persistono.
Non esiste evidenza di un effetto negativo dell'anestesia spinale su disordini neurologici quali sclerosi multipla, emiplegia, paraplegia o disordini neuromuscolari. Ciò nonostante, essa va somministrata con cautela. Prima del trattamento, si raccomanda di effettuare un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio.
Nel caso di iniezione intravascolare accidentale può verificarsi immediatamente una grave tossicità sistemica (vedere paragrafo 4.9).
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose (dose massima uguale a 5 ml di Decelex), cioè è praticamente “privo di sodio“.
Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione
Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Decelex
L'uso concomitante di farmaci vasopressori (ad es. nel trattamento dell'ipotensione connessa a blocchi in ostetricia) e farmaci ossitocici derivati dall'ergotamina, può causare un'ipertensione grave e persistente o ictus. Il metabolita della cloroprocaina, l'acido para-amminobenzoico, inibisce l'azione delle sulfonamidi. Pertanto la cloroprocaina non dovrebbe essere utilizzata nei casi in cui sia prevista la somministrazione di farmaci solfonamidici.
Non sono stati condotti studi sulle interazioni tra cloroprocaina e antiaritmici di classe III (es. amiodarone), ma anche in questo caso bisogna adoperare cautela (vedere anche paragrafo 4.4).
L'associazione di vari anestetici locali induce effetti additivi a carico del sistema cardiovascolare e del SNC.
Fertilità, gravidanza e allattamento
Gravidanza
Gli studi negli animali sono insufficienti rispetto agli effetti sulla gravidanza e nello sviluppo del feto (vedere anche paragrafo 5.3).
Pertanto Decelex non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile senza uso di contraccezione. L'uso di Decelex in gravidanza deve essere preso in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre superi ogni potenziale rischio per il feto. Questo non preclude l'uso di Decelex atermine per l'anestesia ostetrica.
Allattamento
Non è noto se la cloroprocaina o suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Decelex tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Non sono stati effettuati studi sulla fertilità.
Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Decelex ha grande influenza sull'abilità nel guidare o utilizzare macchinari.
Il medico è responsabile di decidere, a seconda dei casi, se il paziente possa guidare o usare macchinari.
Effetti indesiderati
Quali sono gli effetti collaterali di Decelex
Riassunto del profilo di sicurezza
I possibili effetti indesiderati dovuti all'uso di Decelex sono in genere simili agli effetti indesiderati di altri anestetici locali appartenenti alla categoria degli esteri, usati in anestesia spinale. Gli effetti indesiderati indotti dal medicinale sono difficili da differenziare dagli effetti fisiologici del blocco nervoso (es. riduzione della pressione arteriosa, bradicardia, ritenzione urinaria temporanea), dagli effetti diretti (es. ematoma spinale) o dagli effetti indiretti (es. meningite) dell'iniezione o dagli effetti dovuti alla perdita di liquido cerebrospinale (es. cefalea post-spinale).
Riassunto tabulare delle reazioni avverse
Le reazioni avverse elencate di seguito nella Tabella 1 sono classificate secondo la classificazione per sistemi e organi. La frequenza di comparsa degli effetti indesiderati viene classificata come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1
Molto comune
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Comune
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Non comune
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Raro
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Molto raro
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Disturbi del sistema immunitario
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Reazioni allergiche causate da sensibilità all'anestetico locale, caratterizzate da sintomi come orticaria, prurito, eritema, edema angioneurotico con possibile ostruzione delle vie aeree (compreso edema laringeo), tachicardia, starnuti, nausea, vomito, vertigini, sincope, eccessiva sudorazione, temperatura elevata, ed eventualmente, sintomatologia di tipo anafilattico (compresa ipotensione severa).
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Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
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Complicazione da anestesia.
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Patologie del sistema nervoso
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Ansia, agitazione, parestesie, vertigini.
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Segni e sintomi di tossicità del SNC (mal di schiena, mal di testa, tremori eventualmente seguiti da convulsioni, convulsioni, parestesie circumorali, sensazione di insensibilità della lingua, problemi uditivi, problemi visivi, visione annebbiata, tremori, tinnito, problemi del linguaggio, perdita di coscienza).
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Neuropatia, sonnolenza fino a svenimento e arresto respiratorio, blocco spinale di diversa entità (anche blocco spinale totale), abbassamento della pressione arteriosa dovuto al blocco spinale, incontinenza urinaria e fecale, perdita della sensibilità perineale e della funzione sessuale, aracnoidite, persistente deficit motorio, sensoriale e/o autonomo (controllo degli sfinteri) di alcuni segmenti basso spinali con lento recupero (alcuni mesi), sindrome da cauda equina e lesioni neurologiche permanenti.
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Patologie dell'occhio
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diplopia
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Patologie cardiache
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Aritmia, depressione del miocardio, arresto cardiaco (il rischio è aumentato con dosi elevate o con iniezione intravascolare involontaria).
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Patologie vascolari
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Ipotensione.
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Bradicardia, ipertensione, ipotensione causata da elevate dosi.
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Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
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Depressione respiratoria
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Patologie gastrointestinali
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Nausea.
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Vomito.
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Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo
https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Decelex
È improbabile che Decelex, alla posologia raccomandata per via intratecale, dia luogo a livelli plasmatici in grado di indurre tossicità sistemica.
Tossicità sistemica acuta
Gli effetti indesiderati sistemici sono di origine iatrogena, farmacodinamica o farmacocinetica e riguardano il sistema nervoso centrale e il sistema cardiocircolatorio.
Gli effetti indesiderati iatrogeni compaiono a causa di:
- iniezione di una quantità eccessiva di soluzione
- iniezione accidentale in un vaso sanguigno
- posizione errata del paziente
- anestesia spinale alta (marcata caduta della pressione arteriosa).
In caso di somministrazione endovenosa accidentale, l'effetto tossico compare entro 1 minuto. La DL50 i.v. di Cloroprocaina Cloridrato è pari a 97 mg/kg nel topo, 65 mg/kg nelle cavie e <30 mg/kg nei cani, corrispondenti a dosi equivalenti nell'uomo di 7,9 mg/kg, 14,1 mg/kg e < 16,7 mg/kg, rispettivamente. La DL50 sottocutanea della cloroprocaina HCl nel topo è di 950 mg/kg, corrispondente alla dose equivalente umana di 77,2 mg/kg.
I segni di sovradosaggio possono essere classificati in due gruppi di sintomi, che differiscono tra loro in termini di qualità e di intensità:
Sintomi a carico del sistema nervoso centrale
In generale, i primi sintomi sono parestesie della regione della bocca, sensazione di insensibilità della lingua, stordimento, problemi uditivi e tinnito. I problemi visivi e le contratture muscolari sono più severe e precedono una convulsione generalizzata. Questi segni non vanno confusi con un comportamento nevrotico. Successivamente, possono comparire perdita di coscienza e convulsioni tonico-cloniche, che generalmente durano pochi secondi o minuti. Le convulsioni vengono immediatamente seguite dall'ipossia e da livelli aumentati di diossido di carbonio nel sangue (ipercapnia), attribuibili all'aumento dell'attività muscolare associata a problemi respiratori. In casi gravi, può comparire arresto respiratorio. L'acidosi e/o l'ipossia potenziano gli effetti tossici degli anestetici locali.
La riduzione o il miglioramento dei sintomi a carico del sistema nervoso centrale possono essere attribuiti alla ridistribuzione dell'anestetico locale al di fuori del SNC, con suo conseguente metabolismo ed escrezione. La regressione può essere rapida, tranne quando non siano state usate quantità enormi.
Sintomi cardiovascolari
In casi gravi, può comparire tossicità cardiovascolare. In presenza di un'elevata concentrazione sistemica di anestetici locali, possono comparire ipotensione, bradicardia, aritmie e anche arresto cardiaco.
I primi segni dei sintomi di tossicità a carico del sistema nervoso centrale precedono generalmente gli effetti tossici cardiovascolari. Ciò non vale se il paziente è in anestesia generale o viene sottoposto a forte sedazione con medicinali quali le benzodiazepine o barbiturici.
Trattamento della tossicità sistemica acuta
Vanno prese immediatamente le seguenti misure:
- La somministrazione di Decelex deve essere interrotta.
- Deve essere assicurata un'adeguata somministrazione di ossigeno: le vie respiratorie devono essere mantenute pervie, deve essere somministrato O2, se necessario ventilazione artificiale (intubazione).
- Nel caso di una depressione cardiovascolare, va stabilizzata la circolazione.
Se compaiono convulsioni che non regrediscono spontaneamente dopo 15-20 secondi, si raccomanda la somministrazione di un anticonvulsivante per via endovenosa.
Gli analettici ad azione centrale sono controindicati in caso di intossicazione causata da anestetici locali!
In caso di gravi complicanze, nel trattamento del paziente è consigliabile richiedere l'assistenza di un medico specialista in medicina d'urgenza e rianimazione (es. anestesista).
In pazienti con deficienza congenita di colinesterasi plasmatiche può essere somministrata i.v. una soluzione lipidica.
Scadenza
2 anni.
Il medicinale va usato subito dopo la prima apertura.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C. Non refrigerare o congelare. Mantenere la fiala nell'astuccio per proteggere il medicinale dalla luce.
Foglietto Illustrativo
Fonti Ufficiali