Comirnaty Jn.1 - Dispersione

    Ultimo aggiornamento: 31/10/2024

    Cos'è Comirnaty Jn.1 - Dispersione?

    Comirnaty Jn.1 - Dispersione è un farmaco a base del principio attivo Vaccino Mrna Anti Covid 19 Tozinameran, appartenente alla categoria degli Vaccini virali e nello specifico Vaccini Covid-19. E' commercializzato in Italia dall'azienda Pfizer S.r.l..

    Comirnaty Jn.1 - Dispersione può essere prescritto con Ricetta RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti.


    Confezioni

    Comirnaty Jn.1 30 mcg dispersione per prep. iniettabile intramuscolare 10 flaconcini multidose da 2,25 ml (60 dosi)

    Informazioni commerciali sulla prescrizione

    Titolare: BioNtech Manufacturing GmbH
    Concessionario: Pfizer S.r.l.
    Ricetta: RRL - medicinali soggetti a prescrizione medica limitativa, vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti
    Classe: CN
    Principio attivo: Vaccino Mrna Anti Covid 19 Tozinameran
    Gruppo terapeutico: Vaccini virali
    ATC: J07BN01 - Covid-19, vaccino a base di RNA
    Forma farmaceutica: Dispersione


    Se sei un professionista, potrai trovare le schede tecniche complete e molto altro nell'area riservata di Codifa.it

    Indicazioni

    Perché si usa Comirnaty Jn.1? A cosa serve?
    Comirnaty JN.1 30 microgrammi/dose dispersione per preparazione iniettabile è indicato per l'immunizzazione attiva per la prevenzione di COVID-19, malattia causata da SARS-CoV-2, in soggetti di età pari o superiore a 12 anni.
    L'uso di questo vaccino deve essere in accordo alle raccomandazioni ufficiali.

    Posologia

    Come usare Comirnaty Jn.1: Posologia
    Posologia
    Soggetti di età pari o superiore a 12 anni
    Comirnaty JN.1 30 microgrammi/dose viene somministrato per via intramuscolare come singola dose da 0,3 mL in soggetti di età pari o superiore a 12 anni, indipendentemente dallo stato della precedente vaccinazione anti-COVID-19 (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
    Nei soggetti precedentemente vaccinati con un vaccino anti-COVID-19, Comirnaty JN.1 deve essere somministrato a distanza di almeno 3 mesi dalla dose di vaccino anti-COVID-19 più recente.
    Soggetti severamente immunocompromessi di età pari o superiore a 12 anni
    È possibile somministrare dosi aggiuntive a soggetti severamente immunocompromessi, in accordo alle raccomandazioni nazionali (vedere paragrafo 4.4).
    Popolazione pediatrica
    Sono disponibili formulazioni pediatriche per i bambini di prima infanzia di età pari o superiore a 6 mesi e i bambini di età inferiore a 12 anni. Per i dettagli, fare riferimento al riassunto delle altre formulazioni.
    La sicurezza e l'efficacia del vaccino nella prima infanzia, in bambini di età inferiore a 6 mesi, non sono state ancora stabilite.
    Anziani
    Non è necessario alcun adattamento della dose nei soggetti anziani di età ≥ 65 anni.
    Modo di somministrazione
    Comirnaty JN.1 30 microgrammi/dose dispersione per preparazione iniettabile deve essere somministrato per via intramuscolare (vedere paragrafo 6.6). Non diluire prima dell'uso.
    La sede preferita è la regione deltoidea del braccio.
    Il vaccino non deve essere iniettato per via endovenosa, sottocutanea o intradermica. Il vaccino non deve essere miscelato con altri vaccini o medicinali nella stessa siringa.
    Per le precauzioni da adottare prima della somministrazione del vaccino, vedere paragrafo 4.4.
    Per le istruzioni relative allo scongelamento, alla manipolazione e allo smaltimento del vaccino, vedere paragrafo 6.6.
    Flaconcini monodose
    I flaconcini monodose di Comirnaty JN.1 contengono 1 dose da 0,3 mL di vaccino:
    • aspirare una singola dose da 0,3 mL di Comirnaty JN.1;
    • gettare il flaconcino e l'eventuale volume in eccesso;
    • non mescolare residui di vaccino provenienti da flaconcini diversi.
    Flaconcini multidose
    I flaconcini multidose di Comirnaty JN.1 contengono 6 dosi da 0,3 mL di vaccino. Per estrarre 6 dosi da un singolo flaconcino, è necessario utilizzare siringhe e/o aghi di precisione (basso volume morto). L'insieme di siringa e ago di precisione deve avere un volume morto non superiore a 35 microlitri. In caso di utilizzo di siringhe e aghi standard, il volume residuo potrebbe non essere sufficiente per estrarre una sesta dose da un singolo flaconcino. Indipendentemente dal tipo di siringa e di ago:
    • ogni dose deve contenere 0,3 mL di vaccino;
    • se la quantità di vaccino rimanente all'interno del flaconcino non è sufficiente a garantire una dose completa da 0,3 mL, gettare il flaconcino e l'eventuale volume in eccesso;
    • non mescolare residui di vaccino provenienti da flaconcini diversi.
    Siringhe preriempite
    • Ogni siringa preriempita monodose di Comirnaty JN.1 contiene 1 dose da 0,3 mL di vaccino;
    • inserire un ago adatto all'iniezione intramuscolare, e somministrare l'intero volume.

    Controindicazioni

    Quando non dev'essere usato Comirnaty Jn.1
    Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

    Avvertenze speciali e precauzioni di impiego

    Cosa serve sapere prima di prendere Comirnaty Jn.1
    Tracciabilità
    Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
    Raccomandazioni generali
    Ipersensibilità e anafilassi
    Sono stati segnalati casi di anafilassi. Devono essere sempre immediatamente disponibili trattamento e assistenza medici adeguati nel caso di comparsa di una reazione anafilattica in seguito alla somministrazione del vaccino.
    Dopo la vaccinazione si raccomanda un attento monitoraggio per almeno 15 minuti. Non somministrare ulteriori dosi del vaccino a soggetti che abbiano manifestato anafilassi dopo una precedente dose di Comirnaty.
    Miocardite e pericardite
    Dopo la vaccinazione con Comirnaty è presente un aumento del rischio di sviluppare miocardite e pericardite. Queste condizioni possono svilupparsi entro pochi giorni dalla vaccinazione e si sono verificate principalmente entro 14 giorni. Sono state osservate più spesso dopo la seconda dose di vaccino e nei maschi più giovani (vedere paragrafo 4.8). I dati disponibili indicano che la maggior parte dei casi si risolve. Alcuni casi hanno richiesto il supporto in terapia intensiva e sono stati osservati casi fatali.
    Gli operatori sanitari devono prestare attenzione ai segni e ai sintomi di miocardite e pericardite. Le persone vaccinate (inclusi genitori o coloro che prestano assistenza) devono essere istruite a rivolgersi immediatamente al medico qualora dopo la vaccinazione sviluppino sintomi indicativi di miocardite o pericardite, quali dolore toracico (acuto e persistente), respiro affannoso o palpitazioni.
    Gli operatori sanitari devono consultare le linee guida e/o specialisti per diagnosticare e trattare tale affezione.
    Reazioni correlate all'ansia
    In associazione alla procedura di vaccinazione stessa possono verificarsi reazioni correlate all'ansia, incluse reazioni vasovagali (sincope), iperventilazione o reazioni correlate allo stress (ad es. capogiro, palpitazioni, aumenti della frequenza cardiaca, alterazioni della pressione arteriosa, parestesia, ipoestesia, sudorazione). Le reazioni correlate allo stress sono temporanee e si risolvono spontaneamente. Ai soggetti deve essere raccomandato di segnalare eventuali sintomi all'operatore addetto alla vaccinazione, perché possa valutarli. È importante che vengano adottate precauzioni per evitare lesioni da svenimento.
    Malattia concomitante
    La vaccinazione deve essere rimandata nei soggetti affetti da uno stato febbrile acuto severo o da un'infezione acuta. La presenza di un'infezione lieve e/o di febbre di lieve entità non deve comportare il rinvio della vaccinazione.
    Trombocitopenia e disturbi della coagulazione
    Come per tutte le iniezioni intramuscolari, il vaccino deve essere somministrato con cautela nei soggetti sottoposti a terapia anticoagulante oppure affetti da trombocitopenia o qualsiasi disturbo della coagulazione (ad es. emofilia), poiché in questi soggetti possono verificarsi sanguinamenti o lividi a seguito di una somministrazione intramuscolare.
    Soggetti immunocompromessi
    L'efficacia e la sicurezza del vaccino non sono state valutate nei soggetti immunocompromessi, compresi quelli in terapia immunosoppressiva. L'efficacia di Comirnaty JN.1 potrebbe essere inferiore nei soggetti immunocompromessi.
    Durata della protezione
    La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla.
    Limitazioni dell'efficacia del vaccino
    Come per tutti i vaccini, la vaccinazione con Comirnaty JN.1 potrebbe non proteggere tutti coloro che lo ricevono. I soggetti potrebbero non essere completamente protetti fino a 7 giorni dopo la vaccinazione.

    Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

    Quali farmaci o alimenti possono modificare l'effetto di Comirnaty Jn.1
    Comirnaty JN.1 può essere somministrato in concomitanza con il vaccino antinfluenzale stagionale.
    Vaccini iniettabili diversi devono essere somministrati in sedi di iniezione diverse.

    Fertilità, gravidanza e allattamento

    Gravidanza
    I dati relativi all'uso di Comirnaty JN.1 in donne in gravidanza non sono ancora disponibili.
    Tuttavia, un ampio numero di dati osservazionali relativi a donne in gravidanza vaccinate con il vaccino Comirnaty inizialmente autorizzato durante il secondo e il terzo trimestre di gestazione non mostra alcun aumento degli esiti avversi in gravidanza. Sebbene i dati relativi agli esiti in gravidanza in seguito alla vaccinazione durante il primo trimestre di gestazione siano al momento in numero limitato, non è stato osservato alcun aumento del rischio di aborto spontaneo. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). Sulla base dei dati disponibili relativi ai vaccini contro altre varianti, Comirnaty JN.1 può essere usato durante la gravidanza.
    Allattamento
    I dati relativi all'uso di Comirnaty JN.1 durante l'allattamento non sono ancora disponibili.
    Tuttavia, non si ritiene che Comirnaty possa causare effetti su neonati/lattanti, dal momento che l'esposizione sistemica al vaccino di donne in allattamento è trascurabile. I dati osservazionali relativi a donne in allattamento dopo la somministrazione del vaccino Comirnaty inizialmente autorizzato non hanno mostrato alcun rischio di effetti avversi nei neonati/lattanti. Comirnaty JN.1 può essere usato durante l'allattamento.
    Fertilità
    Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

    Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

    Comirnaty JN.1 non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Tuttavia, alcuni degli effetti menzionati al paragrafo 4.8 possono influenzare temporaneamente la capacità di guidare veicoli o usare macchinari.

    Effetti indesiderati

    Quali sono gli effetti collaterali di Comirnaty Jn.1
    Riassunto del profilo di sicurezza
    La sicurezza di Comirnaty JN.1 è stata estrapolata dai dati di sicurezza relativi ai vaccini Comirnaty precedenti.
    Comirnaty 30 mcg
    Soggetti di età pari o superiore a 16 anni – dopo 2 dosi
    Nello Studio 2, un totale di 22 026 partecipanti di età pari o superiore a 16 anni ha ricevuto almeno 1 dose del vaccino Comirnaty inizialmente autorizzato, mentre un totale di 22 021 partecipanti di età
    pari o superiore a 16 anni ha ricevuto placebo (compresi 138 e 145 adolescenti di 16 e 17 anni di età, rispettivamente nel gruppo trattato con vaccino e nel gruppo trattato con placebo). Un totale di 20519 partecipanti di età pari o superiore a 16 anni ha ricevuto 2 dosi di Comirnaty.
    Al momento dell'analisi dello Studio 2, con la data limite del 13 marzo 2021 per il periodo di follow-up in cieco controllato verso placebo fino alle date di apertura del cieco per i partecipanti, un totale di 25651 (58,2%) partecipanti (13 031 trattati con Comirnaty e 12 620 trattati con placebo) di età pari o superiore a 16 anni, è stato seguito per ≥ 4 mesi dopo la seconda dose. Erano inclusi un totale di 15111 partecipanti (7704 trattati con Comirnaty e 7 407 trattati con placebo) di età compresa fra 16 e 55 anni, e un totale di 10 540 partecipanti (5 327 trattati con Comirnaty e 5213 trattati con placebo) di età pari o superiore a 56 anni.
    Le reazioni avverse più frequenti riscontrate nei soggetti di età pari o superiore a 16 anni che avevano ricevuto 2 dosi sono state dolore in sede di iniezione (> 80%), stanchezza (> 60%), cefalea (> 50%), mialgia (> 40%), brividi (> 30%), artralgia (> 20%), piressia e tumefazione in sede di iniezione (> 10%). Tali reazioni sono state generalmente di intensità da lieve a moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Una frequenza leggermente inferiore di reazioni di reattogenicità è stata associata ad un'età maggiore.
    Il profilo di sicurezza in 545 soggetti di età pari o superiore a 16 anni che hanno ricevuto Comirnaty, risultati positivi a SARS-CoV-2 al basale, si è dimostrato simile a quello osservato nella popolazione generale.
    Adolescenti di età compresa fra 12 e 15 anni – dopo 2 dosi
    In un'analisi del follow-up di sicurezza a lungo termine dello Studio 2, 2 260 adolescenti (1 131 trattati con Comirnaty e 1 129 trattati con placebo) avevano un'età compresa fra 12 e 15 anni. Di questi, 1 559 adolescenti (786 trattati con Comirnaty e 773 trattati con placebo) sono stati seguiti per ≥ 4 mesi dopo la somministrazione della seconda dose di Comirnaty.
    Il profilo di sicurezza complessivo di Comirnaty negli adolescenti di età compresa fra 12 e 15 anni si è dimostrato simile a quello osservato nei partecipanti di età pari o superiore a 16 anni. Le reazioni avverse più frequenti riscontrate negli adolescenti di età compresa fra 12 e 15 anni che avevano ricevuto 2 dosi sono state dolore in sede di iniezione (> 90%), stanchezza e cefalea (> 70%), mialgia e brividi (> 40%), artralgia e piressia (> 20%).
    Soggetti di età pari o superiore a 12 anni – dopo la dose di richiamo
    Dei partecipanti alla fase 2/3 dello Studio 2, un sottogruppo di 306 adulti di età compresa fra 18 e 55 anni, che avevano completato il ciclo iniziale di 2 dosi di Comirnaty, ha ricevuto una dose di richiamo di Comirnaty circa 6 mesi (intervallo: 4,8-8,0 mesi) dopo la somministrazione della seconda dose. Complessivamente, i partecipanti che hanno ricevuto la dose di richiamo hanno avuto un follow-up mediano di 8,3 mesi (intervallo: 1,1-8,5 mesi), e 301 partecipanti sono stati seguiti per ≥ 6 mesi dalla somministrazione del richiamo alla data limite (22 novembre 2021).
    Il profilo di sicurezza complessivo della dose di richiamo si è dimostrato simile a quello osservato dopo 2 dosi. Le reazioni avverse più frequenti riscontrate nei partecipanti di età compresa fra 18 e 55 anni sono state dolore in sede di iniezione (> 80%), stanchezza (> 60%), cefalea (> 40%), mialgia (> 30%), brividi e artralgia (> 20%).
    Nello Studio 4, uno studio controllato verso placebo sulla vaccinazione di richiamo, partecipanti di età pari o superiore a 16 anni reclutati dallo Studio 2 hanno ricevuto una dose di richiamo di Comirnaty (5 081 partecipanti) o placebo (5 044 partecipanti) almeno 6 mesi dopo la seconda dose di Comirnaty. Complessivamente, i partecipanti che hanno ricevuto la dose di richiamo hanno avuto un follow-up mediano di 2,8 mesi (intervallo: 0,3-7,5 mesi) dalla somministrazione del richiamo durante il follow-up in cieco controllato verso placebo alla data limite (8 febbraio 2022). Di questi, 1281 partecipanti (895 trattati con Comirnaty e 386 trattati con placebo) sono stati seguiti per ≥ 4 mesi dopo la somministrazione del richiamo di Comirnaty. Non sono state individuate nuove reazioni avverse.
    Dei partecipanti alla fase 2/3 dello Studio 2, un sottogruppo di 825 adolescenti di età compresa fra 12 e 15 anni, che avevano completato il ciclo iniziale di 2 dosi di Comirnaty, ha ricevuto una dose di richiamo di Comirnaty circa 11,2 mesi (intervallo: 6,3-20,1 mesi) dopo la somministrazione della seconda dose. Complessivamente, i partecipanti che hanno ricevuto la dose di richiamo hanno avuto un follow-up mediano di 9,5 mesi (intervallo: 1,5-10,7 mesi), sulla base dei dati raccolti fino alla data limite (3 novembre 2022). Non sono state individuate nuove reazioni avverse.
    Soggetti di età pari o superiore a 12 anni – dopo le dosi di richiamo successive
    La sicurezza della dose di richiamo di Comirnaty in soggetti di età pari o superiore a 12 anni è stata estrapolata dai dati di sicurezza ricavati da studi sulla dose di richiamo di Comirnaty in soggetti di età pari o superiore a 18 anni.
    Un sottogruppo di 325 adulti di età compresa fra 18 e ≤ 55 anni, che avevano completato 3 dosi di Comirnaty, ha ricevuto una dose di richiamo (quarta dose) di Comirnaty da 90 a 180 giorni dopo la somministrazione della terza dose. I partecipanti che hanno ricevuto una dose di richiamo (quarta dose) di Comirnaty hanno avuto un follow-up mediano di 1,4 mesi fino alla data limite di raccolta dei dati dell'11 marzo 2022. Le reazioni avverse più frequenti riscontrate in questi partecipanti sono state dolore in sede di iniezione (> 70%), stanchezza (> 60%), cefalea (> 40%), mialgia e brividi (> 20%) e artralgia (> 10%).
    In un sottogruppo dello Studio 4 (fase 3), 305 adulti di età > 55 anni, che avevano completato 3 dosi di Comirnaty, hanno ricevuto una dose di richiamo (quarta dose) di Comirnaty da 5 a 12 mesi dopo la somministrazione della terza dose. I partecipanti che hanno ricevuto una dose di richiamo (quarta dose) di Comirnaty hanno avuto un follow-up mediano di almeno 1,7 mesi fino alla data limite del 16 maggio 2022. Il profilo di sicurezza complessivo della dose di richiamo (quarta dose) di Comirnaty si è dimostrato simile a quello osservato dopo la dose di richiamo (terza dose) di Comirnaty. Le reazioni avverse più frequenti riscontrate nei partecipanti di età superiore a 55 anni sono state dolore in sede di iniezione (> 60%), stanchezza (> 40%), cefalea (> 20%), mialgia e brividi (> 10%).

    Dose di richiamo successiva alla vaccinazione primaria con un altro vaccino anti-COVID-19 autorizzato

    Non sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza in 5 studi indipendenti riguardanti l'uso della dose di richiamo con Comirnaty nei soggetti che avevano completato la vaccinazione primaria con un altro vaccino anti-COVID-19 autorizzato (dose di richiamo eterologa) (vedere paragrafo 5.1).
    Comirnaty adattato alla variante Omicron
    Soggetti di età pari o superiore a 12 anni – dopo una dose di richiamo di Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 (quarta dose)
    In un sottogruppo dello Studio 5 (fase 2/3), 107 partecipanti di età compresa fra 12 e 17 anni, 313 partecipanti di età compresa fra 18 e 55 anni e 306 partecipanti di età pari o superiore a 56 anni che avevano completato 3 dosi di Comirnaty hanno ricevuto una dose di richiamo (quarta dose) di Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 (15/15 microgrammi) da 5,4 a 16,9 mesi dopo la somministrazione della terza dose. I partecipanti che hanno ricevuto una dose di richiamo (quarta dose) di Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 hanno avuto un follow-up mediano di almeno 1,5 mesi.
    Il profilo di sicurezza complessivo della dose di richiamo (quarta dose) di Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 si è dimostrato simile a quello osservato dopo 3 dosi. Le reazioni avverse più frequenti riscontrate nei partecipanti di età pari o superiore a 12 anni sono state dolore in sede di iniezione (> 60%), stanchezza (> 50%), cefalea (> 40%), dolore muscolare (> 20%), brividi (> 10%) e dolore articolare (> 10%).
    Tabella delle reazioni avverse derivanti dagli studi clinici con Comirnaty e Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 e dall'esperienza post-autorizzativa con Comirnaty in soggetti di età pari o superiore a 12 anni
    Le reazioni avverse osservate nel corso degli studi clinici sono elencate sotto, in base alle seguenti categorie di frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000,
    < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
    Tabella 2. Reazioni avverse derivanti dagli studi clinici con Comirnaty e Comirnaty Original/Omicron BA.4-5 e dall'esperienza post-autorizzativa con Comirnaty in soggetti di età pari o superiore a 12 anni
    Classificazione per sistemi e organi
    Frequenza
    Reazioni avverse
    Patologie del sistema emolinfopoietico
    Comune
    Linfoadenopatiaa
    Disturbi del sistema immunitario
    Non comune
    Reazioni di ipersensibilità (ad es. eruzione cutanea, prurito, orticariab, angioedemab)
    Non nota
    Anafilassi
    Disturbi del metabolismo e della nutrizione
    Non comune
    Appetito ridotto
    Disturbi psichiatrici
    Non comune
    Insonnia
    Patologie del sistema nervoso
    Molto comune
    Cefalea
    Non comune
    Capogirod; letargia
    Raro
    Paralisi facciale periferica acutac
    Non nota
    Parestesiad; ipoestesiad
    Patologie cardiache
    Molto raro
    Miocardited; pericardited
    Patologie gastrointestinali
    Molto comune
    Diarread
    Comune
    Nausea; vomitod
    Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
    Non comune
    Iperidrosi; sudorazioni notturne
    Non nota
    Eritema multiformed
    Molto comune
    Artralgia; mialgia
    Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
    Non comune
    Dolore a un artoe
    Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
    Non nota
    Flusso mestruale abbondanteh
    Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
    Molto comune
    Dolore in sede di iniezione; stanchezza; brividi; piressiaf; tumefazione in sede di iniezione
    Comune
    Arrossamento in sede di iniezione
    Non comune
    Astenia; malessere; prurito in sede di iniezione
    Non nota
    Tumefazione estesa dell'arto vaccinatod; gonfiore del visog
    a. Nei partecipanti di età pari o superiore a 5 anni è stata segnalata una maggiore frequenza di linfoadenopatia dopo una dose di richiamo (≤ 2,8%) rispetto alle dosi primarie (≤ 0,9%) del vaccino.
    b. Orticaria e angioedema sono classificate nella categoria di frequenza ‘raro'.
    c. Per tutta la durata del periodo di follow-up sulla sicurezza dello studio clinico fino al 14 novembre 2020, è stata segnalata paralisi (o paresi) facciale periferica acuta in quattro partecipanti nel gruppo trattato con vaccino a mRNA anti-COVID-19. L'insorgenza di paralisi facciale è avvenuta 37 giorni dopo la prima dose (il partecipante non ha ricevuto la seconda dose), e 3, 9 e 48 giorni dopo la seconda dose. Non sono stati segnalati casi di paralisi (o paresi) facciale periferica acuta nel gruppo trattato con placebo.
    d. Reazione avversa determinata successivamente all'autorizzazione all'immissione in commercio.
    e. Riferito al braccio nel quale è stata effettuata la vaccinazione.
    f. È stata osservata una frequenza maggiore di piressia in seguito alla seconda dose rispetto alla prima dose.
    g. Successivamente all'immissione in commercio è stato segnalato gonfiore del viso in soggetti riceventi il vaccino sottoposti in passato a iniezioni a base di filler dermici.
    h. La maggior parte dei casi appariva di natura non grave e transitoria.
    Sicurezza della somministrazione concomitante del vaccino
    Lo Studio 8, uno studio di fase 3, ha messo a confronto partecipanti di età compresa tra 18 e 64 anni che avevano ricevuto Comirnaty somministrato insieme a un vaccino antinfluenzale stagionale inattivato (seasonal inactivated influenza vaccine, SIIV) quadrivalente, seguito da placebo un mese dopo, e partecipanti che avevano ricevuto un vaccino antinfluenzale inattivato con placebo, seguito da solo Comirnaty un mese dopo (n = da 553 a 564 partecipanti in ciascun gruppo). Reazioni di reattogenicità sono state segnalate con frequenza maggiore dai partecipanti che avevano ricevuto Comirnaty somministrato in concomitanza con un SIIV quadrivalente rispetto ai pazienti che avevano ricevuto solo Comirnaty. Complessivamente, però, le reazioni di reattogenicità sono state prevalentemente di severità da lieve a moderata. Le reazioni avverse più comuni riferite nel gruppo di somministrazione concomitante e dopo la somministrazione di solo Comirnaty sono state dolore in sede di iniezione (rispettivamente 86,2% e 84,4%), stanchezza (rispettivamente 64,0% e 50,8%) e cefalea (rispettivamente 47,2% e 37,8%).
    Descrizione di reazioni avverse selezionate
    Miocardite e pericardite
    L'aumento del rischio di miocardite dopo la vaccinazione con Comirnaty è maggiore nei maschi più giovani (vedere paragrafo 4.4).
    Due ampi studi farmacoepidemiologici europei hanno stimato l'eccesso di rischio nei maschi più giovani dopo la seconda dose di Comirnaty. Uno studio ha mostrato che, in una finestra temporale di 7 giorni dopo la seconda dose, si sono verificati circa 0,265 casi in più (IC al 95% 0,255-0,275) di miocardite in maschi di età compresa tra 12 e 29 anni su 10 000 rispetto a persone non esposte. In un altro studio, in una finestra temporale di 28 giorni dopo la seconda dose, si sono verificati 0,56 casi in più (IC al 95% 0,37-0,74) di miocardite in maschi di età compresa tra 16 e 24 anni su 10 000 rispetto a persone non esposte.

    Un numero limitato di dati indica che il rischio di miocardite e pericardite dopo la vaccinazione con Comirnaty nei bambini di età compresa fra 5 e 11 anni sembra essere inferiore a quello osservato nella fascia di età compresa fra 12 e 17 anni.

    Segnalazione delle reazioni avverse sospette
    La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l'Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

    Sovradosaggio

    Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Comirnaty Jn.1
    I dati relativi al sovradosaggio sono stati ricavati da 52 partecipanti inclusi nello studio clinico che avevano ricevuto 58 microgrammi di Comirnaty a causa di un errore di diluizione. Nei soggetti vaccinati non è stato osservato alcun incremento della reattogenicità o delle reazioni avverse.
    In caso di sovradosaggio, si raccomanda il monitoraggio delle funzioni vitali e l'eventuale trattamento sintomatico.

    Scadenza

    Flaconcini
    Flaconcini chiusi
    Il vaccino sarà fornito congelato a una temperatura compresa tra −90 °C e −60 °C.
    Alla ricezione, il vaccino congelato può essere conservato a una temperatura compresa tra −90 °C e −60 °C oppure tra 2 °C e 8 °C.
    18 mesi se conservati a una temperatura compresa tra −90 °C e −60 °C.
    Durante il periodo di validità di 18 mesi, dopo lo scongelamento, i flaconcini (precedentemente congelati) possono essere conservati per un massimo di 10 settimane a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C.
    Procedura di scongelamento
    Flaconcini monodose
    Se conservate congelate a una temperatura compresa tra −90 °C e −60 °C, le confezioni da 10 flaconcini monodose di vaccino possono essere scongelate a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C per 2 ore, oppure è possibile scongelare i singoli flaconcini a temperatura ambiente (non superiore a 30 °C) per 30 minuti.
    Flaconcini multidose
    Se conservate congelate a una temperatura compresa tra −90 °C e −60 °C, le confezioni da 10 flaconcini multidose di vaccino possono essere scongelate a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C per 6 ore, oppure è possibile scongelare i singoli flaconcini a temperatura ambiente (non superiore a 30 °C) per 30 minuti.
    Flaconcini (precedentemente congelati), dopo lo scongelamento
    Possono essere conservati e trasportati per 10 settimane a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C durante il periodo di validità di 18 mesi.
    • Al momento di trasferire il vaccino alla temperatura di conservazione compresa tra 2 °C e 8 °C, la data di scadenza aggiornata deve essere scritta sulla scatola esterna, e il vaccino dovrà essere utilizzato o gettato entro tale data di scadenza aggiornata. La data di scadenza originale deve essere barrata.
    • Se il vaccino è fornito a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C, dovrà essere conservato a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C. La data di scadenza riportata sulla scatola esterna deve essere stata aggiornata per rispecchiare la data di scadenza del prodotto refrigerato e la data di scadenza originale deve essere stata barrata.
    Prima dell'uso, i flaconcini chiusi possono essere conservati fino a 12 ore a temperature comprese tra 8 °C e 30 °C.
    Dopo lo scongelamento, i flaconcini possono essere maneggiati in condizioni di luce ambientale.
    Una volta scongelato, il vaccino non deve essere ricongelato.
    Gestione delle escursioni termiche durante la conservazione in frigorifero
    • I dati sulla stabilità indicano che il flaconcino chiuso rimane stabile per un massimo di 10 settimane se conservato a temperature comprese tra −2 °C e 2 °C, durante il periodo di conservazione di 10 settimane a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C.
    • I dati sulla stabilità indicano che il flaconcino può essere conservato per un massimo di 24 ore a temperature comprese tra 8 °C e 30 °C; questo intervallo di tempo comprende un massimo di 12 ore dalla prima perforazione.
    Queste informazioni servono a fornire una guida per gli operatori sanitari solo in caso di escursione termica temporanea.
    Flaconcini aperti
    La stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 12 ore a una temperatura compresa tra 2 °C e 30 °C, comprensive di un eventuale tempo di trasporto massimo di 6 ore. Da un punto di vista microbiologico, salvo che il metodo di apertura escluda ogni rischio di contaminazione microbica, il prodotto deve essere utilizzato immediatamente. Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione prima del suo impiego sono di responsabilità dell'operatore.

    Siringhe preriempite

    Confermare le condizioni di conservazione riportate per le diverse tipologie di siringhe preriempite.
    Siringhe preriempite in plastica
    Il vaccino sarà fornito congelato a una temperatura compresa tra −90 °C e −60 °C.
    Alla ricezione, il vaccino congelato può essere conservato a una temperatura compresa tra −90 °C e −60 °C oppure tra 2 °C e 8 °C.
    12 mesi se conservate a una temperatura compresa tra −90 °C e −60 °C.
    Durante il periodo di validità di 12 mesi, dopo lo scongelamento, le siringhe preriempite (precedentemente congelate) possono essere conservate per un massimo di 10 settimane a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C.
    Procedura di scongelamento per le siringhe preriempite in plastica
    Le confezioni congelate da 10 siringhe preriempite devono essere scongelate nella scatola originale a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C per 2 ore, oppure a temperatura ambiente (non superiore a 30 °C) per 60 minuti.
    Siringhe preriempite in plastica (precedentemente congelate), dopo lo scongelamento
    Possono essere conservate e trasportate per 10 settimane a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C durante il periodo di validità di 12 mesi
    • Al momento di trasferire il vaccino alla temperatura di conservazione compresa tra 2 °C e 8 °C, la data di scadenza aggiornata deve essere scritta sulla scatola esterna, e il vaccino dovrà essere utilizzato o gettato entro tale data di scadenza aggiornata. La data di scadenza originale deve essere barrata.
    • Se il vaccino è fornito a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C, dovrà essere conservato a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C. La data di scadenza riportata sulla scatola esterna deve essere stata aggiornata per rispecchiare la data di scadenza del prodotto refrigerato e la data di scadenza originale deve essere stata barrata.
    Prima dell'uso, le siringhe preriempite scongelate possono essere conservate fino a 12 ore a temperature comprese tra 8 °C e 30 °C, e possono essere maneggiate in condizioni di luce ambientale.
    Una volta scongelato, il vaccino non deve essere ricongelato.
    Gestione delle escursioni termiche durante la conservazione in frigorifero
    Le informazioni seguenti servono a fornire una guida per gli operatori sanitari solo in caso di escursione termica temporanea.
    Se una singola siringa preriempita congelata viene scongelata a temperatura ambiente (non superiore a 30 °C) fuori dalla scatola, la siringa preriempita non deve essere conservata e deve essere utilizzata immediatamente.
    I dati sulla stabilità indicano che la siringa preriempita rimane stabile per un massimo di 10 settimane se conservata a temperature comprese tra −2 °C e 2 °C, durante il periodo di conservazione di 10 settimane a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C.
    Siringhe preriempite in vetro
    Il vaccino sarà fornito e conservato a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C (solo refrigerato). 8 mesi se conservate a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C.
    Prima dell'uso, le siringhe preriempite possono essere conservate fino a 12 ore a temperature comprese tra 8 °C e 30 °C, e possono essere maneggiate in condizioni di luce ambientale.

    Conservazione

    Flaconcini e siringhe preriempite in plastica
    Conservare i flaconcini monodose, i flaconcini multidose e le siringhe preriempite in plastica congelate in congelatore a una temperatura compresa tra -90 °C e -60 °C.
    Siringhe preriempite in vetro
    Conservare le siringhe preriempite in vetro a una temperatura compresa tra 2 °C e 8 °C. NON CONGELARE.
    Flaconcini e siringhe preriempite
    Conservare il vaccino nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Durante la conservazione, ridurre al minimo l'esposizione alla luce ambientale, ed evitare l'esposizione alla luce solare diretta e alla luce ultravioletta.
    Per le condizioni di conservazione dopo lo scongelamento e la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

    Foglietto Illustrativo


    Fonti Ufficiali


    Servizi Avanzati


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