Trattamento delle infezioni oculari esterne quali congiuntiviti catarrali, purulente, tracoma, blefariti, blefarocongiuntiviti, cheratiti batteriche, ulcere corneali settiche, dacriocistiti.
Collirio, polvere e solvente per soluzione: una o due gocce 3 - 4 volte al dì o secondo prescrizione medica.
Unguento oftalmico: 3 - 4 applicazioni giornaliere. Nel caso in cui fosse previsto anche l'uso del collirio, è sufficiente un'applicazione serale.
Ipersensibilità individuale accertata verso il farmaco.
L'uso prolungato di antibiotici topici può condurre alla crescita di microrganismi non sensibili agli stessi.
Nel caso in cui non si verificasse, in un ragionevole intervallo di tempo, un evidente miglioramento clinico con l'uso del prodotto o se si verificassero manifestazioni di sensibilizzazione ai componenti farmacologici, occorre sospendere il trattamento ed intraprendere una terapia adeguata.
Sono stati descritti rari casi di ipoplasia midollare a seguito di impiego protratto di Cloramfenicolo per uso topico. Per tale motivo il prodotto va usato per brevi periodi, salvo esplicita indicazione del medico.
Il collirio contiene Sodio solfito: tale sostanza può provocare, in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici, reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
Il Cloramfenicolo, somministrato per via sistemica, inibisce gli enzimi microsomiali epatici del complesso citocromo P450. Tale azione può prolungare il tempo di dimezzamento di alcuni farmaci quali Dicumarolo, Fenitoina, Clorpropamide e Tolbutanide.
La somministrazione cronica di Fenobarbitale o quella acuta di Rifampicina riducono il tempo di dimezzamento del Cloramfenicolo determinando la formazione di concentrazioni sub-terapeutiche del farmaco.
Non sono state finora rilevate interazioni farmacologiche con l'uso topico del preparato.
In gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Non esistono controindicazioni.
Occasionalmente il Colbiocin può dar luogo ad irritazioni passeggere.
In alcuni pazienti possono anche verificarsi reazioni di sensibilizzazione consistenti in bruciore, edema angioneurotico, orticaria, dermatite vescicolare e maculopapulare. In tal caso è opportuno sospendere il trattamento ed instaurare una terapia adeguata.
Non sono mai stati segnalati casi di sovradosaggio.
Nei neonati, specialmente in quelli prematuri, eccessive concentrazioni di Cloramfenicolo possono provocare reazioni tossiche anche letali.
Collirio, polvere e solvente per soluzione
A confezionamento integro: 24 mesi
Dopo la prima apertura: 15 giorni.
Unguento oftalmico
A confezionamento integro: 36 mesi.
Conservare a temperatura inferiore a 25 °C.
Il collirio ricostituito va conservato in frigorifero a 2-8 °C.
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